QUANTO COSTA USCIRE DALL EURO?

Documenti analoghi
Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

La politicamonetarianell Eurosistema

ALL ITALIA CONVIENE DAVVERO RESTARE NELL EURO?

Banche. Unimpresa, stretta su btp minaccia 280 mld debito in scadenza nel 2016

LA GRANDE SPECULAZIONE OVVERO IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD

Supplementi al Bollettino Statistico

L ANDAMENTO DEI PRINCIPALI DATI MACROECONOMICI: ECONOMIA ITALIANA ANCORA IN DIFFICOLTA

BILANCIA DEI PAGAMENTI

La Banca Centrale. La Banca Centrale (BC)

Supplementi al Bollettino Statistico

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

BANCA CENTRALE EUROPEA

LA CRISI SI AGGRAVA: ANCHE L EXPORT CALA

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità

La Bilancia dei Pagamenti. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale

TUTTI GLI EFFETTI DEL SUPER EURO

Insegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale. III LEZIONE Profilo economico e finanziario della gestione. Prof.

Il Mattinale Roma, martedì 24 gennaio 2017

Indice. Premessa 23 Ringraziamenti 31

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

UNIONE MONETARIA. I paesi aderenti adottano un unica moneta

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI

RAPPORTO CER Aggiornamenti

ALLENTAMENTO MONETARIO: SOLUZIONE O MINACCIA?

Supplementi al Bollettino Statistico

La Bilancia dei Pagamenti. Giuseppe De Arcangelis 2017 Economia Internazionale

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Economia degli intermediari finanziari. La struttura finanziaria dell economia

IL QUANTITATIVE EASING FINO A ORA HA FUNZIONATO POCO

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2017

Introduzione 1. I Macroeconomia monetaria nazionale 17

Cdp: I semestre 2016 utile 1,15 miliardi di euro +25%

Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2017

6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA

RAPPORTO CER Aggiornamenti

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI

DOCCIA FREDDA SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA FONDAMENTI CAPITOLO 1 MONETA, ECONOMIE MONETARIE, SISTEMA DEI PAGAMENTI

SPREAD: DENTRO O FUORI DALL EURO

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2017

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 10

La crisi europea come crisi di bilancia dei pagamenti: il ruolo di TARGET2

CONTO ECONOMICO SEPARATO

L'economia italiana in breve

I MERCATI FINANZIARI : ALCUNE DEFINIZIONI

L'economia italiana in breve

IL TERMOMETRO DEL RISCHIO ITALIANO

INDIRIZZO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

LE PREVISIONI MACROECONOMICHE PER IL 2017

Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE. Rilevazione sui prodotti derivati over-the-counter a fine dicembre 2007

Comunicato stampa. Approvata la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2007

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi

BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2017

Assemblea ordinaria dei partecipanti al capitale della Banca d Italia. Relazione del Governatore Ignazio Visco

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5

L'economia italiana in breve

Corso di Ragioneria. Analisi di bilancio Caso pratico. Roma, 18 maggio Dott. Angelo De Marco Manager Advisory & Corporate Finance Banca Finnat

CON RIDUZIONE COSTO DENARO PIÙ LIQUIDITÀ PER FAMIGLIE ED IMPRESE PER 3,6 MILIARDI A cura dell Ufficio Studi della CGIA di Mestre

Attività economica e occupazione. L'inflazione. Il credito. Le previsioni macroeconomiche

BANCA CENTRALE EUROPEA

IL RAPPORTO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SUI CONTI DELL ITALIA

IL WORLD ECONOMIC OUTLOOK

RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO (parte II)

80 a Relazione annuale

RAPPORTO CER Aggiornamenti

Milano, 11 settembre 2003

Osservatorio Minghetti Superindice IBL Nota di aggiornamento N. 5

H E A L T H W E A L T H C A R E E R MERCER SURVEY 2016 M E D I A W E B C A S T 13 G I U G N O 2016

Struttura delle banche centrali: la Banca Centrale Europea Appunti per il corso PAS sul libro: Mishkin, Eakins, Forestieri, capitolo 9

LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE. Lucidi a cura di Marco Di Antonio

Economia monetaria. Mercati primari Mercati secondari. Prestiti Obbligazioni Azioni. Crediti. Crediti. diretti

Economia Politica e Istituzione Economiche

Economia Aziendale. Modelli e misure: il bilancio. Lezione 13

NOTA DAL C.S.C. Dove nasce la corsa della moneta in Eurolandia

Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia

Domanda e offerta di credito alle imprese durante la crisi. Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia

BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

Fideuram Rendimento Fondo a distribuzione dei proventi della categoria Assogestioni "Obbligazionari Euro governativi medio/lungo termine "

