IL POTERE DI INIZIATIVA NELLE RISTRUTTURAZIONI DI IMPRESE IN CRISI



Documenti analoghi
L impatto in bilancio delle operazioni di ristrutturazione

STUDIO MARNATI. Commercialisti Revisori legali STUDIO MARNATI

Rassegna Stampa. XII Forum SAF. Il concordato preventivo a sette anni dalla riforma: critiche e proposte

LE NOVITÀ IN TEMA DI CONCORDATO PREVENTIVO. RIFLESSI SULLA CLASSIFICAZIONE PER QUALITÀ DEL CREDITO DEI DEBITORI.

Gli strumenti di risoluzione delle crisi bancarie: il bail-in

L intervento degli investitori in capitale di rischio nelle aziende in crisi

GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO: CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI

Il mediatore creditizio ed il diritto della crisi d impresa. Dr. Matteo PANELLI


Signori Azionisti, siete stati convocati in assemblea ordinaria per deliberare in merito al seguente ordine del giorno: * * * * *

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating

1. PREMESSA MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE... 3

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

Giorgio Gobbi Servizio Stabilità Finanziaria della Banca d Italia

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

DCO 106/2013/R/GAS Mercato del gas naturale Riforma delle condizioni economiche nel servizio di tutela Revisione della componente QVD

ASPETTI GENERALI SULLA COMPOSIZIONE PRI- VATISTICA DELL INSOLVENZA

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio Acquisto e disposizione di azioni proprie

Allegato n. 1 II Report Area Giuridica Progetto Allert II Fase

Documento per la consultazione

Guida alla SALVAGUARDIA della LIQUIDITÀ AZIENDALE. Piccole e Medie Imprese Professionisti

RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO ANALISI DI DUE CASE STUDY

PROGRAMMA DIDATTICO 3 CORSO. 20 settembre education

L apporto di nuova finanza nel Concordato con continuità aziendale e requisiti per il beneficio della prededuzione

LE FASI DEL CONCORDATO PREVENTIVO ALLA LUCE DELL ULTIMA RIFORMA LEGISLATIVA IL CONCORDATO PREVENTIVO

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013

ASS.CO.FI. ASSOCIAZIONE SINDACALE DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE PERDITE SU CREDITI: LE NUOVE DEDUCIBILITA

AUDIZIONE PRESSO LA VI COMMISSIONE FINANZE CAMERA DEI DEPUTATI. Memoria sulle problematiche del settore gioco bingo

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

Perdite relative a crediti Regime ex D.L. n. 83/2012

LA TUTELA DEL SOSTEGNO CREDITIZIO ALLE IMPRESE IN CRISI: ISTRUZIONI PER L USO

Le novità in materia di finanza interinale e concordato preventivo

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

CAMERA DI COMMERCIO DI PERUGIA UFFICIO REGISTRO IMPRESE LE PROCEDURE CONCORSUALI DOPO LA RIFORMA DELLA LEGGE

Counseling Breve. Rivolto agli infermieri

Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2013

CIRCOLARE N. 14/E. Roma,10 aprile 2009

Regolamento interno della Società svizzera di credito alberghiero

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

La normativa contabile bulgara

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

La gestione delle crisi di Impresa

Le segnalazioni di situazioni anomale al professionista

Sede in Milano, Viale Piero e Alberto Pirelli n. 25 Registro delle Imprese di Milano n

Durata 6 ore OBIETTIVI DESTINATARI. ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il corso e learning è articolato in tre moduli.

Periodico informativo n. 26/2014. Perdite su crediti: nuova disciplina fiscale

La Leadership efficace

Regolamento d esame. Patrocinio: veb.ch, Società svizzera degli impiegati del commercio. Valido dall esame di ottobre 2016

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

Il Bilancio di esercizio

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea. Acquisto e disposizione di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

CASE HISTORY PIANI DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE

Unione bancaria: a che punto siamo?

