SEP-PLUS. Deoliatore con filtro a. coalescenza SERIE NERVATE STRONG SERIE SALVASPAZIO -B49- Pagina. Volume m 3. Peso. Oli B53 B53 B54 B54 0,18 B55

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Transcript:

Deoliatore con filtro a SEP-PLUS coalescenza Articolo Codice Portata Dimensioni cm Volume m 3 Peso l/s A B C D Totale Oli kg SERIE NERVATE STRONG SEP PLUS1000 16350 PL 4,5 120 121 103 1,00 0,35 42 SEP PLUS1250 16635 PL 4,5 120 146 128 1,25 0,35 52 SEP PLUS2000 16637 PL 7 170 156 130 2,30 0,65 100 SEP PLUS4000 16638 PL 15 220 173 140 4,95 1,25 145 SERIE SALVASPAZIO SEP PLUS900 16353 PL 3,4 78 SEP PLUS2700 16355 PL 7,5 120 SEP PLUS3800 16357 PL 10,5 120 110 116 98 0,88 160 240 180 180 158 158 2,74 3,81 0,18 0,52 0,83 40 107 162 Pagina B53 B53 B54 B54 B55 B55 B56 -B49-

PREMESSE SEP PLUS Al fine di raggiungere certi standard di qualità nelle acque di scarico in generale, e quindi di meglio tutelare i corpi ricettori, la Comunità Europea ha emanato alcune direttive e norme al fine di indurre i responsabili degli scarichi a trattare a monte anche le acque di pioggia che nel dilavare determinate aree potrebbero trascinare sabbie ed inquinanti pericolosi, come ad esempio gli olii e gli idrocarburi rilasciati dagli autoveicoli sulle superfici dei piazzali. In generale il limite massimo consentito nei vari stati che hanno recepito queste direttive, per lo scarico di queste acque in corpo idrico superficiale, è di 5 mg/lt per la concentrazione degli idrocarburi e loro derivati. Infatti il controllo rigido sulla presenza di idrocarburi quando dovesse essere applicato anche sulle acque non strettamente legate all attività produttiva, come ad esempio alle acque meteoriche, sarebbe di difficile attuazione da parte degli organismi di controllo, a causa della vastissima moltitudine (decine di migliaia) di scarichi di questa tipologia. Quando avviene ciò, di fatto l organo legislativo tende ad emanare delle norme che regolano direttamente le modalità di realizzazione degli impianti, in modo da controllare la conformità di questi in fase progettuale, anzichè la loro efficienza mediante test diretti allo scarico. Primariamente le acque vengono immesse in un comparto ove sedimentano le sabbie e le terre dilavate dal piazzale. I fanghi decantati si accumulano nel comparto inferiore di tale bacino da dove periodicamente dovranno essere espurgati. Dopo la sedimentazione la fase centrale è la rimozione delle sostanze sospese stabili. Negli sgrassatori gravtazionali questa separazione fiene eseguita per mezzo di un processo meccanico che, molto più economico della maggior parte dei metodi chimici e biologici, sfrutta la differenza di peso specifico, cioè la differenza di forza gravitazionale esistente tra le due fasi del sistema acqua-olii. I principi applicati tanto per la progettazione che per l esercizio del separatore per gravità, possono essere così riassunti: la cinetica della risalita delle particelle oleose in un mezzo acquoso è regolata in prima approssimazione dalla Legge di Stockes, secondo la quale le goccioline disperse risalgono con una velocità ascensionale pari a: V = g 18 m D 2 (pa - po) cm/s ove: g = accelerazione di gravità (cm/s 2 ) m = viscosità dinamica dell acqua sporca alla temperatura di progetto dell impianto (poie = g/cm/s) D = diametro delle particelle (cm) pa, po = densità dell acqua e dell olio alla temperatura di progetto per l impianto (g:cm3) Le finalità che si realizzano in questi separatori sono, in linea di principio, quelle di mettere a disposizione del sistema acqua-olii lo spazio ed il tempo necessari a far si che tutte le goccioline, anche le più piccole e quindi più lente, possano salire alla superficie. La separazione ideale si realizza quando i punti X di tutte le goccioline, risultino compresi in un segmento AB che rappresenta la sezione del pelo libero del liquido sul quale l olio o il grasso si raccolgono in uno strato continuo. Tale olio potrà essere estratto con secchielli o altre attrezzature da espurgo, attraverso il botolino sito nella copertura, oppure potrà essere rimosso automaticamente con un apparato elettromeccanico specifico, che può essere inserito quale utile accessorio. All interno del comparto di separazione dei fluidi leggeri è collocato un dispositivo di filtrazione a coalescenza, che costituisce un ulteriore trattamento delle acque contenenti olii e grassi, consentendo la separazione di frazioni oleose che sfuggirebbero alla trappola gravitazionale per le troppo ridotte dimensioni delle goccioline d olio. Il processo consiste nel far filtrare l acqua attraverso strati di materiale speciale in grado di provocare la coalescenza delle microgocce le quali, ragrruppate in particelle di massa più consistente, possono anch esse raggiungere per gravità la superficie del vano di stoccaggio. -B50-

