CONSUM.IT BILANCIO AL 31/12/2011



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Transcript:

Bilancio al 31 dicembre 2011 1

INDICE CONVOCAZIONE DELL ASSEMBLEA ORDINARIA... 3 PROFILO DELLA SOCIETA... 4 ORGANI SOCIALI... 5 RELAZIONE SULLA GESTIONE... 6 PROSPETTI DI BILANCIO... 14 NOTA INTEGRATIVA... 23 PARTE A POLITICHE CONTABILI... 23 PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE... 49 PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO... 62 PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI... 69 ALLEGATO D RENDICONTO DEL PATRIMONIO DESTINATO DEGLI IMEL E DEGLI ISTITUTI DI PAGAMENTO IBRIDI... 90 D.1 SCHEMI DI BILANCIO... 90 PARTE A POLITICHE CONTABILI... 95 PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE... 95 PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO... 98 PARTE D ALTRE INFORMAZIONI... 103 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE... 105 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE AL BILANCIO... 107 ESTRATTO VERBALE DELL ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 19 APRILE 2012 109 2

CONVOCAZIONE DELL ASSEMBLEA ORDINARIA A norma dell art. 8 del Titolo IV dello statuto sociale approvato dall Assemblea Straordinaria dei Soci del 14/09/2011, il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15/03/2012, ha deliberato di convocare gli Azionisti della Società in Assemblea Ordinaria per il giorno 19/04/2012 alle ore 14.45, presso la sede legale della Società in Calenzano (FI) - Via Vittorio Emanuele n.10, ed occorrendo in seconda convocazione per il giorno 20/04/2012 stessa ora e stesso luogo per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Bilancio di esercizio al 31-12-2011, Relazione degli Amministratori sulla gestione, Relazione della Società di Revisione, Relazione del Collegio Sindacale: Deliberazioni relative. 3

PROFILO DELLA SOCIETA DENOMINAZIONE Consum.it Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena SEDE LEGALE Calenzano (FI) - Via Vittorio Emanuele 10 DIREZIONE GENERALE E UFFICI Calenzano (FI) Via Vittorio Emanuele, 10 Telefono 055 8863 41 Fax 055 8826 403 AZIONISTI Banca Monte dei Paschi di Siena 100% 4

ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Ernesto Rabizzi Paolo Cantelli Luca Anselmi Graziano Becchetti Mauro Belisario Marco Duradoni Fabio Pini Girolamo Strozzi Piero Tacconi Gianluca Targetti COLLEGIO SINDACALE Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente Roberto Dragoni Stefano Ilari Marcello Venturini Renzo Azelio Castelnuovo Alessia Bastiani DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Vice Direttore Generale Andrea Poletto Bino Fulceri SOCIETA DI REVISIONE K.P.M.G. S.p.A. 5

Quadro generale di riferimento RELAZIONE SULLA GESTIONE Le tensioni sul debito sovrano nell area dell euro e la persistente incertezza circa il processo di consolidamento delle finanze pubbliche negli Stati Uniti si ripercuotono sulle prospettive di crescita delle economie avanzate. I corsi dei titoli di Stato in molti paesi dell Area dell Euro hanno risentito dell incertezza sui modi di gestione della crisi ha concorso ad alimentare l incertezza il peggioramento delle prospettive di crescita. È aumentata l avversione al rischio degli investitori. Nell ultima parte del 2011 anche il quadro congiunturale dell area si è indebolito e sono state riviste al ribasso anche le prospettive di crescita per il 2012. Sul quadro congiunturale dell economia italiana pesano il rallentamento del commercio mondiale e l aggravarsi della crisi del debito sovrano, che ha spinto al rialzo i costi di finanziamento, nonché l effetto sul reddito disponibile delle manovre correttive di finanza pubblica, che tuttavia hanno evitato conseguenze più gravi sull economia reale. Nel terzo trimestre del 2011 il PIL dell Italia è sceso dello 0,2% sul periodo precedente, segnando la prima flessione dall inizio del 2010. La dinamica del prodotto ha risentito della debolezza della domanda interna, in presenza di un calo dei consumi delle famiglie (-0,2%) e degli investimenti (-0,8%). In autunno il quadro congiunturale è peggiorato: secondo le stime di Banca d Italia il PIL sarebbe diminuito nel quarto trimestre di circa mezzo punto percentuale. In effetti nello stesso periodo il clima di fiducia dei consumatori si è ulteriormente deteriorato, raggiungendo i minimi da dicembre 2008; i consumi hanno risentito della debolezza del reddito disponibile e del pessimismo sulle prospettive del mercato del lavoro. Tra le componenti, gli acquisti di beni hanno segnato una contrazione (soprattutto i semidurevoli), mentre è proseguita la modesta crescita delle spese per servizi. La tendenza flettente delle vendite al dettaglio e delle immatricolazioni di autoveicoli si è confermata in autunno. I comportamenti di spesa riflettono la dinamica del reddito disponibile che, secondo le stime dell Istat, nella media dei primi nove mesi del 2011 ha ristagnato in termini reali rispetto allo stesso periodo dell anno precedente: l incremento del reddito nominale (+2,6%), infatti, è stato eroso dalla dinamica dei prezzi. Nel terzo trimestre del 2011 il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile è rimasto pressoché invariato rispetto al trimestre precedente, al 66%. Il livello del debito resta significativamente inferiore a quello medio dell area dell euro, che era pari al 99,6% del reddito disponibile alla fine del secondo trimestre del 2011. Nella media del trimestre sono aumentati sia i tassi sui prestiti per acquisto di abitazioni, sia quelli del credito al consumo. Gli oneri sostenuti dalle famiglie italiane per il servizio del debito (pagamento di interessi e restituzione del capitale) sono rimasti invariati al 10,8% del reddito disponibile. Le tensioni sul mercato dei titoli di Stato italiani hanno inciso negativamente sulla capacità di raccolta delle banche. La flessione della raccolta è stata particolarmente accentuata per le banche di grandi dimensioni; in novembre la raccolta dei primi cinque gruppi è diminuita del 5,5% sui dodici mesi, principalmente per effetto della flessione dei depositi da non residenti e dei conti correnti, a fronte di una espansione registrata per le altre banche (+1,7%). Permane elevato il differenziale di crescita anche sui prestiti concessi: il tasso di espansione del credito erogato dai primi cinque gruppi bancari italiani al totale dell economia è stato pari, al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, allo 0,3% in novembre, a fronte del +3,3% segnato dai finanziamenti erogati dagli altri intermediari, sostenuti soprattutto da quelli concessi dalle filiali di banche estere (+9,3%). Complessivamente, la crescita dei finanziamenti alle imprese è stata pari al 5,4%, in lieve accelerazione rispetto a quanto registrato in agosto; quella del credito alle famiglie ha rallentato al 2,5%. Secondo i dati ASSOFIN sui flussi, con circa 51,7 miliardi erogati nel 2011, il mercato del Credito al Consumo si contrae leggermente rispetto al 2010, evidenziando una diminuzione di -2,2% a perimetro costante. Tale diminuzione è inferiore a quella registrata nel corso del 2010, ma il mercato resta caratterizzato da volumi bassi nel confronto storico. 6

