Flavescenza dorata (FD) Diffusione epidemica Vettore: cicalina Scaphoideus



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Transcript:

L AVANZAMENTO DELLA RICERCA SULLA RESISTENZA ALLA FLAVESCENZA DORATA Elisa Angelini CRA-VIT Centro di Ricerca per la Viticoltura, Conegliano (TV)

DUE GIALLUMI IMPORTANTI IN EUROPA ED ITALIA Flavescenza dorata (FD) Diffusione epidemica Vettore: cicalina Scaphoideus titanus, di origine americana Legno nero (LN) Diffusione non epidemica = endemico Vettore: cicalina Hyalesthes obsoletus, di origine europea

FLAVESCENZA DORATA IN EUROPA ED ITALIA Prime segnalazioni di FD in Europa: Francia anni 70 Prima segnalazione certa di FD in Italia: inizio anni 90

Ciclo infettivo S. titanus - vite FD FD

SUSCETTIBILITÀ / RESISTENZA Da tempo si è osservato che la percentuale di piante colpite e la gravità dei sintomi di FD (e LN) sono differenti nelle diverse specie di vite. Per quanto riguarda le altre specie di Vitis, è noto da anni che la maggior parte dei portinnesti di vite americani ed alcuni dei loro ibridi non mostrano sintomatologie evidenti, e quindi la malattia è spesso latente. Nel caso della vite europea, Vitis vinifera, esistono chiare e documentate differenze fra le diverse varietà.

VIGNETI DI CONFRONTO VARIETALE L incidenza della patologia dipende però anche dall ambiente, dalle condizioni agronomiche e dalle strategie di controllo della malattia. Quindi per valutare meglio le differenze fra le varietà, le osservazioni vanno eseguite su collezioni ampelografiche e su campi di confronto, dove sono presenti fianco a fianco molte varietà, piantate nello stesso anno, sottoposte alle stesse pratiche agronomiche ed alla stessa pressione di malattia la variabilità ambientale è ridotta Il CRA-VIT ha eseguito monitoraggi pluriennali su collezioni ampelografiche di diverse regioni italiane, ma soprattutto possiede dei vigneti di confronto varietale a Spresiano e Susegana.

INCIDENZA DELLA MALATTIA - VITIGNI AD UVA BIANCA Varietà ad uva bianca Infetti/ totale % infetti Chardonnay 58/252 23,0 Riesling renano 23/106 21,7 Müller thurgau 13/62 21,0 Sylvaner verde 12/62 19,4 Gewurztraminer 8/42 19,0 Semillon 4/42 9,5 Gamay 3/44 6,8 Pinot grigio 5/84 6,0 Pinot bianco 7/126 5,6 Sauvignon 8/190 4,2 Spresiano (TV)

INCIDENZA DELLA MALATTIA - VITIGNI AD UVA NERA Varietà ad uva nera % infetti Tocai rosso 38,5 Syrah 25,9 Negro amaro 25,0 Sangiovese 23,1 Cabernet franc 19,2 Cabernet Sauvignon 19,2 Carmènere 18,0 Malbech 7,7 Merlot 3,7 Susegana (TV)

INCIDENZA DELLA MALATTIA VITIGNI COLTIVATI IN VENETO 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Spresiano (TV) Chardonnay Tocai rosso Pinot nero Cabernet f. Raboso p. Pinot grigio I.M.6.0.13 Raboso v. Merlot Cabernet s. Pinot bianco Tocai friulano Sauvignon % piante sintomatiche

RABOSO VERONESE ISV7 RABOSO PIAVE ISV2 TOCAI ROSSO ISVCVI17 CABERNET SAUVIGNON ISV6 CABERNET SAUVIGNON C1 CABERNET FRANC ANTAV332 CABERNET FRANC R9 MERLOT ISV4 MERLOT R3 PINOT NERO ANTAV114 PINOT NERO R4 PINOT GRIGIO ANTAV52 PINOT GRIGIO R6 SAUVIGNON ANTAV242 SAUVIGNON ISV3 SAUVIGNON R3 TOCAI FRIULANO ISV6 TOCAI FRIULANO R14 PINOT BIANCO R1 PINOT BIANCO LB16 CHARDONNAY ANTAV96 CHARDONNAY SMA123 CHARDONNAY R8 INCROCIO MANZONI 6-0-13

