DOSSIER SUPPLEMENTO AL N.45 APRILE 2012 ELECTRIC COMMUNITY CON IL PATROCINIO DI:



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DOSSIER SUPPLEMENTO AL N.45 APRILE 2012 CON IL PATROCINIO DI: ELECTRIC COMMUNITY

PREFAZIONE L a sfida dello sviluppo per il nostro Paese si chiama green economy. Unire i vantaggi ambientali con quelli economici è la sfida per il presente e il futuro che è stata raccolta dalle istituzioni e dal mondo imprenditoriale. Un impegno concreto che vede protagonista il Governo italiano, impegnato soprattutto nell'incremento delle iniziative legate alla mobilità sostenibile, di cui un esempio è l'accordo che abbiamo recentemente raggiunto con il Governo cinese in merito alla produzione di auto elettriche. Nonostante che oggi in Italia non ci sia una grande fabbrica automobilistica che offra sul mercato auto elettriche su grande scala, vogliamo creare una filiera che spazi dai sistemi elettronici, alla batteria fino alla produzione vera e propria del mezzo. L'intesa sottoscritta con il ministro cinese della Scienza e della tecnologia è un segnale forte della nostra volontà di creare una sinergia tra le imprese italiane che lavorano nel settore e la Cina, che intende mettere in circolazione un milione di auto elettriche entro il 2015. Il Governo cinese ha chiesto alle imprese che lavorano sul suo territorio e in tutto il mondo di partecipare a questo progetto ambizioso e sono certo che anche l'italia possa e debba recitare un ruolo da protagonista, nonostante gli attuali ritardi rispetto ad altri Paesi europei che, come Francia e Germania, si sono dimostrati più pronti e determinati nel puntare su questo settore, che diverrà sempre più fondamentale per l'industria automobilistica. Il boom dei veicoli elettrici andrà di pari passo con l'esigenza di ridurre l'inquinamento determinato dai mezzi di trasporto che utilizzano i carburanti, anche a fronte dei sempre maggiori costi di produzione del petrolio e dei suoi derivati. Le istituzioni possono fare molto per incentivare l'utilizzo delle auto elettriche e invogliare gli automobilisti. Per fare qualche esempio concreto, mi riferisco alla creazione di piani di mobilità sostenibile adeguati, incentivi economici per chi produce e per gli automobilisti, un numero maggiore di centri di ricarica, parcheggi dedicati e gratuiti, oltre a strategie globali volte a ridurre i costi dell'energia. Qui - cioè nelle infrastrutture - lavoriamo con maggiore intensità: non è compito del Governo entrare nel mercato, ma è compito indirizzare gli investimenti e i consumatori verso una loro libera scelta. Sono convinto che le nazioni e le aziende automobilistiche che si troveranno tagliate fuori dalla produzione delle auto elettriche saranno destinate a posizionarsi ai margini dell'economia nel prossimo futuro e sono altresì sicuro che l'italia saprà essere all'altezza di questa sfida. Prof. Corrado Clini Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 3

SOMMARIO DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY EDITORE LEASEPLAN ITALIA Spa Viale Alessandro Marchetti, 105 00148 Roma telefono: +39 06 96707815 email: carfleet@leaseplan.it www.leaseplan.it DIRETTORE EDITORIALE Alfonso Martinez Cordero DIRETTORE RESPONSABILE Mauro Manzoni DIRETTORE SCIENTIFICO Pier Luigi del Viscovo ART DIRECTOR Indro Uttinacci HANNO COLLABORATO Gabriella Alinovi Marco Barchiesi Alessandro Casulli Stefano De Angelis Pier Luigi del Viscovo Maurizio Di Manna Gavin Eagle Giovanna Gianolli Pierpaolo Giordano Mauro Manzoni Alfonso Martinez Franco Oltolini Leonardo Paloscia Alessandro Palumbo Fabio Salvo Luca Valota Alberto Viano APRILE 2012 05 06 EDITORIALE Anche i sogni qualche volta si avverano LEASEPLAN Electric Community 24 28 AUTO ELETTRICA Il 2012 sarà l'anno della verità NISSAN Leaf, un prim'attore del Nissan Green Program STAMPA Modulgraf Srl Via di Santa Procula, 23/23A 00040 Pomezia (Roma) Registrazione Tribunale di Milano n.98/1997 TIRATURA: 15.000 COPIE 10 14 18 OPEL Ampera, l'auto a economia estesa TOYOTA Un ibrido per ogni modello VOLVO È ibrida e potente la scelta di Volvo 32 36 40 PEUGEOT Pioniera nel mercato dell'auto elettrica RENAULT La proposta Renault è una flotta Z.E. BMW Le Bmw i saranno Life-Drive 22 ENERGYLAB Scenari e prospettive della mobilità elettrica 44 48 PIAGGIO Il trasporto urbano è elettrico REPOWER Energia a 360 4 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

EDITORIALE ELECTRIC COMMUNITY: ANCHE I SOGNI QUALCHE VOLTA SI AVVERANO L a mobilità eco-sostenibile per LeasePlan non è un sogno. E non lo è dal 2008 quando, convinti delle nostre idee, lanciammo il programma GreenPlan, con l obiettivo di fornire un nostro contributo concreto per la salvaguardia dell ambiente in cui operiamo. La ricerca e la tecnologia sono in costante e rapida evoluzione ed entro il 2020, ossia nei prossimi otto anni, non sarà più un utopia essere realmente alla guida di auto completamente silenziose, a basso impatto ambientale o ad emissioni zero, con batterie più leggere, più autonome e potenti di quelle oggi disponibili. Se la progettualità e l impegno continueranno con il veloce passo tenuto oggi, si stima che entro quella data almeno un auto su cinque sarà alimentata solo elettricamente e una quota ancora maggiore sarà occupata dai veicoli ibridi ed ibridi plug-in. LeasePlan, con una naturale vocazione all innovazione e alla consulenza, vuole iniziare a proporsi fin da oggi come punto di riferimento per i propri clienti, con la costituzione di una Electric Community che faccia sempre più da guida nel mondo della mobilità eco-sostenibile. Sicuramente lo sviluppo del mercato potenziale dei veicoli elettrici rappresenta un passaggio obbligato affinché quello che era un sogno possa definitivamente diventare realtà. Le case automobilistiche, consapevoli di giocare un ruolo fondamentale in questo settore, sono particolarmente impegnate e coinvolte su progetti ambiziosi e innovativi. Siamo particolarmente grati a tutti gli operatori del mercato che hanno voluto partecipare alla realizzazione di questo numero monografico di Car Fleet, permettendoci di raccontarvi le loro strategie, i loro programmi ed i loro obiettivi, ed offrirvi una informazione qualificata che possa supportarvi nelle scelte che quotidianamente siete chiamati a fare per una sempre più efficace gestione delle vostre flotte. Un sincero ringraziamento da parte nostra al Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Prof. Corrado Clini, che con il suo prestigioso ed autorevole contributo ha voluto sottolineare l importanza che l argomento riveste per le istituzioni. Alfonso Martinez Cordero Amministratore Delegato LeasePlan Italia CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 5

