SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA



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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: FONDAZIONE AVSI 2) Codice di accreditamento: NZ00197 3) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONALE EMILIA ROMAGNA 3 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE PER LA PACE- EMILIA- ROMAGNA- 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore E Educazione e promozione culturale E7 - Educazione alla pace 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Breve accenno del contesto territoriale in relazione alla visione dei bisogni emersi dal Piano Provinciale 2014 In occasione delle assemblee dei soci svoltesi nell anno 2014, sono state ribadite dagli enti che quotidianamente vivono e operano nel territorio le due macroaree di bisogno individuate in occasione dei precedenti Piani Provinciali del Servizio Civile. In particolare il territorio fa emergere quanto i volontari in servizio civile siano importanti per contribuire nell area: socio assistenziale e dell educazione e promozione culturale. Da anni vengono realizzati progetti di servizio civile nei diversi settori di intervento delle aree sopra indicate tra cui:

- Tutela delle categorie svantaggiate: anziani, persone con disabilità, minori ed adulti con disagio sociale, stranieri; - Contrasto al problema della dispersione scolastica: azioni di tutoraggio; - Contrasto ai problemi di devianza: azioni di prevenzione alla salute; - Contrasto ai problemi di integrazione e/o solitudine: azioni relative alla pubblicizzazione ed attuazione di progetti relativi alla multiculturalità e alla cultura della Pace. - Sostegno al settore artistico: azioni dirette alla promozione divulgazione e salvaguardia del patrimonio artistico; azioni di progettazione e sviluppo di eventi culturali rivolti a specifici target (bambini, adolescenti, anziani, immigrati ecc ) e alla popolazione in generale. Gli Enti che aderiscono al Co.Pr.E.S.C., sviluppano progetti di servizio civile che tentano di garantire il pieno coinvolgimento delle nuove generazioni rispetto a queste tematiche, cercando di fornire risposte nuove e dinamiche alle esigenze della popolazione. Per ulteriori approfondimenti della lettura dei bisogni si faccia riferimento al Piano Provinciale realizzato dal Co.Pr.E.S.C FC in sinergia con gli Enti. L analisi del contesto prosegue con alcuni cenni sulle istituzioni non profit ed in particolare quelle operanti nel settore del volontariato, un analisi dell attività dell ente promotore e la propensione alla solidarietà internazionale. Secondo il Censimento delle istituzioni non profit, realizzato dall Istat nel 2011, sono ben 301.191 le istituzioni non profit attive in Italia. Le 3.565 organizzazioni non profit che si occupano di cooperazione e solidarietà internazionale sono particolarmente presenti in Lombardia (862 pari al 24,1%) e in Emilia Romagna (318 pari al 8,9%) in rapporto alla popolazione. Secondo i dati Istat in Italia la partecipazione ad attività di volontariato sarebbe inoltre in costante crescita:, in poco meno di 20 anni la percentuale di persone che si dedicano al volontariato è infatti passata dal 6,9% al 10%: nel 2011 sono stati più di 5 milioni gli italiani che hanno svolto qualche attività gratuita. L incremento della quota di persone che svolgono attività di volontariato ha riguardato soprattutto alcune fasce d età: i giovani e gli anziani. Gli over sessantenni sono aumentati, dal 1993 al 2011, di oltre il 7%, mentre i giovani di oltre il 3%, con picchi di 6% per i 18-19enni. A livello territoriale, gli abitanti del Nord-Est sono i più sensibili alle tematiche del volontariato. Il settore non profit nel 2011 conta sul contributo lavorativo di 4,7 milioni di volontari, 681 mila dipendenti, 270 mila lavoratori esterni, 5 mila lavoratori temporanei. Sono inoltre presenti altre tipologie di risorse umane che prestano a vario titolo la loro attività nelle istituzioni rilevate: 19 mila lavoratori comandati/distaccati, 40 mila religiosi e circa 19 mila giovani del servizio civile I volontari censiti nelle istituzioni di cooperazione e solidarietà internazionale sono 78.901, mentre i dipendenti e i lavoratori esterni sono 4.805. Il 96,3% delle organizzazioni operanti nei settori della Cooperazione e solidarietà internazionale svolgono esclusivamente attività solidaristica finanziate per oltre la metà delle entrate (53,8%) da contributi, offerte, donazioni, lasciti testamentari e liberalità di soggetti privati. Il 50,8% sono impegnate in interventi relativi a progetti di cooperazione allo sviluppo mentre per il 49,2% di esse il sostegno e/o adozione a distanza costituisce l attività

