Rassegna stampa n01/2010 8 gennaio 2010 a cura di Cristina Evangelisti Comunicazione e Immagine
Data: 28/12/2009 Italia Oggi Pagina: 52 Che cosa prevedono le norme introdotte do Solvency I1 e Isvap Così nelle assicurazioni si fa anche prevenzione.q uesto professionista, in una compagnia relativo alla copertura di perdite inattese e il assicurativa, B una figura ben diversa dal Minimum capita1 requirement (Mcr), relativo risk manager di aziende industriali, che alla soglia patrimoniale minima sotto la quale invece svolge un'attività relativa all'in- il livello di rischio diviene inaccetkabile per gli dividuazione di tutti i rischi che l'azienda può assicurati. ii secondo pilastro riguarda il sistema correre, alla loro misurazione e alla ricerca delle dei controlli interni e il processo' di risk manamigliori coperture assicurative sul mercato. gement, con riguardo soprattutto alle tecniche il chief risk officer sta assumendo un importan- di valutazione e all'attività di monitoraggio dei te ruolo all'interno delle compagnie assicurative. rischi potenziali. I1 teno pilastro ha innie l'obieta seguito dell'implementazione della normativa tivo di migliorare la trasparenza nei confronti europea sui criteri per garantire la solvibilità del mercato*. delle imprese di assicurazione. Solvency 11 è stato recepito dall'isvap, l'istituto quindi il responsabile verso il cda e l'alta di vigilanza in Italia sulle assicurazioni private e direzione della qualità tecnica e del suo adegua- di interesse collettivo (con la circolare del 2005 e to funzionamento, owero della definizione degli ii regolamento del 2008), che'ha introdotto l'obblischemi informativi che sintetizzano i risultati go di istituirela funzione di risk management e dei calcoli in modo coerente alle finalità del bu- di effettuare stress test sui rischi maggiormente siness. significativi a cui sono esposte le compagnie di & una figura professionali 'relativamente nue assicurazione. va ed emergente, in seguito all'emissione di una *Per facilitare il processo di creazione della nuodirettiva europea, nota come Solvency 11, assai va funzione,.l'isvap ha anche definito un elenco simile per logiche ed impostazione, a Basilea I1 dei principali rischi che le compagnie dovrebbero del sistema bancario. tenere sotto controllo. Ii rischio di assunzione B «I1 regime previsto da Solvency 11. sostiene tipico dell'impresa assicurativa, che deriva dalla Maurizio Quarta, managing partner di Tempo- sottoscrizione dei congatti di assicurazione abs0- rary Management & Capita1 advisor, societ8 di ciato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la ricerca e selezione del personale, usi fonda su tre selezione e la tariffazione dei rischi, all'andamenpilastri: il primo fa riferimento a cjue requisiti di to sfavorevole delle sinistralit8 effettive rispetto capitale, il Solvency capita1 requirement (Scr), a quello stimata*, conclude Quarta.
Data: 29/12/2009 I1 Sole 24 Ore Pagina: 32 U bs prevede una ripresa nel 2010 benché con tassi profitta bilità inferiori al passato Tornano a crescere le polizze vita II settore al 2020 Situazione 2008 e prospettive 2020 per paese. In miiiardi di dollari m 2008 m 2020 Cagr '08-'20 % ~anada -105 49 154-3.2 sud ~orea-97 m 51 148-3.6 Olanda - 113 32 144-2.1 Australia- 7l 47 118-4,3 Spagna -87 21 108-1.8 India- 56m 43 99-4,9 Russia - 39a 46 85-6.8 Altri 1.282-4,s I Nota: orevlsioni basate sul Pil. oooolazione e oenetrarione delle orotedoni l assicuiative ~onté:'~;romonitor. SW~SS Re, Bcg ~nalyiis and Forecasts ( ATTENZIONE AI DIVIDENDI Le compagnie hanno ridotto l'assunzione di rischi nei rami danni e l'eccesso di capacità potrebbe portare restituzioni di capitali agli azionisti m I1 settore assicurativo torna in territorio positivo. Lo scenario più sereno dei mercati finanziari e le prime awisaglie di una npresaeconomica lasciano prevedere per i12010 unandamento positivo del mercato delle polizze, soprattutto nel settore vita, anche se contassi profittabilità inferiori rispetto a quelli antecrisi il consueto outlook di fine anno di Ubs sul mercato assicurativo mondiale mostraun settore in ripresa anche se la cautela rimane la parola d'ordine degli analisti. Superata l'emergenza deua crisi le compagnie, a livello mondiale, si preparano a trarrevantaggio da una più robusta situazione patrimoniale - i'effettodelleimponenti svalutazioni effettuate nei due anni appena trascorsi - e da condizioni economiche e di mercato più favorevoli risneito all'anno che sta voigendoal termine. L'effetto nonsarà lostessoin tutti i rami assicurativi. Nei rami danni la debolezza deli'economiacontinuaad esercitare una pressione ali'ingiù sui prezzi Nel settore C'& un eccesso di capacità assicurativa che potrebbe essere riassorbito - stima Ubs -da operazioni di restimioni di capitale agli azionisti. Le prime dopo il biennio 2oo&m09. Nelie top tendegliassicuratori mondiali preferiti dagli analisti della banca svizzera mancano gli italiani Nel settore danni i giudi- zi favorevoli si concentrano su Ace, Catalana Occidente e sul mercato londinese dei Lloyd's. Nel ramo vita le indicazionidiacquisto si indirizzano soprattutto sugli inglesi di kudencial e su China lxe. Tra i maggiori player mondiali il titolo più attraente 8 considerato quello di Aiiianz e, trai broker, quelio di Marsh. Al di là di quello che accadrh il prossimo anno, altri analististanno indagando i trend dilungo periodo dell'industria Analizzando soprattutto i'uscita a due velocità chestacaratterizzandoil dopo crisi tra paesiin fortecrescita equelli che invece risentono maggiormente della stagnazione economica Lasocietàdi consulenza BostonConsulting harealizzato uno studio («è una proiezione e non una stima», precisadavidecorradi, responsabile banking & insu-