LEASEPLAN Esplorazione, credibilità e generazione di valore: il manifesto di LeasePlan Italia per la mobilità sostenibile LEASEPLAN ELECTRIC COMMUNITY I l mondo dell automotive ha attaccato la spina, ma lo scenario attuale e le prospettive future di questo specifico segmento di mercato non sembrano ancora chiare e le previsioni lasciano spazio a diverse interpretazioni. È comunque innegabile che il forte rialzo dei prezzi dei combustibili tradizionali e un aumento di sensibilità nei confronti della tutela dell ambiente hanno provocato un importante impulso alla ricerca e alla produzione di nuovi veicoli ad alimentazioni alternative. Con 40 anni di esperienza nel mondo della mobilità aziendale e una naturale vocazione all innovazione, LeasePlan è particolarmente impegnata in una attenta attività di indagine del mercato auto nel settore delle nuove tecnologie, nel costante tentativo di costruire strategie di gestione delle flotte sempre più attuali, e offerte di prodotto chiare, credibili e vantaggiose in termini economici, ma anche attente alla sostenibilità ambientale. Tutto questo è confluito in un vero e proprio manifesto che Leaseplan vuole condividere con clienti, fornitori e partner. Cos'è un veicolo elettrico? Oggi è già disponibile o in fase di avanzato sviluppo una gamma di veicoli che possono essere classificati come elettrici, tra i quali si annoverano anche quelli ad alimentazione ibrida. Sul mercato si possono trovare tre principali tipologie di veicoli ibridi: in parallelo e in serie. La tipologia di alimentazione parallela, attualmente più diffusa, combina due forme di propulsione: un motore a benzina e un motore elettrico in grado di alimentare insieme la trasmissione. Ne sono esempi la Toyota Prius e la Honda Civic. Gli ibridi in serie si differenziano perché il motore ad alimentazione tradizionale (diesel o benzina) non è collegato alla trasmissione ma alimenta un generatore che a sua volta ricarica le batterie o alimenta il motore elettrico, come la Opel Ampera. Il sistema plugin è una terza tipologia di alimentazione ibrida che comporta la ricarica della batteria con attacco alla rete elettrica. In questo caso ne avremo presto esempi con la Toyota Prius Plug In e la Volvo V60 Ibrida diesel Plug In. Da questi si distinguono i veicoli ad alimentazione ottenuta esclusivamente con l utilizzo di batterie e motori elettrici. Vari esempi ne abbiamo con Nissan Leaf, la gamma Renault Z.E, la Peugeot ion, la Citroen C zero, la Mitsubishi imiev ed il Piaggio Porter. 6 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

LEASEPLAN Marco Barchiesi, Direttore Amministrazione e Finanza di LeasePlan (a sinistra), ha incontrato il 16 febbraio a Milano il Prof. Corrado Clini, Ministro dell'ambiente, in occasione della presentazione del Progetto nazionale per l'italia sostenibile Fattori critici di successo Sono tre le aree principali per il futuro successo dei veicoli elettrici. La prima è la necessità di un sostegno governativo e finanziario e un attività di stretta collaborazione fra governi, imprese elettriche e case costruttrici. Una spinta tempestiva ed efficace per lo sviluppo del mercato potrebbe essere l introduzione di contributi statali-governativi sulla tipologia degli incentivi alla rottamazione che hanno contribuito ad aumentare le vendite di auto nuove in Europa. Anche le batterie rappresentano una delle sfide chiave che devono essere affrontate, un argomento che approfondiremo più avanti. Un futuro elettrico per le flotte? Gestire una flotta oggi significa trovare l equilibrio tra ottimizzazione dei costi di gestione, esigenze dei driver e rispetto ambientale. Molte aziende hanno identificato nella riduzione delle emissioni di CO2 un opportunità per ridurre anche i costi operativi. I decision maker, comunque, devono prendere in considerazione alcuni fattori prima di valutare l introduzione in flotta di veicoli solo elettrici o ibridi, ed in primo luogo la necessità di segmentare le esigenze di mobilità sia dell azienda sia del driver, in particolare con riferimento alle distanze da percorrere. Per le flotte che utilizzeranno veicoli elettrici potrebbe essere necessario o conveniente installare una stazione di ricarica presso la sede principale o in altre posizioni base. È anche importante individuare i tragitti tipo sui quali collocare una rete di punti di ricarica. A tal proposito potrebbe essere efficace la collaborazione tra gruppi di imprese per rendere veloce ed efficiente lo sviluppo delle infrastrutture. Ma sono soprattutto le infrastrutture di ricarica uno dei fattori critici da superare velocemente ed efficacemente perché i veicoli elettrici possano diventare la migliore soluzione per gli spostamenti brevi, visto che la carica delle batterie può garantire non più di 100 miglia. Quando le principali città e le aree ad alta densità di popolazione adotteranno su larga scala un importante sviluppo dei punti di ricarica pay per charge, ci si attende che lo sviluppo dei veicoli elettrici sia simile a quello dei telefonini cellulari avvenuto verso la fine degli anni ottanta e primi anni novanta, dovuto in grande parte alla introduzione delle schede ricaricabili. CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 7