Quello attuale si prefigura come un momento di riposizionamento del mercato: dopo il forte deterioramento della qualità media dei portafogli e le conseguenti restrizioni del business, l industria attende di tornare a crescere, visto che la discesa si sta interrompendo, consapevole però che il trend rialzista dei tassi di mercato sta riassorbendo (almeno in parte) i benefici legati ad un minor costo del rischio. All interno dello scenario complessivo, si evidenziano però dinamiche molto diverse tra le varie forme tecniche, in continuità con l esperienza degli ultimi anni. Tornano a crescere i Prestiti Personali (+4,3%), favoriti anche dal confronto statistico con una prima metà del 2010 particolarmente negativa, ma comunque in continuità con il trend di crescita di fine anno. Sull Auto, il decremento (-9,9%) è in linea con quello 2010 (-9,8%), che però beneficiò per buona parte del primo semestre dell ultima coda di incentivi fiscali: si conferma comunque il trend restrittivo degli ultimi anni. Assistiamo ad un ridimensionamento dei segmenti Cessione del quinto e Altri Finalizzati, le cui erogazioni segnano nell anno rispettivamente un -9,0% e -5,8%: ad una prima parte dell anno piuttosto positiva sono infatti seguiti periodi di decrescita, che hanno portato ad un decremento annuo complessivo rispetto al medesimo periodo dell anno precedente. In particolare, la riduzione per la Cessione del Quinto si colloca nell ambito di una profonda ristrutturazione dell offerta, con l uscita dal mercato di Ktesios e il riposizionamento degli operatori più marginali. Stabile il segmento delle Carte di Credito Option/Revolving (+0,5%) anche se su livelli storicamente bassi. Sviluppo Commerciale Nel 2011 Consum.it ha erogato nuovi flussi di finanziamento per 2,7 miliardi, leggermente inferiori rispetto al dato 2010 (-0,8%) ma con una performance comunque migliore di quella indicata pocanzi per il mercato (-2,2%): in effetti, la quota di mercato detenuta sul campione ASSOFIN al 31 dicembre è pari al 5,27%, leggermente superiore al dato conclusivo del 2010 (5,25%). Per tale sviluppo è risultata ancora una volta determinante la completezza della gamma prodotti offerta dalla Società ai propri clienti, che ha permesso di rispondere alle criticità di alcuni settori spostandosi su altri più favoriti dalla congiuntura o dalle scelte strategiche effettuate. I Prestiti Personali (-4,1% rispetto al 2010) hanno sofferto la necessità di focalizzare le filiali delle Banche del Gruppo sui prodotti di raccolta per rispondere alla crisi di liquidità che ha investito il mercato, mentre i prodotti del canale Dealer hanno pagato in termini di volumi la scelta strategica di non seguire la pressione concorrenziale sulla leva del prezzo (-20,3% per l Auto e -9,8% per gli Altri Finalizzati). Le Carte Revolving hanno subito una contrazione (-8,4%) derivante dal minor sviluppo del portafoglio condotto negli anni precedenti, dovuto anche alle modifiche normative intercorse: individuate le riposte operative migliori con cui tornare ad aggredire il mercato, nel 2011 hanno ripreso a crescere le nuove attivazioni (+9,3%), che però potranno produrre una crescita delle transazioni soltanto dal prossimo esercizio. In contrapposizione con le difficoltà riscontrate su queste linee di business, la crescita si è concentrata sui due prodotti relativamente più recenti, ovvero sulle Carte Option (+46%) e sulla Cessione del Quinto (+24%). Ne segue un cambiamento nella ripartizione delle erogazioni tra le varie forme tecniche: cresce il peso della Cessione del quinto, che con 272 milioni passa dall 8% al 10% del totale, e le Carte Option, che superando i 342 milioni passano dal 9% al 13%; scendono i Prestiti Personali, che con 1.353 milioni restano sempre il segmento principale ma scendono dal 52% al 50%; scende l Auto, che con 331 milioni scende dal 15% al 12%, come pure gli Altri Finalizzati, che con 238 passano dal 10% al 9%.Le Carte Revolving con 162 milioni restano stabili al 6% del totale. In un contesto di mercato complesso, il modello multicanale si stringe attorno alla sua componente core, confermando le Banche del Gruppo MPS quale canale principale con oltre 1.515 milioni di nuove erogazioni (+2,4%) e una peso sul totale dei volumi che cresce dal 54% al 56%. Affiancata alla capacità di vendita prospect delle filiali, l attività di marketing diretto sviluppata da Consum.it risulta ormai una componente strategica determinante: con oltre 316 milioni erogati ha migliorato lievemente il dato 2010 (+0,6%), sviluppando la propria attività sulle tre direttrici principali costituite dal repeat-business sul patrimonio clienti dell azienda, dallo sviluppo di campagne profilate sui clienti del Gruppo non ancora in possesso di un nostro prodotto e dall attività 7

