Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Documenti analoghi
Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Lattato. Glicolisi. Piruvato

Tessuto muscolare tipi di tessuto ed effetti metabolici

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014

Ruolo del fegato nella nutrizione

TESSUTO ADIPOSO. Caldarera Lehninger, cap.21

Tessuto Adiposo - metabolismo degli acidi grassi

NADH e NADPH. ATP = 1 moneta (energetica) della cellula NADH, NADPH = 2 moneta (potere riducente)

Il trasporto del glucosio

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Utilizzo del glucosio: la glicolisi

Fosforilazione a livello del substrato

I LIPIDI. Circa il 95% dei lipidi introdotti con la dieta è rappresentato da trigliceridi

Obesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico

11 mm Glucosio. [Insulina] (mu/l) Ora de pasto

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO

Il FEGATO Cardarera, cap.3

Biosintesi dei carboidrati

METABOLISMO DEL GLICOGENO

REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO

Glycogen Synthesis Glicogeno sintesi UTP UDP + 2 P i glycogen (n) + glucose-1-p glycogen (n + 1) Glycogen Phosphorylase P i Glicogeno lisi

Cap.21 CATABOLISMO DEI LIPIDI

METABOLISMO CELLULARE

Cap.16 GLICOLISI. Glucosio + 2 ADP + 2 Pi + 2 NAD + 2 Piruvato + 2 ATP + 2 H 2 O+ 2 NADH + 2H + 2 ADP + 2 Pi 2 ATP H 2 O 2 NAD + 2 NADH + 2H +

GLICOLISI ADP ATP. Condizioni aerobiche. Condizioni anaerobiche ATP

Laboratorio Fitness & Wellness

(2 x) (2 x) (2 x) Il NADH prodotto in questa reazione DEVE essere ri-ossidato affinché la glicolisi non si fermi. Gliceraldeide 3-fosfato deidrogenasi

Utilizzazione metabolica dei nutrienti

Carboidrati! Oligosaccaridi Polisaccaridi. B) Carboidrati complessi

MUSCOLO CARDIACO. 50% Massa fibrillare - 35% MITOCONDRI

AGISCONO NEL SISTEMA NAVETTA 2 ISOFORME DELL ENZIMA: UNA FORMA MITOCONDRIALE ( MEMBRANA MIT. INTERNA) FAD-dipendente

METABOLISMO OSSIDATIVO VIE METABOLICHE CONVERGENTI

Regolazione della Glicolisi

Il Fegato - ruolo centrale nel metabolismo

Catabolismo dei lipidi

METABOLISMO DEL GLICOGENO

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE

Glicogenolisi e Glicolisi Fosfocreatina e ATP. 5 6 sec tempo

METABOLISMO del GLUCOSIO: GLUCONEOGENESI e VIA DEI PENTOSI

Metabolismo glucidico

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

INTEGRAZIONE E REGOLAZIONE DEL METABOLISMO

Prof. Maria Nicola GADALETA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA 4

INSULINA RECERE REC INS T U T L O INA RE OR

Digestione e assorbimento dei lipidi. β-ossidazione degli acidi grassi

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH.

19/05/14. La centralità funzionale del fegato è indicata dal fatto che di solito definiamo gli altri organi extraepatici o periferici.

Metabolismo. Metabolismo. Il complesso di tutte le reazioni organiche di trasformazioni tra energia e materia viene definito come metabolismo.

Francesco Marcello. Problematiche dello sport agonistico e dell attività fisica

Degradazione degli acidi grassi

FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento

IL TESSUTO ADIPOSO La funzione del tessuto adiposo, che è costituito da adipociti, è quella di garantire all organismo animale una riserva di

BIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi

DESTINI DEL PIRUVATO

catabolismo anabolismo

Biosintesi degli acidi grassi SCARICATO DA

GLICOLISI ADP ATP. Condizioni aerobiche. Condizioni anaerobiche ATP

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

da: Nelson & Cox (IV Ed.)