LEASEPLAN FASI PRINCIPALI DELL ELETTRIFICAZIONE DEL TRASPORTO SU GOMMA IN EUROPA La collaborazione tra le organizzazioni infatti potrebbe anche fungere da stimolo per il mercato dei veicoli elettrici riducendo il costo di gestione in parallelo con l aumento dei volumi. Ad oggi, la base di partenza per i gestori delle flotte è quindi rappresentata dallo studio di fattibilità dei veicoli elettrici da un punto di vista operativo. Le problematiche affrontate in queste pagine potranno essere risolte in qualche caso in pochi mesi, per altre questioni in alcuni anni. In questo contesto LeasePlan affronta il tema dei veicoli elettrici, affinchè questo possa presto diventare un elemento chiave nella strategia di gestione della flotta. Come LeasePlan può supportare il tema elettrico Per lo sviluppo del progetto elettrico, LeasePlan Italia, tenendo conto del ruolo di responsabilità sociale che un azienda oggi deve mantenere, ha identificato tre concetti chiave: esplorazione, credibilità, generazione di valore. Ed intorno a queste tre keyword ha creato una Electric Community nella quale è possibile scambiarsi idee, esperienze, informazioni sui prodotti e sulle legislazioni vigenti, oltre che sullo sviluppo delle infrastrutture in Italia e nei diversi paesi del mondo. Esplorare significa prima di tutto assumere le maggiori competenze in materia di elettrico partecipando a tavoli di lavoro nazionali ed internazionali per lo scambio e l acquisizione di conoscenza. In particolare LeasePlan è coinvolta nel progetto della Fondazione EnergyLab dove imprese, accademie e istituzioni alimentano le basi dello sviluppo tec- SISTEMA SOCIO-TECNOLOGICO PER LA MOBILITÀ ELETTRICA nico del settore. Inoltre LeasePlan Italia ha istituito il Client Advisory Board, un council composto da alcuni dei suoi più importanti clienti che si riunisce periodicamente per condividere idee, esperienze e know how, e prospettare soluzioni innovative relative alle tematiche del noleggio e del fleet management. Electric Community coinvolge quindi clienti istituzionali e privati per definire i prodotti e i servizi più efficaci ed efficienti, ma anche case produttrici e partner, fornitori di energia. Con RePower, ad esempio, LeasePlan ha stretto un accordo di fornitura a noleggio a lungo termine di auto che la forza commerciale dell azienda offre in omaggio alla clientela a fronte dell accensione di nuovi contratti di fornitura di energia. 8 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

LEASEPLAN MARKET POTENTIAL: EV SALES ARE EXPECTED TO REACH 4% TO 5% OF THE MARKET BY 2020 LeasePlan poi, pur attenta allo sviluppo del nuovo business dell elettrico, non intende perdere di vista la coerenza con i propri valori, con la propria Brand Promise e con le aspettative dei propri clienti, fornitori e dipendenti. La Credibilità che si è costruita nel corso degli anni è un caposaldo anche in questo nuovo mercato, proprio perché nelle fasi di start up bisogna ancora fare i conti con una carenza normativa in materia, con una certa reticenza generale legata alla mancanza di infrastrutture. In un mercato il cui sviluppo potenziale è enorme ma che ancora sta muovendo i primi passi, LeasePlan intende essere uno degli artefici primari impegnandosi in una Generazione di Valore, per un profitto sostenibile e un investimento utile al potenziamento di un consistente posizionamento commerciale. Al fine di creare un business credibile il processo non si può fermare soltanto alla produzione di auto elettriche ma occorre intervenire su tutte le fasi a monte e a valle attraverso attività che alimentino la creazione di una filiera affidabile di realtà coinvolte e impegnate. A cominciare dalle scuole, ad esempio, presso le quali LeasePlan sta effettuando un attività di education illustrando a quelli che saranno i driver di domani i vantaggi e le opportunità che guidare elettrico può offrire al miglioramento dell ambiente. LEASEPLAN ITALIA ELECTRIC VEHICLE VISION LeasePlan è già in grado di rivestire a fianco dei propri clienti un qualificato ruolo consulenziale finalizzato a costruire le migliori strategie gestionali per le flotte di domani. LeasePlan ha sottoscritto nel mondo e in Italia importanti partnership con le case costruttrici, e quindi come prima iniziativa le ha incontrate per sondare il loro impegno e le loro aspettative, e testare direttamente i veicoli ad alimentazione alternativa che già circolano sulle nostre strade o stanno per farlo prossimamente, e nelle prossime pagine racconteremo questa esperienza. Nella sezione dedicata alla Electric Community del sito www.leaseplan.it sarà d ora in poi sempre possibile conoscere lo stato dell arte delle attività che LeasePlan continuerà ad avviare con ogni suo interlocutore, ed ulteriori canali di comunicazione saranno attivati per avviare una discussione aperta che permetterà ai partecipanti della Community di contribuire attivamente a costruire insieme i progetti del futuro. Drive The Future Together CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 9

OPEL OPEL AMPERA L AUTO A ECONOMIA ESTESA 10 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

OPEL L appuntamento è per le 11 di mattina sotto la sede dell Opel in Piazza dell Industria a Roma. Una giornata bella e soleggiata ha fatto da piacevole cornice all incontro tra l Amministratore Delegato di General Motors Italia, Roberto Matteucci, e l AD di LeasePlan, Alfonso Martinez, finalizzato a scoprire le carte che Opel giocherà in termini di mobilità eco-sostenibile. Lo scopo dell incontro è testare direttamente le sensazioni di guida di un auto che dal momento della sua uscita sul mercato, in programma nel mese di aprile, si prevede possa ottenere importanti riscontri. La Casa tedesca e LeasePlan hanno sottoscritto un accordo internazionale per la consegna di 650 Ampera da offrire alla clientela di 12 mercati europei. Ne parlano gli Amministratori Delegati Roberto Matteucci, di General Motors, e Alfonso Martinez Cordero di LeasePlan CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 11

