L Architettura: Il tempio

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1P 120330_BragagliaArchitettura, Pagina 1 di 7 L Architettura: Il tempio RIASSUNTO DELLA LEZIONE TIPO TWEET Twitter is an online social networking and microblogging service that enables its users to send and read textbased posts of up to 140 characters, informally known as "tweets"(=cinguettii), spazi inclusi >>Menù Strumenti > Conteggio parole RIASSUNTO DELLA LEZIONE TIPO MAIL = 7 righe dattiloscritte La cartella dattiloscritta è l'unità di misura dell'editoria. Una cartella equivale a una pagina di 30 righe x 60 colonne di testo >>> perciò 7 righe dattiloscritte equivalgono a caratteri, spazi inclusi Sottotitolo (o DUBBI) + GLOSSARIO Naòs 1 : in greco significa cella Prònao 2 : pro, davanti, e naòs Are 3 : altare IMMAGINE + riferimento iconografico Modellino di tempio(o di abitazione) rinvenuto presso l Heraion ad Argo Si tratta di un unico ambiente a pianta rettangolare preceduto da un portico sorretto da due colonne che inizialmente sono lignee e solo in seguito saranno realizzate in pietra. Il tetto è a due falde e è ornato con motivi geometrici. Spiegazione del prof. scritta in nero, suddivisa in paragrafi individuati dalle immagini trattate, da integrarsi con le informazioni tratte dal libro scritte in blu. Libro: Pag.61-62-63-64-65-66 Nella civiltà greca il luogo privilegiato di incontro tra uomo e divinità, era il santuario dove il dio si manifestava talvolta in forma in forma di oracolo. All interno del santuario abbiamo l altare, dove si svolgevano i sacrifici e le offerte votive dei fedeli e il tempio vero e proprio. Poiché uomini e dei si assomigliano moltissimo è difficile stabilire se il soggetto rappresentato in una statua greca sia un atleta o un eroe o un dio. Gli dei greci quindi, a differenza di tutte le altre civiltà precedenti, sono concepiti a immagine e somiglianza degli uomini. Anche i templi risentono non poco di quest atteggiamento. Essi, infatti, hanno proporzioni talmente armoniose e così semplici e razionali da risultare sempre equilibrati, appunto,

Trabeazione 4 : dal latino trabea trave, è formata da tre elementi sovrapposti: l architrave, il fregio e la cornice. Frontone 5 : Il frontone è un elemento architettonico e nell architettura 1P 120330_BragagliaArchitettura, Pagina 2 di 7 Numenclatura schematica delle parti principali del tempio greco. umani. Il tempio greco, nasce e si sviluppa parallelamente alla casa e, di conseguenza, ne assume in parte la forma e le principali caratteristiche. Tale similitudine tra le abitazioni degli uomini e il tempio appare assai evidente osservando un modellino fittile, databile intorno al 725-700a.C. che, è rinvenuto presso l Heraion di Argo, il veneratissimo santuario dedicato alla dea Hera. La disposizione degli spazi all interno del tempio può variare sia in relazione al tempo, alle dimensioni, al luogo di costruzione. Tre sono comunque gli elementi caratteristici sempre presenti: _ Il naos 1 ; _Il pronao 2 lo spazio porticato antistante al naòs; _Le colonne. Nel naòs è esclusivamente custodita la statua del dio cui il tempio è dedicato, mentre tutte le altre celebrazioni si svolgono fuori su are 3 all aperto. La cella presenta una pianta rettangolare e a essa si accede attraverso un unica porta che si apre sul lato minore orientato preferibilmente verso oriente. Lo spazio porticato del pronao invece ha una funzione di filtro simbolico tra l esterno( cioè la realtà umana di tutti i giorni) e il naòs ( che rimanda a una realtà divina). TIPOLOGIE DEL TEMPIO GRECO: Il tempio greco era una tipologia edilizia ben definita, sorgeva su un basamento orizzontale facilmente accessibile ed era circondato da pareti che sostenevano la trabeazione orizzontale 4 sulla quale poggiavano il tetto e il frontone. La struttura centrale era costituita da un vestibolo d accesso( il pronao) e dalla cella che ospitava la statua del

