Profilo alunno LEONARDO

Documenti analoghi
QUALE PDP PER GLI ADHD E ALTRI BES?

Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto

I CIRCOLO DIDATTICO -COMISO- INS. AURORA TERESA SIERNA

GRUPPI INTERISTITUZIONALI. PROVINCIA di VICENZA. L esperienza del Servizio Disturbi di Comportamento a supporto delle scuole di Vicenza

Protocollo per l inclusione degli studenti in situazione di svantaggio

ALUNNI B. E. S. azione. GLI Lurago d Erba 17 marzo 2014

L interazione tra i servizi socio-sanitari, gli specialisti (psicologi, logopedisti, ecc ) e l organizzazione scolastica

Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro

ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder

Parere clinico dello specialista in psicologia o neuropsicologia:

COSA INTENDIAMO PER BES

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Scuola Primaria

SCHEDA DI RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI con BES in assenza di certificazioni (Solo per docenti)

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Scheda di lavoro per GLH-OPERATIVO

L ANSIA PER LA MATEMATICA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento

Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI)

Scheda Individuazione alunni con BES Scuola dell'infanzia/primaria/secondaria di 1 grado di... Classe/sezione...

Dalla prevenzione primaria a secondaria: Il lavoro sul singolo alunno con difficoltà comportamentali può continuare attraverso IL TEACHER HELP (TH)

Diverse strategie da prendere in considerazione. 1 USR Lombardia Formazione BES

Il mio lavoro, Tra counselling e pedagogia

Istituto d Istruzione Secondaria F. De Sanctis Sant Angelo dei Lombardi (AV) Via Boschetto, 1

SCUOLA DELL INFANZIA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

una prospettiva clinica

DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti

AIFA Onlus. Associazione Italiana Famiglie. Astrid Gollner Aifa Onlus Lombardia

Doposcuola per alunni con BES

L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro

CRITICITÀ E RISORSE DEL CONTESTO SCUOLA PER GLI ALUNNI CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

AIFA Onlus .ADHD. Associazione Italiana Famiglie. Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA

.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO

3. INTERVENTI RIABILITATIVI in atto.

SCHEDA DI RILEVAZIONE PER LA SEGNALAZIONE DI ALUNNI BES NELLA SCUOLA PRIMARIA

La sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende:

I bisogni educativi speciali

Istituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2016/2017. Piano Annuale per l Inclusione

NEUROPSICOLOGIA.NELSITO.it

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

DOTT. DANIELE FEDELI

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. Scuola dell Infanzia

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Progetto sperimentale del CTI a.s. 2015/2016

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE

Alunni con deficit di attenzione/iperattività(adhd)

Mostra atteggiamenti di bullismo o minacce Dimostra opposizione ai richiami Non stabilisce buoni rapporti con i compagni

LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala

VAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. Comportamento problema: come lo riconosco?

SPORTELLO AUTISMO SPORTELLO AUTISMO. Una proposta organizzativa di supporto alle scuole del Veneto: Sportello Autismo 18/04/2017

CTS MONZA E BRIANZA CTI CENTRO

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITÀ a.s Finalità

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DERIVANTI DA SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE

Scuola Secondaria di Primo Grado Paritaria Sacro Cuore a.s Piano Annuale per l Inclusione

NORMATIVA FINALITÀ Tutelare i disturbi che non ricadono nelle leggi 104 o 170 e le gravi difficoltà di apprendimento OBIETTIVI

Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Dicembre 2014

Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in età pediatrica: studio caso-controllo

DSA:dal PDP alla Programmazione degli interventi. Prof.ssa Chiara Stella Ciardo maggio 2012

DSA: quali soluzioni? (lavori di gruppo ) Ridurre le richieste, abbassare il livello

Da insegnante a insegnante: un esempio di consulenza interna alla scuola

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013

Classe Seconda A. Altri interlocutori (Tecnici dell Azienda Sanitaria, Privati, SIS, etc.) con RECAPITI:

LA SCUOLA E I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

FUNZIONE STRUMENTALE DSA/BES Patrizia Caravelli Tiziana Capoletti

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (Lista di elementi da considerare come guida minima)

Nuoro - 25 settembre 2015 Cagliari - 28 settembre 2015 Sassari - 5 ottobre 2015

MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento - DSA 2^ edizione 50 crediti ECM

Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo

Scuola: Istituto Paritario Maria Ausiliatrice (Lugo RA) a.s. 2016/2017

Il valore della vita emotiva. Dott.ssa Luisa Romei

I.I.S. PIAZZA DELLA RESISTENZA Monterotondo aa.ss / Piano Annuale per l Inclusione


