GERMANIA : LA NAZIONE-AZIENDA. L ESPERIENZA DELL AEG Brani citati

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Corso di Laurea in Design, Dipartimento di Architettura Universita' degli Studi G. d Annunzio di Chieti e Pescara Lezione 06 GERMANIA 1900-1910: LA NAZIONE-AZIENDA. L ESPERIENZA DELL AEG Brani citati CORSO DI STORIA DEL DESIGN Prof. Raffaele Giannantonio

I PRECEDENTI DEL WERKBUND: la Colonia di Darmstadt «Ernst Ludwig auspicava ( ) di incrementare la produzione, di migliorare la qualità, aumentare le committenze dell artigianato assiano ( ). Il signifcato della Colonia di artisti di Darmstadt va visto all interno di questo campo di tensione fra pura esteticità e calcolo economico. Perché Ernst Ludwig perseguiva uno scopo in sé preciso: far coincidere la nuova visione estetica della vita con la ripresa della economia dell Assia» [H. W. Kruft, La Colonia degli artisti sulla Mathildenhöe, in Werkbund, Germania Austria Svizzera (a cura di L. Burckhardt), 1977].

IL DEUTSCHER WERKBUND PROGRAMMA DEL DEUTSCHER WERKBUND «Il Werkbund eseguirà una selezione delle forze migliori nell arte, nell industria, nell artigianato e nel commercio. Esso abbraccerà quanto c è di meglio nel lavoro artigianale per qualità e impegno. Esso rappresenta centro di raccolta per tutti coloro che sono disposti e capaci a svolgere un lavoro di qualità, per tutti coloro che considerano il lavoro produttivo un elemento - e non il meno importante - del lavoro culturale in genere, che vogliono creare, per se stessi e per gli altri, un centro per la difesa dei propri interessi sotto l insegna esclusiva della qualità. Fine del Werkbund è perciò la nobilitazione del lavoro produttivo attraverso la cooperazione tra arte, industria e artigianato, mediante l istruzione, la propaganda e una presa di posizione unitaria sui vari problemi. Così il Werkbund, come organo rappresentativo di lavoratori specializzati agisce per un fne culturale che in verità trascende l interesse più immediato dei suoi aderenti, ma a vantaggio soprattutto del lavoro produttivo in sé. Il Werkbund cerca i suoi collaboratori innanzitutto in quei campi in cui il lavoro produttivo si rivela suscettibile di nobilitazione attraverso la preoccupazione della forma artistica. Esso si rivolge pertanto in primo luogo all intero settore dell industria dei prodotti fniti, e particolarmente alla cosiddetta arte applicata».

IL PROTORAZIONALISMO Edoardo Persico, a proposito del palazzo Stoclet afferma che l edifcio costituisce l affermazione del Protorazionalismo in quanto «è la conclusione di un lungo processo del gusto; un opera rappresentativa per la stessa assenza di quel genio che segna invece le opere di un Otto Wagner».

IL DEUTSCHER WERKBUND: la componente progettuale Konrad Fiedler (1841-95) LA TEORIA DELLA PURA VISIBILITÀ La pura visibilità si propone di studiare le arti fgurative indipendentemente da ciò che esse rappresentano e di considerare pittura, scultura, architettura per i loro aspetti puramente visivi. La natura sarà conosciuta solo attraverso l opera mediatrice dell artista. Da ciò deriva il progressivo distacco dell arte dalla natura. Al posto dell imitazione si richiede all arte una funzione ordinatrice e chiarifcatrice. Fiedler distinse il «bello» dall arte e non volle occuparsi d estetica ma di una apposita Kunsttheorie che non studiava l arte come un oggetto di piacere estetico, ma come linguaggio al servizio della conoscenza; una volta ammessa un arte indifferente al piacere estetico, tutta una serie di valori che prima s identifcavano con la bellezza, l equilibrio, la simmetria, la decorazione, i tratti «piacevoli» delle opere, ecc. vennero a decadere.

IL DEUTSCHER WERKBUND: la componente progettuale Karl Friedrich Schinkel, Königliche Schauspielhaus, Berlin, 1817-19 Il Neoclassicismo fra Settecento e Ottocento, risulta lo stile più adatto alla produzione di manufatti che si sviluppa negli anni culminanti della rivoluzione industriale. Sotto il proflo progettuale, tutta l arte neoclassica è rigorosamente progettata, in quanto essa elimina necessariamente l accento individuale, ma in compenso adempie a quel compito di educazione civile che l estetica illuministica assegna all arte. La riduzione della tecnica artistica al metodo della progettazione segna il distacco defnitivo dell arte dalla produzione dell artigianato e il primo raccordo tra il lavoro ideativo dell artista e la nascente tecnologia industriale (G. C. Argan, L'arte moderna. 1770-1970, Sansoni, Firenze 1970, pp. 19-21).

