Documento finale. Stati Generali della Green Economy Un programma di sviluppo della green economy per contribuire a far uscire l Italia dalla crisi



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Stati Generali della Green Economy Un programma di sviluppo della green economy per contribuire a far uscire l Italia dalla crisi Sviluppo dei servizi ambientali Gruppo di lavoro 5 Documento finale

1.Inquadramento Perchésiamoimpegnatiadifenderel ambiente? Rispondere in modo adeguato a questa domanda, apparentemente banale, richiede una riflessione che spesso viene trascurata anche dagli operatori economici più agguerriti. Si tratta infatti dicogliere la dimensioneelaportatadiciò che l ambienteoffreatuttinoi,attraversola disponibilitàdellerisorseprimarieeiparticolarissimiservizifornitidagliecosistemi. In effetti il sistema delle risorse naturali realizza da sempre le condizioni per la vita sul nostro pianetaei servizi offertidagliecosistemicostituisconoatutt oggilabasedelleprincipaliattività svoltedalleciviltàcontemporaneeeilfondamentopatrimonialedituttelenostreeconomie.ma sitrattadiunpatrimoniochedalpuntodivistaeconomicorisultaingranparte invisibile,perla difficoltàdiattribuireun valore specificoalcapitalenaturale. Ladifficoltàdipende,oltrechedallastraordinariacomplessitàdell ecosistema,dalfattochegran parte delle risorse non sono monetizzabili in quanto la loro disponibilità non è legata a una transazione economica. Se parliamo di suolo edificabile e di flussi di materia destinati alla produzione,possiamoabbastanzafacilmenteattribuireunvaloremonetarioaciascunadiqueste entità (lasciando sempre aperta la questione di quale sia la distanza tra valore di mercato e valorereale diquesterisorseaifinidellacollettività).maseparliamodiariasanaerespirabile, dicondizioniclimaticheequilibrate,dismaltimento spontaneo deirifiutinaturali,dibiodiversità e dei suoi effetti sulla resilienza e lo sviluppo degli ecosistemi, allora la conversione in valori monetaridiventaestremamentelabile. Lamancanzadivalorinumericidiriferimento,paragonabiliaquellidelleattivitàeconomicheodel capitalecostruito,fasìcheilvaloredelcapitalenaturalevengafrequentementepercepitouguale azero.colrisultatoche,agliocchideidecisoripolitici,essoassumeunaprioritàminorerispettoai benieservizieconomici. Questa generale sottovalutazione dei servizi forniti dagli ecosistemi ha prodotto una sorta di distorsione delle strategie economiche, nazionali e internazionali, che si è andata aggravando negliannipiùrecenti.daunlatoiguastiambientalihannosubitounaaccelerazionevertiginosa, col rischio di raggiungere in molti casi punti di rottura irreversibili. Dall altro i costi sociali ed economici di questi guasti sono cresciuti in modo altrettanto rapido, contribuendo, insieme alla crisifinanziaria,al rallentamentodisviluppo chehacoinvoltotutteleeconomiemondiali. 1

QuestoGruppodilavoroquindivuoleprimadituttofornirequalcheelementoperconsolidareil perché delleazionidisostenibilitàdescrittedaglialtrisettegruppiimpegnatineglistatigenerali, chiarendoivalorielefunzionicheilpatrimonionaturaleesprimeavantaggiodellacollettivitàe, conseguentemente, dell economia generale. Seguono poi sei riflessioni per interventi in ambiti specifici;sitrattadispuntiprogettualidoveleattivitàprevistetraggonovantaggi(ancheeconomici e occupazionali) dall esistenza dei servizi ecosistemici e fanno leva sugli orientamenti della Green Economy, che mettono in primo piano la conservazione, la tutela, l uso sostenibile e la valorizzazionedellerisorsenaturali. Definizioni Lapiùrecenteestrutturatadefinizionedi serviziecosistemici provienedaunainiziativaspecifica dell UNEP: TheEconomicsofEcosystems&Biodiversity (TEEB),del2010.IldocumentodelTEEB argomenta come il capitale naturale costituisca la base delle nostre economie e richiama l attenzionesullanecessitàditenerecontodelvaloreeconomicodeiservizichegliecosistemiela biodiversità forniscono. Per servizi ecosistemici, infatti, si intendono tutti i servizi che l ambienteproducespontaneamente,aprescinderedall interventoumano,comprensividitutte levariantiadessiapportateattraversoiprocessidiantropizzazione. InparticolareTEEBproponelaclassificazioneseguente: Servizi di approvvigionamento: Cibo; Materie prime; Acqua potabile; Risorse genetiche e biochimiche. Servizidiregolazione:Climalocaleeregolazionedellaqualitàdell'aria;Catturaestoccaggiodel carbonio; Azioni di moderazione contro gli eventi estremi; Autodepurazione delle acque; Prevenzione dell erosione e mantenimento della fertilità dei suoli; Impollinazione; Controllo biologico. Habitat e Servizi di supporto: Habitat delle specie; Conservazione della biodiversità. Decomposizione e mineralizzazione di materia organica; Produzione di nutrienti fondamentali; Ciclodell acqua; Serviziculturali:Serviziricreativiesalutementaleefisica;Turismo;Valorizzazioneesteticae ispirazione per la cultura e l arte; Orientamenti per la ricerca scientifica ed il design; Esperienza interioreespiritodeiluoghi. 2

