NNNN TRASPORTI, VALDUCCI: NORMA SU 15 ANNI REVOCA PATENTE PRIMA DI AGOSTO E' L'ANNUNCIO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRASPOSTI ALLA CAMERA

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10-LUG-12 13:10 NNNN TRASPORTI, VALDUCCI: NORMA SU 15 ANNI REVOCA PATENTE PRIMA DI AGOSTO E' L'ANNUNCIO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRASPOSTI ALLA CAMERA (Public Policy) - Roma, 10 lug - Una revoca della patente di anche 15 anni per i casi più gravi di comportamenti a rischio sulla strada. E' una delle misure parte di un "pacchettino" di non più di cinque norme in fase di preparazione alla commissione Trasporti della Camera, annunciata oggi dal presidente della commissione Mario Valducci (Pdl), a un convegno del Diss-Centro di sicurezza stradale, sul tema "Innovazione tecnologica al servizio della sicurezza stradale". Il provvedimento, ha spiegato Valducci, verrà predisposto a giorni. "Tutti i gruppi parlamentari si sono impegnati ad approvarlo in via legislativa, anche per dare un segnale di attenzione prima dell'esodo delle vacanze". La norma, per il deputato, "si avvicina a quelle applicate anche in altri Paesi europei, in cui al magistrato è data delega, per i casi più gravi di revocare la patente anche in modo definitivo". Altro tema che potrebbe rientrare nel pacchetto, ha detto Valducci, riguarda la possibilità di incassare rapidamente le multe in via telematica, e di uno sconto per i cittadini che hanno commesso infrazioni in buona fede. "Porterebbe due benefici: da un lato chi commette un'infrazione potrebbe ottenere uno sconto del 10-20%, dall'altro i Comuni incasserebbero subito". Oltre che per la sua oggettiva importanza in termini di tutela dei cittadini, la sicurezza stradale dovrebbe essere considerata, per Valducci, anche in termini di analisi economica. "Ogni euro speso in sicurezza stradale ha dichiarato - non è spessa corrente, ma un investimento per ridurre i 30 miliardi annui di costi sociali dovuti agli incidenti". E proprio in quest'ottica, per il deputato, gli investimenti in nuove tecnologie sia sul fronte dei controlli che su quello della sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture "possono portare a buoni ritorni anche sotto il profilo economico, riducendo i costi". I proventi delle multe potrebbero diventare utili risorse d'investimento. "Purtroppo - ha ricordato il presidente della commissione Trasporti - le multe che paghiamo, che dovrebbero essere destinate alla sicurezza stradale, nella migliore delle ipotesi finiscono in manutenzione ordinaria, nella peggiore in altre cose. Questo comparto, che riguarda circa 1 miliardo di euro l'anno se fosse investito in sicurezza accelererebbe il processo materiale e culturale per ridurre gli incidenti". Il processo di riduzione degli incidenti per il parlamentare richiederà tempo, per quanto, almeno sul fronte di quelli automobilistici, negli anni recenti si sia registrato un continuo miglioramento. Intanto, la prossima tappa sarà l'approvazione definitiva alla Camera della legge delega al Governo di riforma del Codice della strada: "per quella - ha detto Valducci - si dovrà aspettare settembre".(public Policy) 101311 Lug 2012

Sicurezza stradale/ Dimezzare entro 2020 costi economici-sociali Obiettivo del Diss, centro ricerche interuniversitario Roma, 10 lug. (TMNews) - Ogni anno avvengono in Italia oltre 200mila incidenti stradali che provocano 4000 morti e 300mila feriti, con costi sociali che ammontano a 30 miliardi, il 2% del Pil. Dimezzare entro il 2020 i costi economici e sociali investendo nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica applicate alla sicurezza stradale è l'obiettivo che si prefigge il Diss, il Centro di ricerche interuniversitario per la sicurezza stradale creato nel 2010 per iniziativa dell'università di Parma, che ha presentato l'attività