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Il piano ex Art co. lett. d) legge fallimentare: criticità e punti di attenzione v v

Rendimento del capitale investito e costo delle risorse finanziarie. Cenni funzionali sui principi legislativi e ragionieristici del bilancio

Gli strumenti per il superamento della crisi d impresa. Massimiliano Bonamini Verona, 25 Novembre 2010

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo di 6

CERTIFICAZIONE ISO 14001

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Firenze

Luci ed ombre del Servizio Universale Postale

rilascio del Prototipo Gestione SAL cantieri e subappalti. 3 mesi 4-8 mesi 20gg 90% Controllo di Gestione Avanzato del 2 mesi 6-10 mesi 15gg 90%

Parte I LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI

Programmazione Pubblica/Mercato

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Gli Accordi di Ristrutturazione del Debito Dott.ssa Lucia Savarese

L IMPATTO DEL D.L. SVILUPPO SULLA CRISI D IMPRESA

INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo

Cap.4 La comunicazione economico-finanziaria. Corso di Comunicazione d impresa - A.A Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI

I debitori delle aziende del Triveneto. Aggiornamento al I trimestre 2011

Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti

Quantitative Trading Fund - 1 -

Funzioni di un sistema di ammortizzatori sociali

L EQUO INDENNIZZO NEL CONTRATTO DI LEASING: UN APPROCCIO FINANZIARIO

-Durata 4 ore- DESTINATARI CONTENUTI ED OBIETTIVI

Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti.

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

Il mercato primario Le offerte di azioni

Pertanto, se Lei non aderiva già a Fondo Pensione, il T.F.R. maturato sino al resterà in azienda.

10 REGOLE D ORO. per non perdere soldi IL DECALOGO PER LA GESTIONE DEL CREDITO

CREDITO AL CREDITO 2013 INSIEME PER UN ITALIA CHE GUARDA AL FUTURO

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:

MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio Dott.ssa Fabiana Maria Pepe

Note per la lettura dei report

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

Chiarimenti sulla Banca Popolare di Vicenza

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini.

IL FONDO OGGI E DOMANI

HRS BASIC. Scheda Tecnica

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

Transcript:

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO XII FORUM S.A.F.: IL CONCORDATO PREVENTIVO A SETTE ANNI DALLA RIFORMA: CRITICHE E PROPOSTE IL POTERE DI INIZIATIVA NELLE RISTRUTTURAZIONI DI IMPRESE IN CRISI MASSIMO BELCREDI 12 Aprile 2012 - Sala Volta, Palazzo delle Stelline Milano

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le procedure concorsuali come sistema

Il sistema concorsuale Le procedure come «gioco» complesso Esiti analizzabili come equilibrio di strategie Es. Baird-Picker 1991, Bebchuk-Chang 1992, Kordana-Posner 1998 su Ch.11 Usa Implicazioni: Per il debitore (e per i creditori) Strategie valutate per backward induction, tenendo presenti le possibili reazioni degli altri giocatori Per il legislatore Ogni proposta di riforma dovrebbe essere valutata» in base agli impatti sull intero gioco» non solo agli effetti sulla singola procedura 3

Il sistema concorsuale Le procedure concorsuali formano un sistema Una vera e propria meta-procedura, con varie porte di entrata/uscita La legge detta ex ante le regole del gioco Es.: può rendere la consecuzione normale o recidere i legami tra procedure In realtà può cambiare il tipo di gioco (più procedure parallele, anziché in sequenza), ma sempre gioco si tratta Il debitore (e i creditori) decide strategicamente, considerando le alternative a disposizione 4

Il sistema concorsuale Le procedure come «gioco» ripetuto L equilibrio (e i problemi) cambiano nel tempo «In large Chapter 11 cases, the prototypical creditor is no longer a small player ( ) but rather a distressed debt professional ( ) Secured creditors are more pervasive and enjoy much more control than they had even a decade ago ( ) Financial innovation has dramatically increased the complexity of each investor s position ( ) In combination, these recent changes are toxic. They undermine the coalition formation process that is a foundational assumption of Chapter 11» (Baird-Rasmussen 2010) 5