UFFICIO SCOLASTICO PER LA LOMBARDIA. Uff. VIII^ - Formazione e Aggiornamento del Personale della Scuola

I bisogni educativi speciali le azioni della scuola

I PROTAGONISTI DEL PDP

SCHEDA DI INVIDUAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Uno sguardo alle diff f ifcoltà t s colas a titche

Piano Didattico Personalizzato per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento

ORIENTAMENTO ALUNNI SCUOLA MATERNA SCUOLA PRIMARIA ALUNNI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Le abilità differenti nel processo di apprendimento e insegnamento

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE (P.E.I.) Anno Scolastico:

CORSO FORMAZIONE NEOASSUNTI APRILE MAGGIO 2015 Relatore: dott.ssa Neva Cellerino

DEFINIZIONE DI ATTIVITA E INTERVENTI

PIANO DIDATTICO TEMPORANEO

I.C. KAROL WOJTYLA Via Concesio n ROMA Scuola A.S.!!!!

INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 1. CONDIZIONI FISICHE (ev. Diagnosi clinica fornita alla scuola)

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO. Cognome Nome

DIDATTICA LABORATORIALE. A.S I.C. LODI TERZO SCUOLA SECONDARIA di I GRADO DON LORENZO MILANI

XIV ISTITUTO COMPRENSIVO KAROL WOJTYLA SIRACUSA

SCHEDA DI OSSERVAZIONE ALUNNI RESIDENTE A VIA TEL. PLESSO CLASSE SEZIONE

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Allegato 6 - IC di Cerro al Lambro

Comportamenti problematici a scuola

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGRAMMAZIONE INIZIALE. Anno Scolastico

Alunni con. B.isogni E.ducativi S.peciali

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Transcript:

Servizio DISTURBI COMPORTAMENTO USR Veneto Ufficio VIII Ambito Territoriale di Vicenza Liceo Corradini di Thiene Centri Territoriali per l inclusione Centro Territoriale di Supporto Convegno per docenti ed educatori, aperto ai genitori WORKSHOP Come leggere il profilo di un alunno con problematiche comportamentali per un intervento didattico personalizzato (PDP) Claudia Munaro Referente provinciale disabilità, DSA e altri BES Coordinatore Sportello Provinciale Autismo e Servizio Disturbi di Comportamento Ufficio VIII Ambito Territoriale di Vicenza COMO 27 MAGGIO 2016 1 Profilo alunno LEONARDO Scuola Primaria Classe 4^ Maschio Profilo di funzionamento: alunno con BES nell'area attentiva, comportamentale, relazionale 2 Presentazione di Leonardo Presentazione di Leonardo Fulvia Sandri, insegnante prevalente scuola primaria operatore e formatore Sedico 3 4 1

Azioni scuola per Leonardo IL SEMAFORO Cosa abbiamo segnato? NEGATIVE.. POSITIVE Come procedo? Da dove parto?.. 5 6 Semaforo ROSSO Punti di forza MI FERMO! Osservo Rifletto Valuto 7 DISPONIBILE al lavoro in COPPIA e in PICCOLO GRUPPO Manifesta CAPACITÀ LINGUISTICHE ed espressive; narrative (orali e scritte); Ama disegnare, leggere e scrivere poesie 8 2

Interessi Le insegnanti dicono di Leonardo Ciclismo Suonare il flauto Raccolta di figurine di calciatori, animali, Ha difficoltà ad accettare il giudizio dell insegnante soprattutto quando questo si materializza nel voto Ogni qualvolta si affronta un argomento nuovo (es: matematica) esordisce con le solite frasi Non ho capito niente, non so fare niente. Necessita di essere più flessibile perché manifesta rigidità al cambiamento: il suo posto, il suo banco, MA 9 Nella comunicazione usa termini generalizzanti (tutto, niente, sempre, mai) 10 Le insegnanti dicono di Leonardo Ha molta CURA del SUO MATERIALE ed è MOLTO ORDINATO, perfettino tanto che quando sbaglia nello scrivere deve cancellare e mettere subito a posto altrimenti va in ansia AMA STARE A SCUOLA e ama stare CON i COMPAGNI che nutrono per lui due sentimenti ambivalenti: simpatia/antipatia Quando è EMOTIVAMENTE SERENO SI ARMONIZZA con la CLASSE e dà il meglio di sé, altrimenti è difficile da gestire 11 La famiglia dice di Leonardo DIFFICILE da GESTIRE perché vuol fare quello che vuole e vuole sempre avere ragione lui. È in CONFLITTO con la MAMMA e TEME il PAPÀ. Il SONNO è DISTURBATO da INCUBI che si ripetono spesso, a volte di notte si sveglia gridando e ha bisogno che qualcuno lo rassicuri Gli STESSI ATTACCHI che si presentono a SCUOLA (urla, lancio oggetti) si manifestano anche A CASA quando viene contrastato MA 12 3

