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Bollettino Difesa Integrata Vite Brescia Bollettino n. 1/17 Emesso in data 4/3/17 Adesso in campo: Peronospora Botrite Oidio Tignola Indicazioni valide per la sola area di riferimento Per i prossimi giorni proseguono condizioni di leggera instabilità con possibili precipitazioni. Dall inizio della prossima settimana probabile miglioramento. Per le previsioni aggiornate è possibile consultare il bollettino meteo e agrometeo di ARPA Lombardia. Sul sito di Condifesa nella sezione Agrometeo è possibile visionare previa registrazione gratuita le mappe di precipitazione e i principali parametri meteorologici previsti a 5 giorni per diverse aree della provincia. Rischio: Alto Medio Basso T T -5,3,9-1,6 7,3 6,8-8,5 1,1-6,9 5,6 1, -6,7 1,6-3,1 7,5 9, 1,4-1,4 13,3-5,4 8,6,4-9,3 13,5-4,3 7,3 4,, -6,9-9,3 1,1 1,8 -,5-5,1 6,9 8,6 14-gen,4,6 Dati meteo mese di GENNAIO. Fonte: http://meteo.provincia.brescia.it T T,3,9 64,4 8,, 16,5,6 1,4 69 1 -, 17,3,8 1,7 77,4 19 -,3 17,5, 1 59,8, -1,3 16,,7 1,6 6,6 15, -,4 16,1 17,6 3,1 1,7 1,5,6 4,4 49,6 7,6 7,4 Dati meteo mese di FEBBRAIO. Fonte: http://meteo.provincia.brescia.it 1 VIA MALTA, 1 51 BRESCIA TEL. 3-54856 FAX 3-4171

Bollettino n. 1/17 Marzo Prima decade Seconda decade T T medi media Piovosità T media T media Piovosità a Parziale T T 16,4 1, 19,1 3,9 6,4 6,6 17,7 1, 6-mar,4 4,3 1,1 5,1 17 6-mar, 4 16, 15 1,7 3,3 4,5 17,1 15 5-mar,4 17,5,4,4 19, -1,1 4,3 3,4,4 8-mar, 5,1 1 9,8 5, 1,1,4 5, 17 9,8 4-mar 7,8 5,3 15,8 17,6 6,6 3,3 19,7,7-1,3,7 3,8,6 16,9,7 7-mar 7-mar 1, Dati meteo dal 1 al MARZO. Fonte: http://meteo.provincia.brescia.it Condizioni Nell ultimo periodo si è assistito ad un cospicuo sopra-media termico unito a precipitazioni deficitarie le quali, escluso il mese di febbraio (risultato prossimo alla media pluviometrica), si protraggono da dicembre 16. La stagione risulta pertanto in leggero anticipo, le gemme si presentano rigonfie e prossime alla schiusura. Concimazione Per una concimazione razionale, si consiglia di consultare per tempo il proprio tecnico. La concimazione deve essere eseguita in modo mirato, in funzione della tipologia del terreno, della dotazione di elementi nutritivi, del tipo di gestione del suolo, dell età e della vigoria delle piante, considerando inoltre le produzioni degli anni precedenti e gli obiettivi produttivi che si vogliono perseguire durante questa stagione agraria. Si consiglia l utilizzo di concimi potassici da solfato ed evitare i potassici da cloruro. Il vostro tecnico può predisporre un piano di concimazione coerente con i fattori sopra esposti. Per chi parteciperà alle misure agroambientali e/o per chi ricade in zone vulnerabili da nitrati è bene rammentare che sono previste limitazioni alle unità distribuibili per ettaro. Mal dell Esca Patologia complessa a carico degli organi legnosi della vite che può causare ingenti danni ai vigneti. I sintomi sono caratteristici e compaiono sulle foglie in piena estate con aree giallastre internervali e marginali, al cui centro compaiono necrosi rossastre. I tralci manifestano una disgregazione dei tessuti legnosi, in un primo momento sono brunastri, fino a diventare di un color ocra. Sui fusti e sulle piante più vecchie si possono verificare spaccature longitudinali o sviluppare cancri. La malattia si propaga in vigneto sia attraverso l azione diretta del micelio, sia per trasmissione attraverso gli attrezzi usati nelle potature. Allo stato attuale non si dispone di fungicidi in grado di combattere la malattia, l unica difesa attuabile è basata su tecniche preventive: Ridurre il numero e l entità dei tagli di potatura, contenendo la vigoria limitando anche le concimazioni azotate; Evitare tagli di grosse dimensioni, possono fungere da via di penetrazione dei funghi; Eliare tempestivamente piante morte o fortemente compromesse; Segnare, al tere della stagione estiva, tutte le piante sintomatiche con un nastro in modo da essere facilmente individuabili; VIA MALTA, 1 51 BRESCIA TEL. 3-54856 FAX 3-4171

