GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014

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GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014 La presente relazione è stata redatta dal Dott. Filippo Savelli in veste di tecnico faunistico incaricato avente i requisiti previsti dal R.R. 3/2012. Dr. Filippo Savelli 2

SOMMARIO 1. Premessa... 4 2. Inquadramento territoriale... 6 3. Selecacciatori abilitati... 9 4. Piano di Prelievo autorizzato per la S.V. 2013/2014... 10 5. Analisi degli abbattimenti realizzati... 11 5.1 Esecuzione del Piano di Prelievo S.V. 2013/2014... 11 5.2 Esecuzione del Piano di Prelievo per DG-Cervidi... 14 5.3 Analisi dello Sforzo di caccia... 16 6. Conclusioni... 18 3

1. Premessa Il presente elaborato tecnico rappresenta la sintesi dell andamento dell attività venatoria esercitata sulla specie nella forma della caccia di selezione nel corso della, secondo quanto prescritto dalle normative vigenti in materia (L.157/92 e ss. mm. ii., L.R. 7/95 e ss. mm. ii., Reg. Reg. 3/12 e ss. mm. ii., Calendario Venatorio caccia di selezione Regione Marche S.V. 2013/2014, Disciplinare Provinciale per l esercizio della caccia ai Cervidi S.V. 2013/2014). Il Calendario Venatorio per il prelievo selettivo del, sulla base della normativa regionale/nazionale/comunitaria, è stato strutturato nei seguenti periodi temporali: N. periodo di prelievo Tempi di prelievo Sesso Classe sociale I 15 agosto 30 settembre 2013 Maschio I-II II 01 gennaio 15 marzo 2014 Femmina Maschio- Femmina I-II 0 4

Le tematiche che saranno oggetto di analisi e di approfondimento, sia a livello di grande scala che di dettaglio per ogni DG-Cervidi, vengono di seguito elencate: - Abbattimenti suddivisi e ripartiti rispetto a classe d età e di sesso della popolazione di ; - Valutazione del n. delle uscite effettuate dai cacciatori al fine di elaborare lo sforzo di caccia che ha caratterizzato l attività di prelievo. 5

2. Inquadramento territoriale Nel rispetto del R. Reg. 3/12 e ss. mm. ed ii. Disciplina per la gestione degli ungulati nel territorio regionale, in attuazione della legge regionale, 5 gennaio 1995, n. 7, il territorio di caccia programmata viene ripartito dall A.T.C., secondo un piano di gestione annuale, in Distretti per la gestione ed il prelievo dei Cervidi (DG-cervidi), i quali vengono successivamente suddivisi in Unità di Gestione (UG-cervidi) che vengono assegnate univocamente ad ogni singolo selecacciatore per espletare l attività del prelievo venatorio. In tale ottica la pianificazione territoriale riferita alla gestione del nell A.T.C. AN2 è stata caratterizzata dall individuazione di n. 3 Distretti di Gestione. La tabella di seguito riportata riassume, per ogni Distretto di Gestione, le informazioni relative alle rispettive estensioni della S.P.F.V. ovvero la superficie utile alla pianificazione faunistico-venatoria (calcolata in funzione dei parametri divulgati dal documento Criteri ed indirizzi per la pianificazione faunisticavenatoria 2010-2015 - Regione Marche, luglio 2010). Le informazioni di dettaglio vengono fornite sinteticamente in forma tabellare e cartografica. 6

Tabella 1 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Pianificazione territoriale DG- Cervidi S.P.F.V. complessiva in ettari (al netto di Parchi, Riserve, Istituti a gestione privatistica della caccia ) S.P.F.V. complessiva in ettari (al netto degli Istituti di gestione faunistico-venatoria ) DG1 12.451 10.124 DG2 8.755 6.742 DG3 7.159 7.060 TOT. 28.365 23.926 7

Gestione faunistico-venatoria del 8

3. Selecacciatori abilitati Nel rispetto delle normative di riferimento l ammissione dei cacciatori alla gestione e prelievo dei Cervidi è derivata dall analisi delle specifiche richieste di ammissione a tali attività, con previsione di partecipazione all esercizio della caccia alla specie. Pertanto il personale coinvolto nell esercizio venatorio è costituito da cacciatori dotati di specifica abilitazione al prelievo di con metodi selettivi, autorizzati dall A.T.C. AN2, previa analisi dei requisiti prescritti dal Regolamento Regionale di riferimento. Nella tabella che segue si sintetizzano, per ogni specifico Distretto di Gestione, i dati relativi al n. di soggetti ammessi al prelievo selettivo del Cervide oggetto di analisi. Tabella 2 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Elenco dei Selecacciatori ammessi al prelievo di Distretto di Gestione N. Selecacciatori autorizzati 1 23 2 21 3 10 TOTALE 54 MEDIA 18,0 9

