Sterilizzazione di nastri di trasporto carni e salumi durante le fasi di lavorazione/confezionamento

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Sterilizzazione di nastri di trasporto carni e salumi durante le fasi di lavorazione/confezionamento Fonte: Istituto Polo Tecnologico di Pando Facoltà di Chimica Uruguay Autore: Dott.ssa Caterina Rufo Agosto 2014 Titolo originale della Pubblicazione: IN SITU EVALUATION OF THE CONVEYOR BELT DISINFECTION SYSTEM STERILAIR 2011-30 MODEL T/D IN INDUSTRIAL CONDITIONS 1

VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI DISINFEZIONE STERILAIR 2011-30 MODELLO T/D SU UN NASTRO TRASPORTATORE IN AMBIENTE INDUSTRIALE Negli impianti di trasformazione/lavorazione dei prodotti alimentari, i microrganismi, tra cui il Listeria Monocytogenes, si trovano in tutte le nicchie (pavimenti, pareti e scarichi) e sui macchinari come i nastri trasportatori, le affettatrici e le macchine per imballaggio. La complessa struttura delle macchine per la lavorazione rende difficile la pulizia e l'eliminazione di microrganismi persistenti e, spesso, richiede procedure particolarmente energiche. A questo proposito, alcuni nastri trasportatori sono impossibili da smontare e, di conseguenza, devono essere sviluppati nuovi metodi di pulizia e disinfezione che siano efficaci per l'uso quotidiano sulle attrezzature industriali negli impianti di trasformazione dei prodotti alimentari. L'attività antimicrobica della luce ultravioletta (UV) ad onde corte nella banda "C" (da 200 a 280 nm) è ben nota ed è stata utilizzata per ridurre la contaminazione microbica in ospedali, nell industria farmaceutica, negli impianti di trattamento delle acque e dei prodotti alimentari. La luce UV-C non contiene e non produce composti tossici, non è soggetta a restrizioni di legge e non necessita di particolari equipaggiamenti di sicurezza per il suo impiego. Tutte queste caratteristiche ne fanno un principio di disinfezione interessante per l'industria alimentare. Il trattamento con gli UV-C può essere utilizzato come metodo supplementare di disinfezione delle superfici, dopo la disinfezione chimica, in un impianto di produzione di alimenti, quando l impianto non è in funzione oppure per la disinfezione on-line durante la produzione, ad esempio su un nastro trasportatore. Visto che non è mai eseguita una valutazione sull'effetto degli UV-C sui nastri trasportatori in attività industriali, si è deciso di effettuare uno studio il cui scopo fosse quello di determinare l'effetto battericida della luce UV-C (lunghezza d'onda 254 nm) sulla superficie di un nastro trasportatore nella sala disosso di un impianto di lavorazione carni, ad elevata capacità, durante il suo funzionamento normale. MATERIALI E METODI Metodo di campionamento: Sono stati raccolti un centinaio di campioni nella sala disosso durante il regolare funzionamento dell'impianto di lavorazione della carne. I campioni sono stati prelevati con tamponi sulla superficie esposta e non esposta agli UV-C del nastro trasportatore. I test sono stati effettuati in tre diversi giorni; il primo giorno per regolare le condizioni sperimentali di funzionamento dell'impianto, nei giorni 2 e 3, in un arco temporale di sette ore, per poter effettuare le analisi. La lampada UV-C germicida sterilair 2011-30 modello T/D, è stata posta sotto un nastro trasportatore di carne INTRALOX 850 presso lo stabilimento Asuan SA Montevideo Uruguay ad una distanza inferiore a 5cm dalla superficie. Per lo scopo di questo studio metà della superficie emittente è stata coperta con una piastra in acciaio inox in modo che solo metà del nastro fosse esposta ai raggi UV-C (Fig. 1). Il nastro trasportatore, con una lunghezza di 60 m, si muove ad una velocità di 3,3 m/min. Per evitare di effettuare dei campionamenti ravvicinati, i prelievi, casuali, sono stati raccolti ogni 20 min dove il T zero (tempo di raccolta dei primi campioni) è equivalente a poco prima dell'inizio del processo di disosso. L area di campionamento, di circa 900 cm 2, è stata delimitata da un telaio per definire le aree con e senza esposizione agli UV-C (Fig. 1). 2

