CENTRO ANTIVIOLENZA GOAP Una via d uscita dalla violenza Tania Grimaldi - Presidente Centro Antiviolenza Wilma Geromella - Coordinatrice ospitalità 1 La nascita dei centri antiviolenza e delle case rifugio! Hanno origine nei movimenti femministi degli anni 70; in Europa, il primo centro apre a Londra nel 1972.! Sono nati come risposta politica e sociale al fenomeno della violenza contro le donne.! In Italia nascono alla fine degli anni 80: Casa delle Donne di Bologna, Casa delle Donne Maltrattate di Milano.! Negli anni 90 i Centri cominciano a essere riconosciuti e finanziati dalle Istituzioni.! Oggi in Italia si contano circa un centinaio di Centri Antiviolenza, una cinquantina dei quali possiede una casa rifugio. 2 L Associazione G.O.A.P. Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti! Dal 1999 gestisce il Centro Antiviolenza di Trieste in convenzione con il Comune di Trieste e i comuni della Provincia di Trieste.! Dal 2002 gestisce anche due appartamenti di ospitalità per donne maltrattate per complessivi 14 posti letto.! Dal 2009 fa parte dell Associazione nazionale Di.re. Donne in rete contro la violenza.! Svolge progetti di ricerca sulla violenza alle donne finanziate dalla Comunità Europea e/o da altri enti pubblici.! Svolge attività di formazione per operatori/rici di altri servizi del territorio. 3 Dati GOAP 2009 222 contatti telefonici 175 percorsi di accoglienza con donne nuove 175 nuove + 93 donne già seguite TOTALE: 268 donne 4
Confrontarsi con la violenza contro donne e bambini/e non è facile Gli stereotipi " I luoghi comuni Come mi sento Di fronte alle situazioni di violenza i meccanismi di rimozione e difesa sono particolarmente forti Ci permettono di incasellare la realtà, di spiegarla in termini ammissibili e largamente condivisi (sia dai maltrattanti che dalle vittime e dalle istituzioni) È quindi ancora più importante essere consapevoli degli stereotipi che agiscono in noi quando abbiamo a che fare con la violenza contro donne e minori. 5 6 Alcuni stereotipi sulla violenza domestica! La violenza contro le donne accade solo in contesti sociali svantaggiati.! Gli uomini violenti non riescono a controllare i loro comportamenti.! Se lei non lo lascia è masochista.! E sempre meglio tener unita la famiglia per il bene dei figli.! Le donne sono più a rischio di violenza da parte di uomini sconosciuti.! Spesso sono le donne a provocare la reazione violenta GLI STEREOTIPI sul maltrattante! l aggressività è un istinto maschile! si tratta di uomini con problemi psichiatrici! si tratta di uomini con problemi di alcool / droghe! La maggior parte degli uomini violenti sono stranieri (differenze culturali) e/o emarginati " effetti: " si giustifica il violento (attenuanti) " si attenua illusoriamente la percezione del rischio. dei loro partner. 7 8
Stereotipi che giustificano/legittimano il maltrattante!gelosia!abbandono/separazione!esclusione dalla vita dei figli Gli stereotipi sulla donna che subisce violenza! è una masochista : se l è cercata perchè non se ne andata subito?...! è corresponsabile : se lui la mena, qualcosa avrà fatto... lo ha sposato, ora se lo tenga!...! è una sfasciafamiglie : il matrimonio non è tutto rose e fiori!..ma signora, in fondo è suo marito! anche tuo padre faceva così... bisogna sopportare per il bene della famiglia una madre responsabile sa che i figli hanno bisogno del padre... 9 10 DATI GOAP 2009! Donne ospitate 30! Minori ospitati 32! Età media: 31-40 33.7%! Italiane 73.1%! Con figli 79.4%! Diplomate 36.6 %! Occupate 60.0%! Reddito proprio insufficiente 53.7%! Violenza da partner 64.0%! Violenza da ex partner 22.9%! Nessun disagio psicofisico donne 92.0% (disagio psichico, gravi malattie, handicap, dipendenze)! Nessun disagio psicofisico - maltrattanti 71.6% TIPOLOGIE DELLA VIOLENZA (dati Goap 2009)! Violenza psicologica! Violenza fisica! Violenza economica! Stalking (persecuzioni)! Violenza sessuale! 100%! 75.4%! 60.6%! 35.4%! 13.1% 11 12 (disagio psichico, gravi malattie, handicap, dipendenze)
