Incubatore di Startup a Roma Tre



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Incubatore di Startup a Roma Tre Il mondo del Sapere che diventa anche luogo dello Sviluppo Autore: LUG Roma Tre Revisori: Studenti d'ingegneria Studenti alla Terza Dipartimento di Ingegneria 1

Perché le startup in un ente pubblico L Ateneo ne sarebbe il primo beneficiario, dal momento che un iniziativa simile può attrarre i futuri ed attuali studenti, che vedrebbero nell università non solo un percorso formativo standard di qualità già comunque eccellente, ma anche un opportunità di avvicinarsi al trampolino del mondo del lavoro in maniera concreta e graduale. Inoltre potrebbe essere per gli studenti l unico momento per presentare un progetto in cui non ci si scontra con strategie aziendali e quindi eventuali conflitti di interessi, creando un momento di massimo spazio di qualunque tipo, purché a scopo creativo e con fine utile. Finalità del progetto Lo scopo del progetto è quello di offrire agli studenti dell ateneo un solido tramite tra l Università e il mondo dell imprenditoria in un contesto giovane, dinamico e innovativo, in modo da creare un percorso di formazione volto a sostenere le idee e i progetti degli studenti più brillanti e valorizzarle al meglio, preparandoli verso la realtà imprenditoriale e ad avere la possibilità di poter concorrere all'accesso a realtà, come LUISS Enlabs o TIM Working Capital con un progetto altamente competitivo. Analisi dei dati del settore startup e imprenditoria giovanile L imprenditoria giovanile negli ultimi anni ha avuto un forte incremento e impatto sul panorama italiano. Unioncamere ha pubblicato i dati (aggiornati al 2014) dove risulta che le aziende gestite da under 35 sono arrivate a coprire l 11% delle aziende attive in Italia. Un esempio pratico dell'idea dell'incubatore è il lavoro svolto da InnovAction Lab, una realtà interdisciplinare che forma i giovani verso il mondo imprenditoriale, portando le startup a diventare veri e propri investimenti. 2

Perché iniziare dal Dipartimento di Ingegneria La scelta del Dipartimento di Ingegneria per attuare la prima fase di questo progetto è stata presa per diverse ragioni: la disponibilità di utilizzo di laboratori tecnologici già attrezzati; le competenze e conoscenze del personale docente specifiche nell area innovativo-tecnologica; il dipartimento è già noto nel mondo dell innovazione per aver ospitato negli ultimi anni eventi molto noti del settore (Codemotion, Hackathon, InnovAction Lab, solo per citarne alcuni); sono già presenti consolidati contatti tra il dipartimento ed i principali incubatori d impresa italiani; le startup sono per la maggior parte basate su progetti afferenti al campo delle ICT; mentre l' innovazione richiede sempre più competenze tecnologiche, la cultura imprenditoriale ad ingegneria è poco curata. Un incubatore è un modo per valorizzare talenti imprenditoriali inespressi; alcuni dei docenti di facoltà hanno contatti con acceleratori, incubatori, investitori nazionali. Una descrizione preliminare dell'iniziativa ha riscontrato pareri positivi e dato disponibilità a collaborare con azioni di mentorship e coaching. E per tutte queste ragioni che si è ritenuto il Dipartimento di Ingegneria il più adatto ad ospitare un progetto di questa tipologia. Sulla scia dello spirito delle iniziative già precedentemente citate, si è pensato di rendere questo progetto aperto a tutti gli studenti dell Università di Roma Tre, per permettere la creazione di un ambiente dove le idee, l innovazione e l unione delle competenze nei diversi settori possa essere fonte d ispirazione per un percorso formativo e lavorativo che incentivi gli studenti a crescere con l esperienza pratica nel prossimo mondo del lavoro. Un idea o un prodotto vincente, coeso a buone conoscenze e un coach esperto del settore, può trasformarsi in un ottima startup che, promossa dalla nostra università, metterà in luce la qualità del progetto e delle persone coinvolte, rendendo Roma Tre un futuro punto di riferimento a lungo raggio. Struttura Organizzativa Il dipartimento sceglie, tramite bando, 5 progetti ritenuti più idonei e si impegna ad affrontare le spese ordinarie necessarie alla conduzione dei locali utilizzati. L'associazione studentesca si occupa di fare da tramite tra il dipartimento e le startup per ciò che riguarda le questioni organizzative, la richiesta di spazi, come sala riunioni o aule, e da riferimento per la manutenzione. Ogni gruppo verrà affiancato da un mentor, che sia disposto a supportare a titolo gratuito il progetto; verrà scelto tra docenti, ricercatori ed esperti del mondo delle startup e dell'innovazione. 3

