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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2010 2012 INDIRIZZI GENERALI

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2010 2012 INDIRIZZI GENERALI

INDICE PARTE I STRATEGIE E INDIRIZZI FONDAMENTALI DELLE POLITICHE DI BILANCIO PER L ANNO 2010 1.1 INDIRIZZI ED OBIETTIVI PROGRAMMATICI RIFERITI ALLE POLITICHE DEL Pag. 3 BILANCIO 2010 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE Pag. 3 LA CONTABILITA SOCIALE DELLA PROVINCIA Pag. 6 INDIRIZZI GENERALI DI PROGRAMMAZIONE CON RIFERIMENTO AI SINGOLI ASSESORATI Pag. 11 CORDINAMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E POLITICHE DI AREA Pag. 13 ASSESSORATO CULTURA, SVILUPPO ECONOMICO E MARKETING TERRITORIALE Pag. 15 ASSESSORATO ALLE POLITICHE PER LA QUALITA AMBIENTALE, ALLE POLITICHE DI DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE Pag. 21 ASSESSORATO ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, ALLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E DELLE AREE PROTETTE Pag. 32 ASSESSORATO ALLE INFRASTRUTTURE, VIABILITA ED EDILIZIA PUBBLICA, PATRIMONIO Pag. 37 ASSESSORATO ALLA FORMAZIONE, LAVORO, SCUOLA, UNIVERSITA, RICERCA, POLITICHE COMUNITARIE E COOPERAZIONE Pag. 42 ASSESSORATO AGLI AFFARI GENERALI, ALLE POLITICHE SOCIALI E GIOVANILI, ALLE POLITICHE DI PACE E DELLA LEGALITA E ALLE PARI OPPORTUNITA E POLITICHE DI GENERE Pag. 53 ASSESSORATO AL BILANCIO, ALLE RISORSE UMANE, ALLA SEMPLIFICAZIONE, INNOVAZIONE DEI PROCESSI, SISTEMA INFORMATIVO E SOCIETA PARTECIPATE Pag. 62 ASSESSORATO AL TURISMO, PROMOZIONE DELL IMMAGINE E DEI PRODOTTI, MOBILITA E TRASPORTI, ALLO SPORT E ALLA CACCIA E PESCA Pag. 70 1.2 LA MANOVRA DI BILANCIO Pag. 81 1.2.1 INDIRIZZI GENERALI DI SPESA CORRENTE PER IL BILANCIO 2010 Pag. 81 1.2.2 GLI INDIRIZZI E LE STRATEGIE: LA SPESA DI PERSONALE Pag. 98 1.2.3 GLI INDIRIZZI E LE STRATEGIE: IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI Pag. 108 1.2.4 LE POLITICHE DI ENTRATA 2010 Pag. 115 1.2.5 LA PROVINCIA E GLI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI Pag. 135 PARTE II I CONTESTI 2.1 IL CONTESTO INTENAZIONALE Pag. 177 2.1.1 IL QUADRO ECONOMICO INTERNAZIONALE Pag. 177 2.1.2 LE PROSPETTIVE PER IL MEDIO TERMINE Pag. 178 2.1.3 IL COMMERCIO MONDIALE E GLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI Pag. 179 2.1.4 LA POLITICA COMMERCIALE INTERNAZIONALE Pag. 180 2.1.5 LA POLITICA AMBIENTALE INTERNAZIONALE Pag. 181 2.2 IL CONTESTO COMUNITARIO Pag. 184 2.2.1 LA NUOVA POLITICA DI COESIONE ECONOMICA E SOCIALE (2007/2013) Pag. 186 2.2.2 LE POLITICHE DELL UNIONE EUROPEA Pag. 190

2.3 LE POLITICHE STATALI Pag. 196 2.3.1 LA MANOVRA FINANZIARIA PER L ANNO 2010 Pag. 196 2.4 LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Pag. 219 2.4.1 IL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 2006-2010 Pag. 219 2.4.2 IL PIANO REGIONALE DELLO SVILUPPO ECONOMICO Pag. 223 2.4.3 IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA 2010 Pag. 224 2.4.4 PATTI PER LO SVILUPPO LOCALE Pag. 225 2.4.5 PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI Pag. 226 2.5 LA PROGRAMMAZIONE DELLA PROVINCIA Pag. 232 2.5.1 IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO Pag. 232 2.5.2 PATTO PER LO SVILUPPO LOCALE (PASL) Pag. 235 APPENDICE I - PATTO DI STABILITA INTERNO Pag. 239 APPENDICE II LA GESTIONE FINANZIARIA DELL ESERCIZIO 2009: I FATTI GESTIONALI DI MAGGIORE RILEVANZA Pag. 265

PARTE I STRATEGIE E INDIRIZZI FONDAMENTALI DELLE POLITICHE DI BILANCIO PER L ANNO 2010 1

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1.1. INDIRIZZI ED OBIETTIVI PROGRAMMATICI RIFERITI ALLE POLITICHE DI BILANCIO 2010 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE La programmazione di bilancio 2010 è decisamente orientata a gestire lo scenario complesso di difficoltà socio economiche della comunità locale, in un'ottica di salvaguardia della coesione sociale e di individuazione e sostegno ad azioni di rilancio e sviluppo. Il perseguimento di tale obiettivo si esplica guardando al rafforzamento della dotazione infrastrutturale materiale e immateriale del territorio nel suo complesso, al potenziamento di azioni sistemiche per il lavoro e la formazione, all'attivazione di strategie e programmi di di consolidamento e innovazione del sistema delle imprese e del tessuto economico, alla definizione operativa di strategie di diversificazione collegate anche alle nuove economie non manifatturiere, al terziario avanzato e alla valorizzazione della rete di risorse territoriali. In questo contesto vanno evidenziate un gruppo di azioni e progetti strategici: l'avvio del Centro di ricerca e alta formazione in un'ottica che vede la ricerca e l'innovazione come strumenti decisivi per il rilancio del distretto; il sostegno al rafforzamento e alla trasformazione del sistema delle imprese, anche attraverso l'azione di animazione per l'ipotesi di attivazione di nuovo soggetto di credito fortemente orientato all'operatività locale; la creazione e l'attivazione di un progetto compiuto per il turismo, condiviso a livello territoriale, e quindi fortemente incisivo. In questo contesto deve essere consolidata ulteriormente l'azione finalizzata a sviluppare processi di integrazione sociale ed economica con la comunità cinese che vive a Prato, in un contesto di deciso contrasto all'illegalità e di promozione della legalità. Costante, nell'individuazione delle finalità di bilancio, il riferimento alle Linee programmatiche di mandato, in un'ottica che afferma la Provincia quale strumento e motore di concertazione a fianco dei Comuni, delle forze sociali e imprenditoriali, per sostenere attivamente la possibilità di futuro della comunità, coltivando la prassi della concretezza e della rendicontazione puntuale nei confronti dei cittadini. Gli obiettivi esposti sopra, prioritari, nell'esercizio di bilancio vengono fortemente condizionati dalle imposizioni dettate dal patto di stabilità interno, dalla drastica riduzione di entrate collegata alla crisi economica locale, dalla necessità stringente di mantenere gli equilibri formali di bilancio, dalla conseguente limitazione di ricorso al finanziamento delle opere pubbliche attraverso mutui. 3