prevalente. Per sostenere azioni di solidarietà internazionale, cooperazione allo sviluppo, educazione alla pace e la promozione del volontariato l ente Fondazione AVSI (ONG riconosciuta) utilizza le seguenti risorse umane: in Italia 58 dipendenti e lavoratori esterni e 24 volontari distribuiti nelle due sedi di Milano e Cesena, mentre nel resto del mondo ben 1.318 persone di cui 103 espatriati in 28 paesi in tutto il mondo che collaborano con oltre 700 partner locali (istituzioni governative, educative, sanitarie, organizzazioni non governative, organizzazioni religiose e autorità locali, ecc ). I 272 AVSI point in Italia sono referenti volontari non retribuiti che operano su un determinato territorio con una delega dell organizzazione: in Emilia Romagna gli AVSI point sono 19, distribuiti in tutte le province della Regione (3 Bologna, 2 Forlì-Cesena, 1 Ferrara, 1 Modena, 2 Piacenza, 4 Parma, 4 Ravenna, 1 Reggio-Emilia, 1 Rimini). I volontari complessivamente coinvolti dall ente AVSI nel 2013 sono 885 persone, di cui 149 Emilia Romagna, ancora una volta distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio regionale (27 Bologna, 18 Forlì-Cesena, 4 Ferrara, 9 Modena, 28 Piacenza, 16 Parma, 28 Ravenna, 8 Reggio-Emilia, 11 Rimini). Queste risorse umane permettono di coinvolgere direttamente in Italia 26.086 destinatari delle azioni di educazione alla solidarietà e alla pace, cooperazione allo sviluppo e promozione del volontariato e complessivamente circa 400.000 persone. A livello territoriale nel 2013 sono stati organizzati oltre 760 eventi, di cui ben 75 nella Regione Emilia Romagna. Propensione alla solidarietà internazionale degli italiani I dati dell ultima edizione 2009 dell indagine DOXA effettuata su un campione di 1.500 persone promossa da una federazione di organizzazioni attive nel settore Barometro sulla solidarietà internazionale degli italiani, evidenziano alcuni interessanti risultati. La ricerca classifica la popolazione italiana in 5 gruppi in base alla loro predisposizione e attività in materia di solidarietà. - Impegnati (6%), cioè di quanti svolgono in modo concreto e in prima persona attività di solidarietà, sia in forma individuale che organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. - Disponibili (20%), quanti già fanno delle donazioni economiche e che non sono direttamente impegnati in attività di tipo solidaristico in campo internazionale, ma lo farebbero se si presentassero loro delle opportunità che tenessero conto delle loro disponibilità di tempo e di coinvolgimento. - Sostenitori semplici (20%), cioè da quanti fanno esclusivamente donazioni di natura economica e dichiarano di non essere disponibili ad uscire da questa forma di solidarietà. - Italiani sensibili (32%), un gruppo piuttosto numeroso che, pur non avendo fatto donazioni nel corso dell ultimo anno e non avendo una forma di impegno diretto, dichiarano una disponibilità massima ad esprimere delle forme di solidarietà che vanno dalle donazioni all impegno vero e proprio. - Estranei (22%), rappresentato dagli italiani che esprimono una completa estraneità e disinteresse a qualsiasi forma di solidarietà.

Il gruppo degli italiani sensibili rappresenta la parte di popolazione italiana a cui è possibile rivolgersi per sostenere ed ampliare il fronte della solidarietà internazionale attraverso le attività di promozione e sensibilizzazione. Per quanto riguarda il livello di fiducia e di affidabilità dei soggetti della solidarietà internazionale il sondaggio colloca al primo posto le ONG e le associazioni umanitarie (67%) tra tutte le organizzazioni non profit Il 45% degli italiani ha partecipato in passato a forme di donazione di denaro o di viveri, in particolare orientate verso i settori della ricerca medica e aiuto ai malati (57%), le emergenze umanitarie (33%) e a lotta contro la fame del mondo (32%), mentre negli ultimi anni si è rilevato un interesse crescente verso problematiche italiane (38%) rispetto alle tematiche internazionali (19%). Dal 2009 pur non disponendo di analoghi confronti statistici, a causa della crisi economica e sociale la propensione alla solidarietà internazionale degli italiani è percepita nettamente in calo da parte di tutti gli operatori del settore e si rende pertanto necessaria un azione specifica. Nell ottica della cittadinanza attiva (come richiamato dalla Costituzione Italiana, art. 4, comma 2, Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, una attività o funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società ), la promozione di eventi e progetti, che diffondano una cultura della pace e della solidarietà internazionale, diventa una forma concreta di lotta alla povertà e di promozione dell educazione per la pace nel mondo. Infatti nonostante gli sforzi profusi negli ultimi decenni la condizione dell infanzia nel mondo è ancora critica. Una recente relazione Unicef 2013 sull impatto della povertà tra i bambini nei paesi in via di sviluppo evidenzia che: - 135 milioni di bambini ed adolescenti tra i 7 e i 18 anni sono completamente privi di istruzione, il 16% delle femmine nella fascia di età considerata e il 10% dei maschi, - 781 milioni di adulti (uno su cinque) sono analfabeti, e di questi 2/3 sono donne. I tassi di alfabetizzazione più bassi si registrano in Asia Sud-Occidentale (59%), Africa Sub-Sahariana (61%), Stati Arabi (66%) e Carabi (70%). - 121 milioni di bambini in età di istruzione primaria non frequentano alcuna scuola. La povertà è una delle cause principali dell analfabetismo: tra i bambini poveri di età compresa tra 7 e 18 anni il 17% delle femmine e il 12% dei maschi non hanno mai frequentato la scuola, mentre tra i bambini provenienti da famiglie non povere queste percentuali scendono al 5% per le femmine e il 3% per i maschi. I principali motivi di abbandono scolastico di bambini ed adolescenti nei paesi più poveri del mondo sono: 43% mancanza di denaro; 22% obbligo di lavorare, 22% necessità di aiutare la famiglia, 19% non vuole frequentare; 4% non ci sono scuole disponibili. Inoltre la percentuale di bambini provenienti da zone rurali che non frequentano la scuola è maggiore rispetto a quella di bambini residenti in città. Un bambino la cui madre non ha ricevuto alcun tipo di educazione ha il doppio delle possibilità di non frequentare la scuola rispetto ad un bambino con madre