di retention su quei clienti che manifestino le volontà di estinzione delle posizioni in essere in favore di altri competitor. Prosegue lo sviluppo dei canali meno maturi: crescita in doppia cifra sia per le Banche Partner (61 milioni, +19%) che per le Reti Terze (218 milioni, +18%). L unico canale in contrazione è quello dei Dealer, che pur restando il secondo canale in assoluto per produzione generata (circa 573 milioni) ha visto ridursi del 16% le proprie erogazioni in conseguenza di una precisa politica di offerta tesa a premiare la redditività rispetto ai volumi. Il volume delle estinzioni anticipate registrate nel corso del 2011 ha raggiunto i 399 milioni, in contrazione del 13% rispetto ad un anno fa: scende dal 30% al 26% la quota di quelle rifinanziate da Consum.it. Durante l esercizio sono stati raccolti premi assicurativi netti per 62 milioni: la contrazione rispetto al 2010 (- 8,4%) risente soprattutto delle difficoltà commerciali sopra esposte sui prodotti di credito cui le polizze sono collegate (Prestiti Personali ed Auto in particolare). La marginalità della nuova produzione ha risentito dl momento particolarmente critico sul mercato del funding cui si è già fatto più volte riferimento: pur in presenza di tassi ufficiali di mercato che in media d anno presentavano un andamento ribassista sul breve (l Euribor 6M è sceso di 136 bps rispetto alla media 2010) e leggermente rialzista sul medio termine (+31 bps per l IRS3Y) in realtà la liquidità sul mercato interbancario è rimasta scarsa per tutto il 2011, costringendo le banche a finanziarsi attraverso altri canali e facendo quindi aumentare il costo effettivo del denaro in maniera più che proporzionale, come ben testimonia l aumento degli spread applicati di oltre 52 bps nella media d esercizio. In questo contesto finanziario, nei Prestiti Personali, la pressione concorrenziale ha portato ad una contrazione dei prezzi lordi rispetto al 2010, soprattutto sulle banche del Gruppo, nell ordine dei 9 bps: questo, unito a quanto detto sopra sulla provvista, ha determinato una riduzione della marginalità di circa 92 bps. Simile il discorso sul Finalizzato, dove i prezzi lordi sono scesi di circa 11 bps, con un calo conseguente della marginalità nell ordine dei 94 bps. Nessuno dei prodotti Carte di Credito ha subito alcuna variazione di prezzo, per cui i due rami del segmento (Revolving e Option), hanno assorbito completamente la dinamica descritta per il funding. Nel corso dell intero anno, infine, sono stati resi attivi circa 228.700 nuovi clienti, mentre 172.400 nominativi presenti alla fine del 2010 hanno raggiunto la decorrenza naturale delle operazioni in essere senza accenderne nuove; circa 62.900, infine, i clienti che escono dal computo degli attivi per eventi diversi dalla scadenza del contratto, quali estinzioni, blocchi dell operatività o passaggi a DBT. Quindi, per effetto di un flusso netto negativo per circa 6.600 unità, al 31 dicembre si evidenziano rapporti in essere con circa 854.900 clienti. Alla stessa data, l indice complessivo di cross-selling, che calcola il numero medio di prodotti collocati presso ciascun cliente risulta pari a 2,24 (1,15 al netto dei prodotti assicurativi): era pari a 2,15 alla fine del 2010. Evoluzione degli impieghi e dei fondi di svalutazione Al 31 dicembre 2011 Consum.it vanta crediti verso la clientela per un valore nominale di circa 6,7 miliardi di euro, rispetto ai 6,5 di un anno prima (+3,1%). Continua il processo di riposizionamento del portafoglio: crescono i Prestiti Personali con oltre 3,9 miliardi (pari ormai a circa il 61% degli impieghi in essere), e la Cessione del Quinto (424 milioni, 7% del totale), mentre prosegue la diminuzione dell Auto, sia in valore assoluto (1,3 miliardi vs 1,6 di fine 2010) che come peso relativo (dal 26% di un anno fa al 20% attuale). Stabili le Carte di Credito ( 8%) e gli altri Finalizzati (5%). I crediti classificati come in bonis risultano pari a 5,9 miliardi (+0,5% sull anno precedente), con un incremento netto di circa 33 milioni rispetto alla fine del 2010. I crediti scaduti e incagliati alla fine di dicembre risultano complessivamente pari a 154 milioni (-0,7% in dodici mesi), con un decremento netto da dicembre 2010 di circa 0,9 milioni. Il valore nominale dei crediti in sofferenza ha raggiunto complessivamente i 608 milioni con un incremento di circa 152 milioni dato da 156,1 milioni di flusso netto in ingresso e 85,2 milioni di uscite per cessioni e perdite. Da segnalare come nell ultima parte dell esercizio siano state apportate alcune modifiche alle logiche di svalutazione. In particolare per il prodotto Prestiti Personali è stata aggiornata la percentuale di perdita determinata, sulla base delle nostre serie storiche, dalla funzione ARM di Capogruppo. La metodologia con cui è 8