Fig. 1 A) Punto di installazione della lampada germicida UV-C B) L immagine mostra le aree esposte e non esposte all irraggiamento UV-C C-D) Telaio e zone di campionamento lungo la linea di produzione Processo di prelievo dei campioni I campioni sono stati prelevati con spugne sterili da due persone che si sono alternate tra l area esposta e non esposta agli UV-C per evitare qualsiasi distorsione nel processo di campionamento. Le spugne sono state massaggiate manualmente con 10 ml di soluzione Butterfield per 30 secondi. Sono state in seguito preparate, in modo asettico, una serie di diluizioni che sono state poi impiantate su vari terreni selettivi su piastre Petrifilm (3M Microbiologia - St. Paul - MN). I campioni sono stati analizzati per la presenza di Listeria, E. coli così come per gli organismi aerobici totali e coliformi. Tutte le piastre sono state incubate in condizioni aerobiche. Conteggio dei batteri. Un millilitro della diluizione, per ogni campione, è stato impiantato su piastre Petrifilm (3M Microbiologia - St. Paul - MN) per il conteggio totale degli organismi aerobici (APC). - Petrifilm E. coli/coliform per il conteggio degli E. coli (EC) e dei batteri coliformi (CB) - Petrifilm Environmental Listeria Plate per Listeria spp. (Lis) Le piastre Petrifilm sono state incubate in accordo alle raccomandazioni del produttore, e le colonie sono state contate manualmente ed espresse in UFC/cm 2 per APC, in UFC/100 cm 2 per CB e EC e per Listeria. I risultati sono stati trasformati in log per l'analisi e i valori medi sono stati confrontati utilizzando il software SPSS della IBM. Le piastre con CB, EC e Listeria con meno di 10 UFC/100 cm 2 non sono state utilizzate per la determinazione del valor medio del log CFU per 100 cm 2 3

Studio pilota I risultati dello studio pilota effettuato il giorno 1 hanno mostrato che durante la prima ora i valori della conta batterica erano confusi. Dopo questo periodo i valori hanno iniziato ad avere un comportamento diverso, le aree campionate senza esposizione agli UV-C avevano la tendenza ad aumentare nel tempo mentre le aree con esposizione agli UV-C sembravano avere una conta batterica costante (Fig. 2). Il valor medio di log CFU per cm 2 era 2,4 ± 0,5 per le zone non esposte agli UV-C e 1,0 ± 0,4 per quelle esposte. Fig. 2 Effetti dell irraggiamento con UV-C sugli APC espressi in log (CFU/cm 2 ) nel tempo Control: area non esposta agli UV-C La tabella 1 mostra i valori ottenuti dal conteggio sulle piastre di EC, CB e Listeria. Per EC e CB è stato osservato un aumento dopo la 3 a ora. Il conteggio del Listeria spp. è stato effettuato solo dopo 180 min; sulla zona non esposta agli UV-C il conteggio risultava positivo mentre su quella esposta non è stata osservata la presenza di colonie. Conteggio dei batteri (log CFU/100 cm 2 ) Tab. 1 * <1 indica piastre con colonie visibili ma inferiori a 10 UFC / 100 cm 2. Alle piastre senza colonie visibili è stato assegnato il valore 0. nd = non campionata. I risultati ottenuti dallo studio pilota hanno mostrato una diminuzione della carica batterica dovuta all irraggiamento con UV-C. Inoltre siamo stati in grado di convalidare il progetto sperimentale, per decidere le opportune diluizioni per ogni microorganismo e per stabilire la necessità di raccogliere campioni per un periodo di tempo più lungo. 4

Effetti dell irraggiamento con UV-C sugli indicatori batterici di contaminazione. Le popolazioni di batteri aerobici, CB e EC (Tabella 2) hanno rivelato che i campioni provenienti da zone esposte agli UV-C avevano, per ciascun organismo indicatore, concentrazioni minori. E stato osservato l'effetto battericida dei raggi UV-C su campioni raccolti in entrambi i giorni (giorno 2 e giorno 3). I log CFU/cm 2 degli APC (Fig. 3) erano diversi (P < 0,01) tra i trattamenti, i campioni prelevati dall area non esposta agli UV-C avevano il valor medio degli APC più alto (4,1 log CFU/cm 2 per il giorno 2 e 4,3 log CFU/cm 2 per il giorno 3), mentre quelli prelevati dall area esposta agli UV-C erano inferiori (2,5 log CFU/cm 2 in entrambi i giorni). Per la determinazione del valor medio log CFU/cm 2 i campioni raccolti al min 0, 19 e 20 non sono stati considerati. Fig. 3 - Effetto dell irraggiamento UV-C sulle APC espresso come log (CFU/cm 2 ) nel tempo. A: campioni prelevati il giorno 2 B: campioni prelevati il giorno 3 Control: campioni non esposti agli UV-C UV-C: campioni esposti agli UV-C 5

