Approfondimento Diritto e attività agricola europea La globalizzazione Il termine globalizzazione indica, in primo luogo, il processo economico, sociale, politico e culturale attraverso il quale i mercati e la produzione dei diversi Paesi diventano sempre più interdipendenti, in virtù delle dinamiche di scambio di beni e di servizi, della libertà di circolazione e di movimento dei capitali, della soppressione delle barriere doganali e delle regolamentazioni nazionali. Fonte privilegiata degli interscambi a livello globale è l universo mediologico, cioè tutto ciò che è attinente ai mass media che, grazie allo sviluppo di tecnologie sempre più evolute, funge contemporaneamente da canale di diffusione e da linea di comunicazione fra mondi e culture fino a pochi anni fa separati da radicali divari ideologici, culturali ed economici. Il concetto di globalizzazione tende a strutturare l interezza del globo, secondo schemi generalmente attribuiti all idea di nazione, identificando centri e periferie del mondo, zone sviluppate e zone degradate, e mettendo in relazione queste fra loro, al fine di progettare politiche economiche, sociali e culturali che tengano conto dell interrelazione fra tutti i fattori presenti a livello globale. Espressione politica di questo processo sono gli enti sovranazionali preposti all indicazione di strategie politiche e commerciali quali l Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC), il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Centrale Mondiale (BCM). Risalire alle origini della globalizzazione significa gettare uno sguardo alla fine della seconda guerra mondiale, la quale mise in contatto, seppure in senso bellico, la quasi totalità del globo. Il risultato di questa guerra fu la divisione del mondo in due blocchi, nei Mondadori Education
Diritto e attività agricola europea quali era però presente, seppur in forma diversa, un idea di globalizzazione: il blocco sovietico la espresse nella forma di internazionalizzazione della lotta di classe; il blocco americano la identificò nell ideologia formulata nella conferenza di Bretton Woods del 1944. Tuttavia, l evento che ha aperto definitivamente la strada al processo di globalizzazione è stato la caduta del muro di Berlino nel 1989, ultima resistenza all affermazione di un unico modello economico, cioè quello capitalistico. Se i moventi della globalizzazione sono l'eliminazione dell inflazione, la riduzione del deficit di bilancio, l'incremento delle esportazioni, lo sviluppo e il dominio delle nuove tecnologie (elevando di conseguenza il livello di istruzione e quello della ricerca), i mezzi per ottenere questi obiettivi sono limitati da uno scontro sul piano globale tra i fautori di una totale deregolamentazione dei mercati (secondo il principio per il quale il mercato lasciato ai suoi meccanismi naturali è in grado di diffondere i suoi modelli di sviluppo) e i fautori di uno sviluppo regolato secondo le esigenze di ciascun Paese, con particolare attenzione e cautela nei confronti dei Paesi meno avanzati. In base all opinione di diversi economisti, la globalizzazione sembra aver prodotto, sotto la politica delle economie neoliberiste, un aumento del divario fra Paesi ricchi e Paesi poveri, nonostante le enormi opportunità di crescita teoricamente garantite dallo sviluppo scientifico e tecnologico. Per valutare la situazione odierna, bisogna tenere presente che: il processo di globalizzazione si è perfezionato grazie ai collegamenti fra le diverse aree della terra, resi possibili dalle reti telematiche; il quadro dell economia mondiale è in costante movimento, quindi sulla scena appaiono Paesi che, grazie alla recente industrializzazione, sono pronti a guadagnare posizioni sui mercati internazionali. Mondadori Education Approfondimento
Approfondimento Diritto e attività agricola europea Uno sguardo alla storia: dal Gatt alla Wto Il processo ebbe inizio nel 1944 a Bretton Woods, una piccola località degli Stati Uniti dove 44 Paesi alleati decisero un nuovo assetto politico-economico che avrebbe dovuto favorire lo sviluppo delle economie industrialmente affermate. Si era alle ultime battute di un evento bellico di proporzioni gigantesche, che aveva visto la distruzione di ingenti risorse economiche e prodotto il dissesto delle relazioni commerciali anche tra gli stessi Paesi amici. Gli accordi avevano come obiettivo la ricostruzione del sistema monetario internazionale e la creazione di condizioni economico-commerciali e politiche che impedissero il ripetersi di conflitti bellici in Europa. A seguito degli accordi stipulati, nel 1944 nacquero gli organismi del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Il 30 ottobre 1947 