Studio floristico-ecologico delle briofite acquatiche e ripariali del Fiume Belice (Sicilia occidentale)

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Quad. Bot. Amb. Appl., 21 (2010): 155-164. Studio floristico-ecologico delle briofite acquatiche e ripariali del Fiume Belice (Sicilia occidentale) F. PROVENZANO, P. CAMPISI, G. LOMBARDO & M.G. DIA Dipartimento di Scienze Botaniche dell Università degli Studi di Palermo, via Archirafi 38 90123 Palermo ABSTRACT Floristic-ecological survey of aquatic and riparian bryophytes of the Belice river (W Sicily). The results of a study on the bryophytes of Belice river (W Sicily), which has not been the subject of previous bryological investigations, are illustrated. 57 specific and infraspecific taxa have been found (6 liverworts and 51 mosses), 33 of which never reported in waterways in Sicily. The bryoflora of the Belice river shows a mesoacidophilous, photophilous, mesothermal and mesophilous feature. It is characterized by an higher incidence of Pottiaceae and Mediterranean and oceanic-mediterranean taxa when compared to the overall bryoflora of waterways of Sicily. The bryoflora is highly trivialized by the occurence of generalist taxa mainly in the downstream section. Despite the strong anthropization three taxa of phytogeographic interest have been found: Bryum mildeanum Jur. and B. gemmiparum De Not., rare in southern Italy and Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees & Gottsche, threatened in Europe. Key words: Bryophyte flora, Belice river, W Sicily, Petalophyllum ralfsii. PREMESSA Uno studio recente ha evidenziato la peculiarità e l interesse della flora briofitica degli habitat fluviali in Sicilia, ma anche la frammentarietà delle notizie risultanti dalla letteratura briologica e le ampie lacune di conoscenza, dovute alla carenza di indagini e di esplorazioni, soprattutto nella parte meridionale e occidentale dell isola (DIA & al. 2007). In considerazione di ciò sono state da qualche tempo avviate alcune indagini finalizzate a fornire un quadro aggiornato e completo della consistenza e dello stato di conservazione delle brioflore dei singoli corsi d acqua siciliani, anche in considerazione della estrema fragilità che caratterizza questi ambienti, notoriamente tra i più disturbati dalle attività antropiche in Sicilia. Nel presente contributo vengono riportati i risultati di una ricerca riguardante la brioflora acquatica e ripariale del fiume Belice, che non era mai stata oggetto di precedenti ricerche. Lo studio, analizzandone i caratteri tassonomici, corologici ed ecologici, e mettendoli in relazione con dati riguardanti lo stato di conservazione del fiume, si propone di acquisire informazioni di supporto per la valutazione dello stato ecologico del corso d acqua, in considerazione anche della predittività delle flore briofitiche. LINEAMENTI GEOMORFOLOGICI, CLIMATICI E VEGETAZIONALI DELL AREA DI STUDIO Il fiume Belice, lungo 107 km, scorre nella Sicilia sudoccidentale. Nasce con due distinti rami di monte: il Belice Sinistro (57 Km), che si origina dalla Rocca Busambra alla quota di 1.000 m. s.l.m., e il Belice Destro, (55 km), che scende da Piana degli Albanesi (600 m. s.l.m.). Dalla confluenza di questi due rami si forma un asta fluviale unica che percorre 50 Km e sfocia nel Mar Mediterraneo (Fig.1). L area ricade nei fogli n. 594, 607, 619, 627 della carta IGM 1:50.000 ed interessa il territorio delle province di Agrigento, Palermo e Trapani. Il bacino idrografico si estende per circa 960 km 2 e si sviluppa dalle aree a sud dei Monti di Palermo fino alla costa meridionale della Sicilia, tra Punta Granitola e Capo S. Marco. L assetto geomorfologico, visto il suo esteso sviluppo presenta caratteri variabili, con una maggiore articolazione nei tratti a monte caratterizzati da affioramenti carbonatici ed una morfologia più uniforme nella parte meridionale del bacino, in corrispondenza di substrati litologici prevalentemente calcarenitico-sabbiosi ed argilloso-marnosi. Riguardo alle caratteristiche climatiche nell area del bacino idrografico si registrano temperature medie annue comprese tra 16,2 e 17,9 C, temperature massime che oscillano tra 20,3 e 22,9 C e minime tra 9,9 C e 12,9 C (Tab. 1). La piovosità varia da 523 a 832 mm e il periodo di aridità è concentrato prevalentemente nei mesi di maggiosettembre. Con riferimento alla classificazione bioclimatica di RIVAS MARTINEZ (2004) l area è caratterizzata dai seguenti piani bioclimatici: Termomediterraneo superiore subumido inferiore, Mesomediterraneo subumido inferiore e Mesomediterraneo subumido superiore.