OPEL Quali saranno le iniziative per promuovere questo prodotto? Il prodotto sarà promosso attraverso una campagna unica e avvincente tesa a educare il cliente sulle caratteristiche della vettura e in particolare l aspetto tecnologico e i benefici che ne derivano, e una forte attività di Prova, perchè crediamo che sia fondamentale sperimentare questa nuova autovettura per comprenderne tutti i vantaggi e verificare l assenza di alcun limite. L'A.D. di GM, Matteucci (a destra) con l'a.d. di LeasePlan Italia, Martinez Cordero Matteucci e Martinez hanno anche gettato le basi per una proficua collaborazione per lo sviluppo, anche attraverso le flotte aziendali, del prodotto elettrico. A conclusione del test drive effettuato per le strade dell Eur, il quartiere dove ha sede Opel e solitamente ad alta densità di traffico, abbiamo raccolto alcune battute a caldo di Matteucci. Il mercato delle vetture elettriche - ci ha spiegato l A.D. di GM - sta suscitando molto interesse perchè è sempre più sentito il problema della mobilità sostenibile soprattutto all interno dei centri urbani. Avere un auto elettrica, come nel caso della nostra Ampera significa non solo poter ridurre al minimo le emissioni inquinanti, portandole a zero nelle aree urbane, ma avere anche un esperienza di guida estremamente gratificante. Ampera, ad esempio, eroga una performance di tutto rispetto paragonabile a una vera sportiva con una coppia di 370Nm, immediata, accelerazione potente da 0 a 100 in 9 secondi, e tutto con una sensazione di silenzio veramente gradevole. Avete in programma un ampliamento della gamma elettrica? Per il momento puntiamo su Ampera un elettrica unica, senza compromessi il cui cuore è il suo originale sistema di propulsione VOLTEC. Il gruppo di batterie agli ioni di litio da 16kwh è abbinato a un avanzato motore elettrico da 150cv che garantisce una trazione puramente elettrica e a emissioni zero per i primi 60-80km a seconda dello stile di guida. In seguito quando la batteria raggiunge la carica minima la modalità autonomia estesa si attiva in modo automatico e in maniera naturale, tanto da non essere avvertita, e un generatore a benzina da 1,4 litri invia l elettricità generata all unità di trazione elettrica per consentire di disporre di un autonomia totale di oltre 500 km. Qual è il target a cui si rivolge quest auto? Un cliente sensibile all ambiente, ma che non per questo vuole essere limitato nell utilizzo della propria vettura e che anzi può trarre vantaggio dalle agevolazioni presenti in Italia per le vetture ecologiche, quali accessi alle aree ZTL e ai parcheggi. Un cliente prevalentemente aziendale, ma anche istituzioni e municipalità in genere. È stata appena lanciata a livello Europeo, ma abbiamo già prenotazioni per 6000 vetture. Quali criteri di design e tecnologici sono stati utilizzati nella fase di progettazione e di realizzazione della Ampera? Il design dell Ampera è stato progettato per garantire un eccellente risultato aerodinamico (0.27 CX) pur tuttavia senza penalizzare l estetica e la sicurezza, per la quale abbiamo ottenuto le 5 stelle NCAP. Oltre al rispetto per l ambiente quali sono i vantaggi di noleggiare una Ampera? I costi di gestione sono estremamente contenuti perchè un auto elettrica ha una manutenzione più semplice rispetto a un auto convenzionale. Inoltre per quanto riguarda il motore termico, i costi di manutenzione sono relativi a un motore 1.4, mentre la potenza è di 150 cv. Primo tagliando dopo 30.000 km o un anno. Inoltre vi sono facilitazioni in molte aree urbane per l entrata nella ZTL, con esenzione totale del pagamento come a Roma, o la gratuità del parcheggio a pagamento/strisce blu. Il gruppo batteria e tutti i suoi componenti sono garantiti per 8 anni o 160.000 km. Come vede lo sviluppo delle auto elettriche in termini di tecnologia e su cosa si punterà per migliorare i prodotti? Vi sarà un grande sviluppo della tecnologia relativa alle batterie che saranno a lungo temine meno costose, più piccole e quindi più accessibili. Più a lungo termine per un miglioramento sensibile dell autonomia si dovrà ricorrere all idrogeno e in particolare alle celle a combustibile a idrogeno. Attualmente Opel/GM sta effettuando in Europa una sperimentazione importante con le Zafira Hydrogen 4 a Berlino con primarie aziende internazionali tra cui Coca Cola, Hilton, Allianz con l obiettivo di analizzare i comportamenti di guida relativi a questa nuova tecnologia. A proposito di partnership, quali iniziative avete messo in atto per sviluppare una filiera efficiente ed efficace sul prodotto elettrico? Opel ha allacciato partnership importanti con le maggiori società di energia a livello Europeo, in particolare in Italia Opel ha aderito ad una offerta di Enel per consentire ai propri clienti un check up con l istallazione di una linea elettrica dedicata con un pacchetto flat per l utilizzo dell elettricità sia a casa sia fuori casa. 12 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

OPEL Stefano De Angelis di LeasePlan Italia, Procurement & Operations Director Gli accordi a livello internazionale con le Case automobilistiche, come nel caso di Opel, consentono a LeasePlan di offrire formule di noleggio a lungo termine in modo coordinato nei 30 paesi in cui siamo presenti. Quali aspettative Opel si pone nei confronti del mercato delle flotte aziendali? Le flotte aziendali rappresentano un canale molto importante per Opel. Grazie ai nuovi modelli come Insignia e Astra abbiamo potuto più che triplicare i volumi in questo canale dal 2009 al 2011, con più di 10.000 immatricolazioni. Con la nuova Zafira Sports Tourer e appunto con Ampera contiamo rafforzare la nostra posizione ulteriormente. A tal proposito come giudica l accordo internazionale tra Opel e LeasePlan per la consegna di 650 Ampera da offrire alla clientela in 12 mercati europei? L accordo è una partnership importante, un impegno da parte di entrambe le aziende per promuovere la mobilità sostenibile. Inoltre grazie a questo accordo sarà ancora più semplice per un azienda poter inserire nel proprio parco auto un veicolo ecologico e al tempo stesso performante e senza compromessi. Ampera potrà essere così, grazie alle qualità tecnologiche, alle prestazioni e al design da ammiraglia, un eccellente biglietto da visita per le aziende che vorranno mostrare il loro impegno nella tutela dell ambiente. CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 13

TOYOTA 14 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

TOYOTA UN IBRIDO PER OGNI MODELLO Presto nella gamma europea la Casa giapponese introdurrà un veicolo totalmente elettrico. A livello mondiale, grazie a un partnership con TESLA, sono stati commercializzati in California un centinaio di RAV4 totalmente elettrici. A mbiente è tutto ciò che ci circonda e che va preservato. Per Toyota questo rappresenta un impegno primario e imprescindibile che l azienda affronta con un approccio a 360. Un approccio che coinvolge e impatta tutte le attività aziendali dalla progettazione, alla produzione, alla logistica, al marketing, alla vendita, e al riciclo a fine vita dei veicoli che Toyota produce. L obiettivo che l azienda si è prefissata è quello di produrre un veicolo a Emissioni Zero. Un obiettivo ambizioso ma Toyota è sulla strada giusta per realizzarlo. Ce lo ha spiegato Mariano Autuori, Fleet and Used Senior Manager di Toyota Italia durante l incontro con Mauro Manzoni, Business Development Senior Manager di LeasePlan. Che sensibilità registra Toyota in Italia verso il comparto dei veicoli a emissione zero? Per adesso viene registrato solo un interesse di massima nella popolazione italiana, dovuta principalmente alle sempre più restringenti limitazioni alla circolazione del traffico che a un vero e proprio spirito ecologista. In questo la maggiore spinta propulsiva sicuramente arriva dalle multinazionali che sono le vere protagoniste della rivoluzione ambientale con i loro programmi ecologici pubblicizzati ovunque. Quali sono i vostri programmi futuri? Toyota è sempre stata molto attenta all ambiente prova ne è la creazione dei primi sistemi ibridi nei lontani anni 60 del secolo scorso, ma il lavoro di sviluppo non si è fermato e continua sempre di più. Stiamo allargando la nostra flotta ibrida con nuovi modelli e abbiamo l obiettivo entro il 2020 di avere una versione ibrida per ogni modello venduto a livello globale. A breve introdurremo sul mercato CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 15

