1/38 E un metodo ispettivo di tipo discount effettuato da esperti di usabilità. Consiste nel valutare se una serie di principi di buona progettazione sono stati applicati correttamente. Si basa sull uso di linee guida o euristiche. 2/38 Benefici: economicità, velocità di applicazione Rischi: soggetta all esperienza dei valutatori: i problemi rilevati non sono legati allo svolgimento dell attività Molto utile prima di condurre valutazioni con gli utenti, per eliminare gli errori di progettazione più grossolani Nella progettazione UCD non é sufficiente, occorre integrarlo con valutazioni con l utente.
3/38 Moltissimi tipi di linee guida: Per principi generali (principi di design di Norman, euristiche di Nielsen, ecc...) Per indicazioni di dettaglio (linee guida sull uso del colore, sull aspetto di icone, menu, etichette, bottoni, ecc...) Per applicazioni particolari (web, utenti disabili, ecc...) 4/38 Le 10 euristiche generali di Nielsen 1. Informare l utente sullo stato del sistema 2. Prevedere un linguaggio semplice e naturale 3. Dare controllo e libertà di uscita all utente 4. Essere coerenti e tenere conto degli standard 5. Prevenire gli errori 6. Favorire il riconoscimento piuttosto che il ricordo 7. Fornire delle scorciatoie per gli utenti più esperti 8. Adottare un estetica ed un design minimalista 9. Aiutare l utente a riconoscere, diagnosticare e recuperare gli errori. 10. Fornire aiuto e documentazione Da Jakob Nielsen (1994) http://www.useit.com/papers/heuristic/heuristic_list.html
5/38 1. Informare l utente sullo stato del sistema Fornire un feedback costante su: cosa sta facendo il sistema che effetti ha avuto o sta avendo l azione dell utente dove si trova l utente rispetto all interazione avuta col sistema 6/38 1. Informare l utente sullo stato del sistema Cosa sta facendo il sistema? Es. Feedback sui tempi di attesa
7/38 1. Informare l utente sullo stato del sistema Che effetto ha avuto o sta avendo la mia azione? Es. In che modalità mi trovo? Cosa ho selezionato? 8/38 1. Informare l utente sullo stato del sistema dove mi trovo rispetto all interazione avuta col sistema? Es. In che parte del sito mi trovo?
9/38 1. Informare l utente sullo stato del sistema dove mi trovo rispetto all interazione avuta col sistema? Es. In che parte del sito mi trovo? 10/38 2. Prevedere un linguaggio semplice e naturale Parlare il linguaggio dell utente Usare il modello concettuale dell utente Strutturare l accesso alle informazioni in modo da rispettare le le sue aspettative Rimuovere o nascondere le informazioni irrilevanti e di cui c è bisogno solo raramente Raggruppare le informazioni che devono essere utilizzate in modo integrato Creare gerarchie visive (informazioni più importanti più grandi, informazioni meno importanti più piccole).
11/38 2. Prevedere un linguaggio semplice e naturale Es. Non mostrare all utente la terminologia propria del sistema?!! Es. Utilizzare icone e abbreviazioni che siano significative per l utente 12/38 3. Dare controllo e libertà di uscita all utente Fare in modo che l utente non si senta in trappola Gli utenti spesso si imbattono per errore in funzioni del sistema che non intendevano usare o in pagine web di cui non hanno bisogno. Bisogna fornire loro vie d uscita ben chiare e visibili, senza costringerli a lunghe interazioni col sistema.
13/38 3. Dare controllo e libertà di uscita all utente Es. Comandi software che consentono di liberarsi Cancel (Annulla) nelle dialog box Undo (per ritornare allo stato iniziale) Stop; Interrupt (specialmente per operazioni lunghe) Quit (per uscire in ogni momento da un programma) Default (per ripristinare lo stato iniziale) 14/38 3. Dare controllo e libertà di uscita all utente Es. La navigazione persistente nei siti web Link alla home page ben visibile da tutte le pagine
15/38 4. Essere coerenti e tenere conto degli standard Le stesse parole, gli stessi comandi, le stesse azioni devono produrre gli stessi effetti in situazioni equivalenti. (Predicibilità) I comandi, i pulsanti, i link che hanno la stessa funzione devono apparire nella stessa collocazione e nello stesso ordine in tutte le schermate o finestre di dialogo. Gli standard più consolidati devono essere violati solo se c è un chiaro valore aggiunto. 16/38 4. Essere coerenti e tenere conto degli standard Es. I tasti OK e Cancel nelle finestre di dialogo non devono cambiare posizione nell ambito della stessa interazione
17/38 4. Essere coerenti e tenere conto degli standard Es. Il comando ricerca è quasi sempre rappresentato come un bottone e comunque mai come un link che invia ad un altra pagina. Di solito inoltre si trova sul lato destro rispetto ai campi di ricerca. L utente perde inutilmente tempo a cercarlo. Sito Trenitalia.com 18/38 4. Essere coerenti e tenere conto degli standard Es. Il cosiddetto Three Panel Layout. Questa struttura tipo si è molto consolidata nei siti web e, in quanto tale, guida gli utenti nell interazione. Si può usare una struttura diversa ma con molta cautela. Where I can go? Where am I? What s here?
