SPINGERE TIRARE (UNI ISO :2009)

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SPINGERE TIRARE (UNI ISO 11228-2:2009) Cliccando sul quarto pulsante in alto della maschera di avvio, verrà avviato il modulo UNI ISO 11228-2 e verrà visualizzata la seguente maschera: Sono presenti due fogli di lavoro: Dati Aziendali e Settaggi SPINGERE o TIRARE ISO 11228-2 Sono presenti due barre di scorrimento (laterale destra ed inferiore) che consentono di visualizzare l intero foglio di lavoro. Nella maschera andranno inseriti i diversi dati, nei campi colorati in celestino o effettuate le scelte più opportune mediante degli specifici combo-box. 57

DATI AZIENDALI E SETTAGGI In questo foglio di lavoro è possibile inserire, nella parte di sinistra, i principali dati anagrafici dell azienda, che verranno riportati automaticamente nella relazione di stampa. Nella seconda parte del foglio è possibile (ma non obbligatorio) personalizzare alcuni dati di settaggio ed in particolare, come evidenziato nella figura, le misure di prevenzione in funzione del rischio. Per l utilizzo della norma UNI ISO 11228-2 sono previste le due possibilità indicate dalla norma stessa (Rischio accettabile e Rischio rilevante). E possibile procedere alla scrittura diretta dei dati (campi colorati in celestino) o alla loro importazione da Blumatica Safety, mediante il puldsante Importa da Blumatica Safety. Cliccando su tale pulsante verrà visualizzato l elenco delle aziende presenti in Blumatica Safety, come indicato nella seguente figura. Occorrerà ora selezionare una delle aziende presenti e cliccare sul pulsante Importa Dati. 58

SPINGERE o TIRARE UNI ISO 11228-2 Mediante questo foglio di lavoro è possibile effettuare la valutazione secondo quanto previsto dalla norma UNI ISO 11228-2:2009, indicata anche dal D.Lgs. 81/08. In questo caso vengono utilizzate le tabelle A.5, A.6, A.7, A.8 della norma UNI ISO già citata.. Per la spiegazione del metodo e maggiori dettagli, fare riferimento ai modelli di stampa SPINGERE_ISO_IT.doc e TRAINARE_ISO_IT.doc contenuto nella cartella ModelliSnookCiriello. Forza Iniziale Raccomandata (FIR) E la massima forza iniziale raccomandata dedotta dalle tabelle allegate alla norma in funzione di : o o o o o Tipo di movimentazione (Spingere o Tirare) Sesso Distanza delle mani da terra durante la spinta Lunghezza del percorso Frequenza della movimentazione Per indicare tali parametri occorrerà agire sugli specifici combo-box presenti, come indicato nella seguente figura. Dopo avere indicato tali valori, occorrerà indicare i valori misurati sia della forza iniziale di spinta (o di traino), sia della forza di mantenimento, come indicato qui di seguito: Dopo avere indicato tali valori, occorrerà, infine, cliccare sul pulsante Effettua Valutazione. Verranno calcolati automaticamente i valori delle Forze massime accettabili (iniziale e di mantenimento), come riportato qui di seguito. 59

Sempre in modo automatico verranno confrontati i valori massimi con quelli misurati e verrà, di conseguenza, calcolato il rischio tra i due possibili: RISCHIO ACCETTABILE Se sia la Forza Iniziale, sia la Forza di Mantenimento applicate effettivamente dal lavoratore non superano i valori massimi accettabili dedotti dalle tabelle. RISCHIO RILEVANTE Se o la Forza Iniziale, o la Forza di Mantenimento (o entrambe) applicate effettivamente dal lavoratore superano i valori massimi accettabili dedotti dalle tabelle. Il rischio calcolato e le conseguenti misure di prevenzione vengono riportate negli specifici campi, come indicato qui di seguito. Per stampare la relazione completa, dopo avere indicato il nome del File Word con il quale salvare la relazione (dato obbligatorio) e la eventuale data (che verrà riportata nel documento di stampa), è sufficiente cliccare sul pulsante STAMPA RELAZIONE. Verrà composto e visualizzato il documento corrispondente, che verrà salvato nella cartella DocumentiISO11228-2. Nota : per il dettaglio delle formule e del metodo utilizzato, fare riferimento ai Modelli di Stampa SPINGERE_ISO_IT.doc e TIRARE_ISO_IT.doc posti nella cartella Modelli ISO11228-2.doc. 60

