Algoritmo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cementoamianto e del contesto in cui sono ubicate.

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Algoritmo per la valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cementoamianto e del contesto in cui sono ubicate. Stefano Silvestri 28 novembre 2016

Per arrivare ad una valutazione sulla necessità e l urgenza di operazioni di bonifica per coperture in cemento-amianto (CA) sono stati nel tempo elaborati degli algoritmi al fine di ottenere risultati oggettivi e riproducibili.

Esempi di algoritmi attualmente in uso Indice EPA Indice FERRIS Indice VERSAR Modello per la valutazione dello stato delle coperture in CA delle Regioni Emilia Romagna/Toscana/Lombardia/Abruzzo

Esempi di algoritmi attualmente in uso Toscana dal 1997 FORSIL I.V = (A + B + C + D + E + F + G + H + I) * V

Si applica essenzialmente a materiali contenenti amianto di tipo friabile, impiegati nel rivestimento di superfici. A ciascun parametro viene attribuito un punteggio prestabilito; il risultato finale è espresso sotto forma di un unico valore numerico. I criteri di attribuzione del punteggio, per quanto semplici e predeterminanti, sono in parte di tipo qualitativo e quindi suscettibili di variabilità da un rilevatore all'altro. La friabilità e la percentuale di amianto sono sopravvalutate (la loro somma viene moltiplicata per la somma di tutti gli altri parametri).

Il risultato ottenuto viene confrontato con una scala che prevede tre tipi di azione: 1. azione differibile o incapsulamento; 2. confinamento; 3. rimozione.

Analogo al precedente per le modalità di calcolo, valuta la presenza di infiltrazioni di acqua unitamente al danneggiamento del materiale (attribuendo in questo caso il punteggio più alto). La friabilità, le condizioni del materiale, l'attività e l'accessibilità sono pesate in modo relativamente equivalente. Il contenuto % di amianto nel materiale costituisce un fattore moltiplicativo, che influenza in modo determinante il risultato finale.

Sono previste 5 tipi di raccomandazioni in base al punteggio ottenuto: 1. nessuna azione; 2. rivisita dopo 2 o 3 anni; 3. rivisita entro 1 anno; 4. sorveglianza o azione di controllo; 5. azione di controllo. Per azione di controllo si intende una strategia volta ad eliminare il rischio, senza, tuttavia, che l algoritmo suggerisca il tipo di intervento (rimozione, incapsulamento o confinamento).

Il metodo è applicabile a vari tipi di materiali contenenti amianto, sia friabili, sia compatti, presenti all interno di ambienti confinati. Gli indicatori considerati fanno capo a due distinte tipologie di parametri: fattori di danno e fattori di esposizione. A ciascun parametro viene attribuito un punteggio stabilito in modo da limitare la variabilità dovuta alla soggettività del rilevatore. La valutazione deve essere condotta distintamente per ciascun locale o area con caratteristiche omogenee dell edificio esaminato.

E espresso, da un algoritmo bidimensionale, nel quale sono valutati separatamente gli indicatori delle condizioni del materiale da quelli relativi all'esposizione degli individui. La coppia di valori ottenuta, sommando i punteggi attribuiti a ciascun gruppo di indicatori, individua un punto in un grafico suddiviso in sei zone che rappresentano differenti condizioni di rischio.

Il fattore accessibilità è valutato separatamente per quanto riguarda gli interventi di manutenzione e il danneggiamento potenziale da parte degli occupanti. Sono presi in considerazione anche l'attitudine delle pareti e del pavimento a trattenere fibre, l'eventuale presenza di trattamenti incapsulanti, il numero di soggetti esposti. Le voci sono rigidamente codificate, limitando la discrezionalità del rilevatore nell'attribuzione del punteggio.

Le sei zone del grafico corrispondono a sei tipi di azioni: 1. nessun intervento immediato; 2. monitoraggio periodico; 3. restauro (incapsulamento o confinamento) delle aree più danneggiate; 4. rimozione in accordo con i programmi di ristrutturazione e manutenzione dello stabile; 5. rimozione prima possibile; 6. rimozione immediata.

Adatto sia per MCA friabili sia per i compatti Considera: a) Fattori di danno (danno fisico, danno da acqua, tipo di materiale, contenuto % di amianto, potenzialità i contatto ecc.) b) Fattori di esposizione (friabilità, estensione superfici, ventilazione, attività, pavimenti, barriere ecc.) Danno ed esposizione determinano diversi range di pericolo, in funzione dei quali variano gli interventi da mettere in atto.