I risultati relativi al conteggio dei CB e EC erano simili nel modello a quelli degli APC, ma con un numero minore di colonie. Al fine di visualizzare meglio i risultati e per poter effettuare un confronto fra i trattamenti, il numero di colonie è stato espresso in Log CFU/100 cm 2 (la Fig. 4 mostra i dati per CB). La media dei Log CFU/100 cm 2 per CB e CF è riportata nella Tabella 2. Le concentrazioni di CB e EB erano significativamente (P 0,01) più alte nell area non esposta agli UV- C rispetto a quelle esposte. Fig. 4 - Effetto dell irraggiamento UV-C sui Coliformi espressi in Log (CFU/cm 2 ) nel tempo. A: campioni prelevati il giorno 2 B: campioni prelevati il giorno 3 Control: campioni non esposti agli UV-C UV-C: campioni esposti agli UV-C 6

Media dei CB ed EC per ciascun giorno (Log CFU/100 cm 2 ) Tab. 2 I valori medi di a e b sulla stessa linea per lo stesso microorganismo sono significativamente differenti (P 0,05) Control: campioni non esposti agli UV-C UV-C: campioni esposti agli UV-C. I campioni per il Listeria spp. sono stati impiantati ogni ora. Come conseguenza della minore prevalenza di Listeria, rispetto agli altri microrganismi indicatori di contaminazione testati in questo studio, alcuni dei campioni erano inferiori al limite di rilevazione di 10 CFU/100 cm 2. Questi campioni non sono stati considerati per l analisi statistica. In queste condizioni è stata osservata una riduzione, dovuta all'esposizione agli UV-C, nel valor medio di Log CFU/100 cm 2 di 0,7 e 1,7 rispettivamente per giorno 2 e 3 (Tabella 3). Listeria (Log CFU/100 cm 2 ) Tab. 3 I valori medi di a e b sulla stessa linea per lo stesso microorganismo sono significativamente differenti (P 0,05) Control: campioni non esposti agli UV-C UV-C: campioni esposti agli UV-C C Numero dei campioni con valori > al Limite di Rilevazione (LOD=Limit of Detection) di 10 CFU/100 cm 2 ) La tabella 4 riassume gli effetti dell utilizzo dell irraggiamento UV-C per la disinfezione del nastro di trasporto. Sui test effettuati è stata osservata la seguente riduzione di microorganismi. Riduzione della carica batterica (in %)* a seguito dell irraggiamento con UV-C 7

CONCLUSIONI Questo studio indica chiaramente che l irraggiamento con UV-C riduce la popolazione dei microorganismi sulla superficie del nastro trasportatore utilizzato per il trasporto della carne lungo la linea di disossamento nell'impianto. La riduzione della popolazione batterica è risultata indipendente dai giorni di raccolta dei campioni e la procedura di campionamento non ha pregiudicato in alcun modo il regolare funzionamento nell'impianto stesso. Il sistema UV-C testato aggiungerà un ulteriore barriera alla crescita batterica oltre a quelli già utilizzati nell'impianto carne. PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO: Presente sul mercato dal 1939 sterilair è una delle Aziende leader e con maggior esperienza nella produzione e sviluppo di apparecchiature di disinfezione con raggi UV-C. La nostra capacità è quella di sviluppare una soluzione specifica in base all'applicazione che ci viene sottoposta da ogni singolo cliente. Sviluppo: In collaborazione con i nostri ricercatori, esperti e costruttori ci siamo focalizzati sulle richieste e sugli obiettivi dei nostri Clienti ed abbiamo progettato un nuovo sistema UV-C per la disinfezione dei nastri di trasporto nell'industria alimentare. HACCP / FDA Standard: L'esecuzione IP-65 in acciaio inox e la protezione in teflon sui tubi UV-C fanno si che l'unità sia Conforme agli Standard HACCP e FDA. Grazie a ciò siamo riusciti ad ottenere degli standard elevati nella disinfezione dei nastri di trasporto nei reparti di lavorazione carne, pesce e vegetali ecc... che sono indispensabili nell'industria alimentare. Sistema di sterilizzazione UV-C sterilair mod. T 2011 8

