RASSEGNA STAMPA. CONGRESSO STRAORDINARIO Periti industriali solo laureati COMUNICATO STAMPA CNPI-EPPI



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Transcript:

lunedì 7 novembre 204 RASSEGNA STAMPA CONGRESSO STRAORDINARIO Periti industriali solo laureati COMUNICATO STAMPA CNPI-EPPI I periti scommettono sul futuro Italia Oggi pag. 39 del 3//204 Un modello condiviso per il welfare Italia Oggi pag. 39 del 3//204 Il nodo della sussidiarietà Italia Oggi pag. 39 del 3//204 Nulla è più come prima Italia Oggi pag. 39 del 3//204 Parola alla base per decidere il futuro dei periti industriali Il Sole 24 Ore pag. 47 del 3//204 Professione al bivio della laurea o dell aggregazione Italia Oggi pag. 3 del 4//204 La laurea nel futuro dei periti Italia Oggi pag. 33 del 5//204 I periti industriali chiudono ai diplomati Il Sole 24 Ore pag. 9 del 5//204 Periti industriali solo con laurea Il Sole 24 Ore pag. 7 del 6//204 PREVIDENZA Casse, nella stabilità spiraglio per tassazione al 20% Milano & Finanza pag. 6 del //204 Le Casse chiedono lo stop all aumento della tassazione Il Sole 24 Ore pag. 47 del 3//204 Le Casse: la tassazione va rivista Il Sole 24 Ore pag. 45 del 4//204 Per i piccoli professionisti allo studio l esenzione Irap Il Sole 24 Ore pag. 4 del 5//204

Casse, limite al 20% per gli investimenti in beni immobili Il Sole 24 Ore pag. 9 del 5//204 Casse, investimenti vincolati Italia Oggi pag. 32 del 5//204 SOCIETA TRA PROFESSIONISTI Stp, che fine ha fatto il ddl sulle semplificazioni? Italia Oggi pag. 27 del 4//204 Stp, ancora ai box: sul fisco serve un intervento legislativo Italia Oggi pag. 33 del 5//204 AGEVOLAZIONI Prestiti a tasso zero in favore delle imprese che innovano Italia Oggi Sette pag. 4 del 7//204 CRONACA LOCALE Albanese: I mestieri più richiesti? Sono i periti elettronici e informatici Giornale di Sicilia pag. 3 del 3//204 Così i professionisti hanno battuto la crisi Il Gazzettino pag. del 3//204

CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA COMUNICATO STAMPA Periti industriali solo laureati Semaforo verde alla scelta di porre la laurea come vincolo di qualità per esercitare la professione Roma, 5 novembre 204. Oggi abbiamo preso una decisione straordinaria ed era l unica possibile, ha detto Giampiero Giovannetti, presidente del Consiglio nazionale periti industriali. Porre il titolo di laurea come vincolo per l esercizio della nostra libera attività è infatti l unica scelta che ci consentirà di continuare a svolgere con competenza il nostro ruolo di servizio al cittadino e di dare il nostro contributo al rilancio del Paese. Giovannetti rilancia con orgoglio la scelta di dare valore alla nostre competenze, per essere alla pari con altre professioni tecniche nei concorsi, nell assegnazione di appalti, nel rapporto con il cliente. Una decisione frutto di una tre giorni di lavori serrata, nell ambito Congresso straordinario di categoria, e di un percorso di discussione organizzato sul territorio in 3 incontri da Maggio ad Ottobre, che alla fine ha portato 69 delegati al Congresso. La categoria ha preso la sua decisione in modo quasi unanime: l opzione laurea alla fine ha ottenuto il consenso dll 85% dei votanti e questo significa un passo che non divide ma unisce le varie anime della professione. Già da lunedì, ha sostenuto con forza Giovannetti, saremo al lavoro compatti per portare a termine il cambiamento. In concreto, questo significherà che i futuri accessi all albo saranno garantiti solo con laurea triennale o titolo equipollente. Resta comunque aperta la possibilità che i giovani si iscrivano con il diploma di maturità di perito industriale rilasciato dalla scuola superiore entro la scorsa ultima sessione di esami (204) per i cinque anni successivi all entrata in vigore del provvedimento. Invece, i futuri diplomati dal Luglio 205 (cioè quelli interessati dalla Riforma Gelmini) avranno acceso appunto solo con il possesso di un titolo di laurea triennale. Credo, conclude Valerio Bignami, presidente dell Ente di previdenza periti industriali, che questa scelta porterà anche i suoi effetti inevitabili nel settore previdenza. La Cassa dovrà diventare un fattore attrattivo per i giovani nuovi laureati, dato che lo stesso titolo di studio aprirà la porta a diverse professioni. Dunque più servizi, più efficienza, più sostegno alla professione e maggiore visibilità: e noi siamo qui ad accettare la sfida. Per informazioni: Benedetta Pacelli (cell. 3396098097) Roberto Contessi (cell. 347789693) CONGRESSO STRAORDINARIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI Un Paese e una categoria alla ricerca di un nuovo equilibrio, promuovendo lavoro e welfare