stata determinata tale percentuale è allineata a quella utilizzata nel metodo AIRB, validato da Banca d Italia, per il calcolo dei requisiti patrimoniali a livello di Gruppo Bancario. Al 31 dicembre 2011 il valore del fondo relativo ai crediti in bonis è pari a circa 72,6 milioni, con un incremento del 19% sul dato conclusivo di dicembre 2010. La crescita (circa 12 milion) è derivata per la maggior parte dal peggioramento delle previsioni di perdita sui crediti già in essere alla fine dello scorso esercizio: la svalutazione è passata così dallo 1,03% del 2010 all 1,22% del 2011. I fondi relativi a scaduto ed incagliato, invece, ammontano a 57,6 milioni di euro con un incremento del 2,6% rispetto ad un anno prima: anche in questo caso l incremento è dovuto principalmente al peggioramento della previsione di perdita che passa dal 36% al 37%. Il fondo di accantonamento relativo alle sofferenze ha raggiunto a dicembre i 465,6 milioni, con nuove rettifiche effettuate nell esercizio per 217,6 milioni ed utilizzi per circa 85,2 milioni in maggioranza determinati da cessioni di crediti. Il rapporto tra sofferenze ed impieghi netti si attesta perciò a dicembre su un valore di 2,3%, in crescita rispetto all 2,0% di dicembre 2010. Complessivamente, quindi, i fondi di svalutazione accantonati nel tempo hanno raggiunto i 595,7 milioni di euro, con un incremento di 145 milioni rispetto a dicembre: l incidenza sugli impieghi lordi raggiunge quindi l 8,9%, in crescita rispetto al 6,9% con cui si era concluso lo scorso esercizio per effetto delle minori cessioni effettuate rispetto al 2010. Al netto di tali accantonamenti l ammontare dei crediti verso la clientela si attesta pertanto a 6,1 miliardi di euro, sostanzialmente stabili (+0,7%) rispetto all esercizio precedente. Cartolarizzazione L operazione di cartolarizzazione degli asset tipici della Società, in essere per un importo di circa 3 miliardi di euro, ha visto l adeguamento del capitale cartolarizzato rispetto a quanto incassato nel periodo, con le operazioni trimestrali di revolving, che si sono concluse con quella di Novembre 2011. I titoli emessi a seguito dell operazione di classe A per 1,7 miliardi di euro, classe B per 0,5 miliardi di euro, classe C per 0,75 miliardi di euro e classe D per 0,1 miliardi di euro, totalmente sottoscritti da Consum.it che quindi ne detiene sia la proprietà che il rischio, fanno sì che i crediti siano mantenuti nel bilancio individuale. Nel mese di ottobre 2011, a seguito del downgrading del rating di Banca Monte dei Paschi di Siena, si è reso necessario un Amendment Agreement, firmato dalle parti nel mese di dicembre 2011, che ha modificato la frequenza dei pagamenti delle cedole, del rimborso del capitale e delle altre competenze, da semestrali a mensili a con prima scadenza 2 gennaio 2012. I titoli di Classe A e quelli di Classe B sono stati utilizzati in un operazione di Pronti Contro Termine con la Capogruppo Esposizione Bancaria Al 31 dicembre 2011 la Società risulta esposta nei confronti di altre Banche e Società del Gruppo MPS per circa 6,5 miliardi: erano 7,1 alla fine del 2010. La contrazione del debito in presenza di uno sviluppo dell attivo è dovuta al surplus di liquidità (circa 0,9 miliardi) derivante alla fine dello scorso esercizio dall operazione di cartolarizzazione coordinata dalla Capogruppo. Tale liquidità è stata utilizzata nel 2011 per finanziare la crescita, limitando perciò le nuove necessità di indebitamento. Nel corso dell esercizio sono stati acquisiti nuovi finanziamenti a medio termine a tasso fisso per 900 milioni di euro con tassi tra il 3,41% ed il 4,46%. Situazione Economica Attraverso lo sviluppo commerciale descritto più sopra e la gestione puntuale del portafoglio clienti in essere, la Società ha chiuso l esercizio 2011 con un utile netto di 23,7 milioni, in crescita del 3% sull anno precedente. Per tale crescita è risultato determinante l abbassamento del tax-rate, dovuto in massima parte alla riduzione, in sede di redazione di dichiarazione dei redditi, delle imposte correnti IRAP dell esercizio precedente, con riferimento alla possibile deduzione delle rettifiche di valore su crediti ceduti a terzi: in effetti al lordo delle 9

imposte, il risultato ha subito una contrazione di 6,9 milioni. In effetti, pur con un incremento dei ricavi tipici di circa 11,3 milioni tra Margine di interesse e Commissioni Nette, l esercizio ha registrato un maggior costo del Rischio per 16,6 milioni tra Perdite da cessione, Rettifiche su crediti e altre operazioni finanziarie, Accantonamenti per rischi e oneri, e un delta negativo sugli Altri oneri/proventi di gestione pari a 1,7 milioni. L impatto dei risparmi operativi è stato pari a circa 0,1 milioni tra Spese Amministrative e Ammortamenti. La dinamica ritardata degli interessi attivi (+1,7%) rispetto agli impieghi medi (+3,9%) testimonia una contrazione del tasso medio di rendimento di questi ultimi, parzialmente compensata dalla dinamica ancora inferiore sugli interessi passivi (+0,7%): il margine da interessi si è attestato così a 285,3 milioni, in crescita del 2,5% rispetto al 2010. Le commissioni attive sono cresciute del 5,2% rispetto al -2,1% registrato su quelle passive, determinando un incremento del 13,2% delle Commissioni Nette, che si attestano a circa 38,2 milioni: determinanti in tal senso da un lato i maggiori ricavi assicurativi, che hanno beneficiato di un miglioramento sulla sinistrosità delle polizze, e dall altro i minori costi di incasso, legati soprattutto alla revisione al ribasso dei prezzi praticati sul mercato interbancario dei servizi. Le operazioni di cessione di credito effettuate nell esercizio hanno determinato un risultato netto in perdita per circa 22,2 milioni: il delta rispetto ai 36,3 milioni del 2010 è principalmente dovuto alla minor quantità di crediti ceduti (90 milioni contro i 182 milioni dell anno precedente). Risulta pertanto un Margine di Intermediazione pari a 301,3 milioni, in crescita del 9,2% rispetto al 2010. Nell esercizio le rettifiche di valore nette hanno toccato i 197,8 milioni, superiori per circa 31,3 milioni all anno precedente. È corretto però considerare il costo del rischio di credito nel suo complesso, comprendendo il già citato risultato delle cessioni: in questo senso, il delta rispetto all anno precedente scende a 17,3 milioni, con un incremento dell aggregato pari all 8,5%. Si segnala inoltre l accantonamento durante l esercizio di circa 0,3 milioni a integrazione del fondo rischi ed oneri a presidio dell esito di alcune vertenze legali. Confermando ancora una volta la propria storica attenzione ai temi dell efficienza operativa, la Società è riuscita a sostenere tutto lo sviluppo dell attività senza incrementare la spesa corrente: le Spese Amministrative sono diminuite anzi dello 0,3% rispetto al 2010, attestandosi a 69,3 milioni. Le Spese per il Personale sono state pari a 16,5 milioni, in contrazione nonostante l incremento del numero medio di dipendenti che passa dai 291 del 2010 ai 295 del 2011 (inverso l andamento dei dati puntuali con il 2011 che chiude a 294 rispetto ai 297 del 2010): il costo medio del dipendente è arrivato così a 56.020 euro, con una contrazione dell 8% dovuta alle politiche di gestione della parte variabile del salario adottate dal Gruppo per l esercizio 2011. Sono cresciute invece dell 1,7% le Altre Spese Amministrative raggiungendo i 52,7 milioni: tra le variazione che determinano il delta complessivo (+0,9 milioni) si segnalano in valore assoluto quelle relative alle Spese verso Aziende del Gruppo (in crescita di 2,5 milioni: il 2011 è stato il primo esercizio completamente coperto dall outsourcing IT sul Consorzio Operativo di Gruppo), al Recupero Crediti (in crescita di 1,4 milioni in seguito all aumento dei volumi recuperati) e alle Manutenzioni di mobili e immobili (in calo di 1,4 milioni: sul 2010 incidevano infatti costi di adeguamento della struttura non ripetibili) Il costante affinamento di un modello di business snello e fortemente industrializzato, centrato sulla massima valorizzazione delle reti distributive del Gruppo e degli altri partner convenzionati, sull esternalizzazione di tutte le attività a basso valore aggiunto e sull ottimizzazione delle economie di scala offerte dalle sinergie con le altre realtà del Gruppo MPS, ha portato ad un risultato di eccellenza assoluto in termini di cost-income ratio, che si è ulteriormente abbassato al 23% rispetto al 25% del 2010. Considerando le Spese Amministrative in rapporto solo con i ricavi in stretto senso, ovvero con la sommatoria di Margine Finanziario e Commissioni Nette, l indice scende al 21%, comunque in riduzione rispetto al 22% di un anno fa. Gli Altri Proventi ed Oneri di Gestione sono risultati pari a 14,7 milioni, in calo rispetto ai 16,4 del 2010. L aggregato si compone principalmente di tre diverse componenti: la più importante in termini quantitativi è quella relativa al ribaltamento sui clienti di alcuni costi come le imposte indirette (7 milioni) e le spese d incasso da recupero crediti (5 milioni); a questa si aggiungono i ricavi (1,5 milioni) per i servizi forniti ad alcune parti correlate, come dettagliato più avanti. Infine una parte di sopravvenienze, pari nell esercizio a circa 1,3 milioni: è su questa ultima componente che si concentra il delta rispetto al 2010. 10