L'inflazione. Il credito. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali)

BANCA CENTRALE EUROPEA

COMUNICATO STAMPA BANCA POPOLARE DI MANTOVA SPA: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2013

Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012

Dipartimento di economia e statistica

L'inflazione. Il credito. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali)

Fondo Risultato netto del periodo Valore unitario della quota 1.792, ,017

i dossier TOH, È STATA TUTTA COLPA DELLA GRECIA O, MEGLIO, DELLA GERMANIA! 19 marzo 2012 a cura di Renato Brunetta

Economia Monetaria II Presentazione e nozioni preliminari

BANCHE: I CLIENTI ITALIANI SONO I PIU TARTASSATI D EUROPA

Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

RAPPORTO CER Aggiornamenti

i dossier IL GRANDE IMBROGLIO Cronaca di un anno difficile ( ) 26 settembre 2012 a cura di Renato Brunetta

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI DELLA ROMANIA NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2013

Prospettive economiche globali: lasciti, oscurità e incertezze

Transcript:

a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente QUANTO COSTA USCIRE DALL EURO? 25 gennaio 2017

EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 8 dicembre i deputati del Parlamento Europeo Marco Valli e Marco Zanni (EFDD) hanno inviato alla Banca Centrale Europea una interrogazione con richiesta di risposta scritta avente come oggetto lo squilibrio nei saldi TARGET2. Il 18 gennaio, il presidente della BCE, Mario Draghi, ha inviato la risposta dove ha spiegato che il motivo per cui i saldi sono elevati è da ricercarsi nella liquidità creata dal Quantitative easing della BCE, in alcuni paesi più che in altri. «Se un paese lasciasse l Eurosistema, i crediti e le passività della sua Banca Centrale Nazionale nei confronti della BCE dovrebbero essere regolati integralmente», ha concluso Draghi. E questo costerebbe all Italia 359 miliardi di euro.

INDICE 3 Il testo dell interrogazione La risposta di Mario Draghi Interpretazione

IL TESTO DELL INTERROGAZIONE 4 Definizione: TARGET2 è la piattaforma gestita dalla Banca centrale europea che le banche private dell Eurozona utilizzano per gestire i pagamenti in entrata e in uscita nei confronti di altre banche, delle amministrazioni pubbliche o dell Eurosistema. «Fino al 2008 i saldi TARGET2 dei Paesi erano sostanzialmente in equilibrio (vicini allo zero) mentre dopo la crisi finanziaria la forbice dei saldi ha iniziato ad ampliarsi in maniera rilevante. A settembre 2016 il saldo dell Italia era negativo per 344 miliardi mentre quello della Germania positivo per 676 miliardi.

IL TESTO DELL INTERROGAZIONE 5 TARGET2 opera come se fosse un sistema di regolamento netto dove di fatto il regolamento dei saldi non è effettuato mai. Considerando quanto precede, si interroga la BCE per sapere: 1. qual è il fattore principale che ha causato l allargarsi delle divergenze tra i saldi dei singoli paesi dopo la crisi del 2008; 2. se le divergenze tra i saldi rappresentano un fattore di squilibrio che può incidere sulla sostenibilità a medio-lungo termine dei fondamentali macroeconomici di un singolo paese, soprattutto con riferimento ai paesi con posizione permanentemente debitoria; 3. come tecnicamente sarebbero regolati i saldi, soprattutto le posizioni nette debitorie, nel caso in cui uno Stato membro partecipante al sistema uscisse dalla moneta unica.»

LA RISPOSTA DI MARIO DRAGHI 6 «Onorevole Valli, Onorevole Zanni, ringrazio dell interrogazione che mi è stata trasmessa con lettera dell 8 dicembre 2016 da Roberto Gualtieri, Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari. Come ho avuto modo di spiegare nella risposta all Onorevole Markus Ferber il 28 novembre 2016, il recente incremento dei saldi Target2 riflette in prevalenza i flussi di liquidità derivanti dal Programma di acquisto di attività (PAA) della BCE. I saldi Target2 sono cresciuti dopo l avvio del PAA in parte a causa di fattori tecnici relativi alla struttura dei mercati finanziari. In particolare, i servizi di regolamento sono concentrati in alcune piazze finanziarie.

LA RISPOSTA DI MARIO DRAGHI 7 I pagamenti transfrontalieri da parte delle banche centrali nazionali (BCN) per i titoli acquisiti nell ambito del PAA determinano variazioni dei saldi Target2 durante l attuazione della politica monetaria. Quasi l 80% delle obbligazioni acquisite dalle BCN nel quadro del PAA è stato ceduto da controparti non residenti nello stesso paese della BCN acquirente e circa la metà degli acquisti è stata effettuata da controparti situate all esterno dell area dell euro, che per lo più accedono al sistema di pagamento Target2 soprattutto tramite la Deutsche Bundesbank.