SEP PLUS FUNZIONAMENTO DELL IMPIANTO - SCHEMI E DESCRIZIONE L impianto si compone di due separatori collegati in serie: il primo è un separatore gravitazionale SEP standard avente lo scopo principale di separare fanghi e materiale sedimentabili. Il secondo è un separatore SEP-PLUS dotato di filtro a coalescenza interno per la separazione di olii ed idrocarburi. Il separatore SEP standard è formato sostanzialmente da due comparti principali (vedi fig. 1) * comparto di trattamento (punto 1 ) * comparo by-pass (punto 2 ) Il separatore SEP-PLUS consiste in due comparti principali con filtro a coalescenza (vedi fig. 1) * comparto ditrattamento (punto 1 ) * comparo by-pass (punto 2 ) * filtro a coalescenza (punto 9 ) L acqua di prima pioggia e di autolavaggio scorre nella camera di by-pass (punto 2 ) provenendo dalla tubazione d arrivo. I flussi di portata di prima pioggia ordinaria vengono deviati nella camera di trattamento da uno sbarramento (punto 6 ) e da un tronco di tubazione (punto 3 ) che discende verticalmente. Questo tubo discendente è sezionato sul fondo (punto 4 ) in modo tale da scaricare l acqua tangenzialmente alla parete della camera di trattamento. L acqua fluisce, attraverso il comparto di trattamento, al tubo di uscita (punto 5 ) che è sommerso, nonchè ascendente in senso verticale, similmente al tubo di ingresso discendente. L acqua scorre verso l alto attraverso il tubo di uscita (punto 5 ) posto a fianco dello sbarramento di ingresso (punto 6 ), e viene scaricata nella camera di by-pass, congiuntamente ad eventuali flussi (figura 2, punto 2) di portate in eccesso discendenti dallo sbarramento medesimo. Il flusso di liquido trattato quindi, dalla camera di by-pass, raggiungge la tubazione di scarico (punto 8 ), ad essa collegata direttamente. Olio, grassi ed altri liquidi con peso specifico inferiore a quello dell acqua, risalgono all interno della camera di trattamento sino a raggiungere la superficie ove restano intrappolati (figura 2, punto 4), poichè il passaggio per raggiungere lo scarico è sommerso ad una profondità di sicurezza (figura 2, punto 5). Le sostanze solide decanteranno sul fondo della camera per la forza di gravità (figura 1, punto 7). La forma circolare della camera di trattamento è adatta ad evitare correnti turbolente e a favorire i depositi. A questo punto l acqua defluisce dal ttronchetto di scarico (punto 8 ) del primo separatore e di qui raggiunge direttamente il vano d ingresso del secondo separatore (SEP-PLUS), dove penetra immediatamente nel filtro a coalescenza (punto 9). Il filtro a coalescenza lavora praticamente in supporto al processo di separazione in quanto, grazie alla forza gravitazionale, accelera fortemente il processo di separazione dei fluidi leggere che lo attraversano. Dunque le goccioline di fluido leggero rimangono intrappolate nelle maglie dell inserto di filtrazione, mentre la corrente lo attraversa. Le goccioline possono coalecere con quelle che si sono già aggregate sotto forma di strato oleoso tra le maglie del modulo. Infatti la velocità di ascensione delle goccioline quadruplica quando il diametro delle goccioline duplica. La legge di Stockes spiega questo effetto fisico. Mentre si aggregano, le gocce ricevono, nel momento in cui si staccano dall inserto a coalescenza (punto 10 ), una considerevole accelerazione ascensionale. 2 6 8 2 3 5 4 1 Olii in risalita 9 1 10 Figura 1 7 Sedimentazione Il separatore in stato di esercizio con portata di prima pioggia -B51-