In un contesto di evidente difficoltà, esterna ed interna, l'amministrazione provinciale ha scelto di confermare la scelta di lasciare al minimo il prelievo fiscale e tariffario, favorendo la priorità di concorrere anche attraverso questo strumento al sostegno dell'economia locale. L'azione di bilancio si esplica in primo luogo attraverso un'azione di controllo e contenimento della spesa fissa e rigida. E' stata condotta una disamina rigorosa delle voci di bilancio e attivata una forte azione di diminuzione di costi di funzionamento, dando priorità alla salvaguardia della spesa finalizzata alla ricaduta sul territorio. Nell'ottica della promozione di un processo che coniughi efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa, con la finalità di una sempre più a- deguata risposta alla domanda di modernizzazione dell'amministrazione locale che viene dai cittadini e dal territorio, si darà corso all'attivazione di un processo di riorganizzazione dell'ente. Nella medesima ottica verrà attivato un puntuale processo di razionalizzazione a valorizzazione del patrimonio immobiliare dell'ente. La politica d'investimento, fortemente contenuta per i vincoli a cui si è fatto riferimento sopra, ha tenuto conto in primo luogo delle necessità di completamento delle opere infrastrutturali già avviate. Viene rafforzato l'impegno sul fronte della formazione e del lavoro (prevalentemente attraverso il Fondo sociale europeo), della scuola, del sostegno al sistema della imprese e della nascita di nuove imprese, privilegiando le azioni di rafforzamento fondate sulle aggregazioni e lo sviluppo della green economy. Concludendo questa relazione introduttiva appare opportuno tornare sulle azioni strategiche di bilancio, concentrate su una vision di futuro del distretto. L'avvio del Centro di Ricerca e Alta Formazione (Creaf) dovrà consentire alle imprese, anche di piccole dimensioni, di accedere a servizi specialistici per il loro rilancio, nonché a dare concretezza alla possibilità di attivazione delle dinamiche di marketing territoriale per favorire la nascita e l insediamento di aziende ad alto contenuto tecnologico. Il sistema delle imprese locali, se vorrà superare la crisi, dovrà incamminarsi su un percorso incisivo di mutamento, caratterizzato dall'affermazione di processi di aggregazione, alleanze strategiche, nuova managerialità. Il confronto tra gli stakeholder locali, anche al tavolo del distretto, si è fortemente concentrato sulle problematiche collegate all'accesso al credito e ai rapporti con il sistema bancario. In questo scenario si innesta un necessario confronto, di cui la Provincia vuol farsi animatrice, sui soggetti del credito e sull'ipotesi di attivazione di un nuovo soggetto bancario, promosso dagli attori locali. La definizione di un innovativo piano per lo sviluppo turistico, capace di dare definizione e incisività alla rete di risorse locali in un'ottica di sistema, si pone ormai come necessità. Si tratta di attivare 4

un processo condiviso, in cui la Provincia per il suo ruolo istituzionale può svolgere un'azione di concertazione, coordinamento e mediazione, individuando una mission territoriale generale e una dinamica strategia d'azione. In conclusione si vuol sottolineare come attraverso questo esercizio di bilancio - la Provincia di Prato, pur con i pesanti limiti posti dalla netta riduzione delle entrate e dai dettami del patto di stabilità interno, impegni ogni suo sforzo per attivare azioni di intervento che seguono il doppio binario di fronteggiare la crisi che colpisce famiglie e imprese anche attraverso misure di emergenza e al tempo stesso sia impegnata a promuovere progettualità di sviluppo e rilancio del sistema economico locale. 5

LA CONTABILITÀ SOCIALE DELLA PROVINCIA La rendicontazione sociale nella Provincia di Prato L Amministrazione Provinciale ha avviato il proprio processo di rendicontazione sociale sul finire dell anno 2005, quando ancora i riferimenti metodologici erano esclusivamente di tipo accademico ed in mancanza di Linee guida che avessero un carattere di ufficialità. La scelta di avviare tale percorso è avvenuta in linea con le indicazioni dell Unione Europea, sulla base dei seguenti capisaldi: l apertura e la partecipazione nell ambito del concetto di trasparenza, con l obiettivo non solo di farsi comprendere dai cittadini, ma di coinvolgerli nella valutazione e nella direzione delle politiche, fatta salva la primaria responsabilità delle assemblee elettive; la responsabilità e l efficacia quale garanzia per iniziative di sostanza e tempestive, che possano giovarsi di un ampio concorso istituzionale e privato; la coerenza con riferimento agli interventi dell Amministrazione che devono essere costantemente collegati (e concettualmente sempre collegabili) alle intenzioni politiche originarie dell amministrazione. Le principali caratteristiche del modello di rendicontazione sociale adottato dall'amministrazione provinciale si rifanno a tre fondamentali criteri: l integrazione tra programmazione, gestione e rendicontazione; l approccio per patrimoni; il potenziamento del sistema dei controlli quale fattore di asseverazione. Per l attuazione di tale processo virtuoso si è proceduto, in una fase iniziale, all avvio di un azione a carattere sperimentale volta ad identificare in primis i giacimenti ed i flussi informativi già esistenti nell amministrazione e successivamente all implementazione di una fase operativa/formativa che ha avuto lo scopo di produrre un primo nucleo di competenze nell uso degli strumenti del bilancio sociale all interno dell Amministrazione. Nella fase di implementazione di tale processo si è constatato che l introduzione di questo nuovo strumento rendicontativo ha generato una rilevante rivisitazione delle culture, delle prassi e dell intera visione gestionale e amministrativa dell ente che si è concretizzata in una visione circolare del processo di governance. Il processo virtuoso ha contaminato tre fasi strettamente correlate al ciclo del bilancio: - la programmazione quale definizione delle finalità strategiche in relazione alle funzioni dell amministrazione ed alle aree politiche di riferimento; - la gestione quale attuazione operativa delle finalità strategiche, nonché definizione delle azioni in grado di tradurre, in termini di realizzazione, gli obiettivi-chiave dell ente; - la rendicontazione quale informazione circa le scelte operate e le attività svolte con riferimento agli obiettivi strategici dell ente ed alle relative politiche. 6