almeno alfabetizzata. Ogni anno, AVSI raggiunge con i progetti educativi oltre 90 mila bambini e le loro famiglie, dei quali 7 mila coinvolti in programmi per la prima infanzia attraverso nursery e asili nido e circa 20 mila ragazzi dai 6 ai 18 anni con attività educative informali, di recupero e dopo scuola. Inoltre, vengono organizzati training per insegnanti, educatori e assistenti sociali in numerosi paesi. L ente non offre opportunità di volontariato occasionale e di breve periodo nei Paesi in cui opera, poiché la complessità dei temi trattati, le caratteristiche delle attività normalmente realizzate nelle situazioni di emergenza o nei progetti di sviluppo, non consentono la saltuarietà di impegno adeguata ad per altre forme di volontariato. La principale forma possibile di volontariato riguarda il supporto alla rete di sostenitori e dei volontari presente in tutta Italia. Sulla base dell analisi del contesto i Destinatari del progetto sono: A) I N 19 AVSI point e i n. 149 volontari coinvolti a livello territoriale dell ente nella Regione, persone di tutte le età e condizioni sociali che volontariamente si impegnano nella solidarietà e nella promozione della cooperazione allo sviluppo per favorire la pace nel mondo (cfr target Barometro gruppo impegnati pari al 6% della popolazione) B) Numero 28.118 persone tra tutte le categorie di soggetti coinvolti dalle iniziative di educazione alla pace e della solidarietà internazionale realizzati nel territorio regionale (cfr target Barometro disponibili e sensibili pari al 52% della popolazione) suddivisi nelle varie provincie: Bologna 2.518 Forlì-Cesena 2.152 Ferrara 3.527 Modena 3.321 Piacenza 3.489 Parma 3.508 Ravenna 2.985 Reggio Emilia 3.452 Rimini 3.166 Fonte dei dati è il database interno dei volontari e sostenitori di AVSI gestito in piena osservanza delle vigenti leggi sulla privacy. I beneficiari indiretti del progetto sono i 90.000 bambini e le loro famiglie raggiunte dai 100 progetti di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale nei settori socio-educativo, sviluppo, urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria e migrazioni, in 37 paesi di Africa, America Latina, Caraibi, medio oriente, Est Europa e Asia, realizzati da AVSI annualmente per un importo aggregato di 44.133.388 euro nel 2012. A titolo di esempio si presentano alcuni degli importanti iniziative di cooperazione e solidarietà internazionale in corso: Uganda: il Meeting Point International (mpi) in collaborazione con il Permanent Centre for Education ha realizzando a Kampala la scuola secondaria Luigi Giussani dove 600 ragazzi studiano grazie al Sostegno a

distanza. Una scuola di qualità nata grazie all iniziativa delle donne dell MPI, diretto da Rose Busingye. Per contribuire a costruirla, hanno realizzato artigianalmente oltre 30mila collane distribuite dagli amici degli AVSi Point. HAITI: a due anni dal terremoto sono state inaugurate 16 opere, tra le quali 9 scuole, un centro educativo, atelier artigianali e 5 centri nutrizionali, dove soprattutto i giovani e le madri vengono accompagnati in un cammino educativo. opere costruite con i diversi partner e descritte anche nel nuovo libro diario da haiti, a cura di Luca Sanfelici per Marietti Editore. REP. DEM. CONGO: scolarizzazione per oltre 32mila bambini con il programma back to school in partnership con UNICEF. Sud Sudan: AVSI è partner di unicef in programmi per la ricostruzione dell educazione nel Paese più giovane del mondo MEDIO ORIENTE: scuola per i bambini rifugiati palestinesi e iracheni e interventi di sostegno ai profughi siriani. BRASILE: formazione per 100 educatori in collaborazione con 10 partner locali di 7 città. BRASILE: attività sportive a favore di 5mila giovani per stimolare i talenti e promuovere la partecipazione sociale, con FIAT Brasile, il governo di Betim nel minas gerais. Grazie al sostegno raccolto la Fondazione AVSI sostiene a distanza 30.603 bambini e ragazzi in tutto il mondo (al 31 dicembre 2012). il sostegno a distanza (sad) è una forma di condivisione realizzata attraverso un contributo economico stabile e continuativo versato da un soggetto in italia (una persona, una famiglia, un gruppo di amici, un azienda...) e destinato a un beneficiario ben identificato (bambino o ragazzo) in un paese del mondo. Grazie al sostegno ricevuto il beneficiario può accedere a cure mediche, interventi igienico sanitari, sostegno alimentare, scolarizzazione e partecipa ad attività ricreative ed educative. Si tratta di un percorso personalizzato, dove il bambino rappresenta un punto di entrata per coinvolgere anche la sua famiglia e la sua comunità, non sostituendosi alle responsabilità proprie di ciascuno, ma accompagnando le persone verso una propria autonomia e rendendo esse stesse fattore di sviluppo economico e di cambiamento per la società. Il sostenitore riceve informazioni periodiche sul bambino, sul paese, sul progetto e sulle attività di AVSi in tutto il mondo, e partecipa alla possibilità di un rapporto interpersonale, che educa il bambino alla gratitudine e allo stesso tempo apre il sostenitore alla comprensione della realtà in cui il bambino vive. Caratteristica distintiva del sostegno a distanza personalizzato di AVSI è l accompagnamento educativo che garantisce, insieme agli aiuti materiali, la presenza di adulti che seguono il bambino nel suo percorso. Il precedente progetto di servizio civile dell ente realizzato in Emilia Romagna per il quale è stato impiegato un piano di monitoraggio condiviso con il COPRESC FC è stato il progetto Sostegno a distanza educazione alla pace bando 2011 regione Emilia Romagna. Le ricadute del monitoraggio interno del precedente progetto consistono in una maggiore definizione e nella precisa individuazione dei beneficiari e nella loro suddivisione nelle provincie del territorio dell Emilia Romagna.

7) Obiettivi del progetto: Obiettivo specifico 1. Promuovere il volontariato nel settore della solidarietà e cooperazione allo sviluppo. Indicatori di contesto Incremento dei volontari attivi nel settore non profit dello 0,3% in media all anno (fonte Istat) Risultati attesi: Incrementare il numero di volontari attivi in eventi di sensibilizzazione alla solidarietà internazionale e di educazione alla pace Indicatori di risultato (al termine del progetto): numero dei volontari attivi dell ente incrementato del 3% 100% degli AVSI point nel territorio regionale coinvolti Numero di persone partecipanti a iniziative/eventi incrementato del 5% Ob specifico 2. Promuovere una maggiore attenzione dei cittadini italiani ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace. Indicatori di contesto Riduzione al 19% della propensione e dell interesse degli italiani ai temi della solidarietà e cooperazione per la pace negli ultimi anni (fonte barometro solidarietà) N. 28.118 Destinatari presenti nel territorio regionale Risultati attesi: Incrementare il numero di persone coinvolte in eventi e iniziative di sensibilizzazione alla solidarietà internazionale e alla pace e nel sostegno a distanza Indicatori di risultato (al termine del progetto): numero di sostegni a distanza dei destinatari nel territorio regionale incrementato del 5% almeno 80% dei destinatari presenti nel territorio regionale raggiunti Numero 120 iniziative di sostegno a distanza in corso Obiettivo specifico 3. Migliorare la capacità di risposta ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace. Indicatori di contesto N. 100 progetti di cooperazione 90.000 bambini e le loro famiglie vulnerabili beneficiari dei progetti AVSI Risultati attesi: Incremento del numero di bambini beneficiari dei progetti di cooperazione e di sostegno a distanza promossi dall ente. Indicatori di risultato (al termine del progetto): numero di progetti presentati incrementato del 5%