SOLLEVAMENTO E TRASPORTO (UNI ISO 11228-1:2009) Cliccando sul quinto pulsante in alto della maschera di avvio, verrà avviato il modulo UNI ISO 11228-1 e verrà visualizzata la seguente maschera: Sono presenti due fogli di lavoro: Dati Aziendali e Settaggi SOLLEVAMENTO e TRASPORTO Sono presenti due barre di scorrimento (laterale destra ed inferiore) che consentono di visualizzare l intero foglio di lavoro. Nella maschera andranno inseriti i diversi dati, nei campi colorati in celestino o effettuate le scelte più opportune mediante degli specifici combo-box. 67

DATI AZIENDALI E SETTAGGI In questo foglio di lavoro è possibile inserire, nella parte di sinistra, i principali dati anagrafici dell azienda, che verranno riportati automaticamente nella relazione di stampa. Sempre nella parte di sinistra è possibile definire il Limite Ponderale Generico in funzione dell età e del sesso dei lavoratori. Nella seconda parte del foglio è possibile (ma non obbligatorio) personalizzare alcuni dati di settaggio ed in particolare, come evidenziato nella figura, le misure di prevenzione in funzione del valore del Rischio. E possibile procedere alla scrittura diretta dei dati (campi colorati in celestino) o alla loro importazione da Blumatica Safety, mediante il puldsante Importa da Blumatica Safety. Cliccando su tale pulsante verrà visualizzato l elenco delle aziende presenti in Blumatica Safety, come indicato nella seguente figura. Occorrerà ora selezionare una delle aziende presenti e cliccare sul pulsante Importa Dati. 68

SOLLEVAMENTO E TRASPORTO In questo foglio di lavoro occorrerà indicare i diversi campi colorati in celestino chiaro ed effettuare alcune scelte mediante specifici combo-box, come illustrato nelle seguenti figure. In questa prima parte occorrerà indicare: il n di lavoratori (di solito e per default 1) che effettuano la movimentazione contemporaneamente la fascia d età il sesso il peso massimo movimentato il peso medio movimentato (che, in caso di pesi costanti coinciderà con il peso massimo) Nota: Il peso medio sollevato deve risultare di almeno 3 kg, come previsto dalla norma UNI ISO 11228-1. STEP 1 Per la verifica dello Step 1, dopo avere inserito i dati caratteristici della movimentazione, viene automaticamente calcolata la massa di riferimento, che viene confrontata con il peso massimo movimentato. Se la verifica è positiva viene evidenziata in verde la scritta Verificato. In caso contrario viene evidenziata in rosso la frase Non Verificato. STEP 2 Per la verifica dello step 2 occorre indicare la durata complessiva della movimentazione (nell esempio 90 minuti) e la frequenza della movimentazione (espressa in azioni al minuti e nell esempio pari a 0.5, corrispondente ad un azione ogni 2 minuti) 69

Inseriti i due dati, vengono effettuate le verifiche previste dalla norma UNI ISO 11228-1. Anche in questo caso, come per tutti gli altri step, viene visualizzato l esito di ogni verifica. STEP 3 70

Come indicato nella figura riportata qui sopra, per la verifica dello step 3, occorre indicare una serie di parametri caratteristici della movimentazione del tutto simili a quelli del cosiddetto metodo NIOSH. Cliccando sui pulsanti indicati qui a lato e posti nella maschera di inserimento dei dati, è possibile visualizzare alcune figure illustrative utili per un più agevole inserimento dei valori richiesti. Come evidenziato dalle tabelle in figura e come previsto dalla norma UNI ISO, viene effettuato il calcolo della m ref mod sia all origine della movimentazione, sia alla destinazione della stessa. Il peso limite complessivo è assunto pari al minore dei due valori. La verifica è positiva se m m ref mod. STEP 4 Per la verifica dello Step 4 è sufficiente indicare l eventuale distanza di trasporto mediante l utilizzo dell apposito combo-box. Sono possibili le seguenti scelte, in accordo con la norma UNI ISO: 0 (in caso di assenza di trasporto) 1 m Da 1 a 2 m Da 2 a 4 m Da 4 a 10 m Da 10 a 20 m STEP 5 Per lo Step 5 non occorre inserire alcun dato, in quanto per il calcolo delle masse cumulative vengono utilizzati i dati già inseriti dall utente negli Step precedenti ed i dati della Tabella 1 della norma UNI ISO. 71