Finalità > Sub Finalità MONITORAGGIO Indirizzi Strategici. > Indicatori di Impatto Indirizzi Strategici. > Indicatori di Impatto Indirizzi Strategici. > Indicatori di Impatto Programma 1 Progetti Progetti Progetti PEG Prog. 1 Obiettivi. Obiettivi. Obiettivi. 8 Indirizzi Generali Elaborazione delle schede di rendicontazione per patrimoni Piano Generale di Sviluppo PROGRAMMAZIONE RENDICONTAZIONE SOCIALE Relazione Previsionale e Programmatica Formulazione del Bilancio Sociale CONFRONTO CON I PORTATORI DI INTERESSE Risorse / Azioni > Indicatori di Efficacia > Indicatori di Efficienza > Indicatori di realizzazione > Indicatori Economico/Finanziari CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLO STRATEGICO 7

L impostazione logica di integrazione delle attività si è inoltre tradotta operativamente nell adeguamento dei corrispondenti strumenti di applicazione, coinvolgendo in tal senso l intera macchina organizzativa provinciale che correntemente li utilizza. Pertanto, nella stesura di tutti gli atti di programmazione, è stata introdotta una logica a carattere rendicontativo che individua ex ante le azioni e/o linee di attività strategiche per il confronto con i diversi portatori di interesse locali, che promuove l utilizzo di metodologie di rilevazione dello stato di avanzamento delle stesse e che individua gli indicatori di impatto più adeguati per misurare il valore aggiunto rappresentato dall applicazione delle politiche provinciali sulle dinamiche socioeconomiche del territorio di riferimento. In tale ottica il bilancio sociale, avviato sperimentalmente su alcune politiche per la prima annualità, strutturato a regime nelle annualità successive per l intero ventaglio delle politiche dell ente, ha rappresentato uno strumento di valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi strategici. Il bilancio sociale: punto di partenza e sviluppo di percorsi di miglioramento continuo. A differenza di un ente che si manifesta principalmente con la produzione di servizi (come un comune), il bilancio sociale della provincia comprende i valori patrimoniali in campo (territorio, dotazione di infrastrutture, struttura imprenditoriale, patrimonio relazionale, capitale sociale, tradizioni e cultura, ecc...) nonché l' evoluzione del loro valore e l'apporto specifico rappresentato dalle politiche assunte. Il ruolo della contabilità sociale è quello di contribuire alla integrazione logica, comunicativa, gestionale delle diverse linee in cui si articola il programma di mandato, tramite la comunicazione e l'uso di criteri parametrici unitari allo scopo di modellare, con approccio politico-tecnico rigoroso, i caratteri del territorio e della comunità secondo il mandato ricevuto dai cittadini. Con il bilancio sociale si intendono perseguire obiettivi che superano e integrano le finalità descrittive e valutative proprie dello strumento rendicontativo e che attivano dinamiche virtuose attraverso lo sviluppo di: - processi di miglioramento procedurale e comunicativo interni all Ente; - processi di coinvolgimento dei soggetti e istituzioni esterni all Ente; - taratura degli strumenti di pianificazione, controllo e comunicazione; - iniziative politico-amministrative specifiche, riguardanti i differenti ambiti gestionali. Pertanto, nella stesura degli atti di programmazione dell Ente, si terrà conto di una logica a carattere rendicontativo che individui ex ante le azioni e/o le linee di attività strategiche per il 8

confronto con i diversi portatori di interesse locali, che promuova l utilizzo di metodologie di rilevazione dello stato di avanzamento delle stesse in grado di agevolarne il processo di rendicontazione e che individui gli indicatori di impatto più adeguati per misurare il valore aggiunto rappresentato dall applicazione delle politiche provinciali sulle dinamiche socio-economiche del territorio di riferimento. La logica di rendicontazione sociale coinvolgerà tutti i settori dell ente, in una dinamica che presenta una duplice valenza: - formativa volta a sensibilizzare e promuovere presso la struttura organizzativa dell ente un orientamento teso a rendere accessibile, trasparente e valutabile l operato della pubblica amministrazione da parte dei cittadini ; - operativa/relazionale tesa a migliorare negli anni l impianto metodologico attraverso l introduzione di un maggiore confronto con i diversi portatori di interesse. La Provincia di Prato conferma la volontà di porre in essere politiche di qualità dell'azione amministrativa con riferimento alle attività complessive dell Ente sulla base dell impostazione già consolidata negli anni 2006-2009, interpretando la rendicontazione sociale come mezzo per: - una maggiore trasparenza dell amministrare, - un incremento della partecipazione dei cittadini e delle loro organizzazioni alle attività e agli scopi dell Ente, - una integrazione tra i differenti strumenti di programmazione e controllo. Il bilancio sociale è pertanto inteso sia quale consuntivo politico sia soprattutto come un resoconto delle attività realizzate e non realizzate, sulla base di un patto firmato con i cittadini con il programma di mandato del presidente, al fine di far percepire la reale dimensione del lavoro della pubblica amministrazione a beneficio della collettività. 9

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INDIRIZZI GENERALI DI PROGRAMMAZIONE CON RIFERIMENTO AI SINGOLI ASSESSORATI 11