Idratazione (introduciamo un gruppo OH sul Cβ) per mezzo della enoil-coa idratasi

Cap.19. Ciclo di Krebs. o Ciclo degli acidi Tricarbossilici o Ciclo dell acido Citrico

Il catabolismo degli acidi grassi

Catabolismo dei carboidrati Glicolisi

CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA

Metabolismo lipidico. Digestione

LEZIONE DEL 27/04/2017 I. DIGESTIONE DEI CARBOIDRATI; II. I GLUT; III. GLICOLISI (GLUCOSIO); IV. GLICOLISI A PARTIRE DA ALTRI ZUCCHERI; V.

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione

GLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 2. Lattato e Esercizio Sottomassimale

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2

ANABOLISMO DEI LIPIDI

MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE

2 INCONTRO: LA PRODUZIONE DI ENERGIA NELLA CELLULA

28/04/15. Il pancreas risponde agli aumenti di concentrazione di glucosio nel sangue secernendo un ormone

CHIMICA BIOLOGICA. Seconda Università degli Studi di Napoli. DiSTABiF. Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Insegnamento di. Anno Accademico

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia

Biosintesi degli acidi grassi

Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso

Metabolismo glucidico

Regolazione del metabolismo del glucosio

La quantità di glu presente nei liquidi extracellulari è di circa 20g, 80kcal.

IL GLUCOSIO PUO ESSERE SINTETIZZATO DA PRECURSORI NON GLUCIDICI

SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI

La glicolisi non è l unica via catabolica in grado di produrre energia. Se il suo prodotto viene ulteriormente ossidato si ottiene molta più energia.

CICLO DI KREBS (o DELL ACIDO CITRICO)

Apparato digerente. Quantità Secrezione. Composizione. giornaliera (L) Saliva Amilasi, bicarbonato. Succo gastrico Succo pancreatico

Capitolo 6 La respirazione cellulare

GLICOGENOLISI & GLICOGENOSINTESI

Mobilizzazione dei trigliceridi di riserva IDROLIZZATI DA LIPASI IN GLICEROLO E ACIDI GRASSI

FADH ADP + Pi ATP...29 AG ' = -30,5 kj/mol...29 Resa di ATP per l ossidazione completa del glucosio...31

SECREZIONE DI INSULINA:

Enzimi = catalizzatori di una reazione biochimica Caratteristiche: Specificità: ogni enzima riconosce specificamente il/i substrato/i e non altre

I MITOCONDRI: LE CENTRALI ENERGETICHE DELLA CELLULA

Metabolismo energetico nel lavoro muscolare

DESTINI METABOLICI DEL PIRUVATO

Cap.21 ANABOLISMO DEI LIPIDI

Meccanismo della contrazione


Transcript:

IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Lente Metabolismo aerobico Molta mioglobina (ROSSE) Molti mitocondri Elevata vascolarizzazione Contrazione prolungata Veloci Metabolismo anaerobico Ricche di glicogeno ed enzimi glicolitici Pochi mitocondri (BIANCHE) Contrazioni brevi ma intense

CONTRAZIONE MUSCOLARE

Lega e idrolizza l ATP Alta affinità per l ADP CONTRAZIONE MUSCOLARE : le proteine contrattili

CONTRAZIONE MUSCOLARE : il ruolo del Ca2+

CONTRAZIONE MUSCOLARE : il ruolo dell ATP

CONTRAZIONE MUSCOLARE : il ruolo dell ATP

https://www.youtube.com/watch?v=ct8abzn_a8a

ADENILATO CHINASI AMP : attivatore allosterico della PFK (glicolisi)

BIOENERGETICA DELLA CONTRAZIONE: LE FIBRE BIANCHE

FOSFOCREATINA una FONTE ADDIZIONALE di ATP nelle Fibre Bianche gruppo guanidinico DEPOSITO di ATP VELOCITA Fino a 6 volte la [ATP] Conferisce un autonomia di 5-6 secondi. Interviene tutte le volte che si effettuano sforzi improvvisi di elevata intensità.

