Pag. 4 7 di 6 6 VALUTAZIONI SU COMUNI A DIVERSI AMBIENTI DELLO STABILIMENTO Nelle pagine seguenti di questo capitolo vengono descritti: Rischi derivanti dal sistema di trasporto automatico pesante AGV Rischi derivanti dal sistema di posta pneumatica Rischi derivanti dalla presenza del batterio della Legionella Rischi derivanti dall utilizzo della formaldeide e rischi correlati alla qualità dell aria nel comparto operatorio
Pag. 4 8 di 6 6 Rischi derivanti dal sistema di trasporto automatico pesante AGV Descrizione Lo stabilimento è dotato di un sistema di trasporto automatico (AGV) di tipo pesante, utilizzato per la movimentazione di carrelli all interno dell ambiente ospedaliero. L impianto si caratterizza per l alto contenuto tecnologico e costituisce una delle prime installazioni in ordine cronologico (se non la prima), negli ospedali italiani. Il sistema utilizza il veicolo automatico robotizzato TransCar LTC 2. Questa tipologia di impianti, nuova per uno stabilimento ospedaliero, trova impiego consolidato in ambito produttivo di tipo industriale, dove il trasporto si caratterizza per carichi di notevole peso ed ingombro, movimentati in ambienti di grandi dimensioni, con presenza di personale addetto preparato. La sostanziale differenza con l utilizzo industriale consiste nel fatto che nella collocazione ospedaliera il veicolo può entrare in contatto oltre che con gli operatori anche con il cittadino utente, con i pazienti, con i visitatori e, di conseguenza, anche con persone caratterizzate da ridotta mobilità o portatrici di altre abilità. Il veicolo TransCar LTC 2, che presenta caratteristiche di sicurezza intrinseca, non è l unico determinante su cui agire per l ottenimento della riduzione del rischio, questa azione deve infatti considerare oltre alle attrezzature anche l interazione uomo-macchina-ambiente. La normativa di riferimento (art. 35 comma 4bis D.Lgs. n.626/94 e s.i.m.) dispone che Il datore di lavoro provvede affinché nell uso di attrezzature di lavoro mobili, semoventi o non semoventi sia assicurato che: a. vengano disposte e fatte rispettare regole di circolazione per attrezzature di lavoro che manovrano in una zona di lavoro; b. vengano adottate misure organizzative atte a evitare che i lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi e comunque misure appropriate per evitare che, qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, essi subiscano danno da tali attrezzature. Se il disposto del punto a. appare assolto, quello del punto b. (ad esclusione delle zone di sbarco degli AGV ai piani superiori, che risultano correttamente confinate) richiede l adozione di misure integrative per quanto riguarda i percorsi al piano terra. Fermo restando che le scelte progettuali, peraltro approvate da tutti gli enti ed organismi interessati, prevedono la condivisione di alcuni elementi di percorso sia agli operatori e utenti che agli AGV, è necessario che questi spazi comuni siano ridotti al minimo indispensabile ed assoggettati a specifiche misure di sicurezza. Caratteristiche di sicurezza intrinseca del veicolo e del sistema di navigazione Nello stabilimento sono attualmente operanti 16 AGV modello TransCar LTC2 (di cui uno mantenuto in riserva per eventuali avarie sugli altri apparecchi). I veicoli sono lunghi 168 cm e sono dotati di due sensori laser posti in testa ed in coda (i veicoli sono bidirezionali) con un fascio di lettura calibrato inizialmente di poco al di sopra di 180. Il funzionamento dell apparecchio prevede che lo stesso si infili sotto il carrello e dopo averlo leggermente sollevato lo trasporta attraverso percorsi programmati sia orizzontali che verticali (per mezzo di montacarichi).
