LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello)

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LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. Zona parto a. Obiettivo gestionale: ambiente pulito ed asciutto predisporre all interno dell allevamento un reparto da adibire esclusivamente al parto delle bovine negative ai test, rigorosamente isolato dal resto della mandria e in particolare dalle bovine infette; se è possibile utilizzare box singoli di adeguate dimensioni; utilizzare la zona parto solo per il periodo strettamente necessario al parto ed esclusivamente per questo scopo; evitare il contatto diretto e indiretto della sala parto con altri reparti, in particolare con l infermeria; la coppia vacca-vitello deve rimanere nella zona parto per un tempo inversamente proporzionale alla densità di vacche (anche più di un mese se sono utilizzati box singoli, 1 o 2 settimane se la densità è elevata); tosare e lavare le mammelle prima del parto; alimenti attrezzature differenti tra di loro e da quelle impiegate per gli animali infetti. B. Allevamento dei vitelli lattanti a. Obiettivo gestionale: evitare contatti con materiale od ambiente infetti i vitelli, figli di vacche negative ai test e senza sintomi clinici sospetti di Paratubercolosi, una volta usciti dalla zona parto devono essere allevati con la madre in piccoli gruppi, rigorosamente isolati dalle vacche con sintomi clinici conclamati o sospetti, nonché da quelle positive ai test diagnostici; evitare la contaminazione fecale di alimenti e acqua d abbeverata. C. Reparto manzette, manze e torelli fecale di alimenti e acqua d abbeverata realizzare e mantenere la suddivisione dei gruppi per età; evitare il contatto diretto ed indiretto degli animali da rimonta con gli adulti e le loro feci (allevare questi soggetti in reparti separati, utilizzare attrezzature separate o adeguatamente pulite e disinfettate, effettuare pulizia e disinfezione delle calzature); evitare la contaminazione fecale di alimenti e acqua d abbeverata; evitare l alimentazione della rimonta con foraggi sui quali, in campo, sia stato fatto spandimento di liquami e letame, se non nelle condizioni di sicurezza (stoccaggio e fermentazione delle deiezioni prima dello spandimento, interramento in campo mediante aratura); pag 1 di 3

non alimentare la rimonta con i residui di mangiatoia dei soggetti adulti. D. Animali adulti a. Obiettivi gestionali: eliminare animali ad alto rischio; gestire i soggetti risultati positivi ai test per ridurre il rischio di contagio per i giovani. predisporre un recinto/reparto, ben isolato dal resto della mandria, nel quale collocare i capi infetti, positivi ai test diagnostici; evitare qualsiasi contatto diretto e indiretto tra il reparto infetto e il resto della mandria; i vitelli nati eventualmente nel reparto infetto non potranno essere destinati alla riproduzione; eliminare immediatamente i soggetti con sintomatologia clinica di Paratubercolosi, destinandoli al macello; eliminare i capi risultati positivi ai test, rispettando come limite massimo i tempi indicati nelle tabelle del successivo punto G; identificare la discendenza di vacche che abbiano manifestato forme cliniche e/o risultate positive ai test, che va considerata e gestita come infetta, allevandola nel reparto in isolamento; evitare la contaminazione fecale di alimenti e acqua d abbeverata; alimenti attrezzature differenti tra di loro e da quelle impiegate per gli altri animali non infetti. E. Pascolo fecale del pascolo e dell acqua d abbeverata escludere dal pascolo i capi positivi ai test; l area di pascolo deve essere opportunamente recintata per impedire l ingresso di altri animali di specie sensibili all infezione paratubercolare (ruminanti); tenere evidenza del periodo e della località dove il pascolo viene effettuato e degli animali che vi sono stati condotti; recintare le pozze d acqua, garantendo sistemi di abbeverata nei quali sia evitata il più possibile la contaminazione fecale dell acqua; garantire un area sufficiente per dimensione ed effettuare le opportune rotazioni; F. Introduzione/contatto con soggetti esterni all allevamento a. Obiettivo gestionale: evitare l acquisto di capi infetti e la reinfezione dell allevamento acquistare, se possibile, da allevamenti certificati; conoscere l identità, la storia sanitaria e il livello di biosicurezza degli allevamenti d origine; evitare di acquistare animali da allevamenti con rischio Paratubercolosi più alto rispetto all allevamento di destinazione; se gli allevamenti d origine non sono certificati, sottoporre a test gli animali (tori e bovine) acquistati, secondo il seguente schema: - un test ELISA prima dell introduzione degli animali in allevamento, - un test ELISA e colturale delle feci dopo i 18-20 mesi di età, pag 2 di 3