numero dei beneficiari finali verificato coinvolgimento soggetti pubblici e privati nei progetti incrementato del 5% Obiettivo trasversale Offrire opportunità qualificate di formazione ai giovani volontari di servizio civile presso una delle più importanti ONG di cooperazione internazionale in Italia. E di fondamentale importanza costruire un percorso che vada a stimolare e rinforzare i giovani in servizio civile nelle loro motivazioni, dando loro la possibilità di trovare nell anno formativo di servizio un occasione per mature motivazioni, verificare sensibilità e interessi. Questo significa che sia la formazione iniziale, che quella in itinere devono aiutare i giovani a maturare la capacità di un impegno concreto sui temi della Cittadinanza attiva, della Solidarietà Internazionale e dell Educazione allo pace e allo Sviluppo. L obiettivo è quello di far crescere nei giovani in servizio civile il desiderio di spendere le proprie energie, soprattutto dopo la fine dell anno di servizio, in questi ambiti che permettono di accedere anche a significative esperienze professionali e di vita. Negli anni passati il 25% dei volontari, conclusa l esperienza di servizio civile, hanno ricevuto una proposta di contratto in Italia o all estero direttamente dall ente stesso. In numerose ricerche si evidenzia come il servizio civile in Italia e all estero sia una delle poche opportunità di formazione non formale, complementare a master specifici per intraprendere una carrierà internazionale nel settore delle organizzazioni non profit ma non solo. Indicatori di contesto Almeno 80 giovani all anno chiedono di fare esperienze di servizio civile/stages/volontariato presso l ente Risultati attesi: Opportunità di formazione per giovani volontari incrementate Indicatori di risultato (al termine del progetto): 10% dei candidati ha possibilità di accedere al servizio civile 100% giovani volontari servizio civile formati Incremento competenze e opportunità di lavoro per il 100% dei giovani volontari di servizio civile Numero dei volontari ha imparato la redazione professionale di progetti 100 % dei volontari inseriti positivamente in un team di lavoro 100% dei volontari ha imparato l uso professionale delle tecnologie informatiche La condivisione del percorso di monitoraggio con il Copresc FC dei progetti del bando 2011 ha permesso una crescita delle capacità e degli strumenti dell ente per valutare e gestire i progetti di servizio civile in modo efficiente e analitico. La definizione degli obiettivi è stata quindi meglio specificata ed ampliata in considerazione dei risultati ottenuti.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi 8.1.0 attività trasversali: orientamento/selezione/avvio/formazione/monitoraggio Le attività necessarie per l avvio del progetto e l inizio della formazione saranno svolte durante la prima settimana di servizio civile, durante la quale ai volontari in servizio viene fornito un primo orientamento presso l ente, circa le attività effettive da svolgere e conoscenza dell ambiente. Nei primi 5 mesi sarà svolta la formazione generale durante la quale il volontario potrà venire a conoscenza degli scopi dell ente,, i propri diritti e doveri, e di tutti gli aspetti organizzativi come la gestione degli orari, dei permessi e dei giorni di malattia e viene erogata la formazione specifica (metodo di lavoro, priorità e obiettivi generali) In questa fase ogni volontario sarà accompagnato dall OLP che deve agevolare la collaborazione dei volontari con lo staff dell ente e favorire l inserimenrto del volontario nelle mansioni quotidiane. L inserimento dei volontari nel progetto sarà completato entro i primi 3 mesi anche per dare possibilità di eventuali subentri in caso di abbandono. Al termine di questa fase verrà svolto il monitoraggio della formazione, mentre sarà continuativa l attività di monitoraggio dei risultati del progetto. 8.1.1 attività per obiettivo specifico 1 Promuovere il volontariato nel settore della solidarietà e cooperazione allo sviluppo. Questa attività si svolgerà prevalentemente nei mesi tra ottobre e marzo e comprende azioni di educazione alla pace ed eventi di sensibilizzazione nel territorio rivolte ai destinatari identificati nel territorio regionale. Le azioni di comunicazione saranno svolte per tutta la durata del progetto. I principali destinatari di questa azione sono N 19 AVSI point e i n. 149 volontari coinvolti a livello territoriale dell ente nella Regione, i sostenitori e i potenziali nuovi volontari Le seguenti attività si svolgono in diretta relazione con i volontari e il personale dell ente: contatto e supporto alle iniziative della rete di volontari nel territorio regionale organizzazione di eventi di sensibilizzazione alla cultura della pace e della solidarietà internazionale in regione supporto alle attività di comunicazione e ricerca di informazioni per la promozione del volontariato nella solidarietà internazionale organizzazione di incontri con volontari o personale rientrato dall estero verifica e raccolta delle disponibilità al volontariato distribuzione e utilizzo del materiale di sensibilizzazione e educazione allo sviluppo prodotto dall ente (newsletter, periodico Buone Notizie, Mostre fotografiche, pubblicazioni, sito web, social network, etc..) 8.1.2 attività per obiettivo specifico 2. Promuovere una maggiore attenzione dei cittadini italiani ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace Questa attività si svolgerà dal mese 2 al mese 12 e comprende varie azioni per

