87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche

Documenti analoghi
Modelli di governance delle Istituzioni Pubbliche.

25 anni di ricerca e formazione al servizio della salute dei cittadini

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

IL BILANCIO DI MISSIONE

INDICE PARTE PRIMA L AMBIENTE ESTERNO E IL CONTESTO NORMATIVO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :

BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION

Lezione 1. Il sistema di pianificazione e controllo

Evoluzione del ruolo dello Stato ed impatto sulla gestione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche

Gli obiettivi di creazione di valore della PA che la governance politica dovrebbe o potrebbe individuare

Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale Eupolis Lombardia Scuola di Direzione in Sanità

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

Gli attori collettivi

CAPITOLO CAPIT Dimensioni organizzativ ganizza e tiv, cic , cic o di vita e declino

Università degli studi G. D Annunzio Chieti Pescara Corso di Laurea in Economia Aziendale. Lezione n. 4 L evoluzione del modello gestionale

ALTIS. per la Pubblica Amministrazione

Sistemi di valutazione delle performance. Nicola Castellano Università di Macerata

IL NUOVO RUOLO DEI DIRETTORI GENERALI FORUM PA, ROMA 24 MAGGIO 2016

Il problema organizzativo E. Bracci Economia e Gestione di Impresa

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

GOVERNO O GOVERNANCE PER LE POLITICHE SOCIALI? Opportunità e fatiche della programmazione partecipata

Aspetti evolutivi dei sistemi di controllo: l'esperienza di BancoPosta e Poste Italiane

INDICE SOMMARIO. Introduzione... Pag.

Introduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12

Lo sviluppo nel servizio sociale territoriale. Qualità e innovazione organizzativa

I sistemi informativi integrati come strumento per controllare e ridurre i costi nel TPL migliorando la qualità del servizio.

Comunicazioni sul Memorandum d intesa sul lavoro pubblico. Commissione XI Camera dei Deputati. 21 febbraio 2007, ore 08.30

Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna

Contabilità, Bilanci, Programmazione, Controlli: Discipline Giuridiche ed Economico Aziendali

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO

La responsabilità delle istituzioni nel modello delle autonomie diffuse Il bilancio sociale su base territoriale

1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni

in Italia e in Europa (Roberto Moscati)

LE TEORIE DELLE RELAZIONI PROSOCIALI, VOLONTARIE E SENZA FINI DI LUCRO

CTSRM dott. Pasquale De Rosa

INDAGINE SU SUSSIDIARIETA E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE. Premessa IL QUESTIONARIO. 1. Conoscenza e percezione della sussidiarietà :

Indice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV

Il sistema di governo delle partecipate. Stato dell arte, punti di forza e aree di miglioramento Rapporto di sintesi - Dicembre 2014

8^ CONVENTION RSPP e ASPP. Salute e sicurezza sul lavoro Professionalità, modello di gestione: oltre l approccio sanzionatorio

Progettazione della microstruttura (seconda parte)

I N D I C E. Indice delle tavole... pag. Introduzione... pag. XIII CAPITOLO PRIMO GLI ATTORI DELLA VITA ECONOMICA

Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa. Davide Vierzi

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE

Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi

PROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE. Scheda sintetica di Programma

26. Le aree funzionali

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e KNOWLEDGE MANAGEMENT

La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance

I concetti di base dell analisi sociologica. Roberto Pedersini

ORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso. People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane

Autorità di regolazione dei trasporti

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. Lezione 1

CAPITOLO CAPIT Organizzazioni e Teoria ganizzazioni e T Organizzativa

CORSO DI ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AZIENDALE ORGANIZZAZIONE E PERSONALE

Progetto Performance PA SPENDING REVIEW

le regole dell organizzazione

Responsabile di produzione

Le 5 configurazioni. 1. Una tassonomia delle organizzazioni 2. Una sintesi delle correlazioni tra i diversi parametri di progettazione

INDICE. Prefazione... Pag. XIII CAPITOLO 1 LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA: UN INQUADRAMENTO

