START UP E AVVIO DI NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI: ANALISI OPPORTUNITA, RISCHI E ADEMPIMENTI Dott. Antonio Petruzzi Dottore commercialista Pesaro, Via Nitti 34 1
ARGOMENTI CHE TRATTEREMO Costruzione Business plan e quantificazione fabbisogno finanziario («studio di fattibilità»); Finanziamenti/agevolazioni ad hoc per start-up; Scelta forma giuridica; Adempimenti iniziali per la costituzione e l avvio dell impresa e relativi costi; Figure professionali necessarie; Varie forme di assunzione della forza lavoro e agevolazioni Esempi 2
VALUTAZIONE BUSINESS IDEA Fase chiamata anche «Studio di fattibilità del progetto» (in primis quella economica): 1) Per prima cosa occorre analizzare la domanda del bene/servizio che si intende proporre (analisi del mercato, della domanda e della concorrenza) 2) evidenziare punti di forza/debolezza, strategie per competere (differenziazione, prezzo ), mezzi di comunicazione (web ), risorse finanziarie/ umane disponibili 3
BUSINESS PLAN 1) Serve per verificare la fattibilità del progetto imprenditoriale 2) Serve per ottenere finanziamenti bancari o contributi a fondo perduto 3) Ci sono varie forme di business plan, ma la maggior parte di esse prevede sia una parte qualitativa/informativa che una parte numerica/ quantitativa 4)Vanno evidenziati i punti di forza del progetto e ridotti/curati i punti di debolezza. 4
BUSINESS PLAN In genere, è costituito da 3 parti: 1) parte introduttiva (descrive l idea, la sua origine e i soci promotori) 2) parte tecnico-operativa (fattibilità sul mercato e organizzazione dell attività) 3) parte quantitativa-monetaria (previsioni economico-finanziarie del progetto) 5
BUSINESS PLAN 1) Con esso vengono quantificati investimenti (a lungo termine), spese di gestione, introiti 2) quindi si definisce il c.d. fabbisogno finanziario che dovrà essere coperto con mezzi propri o di terzi (finanziamenti bancari, contributi pubblici ) 3) Sappiate che per accedere ad alcuni finanziamenti garantiti dalla Regione è necessario non aver ancora aperto la partita iva (es. «prestito d onore»). Vediamo un esempio 6
FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI 1) Oggi è difficile accedere ai finanziamenti; 2) i contributi pubblici sono sempre più rari; Esempio: «prestito d onore» (senza spese istruttoria e senza garanzie) destinato proprio a start-up (max 25.000 euro per imprese individuali, 50.000 per società con almeno 3 soci; in caso di superamento del colloquio si viene affiancati da un tutor gratuito per un anno, occorre risiedere nelle Marche da almeno 1 anno, essere disoccupati o in CIG o donne occupate over 35; cfr. file allegato) 7
PRESTITO D ONORE REGIONALE 1) E un prestito agevolato da rimborsare in 6 anni con rate trimestrali al tasso del 3,20% circa (1 anno preammortamento) 2) Spese finanziabili: spese di costituzione, investimenti e gestione 3) Imposte e spese istruttoria=zero (no garanzie) 4) E propedeutico un incontro formativo obbligatorio e gratuito con rilascio di attestato di partecipazione 5) Poi segue un colloquio individuale di orientamento (requisiti necessari) 6) No società di capitali e professionisti. 8
CONTRIBUTI PUBBLICI A FONDO PERDUTO 1) Ce ne sono sempre meno, spesso sono in parte a fondo perduto e in parte a tasso agevolato 2) Seguono criteri diversi da quelli bancari 3) Ogni anno sono stanziati 2,8 mld di euro 4) Alcuni sono destinati a imprenditoria giovanile e femminile («contributi rosa») 5) Quasi tutti sono limitati a determinate forme giuridiche (es. Bando Invitalia) e a determinati interventi (es. attrezzature, arredamenti, software, hardware, fitto 1 anno, ristrutturaz.) 9
FINANZIAMENTI (CONFIDI) 1) Oggi è difficile accedere ai finanziamenti, ed eccezion fatta per il Prestito d onore, è praticamente obbligatorio passare tramite dei Confidi (Consorzi di garanzia fidi) che garantiscono il 30 o 50 o 80% (es. imprese femminili); 2) i Confidi più noti sono: - Eurofidi (garantisce fino all 80%) -Confartfidi -Ascom fidi 3) Sono molto costosi, quindi evitarli tramite ipoteche o altre garanzie è conveniente. 10
CONTROLLO LOCALI 1) Controllo requisiti igienico-sanitari dei locali (autorizzazioni sanitarie ASUR/Comune, modelli SCIA/NIA, licenze comunali mod. COM1); 2) Per alcune attività ci sono regolamenti comunali / regionali da rispettare (bagni ); 3) In questa fase servono geometra (plaminetria), consulenza sicurezza e commercialista; 4) Nel caso di locazione, avvocato e commercialista devono controllare le varie clausole contrattuali. 11
ESEMPIO 1) Idea: vorreste aprire un asilo nido privato in quanto il Comune tende a esternalizzare tale servizio (riduzione offerta) 2) La domanda di tale servizio è in aumento del.. %, il mercato non è saturo 3) Abbiamo trovato il locale che rispetta i requisiti igienico-sanitari, abbiamo personale qualificato con esperienza nel settore 4) Strategia (differenziazione): asilo bilingue 5) Fabbisogno finanziario: 100.000 euro 6) Copertura: apporto soci (20.000), banche (80.000) 12