Riduzione della carica batterica Con la tecnologia UVC gli organismi non vengono fisicamente rimossi dal nastro ma vengono inattivati per impedirne la riproduzione, (per così dire vengono "sterilizzati"). Strato di grasso: Come è facile pensare il film di grasso presente sul nastro può essere una sorta di barriera agli UV- C. ma la parte superiore del film stesso, essendo trattata con gli UV-C, sarà pulita. Se il prelievo del campione per le analisi viene effettuato con un tampone (stick o spugna) che va in profondità si andranno a prelevare quei batteri che fino ad allora erano stati protetti e/o isolati dal film di grasso. Suggerimento: Per migliorare l efficienza e I benefici di un Sistema UV-C è consigliabile installare un raschietto poco prima della lampada. Questa combinazione sarà vincente nei confronti dei batteri. Benefici ottenibili grazie all'utilizzo di sterilair T 2011: Maggiore shelf life del prodotto grazie alla riduzione della contaminazione incrociata nella catena produttiva. Utilizzabile a qualsiasi temperatura e condizione ambientale. Protezione del tubo in Teflon brevettata (Conforme FDA). Componenti in acciaio inox V2A. Ciascun componente può essere sostituito individualmente. Sostituzione lampade ogni 12.000 ore di lavoro. Costi di manutenzione minimi 9

T2011 Disinfezione Superfici e Nastri di Trasporto Conforme alle Linee Guida dell'haccp Esecuzione stagna, IP 65 Adatta a condizioni di esercizio avverse, lavabile con getto d'acqua a bassa pressione. Bassa emissione di calore Alimentazione elettrica attraverso un connettore con serraggio a baionetta Opzione: Funzione "tilt switch" con interruzione dell'alimentazione in caso di sgancio dell'unità dal suo supporto. Per la massima sicurezza dell'operatore durante la manutenzione. Caratteristiche Tecniche T2011-20 T2011-30 T2011-36 Assorbimento 54 W, 250 ma 108 W, 520 ma 108 W, 520 ma Alimentazione 230 VAC ±4%, 50..60 Hz 230 VAC ±4%, 50..60 Hz 230 VAC ±4%, 50..60 Hz Tubi UV tipo 3 x UVC 2020-4N(T) 3 x UVC 2030-4H 3 x UVC 2036-4H Irraggiamento, UVC 254mm 17 W 30 W 45 W Intervallo sostituzione tubi 12 000h (con potenza residua del 75% ±5% ) 12 000h (con potenza residua del 75% ±5%) Cavo alimentazione 5.0 m 5.0 m 5.0 m Materiale Acciaio inox(1.4301), Teflon, EPDM Acciaio inox(1.4301), Teflon, EPDM 12 000h (con potenza residua del 75% ±5%) Acciaio inox(1.4301), Teflon, EPDM Classificazione CE, EMC, HACCP, FDA CE, EMC, HACCP, FDA CE, EMC, HACCP, FDA Protezione IP 65 IP 65 IP 65 Per maggiori informazioni: info@tdm-sas.it 10

T2011 Disinfezione Superfici e Nastri di Trasporto B H L2 104 ±2 L1 Caratteristiche Tecniche T2011-20 T2011-30 T2011-36 L1 - Area di irraggiamento 343 mm 528 mm 785 mm Lunghezza - L2 555 mm 740 mm 997 mm Larghezza - B 200 mm 200 mm 200 mm Altezza - H 50 mm 50 mm 50 mm Peso per ciascuna unità 5.70 kg 7.20 kg 9.10 kg sterilair AG, Oberfeldstrasse 6, CH-8570 Weinfelden Tel: +41 71 6269800, Fax: +41 71 6269810, Email: info@sterilair.com distribuito da: TDM sas - Via F. Filzi, 3-20822 Seveso (MB) / Via Abruzzo, 8-40060 Osteria Grande (BO) Tel: +39 051 0361054 - Fax: +39 051 0361057 - Email: info@tdm-sas.it - Web: www.tdm-sas.it 11

TDM sas Via F. Filzi, 3 Via Abruzzo, 8 20822 Seveso (MB) 40060 Osteria Grande (BO) tel +39 051 0361054 fax +39 051 0361057 mail: info@tdm-sas.it web: www.tdm-sas.it È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti ne lla presente pubblicazione, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qual siasi mezzo di comunicazione senza l autorizzazione scritta da parte di TDM sas. 12