RIEPILOGO RISULTATI Come evidenziato nella figura qui sopra, i dati delle verifiche vengono riepilogati sinteticamente mediante le solite diciture: Verificato Non verificato Se tutte le verifiche sono positive (come da esempio), ne conseguirà un RISCHIO ACCETTABILE e verranno riportate le misure di prevenzione previste dall utente per il rischio accettabile (vedi sezione Dati Aziendali e Settaggi). Se una o più verifiche sono negative, ne conseguirà un RISCHIO RILEVANTE e verranno riportate le misure di prevenzione previste dall utente per il rischio rilevante (vedi sezione Dati Aziendali e Settaggi). STAMPA Per stampare la relazione completa, dopo avere indicato il nome del File Word con il quale salvare la relazione (dato obbligatorio) e l eventuale data (che verrà riportata nel documento di stampa), è sufficiente cliccare sul pulsante STAMPA RELAZIONE. Verrà composto e visualizzato il documento corrispondente, che verrà salvato nella cartella DocumentiISO11228-1. Nota : per il dettaglio delle formule e del metodo utilizzato, fare riferimento al Modello di Stampa ISO11228-1_IT.doc posto nella cartella Modelli ISO11228-1.doc. 72

MOVIMENTI RIPETITIVI Cliccando sul terzo pulsante in alto della maschera di avvio, verrà avviato il modulo UNI ISO 11228-3:2009 per la valutazione del rischio generato dalla movimentazione di bassi carichi ad alta velocità e verrà visualizzata la seguente maschera: Nella parte centrale della maschera viene visualizzato il foglio di lavoro relativo ai dati aziendali. Sono presenti due fogli di lavoro: Dati Aziendali e Settaggi Indice OCRA Sono presenti due barre di scorrimento (laterale destra ed inferiore) che consentono di visualizzare l intero foglio di lavoro. Nella maschera andranno inseriti i diversi dati, nei campi colorati in celestino o effettuate le scelte più opportune mediante specifici combo-box e/o check-box.

DATI AZIENDALI E SETTAGGI In questo foglio di lavoro è possibile inserire, nella parte di sinistra, i principali dati anagrafici dell azienda, che verranno riportati automaticamente nella relazione di stampa. Nella seconda parte del foglio è possibile (ma non obbligatorio) personalizzare alcuni dati di settaggio ed in particolare, come evidenziato nella figura, le misure di prevenzione in funzione della entità del RISCHIO e le modalità di calcolo del fattore di Postura PM. E possibile procedere alla scrittura diretta dei dati (campi colorati in celestino) o alla loro importazione da Blumatica Safety, mediante il puldsante Importa da Blumatica Safety. Cliccando su tale pulsante verrà visualizzato l elenco delle aziende presenti in Blumatica Safety, come indicato nella seguente figura. Occorrerà ora selezionare una delle aziende presenti e cliccare sul pulsante Importa Dati. 1