TOYOTA la Prius Plug-In, cioè una full hybrid ricaricabile, in pratica un auto ibrida in cui la parte elettrica è cresciuta, può ricaricarsi anche da rete elettrica fissa attraverso una normale presa domestica e con una ricarica di soli 90 minuti consente un autonomia esclusivamente elettrica di 25 km. La tendenza dunque è che man mano che le batterie offriranno efficienze maggiori la parte elettrica sarà sempre più preponderante, tra non molto avremo presente nella gamma europea un veicolo totalmente elettrico, ricordiamo che a livello mondiale abbiamo una partnership molto importante con TESLA che ha portato negli USA alla commercializzazione, esclusivamente in California, di un centinaio di RAV4 completamente elettrici; inoltre abbiamo già prototipi marcianti che stanno macinando kilometri su kilometri, di veicoli a fuel-cell per arrivare presto a una loro commercializzazione. Partecipiamo al progetto tedesco CEP Clean Energy Partnership, che prevede una prima commercializzazione dei veicoli a idrogeno a partire dal 2015. Ma non stiamo solo agendo sui prodotti, anche sulle fabbriche dove in Europa abbiamo due fiori all occhiello, le fabbriche di Burnston in UK dove viene prodotta l Auris HSD e la fabbrica di Valenciennes in Francia dove viene prodotta la Yaris anche in versione Ibrida. Esse rappresentano la testimonianza in Europa del progetto Impianti sostenibili che Toyota ha lanciato nel 2008. Esso è volto a ridurre i consumi energetici, di acqua e di produzione rifiuti negli impianti produttivi. Toyota non smette mai di investire e migliorarsi in virtù dell obiettivo Emissioni Zero che si è prefissata di ottenere. Quali attività e strumenti di supporto offre Toyota a sostegno delle auto elettriche? Vorrei fare una precisazione che mi sta a cuore, la nuova mobilità, a cui noi insieme a molti altri attori stiamo lavorando, piace chiamarla elettrificata perché chiamarla elettrica ci sembra riduttivo poiché l auto elettrica sarà una delle soluzioni. Le attività principali che Toyota sta mettendo in piedi per la propaganda della mobilità sostenibile sono tante anche a livello europeo. Abbiamo iniziato a porre un accento maggiore sulla nostra gamma ibrida e la stiamo espandendo con prodotti sempre più accattivanti per il consumatore. Abbiamo già contribuito in Francia e in Inghilterra alla messa su strada nel 2010 di decine di unità di Prius Plug-in, 100 unità nella sola città di Strasburgo, per testare l utilizzo e definire in dettaglio tutte le esigenze degli utilizzatori. Questo progetto è stato realizzato in accordo con EDF e altri partner, con i quali abbiamo effettuato questa sperimentazione. I risultati sono stati molto interessanti e ci hanno dimostrato che l utilizzo di automobili ibride ricaricabili in contesto urbano è un buon complemento all auto puramente elettrica, che per le sue caratteristiche rappresenta la soluzione per una specifica tipologia di utenza, ha ancora costi molto elevati e lunghi tempi di sosta per la ricarica. L ibrido ricaricabile offre una prospettiva diversa, che può soddisfare anche le esigenze di una clientela che voglia possedere una sola automobile e che necessiti di spostamenti misti, brevi in contesto urbano, dunque in elettrico e spostamenti più lunghi in contesto extra urbano, oppure ove non si abbia la possibilità di lunghe soste per la ricarica. Stiamo inoltre formando i tecnici dei nostri centri di vendita e assistenza sulle nuove tecnologie eco-compatibili che introdurremo per fornire alla nostra clientela il servizio impeccabile a cui sono abituati. 16 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

TOYOTA Mariano Autuori, Fleet and Used Senior Manager di Toyota, con Mauro Manzoni di LeasePlan Italia Quanti veicoli ibridi elettrici avete venduto e qual è il vostro forecast per gli anni a venire? Toyota ha introdotto la sua prima vettura ibrida nel 1997 anno di inizio della commercializzazione della Prius 1a Generazione, da lì in poi è stato un crescendo e oggi abbiamo cumulato a livello mondiale oltre tre milioni e seicentomila unità di ibridi. In Europa sono oltre 400.000 le unità ibride e in Italia oltre 22.000, prevediamo di accrescere questo risultato sempre di più, infatti il nostro percorso ibrido sta accelerando con l introduzione di sempre nuove proposte. Dal suo punto di osservazione come vede lo sviluppo del mercato "elettrico" in Europa? Il mercato dell elettrico puro non è ancora pronto, in Italia per esempio non è ancora stata definita la normativa per regolamentare questa nuova sfida, non sono stati stanziati incentivi per promuoverne la diffusione, le infrastrutture a livello europeo sono in via di sviluppo, insomma siamo ancora allo stato embrionale, ma sicuramente avrà un incremento in particolar modo nel segmento delle auto cittadine, come ho già accennato sopra, Toyota vede l elettrico molto adatto per gli spostamenti a breve raggio. Invece siamo sicuri che la tecnologia ibrida, che è il nostro cavallo di battaglia con 15 anni di esperienza sul mercato, sarà sempre più in primo piano, prova ne è l ingresso anche di altri costruttori in questo campo. In che modo il mercato delle flotte può trasformarsi in volano per lo sviluppo del mercato dell'elettrico? Come già accennato in precedenza le aziende sono dei testimonial importantissimi nel divulgare le nuove tecnologie, in quanto oltre ad avere un immagine pubblica generano conoscenza anche al loro interno tra i loro dipendenti e questo fa sì che queste persone a loro volta parlino con la loro rete di conoscenze e da qui c è sicuramente l amplificazione del segnale. Da qui l attenzione di Toyota a promuovere anche presso le aziende la propria tecnologia ibrida in modo da divulgare il messaggio a un utenza maggiore. CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 17