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4 Lunedì 7 Novembre 204 ACCESSO AL CREDITO Con il riordino degli incentivi via al nuovo strumento Smart & Start. Stanziati 200 mln Prestiti a tasso zero in favore delle imprese che innovano a cura DI ROBERTO LENZI Il nuovo Smart & Start si estende a tutto il territorio nazionale e riparte grazie a 200 milioni di euro circa di stanziamento iniziale. Lo strumento, che finanzia oltre agli investimenti, anche le spese di gestione, è utilizzabile dalle imprese esistenti, da quelle di nuova costituzione e può essere attivato anche dalle persone fisiche che intendano costituire un impresa e subordinano la loro volontà all ottenimento delle agevolazioni. Con la pubblicazione del decreto del Ministero dello sviluppo economico del 24 settembre 204, avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 del 3 novembre 204, è stato lanciato il primo importante strumento nazionale a favore delle startup innovative. Queste sono le imprese iscritte o che si iscriveranno nell apposita sezione del registro imprese. Le imprese potranno richiedere un finanziamento a tasso zero, a copertura di un programma di investimento e dei costi di gestione per due anni. I soggetti ubicati nelle regioni del Mezzogiorno potranno anche beneficiare di una parte di contributo a fondo perduto. Altra conseguenza del riordino degli incentivi è la chiusura del vecchio incentivo Smart & Start che operava a sportello nelle sole regioni del Mezzogiorno e finanziava le iniziative innovative, eventualmente anche non promosse da start-up innovative. A partire dal 4 novembre 204, le agevolazioni previste dai decreti ministeriali 6 marzo 203 e 30 ottobre 203 non sono più accessibili. Lo sportello di accesso al nuovo strumento di agevolazione sarà aperto solamente a partire dalla data indicata in un apposita circolare ministeriale di prossima adozione. La gestione dell intervento sarà affidata ancora a Invitalia. Possibile accedere anche come persone fisiche. L agevolazione è riservata alle start-up innovative, costituite da non più di 48 mesi così come previsto dal decreto-legge n. 79/202. Le imprese devono risultare di piccola dimensione e devono avere sede legale e operativa su tutto il territorio nazionale. Il grande vantaggio di questo strumento è che possono presentare domanda anche le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up. In questo caso l impresa dovrà essere formalmente costituita entro Le caratteristiche del finanziamento Importo a copertura del 70% delle spese (elevabile all 80%) Tasso pari a zero Durata massima di 8 anni Rimborso dopo 2 mesi a decorrere dall erogazione dell ultima e non oltre 60 giorni dalla comunicazione di ammissione. Quindi, un gruppo di persone che intendono costituire una nuova società possono presentare domanda senza essere costretti ad anticiparne la costituzione e i relativi costi che potranno essere rimandati al momento in cui ci sarà la certezza dell ottenimento dell agevolazione. Stesso vantaggio è riservato anche agli stranieri in possesso del La nuova agevolazione è riservata alle sole imprese iscritte nell apposita sezione delle start-up innovative istituita presso il registro imprese. La start-up innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europea, residente in Italia, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione. Per qualificarsi come start-up innovativa è obbligatorio essere in possesso di una serie di requisiti. L impresa deve essere costituita e svolgere attività d impresa da non più di quarantotto mesi e deve avere la sede principale dei propri affari e interessi in Italia. Inoltre, a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell esercizio, non deve essere superiore a 5 milioni di euro. L impresa non deve distribuire utili e deve avere, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Infine, l impresa non deve risultare costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda. - I tre requisiti alternativi che determinato lo status di «start-up