Bollettino n. 1/17 Potare le piante segnate separatamente, in modo da non diffondere la malattia con strumenti di taglio; Allontanare dal vigneto tutto il legno con più di anni e tutto il legno che risulti infetto, per abbattere l inoculo iniziale presente. Si ricorda che un fattore di rischio importante sono le situazioni di stress in cui si può trovare la pianta: carenza di sostanze nutritive, stress idrico ed eccessiva carica produttiva Sulle ferite originate, in particolare durante la fase del pianto della vite, è possibile applicare prodotti a base di Trichoderma asperellum e gamsii, funghi antagonisti in grado di esercitare un azione di competizione nei confronti dei funghi patogeni associati al complesso del mal dell esca, limitandone e prevenendone la diffusione. Tali applicazioni non hanno azione curativa, tuttavia in considerazione di quanto descritto e della recente evoluzione del mal dell esca risultano un valido strumento. Questi prodotti devono essere preventivamente idratati, circa 4 ore prima, e possono essere distribuiti con l atomizzatore avendo cura di direzionare la miscela nell area del legno. Trattandosi di funghi prediligono le giornate umide e nebbiose, mentre è opportuno non distribuirli in giornata assolate con temperature elevate. Distribuire almeno 4 lt di acqua per ettaro con 5 gr/hl di fitosanitario. I funghi antagonisti colonizzano i tagli e le ferite del legno ed occupando lo spazio e utilizzando i nutrienti, rendono più difficoltoso l instaurarsi dei funghi del complesso dell esca. In funzione di tale azione i prodotto ha un azione solo preventiva e non curativa. Oidio Qualora nell annata precedente si fosse presentata un elevata pressione del patogeno si consiglia, all apertura delle gemme, di intervenire con zolfo bagnabile a dosaggi elevati, sempre nel limite di quanto riportato in etichetta. Escoriosi Si tratta di un fungo che colpisce in special modo alcune varietà, causando piccole macchie scure al centro che si estendono originando fessurazioni longitudinali larghe pochi millimetri, di colore violaceo o brunastro, che possono confluire e portare in caso di forte attacco, a deterare l imbrunimento di tutta la base del tralcio. Nella maggior parte dei casi i sintomi deterano il maggior danno nel corso dell inverno successivo, a causa dell elevata fragilità dei tralci, che tendono a rompersi con elevata facilità nel corso delle operazioni di potatura. Per questo motivo è opportuno, in fase di potatura, lasciare 1 o due tralci in più, che dovranno essere poi eliati nel momento in cui la legatura è andata a buon fine. Il controllo del patogeno è relativamente semplice e può essere effettuato utilizzando ditiocarbammati (Mancozeb, Metiram, Propineb (Metiram +Pyraclostrobin)), intervenendo all apertura delle gemme. Anche i prodotti rameici e lo zolfo bagnabile hanno evidenziato, in campo, un effetto collaterale su questo patogeno. Nottue In taluni vigneti della provincia di Brescia si evidenziano danni da Nottue su gemma. Sono lepidotteri con abitudini notturne che di giorno si annidano nel terreno e di notte risalgono sulla vite per nutrirsi. Le specie più diffuse