VELOCITA' DI FUGA E RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI SECONDO LA FISICA CLASSICA

Documenti analoghi
L ATOMO SECONDO LA MECCANICA ONDULATORIA IL DUALISMO ONDA-PARTICELLA. (Plank Einstein)

LA GRAVITAZIONE. Legge di Gravitazione Universale 08/04/2015 =6, /

III E 14 Novembre 2015 Verifica di Fisica tutte le domande e tutti gli esercizi

RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI FISICA

Q: Ma esistono? A: Si, erano stati previsti in modo teorico, sviluppando le equazioni della relatività generale, da Karl Schwarzchild nel 1916.

TEORIA DELLA RELATIVITA

I BUCHI NERI. Origine ed evoluzione di questi mostri spaziali. Andrea Longobardo Istituto Fisica Spazio Interplanetario INAF

L ORIGINE DELLA LUNA

LAVORO ENERGIA POTENZA Domande Esercizi. 1. Cosa significa dire che un sistema fisico possiede energia utile?

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Senior

La relatività generale. Lezioni d'autore

Lezione 6. Forze attive e passive. L interazione gravitazionale. L interazione elettromagnetica.

Generalità delle onde elettromagnetiche

Forze Legge di Gravitazione Universale

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Verifica sommativa di Fisica Cognome...Nome... Data

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

LA RELATIVITÀ GENERALE: SPAZIOTEMPO CURVO. Alessandro Tomasiello

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità

MA DIO GIOCA A DADI CON IL MONDO?

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello

Ricerca Di Fisica La Teoria della Relatività

Sulla superficie interna del guscio sferico (induzione totale) si avrà la carica indotta q distribuita uniformemente, quindi

Pag. 1. Il tempo e lo spazio nella teoria della relatività

Università del Sannio

Gravità e moti orbitali. Lezione 3

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce

Ciao! Oggi apriamo l Osservatorio per scoprire la nostra Galassia e l Universo per come possiamo conoscerli oggi.

Il Metodo Scientifico

Corso di ASTRONOMIA DI BASE Esercitazioni: MOVIMENTO DEI CORPI. Allegato alla seconda serata del corso 09/02/2012.

Misteri nell Universo

Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica

4 FORZE FONDAMENTALI

Sintesi degli argomenti di fisica trattati (parte uno)

FISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

PRINCIPIO DI INCERTEZZA, GRAVITAZIONE E TEMPERATURA DEI BUCHI NERI

Tempi Moduli Unità /Segmenti. 2.1 La conservazione dell energia meccanica

Facoltà di Farmacia - Anno Accademico A 08 Aprile 2015 Esercitazione in itinere

Risolviamo un esercizio per illustrare il fenomeno in modo dettagliato anche se,in alcuni punti, semplificato.

ELEMENTI di TEORIA degli INSIEMI

UNIVERSO STATICO E UNIVERSO IN ESPANSIONE

Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton

GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI

ANALISI DELL OSCURAMENTO AL BORDO

Verso la gravità quantistica

Fenomeni quantistici

5 CORSO DI ASTRONOMIA

Principio di inerzia

approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali

OSSERVARE E MISURARE

I buchi ne!: piccoli. e gran" cannibali

Simulazionme Prova Scritta Completa-Fisica 9 CFU Corso di Laurea in Tossicologia dell ambiente e degli alimenti

Le leggi della meccanica

Grandezze fisiche e loro misura

LA NOTAZIONE SCIENTIFICA

Quando un corpo è in movimento??? Ulteriori attività formative a.a. 2011/12 2

BUCHI NERI: un biglietto di sola andata

IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica

Occhio agli occhi: uno sguardo sul mondo della visione

FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1

( x) Definizione: si definisce dominio (o campo di esistenza) di una funzione f ( x) l insieme dei valori