Giancarlo Defazio Bruxelles, 5 Novembre 2014

Corso di Programmazione e Controllo LA BALANCED SCORECARD

AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO

Incontro con le OO.SS.LL. 20 aprile 2015

Lezione 10. Problemi di coordinamento nelle attività agro-industriali (II). Organizzazioni dei Produttori come forme ibride: economia e gestione

Imprese, Regolamentazione e Antitrust Gruppo di Studio e Attenzione Accademia Italiana di Economia Aziendale

Corso Controllo strategico e misurazione delle performance in sanità

COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino

Master in Management delle Residenze Sanitarie Assistenziali

Il Bilancio di Missione

Corso di laurea in Igiene Dentale A.a Pierpaola Pierucci.

Descrizione del percorso formativo (contenuti specifici e modalità)

Il percorso attuativo della certificabilità: il modello nazionale. Elena Cantù SDA Bocconi

Corso per Progettisti dei Sistemi di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 PROGRAMMA DEL CORSO 32 ORE

LA VALUTAZIONE DEI QUADRI AZIENDALI

L assistenza socio sanitaria in Toscana. Il sistema delle RSA in Toscana: mappatura e valutazione

Organizzazione Aziendale

Prof. Elisabetta Cerbai Università degli Studi di Firenze Coordinatore NVA Sapienza. Messina, 10 Marzo 2016

Dinamiche, occupabilità, servizi

Significati del termine organizzazione

LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE. Dalle politiche di sviluppo topdown alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL

Programmare e valutare la formazione

FORUM DELLE ASSICURAZIONI COME SOSTENERE I COSTI DI UNA SOCIETÀ DI BROKERAGGIO: MODELLI ORGANIZZATIVI E SOLUZIONI GESTIONALI MILANO 1 OTTOBRE 2008

Il sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali. excursus storico/normativo

Verso un governo trasparente e partecipato dell Ente Locale

Responsabilità sociale e sostenibilità del settore pubblico: rendersi conto per rendere conto

I sistemi di Pianificazione e Controllo. Emilio Botrugno

Il sistema di valutazione

Conoscenza, Imprenditorialità, Reti

LA DIRIGENZA SCOLASTICA. PERMANENZE E IDENTITÁ NEL CAMBIAMENTO ISTITUZIONALE. MARIO FALANGA Istituzioni di diritto pubblico

IL SISTEMA DI VALORIZZAZIONE DEI DIRIGENTI MEDICI PROFESSIONAL ASL 3 di Bassano del Grappa

Psicologia della comunicazione organizzativa

Innovazione e risorse umane: Concetti e relazioni fondamentali. Pratiche di gestione risosre umane. Strategie competititive dell'impresa

Direzione Acquisti Pubblica Amministrazione. Stato dell arte e strategie di sviluppo per la razionalizzazione degli acquisti nella P.A.

LA COLLABORAZIONE CHE

Accreditamento VALORE P.A. Avviso di selezione e ricerca di CORSI DI FORMAZIONE 2017 di SECONDO LIVELLO TIPO A

DIREZIONE PARTECIPATE E PATRIMONIO IMMOBILIARE

I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti

C. Penati Lecco 24 gennaio 2013

Transcript:

87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche I modelli di pubblica amministrazione 0 Il modello tradizionale Tradizionalmente il settore pubblico è stato strutturato nel rispetto di due principi: burocrazia (Weber) dicotomia amministrazione politica (Wilson) 1 1

MAX WEBER (1864-1920) Tre tipi di autorità: - carismatica (es. sfera religiosa, grandi leader rivoluzionari, grandi capitani d industria ) - tradizionale (es. feudalesimo) - razionale-legale (regole razionali, astratte e universali, non arbitrarie) 2 MAX WEBER (1864-1920) Caratteristiche del sistema burocratico: 3 Divisione del lavoro rigidamente determinata da norme e definizione delle qualificazioni (leggi e regolamenti) Gerarchia degli uffici, che determina gli ambiti di autorità e i flussi di comunicazione Personale dedicato full time Un sistema di regole generali che governano ogni azione e decisione, che costituiscono la base di una competenza di tipo specialistico e che possono essere apprese Impersonalità delle relazioni per garantire trattamenti imparziali La gestione degli uffici basata su documenti scritti La selezione e la carriera del personale basate sul possesso oggettivo di competenze tecniche 2