L autore della violenza Definizione di violenza domestica Strategia programmatica contro la violenza domestica (Londra, Regno Unito, 2001) Marito/ convivente Ex Fidanzato Padre Figlio Altro parente, amico Sconosciuto Violenza di gruppo Altro TOTALE 61.7% 22.9% 2.3% 2.3% 2.3% 5.2% 1.7% 0.5% 1.1% 100% La violenza domestica consiste nell abuso di potere e nell esercizio di controllo da parte di un adulto, in genere maschio, su un altro adulto, in genere femmina, nel contesto di una relazione di coppia. Tale abuso può manifestarsi con diverse modalità, che possono includere violenza fisica, violenza psicologica o emotiva, abuso o violenza sessuale, isolamento sociale o l ostacolamento della libertà di decisione e movimento. Dati Goap 2009 13 14 La violenza domestica contro le donne secondo i Centri Antiviolenza! è un fenomeno sociale e culturale legato al modo in cui si strutturano le relazioni tra uomini e donne nella società e, quindi, nella famiglia! è una forma di controllo di un genere (maschile) su un altro (femminile), quindi è un meccanismo di subordinazione.! Non è l espressione di una patologia o di una devianza, è un fenomeno sociale non individuale. 15 IL CICLO DELLA VIOLENZA Lenore Walker, 1979! 1 fase: la costruzione della tensione. Spesso le donne vivono questa fase come un camminare sulle uova, cercano di parare, prevedere, smussare, nel tentativo, comunque destinato a fallire, di evitare l escalation della tensione. Si illudono di poter controllare la situazione.! 2 fase: l espressione della violenza: subito dopo tali episodi, soprattutto quelli più violenti, la donna può decidersi a chiedere aiuto. Spesso arriva al Centro Antiviolenza (o in Polizia) perché disperata dopo essere fuggita di casa.! 3 fase: la luna di miele: il violento teme di perdere la compagna, vuole ristabilire la relazione che lo nutre e cerca di farsi perdonare: apparentemente si calma, talvolta chiede scusa, cerca la donna e le fa promesse e regali. Nella donna si rifà strada la speranza che tutto cambi, che lui finalmente capisca, che il suo amore per lui abbia finalmente vinto. E il ciclo ricomincia, in un movimento a spirale in cui la violenza va incontro ad un escalation di gravità 16
Le conseguenze psicologiche della violenza! vengono minati il senso di sicurezza e la fiducia in sé e negli altri " senso di impotenza! isolamento! confusione e difficoltà a prendere decisioni! ansia e paura generalizzata (attacchi di panico)! depressione! tentativi di suicidio! disturbi alimentari " anoressia e bulimia! assunzione di droghe o di alcool! disturbi del sonno! disfunzioni sessuali e comportamenti sessuali a rischio 17 18 Perché la donna maltrattata non se ne va subito?! Paura delle reazioni del partner! Paura di non essere creduta e/o sostenuta! Mancanza di risorse materiali! Senso d isolamento sociale/familiare! Colpevolizzazione da parte della famiglia, delle istituzioni, dei conoscenti! Sfiducia nella esistenza di un alternativa percorribile! Tenere unita la famiglia CASO 1! Coppia sposata da 6 anni: marito, moglie, bambina di 4 anni.! La donna non ha rete sociale né familiare e non lavora. A Trieste è presente solamente la famiglia del marito.! Si presenta al Centro con la figlia, spaventata e confusa, per chiedere aiuto. Dopo anni di violenza, la sera prima il marito l ha minacciata di morte. 19 20
CASO 2! Coppia convivente con figlio di pochi mesi. Lavorano entrambi.! La donna ha subito violenze fisiche in gravidanza.! Le violenze fisiche e psicologiche continuano; il compagno sparisce da casa periodicamente e non provvede al mantenimento.! Arriva al Centro confusa e in cerca di aiuto; non pensa ancora di denunciarlo né di separarsi. 21 Le attività del CentroAntiviolenza! Colloqui di accoglienza! Informazioni legali! Consulenze genitoriali e psicologiche! Intermediazione con altri servizi! Ospitalità in casa emergenza e/o rifugio segreto! Gruppi di auto mutuo aiuto! Attività con le/i minori di gruppo e individuali! Laboratori di autostima per donne! Formazione per operatori dei servizi! Formazione nelle scuole! Ricerca 22 Principi metodologici! Segretezza e anonimato! Instaurazione di una relazione di fiducia: donne che aiutano altre donne! Ascolto empatico! Non giudizio! Sostegno e solidarietà: percorso condiviso! Empowerment / capacitazione 23 Il percorso di accoglienza! analisi della situazione e di come si sta evolvendo! analisi del livello di pericolosita della situazione! la percezione del rischio da parte della donna! valorizzazione strategie della donna per uscire dalla violenza! decostruzione del senso di: isolamento insicurezza impotenza propria/onnipotenza del violento 24