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le ristrutturazioni nel sistema concorsuale

Le ristrutturazioni nel sistema concorsuale Ristrutturazioni = forma tempestiva di soluzione delle crisi Obiettivi: Evitare liquidazione atomistica (aggressione disordinata assets) e mantenere il valore di going concern Evitare perdite di valore legate a prolungarsi stato di crisi (avvitamento gestione, ecc.) Limitare avversa incentivazione del debitore Sottrazione assets, aumento del rischio, rifiuto di fornire capitale, ecc. 7

Le ristrutturazioni nel sistema concorsuale Iniziativa spetta al debitore: due ragioni-base La prima non ha nulla a che fare con le tecnicalità del sistema: tutela della proprietà Il debitore è libero di gestire i propri assets Almeno fino a che non viola contratti (default) Il default dimostra che: Il debitore non è più in grado di «fare da sé», ricorrendo al mercato finanziario Quindi gli assets, di fatto, non gli appartengono più» Tecnicamente, gli assets non sono più ritenuti sufficienti a ripagare integralmente e puntualmente i creditori Questo giustifica l intervento esterno 8

Le ristrutturazioni nel sistema concorsuale Potere di iniziativa nelle mani del debitore Seconda ragione: asimmetria informativa Su valore assets/prospettive impresa (il debitore sa ) Insolvenza (a maggior ragione, crisi) non osservabile dall esterno (fino al default) Impossibile intervenire dall esterno (iniziativa affidata a terzi) fino all approssimarsi del default Quindi con ritardo Di qui l idea di convincere il debitore ad attivarsi «prima», con adeguate incentivazioni 9

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il sistema post-riforma: quale efficacia?

Il sistema post-riforma: quale efficacia? Varie forme di ristrutturazione Piano attestato ex art. 67 lett. d) Accordo di ristrutturazione ex art. 182-bis Concordato preventivo Concordato fallimentare Perchè? Scarsa chiarezza degli obiettivi scarsa sistematicità 11

Il sistema post-riforma: quale efficacia? Concorrenza = Presentazione di piani di terzi Non consentita nella gestione della «crisi» Soluzioni stragiudiziali, concordato preventivo Possibile solo concorrenza di offerte Su vendita singoli assets Su cessione intera impresa? Consentita invece nella gestione dell insolvenza Concordato fallimentare Perché gli assets non sono più del debitore 12

Il sistema post-riforma: quale efficacia? Un giudizio ex ante (2005) Soluzioni concordate in stato di agonia Drastica riduzione frequenza Aumento tempi e costi Aumento perdite La riforma presenta luci: Ampliamento possibili misure in CP Presupposto oggettivo: Crisi, non insolvenza Più facile raggiungimento maggioranze Più razionali previsioni in caso di consecuzione 13

Il sistema post-riforma: quale efficacia? Ma anche ombre Intangibilità creditori privilegiati Deposito immediato del piano + relazione del professionista Assenza di periodo di osservazione Incertezza su definizione di crisi (poi superata) Dubbi su effettiva prededucibilità Es. fondi concessi ante votazione in caso di esito negativo? 14

Il sistema post-riforma: quale efficacia? Superare agonia soluzioni concordate richiede chiarezza su obiettivi (Max valore): Da obiettivi discendono strumenti (incentivazione) La scelta comporta costi (trade-off) Rischio di abusi; peraltro debitore vigilato dal tribunale La riforma contiene miglioramenti tecnici ma non supera alcuni limiti rilevanti Timidezza aperture su CP Scarsa chiarezza su fase iniziale Rischio di svuotamento CP a monte (piano idoneo) e a valle (c. fallimentare) per scarsa consapevolezza aspetti sistematici 15

