LA GASTROENTERITE EMORRAGICA DEL CANE

Documenti analoghi
LE INFEZIONI DA PARVOVIRUS CANINI

LA GASTROENTERITE EMORRAGICA DEL CANE

Epatite infettiva del cane (Malattia di Rubarth, Rubarth 1947)

Infezione da Parvovirus. Prof. Vincenzo Cuteri Dipartimento Scienze Veterinarie UNICAM

LA SCELTA DI UN PROTOCOLLO VACCINALE. Barbara DI MARTINO Università degli Studi di Teramo

Parvovirosi suina. PPV - eziologia. Fabio Ostanello Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna 07/12/ di 5.

Stele votiva tempio di Astarte a Menfi. Museo Glypotek Copenaghen

LA SCELTA DI UN PROTOCOLLO VACCINALE. Barbara DI MARTINO Dip.to di Scienze Biomediche Comparate Università degli Studi di Teramo

LA SCELTA DI UN PROTOCOLLO VACCINALE

14/04/2014. EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, nm sprovvisto di envelope molto resistente

PRINCIPI DI IMMUNOLOGIA: CONCETTI DI PROFILASSI VACCINALE VACCINAZIONE: CRITERI PER UNA BUONA PROFILASSI VACCINALE:

Marco Martini - Università di Padova

LA MALATTIA DI GUMBORO

PARVOVIROSI DEL CANE. Marco Martini Dipartimento Medicina Animale, Produzioni e Salute, Università di Padova

PESTE SUINA AFRICANA. African Swine Fever. Peste suina africana. Peste suina africana

RINOTRACHEITE INFETTIVA. Marco Martini - Dipartimento di Medicina animale, Produzioni, Salute - Università di Padova

Parvovirus in gravidanza

VIRUS DI INTERESSE CLINICO. dsrna. NO envelope

IRIDOVIROSI DEL PESCE GATTO

DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE

Malattia del Becco e delle Penne degli Psittacidi (PBFD) Dr. Ludovico Dipineto Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II

Eziologia e diagnosi della malattia di Aujeszky

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi

Coxiellosi o Febbre Q

UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA Reovirus

PICORNAVIRUS (= piccoli RNA virus) Sono i ribovirus più piccoli ( 28 nm). Capside icosaedrico privo di inviluppo pericapsidico.

WITNESS PARVO INTRODUZIONE

Recenti acquisizioni sull infezione sostenuta da Herpesvirus canino tipo 1 (CHV- 1)

Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza

Il Piano BVD in provincia di Trento -Stato dell arte-

Scaricato da Mononucleosi infettiva

05/06/2014. Tracheobronchite infettiva del cane Kennel cough

Reovirus. Stabili in svariate condizioni di ph, T e negli aerosol.

Per alcune vaccinazioni, la protezione immunitaria indotta dura tutta la vita In altri casi, per ottenere una immunità protratta, sono necessari

Malattia di Newcastle (Newcastle disease = ND Pseudopeste aviare, pneumoencefalite)

Bordetellosi. Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II

L efficacia dei sistemi di sorveglianza

LA LARINGOTRACHEITE. profonde (polmoni e sacchi aerei) micoplasmosi, colibacillosi, bronchite infettiva, pseudopeste

MALATTIE INFETTIVE: L'IMPORTANZA DI VACCINARE

Il sistema a rete dell epidemiologia veterinaria: randagismo e Leishmaniosi. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Malattia d Aujeszky 1 MALATTIA D AUJESZKY

E responsabile dell eritema infettivo (Va malattia). Varicella, Rosolia, Morbillo, Roseola infantum (HHV-7) e eritema infettivo (Parvo).

Peste europea. Emanuele Carpana CRA-API Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura

sopravvive per giorni-settimane nei mitili, acqua, suolo, sedimento marino.