migliorare per la promozione del sostegno a distanza distribuzione e utilizzo del materiale di sensibilizzazione e educazione allo sviluppo prodotto dall ente (newsletter, periodico Buone Notizie, Mostre fotografiche, pubblicazioni, sito web, social network, etc..) gestione dei contatti con i sostenitori esistenti e i potenziali sostenitori futuri traduzione del materiale che arriva dai paesi in cui i bambini sono sostenuti dalle varie lingue straniere all italiano conoscenza e tenuta dell archivio informatico gestione dei contatti con i coordinatori locali AVSI nei Paesi dei bambini vulnerabili beneficiari supporto alle azioni di comunicazione (mailing, incontri, newsletter) attività di sensibilizzazione e promozione dei diritti dell infanzia Iniziative di sostegno a distanza come descritte di seguito: Grazie a un piccolo contributo economico un bambino in condizioni difficili riceve un sostegno personalizzato, può andare a scuola, avere alimenti, vestiario, cure mediche, e aiuti per la sua famiglia e la sua comunità. Insieme agli aiuti materiali assicuriamo la presenza di adulti che accompagnano il bambino nel suo percorso educativo e sostengono la famiglia, naturale o affidataria, nella propria responsabilità. I bambini sono seguiti in loco da operatori dell ente o di organizzazioni partner, che individuano i beneficiari, organizzano l erogazione dei beni e dei servizi, lo svolgimento delle attività, la formazione degli educatori e la preparazione degli aggiornamenti che vengono spedite due volte all anno. Quando il bambino conclude il suo percorso il sostenitore in Italia viene informato, insieme alla proposta di continuare l impegno a favore di un nuovo bambino Dopo aver inviato il modulo di adesione, il sostenitore riceve la documentazione iniziale del bambino: una scheda anagrafica, una sua foto e, qualora sia possibile, brevi informazioni sulla sua storia personale e una presentazione della realtà locale e della destinazione del contributo versato. Riceve inoltre le istruzioni necessarie per effettuare il pagamento secondo la modalità prescelta. Successivamente riceverà almeno due aggiornamenti all'anno. Il sostenitore riceverà inoltre Buone Notizie, il periodico gratuito della nostra Associazione. In questo modo potrà rimanere costantemente aggiornato su tutte le iniziative in corso e su quelle future. Se lo desidera, può iscriversi alla newsletter per ricevere informazioni sulle attività e le iniziative di educazione alla pace ed alla solidarietà La durata del sostegno continua finché permane lo stato di bisogno o per la durata del progetto all interno del quale il bambino è seguito. Per dare a quanti più possibile l opportunità di aiutare i bambini in condizioni difficili, l impegno richiesto ai donatori per il sostegno a distanza è annuale, tacitamente rinnovato di anno in anno. Al termine di ogni anno il donatore può revocare la propria adesione dandone comunicazione scritta all enet con almeno 60 giorni di preavviso in modo che si possa provvedere ad affidare il bambino ad un altro sostenitore e a consentirgli così di continuare il percorso intrapreso Tutti possono sostenere a distanza un bambino: persone singole, famiglie, gruppi di amici, classi di scuola, aziende, enti locali, parrocchie, associazioni... Il sostegno a distanza è un impegno morale a cui chiunque può partecipare. Sostenere a distanza un bambino è un gesto di amicizia e di unità tra persone, è un gesto educativo per i propri figli o in ambito scolastico, può essere anche l occasione di un regalo a persone care in momenti particolari dell anno o della vita.

Le persone italiane o locali, che lavorano per l ente o per le organizzazioni locali con cui l ente collabora, vivono a contatto con i bambini e sono ben radicati sul territorio. Individuano i bambini da sostenere, organizzano la gestione dei contributi, lo svolgimento delle attività e la preparazione delle informazioni per i sostenitori. Niente di quello che l ente fa nasce a tavolino, ogni bambino ha una sua storia e noi cerchiamo di sostenere il suo percorso nella condizione concreta in cui si trova, in base alle sue necessità e alla possibilità di dare un aiuto reale. Il metodo è un sostegno personalizzato che ha come scopo principale l educazione, e la presenza di adulti è fondamentale per seguire ed accompagnare il bambino nel suo percorso. Gli operatori svolgono perciò una costante attività di formazione per potere sempre migliorare la qualità del proprio lavoro educativo con i bambini e con le loro famiglie. In linea con il principio della sussidiarietà, si cerca di sostenere lo sviluppo di soggetti e organizzazioni locali per potenziare le loro capacità e il riconoscimento della loro dignità sociale e civile all interno del paese in cui operano e a livello internazionale. Il contributo del sostegno a distanza non è inviato direttamente al bambino o alla sua famiglia, ma serve per realizzare attività a favore del bambino, della sua famiglia e della sua comunità (centro educativo, recupero nutrizionale, sostegno scolastico, attività con le famiglie, formazione degli educatori, etc), e per le attività di coordinamento del progetto. I contributi dei sostenitori vengono raggruppati e inviati ai nostri coordinatori locali, indicativamente con cadenza trimestrale e secondo la programmazione delle attività sul campo, cercando di ridurre al minimo i costi dei trasferimenti bancari. In molti casi il Sostegno a distanza integra altre attività del ente sul territorio, cui contribuiscono anche altri finanziatori (Ministero Affari Esteri, Unione Europea, etc.) e perciò, accanto al sostegno personalizzato, il bambino viene a beneficiare di un programma complessivo di sviluppo e il contributo del sostegno a distanza permette di moltiplicare le risorse a favore suo, della sua famiglia e della sua comunità. In questo modo il contributo del sostenitore a distanza viene valorizzato al massimo e permette al bambino di essere aiutato in misura molto maggiore rispetto a quanto si potrebbe fare con la sola quota del sostegno a distanza. 8.1.3 Attività per Obiettivo specifico 3 Migliorare la capacità di risposta ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace. Questa attività si svolge nei mesi 1-12 e comprende una serie di azioni per lo sviluppo della capacità progettuale in risposta ai bisogni dei bambini vulnerabili nel mondo redazione, presentazione, gestione e rendicontazione di progetti di cooperazione allo sviluppo trattamento ed elaborazione informatica di dati (uso di programmi word, excel, database) ricerca ed aggiornamento di informazioni ed opportunità di finanziamento per la cooperazione decentrata, cooperazione ai sensi di legge 49/1987, progetti della Comunità Europea e di altri enti finanziatori, pubblici o privati. Utilizzo di internet per ricerca informazioni, partecipazione a webinar e a seminari Gestione amministrativa di progetti di cooperazione