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COORDINAMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE E POLITICHE DI AREA PROGRAMMA POLITICHE PER LA VALORIZZAZIONE DELL ENTE E DEL TERRITORIO Il programma di mandato del presidente, sottolineando l'accelerata fase di mutamento che investe la società pratese, evidenzia la necessità di sviluppare un potenziamento in ordine al ruolo di coordinamento e animazione territoriale svolto dall'ente in relazione ai rapporti con le istituzioni locali, regionali e nazionali; con l'associazionismo in generale, con le diverse espressioni organizzate della comunità locale. Gli indirizzi strategici del programma sono orientati ad un ulteriore rafforzamento del sistema di relazioni che l ente sviluppa nel contesto della rete istituzionale e all interno della comunità locale secondo una duplice prospettiva di governance, interistituzionale ed esterna. Nell ottica del pieno rispetto degli obiettivi di bilancio stabiliti dall ente, miranti a potenziare le politiche di investimento sul territorio, si è provveduto ad un articolato intervento di razionalizzazione degli impieghi nei diversi ambiti di attività del programma. Nello specifico l azione è diretta a: Valorizzare l azione, i progetti e le iniziative che la comunità provinciale esprime attraverso associazioni e soggetti terzi, potenziando - in un ottica concreta di sussidiarietà - l identità locale intesa come patrimonio sociale e sistema di risorse; valorizzare il patrimonio territoriale costituito dai beni artistici e architettonici - intesi anche come patrimonio sociale e potenzialità di crescita socio economica - attraverso il sostegno di iniziative di restauro; valorizzare gli interventi di recupero che hanno interessato il patrimonio storico dell ente, attraverso iniziative specifiche che promuovano la conoscenza di Palazzo Buonamici, Palazzo Vestri, e Palazzo Novellucci; rafforzare la conoscenza dell attività istituzionale dell ente, della cultura locale, valorizzando il ruolo e il riuso del centro storico, attraverso la promozione del Progetto Palazzo aperto; svolgere tutte le attività connesse ai compiti di rappresentanza relativamente ai rapporti con la cittadinanza, con gli altri enti, le istituzioni, le associazioni territoriali ed extraterritoriali, secondo un modello improntato alla trasparenza e fondato sulla centralità del cittadino; potenziare le dinamiche di informazione e comunicazione in un ottica complessiva di piena garanzia del diritto all informazione e di valorizzazione dei risultati di un amministrazione condivisa che, potenziando le dinamiche di sussidiarietà orizzontale, mette in valore il patrimonio sociale locale. 13

PROGRAMMA POLIZIA PROVINCIALE Predisporre un Piano delle Attività che in un ottica di funzionalità e risposta ai bisogni del territorio e degli altri Uffici Provinciali sia strumento programmatico e organizzativo. Ottimizzazione del sistema dei controlli su vari ambiti di competenza del corpo, con particolare riguardo al contesto ambientale e territoriale, fornendo risposte e collaborazione ai vari servizi dell Ente. Gestire le operazioni delle GAV e GGV nei rispettivi ambiti di competenze (ambiente, caccia e pesca) al fine di poter integrare e supportare l attività del corpo di polizia medesimo. Garantire una costante attività in materia di sicurezza stradale con conseguente accertamento delle sanzioni per violazione al Codice della Strada. Concorrere alla messa in sicurezza della circolazione sulla strada provinciale 325 in conseguenza dei lavori eccezionali di rifacimento, con impiego massimo delle forze disponibili. 14

ASSESSORATO CULTURA, SVILUPPO ECONOMICO E MARKETING TERRITORIALE PROGRAMMA CULTURA Strategie e indirizzi fondamentali delle politiche di bilancio. La forte crisi economica e sociale che il territorio provinciale si trova ad attraversare, le cui ricadute si fanno sentire principalmente sul distretto tessile, può costituire un opportunità per le politiche culturali della Provincia nell ottica di proporsi come elemento integrante della spinta alla ripresa mediante la messa in atto di politiche innovative dal punto di vista della ricerca di nuove sinergie di intervento. Occorre costruire una politica di promozione integrata dei beni e delle attività culturali del territorio, che veda uno stretto coordinamento tra la cultura, il turismo e lo sviluppo economico, e che costituisca la base per una reale riconversione del distretto tessile che può trasformarsi in una realtà in cui il turismo culturale diventi sostegno allo sviluppo economico locale. Gli indirizzi della programmazione dell anno 2010 in materia di politiche culturali sono rappresentati dalle seguenti linee programmatiche: Riunificazione delle pertinenze delle istituzioni Museali partecipate (Fondazione Museo del Tessuto, Fondazione Museo della Deportazione, Fondazione Prato Ricerche-Museo di Scienze Planetarie) nell ambito dell Assessorato alla Cultura quale elemento di razionalizzazione e di maggior efficacia degli interventi; Valorizzazione del patrimonio storico, architettonico ed archeologico e delle istituzioni museali mediante azioni di promozione integrata quali: Sviluppare e promuovere le aree di interesse archeologico del territorio provinciale, al fine di arrivare alla ripresa delle attività di scavo presso l importante insediamento etrusco arcaico di Gonfienti sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, valorizzandone il legame con il territorio della piana pratesefiorentina, con positive ricadute anche per gli altri numerosi beni archeologici presenti sul territorio pratese e importanti per la conoscenza della storia del territorio. Sviluppare e definire il carattere sistemico della rete delle istituzioni museali agendo sulla notevole spinta propulsiva, già in atto ormai da due anni, rappresentata dall attività di coordinamento dei Tavoli progettuali dei Progetti Locali per la cultura svolta dalla Provincia come previsto dal Piano Integrato della Cultura 2008-2010 (DCR n. 129 del 05.12.2007). Innovare l offerta culturale in modo integrato con quella turistica, mediante l introduzione di nuove tecnologie per l informazione e la promozione delle attività, soprattutto nell ottica di 15