9. CALCOLO INTEGRALE: L INTEGRALE INDEFINITO

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO

Estrazione di elettroni da un metallo illuminato. Prime osservazioni Hertz 1857 Esperimento di Lenard 1902 Spiegazione teorica di Einstein

PARTE V TEORIA DELLA RELATIVITÀ GENERALE

Dinamica. Relazione tra forze e movimento dei corpi Principi della dinamica Conce4 di forza, inerzia, massa

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior

Il teorema di Lagrange e la formula di Taylor

Astronomia Lezione 17/10/2011

circostanze che lo determinano e lo modificano. Secondo alcuni studi portati avanti da Galileo GALILEI e Isac

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2014 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior

15/04/2014. Serway, Jewett Principi di Fisica IV Ed. Capitolo 8. Generalizziamo, considerando due particelle interagenti.

L origine dell universo

FISICA. MECCANICA La Gravitazione. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

Onde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde

Unità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Densità e volume specifico

Radioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata

Dottorato in Fisica XIV ciclo n.s. 21 gennaio 2013 Prova scritta n.1

Diffusione da elettroni legati elasticamente

Problema (tratto dal 7.42 del Mazzoldi 2)

Gravità e moti orbitali. Lezione 3

Come vediamo. La luce: aspetti fisici. Cos è la luce? Concetti fondamentali:

Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Osservatorio Astrofisico di Catania. Università degli Studi di Catania Dipartimento di Fisica e Astronomia

Le relazioni che abbiamo ricavato verranno utilizzate per poter descrivere le situazioni realmente presenti sulle singole orbite.

1 Una nuova legge della gravitazione (la relatività generale)

ESERCIZI di FISICA. 1) Se 100 persone hanno giocato un sistema alla lotteria, vincendo in totale 10 M, quanti ha vinto ciascuno?

FISICA GENERALE Ingegneria edile/architettura

Evoluzione stellare: dalla nascita di una stella alla sua fine. Serafina Carpino

Energia del campo elettromagnetico

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

58. La forza centrifuga non si manifesta nel vuoto assoluto, ma solamente nello spazio ponderale fluido; ergo, essa dimostra l esistenza di questo.

L accelerazione di gravitá g - La caduta dei Gravi (Corpi)

ONDE ELETTROMAGNETICHE

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri

Quasar e Buchi Neri. Maria Massi (Max Planck Institut für Radioastronomie)

In quanti modi un buco nero può ucciderci?

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma.

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA

Transcript:

VELOCITA' DI FUGA E RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI SECONDO LA FISICA CLASSICA Per sfuggire all'attrazione gravitazionale di un corpo celeste ( come una stella o un pianeta) occorre possedere una velocità minima detta velocità di fuga. Esistono degli oggetti nell universo la cui densità è talmente alta che per sfuggire al loro campo gravitazionale sarebbe necessaria una velocità di fuga superiore a quella della luce nel vuoto; ma, poiché la velocità della luce è la massima velocità possibile, il campo gravitazionale di tali oggetti è insuperabile, nemmeno la luce e tutte le onde elettromagnetiche possono sfuggirgli. Un oggetto con queste caratteristiche viene definito un buco nero (black hole). Ogni buco nero è circondato da una superficie immaginaria, l' orizzonte degli eventi, caratterizzata dal fatto che in ogni suo punto la velocità di fuga equivale alla velocità della luce. All'interno di questa superficie la velocità della luce non è più sufficiente a sfuggire al buco nero, e dato che non esiste in natura una velocità maggiore, giungiamo alla conclusione che da ogni punto interno all'orizzonte degli eventi non può uscire nulla 1. Sebbene in realtà il buco nero vero e proprio sia un punto matematico, privo di dimensioni, di 1 La discussione su questo punto è tuttora in corso; la totalità dei fisici ritiene che una completa descrizione della materia allo stato di buco nero debba tener conto delle proprietà quantistiche di questa. Il carattere probabilistico della descrizione quantistica della materia, applicata ad un buco nero porterebbe alla conclusione che i buchi neri non sarebbero poi così neri!!!! L attuale mancanza di una teoria più generale che unifichi gravitazione e meccanica quantistica e l assenza di osservazioni sperimentali certe rende la discussione ipotetica ma estremamente interessante. Vedere in particolare le posizioni del fisico Stephen Hawking. 1