WOODROW WILSON (1856-1924) L amministrazione deve rimanere al di fuori della sfera politica. I politici sono incaricati di fissare gli obiettivi per gli amministratori (burocrati, tecnici) e non dovrebbero manipolarne gli uffici e le attività. La pubblica amministrazione è l esecuzione dettagliata e sistematica del diritto pubblico. La burocrazia va intesa come un sistema neutrale, permanente e meritocratico, estraneo sia alla politica che alla definizione delle politiche. 4 CRITICHE AL MODELLO BUROCRATICO (I) Concetto di funzione latente conseguenze non intenzionali (spesso non ammesse esplicitamente) di un processo, una istituzione, una norma Effetti inattesi e non voluti di un modello burocratico razionale che dovrebbe offrire ai cittadini un amministrazione efficiente, oggettiva, equa: incapacità di adattarsi al nuovo, ritualismo burocratico, spirito di corpo, aspettative contrastanti tra burocrazia e utenza Merton (1940, 1949) 5 3

CRITICHE AL MODELLO BUROCRATICO (II) La burocrazia non è uno strumento super-partes al servizio di un autorità impersonale (Weber) ma è lo strumento di chi detiene il potere Contraddizione insanabile tra principi di disciplina (aspetti formali dell organizzazione burocratica) e competenza (responsabilità, interazione, legittimazione dal basso) NB: Il modello burocratico non è generalizzabile. La pluralità dei modelli organizzativi persiste anche all interno del trend di burocratizzazione Gouldner (1952, 1954, 1955) 6 CRITICHE AL MODELLO BUROCRATICO (III) Le organizzazioni burocratiche non possono agire in modo adattivo, a causa della loro intrinseca logica costitutiva (principio di azione basato sull applicazione delle norme); Processi di normazione crescente ma senza significativi miglioramenti dell efficienza; Notevole impiego di risorse ed energie nelle lotte interne trasversali e verticali, per la conservazione da un lato del potere e dall altro dei margini di discrezionalità di ciascuno. La burocrazia come sistema incapace di correggersi Crozier (1961, 1963, 1976) 7 4

NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI Il fallimento delle ambiziose politiche di riforma avviate nel periodo di ricostruzione dopo la II Guerra Mondiale La sfiducia nella capacità dello Stato, da solo, di assicurare il coordinamento per guidare lo sviluppo socio-economico La ricerca di modelli alternativi: a)fine anni 70- anni 90: NEW PUBLIC MANAGEMENT B)Fine anni 90-2000: GOVERNANCE 8 Il New Public Management Pone enfasi sul modello aziendale per ristabilire un riequilibrio tra le esigenze diverse che devono essere contemperate per l amministrazione delle aziende pubbliche. Gli interventi attivati a livello internazionale, per innovare il settore pubblico in chiave manageriale, hanno spostato l attenzione dal rispetto delle procedure predefinite all allocazione delle risorse e al raggiungimento dei risultati Essi sono riconducibili a: la ridefinizione dei confini tra Stato e mercato, con un ridimensionamento dell intervento diretto del settore pubblico, la privatizzazione/esternalizzazione di molte funzioni/servizi pubblici e/o l introduzione di forme di mercato/quasi mercato nell erogazione dei servizi pubblici; la ridefinizione della macrostruttura del settore pubblico, attraverso processi di decentramento e devoluzione delle funzioni dal livello centrale al livello locale e l applicazione dei principi di sussidiarietà orizzontale e verticale; la ridefinizione delle modalità di funzionamento delle aziende del settore pubblico ispirate ai principi di aziendalizzazione ed all introduzione di modelli di gestione di tipo manageriale. 9 5