innovativa». Oltre ai requisiti di base sopra descritti, alla start-up innovativa è richiesto il possesso di almeno una delle caratteristiche di innovatività previste dalla normativa. La prima opzione è che le spese in ricerca e sviluppo siano uguali o superiori al 5% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l acquisto e la locazione di beni immobili. Ai fini di questo provvedimento, in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono da annoverarsi tra le spese in ricerca visto d ingresso in Italia per motivi di lavoro autonomo, rilasciato, ai sensi dell articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 203, ai cittadini stranieri non comunitari residenti all estero che intendono costituire un impresa start-up innovativa. Accesso vietato a chi si ricicla per ottenere l aiuto. Non sarà permesso l accesso a quelle imprese che quota dell agevolazione Piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 3 maggio e il 30 novembre di ogni anno Non sono assistiti da forme di garanzia risultano controllate da soci a loro volta controllanti imprese che abbiano cessato, nei 2 mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione. Questo impedirà la riapertura di attività già esistenti volta esclusivamente ad acquisire l agevolazione, altrimenti non spettante. Richiesta una spesa minima di 00 mila euro. Le I requisiti che fanno una start-up e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci e amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d uso. Le spese risultano dall ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start-up innovativa. La seconda opzione è l impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell articolo 3 del regolamento di cui al decreto del ministro dell istruzione, dell università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270. La terza e ultima possibilità è che l impresa sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale ovvero sia titolare dei diritti relativi a un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all oggetto sociale e all attività d impresa. domande di finanziamento dovranno riguardare piani di spesa compresi tra 00 mila euro e,5 milioni di euro. I piani di impresa dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo oppure mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell economia digitale oppure finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata. Finanziamento a tasso zero pari al 70% delle spese. L agevolazione ottenibile consiste di un finanziamento agevolato, senza interessi, nella forma della sovvenzione rimborsabile, per un importo pari al 70% delle spese ammissibili. In caso di start-up interamente costituita da giovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne, o che prevede la presenza di almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di sei anni e impegnato stabilmente all estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, l importo del finanziamento agevolato è elevato all 80%. Le start-up innovative localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del cratere sismico aquilano dovranno restituire soltanto l 80% dell importo del finanziamento agevolato concesso; questo significa che la restante quota del 20% si tradurrà in un contributo a fondo perduto. Tutoraggio per le imprese di recente costituzione. Oltre al finanziamento a tasso zero, è previsto anche il rilascio di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale, riservato alle sole imprese costituite da non più di 2 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Il tutoraggio è finalizzato a trasferire alle start-up innovative le competenze specialistiche, strategiche per il miglior esito delle iniziative finanziate, negli ambiti tematici di maggiore interesse e rilevanza per le start-up innovative, con particolare riferimento alla corretta fruizione delle agevolazioni, all accesso al mercato dei capitali, al marketing, all organizzazione e risorse umane, all innovazione e trasferimento tecnologico. Ciascuna impresa può beneficiare di servizi per un valore equivalente a 7.500 euro, elevabile a 5 mila euro all interno delle aree che beneficiano anche di una quota di contributo a fondo perduto. Riproduzione riservata

