ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE FILOSOFICHE in compendio, 1817,1827,1830

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Transcript:

ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE FILOSOFICHE in compendio, 1817,1827,1830 Dalla Fenomenologia al Sistema Per Hegel La Verità si consegue solo con la conoscenza della totalità. Il processo di costruzione dell'intero può però essere presentato in due modi: 1) descrivendo il cammino della coscienza dalla più bassa e parziale consapevolezza di sé come coscienza naturale al sapere assoluto (vedi Fenomenologia); 2) o analizzando le diverse determinazioni parziali in cui si articola la realtà e illustrando le relazioni che organizzano tali articolazioni in un tutto (analisi contenuta nell'enciclopedia delle Scienze Filosofiche). Enciclopedia delle Scienze Filosofiche L'oggetto generale della trattazione del sistema hegeliano è la totalità della realtà intesa come ragione assoluta e infinita, ossia l'idea. l'idea può tuttavia articolarsi in tre modi diversi, che sono poi tre articolazioni fondamentali del sistema: 1) Scienza della Logica (scienza dell'idea in sé) 2) Filosofia della Natura (scienza dell'idea per sé) 3) Filosofia dello Spirito (scienza dell'idea in sé e per sé) Enciclopedia delle Scienze Filosofiche Idea può essere concepita come la ragione; come il soggetto-oggetto, come l unità dell ideale e del reale, del finito e dell infinito, dell anima e del corpo; L Idea è la totalità della realtà in tutta la sua ricchezza delle sue determinazioni interiori Nella sua forma immediata l Idea è la vita; nella sua forma mediata, è il conoscere

nel quale il soggettivo e l oggettivo appaiono distinti La filosofia come sistema Scienza della Logica In questa prima parte, l'idea viene considerata nell' elemento astratto del pensiero, ovvero in base a categorie che costituiscono la struttura formale della realtà, conferendole un carattere razionale. Tali categorie rappresentano l'impalcatura del mondo (nella logica, sostiene Hegel, sono presenti i pensieri di dio prima della creazione ) Tali categorie razionali non sono distinguibili dalla realtà; nella Logica, con atto di astrazione, esse vengono considerate indipendentemente da una loro incarnazione al di fuori del pensiero. Logica uguale metafisica La Logica hegeliana non è la logica formalistica: quest'ultima concerne entità concettuali aventi una funzione esclusivamente gnoseologica ed un'esistenza soggettiva. Per Hegel le categorie logiche sono elementi costitutivi dell'essenza della realtà ed hanno dunque valore ontologico Per Hegel ciò che è razionale è reale e ciò che è reale è razionale; per lui, quindi il pensiero puro è la realtà Chi non riesce a cogliere l'uguaglianza tra Logica e Metafisica resta sul piano dell'intelletto (Metafisica Tradizionale; Razionalismo dogmatico Empirismo e Criticismo; Sapere immediato Filosofia Romantica). La facoltà di cogliere l'unità tra logica e metafisica risiede nella Ragione speculativa, una ragione che opera, cioè, non intuitivamente, ma dialetticamente Scienza della Logica: Struttura Logica dell'essere: Si occupa del pensiero nella sua immediatezza. Il primo concetto è quello di essere, il quale, essendo il concetto più indeterminato e non presupponendo per la propria determinazione alcun altro concetto (ma viceversa entrando nella determinazione di tutti gli altri), può costituire il cominciamento della Scienza della logica. L'essere hegeliano è assolutamente indeterminato, è l'essere del quale non si può dire altro se non che è. Ulteriori passaggi: Nulla Divenire Essere determinato Finito Infinito (Rif. a Fichte ed al concetto di totalità) Scienza della Logica: Struttura