svolta in questi due anni nel corso del convegno "L'innovazione scientifica in Italia a servizio della sicurezza stradale", tenuto oggi a Roma nella Sala Colonne della Camera dei deputati. "Il Diss - ha sottolineato Lorella Montrasio, direttore del Centro - si propone di diventare l'organismo di supporto alle istituzioni dedicato alla ricerca applicata alla sicurezza stradale, un organismo tuttora assente in Italia a differenza di altri paesi europei".montrasio propone di adottare subito a livello nazionale il progetto DATA - S3T (Street), basato sull'uso del top dell'innovazione tecnologica per la raccolta dei dati e monitoraggio di incidentalità che si integra con estrema semplicità con i sistemi di raccolta attualmente in uso, semplificando l'attività degli operatori e permettendo l'elaborazione dati in tempo reale. "Il nostro obiettivo ha aggiunto - è fungere da volano per lo sviluppo del nuovo comparto economico sicurezza stradale che entro il 2020 porti l'italia a dimezzare il numero delle vittime della strada e quindi ridurre i costi dell'incidentalità dagli attuali 30 miliardi annui, pari al 2% del pil, a 15 miliardi". red/apa

13 lug 12 SICUREZZA STRADALE: IN ITALIA MORTI IN CALO, -7% NEL 2011 TECNOLOGIA E CONTROLLI, IN UE -20% INCIDENTI DAL 2000 AL 2009 (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Nel 2011 si sono verificati sulle strade italiane 205 mila incidenti stradali con lesioni a persone, con una diminuzione del 3%, rispetto al 2010: i morti sono scesi del 7,1% (3.800) e i feriti del 3,5% (292.000). Sono i dati Istat e Aci emersi durante il convegno ''L'innovazione scientifica in Italia a servizio della sicurezza stradale'', organizzato oggi a Roma dal centro di ricerche interuniversitario per la sicurezza stradale DISS. La situazione degli incidenti sulle strade dei Paesi dell'unione europea ha registrato una diminuzione del 20% dal 2000 al 2009 (16% per l'italia), vale a dire una riduzione di circa 290.000 incidenti, anche se il totale di 1,14 milioni di incidenti indica che ci sono ancora grandi margini di miglioramento per l'europa. ''E' segno - secondo il DISS che l'innovazione tecnologica, i controlli e il rispetto dei comportamenti e delle norme stiano dando nel tempo risultati positivi''. Autovelox, tutor, etilometri, uso dei sistemi satellitari, sistemi informativi montati a bordo delle auto della polizia, sono solo alcuni esempi di come la tecnologia abbia qualificato l'intervento della polizia stradale a tutela della sicurezza nelle strade. Secondo il centro ricerche, l'utilizzo del tutor, in particolare, ''ha dimezzato la mortalita' in autostrada e ha liberato le pattuglie della polizia stradale da controlli automatici a favore di impieghi dove conta di piu' l'intervento umano, come il soccorso o il rilievo di incidenti stradali''. Strade extraurbane e urbane si confermano le infrastrutture piu' pericolose dove soprattutto i pedoni e i ciclisti registrano il 25% del totale delle vittime in incidenti in Europa. Quasi il 90% degli incidenti sulle strade e' da imputare al fattore umano, con al primo posto la sonnolenza, causa del 22% dei sinistri stradali, con una percentuale di mortalita' doppia rispetto agli incidenti dovuti ad altre cause (11,4% contro il 5,62%). Tra le cause d'incidente, anche i difetti dei veicoli. In tale contesto, il centro di ricerca per la sicurezza stradale, nel corso del convegno, si e' proposto di raccogliere tutte le esperienza di ricerca universitaria per far nascere un centro interdisciplinare attivo in tutti settori della sicurezza stradale - infrastrutture, uomo, veicolo, viabilita' a servizio delle istituzioni. (ANSA). YGF 10-LUG-12 13:33 INCIDENTI STRADALI: COSTI SOCIALI PER 30 MILIARDI,2% DEL PIL (V. 