Accantonate imposte sul reddito per circa 21,0 milioni, inferiori ai 28,5 milioni del 2010, anche per i motivi cui si è già accennato più sopra, il risultato d esercizio ha raggiunto i 23,7 milioni. Rapporti con le parti correlate Nel corso dell esercizio non sono state acquistate azioni proprie o della Capogruppo. Controparte Riguardo in generale ai rapporti con le altre società del Gruppo, da sempre improntati alla ricerca di sinergie ed efficienze, è utile segnalare come tramite gli sportelli bancari delle Banche del Gruppo vengano collocati prodotti finanziari di Consum.it. In tal senso, sul Bilancio 2011 sono spesati circa 294,1 milioni di euro di costi nei confronti di altre società del Gruppo, tra oneri finanziari e di funzionamento (260,9 milioni) e provvigioni in continuing per l intermediazione prestata dalle Filiali (33,1 milioni). Si consideri inoltre che nell esercizio sono state spesati anche ulteriori 15,3 milioni, quali competenze dell anno delle provvigioni alle filiali riconosciute in regime di up-front e contabilizzate secondo il costo ammortizzato: tale importo, in effetti, andando a nettare il computo degli interessi attivi, che competono tipicamente alla clientela, non viene considerato all interno dei rapporti con le parti correlate. Infine, per il servizio offerto alle Banche del Gruppo quale centro di gestione delle attività di recupero stragiudiziale sulla clientela privata per il credito small-ticket, nel 2011 Consum.it ha registrato ricavi per 0,9 milioni. Per quanto concerne l attività di Integra Spa, la joint-venture costituita con Unicoop Firenze per l emissione e la gestione di Carte di Credito da offrire ai soci delle Cooperative di consumo convenzionate, si segnala che la Società ha concluso l esercizio in sostanziale pareggio come da previsioni. Visto il suo ruolo di full-service provider, a Consum.it sono stati riconosciuti compensi per 0,6 milioni di euro. Risulta infine un credito nei confronti della Banca Monte dei Paschi di Siena di circa 0,7 milioni attinente all istanza di rimborso dell IRAP (per gli esercizi dal 2004 al 2007) presentata da Consum.it ai sensi dell Articolo 6 del Decreto Legge del 29 novembre 2008 n 185: rientrando la Società nel Consolidato Fiscale del Gruppo MPS, è la Banca a fungere da tramite tra l Azienda e l Erario. Patrimonio netto e requisiti minimi Al 31 dicembre 2011 il Patrimonio netto della Società ammontava a 306.208.228 euro. Sulla base delle attività in essere, il patrimonio di Vigilanza alla stessa data risulta invece pari a 302,4 milioni di euro, mentre il requisito minimo patrimoniale Vigilanza ammonta a circa 252,97 milioni, con netta prevalenza della componente adibita a copertura del rischio di credito (235,55 milioni). Il patrimonio netto contabile (ma non il Patrimonio di Vigilanza) comprende la voce Riserve di valutazione per un valore di -1,2 milioni (-13,1 milioni al 31/12/2010). Tale riserva accoglie il valore di mercato dei contratti derivati di copertura stipulati per annullare il rischio di tasso sui finanziamenti passivi a tasso variabile, al netto dell effetto fiscale. Tale valore negativo è legato al fatto che al 31 dicembre 2011 le previsioni indicano tassi di mercato futuri inferiori ai tassi contrattuali con cui avevamo acceso i finanziamenti e i contratti derivati di copertura, pertanto stimiamo di avere esborsi per pagamento dei differenziali sui derivati (valore attuale, al netto dell effetto fiscale, pari a 1,2 milioni) ed equivalenti minori esborsi per interessi passivi sui finanziamenti. Tali finanziamenti con i relativi derivati di copertura scadranno alla fine del mese di febbraio 2012. Risorse Umane Durante l anno l organico è rimasto numericamente stabile, è proseguito lo sviluppo professionale delle esperienze già presenti nella Società. Alla fine del 2011 risultano in organico 294 dipendenti di cui 30 distaccati da altre Società del Gruppo MPS, con Oneri di cui Provvigioni per Intermediazione di cui Altri Oneri Proventi Banche Reti Gruppo MPS 112.666.959 33.152.118 79.514.841 4.087.879 Integra Spa - - - 632.318 Altre Società Gruppo MPS 181.396.556-181.396.556 898.940 Totale 294.063.515 33.152.118 260.911.397 5.619.137 11

