L infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Pesaro, Aprile 2015

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Transcript:

L infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Pesaro, 17-18 Aprile 2015 Patient Safety in sala operatoria: il modello Joint Commission Internationale 1 Dott. Enrico Malinverno Risk Manager Aziendale A.O.U Macchi Varese enrico.malinverno@ospedale.varese.it

AGENDA CLINICAL GOVERNANCE PATIENT SAFETY METODI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA IN SANITA ACCREDITAMENTO SECONDO GLI STANDARD JCI

CLINICAL GOVERNANCE E un sistema attraverso cui le organizzazioni sanitarie assumono una diretta responsabilità per il miglioramento continuo della qualità e per mantenere elevati gli standard di assistenza, attraverso la creazione di un ambiente in cui possa svilupparsi l eccellenza dell assistenza sanitaria. (Scally e Donaldson, 1998) 3

4 Epidemiologia fenomeno HFMEA FMEA-FMECA Mappatura processi Risk Assessment Risk Management Glossario Tassonomie Incident Reporting Focus-group Osservazione Safety walk-around RCA Accountability AUDIT CLINICO Cultura Comunicazione Interventi organizzativi e clinico assistenziali Sistema di Indicatori Linee guida Raccomandazioni EBM-EBP Metodi e Strumenti di valutazione Area Gestione rischio Patient safety Area MCQ Albero della CLINICAL GOVERNANCE

PATIENT SAFETY MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO ( Fonte: Malinverno E., 2013)

6 MODELLO DI J. REASON

"La fallibilità è una caratteristica dell essere umano. Noi non possiamo cambiare l essere umano, ma possiamo cambiare le in cui gli esseri umani operano (James Reason,2003) 7

MCQ ISO JCI ACCR.TO AUDIT CLINICO E. Malinverno 8

Il Modello JCI 9

10

Garantire l Intervento Chirurgico in Paziente Corretto, con Procedura Corretta, in Parte del Corpo Corretta L organizzazione elabora un metodo per garantire l intervento chirurgico in paziente corretto, con procedura corretta, in parte del corpo corretta. L intervento chirurgico in paziente sbagliato, con procedura sbagliata, in parte del corpo sbagliata è un evento malauguratamente comune nelle organizzazioni sanitarie. Questi errori sono la conseguenza di un difetto di comunicazione (inefficace o inadeguata) tra i membri dell equipe chirurgica, del non coinvolgimento del paziente nella marcatura del sito chirurgico e della mancanza di procedure per la verifica del sito chirurgico. 11

1. Un processo collaborativo è alla base dell elaborazione di politiche e/o procedure che definiscono processi uniformi a garanzia dell esecuzione dell intervento chirurgico in paziente corretto, con procedura corretta, in parte del corpo corretta, ivi comprese le procedure diagnostiche e terapeutiche eseguite fuori dalla sala operatoria. 2. L organizzazione utilizza un segno univoco e condiviso in tutto l ospedale per l identificazione del sito chirurgico ed è previsto il coinvolgimento attivo del paziente nel processo di marcatura del sito chirurgico. 3. L organizzazione utilizza un processo per verificare la presenza, la correttezza e la funzionalità di tutta la documentazione e di tutte le apparecchiature e i dispositivi necessari. 4. L organizzazione utilizza una check-list e una procedura di time-out appena prima di iniziare una procedurachirurgica. 12

Assistenza Anestesiologica e chirurgica (ASC) ASC.3 Politiche e procedure guidano l assistenza pazienti sottoposti a sedazione moderata e profonda. 1. L assistenza ai pazienti sottoposti a sedazione moderata e profonda è guidata da politiche e procedure appropriate, che descrivono quantomeno gli elementi dal punto a) al punto f) dell intento. 2. I professionisti qualificati identificati dallo standard ASC.2 partecipano all elaborazione delle politiche e delle procedure. 3. Viene eseguita una valutazione pre-sedazione, conforme alla politica ospedaliera, per valutare il rischio e l appropriatezza della sedazione per il singolo paziente. 4. Il professionista medico responsabile della sedazione è qualificato. 5. Un operatore sanitario qualificato effettua il monitoraggio del paziente durante la sedazione e durante il periodo di risveglio dalla sedazione e documenta il monitoraggio. 6. La sedazione moderata e profonda è somministrata in base alla politica ospedaliera 13

Un professionista qualificato esegue una valutazione preanestesiologica e una valutazione pre-induzione. 1. Per ciascun paziente viene effettuata una valutazione preanestesiologica. (Vedere anche AOP.1.1, EM 1) 2. Il paziente viene rivalutato immediatamente prima dell induzione di anestesia. 3. Le due valutazioni sono eseguite da un professionista qualificato in tal senso. 4. Le due valutazioni sono documentate in cartella clinica (vedere anche Glossario). Il tipo di anestesia praticato e la tecnica anestesiologica sono scritti in cartella clinica. 1. Il tipo di anestesia praticato è documentato nella scheda anestesiologica del paziente. 2. La tecnica anestetica utilizzata è documentata nella scheda anestesiologica del paziente 14

Il trattamento chirurgico di ciascun paziente è pianificato e documentato in base ai risultati della valutazione. 1. Il trattamento chirurgico di ciascun paziente è pianificato. 2. Il processo di pianificazione prende in considerazione tutte le informazioni disponibili sulla valutazione del paziente. (Vedere anche AOP.1.5.1, EM 1; AOP.5.3, EM 3; e AOP.6.4, EM 3) 3. Prima di eseguire la procedura, è documentata una diagnosi preoperatoria. (Vedere anche MCI.19.1, EM 2) 4. Prima di eseguire la procedura, è documentato il piano di cura chirurgico L intervento chirurgico eseguito è scritto in cartella clinica. 1. E documentata una diagnosi postoperatoria. 2. E documentata una descrizione della procedura chirurgica, dei riscontri e degli accertamenti intraoperatori e degli eventuali prelievi di campioni. (Vedere anche COP.2.3, EM 1 e 2) 3. Sono documentati i nomi del chirurgo e degli assistenti. 4. Il verbale operatorio scritto o una breve nota in cartella clinica sono disponibili prima che il paziente lasci l area di risveglio postoperatorio. 15

Per saperne di più Fontana P., Clinical Governance: una prospettiva organizzativa e gestionale, Franco Angeli, Milano, 2005. Grilli R., Taroni F., Governo clinico: governo delle organizzazioni sanitarie e qualità dell assistenza, Il Pensiero Scientifico Editore, Torino, 2005. Malinverno E., La Qualità in Sanità: metodi e strumenti di Clinical Governance, Carocci Faber, Roma, 2013 McSherry R., Pearce P., Clinical Governance, Blackwell, Oxford UK 2003. Ovretveit J., Valutazione degli interventi in sanità, Centro Scientifico Editore, Torino, 1998 Reason JT., Human error: models and management, in British Medical Journal, 320: 768-770, 2000. Scally G., Donaldson LJ., What s a Clinical Governance, in British Medical Journal, 323: 61-64, 1998.