Mercati Premi lordi contabilizzati a tutto il terzo trimestre 2009: + L'ISVAP ha elaborato i dati statistici relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nei primi nove mesi del 2009, nonché alla nuova produzione dei rami vita. I dati si riferiscono alle imprese di assicurazione nazionali e alle Rappresentanze per l'italia di imprese di assicurazione con sede legale in Stati non appartenenti allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.). Raccolta premi globale La raccolta premi realizzata nei rami vita (prospetto n. l) e danni (prospetto n. 4) dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nei primi nove mesi del 2009 ammonta a 81.903,5 milioni di euro, con un incremento del 23,5% rispetto al corrispondente periodo del 2008. In particolare, i premi vita, pari a 56.225,4 milioni di euro, registrano un incremento del 40,3%, con un'incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 68,646 (60,4% nello stesso periodo del 2008); il portafoglio danni, che totalizza 25.678,l milioni di euro, diminuisce del 2,2%, con un'incidenza del 31,4% sul portafoglio globale (39,6% nello stesso periodo del 2008). Rami vita Nell'ambito dei rami più rappresentativi del comparto, il ramo I (Assicurazioni sulla durata della vita umana) con 44.803,6 milioni di euro, registra un incremento del 122% rispetto allo stesso periodo del 2008; il ramo III (Assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento) con 6.532,9 milioni di euro, si riduce del 60,2% rispetto ai primi nove mesi del 2008; la raccolta del ramo V (Operazioni di capitalizzazione) ammonta a 3.686,5 milioni di euro, con un incremento del 58,8%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 79,7%, per l'l 1,6% e per il 6,6% (rispettivamente il 50,4%, il 40,9% e il 5,8% nello stesso periodo del 2008). Per quanto riguarda i restanti rami, il contributo del ramo VI (fondi pensione: 1.099,6 milioni di euro), rappresenta l'l,9% della raccolta vita (2,6% nei primi nove mesi del 2008). Con riferimento al complesso dei patrimoni gestiti per i fondi pensione, pari a 8.072,9 milioni di euro, si registra un incremento del 52,4% rispetto alla situazione risultante alla fine del terzo trimestre 2008. Al 30 settembre 2009 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione e così ripartito: fondi pensione aperti (2.622,9 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (2.105,5 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (3.344,5 milioni di euro). La raccolta relativa alle Assicurazioni complementari (82,8 milioni di euro) e alle assicurazioni di ramo IV (Assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 20 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita. La ripartizione per canale distributivo della raccolta premi (prospetto n. 2) mostra che gli sportelli bancari e postali intermediano il 61,2% del portafoglio vita (56,7% nel corrispondente periodo del 2008). Seguono i promotori finanziari (14,3% rispetto al 9,6% nei pnmi nove mesi del 2008), le agenzie con mandato (14,2% rispetto al 21,3% nei primi nove mesi del 2008), le agenzie in economia e gerenze (9,1% rispetto al 10,6% nel comspondente periodo del 2008), i broken (O,% rispetto al1'1,2% nei primi nove mesi del 2008) e le altre forme di vendita diretta (0,4% rispetto allo 0,6% del corrispondente periodo del 2008). Rami danni Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 12.579,6 milioni di euro (-4% rispetto ai pnmi nove mesi del 2008), con un'incidenza del 49% sul totale rami danni (49,9% nell'analop periodo del 2008) e del 15,4% sulla raccolta complessiva (19,8% nei primi nove mesi del 2008). Tra gli altri rami danni, quelli con raccolta più elevata sono: Corpi di veicoli terrestri, con un'incidenza sul portafoglio pari all'8,8% (come nei primi nove mesi del 2008)) Infortuni, con 118,3% (8,2% nel 2008), R.C. generale, con 118,1% (7,8% nel 2008), Altri danni ai beni, con il 6,7% (6,5% nel 2008), Incendio ed elementi naturali e Malattia, entrambi con il 5,6% (5,5% nel 2008). L'analisi per canale distributivo continua ad evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato; esse hanno intemediato lj84,1% della globalità del portafoglio danni (&1,5% nello stesso periodo del 2008) e il 90,5% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (90,9% nel corrispondente periodo del 2008).