del tempio greco è la struttura di forma triangolare, posta a coronamento della facciata, che racchiude il timpano. Il frontone poteva essere privo di ornamento o presentare una decorazione scultorea con motivi ispirati alla mitologia Peristasi 6 : dal greco peristasis, recinto. Portico colonnato che, nel tempio greco, circondava perimetralmente il naos. Prostilio 7 : pro davanti e stylos colonna. 1P 120330_BragagliaArchitettura, Pagina 3 di 7 Tipologie della pianta del tempio greco Il tempio in antis prende il nome dai due pilatri quadrangolari costruiti al termine del prolungamento murario dei due lati del naòs. Tra le ante vengono solitamente erette due colonne in modo che il pronao che ne deriva risulti delimitato dall ingresso alla cella, dalle ante, dalle colonne e dai prolungamenti murari. Il tempio doppiamente in antis presenta anche sul retro della cella un secondo pronao, uguale per forma e dimensione a quello anteriore. Esso prendeva più propriamente il nome di opistòdomo6. Questa aggiunta non aveva motivo funzionale ma dio. In seguito fu aggiunta una zona posteriore l opistodomo a questa tipologia si arrivò progressivamente attraverso una serie di innovazioni architettoniche. Una delle più importanti fu l introduzione del tetto in tegole che sostituiva quello piano e la conseguenza è che formava la formazione triangolare del frontone 5. Ma l innovazione principale consisteva nell introduzione di norme fisse e ripetibili e nell introduzione di rapporti proporzionali. Anche lo sviluppo delle piante da una forma più semplice si arrivò a una forma monumentalizzata, infatti, da prima, furono collocate delle colonne all ingresso(tempio in antis) poi davanti all ingresso e sul retro(come nel tempio anfiprostilo e in quello doppiamente in antis) in seguito fu aggiunto tutto intorno un porticato (peristasi 6 ) che dava origine a un corridoio ( tempio periptero). Una particolare tipologia di tempio era il Tholos a pianta rotonda il risultato di questo processo fu la definizione di due ordini architettonici il dorico e lo ionico. In base al numero e alla disposizione delle colonne il tempio greco assume diverse denominazioni. Il primo ad averci tramandato l esatta descrizione delle varie tipologie del tempio greco è stato l architetto e trattatista romano Vitrùvio Polliòne. Egli ha scritto un fondamentale trattato sull arte del costruire: il De architectura. Dieci sono le tipologie di tempio che Vitruvio descrive nel suo III e VI libro del trattato. _tempio in antis;

1P 120330_BragagliaArchitettura, Pagina 4 di 7 solo estetico, in quanto conferiva al tempio un aspetto più equilibrato. Il tempio prostilo ha, in genere la stessa pianta di quello in antis soltanto che davanti alle ante o al naos si ergono almeno quattro colonne. Tra le colonne e le ante viene così a crearsi una specie di porticato. Questo anteponendosi al pronao, ne amplifica la funzione di filtro simbolico tra esterno e interno. _tempio pròstilio; _tempio anfiprostilio; _tempio periptero; _tempio pseudoperiptero; _tempio diptero; _tempio pseudodìptero; _tempio monoptero; _tempio periptero circolare o a Tholos; _tempio ìpetro. Alle tipologie Vitruviane è comunque possibile aggiungere un undicesima forma ricorrente: _tempio doppiamente in antis. Il tempio anfiprostilo consiste ne raddoppiamento di quello prostilo, in esso infatti vi sono due colonnati: uno anteriore di fronte al pronao e uno uguale posto sul retro. Il tempio periptero è circondato da colonne lungo tutto il perimetro. Viene così a formarsi un portico continuo chiamato peristasi. Il tempio pseudoperiptero cioè falso-periptero in esso tutto il colonnato sembra circondare tutta la cella, ma in realtà in corrispondenza dei suoi lati manca la peristasi, in quanto si hanno solo delle mezze colonne addossate alle pareti della cella

stessa. 1P 120330_BragagliaArchitettura, Pagina 5 di 7 Il tempio diptero consiste in un doppio colonnato che circonda l intero perimetro, in modo che ogni colonna della serie interna sia perfettamente allineata alla corrispondente colonna della serie esterna. Il tempio pseudodiptero consiste in un edificio diptero semplificato. In esso l unico colonnato che circonda completamente la cella è posto a una distanza tale che la peristasi ha un ampiezza di due intercolumni. Il tempio monoptero è a pianta circolare ed è circondato da una sola circonferenza di colonne in esso non vi è un naòs in muratura e l ara con la statua del dio è dunque all aperto, al centro del colonnato. Il tempio periptero circolare detto anche a tholos in