DIFFERENZE FRA I CLONI È stato osservato che anche all'interno della stessa varietà esistono cloni e/o biotipi con diversa suscettibilità alla malattia. RIESLING RENANO Clone A B C D E Infetti/totale 9/22 6/20 6/22 2/20 0/22 % infetti 40,9 30,0 27,3 10,0 0,0

CHARDONNAY Clone A B C D E F G H I L M N Infetti/totale 8/20 8/20 8/22 7/22 5/22 5/22 4/20 4/20 4/22 2/20 2/22 1/20 % infetti 40,0 40,0 36,4 31,8 22,7 22,7 20,0 20,0 18,2 10,0 9,1 5,0 45 40 35 % infetti 30 25 20 15 10 5 0 A B C D E F G H I L M N clone

Queste osservazioni epidemiologiche suggeriscono l'esistenza di fattori genetici che influenzano la suscettibilità /tolleranza ai fitoplasmi nella vite, ma, fatto ancor più importante, indicano che queste potenzialità sono parte del patrimonio genetico di alcune varietà e biotipi tuttora coltivati per le loro caratteristiche qualitative ed organolettiche. SCOPO identificare i geni associati alla tolleranza e alla suscettibilità alla malattia

ATTIVITÀ IN CORSO AL CRACRA-VIT 1. Studi di espressione genica tramite sequenziamento del trascrittoma (RNAseq mediante Next Generation Sequencing) 2. Incroci fra cv tolleranti e suscettibili, per studiare la progenie tramite fenotipizzazione e genotipizzazione con marcatori molecolari

1. STUDI DI ESPRESSIONE GENICA Presupposto: quando una pianta viene infettata, mette in atto una serie di azioni volte a contrastare la malattia: 1. ci sono specie/cv/piante di vite che comunque non riescono a resistere, e si ammalano (es. Chardonnay, molto sensibile) 2. ci sono invece altre specie/cv/piante che riescono ad affrontare la malattia, innescando la reazione giusta, e non si ammalano o si ammalano poco (es. Tocai friulano, molto tollerante) Tramite il confronto a livello molecolare (proteine, geni) delle reazioni di cv molto sensibili e molto tolleranti è possibile individuare le differenze fra le cv, e quindi i meccanismi genetici coinvolti.

INOCULO DI FD TRAMITE VETTORE INFETTO IN AMBIENTE CONTROLLATO

PIANO SPERIMENTALE CHARDONNAY TOCAI

RISULTATI Confronto dell espressione dei geni: quali si accendono e quali si spengono durante l infezione. Le prime analisi dei dati di RNA-Seq mostrano una sovraespressione di geni legati alla difesa nella varietà tollerante rispetto alla suscettibile. L elaborazione informatica dei dati è tuttora in corso.

2. INCROCI Sono state prodotte tre popolazioni da incrocio, incrociando una varietà sensibile (Chardonnay) con tre varietà tolleranti a FD (Tocai friulano, Moscato bianco, Sauvignon). Ogni piantina (= incrocio) costituisce un biotipo diverso, che nel 2014-15 andremo a moltiplicare, per ottenere almeno 40-50 piantine per biotipo. Per poter avere indicazioni sui potenziali geni coinvolti nei meccanismi di resistenza a FD, su queste popolazioni vanno studiati: -i caratteri fenotipici (tolleranza a FD) -i caratteri genotipici.

BASI GENETICHE DEL CARATTERE E LOCALIZZAZIONE DEI GENI TOCAI Resistenza a FD x CHARDONNAY PROGENIE Tramite osservazioni in vigneto (fenotipo) e uso di marcatori molecolari sparsi nel genoma, si risale alla localizzazione del gene (o dei geni) associati alla resistenza a FD nei cromosomi della vite.

CONCLUSIONI I caratteri di resistenza e tolleranza a FD sono presenti in alcune specie /varietà di vite. Affrontando il problema con diversi approcci, sia tradizionali che innovativi, ed unendo i dati, si arriverà in qualche anno all individuazione dei geni responsabili di tali caratteri. Si tratta poi di mettere a punto una strategia per sfruttare queste conoscenze ed applicarle in vigneto: Incrocio classico fra cv di interesse e cv resistenti? Trasferimento genico da cv resistenti a cv di interesse? Attivazione e/o silenziamento di geni tramite prodotti da somministrare in campo??

GRAZIE PER L ATTENZIONE