solito si considera il raggio dell'orizzonte degli eventi come il raggio del buco nero stesso. Conoscendo la massa M del buco nero è facile calcolare il raggio dell'orizzonte degli eventi: r = 2G M c 2 dove G è la costante di gravitazione universale, c è la velocità della luce. Se il Sole si potesse trasformare in buco nero avrebbe un raggio di 3 km, un buco nero di massa dieci volte maggiore, avrebbe un raggio di 30 km e così via. COME SI CALCOLANO LA VELOCITA' DI FUGA E IL RAGGIO DELL'ORIZZONTE DEGLI EVENTI un oggetto di massa m immerso in un campo gravitazionale a simmetria sferica creato da un oggetto di massa M (la massa M è molto più grande di m, M >> m) costituisce un sistema fisico per il quale vale il principio di conservazione dell'energia meccanica, la somma dell'energia potenziale e dell'energia cinetica è costante l'energia potenziale è data da E m (r) = E c (r) + E p (r) E p (r) = G mm r quella cinetica da E c (r) = 1 2 mv2 si considera solo l'energia cinetica dell'oggetto di massa m perché l'oggetto di massa M che crea il campo si considera fermo. L'energia meccanica è data quindi dalla relazione E m (r) = 1 2 mv2 G mm r 2

Se cambia la distanza tra m ed M, cambiano sia l'energia cinetica sia l'energia potenziale ma l'energia meccanica E (r) resta costante. m Per calcolare il valore di E (r) si può ragionare in questo modo, m se il corpo di massa m fosse posto a distanza infinità da M l'energia potenziale gravitazionale sarebbe zero e anche la sua ipotetica velocità di fuga v sarebbe zero; queste osservazioni permettono di affermare che l'energia meccanica di questo sistema è zero, E (r) = 0, quindi m 0 = 1 2 mv2 G mm r da cui semplificando 1 2 mv2 = G mm r 1 2 v2 = G M r possiamo ricavare la velocità necessaria affinché un oggetto di massa m possa sfuggire al campo gravitazionale creato da un'altra massa M v 2 = 2G M r estraendo la radice quadrata e considerando solo il valore positivo v = 2G M r 3

questa velocità è indipendente dalla massa m (che infatti non compare nella formula). La velocità limite v dipende quindi dalla massa M dell'oggetto che crea il campo e dalla distanza r considerata. Si può calcolare per quali valori della massa M e della distanza r la velocità v diventa la velocità c della luce, sostituendo, al primo membro, v con c si ottiene c = 2G M r da cui c 2 = 2G M r e quindi r = 2G M c 2 4

dove M è la Massa, G la costante di gravitazione universale e c la velocità della luce nel vuoto. Tale espressione definisce il cosiddetto Raggio di Schwarzschild; il raggio r così trovato determina la sfera (di raggio r) attorno ad M, chiamata orizzonte degli eventi. Un oggetto di massa m che si trovasse a questa distanza r non potrebbe abbandonare il campo gravitazionale creato da M perché per farlo si dovrebbe muovere alla velocità della luce. Nella teoria della relatività generale l'aumento della velocità di fuga è legato alla distorsione della struttura dello spazio-tempo indotta dalla massa M. L'orizzonte degli eventi è una particolare superficie dello spazio-tempo che separa i posti da cui possono sfuggire segnali da quelli da cui nessun segnale può sfuggire. In una accezione molto più generale, se per "evento" si intende un fenomeno (particolare stato della realtà fisica osservabile), che avviene, rispetto ad un sistema di riferimento, in un preciso punto dello spazio e in un determinato istante di tempo (identificato dalle quattro coordinate spazio-temporali x,y,z e t). Un "orizzonte degli eventi" può essere definito come una regione dello spazio-tempo oltre la quale cessa di essere possibile osservare il fenomeno. Nel caso dei buchi neri di Schwarzschild, l'orizzonte degli eventi è una superficie sferica che circonda una singolarità posta al centro della sfera; quest'ultima è un punto nel quale la densità sarebbe infinita e le leggi della fisica, secondo la teoria della relatività generale, perdono significato. 5