'SICUREZZA STRADALE:IN ITALIA MORTI IN CALO...' DELLE 13:33) (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Ogni anno in Italia avvengono oltre 200 mila incidenti stradali che provocano quasi 4000 morti e 300 mila feriti, con costi sociali che ammontano a 30 miliardi, il 2 % del Pil. A partire da questi dati, il centro di ricerche interuniversitario per la sicurezza stradale DISS si prefigge l'obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e dimezzare, entro il 2020, i costi economici e sociali investendo nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica. Il centro propone di adottare nell'immediato, a livello nazionale, il progetto DATA - S3T (Street), basato su un sistema avanzato di raccolta dei dati e di monitoraggio di incidentalita', semplificando l'attività degli operatori e permettendo l'elaborazione dati in tempo reale. ''Il DISS - ha spiegato la direttrice del centro Lorella Montrasio, nel corso di un convegno oggi a Roma - si propone di diventare l'organismo di supporto alle istituzioni dedicato alla ricerca

applicata alla sicurezza stradale, un organismo tuttora assente in Italia a differenza di altri Paesi europei''. Il presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati Mario Valducci ha sottolineato quanto sia ''considerevole'' l'apporto che la ricerca applicata puo' dare alla sicurezza stradale: ''La tecnologia sforna incessantemente soluzioni la cui tempestiva comprensione rappresenta un fattore critico per il legislatore chiamato a valutarne le ricadute su un sistema diffusamente normato, anche a livello comunitario - ha detto - Un advisor terzo puo' dare un contributo ad alto valore aggiunto non solo alle istituzioni, ma anche alle imprese della filiera industriale che vogliano competere su scala globale''. (ANSA).

TRASPORTI: 2% PIL COSTI INCIDENTI STRADALI, PIU' RICERCA E INNOVAZIONE VALDUCCI, NUOVE TECNOLOGIE PER ABBATTERE AGGRAVIO SOCIALE DA 30 MLD/ANNO Roma, 10 lug. (Adnkronos)- Pesano per il 2% del Pil gli incidenti stradali nel nostro Paese, con costi sociali pari a 30mld di euro l'anno. Costi che, in piena crisi economica globale, potrebbero essere sensibilmente abbattuti con piu' ricerca e innovazione tecnologica. Sistemi satellitari avanzati, autovelox di nuova generazione, tutor con sofisticati sensori per il controllo della velocita', etilometri e sistemi informativi a bordo delle auto della polizia. E' questa, dunque, la "risposta piu' concreta" per arginare non tanto e non solo un fiume di denaro pubblico ma soprattutto scongiurare, in una crescente percentuale, quei 205mila incidenti stradali che hanno provocato gravi lesioni alla persona, 3.800 morti ed i 292mila feriti nel 2011, stando ai dati Istat-Aci. Grazie alla ricerca scientifica e all'innovazione tecnologica, infatti, stando alle serie storiche del Care (European Road Accident Database) analizzate dagli esperti della societa' Dekra, si e' verificata una situazione di miglioramento nell'incidentalita' sulle strade dei paesi membri dell'unione europea, registrando nel 2009 rispetto al 2000 una diminuzione del 20% (16% per l'italia) del fenomeno nel suo complesso. Si tratta di un calo di circa 290.000 incidenti negli ultimi dieci anni, anche se il totale di 1,14 milioni di incidenti indica che ci sono ancora grandi margini di miglioramento per l'europa. La riduzione del 37% della mortalita' da incidente (quasi 32.000 vittime nel 2009, una cifra di poco inferiore anche nel 2010) potrebbe sembrare un dato piu' incoraggiante, segno che 'innovazione tecnologica, i controlli e il rispetto dei comportamenti e delle norme sta dando nel tempo risultati positivi. I dati sono emersi nel corso dell'incontro 'L'innnovazione scientifica in Italia a servizio della Sicurezza stradale', promosso dal Diss (Centro di Sicurezza stradale) alla Sala Colonne della Camera e introdotto dal presidente della Commissione Trasporti, Mario Valducci. "L'apporto che la ricerca applicata puo' dare alla sicurezza