Charvensod 12/02/2001

Programma di vaccinazione nei cuccioli di cane

PESTE SUINA CLASSICA. Flaviviridae. Resistenza del virus. Gen. Pestivirus. Temperatura: ph: Sostanze chimiche

per alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV

PERTOSSE. modulazione antigenica

La neonatologia del bovino

CONCETTO DI SALUTE. La salute è uno stato di ottimale rendimento produttivo, ottenuto nel rispetto dell uomo, dell ambiente e degli animali stessi

DIAGNOSTICA DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE

per alcune malattie causate da prodotti tossici dell agente (ad es. tossine batteriche) non si può parlare di trasmissibilità Raffaella Baldelli DSMV

Adenovirus. Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara

Anemia infettiva equina: aspetti patogenetici e diagnostici

Canid alphaherpesvirus 1 e la patologia neonatale

CONCETTO DI SALUTE. La salute è uno stato di ottimale rendimento produttivo, ottenuto nel rispetto dell uomo, dell ambiente e degli animali stessi

Listeria monocytogenes

Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA

VIVERE CON UN ANIMALE DOMESTICO

Microbiologia Dipartimento di Farmacia e BioTecnologie Università di Bologna

individuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio

Nel 2012, per la prima volta, l'istituto Superiore di Sanità ha rilasciato i dati su Hiv e Aids in Itali a

Corona Detect FAQs. In aggiunta a queste FAQs, si possono trovare altre informazioni nei siti indicati.

LA VACCINAZIONE HPV: la modalità di offerta e i volumi di attività

LA SCELTA DI UN PROTOCOLLO VACCINALE

Impatto del rilascio intenzionale di un virus altamente patogeno in relazione alla mobilità internazionale

CLASSIFICAZIONE LE LEPTOSPIROSI DEL CANE LEPTOSPIRA 01/06/2016. Ord. Spirochetales Fam. Leptospiraceae Gen. Leptospira DAL GRECO SOTTILE E SPIRALE

Alda Natale - Soave, 30 novembre 2010

Infezioni da Pneumovirus aviari

Ruolo dei virus nelle patologie enteriche della moderna coniglicoltura

HERPESVIRUS schema del virione

Con il termine di bronchiolite, si intende una sindrome respiratoria delle vie aeree inferiori, ad insorgenza acuta, che colpisce prevalentemente

Situazione epidemiologica della malattia di Aujeszky in Umbria dal 1997 al 2011

LE RETROVIROSI DEI FELINI

CHE COS È UN VACCINO

Infezione da Rotavirus Infezione da E. coli ETEC

LA CLAMIDIOSI AVIARE

LE VACCINAZIONI DEL CAVALLO

LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV)

PPI e flora batterica intestinale

Che cos è la celiachia?

Genere Yersinia. dolore addominale oro-fecale gastroenterite. Y.pseudotuberculosis PATOLOGIA TRASMISSIONE

Domande per il ripasso e l'autovalutazione Moduli di Batteriologia Speciale e Virologia Speciale Prof. D. Di Luca

MORBILLO, IN CAMPANIA OLTRE 9 MILA BAMBINI NATI NEL 2012 NON VACCINATI

Dott.. Giuseppe Di Mauro. (Caserta)

CONFERMA DIAGNOSTICA IN CASO DI MORBILLO

Report Malattie infettive situazione al 28 febbraio 2009

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute

TRICHINELLOSI nell uomo

VIRUS DELL EPATITE B

PICORNAVIRUS (= piccoli RNA virus)

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive

Il ruolo degli II.ZZ.SS. nella sorveglianza e il controllo dell influenza

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.