Tab. 1 Localizzazione e dati termopluviometrici registrati dalle stazioni di rilevamento ricadenti nel territorio di studio. (Dati da Servizio Idrografico del Genio Civile relativi al trentennio 1965-1994). Il territorio del bacino è stato interessato da intensi processi di antropizzazione e pertanto la vegetazione naturale ha subito profonde alterazioni. Nelle aree più in quota ed in particolare presso Rocca Busambra e Monte Genuardo sono presenti estese coperture boschive, costituite prevalentemente da querceti con diversi elementi autoctoni caducifogli e sempreverdi e da alcuni impianti artificiali di conifere; il resto del territorio è prevalentemente interessato da colture di vario genere. Il seminativo semplice e i vigneti sono tra quelle più diffuse, mentre meno rappresentati sono gli uliveti, i frutteti misti e gli agrumeti. Aree di estensione piuttosto limitata sono, inoltre, adibite a pascolo o interessate da macchie. Con riferimento alla vegetazione ripariale, nei tratti a monte, si riconoscono in linea di massima fitocenosi naturali abbastanza ben conservate, mentre già prima della confluenza e in particolar modo nei tratti medio-bassi queste sono destrutturate e frammentate e contraddistinte da un alta frequenza di specie erbacee generaliste provenienti dagli ambienti rurali circostanti. Sul Belice sinistro, localizzati nel tratto più in quota (Fiume Frattina), si osservano lembi di vegetazione forestale, caratterizzati soprattutto da Salix pedicellata Desf., S. alba L. subsp. alba, Populus nigra L. e Ulmus canescens Melville. Più a valle la vegetazione delle sponde, fortemente ridotta a causa di opere di arginamento e canalizzazione, è costituita da una cintura più o meno assottigliata di elofite quali prevalentemente Arundo donax L. e Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. Altre specie frequenti sono Polypogon monspeliensis (L.) Desf. e Lythrum junceum Banks & Solander in Russell. Solo in alcuni punti lungo il corso del fiume si osservano aggruppamenti con Tamarix africana Poir. var. africana e T. gallica L., poveri floristicamente. L ultimo tratto del fiume fa parte della Riserva Naturale Orientata Foce del Fiume Belice e Dune Limitrofe, estesa per oltre 5,0 km sulla costa meridionale della Sicilia tra Marinella di Selinunte e il promontorio di Porto Palo. L area protetta è stata istituita nel 1984, per preservare interessanti aspetti di vegetazione ripariale e palustre della foce, le comunità dei sistemi dunali e retrodunali del litorale, nonché lembi di macchia mediterranea a Olea europaea var. sylvestris (Mill.) Lehr., Pistacia lentiscus L. e Chamaerops humilis L. 156 MATERIALI E METODI L indagine è stata condotta lungo il corso del Fiume Belice, interessando sia l asta fluviale principale, sia i due rami più a monte (Fig. 1). Il materiale briofitico è stato raccolto all interno del corso d acqua e sulle sponde in diversi periodi dell anno a partire dal mese di giugno 2008 fino al mese di gennaio 2010. Complessivamente sono stati oggetto di esplorazione 37 stazioni, elencate in Appendice 1 con i relativi punti di raccolta. Tutti gli exsiccata sono stati depositati presso l Herbarium Mediterraneum Panormitanum. La nomenclatura adottata è quella di ROS & al. (2007) per le epatiche, di HILL & al. (2006) per i muschi acrocarpi e pleurocarpi. Per la nomenclatura delle tracheofite ci si è riferiti a GIARDINA & al. (2007). L analisi corologica delle brioflore è basata prevalentemente sui corotipi riportati da DÜLL (1983; 1984-85, 1992), che vengono citati con le abbreviazioni utilizzate da questo autore. I corotipi sono stati riuniti in 4 contingenti principali come di seguito indicato: - temperato (temp, temp(-mont), temp-mont, w.temp, w.temp-mont); - oceanico (suboc); - oceanico-mediterraneo (oc-med, oc-submed, subocmed, suboc-submed, oc-submed, submed-suboc, submed-oc); mediterraneo (submed, submed-mont, med). La distribuzione nei vari tipi di substrato è stata esaminata sulla base dei comportamenti dei taxa all interno dell area indagata, mentre con riferimento ai fattori luce, temperatura, acqua e ph del substrato sono stati analizzati i temperamenti dei taxa definiti in base ai dati di letteratura, soprattutto mediante una interpretazione degli indici ecologici riportati da DÜLL (1991), e all esperienza di campo. I biotipi riportati sono quelli riconosciuti da MÄGDEFRAU (1969). La brioflora del Fiume Belice è stata confrontata con quella complessiva dei fiumi siciliani, analizzata da DIA & al. (2007), mediante la comparazione di spettri tassonomici e corologici. Per le valutazioni sull emerobia delle specie sono stati presi in considerazione i comportamenti riferiti da DIERßEN (2001). Nell elenco dei reperti i taxa specifici ed infraspecifici seguono un ordine alfabetico, mentre le famiglie di appartenenza un ordine tassonomico. Per ciascun taxon sono indicati i siti di raccolta, il substrato di crescita e l altitudine. I taxa che risultano nuovi per il Fiume Belice sono contrassegnati da un asterisco (*) mentre quelli nuovi per l habitat dei corsi d acqua in Sicilia risultano contrassegnati da due asterischi (**). ELENCO DEI REPERTI HEPATICAE CEPHALOZIELLACEAE **Cephaloziella baumgartneri Schiffn. (taxon mesofotofilo, termofilo, mesofilo, calcicolo oceanico-mediterraneo; biotipo: annual ) 6. Su terreno in prossimità del fiume, 121 m s.l.m.