Anchel OCSEsièoccupatadidefinireeclassificareiservizioffertidagliecosistemi,segnalandola necessitàdiattribuirevalorimonetariallepiùsignificativevariazionidistockediflussodeibeni naturali. E in un documento del 2011 ha presentato una strategia per una crescita economica verde,unagreengrowthchepermettadi disaccoppiarelacrescitadallariduzionedelcapitale naturale. In quest ottica, l Organizzazione propone anche una definizione di prodotti e servizi ambientali,intesicomeiprodottieiservizichesonoilrisultatodiattivitàdell uomorivoltealla tutelaeallamiglioregestionedell ambiente(adesempiotecnologieeprodottipuliti,attivitàantiinquinamento,gestionerazionaledellerisorseprimarie,ecc.). Tenendo conto di entrambi questi approcci, abbiamo intitolato questo documento ai Servizi ambientali,intendendoconquestaformulasialerisorseeiservizioffertidalcapitalenaturale cheleattivitàumanevolteatutelareeincrementareibeneficiprodottidagliecosistemi. Protezionedelcapitalenaturaleebiodiversità La salvaguardia del capitale naturale e dell equilibrio degli ecosistemi è quindi una condizione necessarianonsoloperlatuteladell ambienteedelnostrobenessere,maancheperunosviluppo reale e sostenibile dell economia. Per questo è indispensabile far convergere una quota degli investimenti,siapubblicicheprivati,versopolitichecoordinatediprotezione. Maqualisonoledimensionieconomichedelcapitalechevogliamoproteggere?Comesièdetto, nondisponiamoancoradicritericondivisipermonetizzareilvaloredellerisorsenaturalima,per avere un idea, è interessante considerare la portata economica dei guasti che derivano dal solo dissestoidrogeologiconelnostropaese. SecondoilMinistrodell Ambiente,negliultimivent annisièarrivatiinmediaa2,5miliardidieuro all anno(intotale,50miliardi)esarebberonecessari41,5miliardidieuroin15annipergarantire lasicurezzadibasealterritorioitaliano.ancheilcapodellostatohadichiaratorecentemente Il processodiurbanizzazioneelosviluppodelleattivitàeconomichesonostatirealizzatiinmoltearee del Paese senza porre la dovuta attenzione alla tutela del territorio Con conseguenze drammaticheperlepopolazionicolpiteeperl ambiente.tuttoquestoinunpaesedove,secondo l Istat ogni anno si perdono 500 km 2 (50.000 ettari) di superficie naturale, rurale o agricola, trasformatiincemento. Aquestosiaggiungelacrisiclimatica,cheaumentalapressionesullerisorsenaturaliattraversoil 3

moltiplicarsidifenomenimeteorologiciestremi. Perquelcheriguardalabiodiversità,l ItaliapossiedeilpiùaltonumerodispecieanimaliinEuropa (circa 58.000) e per la sua posizione geografica a ponte tra Europa e Africa svolge un ruolo ecologicorilevantealivelloeuropeoperlaconservazionedinumerosespeciemigratrici. La Strategia nazionale per la biodiversità (MATM adottata dalla Conferenza Stato regioni il 7 ottobre 2010) indica: La biodiversità e i servizi ecosistemici, nostro capitale naturale, sono conservati, valutati e, per quanto possibile, ripristinati, per il loro valore intrinseco e perché possanocontinuareasostenereinmododurevolelaprosperitàeconomicaeilbenessereumano nonostanteiprofondicambiamentiinattoalivelloglobaleelocale. Ilgeneralizzatoconsumoedegradodelterritoriodeterminalaframmentazioneel erosionedegli habitat,compromettendoneilruoloecologico funzionale,coneffettinegativisullasopravvivenza dellespecieesullapermeabilitàdeisuoli,nonchéunagraveriduzionedellaresilienzaecologica. Altrecriticitàsipresentanonegliambientiagricoli,conl abbandonodellecampagne,lagenerale semplificazione degli agro ecosistemi (con l eliminazione degli elementi tradizionali del paesaggio agrario: siepi, filari, pozze, fontanili), nonché l utilizzo diffuso di pesticidi;tutti fattori lesiviperlabiodiversità,checomincianooggiadesseremitigatiattraversoinuovicomportamenti degli operatori, più attenti al mantenimento della complessità degli agro ecosistemi e alla riduzione di fertilizzanti e agro farmaci. Va inoltre considerato l impatto provocato dalle diverse formediinquinamentodellematriciterra,acquaearia,chespessosonolalogicaconseguenzadi unamancataquantificazionedeicostidirettiedindirettiderivantidaunosviluppononsostenibile. La Road Map europea per la Green Economy, dedica grande attenzione al ruolo del capitale naturaleedeiserviziecosistemicieprevedeazioniestrumentichecoinvolgonodirettamentele autoritàpubblicheeleimprese.inparticolare: Promuovere l impiego di strumenti finanziari innovativi, basati sul mercato. Ad esempio iniziative in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, con partenariati pubblico/privatoperattivarefinanziamentiingradodipremiarelabiodiversità.oppuresistemidi Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES) in grado di introdurre nel mercato meccanismi di compensazioneeconomicachemigliorinolacompetitivitàdelleattivitàpiùsostenibili. Presentare proposte di investimento nel capitale naturale, per valorizzare il potenziale di 4