VALUTAZIONE DELL INDICE OCRA Per la valutazione del rischio è stato adottato il cosiddetto Metodo 2 della norma UNI ISO 11228-3:2009, che rappresenta il metodo preferenziale di valutazione (metodo dettagliato). Esso è consigliato per le finalità specifiche dell approfondimento in quanto, date le conoscenze disponibili al momento della pubblicazione della Norma, è stato considerato il più completo. In effetti, mediante il metodo dell indice OCRA, vengono analizzati tutti i fattori di rischio pertinenti e correlati al rischio di movimentazioni ripetute. Il metodo è, inoltre, applicabile anche a lavori multi-compito o multi-task e fornisce criteri (basati su estesi dati epidemiologici) per la prevenzione e l insorgenza di disordini muscoloscheletrici degli arti superiori correlati al lavoro) nelle popolazioni lavorative esposte. Come meglio dettagliato nei modelli di stampa (ISO11228-3_MONOTASK_IT.doc e ISO11228-3_MULTITASK_IT.doc) l' indice OCRA, che rappresenta il rapporto tra il numero delle azioni tecniche effettive, denominate n ATA, eseguite durante un turno di lavoro ed il numero di azioni tecniche di riferimento, denominate n RTA, calcolato per ciascun arto, specificatamente determinato dal ciclo in analisi: Indice OCRA = n ATA / n RTA Dopo avere calcolato il valore dell indice OCRA, viene valutato il rischio derivante dalla movimentazione esaminata. Come riportato, infatti, al punto C.5 della ISO 11228-3:2009, l'indice di esposizione risultante individua una fascia di rischio intrinseco. Tale indice di rischio è suddiviso in tre fasce come riportato nella seguente tabella: Valore Indice OCRA Classificazione rischio Zona Conseguenze NESSUN RISCHIO Iocra 2,2 Previsione di UL-WMSD (PA) non differente da quella attesa nella popolazione di riferimento VERDE Accettabile, nessuna conseguenza 2,2 < Iocra 3,5 RISCHIO MOLTO BASSO Previsione di UL-WMSD (PA) più alta, ma meno del doppio, di quella attesa nella popolazione di riferimento GIALLA Perfezionare i fattori di rischio strutturale (postura, forza, azioni tecniche, ecc.) o adottare diverse misure organizzative RISCHIO PRESENTE Iocra > 3,5 Previsione di UL-WMSD (PA) più del doppio, di quella attesa nella popolazione di riferimento ROSSA Riprogettare i compiti ed i posti di lavoro in base alle priorità Tabella 1: Classificazione Rischio Note: UL WMSD (Upper Limb Work related Muscoloskeletal Disorders) = patologie muscoloscheletriche lavoro-correlate degli arti superiori PA (Prevalence of workers Affected) = prevalenza di lavoratori affetti dalla patologia 2

ANALISI MONOTASK Nella prima parte della maschera sono riportati i dati generali della movimentazione, tra cui il numero di compiti ripetitivi (nell esempio 1) che individuerà la metodologia di calcolo tra Analisi MonoTask ed Analisi MultiTask. INSERIMENTO DEI DATI E RIEPILOGO VALUTAZIONE Nella sezione RIEPILOGO RISULTATI vengono riportati i dati finali della valutazione (se, logicamente, sono stati inseriti tutti i dati necessari). STEP 1 CALCOLO DEL NUMERO DI AZIONI TECNICHE EFFETTIVE Nel caso di analisi monotask (un unico compito ripetitivo) verrà visualizzata la tabella riportata qui di seguito, che consentirà il calcolo delle azioni tecniche effettive, denominate n ATA. Sarà sufficiente inserire i dati dei campi colorati in celestino chiaro per ottenere il calcolo (nell esempio 9600 azioni tecniche per l arto sinistro e 12800 azioni tecniche per l arto destro). STEP 2 CALCOLO DEL NUMERO DI AZIONI TECNICHE DI RIFERIMENTO Sempre nel caso di analisi monotask verrà visualizzata un ulteriore tabella, riportata qui di seguito, che consentirà il calcolo di n RPA e quindi del numero di azioni tecniche di riferimento n RTA Per consentire il calcolo occorrerà valutare alcuni parametri caratteristici, come illustrato qui di seguito (a tale proposito, si noti che, cliccando sul pulsante posto in alto a sinistra della tabella dello step 2, denominato Help Parametri Step 2, verrà visualizzato un file pdf con le spiegazioni dei diversi parametri. 3

Fattore di Forza FM Come illustrato nella figura, occorrerà calcolare i fattori di forza FM sia per l arto destro, sia per l arto sinistro. A tale scopo occorrerà agire sui due combo-box presenti, che consentono una tra le seguenti scelte: Nulla Molto,molto debole Molto debole Debole Moderata Alquanto forte Forte/Molto forte Ad ogni scelta corrisponde un valore numerico per il fattore di forza FM I valori di FM vengono calcolati come indicato nella seguente tabella: Forza applicata percepita (scala di Borg) Tabella per la determinazione del fattore F M 0,5 molto, molto debole 1 molto debole 2 debole 3 moderata 4 alquanto forte 5 forte molto forte Forza media in termini % rispetto alla MCV 5% 10% 20% 30% 40% 50% Moltiplicatore F M 1 0,85 0,65 0,35 0,2 0,01 Fattore di Stereotipia ReM Per individuare il fattore ReM, occorrerà, mediante i due specifici check-box indicare se vengono effettuate le stesse azioni tecniche per almeno il 50% del tempo (durata della movimentazione) Il fattore Re M viene calcolato nel seguente modo: Casistica Valore Re M L attività lavorativa prevede l esecuzione delle stesse azioni tecniche per almeno il 50% del tempo ciclo o quando quest ultimo è più breve di 15 secondi; 0,7 Tutti gli altri casi 1 4