VOLVO Siamo andati a Goteborg per testare direttamente le eccezionali prestazioni della nuova V60 Plug In che sarà rilasciata sul mercato in maniera graduale per valutare le reali esigenze di mobilità eco-sostenibile delle grandi aziende. È IBRIDA E C era un solo modo per guidare la Volvo V60 Hybrid Diesel Plug In, ed era quello di andare in Svezia, a Goteborg, sede e luogo di produzione della casa svedese. Certamente guidare tra i boschi innevati della foresta intorno al circuito privato Volvo, non può non portare il nostro pensiero verso un futuro fatto di silenzio, pulizia dell aria, integrazione piena di veicolo, guidatore e passeggeri con l ambiente circostante. Johan Rasmusson, Senior Commercial Project Leader di Volvo, e Fabio Giovanni Flori, Corporate Sales Director di Volvo Italia, hanno guidato Mauro Manzoni di LeasePlan Italia presso gli impianti Volvo e la fabbrica per ascoltare anche la diretta voce di chi ha partecipato allo sviluppo della macchina. Quando abbiamo iniziato a pensare ad auto eco-sostenibili - ha spiegato Rasmusson - ci siamo chiesti quali sarebbero state le aspettative del mercato e dei consumatori. Ci siamo resi conto che gli acquirenti di auto di lusso, per non modificare il loro stile di vita, difficilmente avrebbero acquistato veicoli con motore elettrico. Questa tipologia di clientela vuole un motore potente, che possa dare loro l immagine che desiderano. Mr. Rasmusson, per questa ragione avete pensato a un ibrido senza compromessi? Abbiamo pensato di combinare un motore diesel da grandi prestazioni con uno completamente elettrico. Grazie a questi due flussi di potenza, sia la partenza sia le performance sono risultate molto buone, considerando che la coppia e la potenza sono piuttosto diverse nelle due tipologie di motore. L elettrico aiuta nella fase di partenza, poi a velocità più alte si inserisce il motore Diesel. Ma siamo andati oltre e abbiamo pensato che la nostra clientela potesse guidare sfruttando solamente l energia elettrica, perché l esperienza di lusso più perfetta è avere anche una guida silenziosa. Abbiamo iniziato a fare ricerche sui vari tipi di batterie e sulle loro dimensioni e ci siamo accorti di poter sistemare una batteria al litio molto grande sotto il pavimento del baule cercando di sacrificare il meno possibile lo spazio dedicato ai bagagli. Procedendo con lo sviluppo ci siamo accorti che questa batteria stava dando ottimi risultati ma con una batteria di 11.2 kilowatt/ora si sarebbe potuto percorrere una distanza di 50 chilometri, pari a circa l 80% delle esigenze chilometriche giornaliere degli Europei. Non volevamo, però, togliere il divertimento della guida per gli automobilisti e abbiamo inserito dei 18 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

VOLVO POTENTE LA SCELTA DI pulsanti per poter passare a una guida ibrida. Attraverso questi pulsanti il guidatore può scegliere ogni volta il tipo di motorizzazione: elettrica o diesel o tutte e due insieme per sfruttare al meglio entrambe le tecnologie. Non ci siamo limitati a questo e abbiamo aggiunto anche la possibilità di avere un motore a trazione integrale, per rendere più interessante e utile la guida nei paesi nordici o nel nord Italia e nelle regioni montuose, come Svizzera e Austria. Così abbiamo aggiunto nel cruscotto un altro pulsante per inserire o togliere la trazione integrale. Infine ci siamo concentrati sulla tecnologia di ricarica della batteria utilizzando anche il motore diesel il cui apporto permette di far percorrere all auto con il motore elettrico una distanza di 20 chilometri. La decisione di Volvo di sviluppare un veicolo ibrido, lascia presupporre che la possibilità di avere una macchina completamente elettrica sia ancora lontana? In effetti è così. Il maggior ostacolo, in questo momento, è rappresentato dall ansia di ricarica dei consumatori. CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 19

VOLVO Se la batteria si scarica completamente bisogna interrompere il viaggio per ricaricarla. Le batterie e i veicoli elettrici di oggi sono perfetti per i consumatori che sanno quanta strada devono percorrere ogni giorno, ma non sono adatti a chi deve muoversi per lunghe distanze. Questi dovrebbero ricorrere a una seconda auto con un sistema di combustione normale, diesel o benzina, da poter usare per i lunghi viaggi. Finché le batterie non diventeranno più potenti per permettere di percorrere molti chilometri i veicoli elettrici si rivolgeranno esclusivamente ai guidatori sedentari, ossia quelli che fanno poca strada ogni giorno. Come Leasing Company oltre a riservare una particolare attenzione alle esigenze dei nostri clienti, anche in termini di qualità del servizio, ci interessano molto gli aspetti legati al valore residuo, sul quale anche Volvo presta attenzione. Ci può spiegare cosa ne pensa? Essere il primo produttore sul mercato di questo tipo di veicolo ci dà una grossa opportunità e chi acquisterà questo modello di seconda mano sarà totalmente garantito riguardo alle batterie pensate e realizzate per durare quanto la macchina. La batteria può essere ricaricata per 5.000 cicli, corrispondenti a circa 12 anni di vita se la si ricarica una volta al giorno (365 cicli in un anno). Una volta esaurito il ciclo di vita della batteria si potrà continuare a guidare un auto ibrida, che consuma in media il 20% in meno di carburante rispetto a una normale. Credo quindi che il valore residuo per questo veicolo sarà piuttosto alto. Sono rimasto molto colpito dai dati di consumo che Volvo ha rilasciato. Crede che possano essere un punto di forza per le flotte aziendali? Credo proprio di sì. Inoltre, se i clienti riusciranno a guidare in sola modalità elettrica per andare e tornare dal lavoro ogni giorno, senza bisogno di usare il motore diesel, l efficienza sarà ancora maggiore perché questa modalità è meno costosa di quella diesel. Anche i costi di SMR (service, maintenance and repair) saranno gli stessi di un D5. La presenza dell impianto elettrico non aggiunge alcun costo a carico del proprietario o del guidatore. Parliamo ora della partnership che avete stretto con il produttore di energia elettrica Vattenfall qui in Svezia. Pensa che possa rappresentare un modello per sviluppare meglio le infrastrutture anche in altri mercati? Certo. Questa partnership è stata la chiave per il successo di questa macchina, per l esperienza e la conoscenza che Vattenfall ha portato in termini di infrastrutture e di fornitura di energia, che in Volvo non avevamo. Si tratta sicuramente di una collaborazione a lungo termine. Dr. Flori, la nostra sensazione è che la V60 Plug In ibrida sia un auto già pronta per il mercato europeo e, in particolare, per quello italiano. Sarà l unica che la casa svedese metterà in produzione in questo segmento? La V60 Plug In è per noi la prima vettura di una serie che dal 2015 verranno proposte sul mercato, tutte con questa tipologia di motorizzazione. Volvo ha dichiarato in maniera molto decisa come vede il futuro di questo segmento di mercato che, a partire da oggi fino al 2025, sarà fatto di motori ibridi mentre solo dopo quella data saranno sviluppati i full electric. Ecco perché per i prossimi dieci-dodici anni Volvo punterà prevalentemente sui motori ibridi. Come avverrà l introduzione della V60 sul mercato italiano? In maniera graduale, perché sia sotto l aspetto legislativo sia organizzativo il nostro Paese non è ancora completamente preparato ad accogliere le alimentazioni elettriche. Nella seconda parte di quest anno prevediamo di inserire alcuni modelli da far testare il prodotto alle più importanti società di noleggio a lungo termine, alle grandi aziende e a tutti coloro che mostreranno l interesse per queste vetture. Pensiamo di realizzare test drive mirati ed eventi molto particolari coinvolgendo tali realtà e i loro clienti più sensibili a tale nuova tipologia di motorizzazione. A quel punto valuteremo quale sarà la car policy delle imprese coinvolte e testeremo le loro effettive intenzioni relativamente all inserimento di queste vetture nel loro parco flotte per essere pronti, a partire dal 2013, a soddisfare la richiesta di volumi importanti. Johan Rasmusson, Senior Commercial Project Leader Volvo Car Corporation