1P 120330_BragagliaArchitettura, Pagina 6 di 7 esso il naòs assume forma cilindrica e la peristasi si trasforma in un porticato circolare. Crepidoma 8 : un massiccio basamento costituito da tre o più gradini con la funzione di sopraelevare l edificio, separando simbolicamente la residenza degli dei dal livello del terreno. Stilobate 9 : stylos colonna bathus basamento della colonna. Collarino 10 : in analogia con il collo, così come capitello richiama la testa e fusto il busto. Alla base della proporzionalità della colonna c è ciò che Vitruvio definisce un ben formato corpo umano Echino 11 : echinos riccio di mare che appunto ha una forma tondeggiante e schiacciata. Abaco 12 : abax tavola o basamento. Schema grafico degli elementi che definiscono l ordine Dorico. Schema tempio greco ordine dorico L ORDINE DORICO: L ordine architettonico rappresenta la più grande fra le novità che i Greci introducono nell arte del costruire. Esso consiste in una serie di regole geometriche e matematiche mediante le quali le dimensioni di ogni elemento di un edificio sono costantemente messe in rapporto tra loro e con le dimensioni dell edificio nel suo insieme. Lo spunto deriva da un attenta osservazione della natura nella quale sia le piante sia gli esseri viventi, presentano sempre proporzioni precise e ben definite. L ordine dorico è il più antico e il più maestoso tra i tre(ordine dorico, ionico, corinzio) e si diffuse inizialmente nel Peloponneso nella città di Argo dove sorgeva un tempio dedicato a era e a Corinto dal tempio di apollo e a Siracusa in Sicilia. Si trattava di un architettura rigorosa e massiccia che amava la semplicità di forme e proporzioni e rifiutava il lusso. Il tempio dorico adotta una colonna piuttosto tozza il rapporto tra diametro di base e altezza è pari a 1:4 o 1:5 appoggiato non direttamente sul terreno ma su un crepidoma 8. La parte superiore del crepidoma prende il nome di stilobate 9 che costituisce il piano orizzontale sul quale poggiano tutte le colonne del tempio. La colonna dorica si compone di due elementi: il fusto, verticale di forma pressoché cilindrica e uno di coronamento detto capitello. Fusto e capitello sono uniti fra

Metope 13 : dal greco meta fra e ope apertura. Triglifi 14 : dal greco treis tre e glyphe scanalatura. 1P 120330_BragagliaArchitettura, Pagina 7 di 7 loro mediante un elemento anulare chiamato collarino 10. Il fusto della colonna dorica è rastremato verso l alto, vale a dire che il diametro di base detto imoscapo è maggiore di quello del collarino chiamato sommoscapo. Le colonne, così, presentano un leggero rigonfiamento(l entasi) posto a un terzo dell altezza partendo all altezza del busto. Ciò serve per correggere l effetto ottico di assottigliamento visibile da lontano. La colonna è sormontata dal capitello formato dall echino 11 e dall abaco 12 : l echino ha la forma di un catino circolare dal profilo convesso, l abaco, invece, ha la forma di un parallelepipedo molto schiacciato. Insieme sorreggono la trabeazione che è composta dall architrave, che rappresenta l elemento strutturale per eccellenza in quanto collega tra loro tutte le colonne del tempio e serve da sostegno all intera trabeazione e dal fregio che si sviluppa lungo l intero perimetro del tempio con un alternato e ritmico alternarsi di metope 13 e triglifi 14. Il fregio alterna pannelli scolpiti o dipinti chiamati metope e lastre scanalate chiamate triglifi sopra c è il frontone triangolare.