Schimp. (taxon mesofotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo submediterraneo; biotipo: 14-17. Su roccia sommersa, 406-487 m s.l.m. **Fissidens viridulus (Sw. ex anon.) Wahlenb. var. viridulus (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo submediterraneo; biotipo: 7-9-10-11-12-13-16. Su terreno e su roccia, 127-325 m s.l.m. DICRANACEAE *Dicranella heteromalla (Hedw.) Schimp. (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, acidofilo temperato; biotipo: 11. Su terreno, con possibilità di inondazione, 279 m s.l.m. Fig. 1 - Ubicazione delle stazioni di raccolta delle briofite censite. LUNULARIACEAE *Lunularia cruciata (L.) Lindb. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo oceanico-mediterraneo; biotipo: annual ) 9-14-11-13. Su roccia sommersa, su base in cemento e su terreno, con probabilità di inondazione. 200-406 m s.l.m. FOSSOMBRONIACEAE **Fossombronia caespitiformis De Not. ex Rabenh. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo oceanicomediterraneo; biotipo: annual ) 9-4-2. Su terreno lungo la riva sinistra, 55-220 m s.l.m. *Fossombronia sp. 9. Su terreno lungo la riva sinistra, 220 m. s.l.m. **Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees & Gottsche (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - oceanico-mediterraneo) 4. Su terreno lungo la riva destra, 72 m s.l.m. PELLIACEAE *Pellia sp. 17. Su terreno, 487 m s.l.m. MUSCI FISSIDENTACEAE *Fissidens crassipes subsp. warnstorfii (M.Fleisch.) Brugg.-Nann. (taxon mesofotofilo, mesotermo, igrofilo, calcicolo suboceanico-submediterraneo; biotipo: short 6-10-9-11-13. Su roccia sommersa e su terreno presso una cascatella, su lastra di eternit e su base in cemento, 121-356 m s.l.m. *Fissidens crassipes subsp. crassipes Wilson ex Bruch & **Dicranella howei Renauld & Cardot. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, calcicolo oceanico-mediterraneo; biotipo: 2-7-9-11-13-15-14-16-37. Su terreno, su roccia e su base di cemento, 55-611 m s.l.m. POTTIACEAE **Aloina aloides (Koch ex Schultz) Kindb. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo submediterraneo; biotipo: 9. Su terreno, 194-220 m s.l.m. **Aloina rigida (Hedw.) Limp. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo temperato; biotipo: 2-9. Sui pilastri in cemento del ponte e su terreno, 121-220 m s.l.m. *Barbula unguiculata Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo temperato; biotipo: 1-2-10-16. Su terreno, su costone roccioso e su roccia, 6-223 m s.l.m. **Dialytrichia mucronata (Brid.) Broth. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, calcicolo submediterraneo-suboceanico; biotipo: 9-10-17. Su roccia, 215-487 m. s.l.m. **Didymodon acutus (Brid.) K.Saito. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo submediterraneo; biotipo: short 2-9-11. Sui pilastri in cemento del ponte, su roccia, su terreno, 121-279 m s.l.m. **Didymodon fallax (Hedw.) R.H.Zander. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo - temperato; biotipo: short 2-9. Su terreno, 55-220 m s.l.m. *Didymodon insulanus (De Not.) M.O. Hill. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo - submediterraneo-suboceanico; biotipo: 9. Su rocce sommerse presso una cascatella, 200 m s.l.m. 157

*Didymodon luridus Hornsch (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo submediterraneo; biotipo: 6-9-10-11-13-14-16. Sui pilastri in cemento del ponte, su terreno, su rocce presso una cascatella e su base in cemento sommersa, 121-406 m. s.l.m. *Didymodon rigidulus Hedw. (taxon mesofotofilo, termofilo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo: 9. Su roccia e su terreno, 127-220 m s.l.m. *Didymodon sinuosus (Mitt.) Delogne. (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo suboc-submed; biotipo: 9. Su un costone roccioso e su roccia emersa, 215 m. s.l.m. *Didymodon tophaceus (Brid.) R. H. Zander (taxon fotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo - temperato; biotipo: short 6-9-10. Su terreno in una parete verticale di una cascata asciutta, con possibilità di inondazione, su rocce sommerse presso delle cascatelle, 121-223 m s.l.m. *Didymodon vinealis (Brid.) R. H. Zander (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo - submediterraneo; biotipo: 