SEP PLUS 6 2 6 2 4 3 4 1 Olii in risalita Olii in risalita 5 Sedimentazione Figura 2 Il separatore in stato di esercizio con portata straordinaria La separazione dei fluidi leggeri si realizza grazie a questo processo di aggregazione di partielle di piccole dimensioni. Così la corrente d acqua ripulita esce dall impianto attraverso un tubo ad immersione con un sistema di scarico proprio. L apertura del tubo a immersione è rivolta verso il basso in zona protetta rispetto alla zona di risalita delle gocce oleose e pertanto il flusso della corrente d acqua si orienta verso il basso in direzione trasversale opposta alla direzione impressa all olio dalle forze naturali; le condizioni per una separazione dei fluidi spinta, sono quindi perfette. Dunque anche in questo separatore come già nel precedente, l acqua scorre verso l alto attraverso il tubo di uscita (figura 2, punto 1 ) posto a fianco dello sbarramento di ingresso (figura 2, punto 6 ) e viene caricata nella camera di by-pass, congiuntamente ad eventuali flussi(figura 2, punto 2 ) di portate eccedenti i volumi di prima pioggia e discendenti dallo sbarramento medesimo. Il flusso di liquido trattato quindi, dalla camera di by-pass, raggiunge direttamente la tubazione di scarico (figura 2, punto 3 ), ad essa collogata direttamente. Olio ed idrocarburi coelesi, grassi ed altri liquidi con peso specifico inferiore a quello dell acqua, risalgono all interno della camera di trattamento sino a raggiungere la superficie ove restano intrappolati (figura 2, punto 4 ), poichè il passaggio per raggiungere lo scarico è sommerso ad una profondità di sicurezza (figura 2, punto 5 ). In circostanza di afflusso con portata straordinaria, nella camera di by-pass l acqua, supera la barriera di sfioro ed è convogliata direttamente al tubo di uscita della fognatura (figura 2, punto 2 ). Così l acqua straripa dallo sbarramento, grazie a questo effetto di scolmatura della portata, (auto-stabilizzazione delle portate sul tubo verticale di invio al trattamento ed il tubo di uscita), assicurando così che il flusso eccessivo non venga forzato nella camera di trattamento provocando turbolenze e rimescolamenti delle materie separate e decantate. Il by-pass è una parte fondamentale del separatore, poichè si è notato che in altri separatori di olii/sabbie si verifica il rimescolamento in condizioni di forte flusso. -B52-