Diagramma di Gantt (cronogramma attività di progetto) MESI Obiettivi/ATTIVITA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ' Attività trasversali 1 Selezione e avvio Formazione generale Coordinamento del progetto Formazione specifica Monitoraggio formazione Monitoraggio del progetto Attività 1 promozione volontariato Realizzazione eventi e iniziative Supporto volontari e organizzazione incontri Attività comunicazione Attività 2 promozione solidarietà Rapporti con i sostenitori e i destinatari in regione Rapporti con i partner locali nei paesi Gestione del Sostegno bambini vulnerabili Attività 3 incremento beneficiari Attività progettuale e di presentazione Attività di gestione e rendicontazione Attività di reperimento informazioni attività a tempo pieno attività part time singolo evento

attività continuata 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività 8.2.0. Attività trasversali Sono previste le seguenti risorse umane in affiancamento ai volontari in servizio civile 1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile 1 responsabile del servizio civile dell ente con esperienza pluriennale sul servizio civile già docente universitario e formatore accreditato 6 formatori specifici laureati con le seguenti competenze; Chiara Savelli esperienza pluriennale in comunicazione, relazioni con la stampa e organizzazione di eventi (giornalista pubblicista) Giampaolo Silvestri e Nada Perovic esperienza pluriennale in progettazione nel settore della cooperazione allo sviluppo Pierpaolo Bravin esperienza pluriennale in attività di educazione allo sviluppo e formatore accreditato servizio civile Faggi Rita esperta informatica Valeria Presciutti esperienza pluriennale in Italia e all estero in progetti di tutela dell infanzia 1 esperto di monitoraggio dell ente laureato e con precedenti esperienze già responsabile gestione qualità (Franco Argelli) 8.2.1. Risorse umane per attività OS1 Promuovere il volontariato nel settore della solidarietà e cooperazione allo sviluppo 1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile 1 responsabile del servizio civile dell ente con esperienza pluriannuale sul servizio civile già docente universitario e formatore accreditato 1 responsabile della rete dei volontari nel territorio regionale 2 addetti attività di comunicazione con competenza specifica nella conduzione dell ufficio stampa e nelle relazioni con i volontari 1 tutor del volontario selezionato tra i dipendenti dell ente che accompagna l inserimento del volontario negli specifici ambiti d azione e che opera in affiancamento all OLP, previsto per garantire almeno il rapporto 1:1 tra dipendenti dell ente e volontari in servizio civile con una costante preoccupazione formativa in tutto il periodo del progetto. Almeno 10 Volontari dell ente (AVSI point) coinvolti nell organizzazione di specifiche iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla pace 8.2.2 risorse umane per attività OS 2. Promuovere una maggiore attenzione dei cittadini italiani ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace Sono previste le seguenti risorse umane in affiancamento ai volontari in servizio civile 1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile 1 responsabile del servizio civile dell ente con esperienza pluriannuale sul servizio civile già docente universitario e formatore accreditato 1 responsabile del sostegno a distanza 4 dipendenti a tempo indeterminato dell ente impiegati nel settore del sostegno a distanza

2 tutor dei volontari selezionati tra i dipendenti dell ente che accompagna l inserimento dei volontari negli specifici ambiti d azione e che opera in affiancamento all OLP, previsto per garantire almeno il rapporto 1:1 tra dipendenti dell ente e volontari in servizio civile con una costante preoccupazione formativa in tutto il periodo del progetto. 8.2.3. Risorse umane per attività OS 3 Migliorare la capacità di risposta ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace. Sono previste le seguenti risorse umane in affiancamento ai volontari in servizio civile 1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile; 1 responsabile del servizio civile dell ente con esperienza pluriannuale sul servizio civile già docente universitario e formatore accreditato; 4 dipendenti a tempo indeterminato dell ente addetti alla presentazione, gestione e rendicontazione interventi di cooperazione internazionale con esperienza pluriennale nel settore; 2 tutor dei volontari selezionati tra i dipendenti dell ente che accompagna l inserimento dei volontari negli specifici ambiti d azione e che opera in affiancamento all OLP, previsto per garantire almeno il rapporto 1:1 tra dipendenti dell ente e volontari in servizio civile con una costante preoccupazione formativa in tutto il periodo del progetto. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto A seguito positivo riscontro dei monitoraggi intermedi e finali dei precedenti progetti (bando 2011) si conferma ruolo ma si ampliano le attività dei volontari. Il ruolo dei volontari sarà quello di portare a termine i compiti specifici, di affiancare dipendenti e volontari dell ente nelle mansioni descritte funzionali al raggiungimento degli obiettivi. Tutti i volontari parteciperanno alle attività trasversali, di seguito ogni volontario sarà assegnato in modo prevalente a una delle attività descritte. 8.3.0. Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati nelle azioni trasversali: orientamento/selezione/avvio/formazione Il ruolo di tutti i volontari in servizio civile sarà di partecipare proattivamente alla formazione e alle azioni trasversali. Nel dettaglio le mansioni sono: o Partecipazione a colloqui ed incontri di orientamento con i responsabili dell ente al fine di individuare l attività specifica più adeguata alle caratteristiche personali ed aspettative; o Partecipazione attiva alla formazione generale e alla formazione specifica come articolate nel successivo punti da 30 a 42; o Presa in consegna da parte di ciascun volontario delle risorse tecniche strumentali come descritte al punto 26; o Incontro e conoscenza con il personale dell ente dipendenti e volontari; o Inserimento e presa di contato dei volontari negli specifici ambiti d intervento o collaborazione dei volontari con dipendenti e volontari dell ente ed assistenza nelle mansioni quotidiane per un migliore inserimento; Una volta completata la fase di inserimento si concluderà la formazione specifica entro i primi 5 mesi dall avvio del progetto ed il volontario sarà completamente