innovazione delle infrastrutture verdi e della cosiddetta economia del ripristino, tramite una Comunicazionesulleinfrastruttureverdi(2012)el iniziativa Impedirelaperditanetta (2015). SecondolaRoadMap,gliStatimembri,incollaborazioneconlaCommissione,dovrebbero: elaborare una mappatura degli ecosistemi e dei relativi servizi(entro il 2014),valutandone i valori economici, nonché promuovere l integrazione di questi valori all interno di nuovi sistemi contabiliedicomunicazione,daadottaresiaperl UnionecheperisingoliStatimembri; spingere le imprese a valutare la loro dipendenza dai servizi ecosistemici, avvalendosi della PiattaformaUEperleimpreseelabiodiversità. Inoltre la Commissione UE (Comunicazione 2011, La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale ) propone una strategia per arrestare, entro il 2020, il degrado dei servizi ecosistemicinell areadell Unione. Per le acque dovranno essere attuati (Direttiva 60/2000/Ce) i piani di gestione dei bacini idrografici, che dovranno raggiungere il buono stato già entro il 2015; in questo quadro l estrazione di acqua non dovrebbe superare il 20% delle risorse idriche rinnovabili disponibili. Inoltre, con la recente direttiva sulla Marine Strategy l Unione Europea ha previsto che venga determinatolostatodiqualitàecologicodeimarieuropei. AfrontediquestipropositidellaCommissioneeuropea,occorrefissareimmediatamenteobiettivi escadenzeanchealivellonazionale.alcunistrumentidiprogrammazionesonogiàstatiprevistie andrebberoimplementatieattuati.inparticolare: varare le linee fondamentali di assetto del territorio con riferimento alla tutela dei valori ambientali,previstedaldlgs112/1998emairealizzate, fissarefindaoraildivietodiconsumarenuovosuoloseprimanonsidimostradinonpoter soddisfareinuovifabbisognidiresidenze(private,industrialiecommerciali)attraversoilrecupero di strutture già esistenti e/o di aree già utilizzate (va in questa direzione il Ddl proposto dal MinisterodellePoliticheagricoleeapprovatodalConsigliodeiMinistriloscorso14settembre);e farediquestelineelabaseperunariformaquadrodell urbanistica; implementarelastrategianazionaleperlabiodiversità,approvatanel2010; adottareilpianodiadattamentoaicambiamenticlimatici. 5

2.Interventiinambitispecifici 2.1Tutelaevalorizzazionedelleareeprotette Leareenaturaliprotettesonounodeglistrumentifondamentaliperlestrategiediconservazione dellabiodiversitàeilmantenimentodeiservizidegliecosistemi.essehannounafunzioneprimaria eirrinunciabileperlaconservazionedelpatrimonionaturale,allaqualedebbonounireunaseriedi attivitàsostenibilidalpuntodivistaambientale,economicoesociale. Infatti,l efficaciadelleareeprotette,lalorocapacitàdisvolgereun azionesistemicanelterritorio, dipendedall appoggiodellecomunitàlocalichevivonoallorointerno,nonchédalconsensodialtri portatoridiinteresseatuttiilivelli(locali,nazionali,regionali,globali). A distanza di oltre 20 anni dall entrata in vigore della Legge quadro sulle aree protette (Legge 394/1991), la situazione in Italia è profondamente migliorata ad iniziare dal semplice dato numerico: 871 aree protette per una superficie di 3.163.591 ettari a terra (più del 10% del territorio nazionale) e di 2.853.034 a mare, secondo i dati al 2010. Con l applicazione delle due direttive comunitarie per la conservazione della biodiversità (Habitat e Uccelli) è stata inoltre istituitaanche initalialaretenatura2000,con 2.288Sitid ImportanzaComunitaria(SIC)e597 ZonediProtezioneSpeciale(ZPS),perunasuperficiepariaoltreil20%delterritorionazionale(in partesovrappostoalleareeprotetteistituiteconlalegge394/1991). Leareeprotette,ancheaseguitodellaestesadiffusioneterritoriale,hannosvoltoesvolgononel nostropaeseunimportanteruolostrategicopoiché: tutelano e valorizzano i benefici derivanti dai servizi ecosistemici, conservando gli habitat e le specie, e sono laboratori per la tutela del territorio, del paesaggio e delle risorse idriche; costituiscono parti fondamentali delle reti ecologiche e costituiscono serbatoi e assorbitori di carbonio; contribuiscono al mantenimento e alla valorizzazione delle buone pratiche e delle culture tradizionalilocali;esercitanounruolocardineperl educazioneambientale,laricercascientificae losviluppodiprocessipartecipativi; rappresentanoterritorivocatiall esercizioeallasperimentazionedinuovimodellidigestione,di produzioneediconsumo. 6