Pag. 4 9 di 6 6 La navigazione del veicolo è supportata mediante i citati lettori laser tipo PLC SICK che rilevano le sagome di elementi strutturali (pareti, spigoli, porte ecc.) e le confrontano con il percorso virtuale memorizzato nel computer di bordo del veicolo. Qualora lo scanner laser del veicolo, che emette un fascio di raggi a circa 3 4 cm. dal suolo, rileva un ostacolo dapprima fa rallentare il veicolo, poi se tale elemento permane, lo fa arrestare a distanza utile. Il computer di bordo del veicolo interagisce, attraverso onde radio, con il computer della centrale TCMS (computer che gestisce tutto il sistema) per l uso dei montacarichi, attraversamento di porte e altre variazioni che vengono nel mentre concordati tra il singolo TransCar e la centrale TCMS. Il sensore laser SICK di cui i veicoli sono dotati sia sulla parte anteriore che posteriore (sono veicoli bidirezionali), funge da dispositivo di sicurezza anticollisione. Rischio di esposizione per i percorsi a piano terra Il veicolo in movimento può individuare ostacoli che si presentano in un campo di azione dichiarato leggermente superiore ai 180 (recenti rilievi hanno evidenziato la presunzione di valori inferiori); lateralmente il veicolo è cieco, il che non rappresenta un pericolo nel caso in cui l ostacolo sia frontale o leggermente defilato e posto su un percorso rettilineo; ma le zone d ombra possono diventare pericolose quando una persona entra nel raggio d azione cieco del veicolo, in particolare quando lo stesso inizia una curva. Anche le aree ove il veicolo compie le manovre per infilarsi sotto il carrello o per uscirne, risultano degne di particolare attenzione. I percorsi al piano terra sono di una certa lunghezza e complessità (i punti più critici sono i corridoi secondari di collegamento, i corridoi posti lateralmente ai percorsi, gli angoli a 90 dei corridoi, le porte): emergono situazioni diffuse ove le persone, percorrendo meno di 1 metro, sbucano da elementi architettonici per trovarsi ad interagire coi percorsi AGV. Il veicolo a pieno carico può raggiungere un peso complessivo stimabile tra i 7 e gli 8 quintali, la velocità di crociera massima rilevata risulta circa di 3,6 Km/h (1m/s) è quindi deducibile che tali veicoli abbiano bisogno di un determinato spazio per fermarsi; ciò può diventare un elemento critico quando la persona entra improvvisamente nel raggio d azione del veicolo. Misure di sicurezza ed interventi di prevenzione attuati Fermo restando che la gestione del sistema AGV è a carico della Concessionaria dei servizi, nella fattispecie SESAMO, con la quale è in corso il confronto ed interscambio di cui all art. 7 D.Lgs. n. 626/94 e s.i.m., gli interventi e le misure di sicurezza attuate consistono in: Ridefinizione della velocità massima raggiungibile in punti e zone con possibilità di interazione con il pubblico. Segnalazione orizzontale dei percorsi sicuri (banda gialla continua) Riduzione dei percorsi di transito in interazione consentiti al pubblico Segregazione delle zone di sbarco ai piani superiori Specifica segnaletica di sicurezza sul divieto di accesso agli elevatori Integrazione del sistema di blocco veicolo con rilevatore urti laterali
Pag. 5 0 di 6 6 Misure di sicurezza ed interventi di prevenzione previsti Sulla base di quanto evidenziato nel capitolo Rischi Potenziali, al di là dell evidenza degli interventi ad oggi attuati, gli interventi di prevenzione e le misure di sicurezza ancora previsti consistono in: Ottimizzazione e ridefinizione periodica della velocità massima dei veicoli in considerazione degli spazi di interazione con operatori e utenti Integrazione e ulteriore esplicitazione della segnaletica orizzontale dei percorsi sicuri, integrazione di quella verticale e della segnaletica di sicurezza in generale in relazione alle eventuali modifiche dei percorsi Ulteriore riduzione dei percorsi di transito in interazione consentiti al pubblico Inserimento di barriere di protezione nei punti di maggior pericolo Controllo della segregazione degli sbarchi AGV ai piani superiori Ottimizzazione e perfezionamento dei sistemi anti collisione installati sui veicoli e controllo periodico dell efficienza delle logiche di disimpegno degli spazi di interazione con le porte di compartimentazione dell edificio.
Pag. 5 1 di 6 6 Rischi derivanti dal sistema di posta pneumatica Descrizione Lo stabilimento è dotato di un sistema di posta pneumatica installato nel Pronto Soccorso, nel Laboratorio Analisi Core-Lab e nel Laboratorio Analisi di Microbiologia. L impianto di trasporto è bi-direzionale e può essere utilizzato per la spedizione e la ricezione sia di campioni biologici raccolti nelle apposite provette vacutainer o contenitori, sia di materiale cartaceo. Le provette, i contenitori ed il materiale cartaceo devono essere inviati utilizzando esclusivamente i bossoli in dotazione, a tenuta di liquidi, secondo precise istruzioni operative. Rischio di esposizione L eventuale condizione di rischio di esposizione ad agenti biologici (rif. Titolo VIII D.Lgs. n. 626/94 e s.i.m.), è da considerarsi sia collegato al materiale ed ai campioni trasportati, che all individuazione del sistema come vettore di agenti biologici con contaminazione aerea in caso di emergenza infettivologica. Misure di sicurezza ed interventi di prevenzione attuati Fermo restando che l impianto risulta correttamente realizzato e collaudato, per lo stesso sono stata prodotte ed adottate le Linee guida per il corretto utilizzo del sistema di Posta Pneumatica (allegato 4) prodotte dal Servizio Ingegneria Clinica, il Dipartimento di Patologia Clinica, il ed il Dipartimento di Emergenza-Urgenza sotto la responsabilità del Direttore Sanitario di stabilimento. Il documento, giunto alla revisione n. 3 del 18/09/2006 definisce specifiche misure di sicurezza e procedure operative per l uso, il confezionamento, la spedizione e la ricezione di materiale biologico e cartaceo, nonché sulla manutenzione dell impianto e degli accessori. Misure di sicurezza ed interventi di prevenzione previsti Sulla scorta dell esistenza delle procedure operative gli interventi di prevenzione e le misure di sicurezza previsti per il futuro consistono nell ottimizzazione e nel controllo dell applicazione degli stessi, che comprenderanno anche le eventuali innovazioni in materia di sicurezza che si dovessero presentare.