Una pagina di uno dei quaderni di lavoro di Einstein Un buco nero potrebbe essere teoricamente prodotto da un corpo celeste di grande massa solo se questo avesse densità tale da essere interamente contenuto all'interno dell'orizzonte degli eventi (se, cioè, il corpo celeste avesse raggio inferiore al raggio di Schwarzschild corrispondente alla sua massa totale). LA SINGOLARITA' RISPETTO ALLA QUALE CESSANO DI VALERE LE LEGGI DELLA FISICA E' PRESENTE ANCHE NELLA LEGGE DELLA FISICA CLASSICA CHE DESCRIVE L'INTERAZIONE GRAVITAZIONALE. Abbiamo già visto che il campo gravitazionale a simmetria sferica creato da una massa m è descritto dalla relazione E g (r) = G mm r 2 Quanto vale il campo nel punto in cui è situata la massa M? In corrispondenza a quel punto r = 0, ma se sostituiamo questo valore nella formula, si ottiene un'operazione, la divisione per zero, che non è definita. 6

utilizzando il concetto di limite si può dire che nel punto r = 0 il campo Eg(r) diventa infinitamente grande. Secondo la notazione dell'analisi matematica si scrive quello che succede per r = 0 non è descrivibile con le leggi della fisica classica; La struttura matematica della legge che descrive il campo gravitazionale è del tipo f(x) = k x 2 l'insieme di esistenza di questo tipo di funzioni è I: x R La funzione non è definita per x = 0. UN CAMPO GRAVITAZIONALE MOLTO INTENSO DEVIA ANCHE LA RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA 7

Questo effetto non è previsto dalla fisica classica mentre è una diretta conseguenza della teoria generale della relatività, la radiazione e.m segue la distorsione dello spazio-tempo; è questo percorso distorto (rispetto alla direzione rettilinea della luce della fisica classica) che noi classicamente descriviamo come attrazione della radiazione e.m. Onde elettromagnetiche e goniometria Un onda elettromagnetica si propaga nello spazio e nel tempo secondo un andamento di tipo sinosuidale. Come varia nel tempo l'ampiezza di un'onda elettromagnetica (monocromatica con frequenza ) che si propaga è descritta dalla funzione I(t) = I 0 sen( t + ); I 0 rappresenta l'ampiezza massima dell'onda e.m., quello che per la funzione seno sarebbe 1, e la frequenza dell onda em. La funzione che descrive l'onda, a parte i simboli diversi, non è niente altro che la funzione f(x) = senx 8

Esercizi e problemi 1. Calcolare il la velocità di fuga dal pianeta Terra. 2. Calcolare la velocità di fuga dal pianeta Giove. 3. Calcolare che raggio dovrebbe avere il raggio della Terra perché la velocità di fuga dal suo campo gravitazione sia esattamente la velocità della luce. 4. Calcolare che raggio dovrebbe avere il Sole perché diventi un buco nero.. 5. Alcuni astronomi sono certi che alla periferia del Sistema Solare esista un pianeta che ha una massa di circa 10 masse terrestri; quale potrebbe essere la velocità di fuga dal suo campo gravitazionale? 6. Un corpo celeste ha una massa M=10 40 kg e un raggio r=10 5 m. dire se si tratta di un buco nero e, nel caso la risposta sia affermativa, calcolarne il raggio di Schwarzschild (orizzonte degli eventi). 9