Vasottolineatocheilsistemadellaareenaturaliprotetterappresentagiàoggiunnotevolevolano per ilturismonazionale.secondo ilrapporto2011sul TurismoNatura, redattodalcentrostudi dell Osservatorio Ecotur,al 2010è stato stimatoun fatturato del comparto che superai 10,5miliardi di euro, con un numero di presenze/visitatorivicino ai 100 milioni e un indotto occupazionaledi102.000unità. Questo patrimonio naturale costituisce anche il contesto ideale per una Green Economy locale, poiché in queste aree spesso già si realizza un modello integrato di sviluppo basato sulla conservazionedellabiodiversitàeilmantenimentodeiserviziecosistemici. Perquestoèimportantevalorizzaretalepatrimonio,rinforzandoneilsignificatoesemplarein rapportoalrestodelterritorionazionale.occorrequindioperarenelledirezioniseguenti: Promuoverel approccioecosistemicoestrategiconellagestionedelleareeprotette,siaalivello centrale che locale. A questo scopo sono fondamentali la ricerca scientifica e l educazione ambientale, per definire il perimetro delle azioni praticabili e facilitare la partecipazione e il consenso,senzaiqualinonèpossibileconciliaretutelaesviluppo. Sostenere,attraversolasussidiarietàpubblico/privato,losviluppodelle potenzialitàdigreen Economy ditaliaree:dalleattivitàditutelaalturismoformativo,dallariqualificazioneenergetica degli edifici alla mobilità sostenibile, favorendo così una conservazione proattiva, capace di integrareriduzionedegliimpattiedecoefficienza. Migliorareeaumentarelacapacitàdiattivarefinanziamenti,pubblicieprivati,nelladirezione del fare sistema, condividendo obiettivi di sviluppo sostenibile locale e mobilitando nuove energieerisorse. 2.2Conservazioneeusoecoefficientedellarisorsaidrica L acqua la possiamo contenere, incanalare, raccogliere, purificare, confezionare, trasportare e trasformare,manonlapossiamo produrre.èunaaffermazionedellabancamondiale,cheva sottolineatacomepremessaaqualunqueriflessionesultemadelleacque,insiemeallanozionedi acquacomebenecomunecontenutanelladirettivaquadro60/2000: L acquanonèunprodotto commercialealparideglialtri,bensìunpatrimoniochevaprotetto,difesoetrattatocometale. 7

In Italia, secondo i dati Inea(2007), il 60% dell acqua dolce prelevata è destinata all agricoltura. Della restante parte, il 25% va all'industria e il 15% agli usi domestici. Tali valori, validi a livello nazionale, variano in misura considerevole su scala regionale. C è inoltre una quota non quantificatadiconsumo diacquachesfuggeallacontabilitàufficiale.gliultimi dati in proposito (Irsa)risalgonoaglianni 90esegnalanoche,nellezoneruralidelnorddelPaese,il75%deipozziè abusivo o oggettodisanatoriesuccessive..sonopercentualidatate,chetuttaviadenuncianoun altro grave problema: la carenza assoluta di dati aggiornati e veritieri sullo stato delle nostre risorseidriche. InrealtànelnostroPaesegliinterventiinmateriasonopiuttostolimitati,emancanoancoradiun respiro strategico adeguato al problema. Si sente l esigenza di un salto di qualità, mirato a una riduzionecomplessivadell improntaidrica richiestadallaproduzionedibenieservizi. Negliusicompatibiliandrebbe favoritala componente grigia (risorsaidricariciclata)rispettoa quella blu (risorsaidricasottrattaalciclonaturale).peresempio leacquedegliscarichicivili dopoladepurazioneeconicontrollirichiestidaunappropriatoadeguamentodellanormativain materia potrebberoessereutilizzateperirrigareleareeverdiurbaneoancheimpiegateperusi agricoli. Inoltre, non appena la nozione di impronta idrica (Arjen Hoekstra e altri) sarà sufficientemente validataediffusa,conmodalitàdicalcolostandardizzate,sipotràapplicarequestoindicatorealla maggiorequantitàpossibile dibenieservizi,perfavoriresceltediconsumo orientateallatutela dell acqua. Le barriere per lo sviluppo degli orientamenti di green economy nel settore delle acque sono essenzialmente dovute a norme incomplete, esuberanti, o difficilmente applicabili, a strutture tecnico amministrativeinadeguate,arisorseeconomicheinsufficienti. Allaluceditalicarenze,chesipresentanoinmodopiùevidenteprocedendoversoilsuddelpaese, una politica di sostenibilità deve prevedere una revisione completa del quadro normativo. E parallelamenteoccorrechegliapparatiamministrativididistretto,regionalielocalisianoadeguati interminidirisorseumaneematerialiaicompitialoroaffidati. 8