4. Piano di Prelievo autorizzato per la S.V. 2013/2014 Nella tabella che segue viene riportato il Piano di Prelievo per la S.V. 2013/2014, soggetto a specifico iter autorizzativo dall Amministrazione di riferimento, appositamente suddiviso nelle differenti classi di età e di sesso. Tabella 3 - Gestione 2013/2014: Piano di Prelievo autorizzato Distretto di Gestione M II M I F I-II CP 0 TOTALE 1 17 8 25 18 68 2 11 5 16 10 42 3 5 2 7 6 20 TOTALE 33 15 48 34 130 10

5. Analisi degli abbattimenti realizzati Al termine dell attività di abbattimento realizzata nel rispetto delle normative vigenti in materia, dei calendari venatori di riferimento e sulla base di quanto previsto dal Regolamento per la gestione e prelievo degli Ungulati dell A.T.C. AN2, si presentano le risultanze ottenute incentrando l analisi tecnica alle seguenti tematiche: - Realizzazione del Piano di Prelievo; - Analisi dello sforzo di caccia. 5.1 Esecuzione del Piano di Prelievo S.V. 2013/2014 Nel paragrafo oggetto di discussione vengono presentate le risultanze complessive inerenti la realizzazione del Piano di Prelievo che è stato autorizzato nella pregressa Stagione Venatoria. Tabella 4 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Realizzazione del Piano di Prelievo CLASSI D ETA PREVISTI ABBATTUTI % REALIZZAZIONE M II 33 23 69,7% M I 15 10 66,7% F I-II 48 35 72,9% CP 0 34 18 52,9% Tot. 130 86 66,2% Tot. Capi non prelevati 44 11

Complessivamente al termine del periodo degli abbattimenti, condotti nella Stagione Venatoria 2013/2014, si registra il prelievo di n. 86 capi rispetto ai n. 130 animali prescritti nel Piano di Prelievo. Il grafico 1 approfondisce la tematica relativa alla discrepanza numerica di prelievo, rispetto al Piano di abbattimento approvato, ripartita in funzione della classe di età e sesso; nel grafico 2 viene rappresenta la percentuale di realizzazione del succitato Piano. Grafico 1 - Gestione del 2013/2014: Realizzazione del Piano di Prelievo 12

Grafico 2 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Percentuale di realizzazione del Piano di Prelievo 13

5.2 Esecuzione del Piano di Prelievo per DG-Cervidi La tabella sottostante ha la finalità di divulgare gli abbattimenti, opportunamente suddivisi in funzione della classe di età e di sesso, che sono stati effettuati in ogni Distretto di Gestione. Tabella 5 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Realizzazione del Piano di Prelievo effettuato per Distretto di Gestione DG PIANO DI ABBATTIMENTO ASSEGNATO PIANO DI ABBATTIMENTO REALIZZATO PIANO DI PRELIEVO REALIZZATO (%) M II M I F I-II CP0 TOTALE M II M I F I-II CP0 TOTALE M II M I F I-II CP0 TOTALE 1 17 8 25 18 68 16 6 21 15 58 94,1% 75,0% 84,0% 83,3% 85,3% 2 11 5 16 10 42 6 4 9 1 20 54,5% 80,0% 56,3% 10,0% 47,6% 3 5 2 7 6 20 1 0 5 2 8 20,0% 0,0% 71,4% 33,3% 40,0% TOTALE 33 15 48 34 130 23 10 35 18 86 69,7% 66,7% 72,9% 52,9% 66,2% 14

Per ogni Distretto di Gestione autorizzato nella viene evidenziata, in forma percentuale, la realizzazione complessiva del Piano di Prelievo. Tali informazioni vengono rappresentate sia nella tabella sottostante che nel conseguente grafico di dettaglio. Tabella 6 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Percentuale di realizzazione del Piano di Prelievo suddiviso per Distretto di Gestione DISTRETTO REALIZZAZIONE DEL PIANO DI PRELIEVO DG1 85,3% DG2 47,6% DG3 40,0% Grafico 3 Gestione dei Cervidi 2013/2014: Percentuale di realizzazione del Piano di Prelievo suddiviso per Distretto di Gestione 15