La famiglia dice di Leonardo Si vedono dei MIGLIORAMENTI da quando si mettono in atto le STRATEGIE CONCORDATE con gli INSEGNANTI: c è una ripresa del controllo della situazione, rientra prima e non è più oppositivo È AUTONOMO: nella gestione dei suoi materiali: si prepara la cartella, si veste in autonomia, del suo tempo libero: va a passeggio con il cane, prepara da mangiare, 13 Difficoltà INCAPACITÀ di INTERIORIZZARE le REGOLE (es. non rispetta i turni di parola) SCARSA TOLLERANZA di fronte agli ERRORI che vive come FRUSTRAZIONE INCAPACITÀ nel SAPERSI CONTROLLARE: quando non si fa quello che vuole lui urla, lancia oggetti, sbatte la testa contro il muro, si nasconde sotto il banco, diventa fortemente oppositivo e sfidante con gli adulti, fastidioso e invadente con i compagni Forte ATTACCAMENTO alle ROUTINE, ha difficoltà ad accettare i CAMBIAMENTI 14 Difficoltà gestione del conflitto Ma se aiutato a capire e a mettere in atto strategie di autocontrollo e di gestione degli eventi Difficoltà gestione del conflitto Ma se aiutato a capire e a mettere in atto strategie di autocontrollo e di gestione degli eventi 15 16 4

Difficoltà - Apprendimenti Attenzione Concentrazione Memoria: «messe sotto sequestro» dall umore 17 Ricadute delle sue difficoltà MOTIVAZIONE ALL APPRENDIMENTO: scarsa quando è soggetto a crisi umorali e quando incontra difficoltà di comprensione della disciplina (matematica) AREA EMOTIVA SUSCETTIBILE AI CAMBIAMENTI DI UMORE: UMORE NEGATIVO, l emotività prende il sopravvento e quindi perde il controllo e manifesta crisi d ansia e di rabbia, che sfoga anche con i compagni. UMORE POSITIVO, l emotività diventa un canale preferenziale per esprimersi al meglio: diventa empatico, accettante, socializza. 18 Semaforo GIALLO In sintesi DECIDIAMO INSIEME Priorità Obiettivi 19 DEFICIT Incapacità di controllarsi e di interiorizzare le regole Apprendimenti e abilità legati al suo stato emotivo ABILITÀ RESIDUE Autonomia nella gestione del sè ABILITÀ EMERGENTI Con aiuto verbale e gestuale dell adulto si regola in tempi più brevi Comincia a verbalizzare gli stati emotivi interni 20 5

Aree di intervento prioritarie AREA LINGUISTICA Uso funzionale della comunicazione AREA MOTIVAZIONALE Partecipazione alle attività Tolleranza della frustrazione e dell errore AREA SOCIO-AFFETTIVA Rapporti con adulti Rapporti con i pari Autoregolazione emozionale 21 Semaforo VERDE «Tiriamoci su le maniche e lavoriamo!» STRATEGIE OPPORTUNE DECIDIAMO INSIEME 22 Riflessione vediamo il suo PDP BES «Quando non siamo più in grado di cambiare una situazione, vuol dire che è arrivato il momento di cambiare noi stessi». Viktor Emil Frankl PDP BES 23 24 6

Esempio: 2 schede didattiche 6 Criteri costruzione schede EdDi 1 Aspetto grafico ADHD IPERATTIVITÀ E DISATTENZIONE a scuola 2 3 Codice linguistico Uso del visivo 4 Segmentazione del compito Ed. Giunti 25 6 5 Diverse modalità di richiesta Riflessione metacognitiva 26 27 28 7

Servizio DISTURBI COMPORTAMENTO USR Veneto Ufficio VIII Ambito Territoriale di Vicenza Liceo Corradini di Thiene Convegno per docenti ed educatori, aperto ai genitori Centri Territoriali per l inclusione Centro Territoriale di Supporto GRAZIE PER L ATTENZIONE! E ORA TOCCA A VOI.!!!! ECCO QUELLO CHE FAREMO 29 8