Per i servizi idrici integrati, dopo anni d inerzia, siamo oggi all avvio di una prospettiva più favorevole,ancheselaregolazioneeconomicadasolanonèstrumentosufficienteevagarantita un'adeguataregolazioneambientale,ricordandochequestisvolgonounruolofondamentalenella tutelaqualitativaequantitativadellarisorsaidrica. AtalfineènecessariochesiadatacompletaattuazionealleDirettiva2000/60(Direttivaquadro), 2006/118(Direttivaacquesotterranee),e2007/60(Direttivaalluvioni),echesianoadottatialcuni provvedimentipermigliorareleprestazioniambientalidelsettore.inparticolare: adeguamentodelledotazioniidricheprocapiteaglistandarddeipaesieuropeipiùvirtuosi; obbligo di prevedere interventi sulle reti acquedottistiche al fine di ottenere una riduzione delleperdite attualmentestimateintornoal35/40%alivellonazionale secondounascansione temporaleprogrammataeconadeguatisistemidiincentivi/disincentivi; adeguamentodelleconcessioniperusoidropotabileallerealinecessità; adeguamentodelmetodotariffarioperconsentireilrisparmioidrico,ancheconattenzionealla progressivariduzionedell usodiacquedielevataqualitàperusinonpotabili(leareedisviluppo territorialepotrebberoesseredotatediunaretedidistribuzioneduale); possibile introduzione di un meccanismo di crediti commerciabili a carico di alcuni soggetti obbligati cui imporre obiettivi di efficientamento espressi come percentuale di acqua riutilizzata sultotaleerogato;ivolumidiacquariutilizzatagenererebberodei certificatiblu chepotrebbero essereacquistati,inanalogiaconlaborsaenergetica,daisoggettiobbligatichenonriuscisseroa raggiungereipropriobiettivi. 2.3Valorizzazioneambientaledeisuoliagricoli Ciòchenoichiamiamosuoloèlospaziofisicocheospitagliecosistemiterrestri,eoggipiùdella metàdelsuolonazionale(57%)èclassificatocomesuperficieagricola. Questo dato rappresenta in modo efficace l importanza dell agricoltura in quanto sistema produttivo che ridisegna la funzionalità e le prestazioni dei suoli rispetto agli ecosistemi e ai servizichequestisonoingradodigenerare.l attivitàagricolainfluenzalabiodiversità(il50%delle specieanimaliminacciatedipendedagliambientiagricoli),iciclibiologici,eriduceladiversitàdegli habitat naturali; d altra parte l agricoltura contribuisce a conservare molti ecosistemi specifici, determina l identità del paesaggio e ospita comunità, così che gli insediamenti rurali divengono 9

inseparabili dai fenomeni biologici e naturali, e tutti insieme concorrono a formare un sistema interconnessoeunitario. LasuperficieagricolainItaliaèinfortecontrazione.SecondorecentidatiIstat(Censimento2010), negliultimi30anni,dal1982al2010,lasuperficieagricolatotale(sat)èdiminuitadi5,3milionidi ettarielasuperficieagricolautilizzata(sau)èdiminuitadi3milionidiettari. Questa contrazione della superficie agricola è stato il frutto di diversi e complessi processi di trasformazionechehannocaratterizzatolametamorfosidelterritorioitalianonegliultimidecenni. Il fattore di gran lunga più determinante è stato l abbandono delle attività agricole che ha prodottounveroeproprioesododallecampagneversolecittà,allaricercadimaggioreredditoe migliori condizioni di vita. Non si deve quindi dimenticare che per frenare e possibilmente invertire taleesodo occorre innanzituttomigliorareil redditoelaqualitàdellavitadelmondo rurale, senza per questo omologarlo al modello urbano consumista. Sviluppare un agricoltura sostenibile significa che le pratiche colturali e zootecniche devono restare produttive nel lungo periodoinun otticanonsoloecologicamaancheeconomicaesociale. Un altra parte significativa del consumo di suolo agricolo è stata direttamente prodotta dall espansioneedilizia,industrialeedelleinfrastrutture.l abbandonodimoltecampagne,specie nelle aree collinari e montuose, ha favorito la proliferazione insediativa (e l abusivismo edilizio) ancheperfarfrontealmancato,otroppobasso,redditodelleproduzioniagricole. Occorrequindicrearelemiglioricondizioniperfavorireattivitàagricolepiùsostenibili,capacicioè divalorizzareiserviziecosistemicideiterritorineiqualivengonoesercitate. Inquestachiavediventaunfattoredeterminantela multifunzionalità.conquestoterminecisi riferisce all opportunità di diversificare le funzioni dell imprenditore agricolo, estendendo le sue attività ai settori ambientale, paesaggistico, ricreativo, educativo, culturale ecc. La multifunzionalitàmiglioralacompetitivitàdelsettoreagricolo,valorizzal ambiente,promuovela diversificazioneeconomica. Il Dlgs 228/2001 ha introdotto alcuni strumenti per semplificare il coinvolgimento delle imprese agricole nella realizzazione di servizi ambientali e sociali; è però necessario estendere l applicazionediquestenorme,semplificandoleprocedurenell ambitodellagreeneconomy. 10