6-9-11-12-14. Sui pilastri in cemento del ponte, su terreno e su roccia, 121-406 m s.l.m. *Eucladium verticillatum (With.) Bruch & Schimp. var. verticillatum (taxon mesofotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo - submediterraneo; biotipo: 9. Su roccia, in grotta con stillicidio, 223 m s.l.m. **Gymnostomum viridulum Brid. (taxon mesofotofilo, mesotermo, igrofilo, calcicolo suboceanico-mediterraneo; biotipo: 9-11-12-16. Su roccia e su terreno, 215-325 m. s.l.m. **Microbryum davallianum (Sm.) R.H.Zander (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - submediterraneo; biotipo: 9-15-16. Su terreno, 217-611 m s.l.m. **Microbryum rectum (With.) R.H.Zander (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo - oceanico-submediterraneo; biotipo: 15. Su terreno con probabilità di inondazione, 611 m. s.l.m. **Pseudocrossidium hornschuchianum (Schultz) R.H.Zander (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo mediterraneo-oceanico; biotipo: 4. Su terreno, 72 m. s.l.m. **Syntrichia montana Nees. var. montana (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo - submediterraneo-montano; biotipo: 9-15. Su un costone roccioso con acqua che scorre e su roccia e su rocce sommerse presso una cascatelle, 215-611 m s.l.m. **Timmiella barbuloides (Brid.) Monk. (taxon mesofotofi- 158 lo, termofilo, mesofilo, calcicolo mediterraneo; biotipo: tall turf ) 12. Su pilastro del ponte, 325 m. s.l.m. **Tortella flavovirens (Bruch) Broth. var. flavovirens (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo suboceanico-submediterraneo; biotipo: 1-15. Su roccia e su terreno sabbioso in prossimità della spiaggia, 3-611 m. s.l.m. **Tortella humilis (Hedw.) Jenn. (taxon mesofotofilo, termofilo, xerofilo, calcicolo submediterraneo; biotipo: 11. Sul pilastro in pietra del ponte, 279 m s.l.m. **Tortella nitida (Lindb.) Broth. (taxon fotofilo, termofilo, xerofilo, calcicolo oceanico-mediterraneo; biotipo: short 15. Su terreno, 611 m s.l.m. **Tortula marginata (Bruch & Schimp.) Spruce. (taxon sciafilo, termofilo, mesotermo, calcicolo - oceanico-mediterraneo; biotipo: 1-12. Su roccia, 217-325 m s.l.m. *Tortula muralis Hedw (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo temperato; biotipo: 1-6-7-9-10-11-12-15-14. Sui pilastri in cemento del ponte, su roccia, su un costone roccioso e su base in cemento, 8-611 m. s.l.m. *Trichostomum brachydontium Bruch (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, mesoacidofilo submediterraneo-montano; biotipo: 11-15. Su roccia con acqua che scorre e su terreno, 215-611 m. s.l.m. **Trichostomum crispulum Bruch Trichostomum crispulum (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo temperato; biotipo: 9-14. Su roccia, su terreno e su base in cemento, 215-406 m. s.l.m. **Weissia controversa Hedw var. controversa (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - temperato; biotipo: 9. Su roccia e su terreno, 215-220 m. s.l.m. **Weissia levieri (Limpr.) Kindb. (taxon fotofilo, termofilo, mesofilo, mesoacidofilo; oceanico-mediterraneo; biotipo: 15. Su terreno con probabilità di inondazione, 611 m. s.l.m. **Weissia longifolia Mitt. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo: 9. Su terreno, 220 m. s.l.m. GRIMMIACEAE **Grimmia pulvinata Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, calcicolo temperato; biotipo: cushion )

9-14-15. Su un costone roccioso, su roccia e su base in cemento, 215-611 m. s.l.m. *Grimmia sp. 1. Sui pilastri in cemento del ponte, in prossimità del fiume, 121 m. s.l.m. FUNARIACEAE *Entosthodon attenuatus (Dicks.) Bryhn (taxon mesofotofilo, termofilo, mesofilo, calcicolo - submediterraneo-oceanico; biotipo: 15. Su terreno, 611 m. s.l.m. **Funaria hygrometrica Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo temperato; biotipo: 9. Su terreno, 223 m. s.l.m. BRYACEAE Bryum argenteum Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo temperato; biotipo: 9-10. Su rocce presso delle cascatelle, 200-223 m. s.l.m. *Bryum caespiticium Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo temperato; biotipo: 14. Su roccia presso una cascatella, 406 m. s.l.m. **Bryum capillare Hedw. (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo temperato; biotipo: 1-9. Su rocce presso delle cascatelle e su terreno sabbioso in prossimità della spiaggia, 3-200 m s.l.m. **Bryum dichotomum Hedw. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo sub-mediterraneo; biotipo: short 1. Su roccia, 8 m s.l.m. **Bryum donianum Grev. (taxon mesofotofilo, mesotermo, mesofilo, mesoacidofilo - oceanico-mediterraneo; biotipo: 15. Su terreno con probabilità di inondazione, 611 m s.l.m. *Bryum gemmiparum De Not. (taxon fotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo - suboceanico-submediterraneo; biotipo: 6-10-17. Su roccia presso una cascata, su roccia presso una pozza d acqua e su terreno, 121-487 m s.l.m. **Bryum mildeanum Jur. (taxon fotofilo, microtermo, igrofilo, mesoacidofilo - sub-oceanico; biotipo: 9. Su roccia, 215 m s.l.m. **Bryum rubens Mitt. (taxon fotofilo, mesotermo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo: 1. Su terreno sabbioso in prossimità della spiaggia, 3 m s.l.m. mesotermo, mesofilo, calcicolo - temperato; biotipo: weft ) 9. Su roccia, 215 m s.l.m. **Oxyrrhynchium speciosum (Brid.) Warnst. (taxon mesofotofilo, termofilo, idrofilo, mesoacidofilo - temperato; biotipo: weft ) 9-13. Su roccia e su terreno, 215-356 m s.l.m. *Platyhypnidium riparioides (Hedw.) Dixon (taxon mesofotofilo, mesotermo, idrofilo, mesoacidofilo - temperato; biotipo: weft ) 9-17. Su roccia e su terreno, 200-487 m s.l.m. *Rhynchostegium megapolitanum (Blandow ex F.Weber & D.Mohr) Schimp. (taxon fotofilo, mesotermo, xerofilo, mesoacidofilo submediterraneo; biotipo: weft ) 9-12. Su roccia, 215-325 m s.l.m. FONTINALACEAE *Fontinalis hypnoides var. duriaei (Schimp.) Kindb. (taxon fotofilo, termofilo, igrofilo, calcicolo - sub-mediterraneo; biotipo: weft ) 11-12-13-17. Su roccia sommersa presso una cascata, su terreno in acqua stagnante e su base in cemento in acqua, 220-356 m s.l.m. CARATTERI DELLA BRIOFLORA Nel corso della ricerca sono stati rinvenuti 57 taxa specifici ed infraspecifici (6 epatiche e 51 muschi), dei quali 56 nuovi per il Fiume Belice e 33 nuovi per l habitat dei corsi d acqua in Sicilia. Un quadro della numerosità dei taxa, generi e famiglie è riportato in Tab. 2. L incidenza delle diverse famiglie della flora è stata analizzata mediante un confronto con lo spettro della brioflora dell insieme dei corsi d acqua siciliani, riportato da DIA & al. (2007), in un recente lavoro che fornisce un quadro delle conoscenze briologiche relative a questo habitat. Dalla comparazione si evince che il numero di famiglie della flora del Fiume Belice (12) è da considerarsi basso relativamente al totale delle famiglie presenti nell habitat (38) ed inoltre che l incidenza delle Pottiaceae è particolarmente elevata. Le altre famiglie sono poco rappresentate, ma si osserva un incidenza leggermente più alta di alcune famiglie di acrocarpi, che comprendono specie terricole, nitrofile e opportuniste, quali quelle delle Bryaceae, Funariaceae e Lunulariaceae (Fig. 2). Tab. 2 Diversità tassonomica della brioflora. BRACHYTHECIACEAE **Oxyrrhynchium hians (Hedw.) Loeske (taxon fotofilo, 159

Fig. 2 Incidenza percentuale delle famiglie della brioflora del Fiume Belice e della brioflora complessiva dei corsi d acqua siciliani. Fig.3 Confronto tra gli spettri corologici della flora del Fiume Belice e della flora dell insieme dei corsi d acqua siciliani. Analogamente, calcolato lo spettro corologico rappresentato nell istogramma di Fig. 3, è stato confrontato con i caratteri corologici della brioflora dell insieme dei corsi d acqua siciliani. Dal confronto emerge che la flora del 160 fiume Belice pur mostrando una prevalenza dei taxa temperati presenta uno spiccato carattere mediterraneo con percentuali più elevate sia dei taxa mediterranei, sia oceanicomediterranei, mentre poco rappresentati sono i taxa oceanici e assenti quelli boreali che caratterizzano le flore dei torrenti montani. Una analisi della distribuzione dei gruppi ecologici rispetto ai fattori, luce, temperatura, acqua e ph del substrato viene riportata in Fig. 4. Per quanto attiene al fattore luce si nota che prevalgono nettamente i taxa fotofili con il 66%; quelli mesofotofili incidono per il 32,1%, mentre soltanto l 1,9% dei taxa sono sciafili. Con riferimento alla temperatura la brioflora è