REGIONE PIEMONTE PROGETTO DI PIANO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) ADOTTATO DAL COMITATO ISTITUZIONALE DELL AUTORITA DI BACINO DEL FIUME PO CON DELIBERAZIONE N. 1/99 IN DATA 11 MAGGIO 1999. OSSERVAZIONI PERVENUTE Osservazione n. 1 Comune Prov. CASSANO SPINOLA ALESSANDRIA Numero protocollo Regione 6863 / 1999 Data 02-11-1999 Esponenti COMUNE DI CASSANO SPINOLA Tavole di piano Elaborato 8 Foglio 195 Sez I - Serravalle Scrivia Corsi d acqua Torrente Scrivia Note Oggetto dell osservazione Fasce fluviali di PAI.
Sintesi dell osservazione Il Comune di Cassano Spinola ha dato incarico, con D.G.C. n.69 del 07/10/98, al Dipartimento di Ing.Idraulica ed Ambientale della Facolta di Ingegneria dell Universita di Pavia di verificare lo scenario proposto dall Autorita di Bacino nella delimitazione delle fascie fluviali del Torrente Scrivia proposte dalla cartografia P.A.I. L iniziativa e condivisa dall Azienda Consortile Intercomunale del Bacino dello Scrivia che gestisce, in comune di Cassano Spinola, un impianto di depurazione in sponda destra in fregio al corso d acqua nell area golenale, e dalla Roquette Italia S.p.a. che possiede nello stesso Comune uno stabilimento poco a valle del ponte di Cassano in sponda destra. Lo scopo dello studio allegato all osservazione e quello di determinare la distribuzione del flusso e dei tiranti idrici lungo il tratto di Torrente interessato, al fine di determinare le fasce di esondazione secondo normativa individuata nell All.3 delle Norme di Attuazione del P.S.F.F. Vengono quindi determinate le : -portate al colmo di piena per tempi di ritorno pari a 200 e 500 anni, -i livelli idrici nel tratto in questione, -le fasce di esondazione A, B e C. Grande attenzione e stata posta nel rilievo topografico della zona, intrapreso con una campagna topografica ad hoc a scala 1:2000, estesa dal ponte di Cassano sino al territorio comunale di Villavernia. Il tratto oggetto dello studio e stato diviso in: -parte a monte : dal ponte di Cassano Spinola sino all immissione del Rio Pedrazzo per circa 2.6 km, tratto ove e necessario definire con precisione le fasce fluviali e viene quindi impiegato un modello di calcolo bidimensionale; -parte a valle : sino al ponte di Villavernia, tratto preso in considerazione poiche il Torrente e in corrente lenta, quindi comandata da valle; per questo tratto viene impiegato un modello di calcolo monodimensionale subordinato alla sola necessita di individuare le condizioni al contorno da applicare al modello bidimensionale. Lo Scrivente sottolinea come l Autorita di Bacino non abbia mai fornito il valore di portata utilizzato (in particolare con Tr = 500 anni) a Cassano Spinola per il tracciamento della fascia C e non abbia mai reso disponibile la descrizione topografica del fiume utilizzata per i calcoli. Per i calcoli idrologici sono state utilizzate le misurazioni della stazione idrometrica di Serravalle Scrivia (a 38 km dallo sbocco in Po), che fornisce 26 dati di portata massima annuale. Con analisi di distribuzione probabilistica (Gumbel, log-normale a 2 parametri, Gamma a 2 parametri) il miglior adattamento viene ottenuto con la legge log-normale, che fornisce per Tr=200 anni una Q=2768 mc/s e per Tr=500 anni una Q=3316 mc/s (Scrivia a Serravalle). Sono state quindi tracciate le seguenti sezioni : -la sezione del ponte di Cassano Spinola ed una poco a monte; -12 sezioni nella parte di monte ottenute interpolando i punti del rilievo topografico bidimensionale su tutta la zona (alveo compreso) -7 sezioni nella parte a valle tracciate con metodi tradizionali. Nello studio Difesa idrologica e geomorfologica del territorio ricadente nel bacino idrografico dello Scrivia del 1995 effettuato per conto del Consorzio di Bonifica del Bacino dello Scrivia si hanno quote di fondo alveo piu elevate delle attuali. Il fondo alveo, a valle del ponte di Cassano Spinola, si e quindi abbassato di 2 m per un tratto di 2 km. Utilizzati i modelli di calcolo mono e bi dimensionali vengono calcolati e tracciati i tiranti idrici e le fasce di esondazione A, B e C. Dal confronto di queste con quelle presentate nelle tavole del PAI si riscontrano notevoli differenze soprattutto nell ampiezza di tali fasce. Allegati : - Delibera C.C. n. 50 del 27/10/99 ed Attestazione di avvenuta pubblicazione all albo pretorio; - Relazione illustrativa; - Relazione tecnica; - Tav.1 : rilievo topografico impianto di depurazione A.C.I.B.S., rilievo piano-altimetrico della zona interessate;
- Tav.2 : corografia CTR Torrente Scrivia; - Tav.3 : estratto cartografia CTR con delimitazione fasce fluviali P.A.I.; - Tavole dalla 4 alla 11 : rilievo topografico sezioni n. 7, 14m, 14, 13m, 13, 12m, 12, 11m.