Daquestoquadroemergonoalcunispuntioperativi. Occorrecalibrareleregolamentazionirispettoall utilizzodellerisorsenaturalitenendoconto degli eventuali rischi per il sistema produttivo, per contenere il rischio che le norme in materia ricadanoinmodononsostenibilesulleaziendeagricole. Vasuperatoilrecentedibattito,semplificatoedeviante,chehamessoinconflittodaunlato l uso del suolo agricolo per produzioni agroalimentari e dall altro lato quello per le produzioni agro energetiche o l installazione a terra di impianti a fonti rinnovabili. Questo Trade off non si poneinterminicosìradicaliedècertamentepossibileassicurarelosviluppodellerinnovabilisenza intaccareleproduzioniagroalimentari. Latuteladell ambienteeilmantenimentodellaqualitàdellavitaneiterritoriruralidovranno assumere un peso maggiore tra le motivazioni che orientano la spesa per la politica agricola comune. In questo senso, una più diffusa applicazione dei Pagamenti per i servizi ecosistemici (PES) potrebbe essere determinante. Da quasi dieci anni i pagamenti diretti della Politica agricola comune (PAC) sono condizionati (cross compliance) al rispetto di determinati standard, e per il futuro la Commissione europea ha proposto di vincolare il 30% dei pagamenti a pratiche di inverdimento (greening),rafforzandocosìlapresenzadeipesinquestostrumentodisostegno. I PES dovrebbero essere applicati anche per la valorizzazione dell attività multifunzionale agricola,nellaprospettivaditrasferiresuccessivamentequestionerialmercato Occorrequindicrearelemiglioricondizioniperfavorireattivitàagricolepiùsostenibili,capacicioè divalorizzareiserviziecosistemicideiterritorineiqualivengonoesercitate. 2.4Bonificheerecuperodeisiticontaminati Svilupparelebonifichesignificarecuperarel utilizzodiareeimportanti,riducendoparallelamente ilconsumodinuovosuolo Sulpianotecnicosièfinoraregistrataunaprevalenzadiinterventibasatisuscavoesmaltimento per i suoli e su pompaggio, trattamento e scarico per le acque (Pump and Treat, P&T). Tali approccisonopocoecoefficienti,inquantocomportanolatrasformazionedellematriciambientali darisorsadarecuperarearifiutodasmaltire. 11

In questo quadro emergono con chiarezza le linee programmatiche su cui basare un approccio sostenibile allabonifica. Inserire la bonifica nel quadro generale della tutela delle risorse ambientali (suoli e acque sotterranee),aifinidellororecuperoagliusi,attualioprogrammati. Garantire il recupero delle aree bonificate all uso produttivo, al contempo diminuendo la richiestadiareedimaggiorpregiodadestinareexnovoafiniindustriali(oanchecommercialie residenziali). Garantirelasostenibilitàeconomicaetemporaledegliinterventiassicurandopienacompatibilità conleattivitàinesseresulleareeeconiprogrammidisviluppo. Valutare e minimizzare gli impatti secondari (ad esempio la produzione di rifiuti e l uso di energia)secondoiltipicoapprocciodellebestavailabletechnologies(bat). Perconseguirequestiobiettivioccorrevalutaresiaifattoripropulsivisucuifarlevacheifattori limitantidarimuovereinriferimentoaiprincipalielementiingioco. Quadronormativo: Dare piena attuazione al Dlgs 30/2009 sulla protezione delle acque sotterranee, al fine di inserire la bonifica delle acque sotterranee nel quadro della protezione della risorsa idrica, aggiungendolapossibilitàdidifferenziareitempirispettoallabonificadeisuolicontaminatiedi circoscrivereicasidieffettivanecessitàdiemungimentodellafaldacontaminata. Raccordare la normativa in materia con quella sulle attività industriali, in particolare con la nuovadirettivaiedsulleemissioniindustriali,perottimizzarelaprevenzionedellacontaminazione e il coordinamento tra bonifica e esercizio delle attività produttive. Prevedere esplicitamente l utilizzo di impianti di depurazione delle acque esistenti, consentendo interventi. migliorativi a compensazionedinoninterventisucorpiidricinonsignificativi. DarepienaimplementazionealleprocedureprevisteperiSitidipreminenteinteressepubblico per la riconversione industriale (art. 252bis, Dlgs 152/2006), a partire dal rifinanziamento del ProgrammaCIPEnelPianoperloSviluppoEconomico. Garantirelarapidarestituzioneagliusilegittimideiterreninoncontaminati,ancheinpresenza difaldeinquinate,fermorestandol accertamentodelleresponsabilitàdiinquinamentodellefalde. 12