In merito alla tematica oggetto di approfondimento, è possibile constatare come sia decisamente maggiore la percentuale di realizzazione del Piano di prelievo nel DG 1 rispetto agli altri comprensori individuati. 5.3 ANALISI DELLO SFORZO DI CACCIA Al fine di valutare lo sforzo di caccia (n. uscite necessarie per abbattere un capo), adottato per espletare l esercizio venatorio, viene analizza tale tematica mediante l approfondimento per ogni singolo Distretto di Gestione. Tabella 7 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Sforzo di caccia (n. uscite necessarie per abbattere un capo) Distretti di Gestione N. Cacciatori autorizzati N. USCITE N. capi abbattuti Sforzo di caccia 1 23 554 58 9,55 2 21 334 20 16,70 3 10 230 8 28,75 TOTALE 54 1.118 86 13,0 MEDIA 18,0 372,7 28,7 13,0 16

Dall analisi critica della tabella si evince che in MEDIA in ogni Distretto sono state realizzate poco meno di n. 373 uscite, attraverso le quali sono stati prelevati oltre n. 28 caprioli ed è stato concretizzato uno sforzo di caccia pari a n. 13 (n. uscite necessarie ad abbattere un capo). Grafico 4 - Gestione dei Cervidi 2013/2014: Sforzo di caccia (n. uscite per abbattere un capo) 17

6. Conclusioni Mediante l analisi dei dati, riferiti all esercizio di controllo diretto condotto nel corso della, si deducono elementi particolari di discussione che possono essere così sintetizzati: I dati ribadiscono un sostanziale equilibrio tra raccolta delle informazioni specifiche, organizzazione dell attività, predisposizione del Piano di Prelievo e svolgimento dell attività venatoria; Dall elaborazione dei dati si evince che la percentuale di realizzazione del Piano di Prelievo è risultata sostanzialmente soddisfacente (66,2%), anche in considerazione del fatto che la S.V. 2013/2014 rappresenta l avvio di tale tipologia di caccia per i territori in oggetto, nonché la primissima esperienza in merito per quasi la totalità degli ammessi al prelievo. Nella fattispecie il Distretto di Gestione più produttivo è risultato essere il n 1 ovvero quello a ridosso della catena appenninica (85,3%), poi a scalare troviamo il DG 2 (47,6%) ed infine il DG 3 (40,0%); Dall analisi cartografica si ricava una proporzionalità diretta tra la distanza del comprensorio territoriale rispetto alla fascia costiera e l esecuzione percentuale del Piano di Prelievo che è stato pianificato nella Stagione Venatoria 2013/2014, pur se tale circostanza non deve essere necessariamente letta con un particolare significato di correlazione; Per quanto riguarda la distribuzione dei sessi, evidenziata nell ambito degli individui abbattuti ad esclusione della Classe 0, si riscontra un rapporto sessi pari a 1:1,06 con un leggero scostamento verso la porzione femminile, seppur di una percentuale del tutto poco significativa; Relativamente alla realizzazione percentuale del Piano di Prelievo, opportunamente ripartito in funzione della classe di età e sesso, è possibile 18

evidenziare come le classi MII/MI/FI-II siano contraddistinte da valori pressoché analoghi, mentre la classe CP0 ha riscontrato una minore efficienza relativamente al raggiungimento dell apposito Piano di riferimento (52,9%); Relativamente allo sforzo di caccia tale parametro è piuttosto contenuto, infatti mediamente ogni Distretto di Gestione ha effettuato poco meno di n. 373 uscite, con il prelievo di oltre n. 28 capi con uno sforzo di caccia profuso pari a 13,0 (n. uscite necessarie per abbattere un capo). Il Distretto che ha evidenziato uno sforzo di caccia inferiore alla media complessiva (n. 13,0 uscite per realizzare l abbattimento di un animale) è da ricercare nella porzione territoriale adiacente alla fascia appenninica ovvero il DG1. Per quanto riguarda gli altri DG-Cervidi, i parametri riscontrati sono nettamente superiori alla media annotata per quanto riguarda il complessivo territorio facente capo alla gestione faunistico-venatoria dei Cervidi. 19