Acquisto di macchinari e attrezzature, hardware e software, spese di personale per due anni e canoni leasing sono alcune delle spese che le startup innovative possono finanziare grazie alla nuova agevolazione introdotta dal dm 24 settembre 204. Il finanziamento non andrà quindi a coprire solamente investimenti produttivi, ma servirà anche a sostenere alcune spese di gestione per un periodo di due anni. I programmi di investimento dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione, intendendo come avvio la data del primo titolo di spesa ammissibile. Le spese dovranno essere realizzate entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. Ammissibili gli investimenti in beni nuovi. Saranno ammissibili gli investimenti relativi a impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, funzionali alla realizzazione del progetto. Inoltre, il finanziamento coprirà le spese per componenti hardware e software funzionali al progetto, brevetti e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell impresa. Infine, potranno essere finanziate le spese di progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi. Investimenti non ammessi. Non potranno essere ammesse alle agevolazioni le spese riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature. Inoltre, non saranno ammesse le spese effettuate, in tutto o in parte, mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano», nonché le spese relative a commesse interne e le spese sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria. I beni dovranno essere nuovi di fabbrica, non saranno infatti ammesse le spese relative a macchinari, impianti e attrezzature usati. Sarà impossibile finanziare anche le spese notarili e quelle relative a imposte, tasse, scorte. ACCESSO AL CREDITO Spese di gestione finanziabili I criteri di valutazione delle domande a. adeguatezza e coerenza delle competenze possedute dai soci, per grado di istruzione e/o pregressa esperienza lavorativa, rispetto alla specifi ca attività svolta dall impresa e al piano di impresa; b. carattere innovativo dell idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive; Tracciabilità obbligatoria. Per essere finanziabili, i beni dovranno risultare ammortizzabili ed essere utilizzati esclusivamente nell unità produttiva destinataria dell aiuto. Inoltre, dovranno essere acquistati a condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l acquirente. La normativa richiede che i beni figurino nell attivo di bilancio dell impresa beneficiaria per almeno tre anni e che siano pagati esclusivamente tramite un conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del programma di investimenti. Ammissibili i costi di esercizio per 24 mesi dalla stipula del finanziamento. Oltre agli investimenti, le imprese potranno anche finanziare i costi di gestione sostenuti nei 24 mesi successivi alla data di stipula del L incentivo Smart & Start, disciplinato dai decreti ministeriali 6 marzo 203 e 30 ottobre 203, non è più accessibile dal 4 novembre 204. La pubblicazione del riordino dell incentivo ha determinato lo stop allo sportello di presentazione delle domande per il vecchio strumento. Il Ministero dello sviluppo economico, annunciando il nuovo strumento, ha fornito alcuni dati provvisori su quanto realizzato grazie a Smart & Start. - Oltre.00 domande presentate. Il primo strumento per iniziative innovative ha sicuramente generato molto interesse, considerando anche che era riservato esclusivamente alle regioni del Mezzogiorno. In poco più di un anno di operatività sono state inviate a Invitalia ben.7 richieste di finanziamento, che vedevano coinvolti 2.767 neoimprenditori. Le domande sono state presentate per il 27% da donne e per il 5% da giovani. L 80% delle richieste ha riguardato imprese non ancora costituite, a conferma di quanto questa possibilità sia stata importante per i potenziali beneficiari. Le iniziative finanziate sono state 368, pertanto a oggi solo un terzo circa delle proposte hanno avuto esito positivo. Gli investimenti attivati sono pari a 68 milioni di euro, di cui 32 in Campania, 5 in Sicilia, 3 in Puglia e 7 in Calabria. Invitalia ha per il momento concesso agevolazioni per 63,5 milioni di euro, a fronte di richieste superiori a 206 milioni. - Il vecchio strumento era attivo solo al sud. Il vecchio Smart & Start si proponeva di promuovere la nascita di nuove imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, in attuazione di una specifica