VOLVO Quali sono le strategie di Volvo per affrontare, nel frattempo, la concorrenza di molti competitors, già pronti o che stanno accelerando lo sviluppo del prodotto elettrico? La V60 Ibrid Plug In è già pronta, ma riteniamo che non sia il momento di anticipare troppo il lancio della vettura. Oggi siamo concentrati sull introduzione di motori diesel con basso impatto di inquinamento ambientale e di emissioni di CO2. Abbiamo recentemente annunciato il lancio della V60 con il nuovo motore 1600 alimentato a gasolio, disponibile anche con il cambio automatico powershift, che produrrà emissioni di CO2 pari a 120 gr, una quantità notevolmente inferiore a quella della media del segmento. Ci apprestiamo a lanciare nella seconda metà dell anno la nuova V40, appena presentata al Salone di Ginevra, il cui motore 1600 diesel, che riteniamo sarà quello più commercializzato, produrrà emissioni di CO2 inferiori ai 100 gr, il livello più basso in assoluto della categoria. Volvo, negli ultimi dieci anni, è stato il brand che ha maggiormente lavorato sulla propria gamma per la riduzione delle emissioni inquinanti e continuerà a impegnarsi nell immediato su questa linea senza tralasciare progetti futuri di vetture già programmate e che saranno lanciate adeguatamente quando il mercato sarà meglio strutturato per accoglierle. La scelta chiara e netta di Volvo di inserire gradualmente auto ibride e di rinviare la realizzazione di vetture full elettric non rischia di farvi perdere competitività? Oggi chi vuole accedere a un auto alimentata esclusivamente da energia elettrica è quasi costretto ad avere una seconda macchina. La prima per i brevi spostamenti, prevalentemente cittadini dove è più probabile trovare la possibilità di ricaricare le batterie, la seconda per i lunghi spostamenti, per le vacanze o per i viaggi di lavoro. Con la V60 Plug In ibrida, oltre a eliminare l ansia da ricarica, è possibile soddisfare ogni esigenza di spostamento Fabio Giovanni Flori, Corporate Sales Director di Volvo Italia potendo coprire, grazie all alimentazione elettrica, il fabbisogno giornaliero per spostarsi da casa all ufficio, per poi passare alla motorizzazione termica in caso di percorrenze molto più elevate. CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 21

ENERGYLAB di Luca Valota ENERGYLAB: SCENARI E PROSPETTIVE DELLA MOBILITÀ ELETTRICA L e esigenze di mobilità degli italiani in termini di distanza sono in continuo aumento. Se ci focalizziamo, ad esempio, sulla mobilità privata su quattro ruote, nella sola area milanese il 53% degli spostamenti intra-cittadini avviene attraverso trasporto privato, con una media di circa 600 automobili per ogni mille abitanti (in tendenziale crescita). Questa situazione, insieme all utilizzo di mezzi e tecnologie non sostenibili dal punto di vista ambientale, desta sempre più preoccupazione. Infatti in Lombardia il trasporto su strada è il settore che maggiormente incide sulle emissioni in atmosfera di polveri sospese e contribuisce a produrre circa il 30% delle emissioni di Gas a effetto serra: trend, questo, non più sostenibile. Gli scenari più ottimistici prevedono che le auto elettriche e ibride plug-in costituiranno il 20% del venduto nel 2020, per raggiungere poi il 50% e l 80% rispettivamente nel 2030 e 2050. Guardando invece agli scenari più pessimistici, la percentuale si aggira intorno al 5% nel 2030 Gli scenari più ottimistici prevedono che le auto elettriche e ibride plug-in costituiranno il 20% del venduto nel 2020, per raggiungere poi il 50% e l 80% rispettivamente nel 2030 e 2050. Guardando invece agli scenari più pessimistici, la percentuale si aggira intorno al 5% nel 2030 e non è superiore al 20% nel 2050. Ing. Luca Valota - Senior Advisor Fondazione EnergyLab e non è superiore al 20% nel 2050. Comunque, studi sulla introduzione di altre tecnologie nel settore, quali il diesel e il cambio automatico, ci portano a concludere che una penetrazione di veicoli elettrici superiore al 25% difficilmente sarà raggiungibile prima del 2050. Questi dati fanno certamente riflettere: indubbia è l ormai radicata convinzione che la mobilità elettrica avrà un futuro e che la sua diffusione su larga scala porterà a rilevanti benefici per la società a livello ambientale, economico, sociale e dei trasporti. Esistono però alcuni fattori che fanno riflettere e che elenchiamo qui brevemente: Nel settore di riferimento esiste una forte percezione del potenziale di business rappresentato dalla mobilità elettrica, che genera grande competizione con scarsa propensione alla formazione di alleanze orizzontali da parte dei diversi produttori - di veicoli, batterie, tecnologie associate, ecc.- necessaria, in particolare, nell attuale fase che è possibile definire pioneristica ; Si evidenzia una difficoltà della domanda, la cui reazione di fronte a stimoli di mercato non è (a buon ragione) capace di guardare lontano ed è pertanto condizionata dalle caratteristiche dell offerta di oggi (ricariche, difficoltà logistiche, costi, ecc.); Esistono problemi tecnici e tecnologici che ancora caratterizzano il settore, soprattutto in termini di convenienza economica e di performance. 22 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012