Modello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari

EPATITI VIRALI. Igiene& Prevenzione

GESTIONE SANITARIA NEGLI ALLEVAMENTI DI BOVINI DA CARNE

Transcript:

LA GASTROENTERITE EMORRAGICA DEL CANE

DEFINIZIONE La gastroenterite emorragica del cane è una malattia infettiva altamente contagiosa, caratterizzata generalmente da diarrea emorragica, vomito incoercibile e morte dell animale dopo 24-72 ore dall inizio dei primi sintomi E sostenuta da un virus appartenente alla fam. Parvoviridae, gen. Parvovirus denominato Canine Parvovirus (formalmente CPV-2)

Famiglia Parvoviridae Comprende due sottofamiglie: Parvovirinae e Densovirinae La sottofamiglia Parvovirinae include cinque generi: -Parvovirus, -Erythrovirus, -Dependovirus -Amdovirus -Bocavirus Il canine parvovirus appartiene al genere Parvovirus ed è stato incluso nell unica specie denominata virus della panleucopenia felina (FPV) insieme al parvovirus enterico del visone (MEV) e al parvovirus del procione (Tattersall et al., 2005).

EZIOLOGIA virus a struttura icosaedrica (25 nm) DNA monocatenario sprovvisto di envelope capside costituito da 60 copie di una combinazione di tre proteine VP1, VP2 e VP3 la VP2, costituisce il 90% del capside virale, contiene i principali epitopi immunodominanti ed è coinvolta nell interazione virus cellula-ospite insensibile all azione dei solventi dei lipidi stabile all azione della temperatura sensibile all azione di: - ipoclorito di sodio - NaOH - Beta-propriolattone - Raggi ultravioletti

EZIOLOGIA Emoagglutina globuli rossi di suino, scimmia e gatto ad una temperatura di + 4 C. Non possiede enzimi replicativi Replica in cellule in attiva replicazione Pertanto anche la crescita in vitro avviene su cellule in attiva replicazione CrFk (cellule renali di gatto) e A72 (cellule di fibroma di cane

Probabile origine di CPV-2 Correlazione antigenica stretta con il virus della panleucopenia felina (FPV) Identità aminoacidica tra FPV e CPV del 95%

Probabile origine di CPV-2 Sono circa sei o sette le sostituzioni aminoacidiche (aa) tra FPV e CPV, la maggior parte delle quali localizzate nel dominio della VP2 coinvolto nell interazione con la transferrina, recettore cellula-ospite. Tali sostituzioni aminoacidiche sarebbero alla base dell evoluzione di FPV verso CPV (Shackelton et al., 2005).

CARATTERISTICHE ANTIGENICHE SIEROTIPO UNICO Tuttavia, a partire dagli anni 80 sono emerse due nuove varianti CPV-2a, CPV-2b distinguibili mediante anticorpi monoclonali (Mabs). Attualmente le nuove varianti hanno completamente sostituito l originale CPV (ancora utilizzato in qualche preparazione vaccinale)

CARATTERISTICHE ANTIGENICHE CPV originale si differenzia dalle varianti 2a e 2b per altre 6-7 sostituzioni aminoacidiche La variante CPV-2a si differenzia dalla 2b per una sola sostituzione in posizione 426 Nel 2000 in Italia è comparsa una nuova variante denominata CPV-2C e caratterizzata dalla sostituzione Glu-426

CARATTERISTICHE ANTIGENICHE Attualmente la nuova variante CPV-2c è presente in forma endemica in Italia, Spagna, Germania, Francia e Belgio. Inoltre, casi sporadici sono stati anche segnalati in US e Grecia. CPV, CPV2a e CPV2b determinano quadri sintomatologici eclatanti in soggetti di 4-16 settimane di età. Sono numerose le segnalazioni relative a focolai sostenuti da CPV-2c in soggetti adulti (> 2 anni)

Situazione epidemiologica in Italia In Italia, la parvovirosi rappresenta ancora una patologia molto diffusa nella popolazione canina, nonostante l impiego della vaccinazione, e le indagini condotte finora hanno evidenziato come la maggior parte dei focolai sia associata alla presenza delle varianti CPV-2a e CPV-2c. Al contrario, la variante CPV-2b è scarsamente rappresentata e la sua diffusione sta gradualmente diminuendo.