SEP PLUS 1000 CODICE ARTICOLO: 16350 PL 34x34 120 massima nominale al trattamento: 4,5 litri 6 al secondo. Dimensioni in pianta cm 120 x cm 120. Altezza cm. 115. Composto da n 1 115 103 Volume totale mc. 1,00 Volume olii mc. 0,35 Volume sedimenti mc. 0,55 Portata trattamento l/sec 4,5 della capacità di 0,35 mc n 1 comparto sedimenti della capacità di 0,55 mc. Portata di sfioro l/sec 15,0 Tubo di ingresso/uscita Ø max mm 125 SEP PLUS 1250 34x34 CODICE ARTICOLO: 16635 PL 120 6 massima nominale al trattamento: 4,5 litri al secondo. Dimensioni in pianta cm 120 x cm 120. Altezza cm. 140. Composto da n 1 140 128 Volume totale mc. 1,25 Volume olii mc. 0,35 della capacità di 0,35 mc n 1 comparto sedimenti della capacità di 0,88 mc. Volume sedimenti mc. 0,88 Portata trattamento l/sec 4,5 Portata di sfioro l/sec 15,0 Tubo di ingresso/uscita Ø max mm 125 -B53-

SEP PLUS 2000 CODICE ARTICOLO: 16637 PL 44x44 170 massima nominale al trattamento: 7,0 litri al secondo. Dimensioni in pianta cm 170 x cm 170. Altezza cm. 148. Composto da n 1 8 della capacità di 0,65 mc n 1 comparto sedimenti della capacità di 1,60 mc. Volume totale mc. 2,30 Volume olii mc. 0,65 Volume sedimenti mc. 1,60 Portata trattamento l/sec 7,0 148 130 Portata di sfioro l/sec 30,0 Tubo di ingresso/uscita Ø max mm 220 SEP PLUS 4000 CODICE ARTICOLO: 16638 PL 44x44 massima nominale al trattamento: 15 litri al secondo. Dimensioni in pianta cm 220 x cm 220. Altezza cm. 158. Composto da n 1 della capacità di 1,25 mc n 1 comparto sedimenti della capacità di 2,85 mc. Volume totale mc. 4,95 Volume olii mc. 1,25 Volume sedimenti mc. 2,85 Portata trattamento l/sec 15 Portata di sfioro l/sec 45 Tubo di ingresso/uscita Ø max mm 220 -B54-220 158 140 15

SEP PLUS 900 78 CODICE ARTICOLO: 16353 PL Utile 21 Fornitura e posa in opera di n 1 intercettore- 110 separatore Entrata Uscita massima nominale al trattamento: 3,4 litri al secondo. Dimensioni in pianta cm 110 x cm 78. Altezza cm. 116. Composto da n 1 98 116Volume totale mc. 0,88 Volume olii mc. 0,18 Volume sedimenti mc. 0,40 Portata trattamento l/sec 3,4 della capacità di 0,18 mc n 1 comparto sedimenti della capacità di 0,40 mc. Portata di sfioro l/sec 8,0 Tubo di ingresso/uscita Ø max mm 125 SEP PLUS 2700 120 CODICE ARTICOLO: 16355 PL Utile 21 175 Entrata Uscita massima nominale al trattamento: 7,5 litri al secondo. Dimensioni in pianta cm 175 x cm 120. Altezza cm. 200. Composto da n 1 180 200 Volume totale mc. 2,74 Volume olii mc. 0,52 della capacità di 0,52 mc n 1 comparto sedimenti della capacità di 1,70 mc. Volume sedimenti mc. 1,70 Portata trattamento l/sec 7 Portata di sfioro l/sec 30 Tubo di ingresso/uscita Ø max mm 220 -B55-

SEP PLUS 3800 CODICE ARTICOLO: 16357 PL 240 120 Utile 21 massima nominale al trattamento: 10,5 litri al secondo. Dimensioni in pianta cm 120 x cm 240. Altezza cm. 180. Composto da n 1 Entrata Uscita della capacità di 0,83 mc n 1 comparto sedimenti della capacità di 2,30 mc. Volume totale mc. 3,80 Volume olii mc. 0,83 Volume sedimenti mc. 2,30 Portata trattamento l/sec 10,5 158 180 Portata di sfioro l/sec 45 Tubo di ingresso/uscita Ø max mm 220 -B56-