una sempre migliore e più agevole visibilità e rintracciabilità nei confronti dei potenziali visitatori e dei flussi turistici in generale; Creazione di un osservatorio culturale finalizzato alla verifica non solo quantitativa ma anche qualitativa delle metodologie messe in atto e delle ricadute sul territorio delle iniziative e degli eventi culturali, anche quale strumento di rendicontazione sociale degli investimenti provinciali. Agire da elemento propulsore e di sostegno alla produzione di cultura in senso integrato, facendo perno sia sui centri di eccellenza della diffusione dell immagine dell area pratese nel mondo, sia su importanti figure storiche del passato, quali ad esempio Francesco Datini, simbolo della capacità produttiva e mercantile pratese. Sostenere l offerta culturale del territorio espressa dalle realtà associative, dagli enti locali e dalle istituzioni culturali, consolidando il ruolo istituzionale della Provincia quale ente propulsore per il coordinamento, l integrazione ed il raccordo delle politiche culturali delle singole amministrazioni comunali, delle associazioni e delle istituzioni che operano sul territorio e valorizzando le specificità dei diversi contesti territoriali, evidenziando la stretta relazione fra promozione culturale e promozione turistica. Valorizzare e sostenere il sistema bibliotecario provinciale, uno dei principali agenti di integrazione tra enti ed istituzioni culturali diversi, in grado di realizzare un programma unitario che integri le azioni di biblioteche pubbliche e private, di biblioteche scolastiche ed universitarie e di istituzioni religiose. Sostenere, in quanto strategica, l adesione del sistema pratese al Polo Regionale Toscano SBN, che consentirà di incrementare direttamente, con la catalogazione del patrimonio librario di ciascuna biblioteca aderente alla rete, l indice SBN nazionale. Provvedere al rinnovo della Convenzione del Sistema Bibliotecario provinciale sulla scorta dei principi contenuti nel PIC 2008-2010. Sostenere le importanti istituzioni culturali del territorio, quali la Fondazione Teatro Metastasio, il Teatro ad azionariato popolare Politeama, la Fondazione Museo del Tessuto, l Istituto internazionale di storia economica F. Datini, l Istituto di Studi Storici Postali, la Camerata Strumentale Città di Prato, la Fondazione Prato Ricerche, che costituiscono prestigiose realtà di produzione e di attività culturale che coinvolgono tutti i settori della risorsa integrata cultura, superando le barriere fra generi e linguaggi diversi. Nell ambito del sistema culturale pratese, tali istituzioni costituiscono punti di riferimento per tutto il territorio e per le istituzioni e le associazioni che in esso operano. L Amministrazione dovrà Interagire con gli Enti e le Istituzioni culturali partecipate secondo nuove logiche di cooperazione e di governance, ponendo in essere tutti gli accorgimenti necessari affinché vi siano, oltre ai riscontri sull efficacia e la qualità dell attività, anche attenzione sull andamento della spesa. Sostenere le attività di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio e delle tradizioni culturali del territorio con particolare attenzione alle tradizioni musicali ed alle realtà musicali del territorio, che vedono elementi di eccellenza quali la Camerata Strumentale 16

Città di Prato, la Società dei Concerti Fioravanti, la Scuola di Musica Giuseppe Verdi; sostenere, di concerto con quanto previsto dagli indirizzi regionali (L.R. n. 88/1994) le scuole di musica (quali la Scuola comunale di Musica Giuseppe Verdi di Prato), le bande e le formazioni corali del territorio provinciale, la cui attività costituisce un importante elemento di aggregazione sociale e di sviluppo nell ambito della cultura locale. Promuovere e sostenere iniziative di educazione ai linguaggi delle arti, delle scienze e dello spettacolo. Sostenere le esperienze e le iniziative di qualità nei settori della prosa, non solo nell ambito del teatro professionale ma anche mediante la valorizzazione dell attività delle numerose filodrammatiche che operano sul territorio. Promuovere e sostenere la rete degli archivi, delle biblioteche e dei musei, con particolare riguardo all incremento delle raccolte bibliografiche ed agli investimenti in arredi e attrezzature, elementi primari per la messa a disposizione e la fruizione dei contenuti culturali da parte del pubblico. Si rinnoverà il sotegno alla biblioteca del PIN, nell ottica di sviluppare sinergie e collaborazioni con il mondo universitario. 17

PROGRAMMA GOVERNANCE PER LO SVILUPPO ECONOMICO E IL MARKETING TERRITORIALE Gli indirizzi strategici del programma possono essere di seguito sintetizzati in base alle specifiche aree di interesse: SVILUPPO ECONOMICO Supportare il Tavolo di Distretto (partecipato da Enti Locali, Camera di Commercio, associazioni economiche e sindacali del territorio) quale sede prioritaria per la concertazione delle politiche di intervento sulle problematiche del Distretto; in particolare, oltre all attività di organizzazione delle riunioni plenarie, l attenzione del presente programma sarà rivolta all attivazione ed al coordinamento dei tavoli tecnici e dei gruppi di lavoro su specifiche tematiche (accesso al credito per le imprese, sia artigiane sia industriali, energia, sostegno al distretto attraverso misure straordinarie - bandi, procedure negoziali progetti di diversificazione economica, ecc.) Partecipare all attuazione dei fondi europei e dei fondi nazionali per lo sviluppo e la coesione e all accesso alle risorse regionali, con particolare riferimento: al processo di implementazione dei nuovi Fondi Strutturali, periodo 2007/2013, con la partecipazione attiva all attuazione del Piano Operativo Regionale (P.O.R.) obiettivo Competitività regionale e occupazione alla diffusione ed al supporto delle misure comunitarie e regionali rivolte alle aziende (in particolare per quanto riguarda il credito e l aggregazione tra imprese) in sinergia con gli uffici regionali, Fidi Toscana e le associazioni di categoria al raccordo con la Regione per l individuazione dei progetti degli Enti Locali da finanziare con risorse comunitarie tramite procedure negoziate all individuazione delle progettualità da inserire negli Accordi di Programma per il finanziamento con risorse statali (es. CIPE) Valorizzare e promuovere la cultura locale quale ricchezza e motore di sviluppo dell'intera area provinciale, attraverso progetti capaci di creare nuove opportunità imprenditoriali e aumentare l'occupabilità. In particolare, si intende avviare la progettazione di un sistema integrato di messa a valore e fruizione turistica tra tutti i siti e musei archeologici dell'area provinciale pratese. Si procederà quindi alla sottoscrizione di accordi con le istituzioni ed i soggetti interessati alla valorizzazione dell'area ed all'avvio della procedura partecipativa relativa al Parco della Piana; sarà predisposto un accordo di programma fra tutti i soggetti interessati, al fine di far convergere importanti risorse pubbliche su tali aree, onde realizzare il Parco archeologico di Gonfienti e del Comune di Carmignano.Tale intervento, realizzato in sinergia con il Servizio Cultura e con l'area Pianificazione e Gestione del territorio per le rispettive competenze, 18