Logica dell'essenza: Quando l'essere riflettendo su se stesso scopre la propria ragion sufficiente, dall'essere si passa all'essenza. La verità, il senso, dell'essere è infatti l'essenza Su quale fondamento poggia l'essere? Basta questa domanda per passare dal piano dell'immediatezza a quello della riflessione. Le articolazioni di questa parte sono: 1) L'essenza come appare in se stessa, nella riflessione del pensiero; 2) L'essenza come si manifesta nell'esistenza, nel fenomeno; 3) La realtà effettiva come unità di essenza ed esistenza. Scienza della Logica: il concetto Arricchito dalla riflessione su di sè l essere diventa concetto Non è il concetto dell intelletto ma della ragione: cioè lo spirito vivente della realtà Il concetto è soggettivo o puramente formale; poi oggettivo quale si manifesta nella natura; infine è Idea unità di oggettivo e soggetivo Filosofia della natura idea nel suo essere altro da sé Meccanica (tesi) studia la materia inerte, in quanto mossa da cause efficienti, senza nessuno scopo né impulso vitale Fisica (antitesi) studia la natura e le forze che agiscono e il loro scopo (chimica, magnetismo..) Organica (sintesi) studio dell organismo vivente, momento di sviluppo dello spirito ed emersione della coscienza Filosofia della Natura La Filosofia della Natura ha per oggetto l'estraniazione dell'idea da se stessa, cioè la sua uscita dal puro elemento del pensiero per realizzarsi nell'altro da sé, nell'elemento materiale della natura. In questo modo l'idea perde il carattere universale che aveva nella logica e, determinandosi

nelle singole realtà naturali (Meccanica, Fisica e Fisica organica) si particolarizza nel per sé. La Filosofia della Natura ha una funzione sistemica: è il necessario momento di passaggio dalla Logica alla Filosofia dello Spirito, cioè dal pensiero che non ha un oggetto esterno a sé, all'autocoscienza dell'assoluto come unità sostanziale di soggetto e oggetto, di pensiero e realtà, di spirito e natura, di finito e infinito. Solo grazie alla Filosofia della Natura emerge infatti la individualità soggettiva. Lo spirito soggettivo spirito conoscitivo ed individuale Antropologia (tesi) tratta dell anima naturale, si rivela nelle qualità ed i caratteri esteriori dell uomo Fenomenologia (antitesi) tratta della coscienza descrive il processo attraverso il quale lo spirito individuale giunge dalla sensazione all autocoscienza Psicologia (sintesi) considera lo spirito individuale come sintesi di teoria e pratica, l individuo cosciente che ha il dominio del corpo e dell anima e si determina liberamente Filosofia dello Spirito Dopo essersi estraniata nella natura, l'idea può completare il circolo dialettico ritornando in se stessa arricchita dal momento della negazione. Al termine di questo processo l'idea non è più soltanto in sé, ma in sé e per sé; pensiero puro e natura sono ormai uniti in una concreta realtà razionale. L'Idea che ha questa consapevolezza di sé è lo Spirito. La Filosofia dello Spirito si articola in: Filosofia dello Spirito soggettivo; Filosofia dello Spirito Oggettivo; Filosofia dello Spirito Assoluto. Filosofia dello Spirito soggettivo Lo Spirito soggettivo è lo spirito individuale, considerato nel suo lento emergere dalla natura. Rappresenta la consapevolezza che lo Spirito ha di sé in quanto singolo individuo umano e culmina con la sostanziale presa di coscienza della libertà dell'uomo. Esso si articola in: Anima (liberazione individuale dalla natura), Coscienza e Spirito (progressiva

consapevolezza della unità tra soggetto conoscente ed oggetto conosciuto): dall'anima, intesa come principio vitale che è alla base dello sviluppo biologico dell'uomo, si passa progressivamente (antropologia, fenomenologia, psicologia) dalle forme più elementari della vita psichica alle più elevate attività teoretiche, fino a giungere al volere libero. Spirito soggettivo interessanti le fasi dell'anima studiate dall'antropologia: infanzia (l'individuo si trova in armonia con il mondo circostante); giovinezza (l'individuo entra in contrasto con il proprio ambiente); maturità (avviene la riconciliazione con il mondo). La volontà libera, ultima manifestaione dello Spirito, manifesta la necessità di oggettivare la libertà consapevole conquistata nel mondo esterno... Spirito oggettivo Diritto astratto (tesi) legge nella quale lo spirito si è oggettivato ha il carattere dell esteriorità e della necessità, pura razionalità al di fuori dell individuo Moralità (antitesi) la legge ha il carattere della interiorità ed è espressione dell universale, si esprime in un sistema di relazioni tra individui Eticità (sintesi) identificazione delle volontà individuali con l universale, la legge è sia espressione della comunità che dell individuo che le appartiene. L interesse individuale e collettivo si identificano e diventano lo scopo concreto dell azione dell0individuo Lo Stato L eticità si realizza attraverso gli istituti della famiglia (tesi), unità chiusa fondamentale che si frantuma nella società (antitesi) e si ricompone nello Stato (sintesi) inteso come grande famiglia unità aperta e assoluta che comprende tutti gli individui. Lo Stato ETICO di Hegel si oppone allo Stato liberale (Locke, Montesquieu,Kant) Lo spirito Assoluto Arte (tesi) lo spirito viene colto mediante l intuizione e si esprime nelle forme oggettive dell arte ovvero nelle forme sensibili (pittura scultura etc..)