PubblicaAmministrazione: Nell approvazione dei singoli progetti, concentrare l azione della PA sugli aspetti salienti: a) individuazione delle cause e delle responsabilità della contaminazione, b) definizione degli obiettivi e del destino delle matrici trattate, c) procedure di controllo in corso d opera e certificazione finale, lasciando invece massima flessibilità sulle specifiche attività, anche per minimizzareilrischiodivariantiincorsod opera. Imprese: Valorizzare il patrimonio di conoscenze delle imprese (quadro storico del sito, processi produttivi, sostanze impiegate ecc.) e supportare la loro propensione ad investire per la riqualificazionedelsito. Coinvolgereleimpresenelledecisioniriguardantigliobiettividaraggiungereegliinterventida attuarenelsingolosito. Ricercaesviluppo: Sviluppare metodi avanzati di caratterizzazione dei siti, con tecniche combinate e modellizzazione. Sviluppareapprocci knowledge intensive eprivilegiareapprocci insitu tipobarrierefiltranti. Sviluppareapprocci source oriented,ovveroconcentratinellospazioeadelevataselettività perlarimozionedellesorgentisecondarie. 2.5Unagestionesostenibiledelpatrimonioforestale Lo StateoftheWorld sforests2012(sofo2012),redattodallafao,esordisceaffermandoche le foreste, la selvicoltura e i prodotti forestali sono centrali per il perseguimento di un futuro sostenibile e rivestono un ruolo chiave per sostenere una riuscita transizione verso la Green Economy. La prima Strategia forestale europea è stata lanciata alla fine degli anni 90, poi rilanciata e arricchita con la comunicazione della Commissione europea (COM(2006)302), che predispone il Pianod Azionedell UEperleForeste(PAF)perilperiodo2007 2011. 13

Secondo l Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi di Carbonio (INFC), realizzato per il GlobalForestResourcesAssessment2010(FRA FAO 2010),lasuperficieforestalecomplessivain Italiaèdicirca11milionidiettari(il36,2%dellasuperficiedelPaese),concentratiperoltreil50% nelleregionidelnordeubicatoperil59%inmontagna,peril36%incollinaeper5%inpianura. Leforesteitalianesonocompostepercircal 84%daboschi(9.2milionidiettari)eperil16%da altre terre boscate (1.8 milioni di ettari). Dal 1920 ad oggi l estensione delle foreste italiane è triplicataacausadell abbandonodipascoliediareeagricoleinmontagna. Questoimportantepatrimonio haunacapacitàproduttivadimaterieprimeedienergiarinnovabili èunserbatoiodicarbonioutileperlamitigazionedeicambiamenticlimatici, ènecessarioperlasalvaguardiadellabiodiversità, svolgeunaessenzialefunzioneperilciclodelleacquedolcieperlalorodisponibilità, limita i processi di erosione e desertificazione dei suoli, contribuisce a prevenire i rischi di dissestoidrogeologico, haunvaloreculturaleepaesistico,alimentaattivitàricreative,didatticheeturistiche. Inrelazionealpatrimonioforestale,vannoricordatelenotevoliperformances,ancherispettoalle esportazioni, di due comparti produttivi: il settore legno arredamento (oggi terzo comparto manifatturieroperl apportopositivoallabilanciacommercialenazionale 7miliardidieuro con unfatturatodi37,1miliardidieuro,circa400.000addettie126.000imprese)eilsettorecartario (chepresentaunfatturatoannuointornoai7,4miliardidieuro).. InquestoquadroèutilesottolinearealcuniorientamentichepossonofavorireprocessidiGreen Economy: Attivare un meccanismo di certificazione della sostenibilità della gestione forestale, assicurando il controllo della filiera del legname per evitare la commercializzazione di prodotti illegalmenteprelevatiinnatura. Incrementarelaproduzionedilegnamediqualità,puntandosuiboschiaturnomedio lungo, per arrivare alla produzione di biomassa ad uso energetico come automatico by product della lavorazione di legname di maggior valore. La filiera potrebbe essere: Selvicoltura di qualità Legnamedivalore Produzionediscartidilavorazioneindustriale Biomassaadusoenergetico. (secondoilmodellocascading). 14