operativo. Il ruolo specifico dei volontari nell esecuzione di ciascuna attività viene di seguito descritto. Indicativamente sarà assegnato n. 1 volontario in servizio civile all azione 1; n. 2 volontari in servizio civile all azione 2 e n. 2 volontari in servizio civile all azione 3: 8.2.1. Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a Promuovere il volontariato nel settore della solidarietà e cooperazione allo sviluppo. (OS 1) Volontario 1 I Volontari in servizio civile affiancheranno i volontari e i collaboratori dell ente nell organizzazione e promozione di eventi culturali, incontri, mostre fotografiche e attività di educazione alla pace tramite iniziative con diffusione sul territorio regionale e/o di rilevanza nazionale I compiti specifici dei volontari in servizio civile saranno i seguenti (è necessaria la disponibilità a brevi trasferte): o Partecipazione alla preparazione e organizzazione di eventi di sensibilizzazione alla cultura della pace e della solidarietà internazionale; o Contatti con le scuole e con altri enti nelle attività di educazione e sensibilizzazione; o ricerca di informazioni; o collaborazione con i volontari dell ente nel territorio locale ed a livello nazionale; o promozione di eventi culturali; o affiancamento ai volontari ed ai sostenitori dell ente; o attività di comunicazione sensibilizzazione e promozione dei diritti dell infanzia. 8.3.2 Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a Promuovere una maggiore attenzione dei cittadini italiani ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace (OS2) Il ruolo dei Volontari 2 e 3 sarà quello di affiancare il personale dell ente per la promozione del sostegno a distanza. I compiti specifici dei volontari in servizio civile saranno i seguenti: o supporto alla gestione dei contatti con gli aderenti del sostegno a distanza; o traduzione del materiale informativo dalle varie lingue straniere all italiano e viceversa; o conoscenza e tenuta dell archivio informatico; o aiuto alla gestione dei contatti con i coordinatori locali nei Paesi in via di Sviluppo; o supporto alla gestione informatica ed al trattamento dei dati nel rispetto della privacy; o collaborazione con i volontari dell ente nel territorio locale ed a livello nazionale; o monitoraggio del numero di beneficiari e destinatari raggiunti; o attività di sensibilizzazione e promozione dei diritti dell infanzia nel territorio. Questa attività sarà svolta in collaborazione con i referenti locali del sostegno a distanza nei vari paesi che concretamente rendono disponibili gli aiuti ai beneficiari attraverso il pagamento di rette scolastiche, fornitura di alimenti, vestiario, attività sociali e di prevenzione sanitaria.

8.3.3 Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a Migliorare la capacità di risposta ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace (OS3) Il ruolo dei Volontari 4 e 5 sarà quello di affiancare il personale dell area progetti dell ente e il responsabile delle relazioni con Unione Europea. I compiti specifici dei volontari in servizio civile saranno: redazione, presentazione, gestione e rendicontazione di progetti di cooperazione allo sviluppo; trattamento ed elaborazione informatica di dati (uso di programmi word, excel, database); ricerca ed aggiornamento di informazioni ed opportunità di finanziamento per la cooperazione decentrata, cooperazione ai sensi di legge 49/1987, progetti della Comunità Europea e di altri enti finanziatori, pubblici o privati; Utilizzo di internet per ricerca informazioni, partecipazione a webinar e a seminari; Gestione amministrativa a livello base di progetti di cooperazione; Archiviazione documenti e immagini, ricerca fonti informative. 8.3.4 Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a nella formazione Per quel che riguarda l obiettivo trasversale della formazione qualificata dei volontario i risultati attesi e gli indicatori sono comuni a tutti i settori d impiego dei volontari. Il ruolo dei volontari sarà quello di partecipare attivamente e criticamente a un percorso formativo che permetterà: Acquisire competenze e metodologie a livello professionale nella preparazione, gestione e rendicontazione di progetti di cooperazione allo sviluppo, iniziative di sostegno a distanza e attività di educazione alla pace; Valorizzare interessi, capacità e conoscenze dei giovani attraverso l educazione alla pace e la sensibilizzazione ai problemi dello sviluppo; Formare i giovani al lavoro di gruppo, all organizzazione di eventi, all utilizzo delle tecnologie informatiche e all impiego professionale delle lingue straniere. Il precedente progetto di servizio civile dell ente realizzato in Emilia Romagna per il quale è stato impiegato un piano di monitoraggio condiviso con il COPRESC FC è stato il progetto Sostegno a distanza educazione alla pace bando 2011 regione Emilia RomagnaAllo scopo di applicare i risultati del precedente monitoraggio del bando 2011 condiviso alla nuova progettazione, l ente ha ridefinito alcune delle attività del progetto di servizio civile ampliando l impegno di ore del proprio personale anche per garantire la partecipazione alle numerose azioni condivise con il COPRESC. Anche il confronto con altri enti e l utilizzo degli strumenti proposti ci ha aiutato alla migliore definizione delle attività del presente progetto 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 5 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto: 5 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1.400 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Si richiede ai volontari flessibilità negli orari di servizio e nelle mansioni nel rispetto dei contenuti del presente progetto e riservatezza sulle informazioni acquisite Si richiede disponibilità a brevi trasferte in Italia per iniziative promosse dall ente, da UNSC, dalla regione Emilia Romagna per il tramite dei Copresc Forlì-Cesena e nelle altre sedi di servizio civile dell ente (Cesena, Milano) per attività di formazione generale e specifica. I volontari dovranno adeguarsi agli orari di apertura dell ente e quindi in considerazione della pausa pranzo di durata limitata consumare il pasto fuori casa per cui si rende necessario il rimborso spese vitto che sarà garantito dall ente Le ore settimanali obbligatorie di servizio civile non saranno inferiori a 12. Per un periodo non superiore ai 30 giorni complessivi il volontario in SCN potrà essere chiamato a svolgere la propria attività all esterno della Sede di Attuazione per le finalità del progetto stesso

N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Sede di attuazione del progetto AVSI CESENA Comune Indirizzo Cesena Via Padre Vicinio Da Sarsina 216 Cod. ident. sede N. vol. per sede 27863 5 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Argelli Franco Data di nascita 09/09/ 1965 C.F. RGL FNC 65P09 D458V Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cogno me e nome Data di nascita C.F.