Religione (antitesi) lo spirito viene colto mediante la rappresentazione e si esprime attraverso la rivelazione Filosofia (sintesi) viene colto mediante il concetto e si esprime mediante una maggiore consapevolezza La filosofia dello spirito Filosofia dello Spirito Oggettivo E' il momento in cui lo spirito, o meglio, libertà umana termine del processo dello spirito soggettivo si oggettiva nella comunità sociale e nelle istituzioni. Essa si articola in: Diritto astratto: l'individuo non è ancora concepito come membro di un organismo politico concreto, ma solo come persona giuridica, cioè come un'entità astratta caratterizzata dall'essere portatrice di diritti (concezione giusnaturalistica). Tutti gli individui sono accomunati dalla loro capacità di compiere atti giuridicamente validi Moralità: l'universalità astratta ed esteriore del diritto viene interiorizzata dall'individuo, considerato ora, non nella capacità esteriore di possedere una proprietà e di entrare in un contratto, ma nella dimensione interiore della coscienza morale. Filosofia dello Spirito Oggettivo La forma più alta della moralità è esemplificata dall'etica kantiana. Essa conduce tuttavia al contrasto tra essere e dover essere. Se il diritto appariva insufficiente a causa della sua esteriorità, della sua incapacità di coinvolgere l'interiorità dello spirito, la moralità è inadeguata perché si esaurisce nella interiorità senza mai conseguire una vera oggettivazione esterna. Queste parzialità vengono superate nella eticità. Qui l'universalità si manifesta non più come legge formale né come moralità interiore, bensì come un ordine reale che esprime la vita di un popolo. Eticità Caratteri fondamentali dell'eticità sono la concretezza e l'organicità. L'eticità si articola in: Famiglia: prima espressione di concreta società organica, in essa gli individui cessano di essere atomi per divenire membri di uno stesso organismo. Pur avendo ancora un fondamento naturale (unine sessuale e generazione fisica), la famiglia manifesta la sua intima sostanza etica attraverso il matrimonio e l'educazione dei figli. Società Civile Con il conseguimento della maturità da parte dei figli si entra nella Società Civile. Essa è

concepita come sistema dei bisogni in grado di integrare i bisogni dei singoli con quelli della comunità in generale. Essa consta di tre ceti: lo stato sostanziale (Junker e contadini), lo stato industriale (artigiani e commercianti), lo stato generale (i funzionari dello stato). Essa è in definitiva il mero sistema dei bisogni e del loro appagamento attraverso l istituto privatistico del contratto. In altri termini, la società civile è la sfera economica dell egoismo universale, nella quale gli individui si trattano reciprocamente come mezzi e sono uniti solo dai bisogni e da quella divisione del lavoro che genera interdipendenza fra di loro, in una universalità meramente formale, dominata dalla produzione-scambio-consumo. Essa è tenuta insieme dall amministrazione della giustizia e della polizia. Insomma, la società civile è la moderna economia di mercato. Lo Stato La società civile appare come uno stato esteriore, stato dell'intelletto, non della Ragione. Lo Stato etico è invece la più elementare manifestazione della ragione assoluta. Esso si articola in: 1) Costituzione dello Stato: determina i tre poteri che regolano la vita politica della comunità (legislativo, esecutivo e potere sovrano). 2) Diritto Statale Esterno. Lo Stato 3) Storia universale: è la realizzazione della ragione assoluta nello spirito di un popolo costumi, diritto, religione, costituzione politica. Ogni popolo adegua in maniera diversa il proprio spirito alla ragione (spirito del mondo). In ogni fase del processo storico vi sarà pertanto un popolo il cui spirito rappresenta la migliore incarnazione dello spirito del mondo in quel momento. In virtù di questa sua superiorità acquista una posizione di predominio sugli altri ai quali impone la sua forza, il suo diritto, la sua cultura. Hegel individua quattro fasi del processo storico, da interpretare in base al concetto di libertà: Lo Stato Mondo orientale (solo uno è libero). Mondo greco e romano (alcuni sono liberi). Mondo cristiano (si sa che l'uomo in generale è libero). Mondo germanico moderno (la progressiva realizzazione di questa consapevolezza è la struttura portante della storia europea dall'avvento del cristianesimo sino alla storia del mondo germanico). Lo Spirito Assoluto Lo Spirito universale si manifesta già nella vita etica dello Stato e nello sviluppo della Storia Universale. In questi casi tuttavia la manifestazione dell'universale è legata alla dimensione della oggettività, cioè all'esteriorità del mondo politico e storico.