avrà una ricaduta importante sulle attività economiche della provincia, innescando un processo virtuoso di sviluppo, di occupazione e di incremento turistico Coordinare l attività di attuazione e monitoraggio relativa al Patto per lo Sviluppo Locale (PASL). In particolare sarà necessario intensificare le relazioni costruite con le associazioni, le aziende pubbliche ed i rappresentanti di categoria, attivando canali di comunicazione e confronto circa le scelte strategiche per la pianificazione dello sviluppo locale Monitorare l attuazione dei progetti strategici di investimento degli enti locali territoriali della provincia finanziati attraverso il Fondo per la coesione e lo sviluppo del territorio provinciale, istituito nel 2005. Nel 2010 si prevede la conclusione di tutti i progetti finanziati, con la conseguente erogazione delle quote residue di contributo, compatibilmente con le regole del Patto di Stabilità Gestire il finanziamento di interventi di riqualificazione dei territori dei Comuni di minori dimensioni dell Area pratese attraverso il Fondo per le politiche di investimento degli Enti Locali della Provincia, istituito nel 2008 Sostenere attività economiche e investimenti produttivi delle nuove iniziative imprenditoriali, con particolare riguardo ai giovani, mediante forme di promozione di investimenti anche in raccordo con altre iniziative sul territorio, al fine di attivare processi virtuosi che abbiano ricadute a carattere moltiplicatorio sul livello occupazionale e sulla capacità produttiva del sistema imprenditoriale locale. Tale azione sarà realizzato in sinergia con gli interventi previsti dall'area Istruzione, Formazione, Orientamento e Lavoro a supporto e sviluppo della nuova imprenditoria Coordinare le attività dell Osservatorio sul Sistema Economico Distrettuale pratese al fine di garantire un sistema di indicatori e di analisi economiche che orientino le decisioni strategiche dell Ente in relazione alle dinamiche attinenti la realtà imprenditoriale del distretto ed all operato della pubblica amministrazione nell ambito dello stesso, aggiornando lo studio della realtà locale in modo da disporre di elementi determinanti per una valutazione puntuale della situazione e delle prospettive del distretto, anche analizzando realtà produttive diversificate MARKETING TERRITORIALE Promuovere e aggiornare il portale Invest in Prato (ospitato nel sito istituzionale della Provincia), che oltre a fornire una descrizione del territorio presenta le opportunità di investimento, al fine di attrarre imprenditori sul territorio si prevedono attività di promozione e diffusione di iniziative di marketing territoriale.; 19

Attivare iniziative per la realizzazione di politiche di marketing territoriale e di internazionalizzazione delle imprese pratesi; GOVERNANCE Partecipare all attività programmatoria dell Ente in collaborazione con l Area Economico Finanziaria, in particolare per quanto riguarda la stesura degli indirizzi della Relazione Previsionale e Programmatica, nonché per quanto riguarda la progettazione operativa, attraverso il supporto alla predisposizione dei Piani Esecutivi di Gestione di tutti i settori; 20

ASSESSORATO ALLE POLITICHE PER LA QUALITÀ AMBIENTALE, ALLE POLITICHE DI DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA AMBIENTE Gli indirizzi strategici del programma possono essere sintetizzati come segue. La Provincia intende proseguire nella realizzazione e implementazione di azioni e progetti con lo scopo di diffondere e consolidare, nel tessuto sociale e produttivo, politiche e comportamenti orientati ai principi della sostenibilità ambientale. Verranno privilegiate azioni di sensibilizzazione, di coinvolgimento e di sostegno di tutti i soggetti che, a vario titolo, interagiscono con le risorse essenziali dell ambiente, in particolare acqua, aria, suolo, energia. Anche nel 2010, si proseguirà nel sostenere e incentivare la diffusione e l affermazione di strumenti di adesione volontaria - come le certificazioni, gli accordi, le misure concertate - da parte di soggetti privati, alle iniziative di miglioramento ambientale. Lo scopo è quello di promuovere e sostenere un ruolo attivo e responsabile dei soggetti privati, coinvolti nei processi di sviluppo del territorio provinciale, affinché investano risorse proprie, non necessariamente finanziarie, in pratiche di eco-efficienza. Nel 2010 si avvieranno le procedure per l approvazione del Piano interprovinciale per la gestione dei rifiuti urbani in ottemperanza alla L.R. 25/98, come modificata dalla L.R. 61/2007. Si darà avvio, in modo concreto, alla pianificazione di area vasta in materia di rifiuti, concernente l Ambito Territoriale Ottimale Toscana Centro, come ridefinito dalla citata L.R.61/07. I contenuti e gli obiettivi del Piano interprovinciale si allineeranno a quelli del Protocollo d intesa per la gestione dei rifiuti negli ATO Firenze Prato Pistoia, tra Regione Toscana, Province di Firenze, Prato e Pistoia, Circondario Empolese Valdelsa, Comuni di Firenze, Prato, Pistoia, Empoli, Sesto Fiorentino, Pontassieve, Scandicci, Rufina, Greve in Chianti, Montale, Agliana e Quarrata, sottoscritto nel mese di Gennaio 2007. La Provincia, anche nel corso del 2010, si impegnerà a dare attuazione, insieme agli altri territori e col sostegno anche finanziario della Regione, alle azioni destinate a raggiungere gli obiettivi appena sottoscritti con tale protocollo e a quelli previsti dalla normativa regionale. 21