non acquistare soggetti positivi ai test; isolare e impedire il contatto dei bovini acquistati con i soggetti giovani, fino al risultato dei test diagnostici; valutare il rischio di contagio da parte di altre specie a contatto con i bovini, come ovini e caprini. G. Test d allevamento a. Obiettivo gestionale: determinare la presenza e/o la prevalenza dell infezione; identificare i bovini infetti, verificare i progressi del PGS. mirare i test al fine delle conoscenze che si vogliono acquisire; sottoporre a test i soggetti con forma clinica sospetta, per una rapida eliminazione e per la stima della prevalenza dei casi clinici; registrare gli esiti, definire la prevalenza, individuare i bovini a rischio elevato e gli interventi da adottare; programmare lo schema diagnostico, al fine di disporre di risultati aggiornati per affrontare le decisioni manageriali opportune e stimolare consapevoli azioni di prevenzione; usare i risultati come parte integrante del PGS, secondo i criteri sottoriportati: Esame sierologico ELISA: Risultato Negativo Dubbio Debolmente positivo Positivo Fortemente positivo Esame colturale delle feci Eliminazione fecale assente bassa moderata alta molto alta Mantenere in allevamento per un altra lattazione Mantenere e ricontrollare Mantenere, prevedendo un riforma anticipata Mantenere in allevamento per un altra lattazione Mantenere, ricontrollare (valutare anche in funzione dell esito ELISA) Riformare immediatamente H. Controllo dei fattori condizionanti/scatenanti a. Obiettivo gestionale: evitare o ridurre la presenza di fattori condizionanti che possono incidere sulle difese immunitarie dell animale e indurre la comparsa di manifestazioni cliniche con conseguente aumento della diffusione di Map nell ambiente. evitare sovraffollamento; prestare particolare cura alla alimentazione evitando forzature alimentari, errori, carenze o squilibri della razione; effettuare le opportune integrazioni minerali e vitaminiche; migliorare il più possibile il benessere animale, in particolare nei confronti delle criticità climatiche; preparare in modo corretto, dal punto di vista alimentare, le bovine al parto; effettuare controlli e i trattamenti antiparassitari in particolare nel caso in cui la mandria sia portata al pascolo. pag 3 di 3

LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA PARATUBERCOLOSI NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINE DA CARNE (linea vacca-vitello) A. Zona parto a. Obiettivo gestionale: ambiente pulito ed asciutto predisporre all interno dell allevamento un reparto da adibire esclusivamente al parto delle bovine negative ai test, rigorosamente isolato dal resto della mandria e in particolare dalle bovine infette; se è possibile utilizzare box singoli di adeguate dimensioni; utilizzare la zona parto solo per il periodo strettamente necessario al parto ed esclusivamente per questo scopo; evitare il contatto diretto e indiretto della sala parto con altri reparti, in particolare con l infermeria; la coppia vacca-vitello deve rimanere nella zona parto per un tempo inversamente proporzionale alla densità di vacche (anche più di un mese se sono utilizzati box singoli, 1 o 2 settimane se la densità è elevata); tosare e lavare le mammelle prima del parto; alimenti attrezzature differenti tra di loro e da quelle impiegate per gli animali infetti. B. Allevamento dei vitelli lattanti a. Obiettivo gestionale: evitare contatti con materiale od ambiente infetti i vitelli, figli di vacche negative ai test e senza sintomi clinici sospetti di Paratubercolosi, una volta usciti dalla zona parto devono essere allevati con la madre in piccoli gruppi, rigorosamente isolati dalle vacche con sintomi clinici conclamati o sospetti, nonché da quelle positive ai test diagnostici; evitare la contaminazione fecale di alimenti e acqua d abbeverata. C. Reparto manzette, manze e torelli fecale di alimenti e acqua d abbeverata realizzare e mantenere la suddivisione dei gruppi per età; evitare il contatto diretto ed indiretto degli animali da rimonta con gli adulti e le loro feci (allevare questi soggetti in reparti separati, utilizzare attrezzature separate o adeguatamente pulite e disinfettate, effettuare pulizia e disinfezione delle calzature); evitare la contaminazione fecale di alimenti e acqua d abbeverata; evitare l alimentazione della rimonta con foraggi sui quali, in campo, sia stato fatto spandimento di liquami e letame, se non nelle condizioni di sicurezza (stoccaggio e fermentazione delle deiezioni prima dello spandimento, interramento in campo mediante aratura); pag 1 di 3