ENERGYLAB In termini generali, si potrebbe affermare che in questa fase di pre-mercato, domanda e offerta non riescono ancora a incontrarsi e fidarsi l una dell altra quel tanto che basta per scommettere sulla attivazione di un processo irreversibile ed economicamente sostenibile di introduzione della mobilità elettrica. I consumatori aspettano che i prezzi scendano, ma i produttori non sono in grado di annunciarne (e realizzarne) la diminuzione senza che la domanda si pronunci più esplicitamente. Sembra proprio che ci troviamo di fronte all eterno quesito dell uovo e della gallina. Ma il vero oggetto del dibattere non è incentrato, in realtà, su chi è nato prima, bensì, forse, sulla consapevolezza che se abbiamo un uovo, allora avremo anche una gallina e viceversa. Le Amministrazioni locali, d altra parte, attendono di capire la soglia dimensionale stabile sulla quale si attesteràla mobilità elettrica per provvedere alle necessarie infrastrutture. Parallelamente, le preoccupazioni, prevalentemente a livello comunitario, riguardano la definizione di uno schema di governance comune in grado di mettere a sistema e coordinare le iniziative sorte a livello nazionale, nell ambito di una strategia comune che garantisca il mantenimento dei vantaggi competitivi tecnologici, minacciati dal rischio di frammentazione del mercato interno. Sul piano della creazione e del consolidamento del mercato il problema attuale più evidente è quello del costo di acquisto. Ciò porta le auto elettriche a posizionarsi, in particolare in Europa, a circa il doppio del costo delle equivalenti auto con motore a combustione interna. Per questo, la sfida tecnologica unanimemente riconosciuta come la più importante rimane lo sviluppo di batterie di elevata potenza ed energia, affidabili e robuste, di costo almeno dimezzato rispetto ai valori attuali. Le ulteriori necessità considerate fondamentali per la diffusione della mobilità elettrica sono da una parte, lo sviluppo dell infrastruttura di ricarica pubblica che metta a disposizione punti di ricarica facilmente accessibili e standardizzati in particolare per la ricarica rapida, dall altra, la realizzazione di progetti dimostrativi e di test di flotte per generare conoscenza, esperienza e fiducia da parte dei consumatori sull uso quotidiano dei veicoli elettrici. CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012 23

AUTO ELETTRICA di Alessandro Palumbo I Secondo molti osservatori si prevede un consistente aumento del numero di modelli disponibili e delle vendite AUTO ELETTRICA, IL 2012 SARÀ L'ANNO DELLA VERITÀ? l tema dell auto elettrica e ibrida rappresenta una questione che si è ripresentata più volte nella storia del sistema automobilistico, ma non ha mai acquisito una rilevanza così risolutiva da imporsi all attenzione del dibattito sulla mobilità sostenibile. A impedirlo sono stati alcuni limiti di fondo che rendevano meno competitivi questo tipo di veicoli rispetto alle altre classiche motorizzazioni. Ora sembra che il quadro sia cambiato. Negli ultimi anni alcuni fattori hanno contribuito a rinnovare l interesse delle Case automobilistiche per il tema e a rilanciare prepotentemente la discussione sulle nuove opportunità di sviluppo per questa innovazione. Da una parte il tema dell inquinamento atmosferico e la necessità, in capo soprattutto al settore dei trasporti, di ridurre le emissioni di CO2. Dall altra, la crescente instabilità del prezzo del petrolio e la conseguente rinnovata attenzione a fonti di energia alternative a minor impatto ambientale. Secondo molti osservatori, il 2012 sarà per l auto elettrica l anno della verità, l anno in cui si prevede un consistente aumento del numero di modelli Fonte: Exxon Mobil disponibili e delle vendite. Aumentano i progetti delle case e l interesse delle amministrazioni pubbliche, aumentano le prestazioni e i progressi tecnologici, cresce l appeal delle auto e l interesse degli utenti. LO SCENARIO ENERGETICO E LE PREVI- SIONI SULLA DOMANDA DI AUTOMOBILI Qualsiasi discussione sulla possibile diffusione dei veicoli elettrici e sul contesto in cui si inserisce non può prescindere da uno sguardo agli scenari energetici che ci attendono da qui a vent anni. Secondo le previsioni di Exxon Mobil nei prossimi anni assisteremo a un aumento del 35% del fabbisogno energetico globale, legato principalmente alla crescente domanda di energia elettrica, proveniente soprattutto dai paesi non-ocse. Per far fronte alla crescita della domanda, l utilizzo di tutte le fonti di energia economicamente competitive dovrà essere ampliato. Ci riferiamo al petrolio, al gas naturale e al carbone che, al 2030 continueranno a coprire l 80% del fabbisogno globale. A cambiare sensibilmente sarà naturalmente il mix di combustibili utilizzati per produrre energia elettrica. Il gas naturale sarà la fonte che, al 2030, farà registrare la crescita più rapida: la sua percentuale sul totale del fabbisogno energetico passerà dal 20% circa a quasi il 25%, e diventerà la seconda fonte di energia a livello mondiale superando il carbone, rispetto al quale risulta essere più efficiente e meno inquinante. A farla da padrone resterà il petrolio, che continuerà a rappresentare la principale fonte di energia. Un altro cambiamento di rilievo sarà rappresentato dalle rinnovabili: le stime di Exxon rivelano che il ruolo di fonti quali l eolico, il solare, biocarburanti e biomasse aumenterà sensibilmente. Nel 2005 l incidenza di queste tre fonti nel soddisfare la domanda globale di energia era trascurabile, inferiore allo 0,5%. Nel 2030, esse arriveranno a fornire circa il 3% del fabbisogno mondiale di energia. Analizzando il settore dei trasporti si prevede che il fabbisogno di carburante mondiale del settore dei trasporti crescerà di circa il 40% tra il 2005 e il 2030, in virtù soprattutto della crescita economica attesa nella regione dell Asia Pacifico. A contribuire a questo incremento non saranno i veicoli leggeri privati (automobili, SUV, pickup), ma i veicoli commerciali pesanti e il trasporto aereo, marittimo e ferroviario. La domanda proveniente dai veicoli per uso privato si contrarrà, o comunque non subirà aumenti, in quanto l avanzamento tecnologico dei veicoli tradizionali e una maggiore penetrazione dei veicoli ibridi dovrebbero assicurare la riduzione dei consumi unitari di carburante. Sempre secondo le ricerche condotte da Exxon, si stima che, al 2030, circa 1/4 delle nuove immatricolazioni riguarderà veicoli ibridi ed elettrici, arrivando a rappresentare quasi il 15% del totale del parco circolante dei veicoli ad uso privato, che nel 2030 dovrebbe contare 400 milioni di unità in più rispetto ad oggi e raggiungere la cifra di 1,2 miliardi. La domanda di carburante per veicoli leggeri diminuirà del 20% nel Nord America e di oltre il 30% in Europa. In queste due aree le auto elettriche e ibride costituiranno rispettivamente il 16 % e il 10% circa delle vendite. Una stima condivisa dalla Renault, la Casa che sta effettuando i maggiori investimenti nell elettrico (4 miliardi per 4 modelli). Il maggior incremento di richiesta di carburante, quasi l 80%, si avrà in Asia Pacifico, soprattutto in Cina. Dei 400 milioni di autovetture che entreranno in circolazione nel mondo nei prossimi vent anni, oltre un terzo infatti, a detta di Exxon, sarà immatricolato in Cina. Tuttavia, nonostante queste prospettive mostrino segnali incoraggianti sull aumento del numero dei veicoli ibridi/elettrici in circolazione nel futuro prossimo, il quadro 24 CARFLEET DOSSIER ELECTRIC COMMUNITY APRILE 2012