REGIONE PIEMONTE Relazione istruttoria L osservazione è stata inviata dall Amministrazione Comunale. La ridelimitazione proposta è stata tracciata cartograficamente ed è supportata da documentazione tecnica (verifica idraulica).per i dettagli istruttori si rimanda alla relazione della Dir.23. di seguito riportata. CONCLUSIONE: l osservazione è parzialmente accoglibile per quanto proposto sulla sponda destra. -------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il rilievo topografico, esteso dal ponte di Cassano Spinola sino all altezza di C.na del Binella, risulta sufficientemente dettagliato, in particolare in sponda destra del torrente Scrivia. Inoltre, il modello idraulico di calcolo utilizzato risulta conforme alle indicazioni fornite ed ai metodi adottati dall Autorità di Bacino del Fiume Po; i dati in ingresso (sezioni, coefficienti di scabrezza, portate utilizzate) risultano pressoché coincidenti con i dati utilizzati per il tracciamento delle fasce nel Progetto di P.A.I. Tuttavia, si rileva che lo studio proposto dall Amministrazione comunale è basato solo su criteri di tipo idraulico. Come riportato nel Par. 3.1 All.3 - Metodi di delimitazione delle fasce fluviali Titolo II delle Norme di Attuazione del Progetto di P.A.I., gli elementi conoscitivi necessari per la delimitazione delle fasce fluviali sul corso d acqua sono, oltre che le caratteristiche idrologiche ed idrauliche, le caratteristiche geomorfologiche dell alveo, che determinano l elaborazione della carta delle forme fluviali e della carta dell alveo di piena. Al riguardo, si deve rilevare che nello studio non viene fatto alcun cenno a criteri di tipo geomorfologico ed i limiti di fascia proposti non vengono attestati ad alcun elemento morfologico; forse anche a causa della natura pianeggiante del territorio, in sponda destra, verificata durante il sopralluogo effettuato in data 28.03.2000. Si deve, altresì, sottolineare che lo studio propone delle carte di esondazione della portata duecentennale e cinquecentennale (cfr. figura 13 e 18 dello studio idraulico) estrapolate dal modello di calcolo idraulico. I minimi tiranti idraulici individuati sono inferiori a 20 cm ed inferiori a 10 cm (cfr. studio allegato) ma, in seguito, le aree contraddistinte da tali tiranti non vengono considerate per il tracciamento del limite di fascia B e C, in ragione della significatività del dato e poiché minori della precisione con cui si può assumere il dato topografico (pag. 24 dello studio idraulico). Pur concordando sulla significatività del dato, si ricorda che il metodo utilizzato dall Autorità di Bacino per il tracciamento delle fasce fluviali (cfr. All. 3- Metodi di delimitazione delle fasce fluviali Titolo II delle N.T.A. del Progetto di P.A.I.) non fa riferimento a criteri basati su altezze idrometriche e, comunque, il dato da ritenersi corretto è quello che pone in condizioni più cautelative. Pertanto, le aree di esondazione con tiranti idrici inferiori a 10 e 20 cm sono da includere nei limiti di fascia B (per la portata duecentennale) e C ( per la portata cinquecentennale).
Quindi, per quanto riguarda i limiti di fascia fluviale in sponda sinistra, considerato che : la precisione del dato topografico è inferiore a quella voluta in sponda destra; le minime differenze tra i limiti riferiti ad esondazioni con tempi di ritorno duecentennali o cinquecentennali, all altezza di località Bettole di Novi, confermano la mancanza di criteri morfologici nella delimitazione delle fasce proposte; durante l evento di piena verificatosi in data 23.10.1999 il torrente Scrivia è esondato in sinistra orografica, oltre i limiti di fascia fluviale A, B e C proposti dall Amministrazione comunale di Cassano Spinola; l unico elemento morfologico ove attestare le fasce è il terrazzo di circa 20 m., limite utilizzato dall Autorità di Bacino; non risultano esserci gli elementi necessari ad una ricollocazione dei limiti di fascia fluviale. Viceversa, per quanto riguarda i limiti di fascia fluviale in sponda destra, considerato che: il limite di fascia proposto dal Progetto di P.A.I. appare effettivamente assai esteso; gli esiti dello studio idraulico effettuato dall Università di Pavia, peraltro già presentato all Autorità di Bacino del fiume Po, risultano condivisibili, salvo che per la proposta di escludere dalla delimitazione delle fasce le aree interessate da tiranti idrici di 10 e 20 cm. (cfr. supra); lo studio geomorfologico di un area così pianeggiante potrà non risultare determinante ai fini di una ricollocazione del limite di fascia fluviale; per quanto attiene le risultanze idrauliche, si ritiene che l osservazione in oggetto possa essere parzialmente accolta. Si segnala che, con nota del 22-05-2000 protocollo n. 2680/23.2, sono state richieste all Autorità di Bacino del fiume Po ed al Magistrato per il Po (Ufficio Operativo di Alessandria) notizie ed informazioni circa opere preesistenti, proprietà demaniali ed esondazioni storiche sul tratto d asta in questione. Si allega la seguente documentazione : copia dello studio proposto come osservazione dall Amministrazione comunale