Arginina Glicina Sintesi a livello epatico e renale. Trasporto al muscolo (scheletrico e cardiaco) Metionina Creatina chinasi enzima abbondante nel muscolo scheletrico e nel cuore. La sua presenza a livello ematico segnala citolisi a livello di questi due tessuti. Es: infarto del miocardio; distrofie muscolari; lesioni muscolari di origine traumatica o infiammatoria. CREATININA : metabolita inattivo, eliminato con le urine

BIOENERGETICA DELLA CONTRAZIONE: LE FIBRE BIANCHE Fosforilazioni a livello del substrato (minore rendimento dispetto alla fosforilazione ossidativa) AUMENTI DI Ca 2+ STIMOLANO LA DEMOLIZIONE DEL GLICOGENO Glicogeno Sintasi Glicogeno Fosforilasi CAM chinasi (Ca 2+ )

FONTI DI ATP NELLE FIBRE BIANCHE ADENILATO CHINASI FOSFOCREATINA GLICOGENO AUMENTI DI Ca 2+ STIMOLANO LA DEMOLIZIONE DEL GLICOGENO GLICOLISI

LA CONTRAZIONE STIMOLA LA GLICOLISI glicogeno Glucosio-6P ADENILATO CHINASI Fruttosio-6P PFK ATP AMP AMP : attivatore allosterico della PFK (glicolisi) Fruttosio 1-6 dp Fosfoenolopiruvato Pir K ATP Piruvato

L intensa attività glicolitica consuma elevate quantità di NAD + Elevato rapporto NADH/NAD + Un elevata produzione di lattato induce il fenomeno dell AFFATICAMENTO Gli ioni H + derivati dalla dissociazione dell acido inibiscono allostericamente la PFK rallentando la glicolisi (mentre l ATP continua ad essere consumato nella contrazione) IL MUSCOLO CESSA DI CONTRARSI PER SCARSITA DI ATP

Metabolismo del glucosio nelle fibre bianche durante la contrazione Esportazione di Lattato e Alanina

Esportazione di Lattato e Alanina

BIOENERGETICA DELLA CONTRAZIONE: LE FIBRE ROSSE Basso contenuto di FOSFOCREATINA OSSIDAZIONE di: Piruvato Lattato Corpi chetonici Acidi grassi Parte del lattato prodotto dalle fibre bianche viene utilizzato dalle fibre rosse per produrre piruvato. Nelle fibre rosse c è un elevato rapporto NAD+/NADH nel citosol.

defosforilazione Ca 2+ -dipendente Aumenti di Ca 2+ STIMOLANO l ossidazione del piruvato nel Ciclo di Krebs Aumenti di Ca 2+ STIMOLANO il Ciclo di Krebs attivando le DH

Regolazione a breve termine (fosforilazione): PKA e CAM chinasi fosforilano e attivano l enzima 3 H 2 O Regolazione a lungo termine (espressione del gene mrna): PKA e CAM chinasi (via CREB) mrna Il lavoro muscolare mobilizza le riserve lipidiche: - contrazione muscolare (Ca2+) Le fibrocellule muscolari rosse (a contrazione lenta e prolungata) contengono piccoli depositi di TAG il muscolo non esprime recettori per il glucagone: il digiuno non modifica le riserve di TAG muscolari Il muscolo contiene recettori, e quindi risponde a: - insulina (la lipasi è inibita mediante defosforilazione) adrenalina (recettori β legati a Gs: la lipasi è attivata mediante fosforilazione da PKA)

Nel muscolo non ci sono gli enzimi per la sintesi degli AG. L enzima quindi controlla UNICAMENTE la concentrazione dell inibitore allosterico del trasporto mitocondriale Acetil CoA carbossilasi Chinasi Ca 2+ /CAM dipendente PKA Riducendo la concentrazione dell inibitore allosterico della Carnitina-acil transferasi, la fosforilazione porta ad un AUMENTO del trasporto degli ACIDI GRASSI nel mitocondrio β-ossidazione Acetil-CoA NADH FADH 2 Catena respiratoria Ciclo di Krebs Velocizzato dal complesso Ca 2+ -calmodulina

Le fibre rosse esprimono gli enzimi (assenti nel fegato), grazie ai quali i corpi chetonici di origine epatica sono convertiti in Acetil-CoA Fibre MUSCOLARI ROSSE