Ridefinizione dei confini tra Stato e mercato Modalità Titolare Produttore Finanziatore 1-Gestione in economia o AP AP AP tramite aziende su cui l ente esercita controllo di fatto 2-Gestione in regime di C AP C impresa 3-Contracting in AP1 AP2 AP1 4-Contracting out AP P AP 5-Concessione AP P C 6-Voucher C P AP 7-Terzo settore P P - 8-Self service C C - 9-Privatizzazione P P C Adattato da Savas 1987 10 Decentramento delle funzioni Si possono distinguere due tipologie di decentramento: decentramento istituzionale: distribuzione delle responsabilità tra i differenti livelli istituzionali con arricchimento delle funzioni e del correlato potere di tassazione al livello di governo più prossimo ai cittadini (sussidiarietà verticale) per accrescere responsabilità nei confronti dei propri cittadini. decentramento organizzativo: devoluzione delle competenze ai livelli organizzativi più bassi. Ai dirigenti delle differenti unità organizzative sono attribuite autonome responsabilità sui risultati e sul raggiungimento degli obiettivi, sull adozione dei modelli organizzativi più idonei, sulla gestione del personale, 11 6

Ridefinizione delle regole di funzionamento: gestione del personale Gestione del personale: percorsi di carriera meno rigidi spoil system ricambio di personale, sia nell ambito della stessa organizzazione sia tra organizzazioni, al fine di diffondere diverse culture gestionali. promozione legata a professionalità acquisita e capacità di rispondere alle esigenze organizzative, a favore di sistemi ancorati agli obiettivi. retribuzione collegata al perseguimento degli obiettivi 12 Ridefinizione delle regole di funzionamento: sistemi informativi contabili cambiamenti nei sistemi di reporting economico finanziari (ad esempio, l adozione della contabilità economico-patrimoniale); impiego di forme di misurazione della performance (ad esempio, uso di indicatori di performance, benchmarking, carte dei servizi, valutazione dei programmi); sviluppo di sistemi e strutture di gestione orientati al mercato per assicurare la fornitura e la definizione dei prezzi dei servizi pubblici (ad esempio, cash management, contracting out, meccanismi determinazione dei prezzi interni ed esterni); decentramento/devoluzione dei budget e tentativi di collegare i budget con il reporting economico-finanziario e quello relativo ai risultati dell attività amministrativa e reale; cambiamenti nell attività di auditing interna ed esterna (ad esempio sviluppo della revisione gestionale, con attenzione all efficacia ed all efficienza dei pubblici servizi). 13 7

Ridefinizione delle regole di funzionamento: gestione delle relazioni con gli utenti migliorare la qualità dei servizi: certificazione di qualità dei servizi, la definizione di standard di qualità nelle carte dei servizi, analisi di customer satisfaction semplificare i contatti con la pubblica amministrazione : costituzione di sportelli informativi, la disciplina di accesso ai dati, le autocertificazioni. 14 I limiti del New Public Management Le prime valutazioni sugli effetti delle riforme evidenziano che spesso non sono stati raggiunti i risultati sperati: difficoltà di implementazione delle azioni previste i limiti insiti negli stessi progetti di riforme. I processi di cambiamento hanno evidenziato i seguenti limiti: il ruolo più simbolico che reale di alcune riforme; i rischi di un eccessiva fiducia nelle soluzioni universali e standardizzate, in assenza di una preventiva riflessione sul contesto di riferimento; l enfasi posta principalmente sulle tecniche contabili, manageriali, sugli strumenti e sugli aspetti di dettaglio e la scarsa attenzione rivolta all elaborazione di teorie e schemi concettuali di riferimento; un eccessivo focus sugli aspetti operativi e tecnici a scapito della considerazione delle problematiche strategiche e di governance; una forte attenzione agli aspetti di gestione interna e l assenza di considerazione degli impatti della stessa sul sistema esterno. 15 8

