PROGETTO SIFOR - SISTEMA FORMATIVO AL VALORE-LAVORO DEL RIUSO

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PROGRAMMA LIFELONG LEARNING Leonardo da Vinci - Trasferimento di Innovazione Codice CUP : G32F12000040006 Codice progetto: 2012-1-IT1-LEO05-02781 PROGETTO SIFOR - SISTEMA FORMATIVO AL VALORE-LAVORO DEL RIUSO PARTNERS - REGIONE EMILIA ROMAGNA - IT CAPOFILA E SOGGETTO RICEVENTE - ASSOCIAZIONE ORIUS - IT rete PMI Sociali e enti formazione SOGGETTO RICEVENTE - ENVIE FR SOGGETTO TRASFERENTE - RREUSE - BE - UNIVERSITA MODENA E REGGIO EMILIA - IT - FONDAZIONE TRINJOVE - ES - FONDAZIONE PESTALOZZI - RO - ASSOCIAZIONE ATIA-ISWA - IT INNOVAZIONE DA TRASFERIRE Il progetto ha la finalità di trasferire in Italia un modello innovativo francese di accompagnamento multidiscilpinare alla formazione del ruolo e delle funzioni professionali del «Valorizzatore» nell ambito dei processi produttivi delle PMI Sociali svolti nei Centri del Riuso e nelle filiere dei rifiuti, con particolare riguardo ai settori dei rifiuti RAEE, TESSILE, INGOMBRANTI.

FOCUS DEL PROGETTO Il focus del progetto è dunque quello di trasferire un modello innovativo multidiscilpinare di formazione e accompagnamento sul lavoro - di imprenditori/manager/lavoratori dell economia sociale. L esito di questo processo deve portare non solo a promuovere la formazione e l inserimento delle funzioni professionali del «Valorizzatore» nelle filiere multi-servizi del mercato del lavoro social-green, ma anche a favorirne la diffusione europea tramite l elaborazione di strumenti ispirati agli strumenti EQF, ECVET. I partner italiani Regione ER e associazione Orius sono promotori e riceventi a diverso titolo e ruolo - del trasferimento del dispositivo innovativo, con il supporto scientifico del dipartimento di Ingegneria dell Università di Modena-Reggio Emilia. Il partner trasferente, detentore del dispositivo innovativo è l associazione francese ENVI, la quale supporta, affianca, accompagna l adattamento del dispositivo. I partner belgi dell Associazione RREUSE rete europea di PMI Sociali - concorrono alle attività di networking, disseminazione transnazionale, valutazione e monitoraggio. Si tratta di interlocutori prescelti per le alte competenze di merito che detengono, al fine di poter estendere il trasferimento di innovazione all intero sistema socioproduttivo regionale. Traendo ispirazione dai risultati del precedente progetto Il Ciclo del Riciclo, condotto tra i partner dell Associazione Orius e i partner francesi e belga, la Regione ER intende oggi rafforzare e completare il trasferimento di innovazione dell esperienza francese con un percorso formativo che produca l inclusione della nuova figura del Valorizzatore nelle filiere produttive del territorio regionale, prime tra tutte le nuova realtà dei Centri del Riuso (solitamente gestite e sviluppate dalle imprese sociali). Il Valorizzatore è una figura innovativa, esperto nella filiera della raccolta/recupero dei rifiuti, in grado di selezionare gli articoli valorizzabili prima che diventino rifiuti, individuare le tecniche/modalità di rigenerazione/riuso, attivare le filiere di mercato in grado di assorbire e rimettere in circolazione i prodotti/articoli così rigenerati. La funzione del Valorizzatore è declinata nei Centri del Riuso in tutto il territorio regionale, quali punti nevralgici dei processi di recupero dei rifiuti e sedi naturali di ottimizzazione dei prodotti recuperabli. Sul modello dell esperienza francese l introduzione di questo profilo ha lo scopo di promuovere la partecipazione alla formazione continua sui luoghi di lavoro dei lavoratori delle imprese sociali, con l obiettivo di rafforzarne l occupabilità sul lungo periodo. Lo sviluppo di nuove competenze è in grado di facilitare la partecipazione al mercato del lavoro europeo sviluppando ulteriori filiere e processi di cooperazione nel settore della green economy, soprattutto quelli legati al riuso degli oggetti e dei materiali prima che questi diventino rifiuti. Tutto questo sviluppando i Centri del Riuso come luoghi dell innovazione per eccellenza. In questi contesti, si vuole testare l efficienza e l efficacia del ruolo del valorizzatore, in particolare la possibilità di sviluppare nuovi Centri all interno delle stesse PMI Sociali o, rispetto a Centri già esistenti, la capacità di migliorarne le performance.