un decremento netto di 3 unità rispetto allo scorso esercizio. Tale patrimonio umano comprende 154 uomini e 140 donne, suddivisi tra 213 Aree Professionali, 74 Quadri Direttivi e 7 Dirigenti. A fine 2010 17 risorse risultano distaccate attive presso Società del Gruppo Montepaschi di cui n. 15 verso il Consorzio Operativo di Gruppo e 2 verso Capogruppo (8 Quadri Direttivi e 9 Aree professionali) L età media del personale Consum.it in organico al 31 dicembre è di circa 35,52 anni, con un incidenza di lauree e diplomi universitari al 49,20%. (diplomi 50,20%) Durante l esercizio particolare attenzione è stata prestata alle esigenze formative dei dipendenti, sia in termini di specializzazione tecnica che di sviluppo manageriale: durante l esercizio sono state erogate mediamente 27 ore di formazione per dipendente per un totale di 7.934 ore. Eventi significativi della gestione La normativa PSD (Dir. 2007/64/CE sui servizi di pagamento - D. Lgs. n. 11/2010 di attuazione Dir. 2007/64/CE - Disposizioni Vigilanza Banca d Italia per gli Istituti di Pagamento) riserva la prestazione di servizi di pagamento alle Banche, agli Istituti di Moneta Elettronica, alla Banca Centrale Europea, alle poste italiane, ad altre autorità pubbliche ed agli istituti di pagamento, ossia a soggetti non bancari che, accanto alla normale attività commerciale, potranno offrire servizi di pagamento. Consum.it nella sua qualità di intermediario finanziario iscritto nell elenco 107 del TUB prima del 25 dicembre 2007, per poter continuare ad emettere carte di credito dopo il 30 aprile 2011, ha dovuto acquisire quindi lo status di Istituto di Pagamento iscrivendosi all apposito Albo degli Istituti di Pagamento, presentando a tal fine apposita domanda di autorizzazione a Banca d Italia. La Banca d Italia con provvedimento del 29 aprile 2011 ha autorizzato Consum.it alla prestazione dei servizi di pagamento di cui all art.1 comma 1 lett.b punti 4 e 5 del D. Lgs 11/2010, mediante la costituzione di un apposito patrimonio destinato e iscrivendola in data 21 agosto all apposito albo degli Istituti di Pagamento con il codice identificativo 32267.7. Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 Il Comitato ex D. Lgs 231/01 ha svolto la propria attività secondo quanto stabilito dall art. 6 c. 1 lett. b) del D. Lgs. 231/2001 ( Disciplina Della Responsabilità Amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni prive di personalità giuridica ). In particolare nell adempimento di tale compito, il Comitato: -vigila sull effettività e sul rispetto del Modello, verificando la coerenza tra i comportamenti concreti ed il Modello istituito, e segnala le violazioni delle previsioni contenute nel Modello agli organi competenti all erogazione di eventuali sanzioni a carico dei soggetti che non abbiano rispettato le dette previsioni; -valuta l adeguatezza del Modello, ossia la sua reale capacità di prevenire, in linea di massima, i comportamenti non voluti o non aderenti al dettato legislativo ; -analizza il mantenimento nel tempo dei requisiti di solidità e funzionalità del Modello, in particolare con riferimento ai mutamenti ambientali ed alle fattispecie di rischio di nuova insorgenza; -cura l aggiornamento del Modello, (i) presentando proposte di adeguamento al Consiglio, e (ii) verificando l attuazione e l effettiva funzionalità delle soluzioni adottate; -adempie agli obblighi e compiti connessi al D.Lgs. 231/2007 (antiriciclaggio), in particolare con riferimento a quanto previsto dal contenuto dell Art. 52 del Decreto stesso. Nell esercizio delle attività di cui sopra, quale Organismo di Vigilanza ex. D.Lgs. 231/2001, il Comitato: -è dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, ivi compreso il potere di richiedere e di acquisire informazioni da parte di ogni livello e settore operativo della società; -si avvale del supporto dell Ufficio Legale e Compliance per gli aspetti di natura giuridica nonché per gli aspetti di verifica e controllo e di altre Strutture a secondo delle necessità; -è destinatario degli obblighi di informazione previsti nel Modello, ai sensi dell art. 6, comma 2, lett. d) del D.Lgs. n. 231/2001. Il Comitato riferisce, con un apposito documento, al Consiglio di Amministrazione specificatamente sull attività svolta in qualità di Organismo di Vigilanza ai sensi dell art. 6, comma 1, lett. b) del D.Lgs.231/2001. 12

In relazione a quanto sopra indicato, nel corso del 2011 il Comitato ha svolto una serie di attività connesse ed in particolare: -aggiornamento del Modello Organizzativo 231. Ciò a seguito sia di importanti modifiche intervenute nell assetto organizzativo della Società sia per l introduzione di nuovi reati nell ambito di applicazione del Decreto Legislativo 231. -attività di relazione al Cda in merito all efficacia del Modello. Il Comitato ha preso atto che, a termine dell iter già descritto in dettaglio più sopra, la Banca d Italia con provvedimento del 29 aprile 2011 ha autorizzato Consum.it alla prestazione dei servizi di pagamento di cui all art.1 comma 1 lett.b punti 4 e 5 del D. Lgs 11/2010 e iscrivendola in data 21 agosto all apposito albo degli Istituti di Pagamento con il codice identificativo 32267.7. ALTRE INFORMAZIONI: Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell esercizio Dopo il 31.12.2011 non si sono verificato particolari eventi di rilievo. Evoluzione prevedibile della gestione La gestione sarà volta al perseguimento delle proprie strategie, cercando di cogliere le opportunità di sviluppo che potranno presentarsi. Con riferimento alle indicazioni fornite nell ambito del documento n. 4 del 3.03.2010 e successivi aggiornamenti, emanato congiuntamente da Banca d Italia, Consob, e Isvap, segnaliamo che la società ha la ragionevole aspettativa di continuare con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed ha, pertanto, redatto il bilancio nel presupposto della continuità aziendale in quanto le incertezze conseguenti all attuale contesto economico non generano dubbi sulla capacità della società di continuare ad operare come un entità in funzionamento. Attività di ricerca e sviluppo Nel corso del periodo non sono stati effettuati interventi particolari nell ambito della ricerca e sviluppo. Azioni proprie o della controllante in portafoglio La società non detiene a nessun titolo azioni proprie o della controllante in portafoglio. Documento programmatico sulla sicurezza Ai sensi del d.lgs n. 196 del 30/06/2003 la banca ha redatto e aggiornato il documento programmatico sulla sicurezza dei dati personali. Cambiamenti di contesto ambientale ed iniziative intraprese a far fronte ai cambiamenti Si rimanda a quanto descritto nel paragrafo eventi significativi della gestione. Assunzione, gestione e copertura dei rischi Si rimanda alla specifica sezione della nota integrativa. Proposta di destinazione dell utile d esercizio Signori Azionisti, Vi invitiamo ad approvare il bilancio e la relazione degli amministratori sull andamento della gestione così come presentati dal Consiglio di amministrazione, nel loro complesso e nelle singole appostazioni, ed in merito alla destinazione dell utile si ritiene opportuno di destinare a Riserve l intero ammontare dell utile netto pari a 23.732.139 euro. 13