La Public Governance Esso prende l avvio dall assunto secondo cui la missione delle aziende pubbliche non si esaurisce nella produzione efficiente dei servizi pubblici, nella minimizzazione di costi e nella massimizzazione dei ricavi, ma richiede, altresì, l esistenza di meccanismi di accountability tra Stato e comunità di riferimento. Si tratta di un approccio alla pubblica amministrazione più olistico, in cui il concetto di buon governo non riguarda soltanto l efficiente uso delle risorse rispetto a quanto prodotto, ma anche i processi, i quali devono essere caratterizzati da apertura verso l esterno, democrazia, equità e responsabilizzazione. Modo di governare non gerarchico, in cui soggetti privati (non pubblici) partecipano alla definizione e implementazione delle politiche pubbliche 16 Elementi comuni delle teorie e delle esperienze di Governance Uno scenario con portatori di interesse eterogenei: i problemi collettivi non possono essere affrontati e risolti solo dalle autorità pubbliche, ma richiedono la cooperazione di altri attori, quali cittadini, ONP, imprese, media Basata sia sulla regole formali (leggi e regolamenti) che informali (tavoli di coordinamento, pianificazione congiunta, codici di condotta e autoregolamentazione) Focus non solo sui risultati ma anche sul processo (relazione tra input/output ma anche trasparenza e interazione con i portatori di interesse) 17 9

Governance: i soggetti Comunità (associazionismo forme di auto-organizzazione) Imprese Cittadini (come individui) Organizzazioni Non Profit Pubblica Amministrazione Media Classe politica 18 ESEMPI DI GOVERNANCE (I) 1. Collaborazione diretta tra autorità pubbliche, sindacati e aziende per negoziazioni tripartite (esempio per la contrattazione collettiva) Svezia, Norvegia, Austria, Italia, Germania, Irlanda, Olanda 2. Network misti di attori pubblici e privati (aziende e non profit) Per esempio nel settore telecomunicazioni, nella ricerca scientifica e tecnologica, nella sanità e nei servizi sociali. 19 10

ESEMPI DI GOVERNANCE (II) 3. L autoregolamentazione si ha quando soggetti privati svolgono anche funzioni regolative che sono nell interesse pubblico Per esempio gli accordi ambientali volontari, i sistemi di eco-certificazione, i codici di condotta e i sistemi di certificazione di qualità 20 ESEMPI DI GOVERNANCE (III) 4. I cosiddetti Governi Privati si hanno quando organizzazioni impongono norme e standards ai propri membri anche con qualche potere sanzionatorio (esclusione dagli albi, pene pecuniarie, ecc.) non solo per servire il proprio interesse ma anche quello pubblico Per esempio l Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti e il Codice di Autodisciplina pubblicitaria, o la UK Advertising Association e la Food Advertising Unit 21 11

ESEMPI DI GOVERNANCE (IV) 5. La compartecipazione dei cittadini e delle associazioni alla definizione delle politiche/scelte pubbliche Per esempio le esperienze di bilancio partecipato dei Comuni, di pianificazione partecipata del Piano sanitario Locale, l utilizzo delle nuove tecnologie per includere i cittadini e le loro preferenze nella definizione di servizi pubblici 22 Rischi della Governance Fenomeni di collusione tra il governo e un gruppo di portatori di interesse Il controllo e la realizzazione delle scelte di interesse pubblico lasciati al settore privato non necessariamente garantiscono la pluralità di tutti i portatori di interesse Costi delle politiche e dei servizi pubblici aumentati dalla compartecipazione dei soggetti esterni alle decisioni, e addirittura rischio di duplicazioni di attività 23 12

Criticità della governance: l efficacia del government Tutti gli esempi di Governance presentati, e in particolare l autoregolamentazione e i cosiddetti governi privati funzionano solo se c è il Governo che assicura il monitoraggio e controllo di questi processi, ed è pronto ad intervenire. Per questo si parla di GOVERNANCE IN THE SHADOW OF GOVERNMENT e REGULATED SELF REGULATION 24 New Public Management vs Public Governance New Public Management Public Governance Prospettiva Infraorganizzativa Interorganizzativa Principale finalità Trasformare il settore pubblico Favorire la collaborazione tra pubblico e privato Ruolo dei politici Definizione degli obiettivi di medio-lungo termine Sviluppare relazioni tra i nodi del network e favorire la gestione congiunta di risorse pubbliche e private Relazioni Mutua indifferenza e Mutua dipendenza e contrapposizione per collaborazione per massimizzare un obiettivo raggiungere un obiettivo individuale comune Oggetto del controllo Output Processo Meccanismi di regolazione Concorrenza Governance del sistema 25 13