Fattori complementari AM Per calcolare i fattori complementari AM, occorrerà, essenzialmente, indicare la presenza o meno di uno o più fattori complementari tra quelli previsti dalla norma, agendo sui due check-box (sempre distinti per arto destro ed arto sinistro). In caso di attivazione di un check-box (nell esempio quello relativo all arto sinistro) occorrerà indicare una delle tre opzioni disponibili corrispondenti alla durata della presenza dei fattori complementari. I principali fattori complementari sono imputabile all uso di attrezzi vibranti, all esecuzione di movimenti che prevedono un contraccolpo (come ad esempio il martellare), allo svolgimento di compiti che richiedono estrema precisione, a gesti che comportano le compressione localizzata di strutture anatomiche, al contatto con superfici e/o oggetti freddi, all utilizzo di guanti impropri che possono limitare la manualità e ad un troppo elevato ritmo di lavoro imposto da un macchinario. In funzione delle scelte effettuate, il fattore A M assume uno dei seguenti valori: Casistica Valore A M Non sono presenti fattori complementari di rischio 1 E presente uno o più fattori complementari nello stesso tempo per 1/3 (o dal 25% a 50%) del tempo ciclo 0.95 E presente uno o più fattori complementari nello stesso tempo per i 2/3 (o dal 51% a 80%) del tempo ciclo 0,90 E presente uno o più fattori complementari nello stesso tempo per i 3/3 (o più del 80%) del tempo ciclo 0,80 Fattori di Postura PM Per quanto riguarda il fattore PM, occorrerà indicare eventuali posture o movimenti disagevoli di: gomito, polso e mani/dita. E possibile, agendo sui combo-box presenti, indicare i tempi di permanenza riferiti al tempo del ciclo in esame. 5

L ISO UNI 11228-3 permette, per mezzo della tabella C.2 riportata qui seguito, di calcolare il fattore relativo alla postura per ogni singola azione tecnica che comporti una posizione scomoda o comunque non naturale (vedi figure successive). Se una delle posture o movimenti è presente per meno di 1/3 del tempo del ciclo, viene assunto P M = 1; in caso contrario viene assunto il valore più basso desunto dalla tabella riportata qui di seguito. Movimenti e/o posture disagevoli Gomito supinazione 60 Polso estensione 45 o flessione 45 Mano presa ad uncino o presa palmare ampia Gomito pronazione 60 o flesso-estensione 60 Polso deviazione radio/ulnare 20 Mano presa in pinch <1/3 (dal 1% al 24%) 1 Porzione del tempo del ciclo 1/3 (dal 25% al 50%) 2/3 (dal 51% al 80%) 3/3 (Più dell 80%) 0,7 0,6 0,5 1 0,7 0,6 Flessione - Estensione GOMITO Pronazione - Supinazione Flessione palmare POLSO Estensione dorsale 6

Deviazione ulnare POLSO Deviazione radiale MANO - DITA Presa Pinch Presa Palmare Presa a Uncino Nota : Per quanto riguarda le posture ed i movimenti della spalla, non quantificabili numericamente, vengono escluse le seguenti situazioni in quanto considerate un RISCHIO da considerare accuratamente: Movimenti delle braccia quasi a livello delle spalle (flessione o adduzione a circa 80 ) per più del 10% del tempo del ciclo e/o per più di 2 azioni al minuto; Movimenti delle braccia tra 45 ed 80 per più di 1/3 del tempo del ciclo e/o per più di 10 azioni al minuto. Come illustrato nella seguente figura, nella parte sinistra della tabella dello step 2 viene riepilogato il calcolo di nrpa dell arto sinistro e dell arto destro. 7