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Per la promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale l ente svolge varie attività continuative durante tutto l anno ed azioni specifiche in occasione del bando di reclutamento dei volontari, coinvolgendo diversi uffici dell ente (Comunicazione, risorse umane e servizio civile) Questa azione avviene attraverso diverse modalità, tra cui: - pubblicazione sul sito internet dell ente (www.avsi.org), del progetto se approvato e delle modalità di reclutamento per tutta la durata del bando; - comunicazione specifica tramite e-mail ai sostenitori dell ente ed ai giovani candidati per posizioni di volontariato/stage (l ente riceve circa 300 candidature all anno da parte di giovani interessati a collaborare); - comunicati stampa su organi di stampa locali e nazionali, radio e tv; - pubblicazione sulla newsletter dell ente inviata a 25.000 contatti email a cura dell ufficio comunicazione; - coinvolgimento attivo dei partner di progetto (Copresc, Alphaservice sas) alle attività di sensibilizzazione promozione mirata a specifici ambiti di aggregazione giovanile; - comunicazione a istituti scolastici, enti di formazione e altri enti; - comunicazione agli uffici di tirocinio/stage di diverse Università con le quali l ente intrattiene regolari rapporti ed ha stipulato convenzioni (università Cattolica, Università di Bari, Università di Bologna, Statale e politecnico di Milano..); - comunicazioni a organismi di coordinamento ai quali l ente aderisce (es. AVSI Network, Centro Servizi per il Volontariato, coordinamento ONG dell Emilia Romagna...); - organizzazione di incontri specifici per la presentazione e l orientamento al servizio civile rivolti a giovani. Durante gli incontri di orientamento ai candidati vengono fornite tutte le informazioni fondamentali relative al Servizio Civile Volontario e alle modalità di selezione. Inoltre vengono approfonditi aspetti cruciali e strategici per un efficace pre-selezione delle candidature, ovvero: approccio/scelta di un progetto e aspettative/interessi legati al progetto. L impegno da parte di dell ente può essere quantificato come segue per un totale di 21 ore: Ufficio Comunicazione Newsletter, sito web, invio e-mail, comunicati stampa 10 ore. Ufficio risorse umane: ricerca database disponibilità e sensibilizzazione giovani, comunicazione a Università, attività con i partner 11 ore. Inoltre l Ente partecipa alle attività di promozione e sensibilizzazione realizzate in maniera coordinata e congiunta con il CoPrESC di Forlì-Cesena e con gli enti del territorio provinciale, come indicato nell allegata scheda di attuazione del Protocollo d Intesa con il Copresc e nel Piano Provinciale del Servizio Civile. Complessivamente, l ente garantirà la sua presenza, attraverso responsabili, olp e volontari in Servizio Civile, per un totale di 21 ore, per lo svolgimento delle seguenti attività: 1. Sensibilizzazione al servizio civile L ente sarà coinvolto dal CoPrESC per garantire la piena realizzazione di tutte le attività volte alla sensibilizzazione dei giovani verso i valori e i contenuti del servizio civile nazionale e regionale e sull opportunità offerta da Garanzia Giovani. 19

SCUOLE DI SECONDO GRADO In tal senso, viene proposta agli istituti superiori della provincia la realizzazione di incontri informativi (con l'impiego di volontari in servizio civile presso gli enti aderenti al Co.Pr.E.S.C. e loro referenti). Tali incontri sono finalizzati a sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori ai temi della solidarietà e della cittadinanza attiva. Gli incontri sono soprattutto rivolti alle classi 4 e 5 superiori, in collaborazione anche con gli insegnanti deputati all orientamento dei ragazzi/e. UNIVERSITA Sono previsti incontri nelle sedi universitarie di Forlì e Cesena per formare ed informare i ragazzi e le ragazze sui temi che sottendono il valore del servizio civile e la coesione sociale. Gli incontri avvengono grazie all apporto di canali istituzionali e alla collaborazione delle associazioni studentesche. Tali incontri prevedano momenti di testimonianza di volontari in servizio civile in Italia e all estero. Per dare impulso e valorizzare concretamente il servizio civile sul territorio, si proporranno incontri di sensibilizzazione rivolti a vari gruppi di aggregazione giovanile (gruppi scout, oratori, centri sociali,...) e, in generale, a tutta la cittadinanza, avvalendosi in questo della collaborazione di enti e associazioni già attivi in alcuni ambiti di intervento del servizio civile. 2. Promozione del Servizio Civile durante tutto l'anno Il CoPrESC, attraverso il coinvolgimento degli Enti aderenti, attuerà sul territorio una serie di azioni volte alla sensibilizzazione del servizio civile attraverso: Promozione sul territorio provinciale delle diverse esperienze di servizio civile: l'intento è quello di coinvolgere direttamente le strutture e i volontari che in esse operano, trasmettendo la loro esperienza attraverso testimonianze. Oltre alle testimonianze dirette dei volontari si utilizzeranno una serie di strumenti atti a promuovere l'esperienza valoriale del singolo: produzione di interviste da inserire sul sito www.coprescfc.it - http://www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it e in eventuali pubblicazioni. Partecipazione a manifestazioni di carattere pubblico che riguardano i temi fondanti il servizio civile. Ricerca di canali che permettano di sponsorizzare il servizio civile durante eventi in cui sia prevista una forte affluenza di giovani (feste universitarie, concerti, manifestazioni sportive o ricreative,...). Tutte queste attività vengono realizzate grazie alla disponibilità da parte degli enti di volontari e propri referenti. 3. Promozione dei Bandi di Selezione Volontari (non applicabile per garanzia giovani) Poco prima della pubblicazione del bando/avviso di servizio civile il Co.Pr.E.S.C. si impegna ad attivare, in collaborazione con gli Enti attraverso tavoli azione e/o scambio di idee ed esperienze via e-mail, le strategie di pubblicizzazione. La partecipazione attiva degli Enti nella definizione delle strategie mira a: strumenti da utilizzare (es. interviste dei volontari su quotidiani locali, comunicati stampa ecc..); individuazione dei luoghi dove è necessario porre più energia nel 20