caratterizzata dalla prevalenza di taxa mesotermi che incidono per il 61,5%. Le briofite termofile costituiscono il 34,6%, mentre le microterme risultano poco rappresentate con il 3,8%. Per quanto riguarda il fattore acqua, nella brioflora dominano i taxa mesofili con il 52,8%; rilevanti sono le incidenze dei taxa igrofili ed idrofili con il 20,8%, ma anche dei taxa xerofili (26,4%), che colonizzano aree che rimangono a lungo emerse. In relazione al ph del substrato, la brioflora è molto caratterizzata, essendo costituita dal 67,3% di taxa calcicoli e neutrofili e soltanto dal 32,7% di taxa mesoacidofili; risultano totalmente assenti i taxa fortemente acidofili. Un analisi della distribuzione dei taxa nei diversi substrati considerati anche con riferimento alle variazioni del livello dell acqua, ha messo in evidenza che i substrati soggetti ad inondazione, periodica o occasionale, sono quelli che ospitano il maggior numero di taxa, ma anche i suoli, le rocce e i substrati artificiali sempre sommersi ospitano un buon numero di taxa. Tuttavia tra questi ultimi solo 6 sono i taxa che crescono esclusivamente su substrati sommersi, mentre gli altri hanno un tipico comportamento anfibio, potendo vivere sia in condizione di emersione sia totalmente sommersi per lunghi periodi (Tab. 3). Tra questi si annoverano ad esempio l epatica tallosa Lunularia cruciata, specie nitrofila ruderale, ma anche i muschi mesofili Bryum argenteum, B. capillare, Didymodon luridus e D. tophaceus, Fissidens viridulus, e persino gli xerofili Syntrichia montana e Tortula muralis, tutti terricoli o sassicoli, opportunisti, ad ampia diffusione in molti tipi di habitat, che possono sopportare una completa e prolungata sommersione. Tra le specie note in letteratura come esclusive degli habitat umidi si annoverano invece Fontinalis hypnoides var. duriaei, idrofita, terricola e sassicola, che tipicamente vive in acque caratterizzate da notevole dinamismo, e le specie altamente igrofile Bryum gemmiparum, Fissidens crassipes subsp. crassipes, F. crassipes subsp. warnstorfii e Platyhypnidium riparioides. Altre specie mediamente igrofile sono Petalophyllum ralfsii, Bryum mildeanum, Eurhynchium speciosum, Didymodon tophaceus e Eucladium verticillatum, dei quali gli ultimi due tipici colonizzatori degli stillicidi calcarei. Di particolare interesse è la presenza dell epatica Petalophyllum ralfsii e dei muschi Bryum gemmiparum e Bryum mildeanum. La prima, specie oceanico-mediterranea riportata nella Red list delle Briofite europee (ECCB, 1995), è una delle 6 epatiche tutelate in Italia dalla Direttiva Habitat, che recentemente è stata valutata come Critically Endangered in campo italiano (ALEFFI & COGONI, 2008);

Bryum gemmiparum e B. mildeanum sono entrambi rari nell Italia meridionale (ALEFFI & al., 2008). Un analisi della distribuzione lungo il corso d acqua di queste briofite rare, aemerobe o oligoemerobe, e di quelle con maggiore specificità di habitat (taxa idrofili o ad elevata idrofilia) mette in evidenza che la loro presenza è concentrata sul Belice destro e nel tratto a monte del Belice sinistro, segnalando in tali contesti un più basso livello dell impatto antropico (Fig. 5). Al contrario l asta fluviale derivante dall unione dei due rami presenta una flora ripariale molto alterata e costituita quasi esclusivamente da specie generaliste, tra le quali diverse nitrofile, e, inoltre, una flora idrofila assente in tutti i punti di raccolta tranne che in località Dagala della donna (Poggioreale), che è prossima al punto di confluenza. Questi risultati concordano con i dati forniti dall ARPA Sicilia, visualizzati in Fig. 6, in cui con riferimento al fiume Belice dall analisi dello stato ecologico (SECA) e dello stato ambientale (SACA) del corso d acqua si nota che viene classificato come Buono lo stato della stazione che ricade nei pressi della confluenza del Belice destro e sinistro, mentre la valutazione è di Sufficiente per i tratti più a valle. CONCLUSIONI Fig. 4 Spettro ecologico con riferimento ai principali fattori ecologici. Nel complesso l indagine ha consentito di apportare un significativo contributo alla conoscenza della brioflora acquatica e ripariale del fiume Belice, facendo acquisire nel