stradale e' considerevole" ha sottolineato Valducci. (segue) (Ada-Glu/Ct/Adnkronos) YGF 10-LUG-12 13:42 NNNN TRASPORTI: 2% PIL COSTI INCIDENTI STRADALI, PIU' RICERCA E INNOVAZIONE (2) = (Adnkronos) - Secondo i dati presentati oggi dal Diss, le strade extraurbane e urbane si confermano le infrastrutture piu' pericolose dove, soprattutto gli utenti 'deboli', come i pedoni e i ciclisti, registrano ancora tassi di mortalita' troppo elevati (25% del totale delle vittime in incidenti in Europa), percentuali che faticano inoltre a scendere negli anni. Lo stesso fattore di 'debolezza' sulla strada caratterizza le fasce di eta' dei giovani e giovanissimi (15-24 anni) e degli anziani (over 65 anni) per cui "il livello di attenzione deve essere ancora piu' elevato". Quasi il 90% degli incidenti sulle strade, inoltre, e' da imputare al fattore umano, ovvero all'errata percezione e attenzione alla guida e mancato rispetto delle norme del Codice della Strada. E una delle cause del maggior numero di morti per incidenti stradali e' la sindrome delle Apnee Notturne, a sua volta principale responsabile della condizione nota come Eccessiva Sonnolenza

Diurna che e' la causa o concausa di circa il 22% degli incidenti stradali, con una percentuale di mortalita' doppia rispetto agli incidenti dovuti ad altre cause (11,4% contro il 5,62%). Anche la cosiddetta 'difettologia' dei veicoli, cioe' la non corretta manutenzione e verifica periodica dei mezzi, fattore spesso trascurato, e' un dato, secondo gli esperti, sicuramente su cui riflettere. Intanto il ministero dell'istruzione, dell'universita' e della Ricerca, in sinergia con la scuola e la famiglia, si e' assunta l'importante mission istituzionale di diffondere tra gli studenti italiani la cultura della sicurezza stradale nell'ambito di una piu' generale diffusione della cultura della legalita'. (segue) (Ada-Glu/Ct/Adnkronos) 10-LUG-12 13:55 NNNN TRASPORTI: 2% PIL COSTI INCIDENTI STRADALI, PIU' RICERCA E INNOVAZIONE (3) (Adnkronos)- Con l'obiettivo di rafforzare l'istruzione e la formazione per gli utenti della strada, la scuola assume cosi' il compito di realizzare, nell'ambito dell'insegnamento di 'Cittadinanza e Costituzione', percorsi e interventi specifici in linea con le nuove norme del Codice della Strada e con gli obiettivi formativi nazionali. Il Diss, il Centro di ricerca per la sicurezza stradale fondato a fine 2010 dall'universita' di Parma su inziativa di Lorella Montrasio, si propone a sua volta di raccogliere tutte le esperienza di ricerca universitaria per far nascere un centro interdisciplinare attivo in tutti settori della sicurezza stradale (infrastrutture, uomo, veicolo, viabilita') a servizio di istituzioni e collettivita' come gia' avviene in tutti gli altri paesi europei. "Bisogna sostenere il comparto della sicurezza stradale per dimezzare, entro il 2020, i 30 mld di costi sociali provocati dagli incidenti ogni anno in Italia. E le nostre aziende possono diventare un benchmark di qualita' nell'ue" ha detto Montrasio. "La tecnologia sforna incessantemente -ha quindi sottolineato Valducci- soluzioni la cui tempestiva comprensione rappresenta un fattore critico per il legislatore chiamato a valutarne le ricadute su un sistema diffusamente normato, anche a livello comunitario". "Un advisor terzo -ha aggiunto- puo' dare un contributo ad alto valore aggiunto non solo alle istituzioni, ma anche alle imprese della filiera industriale che vogliano competere su scala globale". "L'Italia ha infatti ha numeri di eccellenza per candidarsi a nazione di riferimento per il comparto della Sicurezza Stradale nell'ue. Il Diss -ha concluso il presidente della Commissione Trasporti della Camera-puo' svolgere un ruolo importante in questo percorso, con favorevoli ricadute sulla crescita delle economie dei territori". (Ada-Glu/Ct/Adnkronos) 10-LUG-12 14:01