RECETTIVITA Risultano sensibili alla malattia le seguenti specie animali: cane coyote volpe procione dingo lupo

LA TRASMISSIONE DI CPV La diffusione può avvenire per contagio diretto ed indiretto L animale infetto elimina il virus attraverso gli escreti ed i secreti in grande quantità, prima della comparsa dei sintomi clinici Il virus è notevolmente resistente nell ambiente

PATOGENESI Penetrazione L.di faringei Placche del Peyer Distretti linfatici (milza, timo e linfonodi) Intestino tenue cripte ghiandolari del duodeno villi del digiuno e dell ileo DIARREA Miocardio Fibrillazioni extrasistole MORTE

SINTOMATOLOGIA Periodo d incubazione: 3-5 gg. FORME CLINICHE Cardiaca caratterizzata da miocardite acuta. Fatale per i cuccioli di 4-6 settimane (attualmente rarissima ) Digestiva caratterizzata da diarrea talvolta emorragica, depressione del sensorio, vomito e disidratazione Asintomatica caratterizzata solo da depressione e/o anoressia

DIAGNOSI Nelle forme tipiche non eccessivamente difficile: diarrea emorragica odore nauseabondo delle feci rapida disidratazione reperti ematologici (<3000 leucociti/mm 3 ) Nelle forme atipiche, necessario l intervento del laboratorio per ottenere una diagnosi eziologica e per intervenire rapidamente con una corretta profilassi al fine di prevenire la diffusione dell infezione

DIAGNOSI CLINICA DIFFERENZIALE Turbe enteriche legate allo svezzamento diarrea mai emorragica. Manca la febbre Avvelenamenti da anticoagulanti sensibili alla somministrazione di vit. K e di antidoti specifici Infestazioni da ascaridi e da coccidi esame delle feci risolutivo Infezioni batteriche sensibili alla somministrazione di antibiotici

Cimurro INFEZIONI VIRALI sintomi enterici poco evidenti rispetto a quelli respiratori sintomi nervosi Epatite infettiva diarrea raramente emorragica ittero lesioni corneali Enteriti da coronavirus e rotavirus la diarrea può essere solo striata di sangue esito benigno conta leucocitaria

DIAGNOSI DI LABORATORIO Metodi tradizionali: - test di emoagglutinazione: necessari GR freschi di suino o di gatto. La lettura viene fatta dopo 4 ore a + 4 C. - Test immunocromatografici (snap test) - Isolamento virale Il principale svantaggio correlato con l impiego di queste metodiche è la scarsa sensibilità: - Ridotta escrezione virale tramite le feci - Presenza di anticorpi nel lume intestinale

DIAGNOSI DI LABORATORIO Metodi molecolari: PCR e Real-time PCR attualmente sono considerate le metodiche più sensibili e specifiche. Molto utili anche per discriminare le varianti CPV-2a, CPV-2b e CPV-2c

Profilassi attiva Esistono in commercio diversi tipi di vaccino: vaccini inattivati vaccini attenuati: questi vaccini allestiti con l originale CPV-2 o la variante CPV-2b risultano efficaci e alle stesso tempo innocui alle prove di challenge vaccini ad alto titolo: sono i vaccini in grado di aggirare il problema dell effetto blanketing

Cause del fallimento vaccinale nei confronti della parvovirosi La principale causa è rappresentata dall interferenza dell immunità passiva materna The Vaccination Guidelines Group of the World Small Animal Veterinary Association raccomanda la prima vaccinazione del cucciolo tra la 14 e la 16 settimana Tuttavia vi sono fondati dubbi sull efficacia dei vaccini allestiti con l originale CPV-2 nei confronti delle varianti

IMMUNITA PASSIVA La protezione anticorpale determinata dal colostro, risulta fondamentale nella difesa del cucciolo Essa si estende dalla nascita fino alla ottavadodicesima settimana di vita cuccioli di sei settimane possiedono valori di IEA tra 1:80 e 1:160 LIMITE PROTETTIVO 1:80 vaccinazione inutile prima della undicesimatredicesima settimana la protezione colostrale è significativa fino alla sesta-settima settimana Problematica superabile con i vaccini ad alto titolo!!!!