non alimentare la rimonta con i residui di mangiatoia dei soggetti adulti. D. Animali adulti a. Obiettivi gestionali: eliminare animali ad alto rischio; gestire i soggetti risultati positivi ai test per ridurre il rischio di contagio per i giovani. predisporre un recinto/reparto, ben isolato dal resto della mandria, nel quale collocare i capi infetti, positivi ai test diagnostici; evitare qualsiasi contatto diretto e indiretto tra il reparto infetto e il resto della mandria; i vitelli nati eventualmente nel reparto infetto non potranno essere destinati alla riproduzione; eliminare immediatamente i soggetti con sintomatologia clinica di Paratubercolosi, destinandoli al macello; eliminare i capi risultati positivi ai test, rispettando come limite massimo i tempi indicati nelle tabelle del successivo punto G; identificare la discendenza di vacche che abbiano manifestato forme cliniche e/o risultate positive ai test, che va considerata e gestita come infetta, allevandola nel reparto in isolamento; evitare la contaminazione fecale di alimenti e acqua d abbeverata; alimenti attrezzature differenti tra di loro e da quelle impiegate per gli altri animali non infetti. E. Pascolo fecale del pascolo e dell acqua d abbeverata escludere dal pascolo i capi positivi ai test; l area di pascolo deve essere opportunamente recintata per impedire l ingresso di altri animali di specie sensibili all infezione paratubercolare (ruminanti); tenere evidenza del periodo e della località dove il pascolo viene effettuato e degli animali che vi sono stati condotti; recintare le pozze d acqua, garantendo sistemi di abbeverata nei quali sia evitata il più possibile la contaminazione fecale dell acqua; garantire un area sufficiente per dimensione ed effettuare le opportune rotazioni; F. Introduzione/contatto con soggetti esterni all allevamento a. Obiettivo gestionale: evitare l acquisto di capi infetti e la reinfezione dell allevamento acquistare, se possibile, da allevamenti certificati; conoscere l identità, la storia sanitaria e il livello di biosicurezza degli allevamenti d origine; evitare di acquistare animali da allevamenti con rischio Paratubercolosi più alto rispetto all allevamento di destinazione; se gli allevamenti d origine non sono certificati, sottoporre a test gli animali (tori e bovine) acquistati, secondo il seguente schema: - un test ELISA prima dell introduzione degli animali in allevamento, - un test ELISA e colturale delle feci dopo i 18-20 mesi di età, pag 2 di 3

non acquistare soggetti positivi ai test; isolare e impedire il contatto dei bovini acquistati con i soggetti giovani, fino al risultato dei test diagnostici; valutare il rischio di contagio da parte di altre specie a contatto con i bovini, come ovini e caprini. G. Test d allevamento a. Obiettivo gestionale: determinare la presenza e/o la prevalenza dell infezione; identificare i bovini infetti, verificare i progressi del PGS. mirare i test al fine delle conoscenze che si vogliono acquisire; sottoporre a test i soggetti con forma clinica sospetta, per una rapida eliminazione e per la stima della prevalenza dei casi clinici; registrare gli esiti, definire la prevalenza, individuare i bovini a rischio elevato e gli interventi da adottare; programmare lo schema diagnostico, al fine di disporre di risultati aggiornati per affrontare le decisioni manageriali opportune e stimolare consapevoli azioni di prevenzione; usare i risultati come parte integrante del PGS, secondo i criteri sottoriportati: Esame sierologico ELISA: Risultato Negativo Dubbio Debolmente positivo Positivo Fortemente positivo Esame colturale delle feci Eliminazione fecale assente bassa moderata alta molto alta Mantenere in allevamento per un altra lattazione Mantenere e ricontrollare Mantenere, prevedendo un riforma anticipata Mantenere in allevamento per un altra lattazione Mantenere, ricontrollare (valutare anche in funzione dell esito ELISA) Riformare immediatamente H. Controllo dei fattori condizionanti/scatenanti a. Obiettivo gestionale: evitare o ridurre la presenza di fattori condizionanti che possono incidere sulle difese immunitarie dell animale e indurre la comparsa di manifestazioni cliniche con conseguente aumento della diffusione di Map nell ambiente. evitare sovraffollamento; prestare particolare cura alla alimentazione evitando forzature alimentari, errori, carenze o squilibri della razione; effettuare le opportune integrazioni minerali e vitaminiche; migliorare il più possibile il benessere animale, in particolare nei confronti delle criticità climatiche; preparare in modo corretto, dal punto di vista alimentare, le bovine al parto; effettuare controlli e i trattamenti antiparassitari in particolare nel caso in cui la mandria sia portata al pascolo. pag 3 di 3