fu siglato a Ginevra il Gatt (General Agreement on Tariffs and Trade, cioè Accordo Generale sulle Tariffe Doganali e il Commercio). Il Gatt era stato originariamente concepito come accordo provvisorio, ossia come un accordo-ponte che avrebbe dovuto essere sostituito non appena i Paesi firmatari della Carta dell Avana si fossero trovati concordi nel dar vita all Organizzazione Internazionale del Commercio (OIC), che avrebbe avuto competenze commerciali, occupazionali, relative agli accordi sulle merci, alle pratiche commerciali restrittive, agli investimenti internazionali e ai servizi. Il documento che istituiva l OIC non fu ratificato a causa dell opposizione degli Stati Uniti e i 23 Paesi firmatari della Carta dell Avana confermarono l incarico al Gatt, affinché il commercio mondiale potesse godere di una sempre più accentuata liberalizzazione da realizzarsi attraverso la progressiva eliminazione delle barriere doganali e delle altre misure extradoganali. L accordo prevedeva l adesione dei Paesi firmatari a due clausole indispensabili per il Mondadori Education
Diritto e attività agricola europea raggiungimento degli obiettivi programmati: la clausola di salvaguardia, la clausola della nazione più favorita. In base alla clausola di salvaguardia un Paese poteva essere autorizzato a ripristinare (o mantenere) temporaneamente misure restrittive alle importazioni, al fine di difendere lo sviluppo della propria produzione. Si trattava di una misura che avrebbe consentito a talune economie deboli di evitare il rischio di essere bombardate dai prodotti stranieri, tecnologicamente più avanzati e a prezzi maggiormente competitivi. In tal modo si cercava di elevare il livello delle economie più fragili, in modo che esse fossero in grado di competere sul piano internazionale. La clausola della nazione più favorita prevedeva invece che, il linea di massima, a ogni Paese firmatario degli accordi venisse esteso il trattamento più favorevole riservato da un Paese a un altro. Se, per esempio, fra due Paesi fosse intervenuto uno specifico accordo per ridurre le barriere doganali, i vantaggi derivanti da questo accordo si sarebbero automaticamente estesi ad altri Paesi aderenti al Gatt. Il GATT prevedeva inoltre che, periodicamente, i Paesi aderenti all accordo si riunissero per fare il punto della situazione, dirimere eventuali controversie in corso, giungere a ulteriori accordi e risolvere altri eventuali ostacoli che si sarebbero potuti frapporre alla generalizzata e permanente liberalizzazione degli scambi. Questi incontri furono poi chiamati round (letteralmente giri o turni ). Tra il 1973 e il 1979 a Tokyo, con il Tokyo round, si definì la riduzione delle tariffe sui prodotti industriali (che ora hanno dazi assai contenuti, circa 5-6%) e qualche accordo minore in materia di commercio agricolo. Nel 1986 si avviò l Uruguay round, al quale parteciparono 117 Governi e che è terminato a Ginevra nel 1993. Si parlò del mercato unico mondiale e venne istituita la Wto (World Trade Organization) con sede a Ginevra, che assunse veste ufficiale il 1 gennaio 1995. Il 14 aprile 1994 a Marrakech, in Marocco, i Paesi partecipanti firmarono ufficialmente le conclusioni dell Uruguay round, ponendo fine a una lunga trattativa sul commercio internazionale dei prodotti agricoli che durava dal 1985. Tale trattativa mirava a correggere e a regolamentare le importazioni di certi prodotti agricoli a prezzi talmente bassi che avrebbero fatto concorrenza a quelli di produzione interna, nella previsione di una globalizzazione dei mercati basata sull abolizione di qualsiasi forma protezionistica. La nascita della Wto non significa la fine del Gatt: i Paesi che facevano parte del Gatt, ma che non erano e non sono disposti a sottoscrivere l intero pacchetto dell Uruguay round, restano membri della vecchia organizzazione con lo svantaggio, però, di non poter partecipare alle nuove misure di liberalizzazione del commercio o ai meccanismi di Mondadori Education Approfondimento
Uno sguardo alla storia: dal Gatt alla Wto composizione delle controversie tra gli Stati membri per combattere le pratiche commerciali sleali. Nel corso dell ultimo round tenutosi a Doha (Qatar) nel 2002, si è discusso delle tariffe sulle importazioni, del processo di adesione dei Peco, della tutela dell ambiente e, punto di particolare interesse per l Italia, dell'estensione della tutela dei marchi Dop e Igp. Nell agosto 2004, in occasione dei colloqui negoziali di Ginevra, i Paesi industrializzati si sono impegnati a diminuire i sussidi agricoli, mentre i Paesi in via di sviluppo si sono impegnati ad abbassare le barriere tariffarie ai beni manifatturieri. Mondadori Education Lettura