L'Idea non è ancora tornata completamente in sé, il che avviene nel terzo momento della storia dello spirito: lo spirito assoluto. Esso si articola in: Arte (l'assoluto viene colto in forma immediata attraverso una intuizione sensibile). Religione (l'assoluto viene colto sotto forma di rappresentazione) Filosofia (l'assoluto viene colto tramite la ragione) L'Arte E' il momento in cui l'assoluto viene colto in forma immediata, attraverso l'intuizione sensibile. Nell'arte infatti una determinata realtà sensibile si configura in maniera tale da lasciare trasparire l'idea. Non tutte le intuizioni sensibili, tuttavia sono egualmente adeguate ad esprimere l'idea: anche nel caso dell'arte si assiste ad un processo di sviluppo attraverso il quale si perviene a una sempre maggiore consapevolezza dell'essenza assoluto, per quanto ciò è consentito nella limitata forma espressiva della sensibilità. I momenti fondamentali di tale processo coincidono con le grandi tappe della storia dell'arte: L'Arte La prima determinazione è costituita dall'arte simbolica, che storicamente corrisponde all'arte orientale, e trova nell'architettura la sua forma espressiva caratteristica. in essa lo spirito non ha ancora una conoscenza adeguata dell'idea: per questo anche le forme sensibili in cui si tenta di esprimere l'assoluto mostrano la loro insufficienza e possono valere solo come simboli del contenuto infinito che ancora sfugge. la seconda determinazione è l'arte classica, che si esprime prevalentemente nella forma della scultura. Infatti, proprio grazie alla raffigurazione artistica del corpo umano e della sua perfezione, l'arte classica riesce a realizzare il pieno equilibrio tra la forma sensibile ed il contenuto spirituale che essa deve manifestare. L'Arte Il terzo momento dello sviluppo universale dell'arte è costituito dall'arte romantica, che trova espressione soprattutto nella pittura, nella musica e nella poesia. come già nell'arte simbolica, anche nell'arte romantica si verifica uno squilibrio tra forma e contenuto: non più però perché non si conosca adeguatamente l'idea, ma perché si giunge alla consapevolezza che l'infinità del contenuto, cioè dello spirito, non può essere espressa nella finitezza della forma sensibile. L'arte romantica segna così per Hegel la morte dell'arte, espressione con la quale vuole definitivamente intendere che l'arte è una forma inadeguata di espressione dell'assoluto e che essa deve quindi essere superata da altre forme di conoscenza. La Religione La determinazione che succede all'arte e che elimina le inadeguatezze dell'intuizione sensibile è la religione. In essa l'assoluto viene colto sotto forma di rappresentazione intellettuale. La rappresentazione è il modo tipicamente religioso di pensre Dio a metà tra

l intuizione sensibile e il concetto. E proprio intendere le sue determinazioni come giustapposte, come se fossero indipendenti (attributi divini, Dio-storia, Dio-creazione) Nella religione l'uomo conosce già l'assoluto nella sua vera natura che è spirito (mentre nell'arte la forma sensibile si limitava ad alludere intuitivamente ad esso); ma non giunge a cogliere tale spirito nella sua unità organica, perché lo fraziona ancora in una molteplicità di rappresentazioni. La Filosofia Anche i limiti della religione vengono superati nella terza determinazione dello spirito assoluto: la filosofia. Essa, infatti, non opera più attraverso rappresentazioni finite e distinte, ma attraverso il concetto della ragione: in questo modo l'uomo diventa consapevole dell'assoluta unità del reale, conoscendo nel contempo l'articolazione dialettica nella quale la totalità unitaria necessariamente si organizza. In altri termini l'autoconsapevolezza dello spirito coincide con la consapevolezza della sua storia. Di conseguenza Hegel sostiene la perfetta identità di filosofia e storia della filosofia: le diverse filosofie che si sono storicamente realizzate non sono che apparizioni, manifestazioni nel mondo fenomenico di una specifica determinazione dello spirito. L'aspetto sistematico e l'aspetto storico sono due facce della stessa medaglia.