LA FILATURA ITALIANA NEL 2013-2014 Nota a cura di: Per: Federazione Tessile e Moda Centro Studi Pitti Immagine 1. Il bilancio settoriale del 2013 Al recupero post-2009 sperimentato nel 2010-2011, per l industria italiana della filatura (in questa accezione comprensiva di filati lanieri, cotonieri e linieri) nel biennio successivo è seguita una fase riflessiva. Anche il bilancio settoriale 2013, come quello 2012, si archivia infatti in area negativa (con dinamiche peraltro peggiori rispetto alle più ottimistiche previsioni rilasciate in occasione della fiera dello scorso Gennaio). Del resto, sia la domanda estera sia la domanda interna non sono risultate sufficientemente favorevoli, condizionando le performance settoriali. Come si evince dalla Tabella 1, il fatturato del comparto mostra una flessione su base annua del -4,3, portandosi al di sotto dei 3 miliardi di euro. La filatura laniera si conferma, comunque, il comparto preponderante, concorrendo all 82,3 del turnover settoriale, mentre il filato di cotone copre il 15,1. Analogamente al fatturato, anche il valore della produzione risulta cedente, facendo registrare una variazione tendenziale del -5,2. Nel 2013 la filatura italiana archivia un -4,3 su base annua Tabella 1 L industria della filatura italiana (2010-2013) (Milioni di correnti) Figura 1 Il fatturato della filatura italiana nel 2013 (quote per comparto) 2010 2011 2012 2013 Fatturato 2 984 3 376 3 113 2 979 13,1-7,8-4,3 Valore produzione 1 927 2 155 1 988 1 885 11,8-7,7-5,2 Esportazioni 883 996 929 898 12,9-6,8-3,4 Importazioni 881 1 067 851 831 21,1-20,3-2,3 Saldo commerciale 1-71 78 67 Consumo apparente 1 925 2 225 1 910 1 819 15,6-14,2-4,8 Indic. strutturali () Export/Fatturato 29,6 29,5 29,8 30,1 Import/Cons. apparente 45,8 48,0 44,5 45,7 e Indagini Interne cotonieri; 15,1 linieri; 2,6 lanieri; 82,3
Nell arco dei dodici mesi del 2013 l export, pur in progressivo miglioramento rispetto al gravoso risultato del 2012, ha segnato un decremento del -3,4, scendendo così sui 900 milioni di euro. Contestualmente l import, assestandosi dopo le altalenanti dinamiche a due cifre evidenziate nel 2011-2012, ha chiuso l anno con una flessione pari al -2,3, corrispondente a 830 milioni di euro circa. Di conseguenza, il saldo commerciale della filatura italiana si conferma positivo per 67 milioni di euro, in calo, tuttavia, rispetto al dato 2012. Tale surplus va ricondotto in primis al filato cardato (unitamente al filato per aguglieria); viceversa, nel 2013 risultano negativi i saldi con l estero del filato di cotone e di lino, nonché del pettinato laniero e dei chimici/lana. Nel 2013 l export è calato del -3,4... l import del -2,3 Nel 2013 si conferma positivo il saldo commerciale con l estero della filatura italiana, grazie al cardato Anche il mercato interno ha deluso: il consumo apparente, al lordo delle scorte, è stimato in calo del -4,8. Tabella 2 Il commercio estero della filatura italiana nel 2013: analisi per comparto Import Export Saldo Mln. Var. Mln. Var. Mln. cardati di lana 47 3,1 206-5,3 159 pettinati di lana 262-5,5 244-2,3-18 chimici/lana 122 2,4 112-10,7-11 per aguglieria 12-2,8 101 10,1 89 di cotone 328-0,1 202-3,5-126 di lino 61-11,9 34-7,0-27 Totale 831-2,3 898-3,4 67 2. La congiuntura nel primo trimestre del 2014 Dopo un biennio 2012-2013 contrassegnato da performance insoddisfacenti, per l industria italiana della filatura, primo anello della filiera Tessile-Moda, il 2014 si apre con il ritorno di dinamiche favorevoli. Considerando l interscambio con l estero relativamente alle merceologie in esame, i dati ISTAT permettono di rilevare un inversione di tendenza sia per l import sia per l export: da gennaio a marzo 2014 l'export della filatura italiana segna, infatti, una variazione positiva nell ordine del +2,4, mentre l import mostra un più deciso recupero, pari al +6,8. Il 2014 si apre positivamente per la filatura: l export recupera il +2,4, l import il +6,8