SCELTA FORMA GIURIDICA Principali forme giuridiche: Ditta individuale Impresa familiare Società di persone (SNC-SAS-SDF/S.S.) Società di capitali (SPA-SAPA-SRL-SRLS-SRLCR, anche unipersonali) Società cooperative (statuto spa,srl) Società tra professionisti / studi associati Associazioni, fondazioni, consorzi 13
SCELTA FORMA GIURIDICA Principali criteri per la scelta della forma g.: 1) Rischiosità dell attività da svolgere (rischio di perdita/fallimento, livello investimenti necessari, rischio lavoro da svolgere es. medico, altri professionisti, asili, imprese edili ) 2) Situazione personale/patrimoniale dei soci (i soci cosa hanno da perdere?) 3) Fatturati e guadagni previsti (e quindi quante imposte/tasse ci sono da pagare? Scelta del regime fiscale più conveniente) 4) Accesso a contributi (es. fondo perduto) 14
SCELTA FORMA GIURIDICA Principali criteri per la scelta della forma g.: 5) Capitale sociale (nella spa/sapa/srl ci sono dei minimi da rispettare) 6) Limiti nella distribuzione degli utili (es. coop, SRLS ) 7) Costi di start-up (atto notarile, vidimazione libri sociali, commercialista ) 8) Adempimenti fiscali (contabilità semplificata o ordinaria?) e amministrativi/informativi (dep.bil.) 9) Nr. soci e libertà di entrare/uscire (ad esempio per le coop minimo 3 soci; ditta indiv. o srl unip.?) 15
SCELTA FORMA GIURIDICA 1) Rischio d impresa: Prima bisogna capire l entità del rischio e le sue cause (es. margini di guadagno ridotti) Laddove non sia annullabile tramite idonee coperture assicurative, bisogna limitare la responsabilità dei soci indirizzandosi verso società di capitali/cooperative che però hanno costi più alti sia in fase di start up (es. atto notarile) che in fase di gestione (es. tenuta contabilità ordinaria e deposito bilancio a registro imprese). 16
SCELTA FORMA GIURIDICA 1) Rischio d impresa: La responsabilità limitata «fa acqua»: -in caso di srl a ristretta base societaria (fisco); -in caso di fideiussioni -le coperture assicurative non coprono le sanzioni penali (derivanti dai reati, es. modello 231, DPS ) 17
3-bis) Contributi previdenziali: Artigiani/Commercianti : 22% circa (min. 3.400,00 /anno) Gestione separata (categoria residuale): 29% circa, senza minimi 18 SCELTA FORMA GIURIDICA 3) Tasse: Società di capitali: IRES 27,5% + IRAP 3,90%+addiz. Contribuente minimo: 5% Professionisti, ditte individuali e soci società di persone: IRPEF (scaglioni)+addiz.+ IRAP
ALCUNI ADEMPIMENTI INIZIALI 1) In caso di società di capitali versamento 25% capitale sociale su banca+vidimaz.libri sociali 2) in caso di società atto notarile (esempio) 3) Pec (posta elettronica certificata) 4) Apertura partita iva/codice fiscale e iscrizione al Registro imprese (COM UNICA) entro 30 giorni dall inizio dell attività (esempio) 5) Iscrizione soci/titolare all INPS e all INAIL 6) Scelta tra impresa artigiana o industriale 7) Assunzione dipendenti 8) Contratti (utenze ) 9) Acquisto libri sociali e fiscali 19
ALCUNE PARTICOLARITA 1) L iscrizione all INAIL deve essere immediata (non entro 30 giorni) 2) alcune attività (es. estetisti, parrucchieri, impiantisti, autoriparatori, assistenti sanitari, tassisti) richiedono specifici requisiti professionali, ulteriori autorizzazioni, SCIA 3) Chi svolge attività nel settore alimentare deve presentare la NIA (a ASUR/Comune) e possedere il requisito professionale (ex REC, corso o 2 anni di esperienza) 4) I commercianti al dettaglio devono presentare al SUAP (Comune) la SCIA/COM1 20
I COSTI DI APERTURA 1) Atto notarile in caso di società (min. 1.000 ) 2) Iscrizione alla Camera di Commercio 3) Commercialista (adempimenti iniziali, consulenza, contabilità, bilancio, dichiarazioni fiscali e altri adempimenti tributari) 4) Contributi INPS gestione artigiani-commercianti (fisso: 840 /trimestre, 3.360 /anno; variabile: 21,8% del reddito eccedente 15.400, oltre 99.000 di reddito non sono dovuti contrib.) 5) Contributi INAIL (variano in base al settore) 21
FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE PER START UP 1) Commercialista 2) Notaio (in caso di società) 3) Consulente lavoro (in presenza dipend./collab.) 4) Consulenze sicurezza 5) Avvocato Ma bisogna anche scegliere una banca, una compagnia assicurativa, un impresa d informatica... 22
NETWORK INTERPROFESSIONALE Per soddisfare tutte queste esigenze dell imprenditore è stato creato un network formato da diverse figure professionali e imprenditoriali necessarie per le start-up. www.networkinterprofessionale.it 23
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