LA RISPOSTA DI MARIO DRAGHI 8 Ne è risultato un incremento del saldo Target2 della Deutsche Bundesbank nei confronti della BCE. Questo particolare meccanismo è illustrato in maggiore dettaglio nel nostro Bollettino economico e nel Monthly Report della Bundesbank.

LA RISPOSTA DI MARIO DRAGHI 9 In aggiunta, i saldi Target2 sono rimasti elevati poiché la liquidità creata dal nostro PAA si è concentrata soprattutto in certi paesi. Questo fenomeno riflette la struttura finanziaria dell area dell euro, in cui le banche con modelli imprenditoriali in grado di attrarre maggiori disponibilità liquide sono in genere situate in pochi centri finanziari. Guardando oltre l attuazione della nostra politica monetaria, gli acquisti nel contesto del PAA incoraggiano i venditori di tali attività a riequilibrare i loro portafogli. Poiché essi intraprendono anche altre forme di investimento o acquistano altri titoli, ivi compresi quelli di non residenti, vengono creati ulteriori flussi di liquidità, che contribuiscono a mantenere elevati i saldi Target2.

LA RISPOSTA DI MARIO DRAGHI 10 L attuale tendenza al rialzo dei saldi è quindi distinta dall aumento osservato da metà 2007 a fine 2008 e, nuovamente, da metà 2011 a metà 2012. L incremento dei saldi Target2 in questi periodi era riconducibile alle tensioni e alla frammentazione dei mercati dovute alla crisi finanziaria e del debito sovrano. Perdendo la possibilità di finanziarsi sul mercato, le banche di alcuni paesi hanno sostituito le fonti di provvista private con la liquidità di banca centrale ottenuta dalle rispettive BCN tramite operazioni di pronti contro termine.

LA RISPOSTA DI MARIO DRAGHI 11 La successiva ridistribuzione di questa liquidità, che ha risentito pesantemente delle tensioni di mercato, ha determinato una crescita dei saldi Target2. Tuttavia, il loro attuale incremento non è sintomatico di maggiori tensioni ed è quindi intrinsecamente diverso dai precedenti aumenti.

LA RISPOSTA DI MARIO DRAGHI 12 Di conseguenza, i saldi Target2 non sono, per loro natura, indicatori di una frammentazione dei mercati, né necessariamente di squilibri suscettibili di influire sulle variabili macroeconomiche fondamentali di un paese. La BCE continua a seguire attentamente l evoluzione dei saldi Target2. Se un paese lasciasse l Eurosistema, i crediti e le passività della sua BCN nei confronti della BCE dovrebbero essere regolati integralmente. Mario Draghi»

INTERPRETAZIONE 13 L Italia accusa nel sistema di pagamenti Target2 un saldo negativo di 358,6 miliardi, secondo i dati del novembre 2016. Nella risposta all interrogazione, Draghi ricorda di avere già precisato a fine novembre che «il recente incremento dei saldi Target2 riflette in prevalenza i flussi di liquidità derivanti dal Programma di acquisto di attività» (Paa), e cioè il Quantitative Easing varato dalla Bce per risollevare l'inflazione e contrastare i rischi di deflazione.

INTERPRETAZIONE 14 In aggiunta, i saldi Target2 «sono rimasti elevati poiché la liquidità creata dal programma della Bce si è concentrata soprattutto in certi Paesi. Questo fenomeno riflette la struttura finanziaria dell'area dell'euro, in cui le banche con modelli imprenditoriali in grado di attrarre maggiori disponibilità liquide sono in genere situate in pochi centri finanziari».

INTERPRETAZIONE 15 L attuale tendenza al rialzo dei saldi, secondo Draghi, «è quindi distinta dall aumento osservato da metà 2007 a fine 2008 e, nuovamente, da metà 2011 a metà 2012». In questi periodi, l incremento «era riconducibile alle tensioni e alla frammentazione dei mercati dovuti alla crisi finanziaria e del debito sovrano». Il loro attuale incremento, invece, «non è sintomatico di maggiori tensioni ed è quindi intrinsecamente diverso dai precedenti aumenti. Di conseguenza, i saldi Target2 non sono, per loro natura, indicatori di una frammentazione dei mercati, né necessariamente di squilibri suscettibili di influire sulle variabili macroeconomiche fondamentali di un Paese».