Indice Versar (1987): algoritmo bidimensionale, analizza parametri di danno e di esposizione. Non è specifico per le coperture in CA. Indice di Valutazione della Toscana (1997): utilizza il parametro vetustà come fattore moltiplicativo. Fa ricorso alla rimozione come intervento prevalente. Non prevede monitoraggio e controlli periodici. Valutazione secondo la regione Emilia-Romagna (1996): prevede solo la rilevazione di elementi descrittivi dell installazione mentre la valutazione dello stato di conservazione viene effettuata mediante il sistema a punteggio. Privilegia la bonifica tramite rimozione. Indice di degrado regione Lombardia (2008): è l indice più restrittivo fra quelli considerati perché è stato concepito ponendosi l obiettivo di rimuovere l amianto sul territorio regionale entro il 2016. Schemi di calcolo regione Abruzzo (2013): le schede sono accurate, tuttavia le modalità di calcolo rendono l algoritmo di difficile applicazione. Algoritmo Amleto (2013): specifico per le coperture in CA. Basato su un modello bidimensionale, prende in considerazione lo stato di conservazione del materiale e il contesto in cui è inserito l edificio.

Amleto Centro di Riferimento Regionale Amianto del Lazio, Centro Regionale Amianto - ARPA Emilia Romagna ISPO (Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica) della Regione Toscana

Amleto è un algoritmo basato su un modello bidimensionale che ha lo scopo di fornire uno strumento operativo per ricavare INDICAZIONI sulle azioni che devono essere intraprese nei confronti di materiali in cemento contenenti amianto «a vista».

Gli indicatori considerati fanno capo a due distinte tipologie di parametri il contesto in cui è inserito l edificio (scheda n 1) lo stato di conservazione del materiale (scheda n 2)

Esempio schema tipologia copertura

Scheda n 1 Gli elementi descrittivi riguardano la localizzazione ed il contesto in cui si trova il manufatto, evidenziando in particolare la vicinanza a finestre e balconi o luoghi con presenza di persone. I parametri da valutare sono: rivestimenti o trattamenti superficiali struttura di sostegno senza solaio sottostante / Solaio sottostante il controsoffitto accessibilità necessità di accesso presenza di aperture con affaccio sulla copertura nell edificio o in quelli adiacenti adiacenza con aree ad alta densità abitativa e di uso pubblico superficie danneggiata delle lastre edificio abbandonato tipo di attività che si svolge all interno dell edificio presenza rilevante di materiale infiammabile sottostante alla copertura Zona sismica

! Proprietario:!"#$%&'()'*'! DESCRIZIONE DELLA COPERTURA E DEL CONTESTO Indirizzo: Destinazione d uso: Coordinate geografiche:! Data di compilazione: Copertura: Lastre! ondulate! piane! altro: Falde n Estensione (mq) Anno di posa! certo! presunto Altezza (m)! minima! massima Punti per singola voce A! Rivestimenti o trattamenti superficiali presenti -1 non presenti 0 Punteggio assegnato B1! Struttura di sostegno senza solaio sottostante (la presenza di attività pesanti o impianti, come un carroponte, va considerata peggiorativa) B2! Solaio sottostante con travi di ferro o 2 cemento con travetti di legno 3 se rovinata 6 senza soluzioni di continuità 0 con aperture 1 assenza 2 C! Controsoffitto chiude ermeticamente 0 presenza di soluzioni di continuità 1 D! Accessibilità non accessibile 0 accessibile 2 E! Necessità di accesso (tubazioni, antenne, camini, etc.) NO 0 SI 2! "

Schema tipologia copertura Terrazze, balconi finestre: Punti per singola voce F! Esistono nell edificio o in quelli adiacenti aperture con affaccio sulla copertura? non presenti 0 presenti 1 Posizione delle aperture: Punteggio assegnato G! Adiacenza con aree ad alta densità abitativa e di uso pubblico (aree scolastiche, luoghi di cura, di culto, aree sportive e zone residenziali) non presenti 0 presenti 1 Stato di conservazione generale della copertura: H! Lastre! rotture visibili! sostituzioni visibili superficie danneggiata < 10% 1 superficie danneggiata tra > 10 e 50% 2 superficie danneggiata > 50% 4 Cause del danneggiamento:! interventi manutentivi! vetustà del materiale! atti vandalici! eventi atmosferici eccezionali! altro I1! Edificio abbandonato (assegnare 1 p.to per anno fino al max di 5 p.ti) I2! Edificio in uso artigianale, industriale, commerciale 3 Residenziale 4 pubblico o aperto al pubblico 5 L! Materiale infiammabile sottostante alla copertura assenza 0 presenza con certificato anti 3 incendio presenza senza certificato anti incendio 6! "