Calmodulina e CAM chimasi Demolizione glicogeno Attivazione glicolisi Idrolisi dei trigliceridi β-ossidazione AG Conversione di corpi chetonici in Acetil-CoA Attivazione Ciclo di Krebs CONSUMO DI O 2 Il lavoro muscolare stimola la circolazione attraverso meccanismi neuroendocrini. Il flusso di sangue per 100 g di tessuto muscolare è 5 ml/min nel muscolo a riposo e 50 ml/min nel muscolo in contrazione

MUSCOLO e NUTRIZIONE stato post-prandiale Assenza di recettori per il glucagone: l ipoglicemia non ne altera il metabolismo. Il muscolo esprime recettori per l insulina: dopo un pasto aumenta la captazione del glucosio dal sangue Muscolo = 35 kg Tessuto Adiposo = 10-15 Kg questo processo insulino-dipendente è il principale responsabile del recupero dai carichi glicemici dello stato post-prandiale.

GLICEMIA SISTEMICA e GLICEMIA PORTALE Volume di sangue totale: 5l Volume del circolo enteroepatico: 20% = 1l Volume circolo sistemico = 4l In fase post-prandiale il fegato trattiene PARTE del glucosio assorbito. Il maggior volume del circolo sistemico, tuttavia, fa sì che la quantità di glucosio non trattenuta dal fegato si diluisca di circa 4 volte, riducendone la concentrazione. Assieme all attività glucostatica del fegato, questo spiega le differenze tra la glicemia portale e la glicemia sistemica e i loro livelli di fluttuazione. L aumento della captazione del glucosio insulina-dipendente, nel muscolo e nel tessuto adiposo, è responsabile della riduzione della glicemia sistemica dopo un pasto.

La fusione delle vescicole contenenti GLUT4 sulla loro membrana condivide molti passaggi con il processo di SECREZIONE. Come tale, può essere stimolato ANCHE da incrementi del Ca 2+ intracellulare, oltre che dall insulina. La contrazione determina un simultaneo aumento di uptake del glucosio da parte delle cellule muscolari con conseguente riduzione della glicemia E il meccanismo biochimico che spiega l effetto ipoglicemizzante dell attività fisica. Una regolare attività fisica previene l insorgenza e allevia molti disturbi associati al diabete.

MUSCOLO e NUTRIZIONE stato post-prandiale INSULINA: aumento la captazione del glucosio dal sangue Muscolo = 35 kg Tessuto Adiposo = 10-15 Kg Destino del glucosio assorbito

MUSCOLO e NUTRIZIONE: stato post-prandiale INSULINA: aumenta la captazione del glucosio dal sangue e viene attivata la Protein fosfatasi-1 Fibre bianche Rallentamento della glicolisi per effetto inibitorio dell ATP su PFK e Pir K. Attivazione sintesi di glicogeno per azione della Protein fosfatasi-1 (attivazione della glicogeno sintasi e inattivazione della glicogeno fosforilasi) La maggior parte del glucosio viene immagazzinata come glicogeno

Fibre rosse Minor presenza degli enzimi del metabolismo del glicogeno Il carico di glucosio 6P non viene smaltito per questa via, ma viene utilizzato per la glicolisi. Tra gli intermedi glicolitici sono importanti i triosi fosfati (DHP) che vengono utilizzati per la sintesi di glicerolo 3-P Questa reazione DRENA gli intermedi dal flusso glicolitico

Nel muscolo non ci sono gli enzimi per la sintesi degli AG. Non c è LIPONEOGENESI Gli Acidi Grassi arrivano, attraverso il sangue, sotto forma di TAG nei chilomicroni (intestino) e VLDL ( fegato- sintesi stimolata da insulina) La LIPASI LIPOPROTEICA è attivata dall insulina Lipoproteina Lipasi (membrana delle cellule endoteliali) La sua presenza e la sua attività sono stimolate dall insulina CH 3 -(CH 2 ) n -C OH Acil CoA sintetasi + HS-CoA CH 3 -(CH 2 ) n -C O ATP AMP + 2Pi S-CoA O + H 2 O

Malonil CoA Viene inibito il trasporto degli AG nel mitocondrio Pi H 2 O Protein fosfatasi -1 Insulina Elevate concentrazioni di Glicerolo 3P (dalla glicolisi) e di acidi grassi favoriscono la sintesi dei trigliceridi - parte della riserva energetica delle fibre rosse