Guardando ai risultati evidenziati dalle singole tipologie di filato in esame, il primo trimestre del 2014 inizia positivamente per le vendite estere di filati lanieri pettinati (+2,8), per quelle di filati misti chimico/lana (+1,2), ma soprattutto per quelle dei filati in cotone (+5,4) e di lino (che rimbalzano del +19,9); di contro, il filato cardato frena al -0,7, mentre l export di filati per aguglieria, scontando la forte crescita del primo trimestre 2013, cede quest anno il -2,2. Nei primi 3 mesi del 2014 l export di filati pettinati cresce del +2,8, di mistilana del +2,2, di cotone del +5,4 Sul fronte delle importazioni dall estero, si rilevano un rimbalzo del +15,8 nel caso del filato pettinato e una variazione del +6,9 nel caso del filato di cotone, mentre il filato laniero cardato e il filato di lino segnano rispettivamente un +1,6 e +1,1. Resta, invece, colpito da una dinamica negativa l import di filato chimico/lana (-12,7), su ritmi simili, peraltro, a quelli già accusati nel medesimo periodo del 2013. Anche se si osservano i risultati in termini di quantità, l export torna complessivamente positivo (con l unica eccezione del filato cardato), così come l import (con l ecccezione, come a valore, del filato misto chimico/lana, nonché di quello liniero). Nel medio periodo, se si valutano e si confrontano i livelli raggiunti dalle vendite estere nei soli primi tre mesi dell anno, si rileva come l export, a valore corrente, proprio in queste prime battute dell anno 2014 si mantenga inferiore ai livelli (peraltro anche viziati dai rincari delle materie prime) del 2011-2012 per tutte le tipologie in esame, crescendo comunque, come poc anzi anticipato, rispetto al più deludente 2013 (con la sola eccezione del cardato). Tabella 3 Il commercio estero della filatura italiana nel 1 trimestre 2014: analisi per comparto Import Tonn. Var. Mln. Export Var. Tonn. Var. Mln. Var. Saldo Mln. cardati di lana 750 3,1 11 1,6 2 946-4,1 56-0,7 45,3 pettinati di lana 5 451 14,7 87 15,8 3 109 1,5 69 2,8-18,2 chimici/lana 4 843-16,4 26-12,7 2 987 2,5 26 1,2-0,5 per aguglieria 275 5,4 3 28,1 1 209 3,4 19-2,2 16,2 di cotone 21 858 9,7 89 6,9 9 111 21,0 52 5,4-36,3 di lino 2 024-1,7 14 1,1 734 18,3 8 19,9-5,7 Totale 35 202 5,1 230 6,8 20 095 9,4 231 2,4 0,8
Figura 2 - Esportazioni di filati per industria: analisi di medio periodo (periodo: gennaio-marzo 2009-2014, milioni di euro correnti) 80 70 60 50 40 30 20 10 0 cardati pettinati di cotone chimico/lana 1 trim. 2009 1 trim. 2010 1 trim. 2011 1 trim. 2012 1 trim. 2013 1 trim. 2014 In relazione alla geografia degli scambi, Hong Kong primeggia sempre come sbocco per i filati di lana cardati pur mostrando ancora, anche con riferimento al primo trimestre del 2014, una decrescita del -5. Anche la Turchia risulta cedente (-11,5), mentre si rilevano incrementi vigorosi per Croazia (+72,1), Regno Unito (+27,8), e Tunisia (+23,6). Hong Kong perde sia per il filato cardato (-5), sia per il pettinato (-13,8) L export di filati pettinati vede, invece, al primo posto la Romania (+5), mentre Hong