Il sistema post-riforma: quale efficacia? Giudizio ex post (2012)???? Statistiche???? Dati Istat fermi al 2007; qualche dato ulteriore Cerved Serie storiche piene di buchi Assenza di qualsiasi statistica post 2007 che non sia il semplice numero di procedure 16

Il sistema post-riforma: quale efficacia? 12,0% 10,0% Ristrutturazioni aperte (in % sul totale delle procedure) 8,0% 6,0% 4,0% AC CP 2,0% 0,0% 1981 1991 2001 2011 Risultati? Molto difficile valutare: Non rilevabili effetti clamorosi. Peraltro: Assenza di dati su altre procedure: AS, LCA, soprattutto ristrutturazioni stragiudiziali Requisito dimensionale per ammissione (post-riforma) Numero «basso» concordati fallimentari 17

Il sistema post-riforma: quale efficacia? % di fallimenti chiusi con Concordato Durata media fallimenti chiusi con CF (mesi) 9,0% 8,0% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 0,0% 1981 1986 1991 1996 2001 2007 CF 120 100 80 60 40 20 0 1981 1986 1991 1996 2001 2007 Durata CF Anche altre statistiche (durate altre modalità di chiusura, costi, perdite) mostrano che (al 2007) ben poco era cambiato E poi? 18

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il potere di iniziativa: soluzioni alternative

Il potere di iniziativa: soluzioni alternative Aumentare la tempestività aumentando la concorrenza? Ammettere piani «di terzi» nel concordato? Soluzione attraente ma limitata da altri principi dell ordinamento Tutela della proprietà/libera iniziativa Trade-off ineliminabile: necessità di scelte politiche Inoltre, necessario valutare le implicazioni per l intero sistema concorsuale 20

Il potere di iniziativa: soluzioni alternative Il modello USA Una sola procedura di ristrutturazione (Ch.11) Exclusivity period 120 gg per presentazione piano 180 gg per approvazione da creditori (ripartiti in classi) In pratica, prolungabile fino a 18 mesi Vigilanza tribunale su comportamento collaborativo Solo dopo, apertura a piani di terzi Comunque rari (costi di informazione/contrattazione) In genere, obiezioni a piano debitore Ove preparato, in genere approccio radicalmente diverso 21

Il potere di iniziativa: soluzioni alternative Problemi nel concordato «di terzi» 1) Presupposti per aprire l asta Basta la crisi o è richiesta l insolvenza? Serve accertamento giudiziale? L accertamento giudiziale dell insolvenza può aprire una fase nuova del concordato (o implica revoca e apertura del fallimento)? 22

Il potere di iniziativa: soluzioni alternative 2) Tempistica Assunzione (irragionevole) che debitore arrivi con piano già pronto Periodo di osservazione (presente all estero) compresso e recuperato per via di prassi Da quando si può aprire l asta? Solo dopo deposito piano del debitore? Anche prima? Come può il terzo (che «non sa») preparare alternative? Verosimilmente giocherà di rimessa (migliorie a piano debitore) Opportuno prevedere esplicitamente più fasi? 23

Il potere di iniziativa: soluzioni alternative 3) Consecuzione procedure Prevedere conseguenze differenziate per il debitore? Es. A seconda:» Di quale piano è approvato (del debitore o di terzi)» Di qual è il presupposto (mera crisi o anche insolvenza) Conseguenze se il piano non è eseguito/eseguibile Conversione automatica in fallimento? Conseguenze per debitore se abortisce piano di terzi? Possibile concordato fallimentare (proposto da stessi soggetti)? 24

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Conclusioni

Conclusioni Le procedure sono un «gioco» complesso Ristrutturazioni (e iniziativa): ruolo centrale Assetto odierno non particolarmente razionale Migliorie tecniche utili, ma hanno effetti limitati Soluzioni radicalmente alternative implicano: complessi problemi di design e conseguenze politiche Esiste davvero la volontà di affrontare tali problemi? 26