2 giugno 1946-2 giugno 2016 IL REFERENDUM ISTITUZIONALE IN PROVINCIA DI VERCELLI
INTRODUZIONE Il 2 giugno 1946 venne indetto il referendum che avrebbe permesso agli italiani di decidere quale assetto dare al paese, monarchico o repubblicano. La questione istituzionale rappresentò il problema più urgente che l Italia, appena uscita dalla tragica esperienza del regime fascista, si pose all indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale. I partiti politici si schierarono su posizioni differenti: il Partito Comunista, il Partito Socialista e il Partito d Azione manifestarono apertamente la propria posizione repubblicana, mentre all interno della Democrazia Cristiana le posizioni furono variegate. Alle urne si presentarono 24.946.878 italiani, pari all 89% degli aventi diritto al voto (comprese le donne che avevano votato per la prima volta alle amministrative di marzo e aprile). La Repubblica vinse con il 54,27%, una vittoria non schiacciante che dimostrò concretamente la spaccatura delle forze politiche del paese.
La scheda elettorale del 2 giugno 1946
Corriere della Sera, 6 giugno 1946
IL REFERENDUM NEL VERCELLESE, NEL BIELLESE E IN VALSESIA Alla prova del referendum istituzionale la provincia di Vercelli giunge dopo che tutto il suo territorio è stato protagonista e testimone degli eventi legati alla guerra di liberazione. Non c'è regione di pianura, collina o montagna che non abbia vissuto, pur con diversa intensità, il dramma dell'8 settembre, la crescita del ribellismo, la reazione dei nazifascisti, l'insurrezione e la ritirata tedesca. All'indomani della conclusione della guerra il dibattito sull'idea del futuro coinvolge in maniera totalizzante non solo le forze politiche ricostituitesi, ma anche le comunità sulla cui esperienza quotidiana il vissuto della guerra ha infuso una volontà di partecipazione direttamente proporzionale alla consapevolezza della fondamentalità del momento. Ne è testimonianza l'alto livello di afflusso alle urne in occasione del Referendum del 2 giugno 1946, pari al 92,6%, con una identità pressoché assoluta di percentuale degli uomini e delle donne.
LA PARTECIPAZIONE AL VOTO Le tre regioni del territorio provinciale di allora contribuiscono al voto referendario con percentuali lievemente, ma significativamente, differenziate: nel Vercellese si riscontra la frequenza più elevata, con il 93,5%, seguito dal Biellese con il 92,4% per cento e dalla Valsesia con l'89%. L'eccezionale mobilitazione consente di analizzare un quadro ripulito degli interrogativi sulla veridicità rappresentativa del voto: gli elettori della provincia di Vercelli credono in massa alla necessità di esercitare il proprio diritto e dovere di voto, aldilà della già significativa capacità di mobilitazione che i partiti riescono a mettere in campo.
IL REFERENDUM ISTITUZIONALE IN PROVINCIA DI VERCELLI BIELLESE 114.516 VERCELLESE 106.692 VALSESIA 24.062 BIELLA VERCELLI 27.129 27.949 CITTA 98.819 COLLINA 90.690 MONTAGNA 55.761
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE La fisionomia politica del territorio si è già delineata in occasione degli appuntamenti elettorali comunali di marzo e aprile 1946, ma il voto per la Costituente riesce a puntualizzare più dettagliatamente gli orientamenti e consente un primo confronto con il voto referendario. Chiamato ad esprimere una scelta precisa sul partito, l'elettorato provinciale opta prevalentemente per le sinistre, attribuendo al Psiup il 29,9% e al Pci il 28,8%, mentre la Dc ottiene la maggioranza relativa con il 31,4% dei consensi, a riprova di una polarizzazione in atto che si innesta in termini inequivocabili sulla scelta istituzionale.
Elezioni amministrative, Vercelli, 24 marzo 1946
Elezioni amministrative, Vercelli, 24 marzo 1946
IL VOTO DEL REFERENDUM I votanti nel Vercellese rappresentano il 43,2% del totale provinciale, distribuiti in 55 comuni. La repubblica vince nella quasi totalità di essi, con un dato percentuale globale pari al 58,1%. I comuni monarchici sono 9. Nel Biellese si concentra il 46,7% dei votanti distribuiti in 81 comuni. L'affermazione della repubblica è più netta e raggiunge il 66,7%, cinque punti in più rispetto alla media provinciale. I comuni monarchici sono soltanto 9. L'elettorato valsesiano rappresenta il 10,1% dei votanti e si distribuisce in 27 comuni di alta e media montagna e di collina. La repubblica vince in 9 di essi.
IL REFERENDUM ISTITUZIONALE IN PROVINCIA DI VERCELLI BIELLESE VERCELLESE VALSESIA Votanti: 114.516 Votanti: 24.062 Votanti: 106.692 REPUBBLICA MONARCHIA REPUBBLICA MONARCHIA REPUBBLICA MONARCHIA 76.377 66,7% 38.139 62.028 44.664 13.014 11.048 33,3% 58,1% 41,9% 54,1% 45,9%
ANALISI DEL VOTO Le percentuali del voto favorevole alla repubblica sono leggibili, con approssimazione vicina alla realtà soprattutto nel Biellese e nel Vercellese (meno in Valsesia), come la somma delle opzioni nei confronti dei partiti dichiaratamente repubblicani, mentre gli elettori moderati di centro e di destra, i cui referenti partitici non hanno dato esplicite indicazioni di voto, scelgono la monarchia. Il dato è stato interpretato come la reazione democristiana al potere assediante delle sinistre nel Biellese, oppure come una controspinta compensativa dei moderati rispetto al nuovo, incarnato nella repubblica, ma soprattutto propugnato dalle sinistre, con l'effetto di un riequilibrio conservatore nel Vercellese. In Valsesia, dove il dibattito politico è meno vivace, particolarmente nell'alta valle, il voto è vissuto in senso più istituzionale e il risultato non è una somma aritmetica politicamente predefinibile, considerati gli otto punti percentuali che separano la somma dei voti delle sinistre (46,2%) dal valore con cui si afferma la repubblica (54,1%).