SVILUPPO N WORK PACKAGES PARTNER 1 Governance RER ITA 2 Coordinamento e comunicazione interna ed esterna 3 Definizione profilo europeo 4 FORMAZIONE E ASSISTENZA al trasferimento dell innovazione 5 Validazione e Sperimentazione orizzontale (GENERALE) ORIUS ITA TRINJOVE ES ENVI FR UNI MO.RE. ITA 6 Sperimentazioni verticali (RAEE, TESSILE, INGOMBRANTI) ORIUS ITA 7 Adattamento METODOLOGICO del dispositivo RER ITA 8 Networking e diffusione RREUSE BE 9 Monitoraggio e valutazione PESTALOZZI RO Il progetto ha l obiettivo di trasferire e diffondere in Italia, a fianco di altri paesi partner, un dispositivo formativo francese, che promuove il profilo professionale innovativo del Valorizzatore dei rifiuti nel contesto dell economia sociale regionale. Il Valorizzatore è una figura esperta nella filiera di prevenzione/gestione/riciclo/riuso dei rifiuti, in grado di selezionare gli oggetti/materiali valorizzabili, anche prima che diventino rifiuti, per attivare tutti i processi in grado di rivitalizzarli e ricollocarli sul mercato. Sono 3 le aree strategiche di innovazione attesa: - formazione: crescita competenze dei professionisti del settore green - sociale: crescita occupazione di fasce deboli e del sistema economia sociale - ambiente: riduzione dei rifiuti e nuovo modello di intervento nel settore green-waste Si tratta di verificare e testare se il profilo è sostenibile sul mercato e può creare sviluppo di filiere e quindi occupazione, basandosi su attività di formazione continua calate nei contesti produttivi tramite un processo di sperimentazione al ruolo e funzioni professionali di valorizzazione dei rifiuti. La sperimentazione sarà rivolta a imprese sociali che già operano nell ambito del riuso, centri raccolta, trattamento rifiuti, ecc. Nel progetto, quindi, si sviluppa una attività legata alla definizione del profilo in linea con il sistema ECVET e EQF e al riconoscimento degli apprendimenti sviluppati in contesti informali, a partire da come si definiscono e riconoscono i profili professionali a livello di Regione ER e le relazioni tra il sistema regionale italiano di definizione delle competenze, qualifiche e certificazione delle stesse e quelli nazionali e europei.

Si prevede quindi la strutturazione del profilo, la sperimentazione di modelli di riconoscimento e certificazione e la valutazione di un eventuale inserimento nei repertori regionali delle qualifiche, nonché la verifica di adozione del libretto formativo. Nell area formazione si tratta di individuare: - sia i contenuti e le modalità informali più efficaci per questa competenza, nel settore green calato in ambito sociale, verso i manager e a cascata, in modo più operativo, verso i lavoratori (anche svantaggiati) - sia un modello di riconoscimento di questa modalità di apprendimento informale nella Regione, che poi possa essere validata e riconosciuta a livello europeo (ECVET, EQF), a partire dai paesi/regioni dei partner del progetto Obiettivi indiretti sono: - mettere in campo alcuni piani di sviluppo dell economia sociale nel settore recupero rifiuti, ovvero piani di business a livello europeo, che prevedano una significativo sviluppo dell occupazione sociale - questi piani potranno riguardare eco-design, recupero materie prime e seconde, conferimento e gestione del valore aggiunto di materiali considerati poveri, nuove tecniche di riuso prodotti, nuovi mercati in cui collocarli, etc. (raee, ingombranti, tessili, ma anche compost o altro ) - la sede delle sperimentazioni è altrettanto importante: nelle imprese sociali che già operano in questi settori, se possibile nei Centri del riuso (obiettivo Regione in sintonia con Società del riciclo incoraggiata dalla Commissione) e in altri contesti che rappresentano un modo innovativo di organizzare il sistema del riuso/riciclo di prossimità quindi si potrà incrementare indirettamente la nascita di nuovi Centri del riuso e individuare nuove strategie per renderli sempre più efficaci nel ridurre il volume dei rifiuti - obiettivo è dunque, necessariamente, anche quello di aprire nuove relazioni istituzionali, imprenditoriali e commerciali attraverso i partner, sia privati sia pubblici, con l idea di consolidare dei network interregionali e stipulare patti e memorandum per lo sviluppo e una sostenibilità a lungo termine dei risultati del progetto. I principali processi del trasferimento del dispositivo prevedono: - Identificazione del profilo tramite un Tavolo scientifico-pedagogico, guidato dal partner spagnolo, in base ai sistemi europei EQF ed ECVET (WP3) - trasferimento e accompagnamento dell innovazione, guidato dal partner francese, tramite l osservazione sul campo e l accompagnamento formativo (WP 4) - validazione e sperimentazione dell innovazione, guidate dai partner italiani, dove i lavoratori delle imprese sociali sperimentano le funzioni professionali del Valorizzatore (WP 5 e 6) - adattamento metodologico del dispositivo secondo i sistemi IFP dei paesi riceventi, guidato dalla Regione Emilia Romagna (WP7) - networking e diffusione, guidati dal partner belga, tramite iniziative di comunicazione, informazione, disseminazione, manistreaming (WP 8)

- monitoraggio e valutazione, guidati dal partner rumeno (WP 9).