IL DEUTSCHER WERKBUND: la componente produzione Per quanto riguarda i metodi della lavorazione industriale, secondo Giedion c è una grande differenza tra Europa ed USA. «L Europa procede dalla meccanizzazione dei mestieri semplici: flatura, tessitura, produzione siderurgica, [mentre in] America ( ) essa prende l avvio con la meccanizzazione dei mestieri complessi». Per il resto, la componente produttiva del design tedesco va riconosciuta come una imitazione di quella americana. A tel proposito Friedrich Neumann scrisse: «Abbiamo bisogno di artisti tedeschi che comprendano a tal punto l America, da saper lavorare, da tedeschi, per l America!».

IL DEUTSCHER WERKBUND: la componente vendita La cooperativa Dürerbund-Werkbund (Dürerbund-Werkbund-Genossenschaft) «Con questo Deutsches Warenbuch, offriamo al nostro popolo ciò che ancora esso non possedeva ma che nessun altro popolo ancora possiede: un inventario riccamente illustrato delle merci migliori in ogni settore della produzione. Ciò intende favorire la diffusione della qualità: è un programma sostenuto da più di 150 imprese commerciali, ma che rimane tuttavia espressione dell opera di commissioni esaminatrici completamente autonome (...). Inoltre, i membri della Dürerbund-Werkbund- Genossenschaft si sono impegnati a contrassegnare con un marchio i prodotti qui elencati, preferibili ad altri all atto dell acquisto. In tal modo i diversi produttori, da quelli di merci più raffnate a quelli di merci più comuni, saranno indotti ad accrescere il proprio impegno per conquistarsi i favori del pubblico, fatto questo non ottenibile per via strettamente capitalistica e commerciale» (F. Avenarius, Vorwort, in Diirerbund-Werkbund-Genossenschaft, Deutsches Warenbuch, 1916).

IL DEUTSCHER WERKBUND: la componente consumo Julius Posener: «La guerra e la catastrofe del 18 mozzarono di colpo le ali alle speranze ( ) dell industria tedesca. I due campi avversi compresenti nel Werkbund concordarono tuttavia sull interpretazione della guerra: la intesero come prodotto dell industria (...). Era scoccata l ora del ritorno dell arte (Adolf Behne). Cioè: all interno del Werkbund non si parlava più di forma funzionale, di estetica della macchina e di industrial design, ma si parlava della qualità del lavoro artigiano e del lavoro artistico ( ). In sostanza il Werkbund era tornato al punto dal quale era partito: a Morris e alle Arts and Crafts».

IL DEUTSCHER WERKBUND: la componente consumo Julius Posener: «Gropius allora decideva di riportare le arti all artigianato e con questa fnalità fondava a Weimar il suo Bauhaus, che nel nome si rifaceva alla fabbrica medievale di tipo corporativo. Poelzig ricordava che il Werkbund non poteva dimenticare [che doveva] la sua nascita ad un movimento spirituale, non già economico-commerciale (...) e defniva l artigianato spirituale, mentre giudicava la tecnica ostile allo spirito».

L AEG E PETER BEHRENS 1881: Emil Rathenau dopo l Exposition Internationald d Electricité di Parigi ottiene i diritti di sfruttamento per la Germania dei brevetti Edison, tra i quali il sistema di illuminazione basato su lampadine a incandescenza. 1882: fonda la Società di opportunità (Gelengenheits-Gesellschaft), quale società di studi sperimentali per i primi impianti. 1883: dà vita alla DEG (Deutsche Edison-Gesellschaft für angewandte Elektrizität), specializzata nella produzione di lampadine (in tre anni dalle 60.000 alle 300.000 unità). 1887: riorganizzata nel gruppo fnanziario e ristrutturata negli impianti edilizi, la DEG diventa l AEG (Allgemeine Elektricitäts-Gesellschaft).

L AEG E PETER BEHRENS: la componente progetto Paul Jordan in occasione dell ingresso di Behrens come consulente artistico all AEG disse: «Non pensi che anche un ingegnere quando acquista un motore si metta a smontarlo per controllarne le parti. Anche il tecnico compera secondo l impressione che ne riceve. Un motore deve essere bello come un regalo per il compleanno» (P. Behrens, Zur Asthetik des Fabrikbaus, in «Gewerbef eiss», a. 1929, nn. 7-9).

L AEG E PETER BEHRENS: la componente progetto «Behrens, oltre a disegnare l involucro estetico del congegno meccanico dei vari utensili e attrezzi ( ), costruisce serie di prodotti quali i ventilatori e i bollitori, vale a dire, utilizzando la calcolata economicità delle loro parti, crea un infnità di varianti del medesimo prodotto» (T. Buddensieg, I prodotti, in Cultura e industria, Peter Behrens e la AEG. 1907-1914, 1979).

L AEG E PETER BEHRENS: la componente progetto «[La riduzione degli involucri] ad una funzione meramente ( ) tutelatrice dell utente dai pericoli dell energia elettrica rese possibile una libertà prima di allora sconosciuta nella progettazione delle forme degli oggetti. ( ). Nel contempo il crescente grado di complessità tecnica degli strumenti rendeva il compratore sempre meno competente nel formulare un giudizio e delegava alla guaina esterna il compito della persuasione» (T. Buddensieg, I prodotti, in Cultura e industria, Peter Behrens e la AEG. 1907-1914, 1979).