M! Ubicazione in zone sismiche (DGRT n. 421/2014, Allegato 1) Zona 4 0 Zona 3 2 Zona 2 4 Zona 1 6 DESCRIZIONE DELLA COPERTURA E DEL CONTESTO Somma! A - M Note Totale!!! "#$%&'!()!*!! STATO DI CONSERVAZIONE DELLE LASTRE!Lato Nord!Lato Sud!Lato Est!Lato Ovest Nota bene: Quando lo stato della copertura non è uniforme compilare una scheda per ogni lato Punti per singola voce con una pinza gli angoli o i bordi delle lastre si rompono 1 in modo netto emettendo un suono secco con una pinza gli angoli o i bordi delle lastre tendono a 3 piegarsi o a sfaldarsi con una lente di ingrandimento si osservano 1 fasci di fibre inglobati nella matrice cementizia con una lente di ingrandimento si osservano fasci di fibre parzialmente 3 inglobati nella matrice cementizia i fasci di fibre che si osservano con una lente di ingrandimento sono 9 facilmente asportabili con pinzette assenti 1 poco frequenti (massimo il 2 N Parametro Osservazioni N! O! P! Compattezza del materiale (se non risulta possibile raggiungere la copertura, si attribuisce il valore 2) Affioramento di fibre (se non risulta possibile l osservazione da vicino, si attribuisce il valore 3) Sfaldamenti, crepe, rotture 10% della superficie totale) numerose 3 Q! Materiale friabile o assente 1 Punteggio assegnato! "

!"#$%"&'$()$'$#*+$(,&+"-"./$(012"$'-*+"3(4'$#5"*($(6*12"*1$'-"(.+"1*-"."!"#$%&'$($)"&*$&+,"+&(+-.+&/$,"#0"1&+,"00%1&2,+.%1&2$-.%$+3&2,"("#0$%#"&-$-4$'+!""#$!%&'(!"##"$%&$"''&()*"!+*,($%+--"$.-"//&0&."1&(*+$/&/!&."$%+--"$ )+'&(*+$,(/."*"$2$3456

Scheda n 2 Compattezza del materiale Affioramento di fibre Sfaldamenti, crepe, rotture Materiale friabile o polverulento in grondaia Stalattiti

M! Ubicazione in zone sismiche (DGRT n. 421/2014, Allegato 1) Zona 4 0 Zona 3 2 Zona 2 4 Zona 1 6 DESCRIZIONE DELLA COPERTURA E DEL CONTESTO Somma! A - M Note Totale!!! "#$%&'!()!*!! STATO DI CONSERVAZIONE DELLE LASTRE!Lato Nord!Lato Sud!Lato Est!Lato Ovest Nota bene: Quando lo stato della copertura non è uniforme compilare una scheda per ogni lato Punti per singola voce con una pinza gli angoli o i bordi delle lastre si rompono 1 in modo netto emettendo un suono secco con una pinza gli angoli o i bordi delle lastre tendono a 3 piegarsi o a sfaldarsi con una lente di ingrandimento si osservano 1 fasci di fibre inglobati nella matrice cementizia con una lente di ingrandimento si osservano fasci di fibre parzialmente 3 inglobati nella matrice cementizia i fasci di fibre che si osservano con una lente di ingrandimento sono 9 facilmente asportabili con pinzette assenti 1 poco frequenti (massimo il 2 N Parametro Osservazioni N! O! P! Compattezza del materiale (se non risulta possibile raggiungere la copertura, si attribuisce il valore 2) Affioramento di fibre (se non risulta possibile l osservazione da vicino, si attribuisce il valore 3) Sfaldamenti, crepe, rotture 10% della superficie totale) numerose 3 Q! Materiale friabile o assente 1 Punteggio assegnato! "

R! polverulento in grondaia Stalattiti scarso 2 consistente 3 assenti 1 di piccolissime dimensioni 2 di dimensioni consistenti 3 Giudizio dello stato di conservazione della copertura Somma! N - R Scheda compilata da: n foto allegate:! "

Procedura di calcolo: Si devono sommare i punteggi attribuiti ai parametri che descrivono il contesto in cui è ubicata la copertura, il totale ottenuto viene riportato sull asse delle ascisse del grafico. Analogamente vanno sommati i punteggi attribuiti ai parametri che descrivono lo stato di conservazione della copertura ed il totale riportato sull asse delle ordinate del grafico (si deve tener conto del punteggio relativo al lato peggiore).

Zona A Monitoraggio e controllo periodico (1 volta l anno) Zona B Rimozione da programmare (entro 3 anni). Le aree danneggiate dovrebbero essere sistemate con interventi limitati, controllo periodico delle aree al fine di evitare danni ulteriori (1 volta l anno) Zona C Rimozione in tempi brevi. La rimozione può essere rimandata alla prima occasione utile ma non protratta nel tempo (entro 1 anno) Zona D Rimozione immediata (entro 6 mesi)

s.silvestri@ispo.toscana.it 29