Verranno organizzati circa 15 eventi l'anno in cui verrà invitato a parlare della propria esperienza uno startupper di successo: durante questi incontri sarà possibile, non solo per i gruppi partecipanti al progetto, ma per tutti gli studenti, interagire con l'ospite in modo da rendere l incontro il più produttivo possibile. Risorse da impiegare Per far partire qualsiasi startup, è necessaria una dotazione minima: uno spazio di adeguate dimensioni che ospiti tutti i componenti delle startup e che permetta di lavorare una connettività di buon livello, quindi si suppone una linea di 100 Mbps; postazioni di lavoro "Open Space" che includono scrivania, sedie in numero adeguato ai componenti e un armadio/scaffale per ogni startup; 2 workstation per l impiego nell area amministrativa per l organizzazione ed il coordinamento delle attività dell incubatore; l accesso ai laboratori che dispongano già di attrezzature specifiche e di cui l università già dispone, in modo da minimizzare i costi, ma moltiplicando il numero di strumenti a disposizione dei partecipanti; uno spazio Web per la diffusione dei risultati, in modo coerente con le direttive europee della ricerca, e far conoscere l iniziativa e le sue evoluzioni, facendo in modo che si riferisca a quello istituzionale per una maggiore visibilità e fruibilità; la disponibilità delle sale riunioni o conferenze per eventi che richiedano uno spazio adeguato agli ospiti ed ai partecipanti, in caso di presentazione dei risultati di un progetto al termine o di confronto con esperti nel settore; la presenza di un contatto con l Ufficio Stampa dell Ateneo che possa supportare nella pubblicità dei risultati ottenuti; un infrastruttura virtuale di sviluppo ripartita in base alle esigenze del progetto, gestita e mantenuta dall amministrazione dell incubatore. Modalità di attuazione Testing La prima fase di test avrà una durata di 3 anni, in modo tale da avere dei dati di verifica più precisi e temporalmente significativi, in modo tale da poter valutare anche l evoluzione dell interesse e dei risultati nel tempo. Alla conclusione del periodo dei 3 anni, il test risulterà avere esito positivo se verranno riscontrati i seguenti risultati: il numero di progetti che avranno richiesto di partecipare sarà stato stabile o in crescita; una percentuale congrua di progetti riuscirà ad essere accolta all interno di programmi di incubazione; i partecipanti reputeranno positivamente l esperienza acquisita nel programma. 4

Spazi Il Progetto richiede una superficie principale allo scopo di accogliere 5 progetti, il loro team e l'associazione studentesca che si occupa della gestione, basato sul concetto del co-working space. Questa soluzione è risultata la più adatta ad uno scambio di idee e competenze all interno dell intera area. Esiste inoltre la necessità di creare due piccoli spazi, ad esempio racchiusi da pareti a vetro, al fine di poter creare un interazione senza disturbare eccessivamente il lavoro degli altri. In totale l area complessiva stimata si aggira tra gli 80 e i 100 mq. Da parte della direzione del dipartimento è già stata espressa piena disponibilità e collaborazione all utilizzo degli spazi necessari per il progetto. Nello specifico è stato individuato come potenziale spazio da assegnare una sezione dell attuale aula studio (DS2). La perdita di questo spazio studio sarebbe compensata dall installazione di alcune postazioni studio lungo il corridoio sito al primo piano del nuovo edificio di Via Vito Volterra (ex Via della Vasca navale) e dall ammodernamento dell ex sala lettura del vecchio Dipartimento di Scienze dell Ingegneria Civile. Questi luoghi, a fronte di un investimento preventivato tra i 40 ed i 60 mila Euro, potranno ospitare più studenti rispetto alla sezione che verrebbe a mancare dalla DS2. Numero di startup Inizialmente le startup ospitate in contemporanea dal progetto saranno 5. Scegliere un numero inferiore di progetti non darebbe un impatto sensibile verso l esterno dell Ateneo, mentre invece avere più di 5 startup potrebbe significare un abbassamento eccessivo nel livello di qualità delle idee selezionate. L idea complessiva è quella di un percorso di accelerazione della durata di 6 mesi, in cui si potrà dare possibilità di lancio a circa 10 progetti l anno; stimando mediamente 4 componenti per gruppo, circa 40 studenti o laureati di Roma Tre ogni anno si affacceranno al mondo dell innovazione tecnologica. 5

Chi coinvolgere Nel Progetto verranno coinvolte tutte le competenze necessarie a massimizzare i risultati attesi grazie all apporto esperienziale che potranno dare. Verranno quindi coinvolti: docenti dell ateneo stesso, per un corretto indirizzamento della ricerca e un supporto, ove necessario, in ambito amministrativo. Le competenze dei docenti, le loro relazioni con il mondo accademico internazionale, la loro visione, saranno tutti elementi preziosi da utilizzare all interno dei progetti, elementi che solo in un simile contesto trovano l adeguato modo di essere valorizzati visto che nella normale operatività giornaliera ha prevalenza lo scopo didattico di base; enti, aziende o realtà pubbliche in grado di dettagliare esigenze legate ai progetti piuttosto che di contribuire a questi con competenze ed esperienze concrete o, ancora, offrire spazi di sperimentazione e verifica dei singoli progetti; associazioni studentesche in grado di sostenere l attività amministrativa sotto il punto di vista del coordinamento, della gestione e della manutenzione dell infrastruttura server in dotazione alle startup; personalità del mondo privato o pubblico che siano specialisti dei settori di interesse o siano dei riferimenti nei settori i cui i progetti si vanno a inserire. Accordi preliminari Sono già stati stretti accordi preliminari con LUISS Enlabs e Pi Campus per fornire mentor e coach per questo progetto. Con la loro collaborazione cercheremo di stringere accordi simili con altri operatore del settore, come Working Capital, Roma Startup, BIC Lazio e altri. Tutti gli impegni previsti dal Dipartimento di Ingegneria sono stati presentati informalmente al Direttore Atzeni, che si è detto in linea di principio favorevole all'iniziativa. Prospettive di miglioramento Per il futuro, si auspica un notevole aumento delle richieste, e quindi l aumento di posti disponibili, adeguato alla richiesta crescente di partecipazione. Inoltre, si potranno patrimonializzare gli strumenti via via utilizzati, al fine di produrre anche un riutilizzo e, perché no, un valore aggiunto per l Ateneo, da ricercare nella qualità dei laboratori stessi. Infine, un punto importante negli obiettivi può essere la promozione dell iniziativa come centro di eccellenza per le startup giovanili: l Ateneo potrà diventare un modello da replicare, entrando così a far parte di una rete internazionale di centri di eccellenza, stabilendo anche degli scambi culturali sulla ricerca avanzata che sono qualificanti in primis, per chi partecipa alla ricerca, ma anche per l Università stessa. 6