PROSPETTI DI BILANCIO 14

Stato Patrimoniale - Attivo Voci dell'attivo 31/12/11 31/12/10 10 Cassa e disponibilità liquide 4.462 1.909 20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30 Attività finanziarie al fair value 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 43.157 43.157 50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60 Crediti 6.361.016.223 6.968.907.081 70 Derivati di copertura 80 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 90 Partecipazioni 1.000.000 1.000.000 100 Attività materiali 910.059 1.131.718 110 Attività immateriali 5.082.876 8.572.577 120 Attività fiscali 207.088.465 178.038.455 a) correnti 16.560.146 20.656.520 b) anticipate 190.528.319 157.381.935 130 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 140 Altre attività 437.237.032 375.283.991 Totale attivo 7.012.382.275 7.532.978.890 15

Stato Patrimoniale Passivo e patrimonio netto Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/11 31/12/10 10 Debiti 6.539.830.418 7.088.455.115 20 Titoli in circolazione 30 Passività finanziarie di negoziazione 40 Passività finanziarie al fair value 50 Derivati di copertura 1.847.112 18.616.163 60 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica 70 Passività fiscali 11.900.510 11.852.901 a) correnti 11.900.510 11.852.901 b) differite 80 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 90 Altre passività 150.753.190 141.592.265 100 Trattamento di fine rapporto del personale 497.029 410.928 110 Fondi per rischi e oneri: 1.345.789 1.484.033 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 1.345.789 1.484.033 120 Capitale 182.070.000 182.070.000 130 Azioni proprie 140 Strumenti di capitale 150 Sovrapprezzi di emissione 160 Riserve 101.642.361 78.526.710 170 Riserve da valutazione -1.236.272-13.144.878 180 Utile (Perdita) d'esercizio 23.732.139 23.115.651 Totale passivo e patrimonio netto 7.012.382.275 7.532.978.890 16

Conto economico Voci 31/12/11 31/12/10 10 Interessi attivi e proventi assimilati 499.587.868 491.272.138 20 Interessi passivi e oneri assimilati -214.298.262-212.879.064 Margine di interesse 285.289.605 278.393.074 30 Commissioni attive 73.924.637 70.262.135 40 Commissioni passive -35.757.564-36.538.493 Commissioni nette 38.167.073 33.723.642 50 Dividendi e proventi assimilati 60 Risultato netto dell attività di negoziazione 70 Risultato netto dell attività di copertura 80 Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value 90 Utile/perdita da cessione o riacquisto di: -22.191.034-36.269.059 a) attività finanziarie -22.191.034-36.269.059 b) passività finanziarie Margine di intermediazione 301.265.644 275.847.656 100 Rettifiche di valore nette per deterioramento di: -197.818.138-166.470.508 a) attività finanziarie -193.395.906-164.781.271 b) altre operazioni finanziarie -4.422.232-1.689.237 110 Spese amministrative: -69.259.271-69.499.082 a) spese per il personale -16.525.886-17.635.848 b) altre spese amministrative -52.733.384-51.863.234 120 Rettifiche di valore nette su attività materiali -287.821-271.770 130 Rettifiche di valore nette su attività immateriali -3.512.803-3.410.864 140 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -325.343-955.044 160 Altri proventi ed oneri di gestione 14.701.268 16.408.034 Risultato della gestione operativa 44.763.536 51.648.421 170 Utili (Perdite) delle partecipazioni 180 Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 44.763.536 51.648.421 190 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -21.031.397-28.532.770 Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 23.732.139 23.115.651 200 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio 23.732.139 23.115.651 17

Rendiconto Finanziario A. ATTIVITA OPERATIVA 31/12/11 31/12/10 1. Gestione 225.350.901 193.268.794 - interessi attivi e proventi assimilati 499.587.868 491.272.138 - interessi passivi ed oneri assimilati -214.298.262-212.879.064 - dividendi e proventi assimilati - commissioni nette 38.167.073 33.723.642 - spese per il personale -16.525.886-17.635.848 - altri costi -75.729.468-89.765.445 - altri ricavi 15.180.975 17.086.141 - imposte e tasse -21.031.397-28.532.770 - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 319.069.669-1.640.106.020 - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita 0-41.789 - crediti verso banche 647.578.775-900.918.136 - crediti verso enti finanziari - crediti verso la clientela -237.506.055-369.173.974 - altre attività -91.003.052-369.972.120 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie -544.328.753 1.448.764.405 - debiti verso banche -188.605.816 781.576.096 - debiti verso enti finanziari -364.879.326 668.013.600 - debiti verso la clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie al fair value - altre passività 9.156.389-825.292 Liquidità netta generata/assorbita dall attività operativa 91.817 1.927.179 B. ATTIVITA DI INVES TIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendita di attività materiali - vendita di attività immateriali - vendita di rami di azienda 2. Liquidità assorbita dall'incremento di -89.264-1.926.111 - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali -66.161-198.318 - acquisti di attività immateriali -23.103-1.727.793 - acquisti di rami di azienda Liquidità netta generata/assorbita dall attività d'investimento -89.264-1.926.111 C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisto strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall attività di provvista 0 0 LIQUIDITA NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL ESERCIZIO 2.553 1.068 RICONCILIAZIONE Cassa e disponibilità liquide all inizio dell esercizio 1.909 841 Liquidità totale netta generata/assorbita nell esercizio 2.553 1.068 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell esercizio 4.462 1.909 18

Le voci Cassa e disponibilità liquide all inizio dell esercizio, così come la voce Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell esercizio contengono gli importi relativi alla cassa. Alla chiusura dell esercizio la cassa ammontava a 4.462,03. 19