Continueranno le politiche per dare attuazione ad azioni volte alla riduzione della produzione di rifiuti e al potenziamento della raccolta differenziata, nonché alla diffusione di pratiche e comportamenti che contribuiscano ad una migliore eco-efficienza del distretto. Nel corso del 2010, in collaborazione con A.S.M. S.p.A., si darà continuità alle campagne informative e di sensibilizzazione nei confronti dell opinione pubblica, nonché nelle scuole, in modo tale da rendere i cittadini soggetti attivi nelle scelte politiche che saranno intraprese in materia di gestione dei rifiuti. In tema di rifiuti la Provincia di Prato, in collaborazione con la Provincia di Firenze e di Pistoia, parteciperà alla costituzione dell Osservatorio Interprovinciale per la gestione dei Rifiuti. Un apposito protocollo disciplinerà le modalità con le quali sarà istituito e gestito l Osservatorio. Il Piano Energetico verrà completato nel corso del 2010, tenuto conto dei contenuti del Piano di Indirizzo Energetico Regionale e delle modifiche apportate alla L.R. 39/2000. In tale campo si continuerà a lavorare con l obiettivo di dare impulso all impiego di energie rinnovabili, biomasse, solare termico, fotovoltaico e riduzione dei consumi energetici all interno degli insediamenti civili e produttivi. In collaborazione e sinergia con la Organizzazioni professionali saranno finanziati interventi per l efficientamento energetico nel settore produttivo. Continuerà, nel primo semestre del 2010, l esperienza dello Sportello Informativo provinciale sull Energia (SPES), con lo scopo di concludere i piani d'azione e i programmi avviati nel corso del 2009. L Accordo sulle acque, siglato nel Luglio 2004, ha già visto una prima fase di attuazione attraverso interventi strutturali sugli impianti di depurazione a servizio della Provincia di Prato. L accordo integrativo del gennaio 2006 prevede la realizzazione di interventi strutturali per la sistemazione della rete fognaria di Prato, Montemurlo, Cantagallo, Vaiano e Vernio e per gli scolmatori di piena a servizio della stessa. L impegno della Provincia continuerà al fine di perseguire il progressivo miglioramento della qualità della risorsa idrica del territorio pratese. Per mutate esigenze legate a fattori strutturali e economici del Distretto sarà necessario procedere ad una revisione dei due Accordi, di concerto con il Ministero dell Ambiente, della Regione Toscana e dei soggetti sottoscrittori. La Provincia sosterrà, compatibilmente con gli equilibri di bilancio, gli interventi finalizzati alla realizzazione nel 1 Macrolotto, nel 2 Macrolotto e nell area industriale del 22

Comune di Montemurlo di un sistema fognario dedicato esclusivamente allo smaltimento dei reflui industriali. Tale sistema si colloca, strutturalmente, nel più complesso progetto di risistemazione della rete fognaria a servizio dei Comuni della Provincia di Prato. Nell ambito delle azioni già attivate per la salvaguardia e il risparmio della risorsa idrica continuerà ad essere incentivato, anche nel 2010, in sinergia con le politiche attivate dal Servizio Difesa del Suolo e Protezione civile, l utilizzo, nei processi produttivi, dell acqua proveniente dall acquedotto industriale, riducendo parallelamente i prelievi delle acque sotterranee e superficiali. Si richiamano, a tal proposito, i contenuti del protocollo sottoscritto dalla Provincia di Prato e dalla società che gestisce l acquedotto industriale, GIDA S.p.A., finalizzato all incremento dell utilizzo di acqua riciclata e alla corrispondente riduzione di emungimento dalla falda. Si valuterà la possibilità di presentare iniziative progettuali a valere sui bandi comunitari al fine di reperire ulteriori risorse che integrino quelle dell Ente. A tal fine, si renderà necessario un più stretto coordinamento tra il Servizio Ambiente e Tutela del Territorio e l Area Programmazione Governance e Marketing Territoriale. Con deliberazione del Consiglio Provinciale n.19 del 17.2.2010 è stata affidata a PubliEs Energia Sicura S.r.l. l attività di controllo dell efficienza degli impianti termici sul territorio provinciale fino al 31.12.2015. La Provincia, fermo restando il proprio ruolo istituzionale di indirizzo e controllo, potenzierà in modo graduale la missione della società nel campo complesso ed innovativo dei servizi energetici anche attraverso il trasferimento, in seno alla stessa Società, delle funzioni tipiche della costituenda Agenzia Energetica Provinciale. Nel corso del 2010 saranno avviate le procedure tecnico/amministrative per la razionalizzazione e il potenziamento della rete provinciale di monitoraggio atmosferico, con lo scopo di allinearne il dimensionamento e la sua funzionalità agli standard europei. La gestione della rete dovrà necessariamente tenere conto delle nuove disposizioni introdotte dalla L.R. 9/2010 ( Norme per la tutela della qualità dell aria ambiente) che affida alla Regione Toscana la gestione tecnica e amministrativa delle postazioni di interesse regionale. La Provincia, tramite apposita Convenzione, provvederà ad adeguare alla nuova normativa regionale il rapporto convenzionale in essere con i Comuni di Prato, Montemurlo, Poggio a Caiano e Vaiano. 23

PROGRAMMA DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE Gli indirizzi strategici del Programma possono essere sintetizzati come segue: Geologia e risorsa idrica In riferimento alle competenze attribuite alla Provincia in materia di gestione del demanio idrico dalla L.R. n.91/98, l Assessorato ritiene di primaria importanza attivare tutte quelle politiche finalizzate alla tutela ed alla gestione della risorsa idrica attraverso l attuazione delle seguenti specifiche azioni: Costruzione di un chiaro quadro conoscitivo della risorsa acqua anche mediante l attivazione di azioni specifiche finalizzate al controllo sui quantitativi emunti con riferimento, in particolare, alle derivazioni ad uso industriale; tale quadro conoscitivo sarà anche elemento fondamentale per la predisposizione del Piano provinciale per la gestione sostenibile degli usi della risorsa idrica, così come introdotto dalla L.R. n.29/07 a modifica della L.R. n.91/98. Tale azione sarà condotta tenendo a riferimento quanto disposto dal Piano regionale di Tutela delle Acque, approvato con D.C.R. n.6 del 26/01/2005, dal Piano regionale di azione ambientale (PRAA) 2007-2010, approvato con D.C.R. n.32 del 14/03/2007, dalla L.R. n.29/07, dal progetto di Piano di Bacino del Fiume Arno, stralcio Bilancio Idrico, adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n.204 del 28/02/2008, in relazione all Accordo di Programma stipulato il 29 Luglio 2004 con il Ministero dell Ambiente ed altri Enti territoriali, e secondo le modalità gestionali introdotte nel Regolamento per la gestione del Demanio Idrico, approvato con D.C.P. n.23 del 15/03/2006. Definizione di regole chiare e trasparenti, orientate a coniugare rigore della tutela e gestione non formalistica della norma, anche attraverso la partecipazione al tavolo delle province toscane costituito con lo scopo di operare attività di stimolo nei confronti della Regione Toscana affinché siano definiti criteri e parametri validi e condivisi su tutto il territorio regionale, ai fini di una unitaria applicazione delle normative in materia di gestione e tutela del reticolo idraulico, con particolare riferimento ai disposti di cui al R.D. n. 523/04, e del necessario coordinamento sui contenuti dei Regolamenti Provinciali per la gestione del Demanio Idrico. La salvaguardia della falda idrica pratese rappresenta un obiettivo primario da perseguire con continuità. Pertanto, nel rispetto della normativa esistente, degli Accordi di programma in essere e del Protocollo di intesa con le associazioni del mondo produttivo, proseguiranno le azioni già intraprese per la tutela della risorsa idrica attraverso l attivazione di politiche per disincentivare l emungimento delle acque superficiali e sotterranee e favorire il riutilizzo di acque reflue depurate. Anche nel corso del 2010 si valuterà l efficacia e gli effetti delle misure intraprese ai fini del raggiungimento degli obiettivi previsti dal richiamato Accordo di Programma per la tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche. Si procederà, inoltre, a implementare un numero significativo 24