Kong è sceso in seconda posizione (-13,8); se la Francia frena al -0,4, crescono Germania (+27,8) e Repubblica Ceca (+3,4). Nel caso dei filati chimico-lana, ai cali accusati dall export diretto in Turchia (-23,2), Francia (-24,7) piuttosto che Hong Kong (-0,8), si contrappongono gli incrementi verso l Austria (+4) e il boom della Croazia. Relativamente ai maggiori sbocchi dei filati di cotone, i principali mercati registrano tutti variazioni in aumento di un certo rilievo: la Germania cresce del +9,9, la Repubblica Ceca del +9,7, la Spagna del +24,3 e la Croazia del +49,5; di contro, risulta negativo l export verso l Austria (-24,9). Cresce l export di filato di cotone diretto in Germania, Rep. Ceca, Spagna e Croazia
Tabella 4 - Esportazioni di filati per industria: analisi per Paese (periodo: gennaio-marzo 2014) di lana e peli fini cardati di lana e peli fini pettinati TOTALE 55 978-0,7 100,0 Hong Kong 14 369-5,0 25,7 Croazia 10 855 72,1 19,4 Regno Unito 6 254 27,8 11,2 Turchia 3 305-11,5 5,9 Tunisia 2 118 23,6 3,8 TOTALE 69 233 2,8 100,0 Romania 12 013 5,0 17,4 Hong Kong 11 454-13,8 16,5 Francia 6 689-0,4 9,7 Germania 5 756 27,8 8,3 Rep.Ceca 4 148 3,4 6,0 di cotone di fibre chimiche/lana TOTALE 52 391 5,4 100,0 Germania 8 882 9,9 17,0 Rep.Ceca 6 687 9,7 12,8 Spagna 3 435 24,3 6,6 Croazia 3 027 49,5 5,8 Austria 3 024-24,9 5,8 TOTALE 25 875 1,2 100,0 Austria 3 234 4,0 12,5 Turchia 2 852-23,2 11,0 Croazia 2 227 1784,6 8,6 Francia 1 909-24,7 7,4 Hong Kong 1 755-0,8 6,8 Nel 2014 Sistema Moda Italia prevede un ritorno in area positiva per la filiera Tessile-Moda (+3,6 il fatturato complessivo); in tale contesto si colloca la filatura, che, come prospettano i dati ad oggi disponibili, mostra già di aver cambiato passo, pur in un clima che rimane, comunque, gravato da incertezze e fragilità. Proprio l occasione fieristica di Pitti consentirà agli operatori di focalizzare meglio gli orientamenti dei buyer e intuire le prospettive che si potranno dischiudere nel più immediato futuro per il filato made in Italy, la cui qualità e il cui pregio costituiscono un plus sul mercato, in grado di assicurare ancora una volta il favore della domanda sia estera sia nazionale. Firenze, 2 luglio 2014 ------------------------------------------------------------------------------------------ Pubblicazione a cura di Tessile & Moda Service soc. Unipersonale La presente pubblicazione (in seguito Documento) è opera esclusiva ed originale di Federazione SMI (Federazione delle imprese tessili e moda italiana, aderente a Confindustria) per conto di Tessile & Moda Service soc. Unipersonale. Federazione SMI è impegnata in numerose attività aventi ad oggetto la tutela e la promozione degli interessi di categoria delle imprese tessili-moda. Il Documento è destinato ad essere distribuito via posta, elettronica o ordinaria, e non può essere ridistribuito, riprodotto, pubblicato o alterato in alcuna delle sue parti da soggetti non espressamente autorizzati. Tutti i diritti di autore sono riservati. Il Documento ha finalità puramente informative e non rappresenta né un offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione. Le informazioni, le opinioni, le valutazioni e le previsioni contenute del Documento sono state ottenute o derivano da fonti che Federazione SMI ritiene attendibili, ma che non costituiscono in alcun modo una forma di garanzia, sia implicita sia esplicita e di cui, pertanto, Federazione SMI e Tessile & Moda Service soc. Unipersonale non si ritengono responsabili.