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto: 31 dicembre 2009 31 dicembre 2010 Esistenze al 31.12.09 Modifica saldi apertura Esistenze al 01.01.10 Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Dividendi ed altro Variazione di riserve Emissione nuove azioni Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Altre variazioni Redditività complessiva al 31/12/2010 Patrimonio netto al 31/12/2010 Capitale 182.070.000 182.070.000 182.070.000 Sovrapprezzo di emissione 0 0 0 Riserve: 72.426.881 72.426.881 6.099.828 78.526.710 a) di utili 77.473.977 77.473.977 6.099.828 83.573.805 b) altre -5.047.096-5.047.096-5.047.096 Riserve da valutazione -35.580.821-35.580.821 22.435.943-13.144.878 Strumenti di capitale 0 0 0 Azioni proprie 0 0 0 Risultato di esercizio 6.099.828 6.099.828-6.099.828 23.115.651 23.115.651 Patrimonio netto 225.015.888 225.015.888 0 0 0 0 0 0 0 0 45.551.594 270.567.483 20

Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto: 31 dicembre 2010 31 dicembre 2011 Esistenze al 31.12.10 Modifica saldi apertura Esistenze al 01.01.11 Allocazione risultato esercizio precedente Riserve Dividendi ed altro Variazione di riserve Emissione nuove azioni Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Altre variazioni Redditività complessiva al 31/12/2011 Patrimonio netto al 31/12/2011 Capitale 182.070.000 182.070.000 182.070.000 Sovrapprezzo di emissione 0 0 0 Riserve: 78.526.710 78.526.710 23.115.651 101.642.361 a) di utili 83.573.805 83.573.805 23.115.651 106.689.457 b) altre -5.047.096-5.047.096-5.047.096 Riserve da valutazione -13.144.878-13.144.878 11.908.606-1.236.272 Strumenti di capitale 0 0 0 Azioni proprie 0 0 0 Risultato di esercizio 23.115.651 23.115.651-23.115.651 23.732.139 23.732.139 Patrimonio netto 270.567.483 270.567.483 0 0 0 0 0 0 0 0 35.640.745 306.208.228 21

Prospetto della redditività complessiva Voci 31/12/11 31/12/10 10 Utile (Perdita) di periodo 23.732.139 23.115.651 Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita 30 Attività materiali 40 Attività immateriali 50 Copertura di investimenti esteri 60 Copertura dei flussi finanziari 11.908.606 22.435.943 70 Differenze di cambio 80 Attività non correnti in via di dismissione 90 Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100 Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 110 Altre componenti reddituali al netto delle imposte 11.908.606 22.435.943 120 Redditività complessiva (Voce 10 + 110) 35.640.745 45.551.594 22

PARTE A POLITICHE CONTABILI CONSUM.IT BILANCIO AL 31/12/2011 NOTA INTEGRATIVA A1 PARTE GENERALE Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il presente Bilancio d impresa, in applicazione del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, è redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 ed in vigore al 31 dicembre 2011. L applicazione dei principi contabili internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (Framework). In assenza di un principio o di un'interpretazione applicabile specificamente ad un'operazione, altro evento o circostanza, la Direzione Aziendale ha fatto uso del proprio giudizio nello sviluppare e applicare un principio contabile, al fine di fornire un'informativa: rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori; attendibile, in modo che il bilancio: - rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale - finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell entità; - rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale; - sia neutrale, cioè scevro da pregiudizi; - sia prudente; - sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti. Nell esercitare il giudizio descritto, la Direzione Aziendale ha fatto riferimento e considerato l applicabilità delle seguenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente: le disposizioni e le guide applicative contenute nei Principi e Interpretazioni che trattano casi simili o correlati; le definizioni, i criteri di rilevazione ed i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attività, delle passività, dei ricavi e dei costi contenuti nel Quadro sistematico. Nell esprimere un giudizio la Direzione Aziendale può inoltre considerare: le disposizioni più recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili che utilizzano un Quadro sistematico concettualmente simile per sviluppare i principi contabili; altra letteratura contabile prassi consolidate nel settore. Nel rispetto dell art. 5 del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, qualora, in casi eccezionali, l applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali sia risultata incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, la disposizione non è stata applicata. Nella nota integrativa sono stati spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel bilancio d impresa gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. 23

Sezione 2 - Principi generali di redazione Nel bilancio d impresa sono stati applicati i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni emanate dall International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dall Unione Europea ed oggetto di applicazione obbligatoria nell esercizio 2011. Sono state inoltre applicate le disposizioni riguardanti le istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM, pubblicate da Banca d Italia il giorno 13 marzo 2012. Nonostante tali disposizioni per gli Istituti di Pagamento ibridi, relativamente all operatività in strumenti di pagamento e moneta elettronica, entrino in vigore con il bilancio in chiusura il 31/12/2012, la Società ha ritenuto opportuno, come consentito dal documento, di procedere all applicazione anticipata per il bilancio al 31 dicembre 2011 con riferimento solo ad una parte delle informazioni richieste. Tali disposizioni sostituiscono la precedente normativa aggiornata al 16 dicembre 2009. Il bilancio d impresa è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è corredato di una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della società. Il bilancio dell'impresa è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell'esercizio. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nelle istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, rilevante, attendibile, comparabile e comprensibile, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo. Gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico e del prospetto della redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i di cui delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Per ogni conto dello stato patrimoniale, del conto economico e del prospetto della redditività complessiva è indicato anche l'importo dell'esercizio precedente. Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente sono adattati; la non comparabilità e l'adattamento o l'impossibilità di questo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. Le attività e le passività, i costi e i ricavi non sono fra loro compensati, salvo che ciò sia ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle disposizioni contenute nelle istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM. Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente. Se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto più voci dello stato patrimoniale, nella nota integrativa è evidenziata la sua riferibilità anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto, qualora ciò sia necessario ai fini della comprensione del bilancio. Nel conto economico e nella relativa sezione della nota integrativa i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati con il segno meno (-). Nel prospetto della redditività complessiva gli importi negativi sono indicati con il segno meno (-). In conformità a quanto disposto dall art. 5 del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l euro come moneta di conto: gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la nota integrativa in migliaia di euro. Il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell attività aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future. Le voci di natura o destinazione dissimile sono state presentate distintamente a meno che siano state considerate irrilevanti. 24