di nuovi piezometri e a sviluppare ulteriori studi finalizzati ad approfondire le conoscenze sulla circolazione idrica sotterranea, mantenendo costante il monitoraggio della rete piezometrica istituita sul territorio provinciale per l elaborazione sempre più puntuale del dato raccolto. La Provincia monitorerà l attuazione degli interventi previsti nel piano provinciale per la realizzazione di nuovi invasi idrici multifunzionali ed il recupero degli esistenti per il loro adeguamento multifunzionale, localizzati nel territorio del Comune di Prato Anche alla luce degli eventi franosi verificatisi nel territorio provinciale alla fine del 2009, saranno attivate specifiche politiche finalizzate: alla tutela dal rischio geomorfologico attraverso il censimento e lo studio dei fenomeni geomorfologici del territorio, attivando specifiche collaborazioni con gli altri soggetti istituzionalmente coinvolti; alla realizzazione di interventi puntuali per la prevenzione del rischio frane causati da fenomeni di erosione, in particolare in prossimità delle arterie stradali e/o di opere di pubblico interesse; nel caso di segnalazioni di particolari criticità da parte dei Comuni o altri soggetti sarà valutata di volta in volta la possibilità di compartecipare all intervento con contributo economico e/o con supporto tecnico specialistico. ad una ricognizione sulla fattibilità dell utilizzo nel territorio provinciale dell energia geotermica quale fonte di energia rinnovabile. Difesa del suolo Dal luglio 2001, sono state attribuite alla Provincia le competenze previste dalla L.R.T.91/98 Norme per la difesa del suolo ; per lo svolgimento del ruolo attribuito dalla Legge, la Provincia di Prato ha impostato la propria azione finalizzandola ad un organica e graduale attuazione del Piano di bacino dell Arno e del Piano di assetto idrogeologico; più in particolare, la Provincia svolge un ruolo attivo per la riduzione del rischio idraulico, attraverso l'attivazione di progetti per la messa in sicurezza delle aree più a rischio e, in particolare, quelle dell Ombrone e del Bisenzio; tale azione è svolta anche in collaborazione con altri soggetti competenti (Regione Toscana, Autorità di Bacino, Comuni, Consorzi di bonifica e Comunità montana). Tali principi si sviluppano nelle seguenti linee di indirizzo: La prima azione per garantire l'efficienza del reticolo idraulico, e quindi la sicurezza del territorio, passa attraverso le operazioni di manutenzione e sorveglianza del reticolo stesso e pertanto due sono gli indirizzi principali: 1) potenziamento della manutenzione ordinaria 25

delle arginature in competenza diretta della Provincia, attraverso l'impiego di maggiori risorse e una corretta programmazione di carattere triennale; 2) rafforzamento della sorveglianza sulle III categorie attraverso la sottoscrizione di una convenzione di avvalimento con il Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio. La Provincia svolge il ruolo di Ente di riferimento sul territorio di competenza e promuove azioni, d intesa con i Comuni del territorio, la Comunità Montana Val di Bisenzio, il Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio e l Ufficio Regionale per la Tutela delle Acque e del Territorio, al fine di garantire il necessario coordinamento in merito agli interventi di difesa del suolo che saranno progettati e realizzati sul territorio di competenza. In aggiunta ad essi, nel corso del 2010 saranno attivate forme di collaborazione con l'ufficio del Genio Civile di Prato per la progettazione di lavori di messa in sicurezza del reticolo idraulico a seguito degli eventi eccezionali di dicembre 2009, anche in relazione ai finanziamenti straordinari Regionali e Statali che si renderanno disponibili, oltre alla realizzazione di interventi già programmati sulle annualità passate per la messa in sicurezza del Torrente Ombrone e del Torrente Iolo. L accordo di programma per la messa in sicurezza dell Ombrone, sottoscritto nel 2006, è il primo intervento organico per la prevenzione del rischio idrogeologico. Nell ambito di tale accordo la Provincia di Prato intende avvalersi degli uffici del Consorzio Ombrone P.se- Bisenzio per la progettazione esecutiva, l'acquisizione delle aree e la realizzazione degli interventi di ricalibratura del Torrente Ombrone in località Castelletti e la realizzazione del primo lotto primo stralcio della cassa di espansione in località Ponte a Tigliano. A seguito degli eventi eccezionali di dicembre 2009, la Provincia si farà parte attiva per la progettazione e il reperimento di finanziamenti straordinari finalizzati al rifacimento delle arginature del Torrente Calice. La Progettazione sarà condotta in collaborazione con il personale del Genio Civile di Prato o tramite ricorso a professionalità esterne. Verrà effettuato uno studio per valutare la necessità di realizzazione di una cassa di espansione sul Torrente Calice Calicino ed eventualmente attivate le necessarie sinergie per il reperimento di risorse economiche a cofinanziamento dell'opera. Sarà istituito in tavolo tecnico con Regione Toscana, Autorità di Bacino del Fiume Arno, Genio Civile, Comune di Prato e Consorzio di Bonifica Ombrone Bisenzio al fine di definire un Protocollo d'intesa per il funzionamento della Cassa d'espansione di Ponte alle Vanne ed il potenziamento della rete di monitoraggio idropluviometrico sul reticolo idraulico minore dei bacini dell'ombrone e dell'arno. 26