contempo nuovi dati sull ecologia delle specie che colonizzano questo tipo di habitat in Sicilia. Dai risultati della ricerca condotta è possibile inoltre dedurre notizie sulle condizioni generali dell ambiente. La brioflora presenta un marcato carattere mesoacidofilo, fotofilo, mesotermo e mesofilo (accompagnato anche da una discreta incidenza di taxa xerofili) che riflettono le condizioni geoclimatiche complessive dell ambiente e soprattutto lo stato di degrado delle sponde, quasi interamente prive di aspetti di vegetazione forestale ripariale. Con riferimento ai caratteri tassonomici della flora è significativa la elevata incidenza di Pottiaceae, famiglia che annovera molte entità di ambienti aperti e antropizzati, nonché la ridottissima presenza di epatiche, che potrebbe essere dovuta al fatto che la gran parte dei taxa siciliani di questa componente è costituita da entità aemerobe o a bassa Fig. 5 Localizzazione dei taxa idrofili, igrofili e/o a bassa emerobia. Fig. 6 Mappa dello stato ecologico (SECA) e dello stato ambientale (SACA) dei corsi d acqua della Sicilia occidentale (da Regione Siciliana, 2010, modificato). 161

Tab. 3 - Distribuzione dei taxa nei diversi substrati e nelle differenti stazioni di raccolta. 162

Tab. 3 - Contiunazione emerobia (Dia & al., 2007) che non trovano evidentemente condizioni idonee lungo il corso del fiume Belice. La brioflora acquatica è costituita quasi esclusivamente da taxa non idrofili che possono rimanere a lungo sommersi. La brioflora ripariale, cosi come quella delle piante superiori, in tutto il tratto a valle è fortemente banalizzata e costituita soltanto da taxa opportunisti e generalisti ad elevata emerobia, ampiamente diffusi nel territorio siciliano. Tale connotazione negativa si osserva anche nella zona della foce, nonostante la presenza di comunità fanerogamiche meglio conservate all interno dell area protetta. La presenza di specie idrofile e igrofile e di quelle a bassa emerobia esclusivamente sul Belice destro e sul Belice sinistro fino alla loro confluenza indica un buono stato di conservazione delle florule soltanto in questi tratti del fiume. Nonostante l accentuata antropizzazione del territorio è stata rilevata la presenza di alcuni taxa di interesse fitogeografico, tra i quali è da sottolineare in particolare quella di Petalophyllum ralfsii, epatica criticamente minacciata in Italia, da diversi anni oggetto di attenzione in campo conservazionistico a livello continentale. La presenza di questi taxa suggerisce la necessità di prendere in considerazione l opportunità di individuare misure di tutela oltre che nell area della foce anche in tratti più a monte del corso d acqua. BIBLIOGRAFIA ALEFFI M., COGONI A. 2008 Petalophyllum ralfsii (Wils.) Nees et Gottsche. In: AA. VV. 2008 Flora da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse. Informatore Botanico Italiano, 40 Suppl. 1: 139-140. DIA M.G., PROVENZANO F, & CAMPISI P., 2007 - Stato delle conoscenze sulla diversità briofitica dei corsi d acqua siciliani. Quad. Bot. Amb. Appl., 18, 343-351. DIERßEN K., 2001 Distribution, ecological amplitude and phytosociological chracterization of European bryophytes. Bryophytorum Bibliotheca, band 56. Berlin, Stuttgard. DÜLL R., 1983 Distribution of European and Macaronesian Liverworts (Hepaticophytina). Bryol. Beitr. 2: 1-114. DÜLL R., 1984-85 Distribution of European and Macaronesian Mosses (Bryophytina). Bryol. Beitr. 4/5: 1-232. DÜLL R., 1991 Valori degli indicatori ecologici per muschi ed epatiche. Congresso internazionale di Briologia. L Aquila 15-26 luglio 1991. Atti del Convegno. A cura di M. Mastracci. DÜLL R., 1992 Distribution of European and 163