Valorizzare i prodotti forestali non legnosi: spesso gli incrementi di reddito delle attività forestali sono legati a funghi, tartufi, castagne, pinoli, sughero, erbe aromatiche e medicinali e centinaiadialtriprodotti nicchiaperiqualivalgonoconsiderazionianalogheaiprodottialimentari d originecontrollataediqualità. Promuovere misure di sostegno, sia di carattere fiscale che soprattutto a favore delle produzioni derivanti dal patrimonio forestale, favorendo il loro consumo e la loro allocazione, quantomenonegliambitidellepubblicheamministrazioni. 2.6Tuteladegliassettidelterritorioeriqualificazionedellecittà L assettodelterritorioitalianoèilrisultatodiunlungoecomplessoprocessodirelazionifrafattori naturali e culturali. L Italia è tra i Paesi più meridionali dell Europa e più settentrionali del Mediterraneo e ciò comporta una particolarissima sovrapposizione fra natura boreale e subtropicale. Il nostro territorio è da lungo tempo antropizzato, ed è quindi il risultato di una molteplicità di azioni (insediamenti e infrastrutture, agricoltura, pascolo e gestione forestale, bonifiche e rete idrografica)chel uomohacondottopermillenni,nelcorsodiunastoriariccadiciviltàeculture che si sono succedute sedimentando uno straordinario patrimonio di città, architetture e opere d arte.dall intrecciodiquestielementi,nascel assettoattualedelterritorioitaliano,attraversoun processo di selezione cumulativa che ha prodotto certamente anche fattori di degrado e deterioramentoinnonpochezone,machemantieneancoraunmosaicopaesisticodieccezionale valore, in grado di alimentare servizi ambientali determinanti per la qualità della vita e dello sviluppo. Per mantenere nel tempo questo patrimonio, interrompere i processi di pressione e degrado, e alimentareinveceattivitàdirisanamentoerecupero,occorreinnanzituttounanuovavisionedelle attività economiche che influenzano il territorio: è necessario ad esempio interrompere i flussi dellaspeculazioneturisticasullezonecostiereresidueoinquellenaturalidipregio,eporrefine all espansione edilizia di informi periferie urbane, così come al crescente consumo di territorio agricolo. OccorreunavisionediGreenEconomy,chesiaingradodivalorizzare attraversoazionisitutelae recupero la qualità del territorio italiano; che punti non solo a frenare l abbandono delle 15

campagneedellemontagne,masiaingrado,alcontrario,dicrearenuoveragioniperpromuovere ilritorno,inparticolaredeigiovani,versoqueiterritori. Vaaffrontatoilnodocentraledellatuteladelterritorio,chesicollocanellariqualificazionedelle areeurbane.lecittàsonoall originedeiprincipalifattorid impatto:determinanolaproliferazione insediativaeilconsumodiunaparteimportantedell energiadioriginefossilecheèallabasedella crisiclimatica;lecittàproduconorifiuti,scarichiidriciinquinatieancheleemissioniinatmosfera provenientidaltraffico,dagliimpiantiproduttiviedalriscaldamento;incittàdominanomodellidi consumopocosostenibiliescarsamenteresponsabili. Oggipertantolalineadiazioneprioritariadeveesserequelladiriformareilgovernodelterritorio facendocostanteriferimentoaivaloriambientali.inparticolaresitrattadi: Varareunariformaquadrourbanisticafondatasuriqualificazione,recuperoerisanamentonon solo dei centri storici, ma anche delle aree urbane periferiche e delle aree industriali dismesse, creandocosìlecondizioniperuneffettivofrenoalconsumodinuovoterritorio. Avviare iniziative locali per rendere le città più sostenibili: programmi di recupero e di riqualificazioneenergetica,pianidiazioneperl energiasostenibile(seap),progettipersmartcity, iniziativeperraccoltedifferenziatespinte,pianidimobilitàsostenibileeviadicendo. Attivare un programma nazionale di riqualificazione urbana che, basandosi sulle migliori pratiche, promuova un quadro di riferimento, un supporto e una spinta per le iniziative locali, attivi progetti integrati e sia in grado di valorizzare l impiego delle risorse disponibili (europee, nazionalielocali)facendodaattrattoreperattivarnedinuove. 16

GRUPPODILAVORO5 SVILUPPODEISERVIZIAMBIENTALI RobertoCoizet Coordinatore TommasoCampanile Resp.delDipartimentoCompetitivitàeAmbiente CNA MonicaCerroni Presidente FiseAssoambiente LauraCutaia UnitàTecnicaTecnologieAmbientali ENEA BarbaraDiRollo Responsabilepolitichedellabonificaedell irrigazione CIA RenatoDrusiani Areaidricoambientale Federutility DanieleFortini Presidente Federambiente MauroMajone Prof.Dipart.ChimicaUniversitàdiRomaLaSapienza LoredanaMusmeci DirettoreIstitutoSuperiorediSanità GianniSquitieri AmministratoreDelegato InvitaliaAreeProduttiveSpA InvitatialGruppodiLavoro: LucioBrotto Etiforsrl GiovanniFini INU IstitutoNazionalediUrbanistica DonatellaGiacopetti ResponsabileUfficioSaluteSicurezzaeAmbiente UP VincenzoLenucci SegreteriaPresidenzaeDir.Gen. Confagricoltura StefanoLeoni PresidenteWWF GiuseppeMininni CNRAcque GiancarloPaoletti DirettoreParcoAppiaAntica CiroPignatelli Esperto FondazioneperloSviluppoSostenibile EnricoRolle UniversitàSapienzadiRoma Hanno,inoltre,contribuito: AnnaPacilli SUSDEF,DavideMarino CURSA,WalterSancassiani FocusLab,FrancoFerroni WWF, GianLucaDall Olio Fidc,AntonioLevy,GiuseppeGisotti SIGEA,FrancescoBosco Associazione IdrotecnicaItaliana,HortenseMavrokefalos SinistraEcologiaeLibertà,FerruccioFavaron Consiglio NazionaleArchitetti,Pianificatori,PaesaggistieConservatori,PierpaoloDettori CONSER,Alessandro Brighetti Unieco,LuigiDelGiacco Federutility,RomanoPagnotta,StefanoPareglio. 17