Dopo avere inserito tutti i dati necessari per lo Step 2, nella sezione riepilogativa (posta all inizio della cartella di lavoro), vengono riepilogati in modo sintetico tutti i dati principali necessari per la valutazione. Innanzitutto vengono riportati i valori degli altri fattori moltiplicativi (RcM e tm) ricavati nel seguente modo: Fattore periodi di recupero (R cm ) Il valore del paramento R cm viene calcolato sulla base della tabella C.3 mostrata di seguito Tabella per la determinazione del fattore R cm Numero di ore senza adeguato recupero 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Fattore moltiplicatori R cm 1 0,90 0,80 0,70 0,60 0,45 0,25 0,10 0 Fattore durata (tm) La durata complessiva nel turno di lavoro dei compiti comportanti movimenti ripetitivi e/o forzati degli arti superiori rappresenta un elemento assi rilevante nel caratterizzare l esposizione complessiva. La Norma fa quindi riferimento alla tabella C.4 che permette di individuare t M in relazione alla durata complessivo della movimentazione manuale ripetitiva: Tabella per la determinazione del fattore t M Tempo impiegato nella movimentazione manuale ripetitiva, 240 < 120 120-239 > 480 espresso in minuti 480 Fattore moltiplicatori t M 2 1,5 1 0,50 Per una maggiore precisione si è comunque provveduto alla interpolazione prevista dalla norma mediante la seguente tabella: Valori interpolati 120 121-180 181-240 241-300 301-360 361-420 421-480 > 480 2 1,7 1,5 1,3 1,2 1,1 1 0,50 Nella specifica area viene rappresentato il calcolo dei due indici OCRA (nell esempio 5,04 per l arto Sinistro e 2,49 per l arto destro). La valutazione finale (nell esempio: RISCHIO PRESENTE) dipende dal maggiore dei due indici (nell esempio 5,04) e dalla tabella già riportata all inizio del presente capitolo. 8

ANALISI MULTITASK Nel caso in cui vengano indicati più compiti ripetitivi, verrà automaticamente attivata l analisi multitask. Nell esempio riportato qui sopra sono previsti due compiti ripetitivi. La durata complessiva del turno di lavoro è pari a 360 minuti, con un tempo netto di lavoro pari a 310 minuti. Avendo indicato n. 2 movimentazioni (Task), verrà visualizzata una tabella con 2 righe, come riportato qui di seguito. Come per il caso MonoTask, occorrerà indicare, per ognuna delle due movimentazioni, caratteristici (n. azioni tecniche, durata del ciclo e durata del compito ripetitivo. i quattro valori Inseriti i dati (vedi figura), verranno calcolati automaticamente i valori di nata quali sommatorie delle singole movimentazioni. Logicamente anche lo Step 2 proporrà due distinte tabelle del tutto identiche a quelle già esaminate per l analisi MonoTask, come indicato nella seguente figura: In modo del tutto analogo occorrerà completare l inserimento dei dati corrispondenti ad ogni Task, al fine di calcolare i valori di nrpa. 9

Nella sezione riepilogativa vengono, come al solito, riportati i dati caratteristici della valutazione, come indicato qui di seguito. Occorre notare che la valutazione del Rischio avviene in modo completamente automatico al variare di uno o più parametri che influiscono sull indice OCRA e, di conseguenza, sul RISCHIO finale. A titolo d esempio, con riferimento alla valutazione ora effettuata (vedi figura riportata qui sopra), modificando il numero di ore senza adeguato recupero da 1 a 2, si otterrebbe la seguente nuova situazione: STAMPA DELLA VALUTAZIONE Subito al di sotto della sezione riepilogativa dei risultati è presente un pulsante di STAMPA che consente la composizione automatica di un documento in formato MS Word, a partire da modelli personalizzabili da parte dell utente, come per tutti gli applicativi Blumatica. Prima di cliccare sul pulsante di stampa occorrerà indicare il nome del documento da comporre, che Per la stampa sarà sufficiente indicare il nome del file Word da comporre (obbligatorio) e cliccare sul pulsante STAMPA dopo avere eventualmente indicato la Data che verrà riportata sul documento composto; quest ultimo verrà salvato nella cartella DocumentiISO11228-3. Nota : per il dettaglio delle formule e del metodo utilizzato, fare riferimento ai Modelli di Stampa (ISO11228-3_MONOTASK_IT.doc e ISO11228-3_MULTITASK_IT.doc). 10