19/38 5. Prevenire gli errori Le persone fanno errori di continuo. Nemmeno un minuto di normale conversazione passa senza un intoppo, una ripetizione, un a frase interrotta e lasciata in sospeso o rettificata.il linguaggio offre meccanismi speciali per rendere le correzioni talmente automatiche che i partecipanti non le notano quasi; anzi, rimangono sorpresi quando qualcuno fa notare gli errori. I dispositivi artificiali non hanno la stessa tolleranza: premete il tasto sbagliato e può essere il caos (Norman, 1988) 20/38 5. Prevenire gli errori Non utilizzare rappresentazioni simili per funzioni diverse (Separare comandi con funzioni molto diverse/opposte) Utilizzare funzioni obbliganti che impediscano l esecuzione di azioni errate Fornire messaggi chiari sugli effetti di azioni irreversibili.
21/38 5. Prevenire gli errori Es. Fornire un avviso dettagliato sulle dimensioni di ciò che si sta per eliminare 22/38 5. Prevenire gli errori Es. Mettere in evidenza il contenuto dei link che, una volta cliccati, possono richiedere tempi molto lunghi di download.
23/38 6. Favorire il riconoscimento piuttosto che il ricordo Minimizzare il carico di memoria dell utente Ridurre il più possibile le informazioni che devono essere tenute a mente Rendere facilmente accessibili e visibili le informazioni necessarie per procedere nell interazione I computer sono bravi a ricordare le persone meno!. 24/38 6. Favorire il riconoscimento piuttosto che il ricordo Es. La funzione Salva con nome
25/38 6. Favorire il riconoscimento piuttosto che il ricordo Es. La funzione Calendario 26/38 6. Favorire il riconoscimento piuttosto che il ricordo Es. La funzione Calendario
27/38 7. Fornire scorciatoie per gli utenti più esperti Consentire agli utenti più esperti di di fare le azioni più frequenti nel modo più veloce Rendere il sistema sufficientemente flessibile da adattarsi ai diversi livelli di expertise degli utenti. 28/38 7. Fornire scorciatoie per gli utenti più esperti Es. I Comandi normalmente individuati nei menu, eseguibili con combinazioni di tasti. Windows Mac Os Control + S S
29/38 7. Fornire scorciatoie per gli utenti più esperti Es. Anticipazioni del browser nell inserimento di stringhe ricorrenti 30/38 7. Fornire scorciatoie per gli utenti più esperti Es. strategie di navigazione alternative: Ricerca tramite menu Ricerca diretta per parola Importante: distinguere fra modalità di interazione step-by-step (tipo wizard ) e modalita di interazione dirette
31/38 8. Adottare un estetica ed un design minimalista Il dialogo con l utente non deve contenere informazioni che sono irrilevanti o raramente necessarie Ogni unità di informazione extra (sotto forma di testo, immagini, animazioni) è in competizione con le unità di informazione rilevanti e diminuisce la loro visibilità. 32/38 8. Adottare un estetica ed un design minimalista Less is More
33/38 9. Aiutare l utente a riconoscere, diagnosticare e recuperare gli errori. Permettere all utente di riconsiderare le sue azioni Rendere visibile la storia delle azioni che ha svolto Fornire messaggi di errore che siano chiari ed indichino le possibili vie d uscita. 34/38 9. Aiutare l utente a riconoscere, diagnosticare e recuperare gli errori. La funzione di Undo nei programmi Office
35/38 9. Aiutare l utente a riconoscere, diagnosticare e recuperare gli errori. Un messaggio d errore che rende subito chiaro dove andare a controllare 36/38 10. Fornire aiuto e documentazione Ricorrere a funzioni di aiuto e documentazione sul funzionamento del sistema solo se non se ne può proprio fare a meno. Aiuto e documentazione dovrebbero essere: facilmente accessibili focalizzati sui compiti e gli obiettivi dell utente basati su passi concreti da mettere in pratica di dimensioni contenute
37/38 Riepilogando 1. Informare l utente sullo stato del sistema 2. Parlare il linguaggio dell utente 3. Dare controllo e libertà di uscita all utente 4. Essere coerenti e tenere conto degli standard 5. Prevenire gli errori 6. Favorire il riconoscimento piuttosto che il ricordo 7. Fornire delle scorciatoie per gli utenti più esperti 8. Adottare un estetica ed un design minimalista 9. Aiutare l utente a riconoscere, diagnosticare e recuperare gli errori. 10. Fornire aiuto e documentazione 38/38 Procedura operativa Acquisizione di un minimo di conoscenza del dominio Valutazione da parte di almeno 3 esperti (separatamente) Rielaborazione congiunta e classificazione dei problemi secondo una lista di priorità Elaborazione di indicazioni per la riprogettazione ID Problema Rilevato Principio Violato Gravità 1 A M B 2 A M B