Macaronesian Mosses Annotations and progress. Bryol. Beitr. 8/9: 1-225. ECCB (European Committee for Conservation of Bryophytes), 1995 Red Data\Book of European bryophytes. ECCB, Trondheim. GIARDINA G., RAIMONDO F. M. & SPADARO V.,2007 A catalogue of plants growing in Sicily. Bocconea 20: 5-585. HILL M. O., BELL N., BRUGGEMAN-NANNENGA M. A., BRUGUÉS M., CANO M. J., ENROTH J., FLATBERG K. I., FRAHM J.-P., GALLEGO M. T., GARILLETI R., GUERRA J., HEDENÄS L, HOLYOAK D. T., HYVO NEN J., IGNATOV M. S., LARA F., MAZIMPAKA V., MUÑOZ J. &. SODERSTROM L., 2006 - An annotated checklist of the mosses of Europe and Macaronesia. Journal of Bryology 28: 198 267. MÄGDEFRAU K., 1969 - Die Lebensformer der Laubmoose. - Vegetatio 16: 285-297. REGIONE SICILIANA, 2010 - Piano di gestione del distretto idrografico della Sicilia. Sito internet: http://www.arpa.sicilia.it/uploaddocs/2089_relaz ione_di_piano_mar2010.pdf. ROS R. M., MAZIMPAKA V., ABOU-SALAMA U., ALEFFI M., BLOCKEEL T. L., BRUGUÉS M., CANO M. J., CROS R. M., DIA M. G., DIRKSE G. M., EL SAADAWI W., ERDAĞ A., GANEVA A., GONZALES-MANCEBO J. M., HERRNSTADT I., KHALIL K., KÜRSCHNER H., LANFRANCO E., LOSADA-LIMA A., REFAI M. S., RODRÍGUEZ-NUÑEZ S., SABOVLJEVIC M., SÉRGIO C., SHABBARA H., SIM-SIM M. & SÖDERSTRÖM L., 2007 - Hepatics and Anthocerotes of the Mediterranean, an annotated checklist. Cryptogamie, Bryologie 28: 351-437. RIVAS-MARTINEZ S., 2004 Global Bioclimatics. Classificación Bioclimatica de la Tierra. Sito internet: http//www.globalclimatics.org/book/bioc/ bioc1.pdf. RINGRAZIAMENTI Lavoro eseguito con fondi di Ateneo (ex 60%) e con assegno di ricerca finanziato dal MIUR dal titolo Diversità della brioflora dei corsi d acqua siciliani e valutazione del suo stato di conservazione (tutor prof.ssa Maria Giovanna Dia). RIASSUNTO - Sono illustrati i risultati di uno studio sulla brioflora del fiume Belice (Sicilia occidentale) che non era mai stata oggetto di indagine. 57 sono i taxa specifici ed infraspecifici rinvenuti dei quali 6 epatiche e 51 muschi; di questi 33 non erano mai stati segnalati in corsi d acqua siciliani. L analisi dei caratteri ecologici evidenzia una flora dal prevalente carattere mesoacidofilo, fotofilo, mesotermo e mesofilo, fortemente banalizzata dalla presenza di taxa generalisti soprattutto nel tratto a valle. Da un confronto con la brioflora complessia dei corsi d acqua siciliani essa, inoltre, risulta caratterizzata da un alta incidenza di Pottiaceae e di taxa mediterranei e oceanico-mediterranei. Nonostante la forte antropizzazione del territorio 164 APPENDICE 1. sono stati rinvenuti tre taxa di interesse fitogeografico: Bryum gemmiparum Jur. e Bryum mildeanum De Not., rari nell Italia meridionale e Petalophyllum ralfsii (Wilson) Nees & Gottsche, minacciato in Europa. 1 - Foce del Belice (Castelvetrano). Punti di raccolta: N 37 35 02.06 E 12 51 55.55 ; N 37 35 01.92 E 12 51 58.45 ; N 37 34 59.37 E 12 51 54.46 ; N 37 35 01.90 E 12 51 52.10. 2 - Timpone Perollo (Partanna). Punti di raccolta: N 37 42 02.00 E 12 55 49.99. 3 - Piana Canalotto (Partanna). Punti di raccolta: N 37 42 48.05 E 12 56 33.95. 4 - Case Caracci (Partanna). Punti di raccolta: N 37 42 54.06 E 12 56 36.08 ; N 37 42 56.05 E 12 56 37.99 ; N 37 43 00.04 E 12 56 45.98. 5 - Contrada Mulino Nuovo (Salaparuta). Punti di raccolta: N 37 44 42.06 E 13 00 57.00 ; N 37 45 04.10 E 13 01 01.09 ; N 37 44 31.34 E 13 00 49.97 ; N 37 44 46.04 E 13 00 58.74 ; N 37 44 35.90 E 13 00 53.08 ; N 37 44 44.07 E 13 00 57.98 ; N 37 44 50.01 E 13 00 55.97. 6 - Dagala della Donna (Poggioreale). Punti di raccolta: N 37 45 25.38 E 13 02 18.38 ; N 37 45 24.95 E 13 02 17.30. 7 - Mandra di mezzo (Poggioreale). Punti di raccolta: N 37 46 26.49 E 13 02 51.24 ; N 37 46 25.60 E 13 02 49.40. 8 - C.da Balata (Monreale). Punti di raccolta - N 37 48 34.35 E 13 08 17.21. 9 - Sorgente termale di S. Lorenzo (Monreale). Punti di raccolta: N 37 50 37.72 E 13 07 06.90 ; N 37 50 37.40 E 13 07 05.81 ; N 37 50 38.39 E 13 07 07.82 ; N 37 50 40.94 E 13 07 12.18 ; N 37 50 41.02 E 13 07 11.30 ; N 37 50 36.40 E 13 07 04.91. 10 - Molino Calatrasi (Monreale). Punti di raccolta: N 37 50 40.51 E 13 07 09.22 ; N 37 50 39.85 E 13 07 07.94 ; N 37 50 39.15 E 13 07 08.96. 11 - Contrada Perciata (Monreale). Punti di raccolta: N 37 53 18.49 E 13 10 28.73 12 - Ponte di Pietralunga (Monreale). Punti di raccolta: N 37 55 07.04 E 13 12 32.52 13 - Piano del Campo (Monreale). Punti di raccolta: N 37 55 52.76 E 13 14 24.10. 14 - Masseria Kaggiotto (Piana degli Albanesi). Punti di raccolta: N 37 56 46.26 E 13 16 45.99. 15 - Spia e drinjes (Piana degli Albanesi). Punti di raccolta: N 37 57 49.19 E 13 16 59.69 16 - Ponte Frattina (Roccamena). Punti di raccolta: N 37 48 44.81 E 13 10 43.54. 17 - Contrada Rao (Corleone). Punti di raccolta: N 37 52 08.58 E 13 18 26.17