azione prevista nel PON «Ricerca e competitività» FESR 2007-203. Lo strumento era stato introdotto per la prima volta dal dm 6 marzo 203, poi modificato dal dm 30 ottobre 203, e lo sportello aveva contratto di finanziamento. Trai costi di gestione ammessi, rientrano gli interessi sui finanziamenti esterni concessi all impresa. Tali interessi sono ammissibili in misura non superiore al tasso di riferimento vigente alla data di concessione dell agevolazione, fissato sulla base di quello stabilito dalla Commissione europea. Saranno ammesse anche le quote di ammortamento di c. potenzialità del mercato di riferimento, del posizionamento strategico del relativo business, delle strategie di marketing; d. sostenibilità economica e fi nanziaria dell iniziativa; e. fattibilità tecnologica e operativa del programma di investimento, se previsto nel piano di impresa impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, con particolare riferimento a quelli connessi all utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione, necessari all attività di impresa, qualora per i medesimi beni non sia stata richiesta l agevolazione nell ambito degli investimenti. Rientrano anche i canoni di leasing ovvero spese di affitto Il vecchio regime va in soffitta iniziato l operatività dal 4 settembre 203. Potevano accedere le imprese, ivi incluse le start-up innovative, costituite da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e di piccola dimensione, con sede legale e operativa ubicata nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e costituite in forma societaria. L accesso era consentito anche alle persone fisiche, purché l impresa fosse formalmente costituita entro 30 giorni dalla data di ammissione all agevolazione. Una prima sezione dell incentivo prevedeva un contributo a sostegno dei costi dei primi quattro anni dalla presentazione della domanda. Ogni impresa poteva ricevere un contributo massimo di 50 mila euro all anno, per un contributo complessivo massimo di 200 mila euro. Il contributo arrivava a coprire fino al 35% delle spese ammissibili per i primi tre anni di attività, mentre per il quarto anno il tetto massimo si riduce al 25%. La seconda sezione dell incentivo riguardava la realizzazione di programmi di investimento. L agevolazione consisteva in un contributo in conto impianti che copre fino al 65% delle spese, elevabile al 75% per imprese a totale partecipazione giovanile o femminile, nonché nell erogazione di servizi di tutoring tecnico-gestionale a sostegno della fase di avvio dell impresa del valore massimo di 5 mila euro. Lunedì 7 Novembre 204 5 relativi agli impianti, macchinari e attrezzature, licenze e diritti relativi all utilizzo di titoli della proprietà industriale, licenze relative all utilizzo di software, servizi di incubazione e di accelerazione di impresa, con particolare riferimento a quelli forniti dagli incubatori certificati. Altra voce importante è quella relativa ai costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti per essere classificati come qualificati. Bando aperto a sportello. Le agevolazioni saranno concesse sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello. Il primo giorno utile di presentazione delle domande sarà fissato attraverso un apposita circolare esplicativa che il ministero appronterà prossimamente e che conterrà anche approfondimenti su quanto stabilito dal decreto. Prevista una valutazione dei progetti. Vista la procedura a sportello, l ordine cronologico delle domande sarà fondamentale per ottenere l agevolazione. In caso di esaurimento delle risorse, le domande che ricadono nell ultimo giorno utile andranno a riparto e saranno quindi agevolate parzialmente. I progetti saranno comunque sottoposti a una valutazione sulla base di criteri prestabiliti. Saranno avvantaggiate le imprese che hanno conseguito il rating di legalità, nonché le imprese che finanziano il piano di impresa per almeno il 30% del finanziamento richiesto attraverso conferimenti in denaro iscritti alla voce del capitale sociale e della riserva da sovrapprezzo delle azioni o quote delle start-up innovative, anche in seguito alla conversione di obbligazioni convertibili in azioni o quote di nuova emissione, da parte di uno o più investitori qualificati. Riproduzione riservata

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