sono Noctua fimbriata e Noctua pronuba. La larva è di colore brunonerasta ed è ben visibile ad occhio nudo. Svernano nel terreno e in primavera alla ripresa vegetativa risalgono dal suolo lungo il fusto della vite per nutrirsi di gemme e foglioline. Il danno ed in conseguente intervento vanno valutati di caso in caso. Irroratrici Si ricorda che le attrezzature utilizzate per l applicazione dei prodotti fitosanitari devono essere state sottoposte al controllo funzionale periodico, obbligatorio ai sensi dell art. 1 del decreto legislativo n. 15/1, effettuato presso centri prova autorizzati. In aggiunta al controllo funzionale periodico, coloro i quali aderiscono a misure agroambientali sono tenuti ad effettuare nei centri prova anche la taratura strumentale. 3 VIA MALTA, 1 51 BRESCIA TEL. 3-54856 FAX 3-4171

Bollettino n. 1/17 Chi non aderisce a misure agroambientali deve in ogni caso provvedere ad una corretta regolazione strumentale, da effettuarsi in azienda. Gestione degli inerbimenti Trinciare solo in casi di necessità e se i sarmenti impediscono la regolare effettuazione delle operazioni di campo. Negli altri casi non intervenire. L inerbimento limita la diffusione dei patogeni con particolare riferimento alla peronospora. Controllo delle infestanti Si ricorda che non sono ammessi interventi chimici nell interfila, ma esclusivamente interventi sulle file, operando con micro-dosi su infestanti nei primi stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità. Il diserbo deve essere localizzato sulla fila. L area trattata non deve quindi superare il 5% dell'intera superficie. Su terreni con copertura vegetale è bene intervenire con diserbanti totali, anche senza l ausilio di diserbanti residuali, poiché gli stessi, in assenza di contatto con il suolo sono pressoché inefficaci. Nel caso di assente o ridotta copertura vegetale è possibile utilizzare diserbanti residuali con azione antigerello. Agli stessi è possibile associare del diserbante totale, regolandone la quantità in funzione della vegetazione presente. In presenza di gramigna disseccata è bene trinciarla o lavorare la fila. L aggiunta di solfato ammonico o coadiuvanti favorisce l azione dei diserbanti. L intervento deve essere fatto con schermatura ugelli, ugelli antideriva, rispettando la distanza dalle acque superficiali e il divieto di diserbare i fossi. Si ricorda che le Linee guida per l applicazione in Lombardia del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari ai fini della riduzione rischi derivanti dall utilizzo del glifosate in ambito agricolo prevedono le seguenti misure di mitigazione: 17: ammesso l utilizzo della sostanza attiva al massimo sull 7% della SAU aziendale Dal : ammesso l utilizzo della sostanza attiva al massimo sull 5% della SAU aziendale Sono escluse da tali limitazioni le aziende che aderiscono a programmi ufficialmente ricono sciuti di agricoltura conservativa. Dal 17 in tutti i casi la distribuzione della sostanza attiva dovrà prevedere metodologie che consentono la riduzione della deriva di almeno il 3% (allegato 8) Premesso che la difesa integrata è obbligatoria dal 1/1/14, chi aderisce a misure agroambientali è tenuto a seguire un livello più avanzato di difesa integrata, facendo riferimento ai disciplinari di produzione integrata parte generale e parte speciale. Per quanto riguarda i diserbi i disciplinari riportano quanto segue: 4 VIA MALTA, 1 51 BRESCIA TEL. 3-54856 FAX 3-4171

Bollettino n. 1/17 Diciplinare Controllo integrato delle infestanti della Vite Regione Lombardia 16 5 VIA MALTA, 1 51 BRESCIA TEL. 3-54856 FAX 3-4171