BIANCO NERO NON SOLO TECNICA MA INTERPRETAZIONE Stefano Dini
Primo fu il colore Prima di Daguerre e dei suoi seguaci, l'arte era a colori. Solo con l'invenzione della fotografia si è infiltrato il concetto che nell'arte figurativa si poteva riprodurre a due colori, il bianco ed il nero e le sfumature di grigio che passano tra questi due estremi.
Il colore anche nell'antichità Il colore ha dominato l'arte e affascinato gli artisti che volevano riprodurre la realtà fin dai tempi più antichi, egiziani e romani compresi.
La fotografia, arte più democratica Occorre fare un bel salto di quasi una ventina di secoli perchè l'immagine in bianco e nero trovasse una applicazione più semplice e popolare.
Dal 1839 ad una ventina di anni fa, il bianco e nero ha regnato sovrano nella fotografia, anche se la voglia primordiale di colore assalì ben presto i fotografi che presero a colorare tutto dai dagherrotipi alle stampe.
Perchè scattare in B/N? Per i fotoreporter il bianco e nero è una scelta che aumenta il senso drammatico e si concentra sulle passioni sfruttando i chiaro scuri.
Il B/N è di moda Il bianco nero è tornato prepotentemente in auge e sta imperversando nelle riviste,nella ritrattistica, nella pubblicità e nei servizi di moda.
In un bombardamento continuo di immagini a colori, una bella foto in b/n spicca e si differenzia, associandola a prodotti elitari ricchi di contenuti, escludendo l' ovvietà del colore
Parliamo del Bianco e Nero Con il b/n ci si sofferma sempre sulla tecnica, sui metodi per convertire i file RGB in monocromatici, si parla incessantemente sul come, dimenticando che il b/n si discosta dalla fotografia tradizionale ( a colori ) perchè fondamentalmente è una astrazione, e come tale non necessita di risposte tecniche, ma esistenziali. Non serve riprodurre il vero, perchè il reale non è in b/n, e quindi non sarà mai riproducibile ma sempre e solo interpretabile.
Parliamo del Bianco e Nero Proviamo ad immaginare la fotografia a colori come al cinema, che ci stupisce con colonne sonore stereo, effetti speciali al massimo della spettacolarizzazione. Mentre quella in B/N al teatro, essa per superare la minore potenzialità tecnica deve puntare gioco forza sul contenuto e sulla semplificazione. Il fotografo deve arrivare alla sintesi dell'immagine togliendo particolari inutili che complicherebbero la lettura della foto, facilitando così chi osserva al raggiungimento dell'essenza.
Fotografi di B/N Essere fotografi di B/N non si improvvisa. Il vero artista vede la foto nella sua forma originale, escludendo le frequenze cromatiche dal cervello fin dalle fasi della ripresa. Il B/N essendo più povero di informazioni visive, ha necessità di una maggiore attenzione al contenuto, alla forma e alla direzione della luce. Non ci sono tinte che vi possono salvare, Un bel fiore, potrà essere una bella foto solo se la luce ed i contrasti saranno ben interpretati.
Il nemico è il grigio 18% Una cosa da ricordare sempre, è che gli esposimetri delle macchine fotografiche sono studiati per il colore, quindi a dare profondità e contrasto all'immagine contribuiscono i colori stessi. Blu, rosso, verde sono riprodotti il più vicino possibile ad una riflessione del grigio 18%. Se noi non agissimo con gli opportuni comandi su i nostri files, il risultato finale sarebbe di un grigiore deprimente
Il nemico è il grigio 18%
Alcuni consigli pratici È fondamentale imparare a vedere in B/N Saper escludere già nel mirino le informazioni cromatiche, aiuta molto nel concentrarsi sulla luce, la forma ed il contrasto. Poniamo maggior attenzione ai particolari Ogni oggetto non in sintonia con l'immagine globale, avrà un peso maggiore rispetto ad una inquadratura a colori. La composizione deve essere essenziale, senza fronzoli, l'osservatore non avendo colori da guardare si accorgerà subito di eventuali errori. Lasciate i settaggi della macchina impostati a 0 Poniamo la massima attenzione solo all'esposizione tutte le altre fasi lasciamole alla postproduzione
Grazie per la pazienza Stefano Dini