TOSCANA PROMOZIONE APET ILLUSTRAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER L ANNO dell indicatore. - il risultato di cui al punto 1.2.

Documenti analoghi
AGENZIA DI PROMOZIONE ECONOMICA DELLA TOSCANA

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it

Relazione Previsionale e Programmatica Piano industriale - Highlights

ALLEGATO B SCHEDE DI PROGRAMMAZIONE ANNO

OIV Organismo Indipendente di Valutazione

Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere. Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche

Analisi debiti commerciali della Pubblica Amministrazione. 25 ottobre 2017

SINTESI DEL BANDO DELLA REGIONE ER PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL EXPORT A FAVORE DI IMPRESE NON ESPORTATRICI O ESPORTATRICI NON ABITUALI

Opportunità e strategie dell ICE per le imprese - Focus Veneto

Centro Studi FederSalus

Andamento debito commerciale della Pubblica Amministrazione.

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte

Andamento economico del settore turistico in Italia nel 2014

L internazionalizzazione delle imprese italiane

Lombardia Statistiche Report

PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE UMANE TRIENNIO

IRPET RELAZIONE SULLA QUALITÀ DELLA PRESTAZIONE ORGANIZZATIVA 2012

STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE

Presentazione Annuario Istat-Ice 2016

Tecnico del marketing

Al Magnifico Rettore Prof. Gaetano Manfredi. Al Direttore Generale Dott. Francesco Bello

CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA I TRIMESTRE 2011

Servizio Turismo Programmazione operativa Abstract

Il contesto economico nel 2013

tramite investimenti diretti esteri

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

EMILIA-ROMAGNA CLUSTERS GO GLOBAL

PIANO DELLA QUALITA DELLA PRESTAZIONE ORGANIZZATIVA 2016

Agricoltura e credito: il punto di vista delle imprese

Indice. Lo scenario economico globale. Il posizionamento dell Italia. Le imprese italiane e l internazionalizzazione. Focus Emilia-Romagna e Rimini

ContrattodiRetetraimpreseoperantinel settore dei servizi avanzati

LE POLITICHE DELLA REGIONE TOSCANA A SOSTEGNO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 146 del

Il sistema delle Camere di Commercio per l internazionalizzazione delle Pmi

Scheda PASL Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali

Come orientare gli investimenti verso il territorio di Monza e Brianza

Il sistema della subfornitura artigiana per il settore dei mezzi di trasporto terrestre in Toscana

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

Supporto pubblico regionale per la partecipazione degli operatori biologici italiani alle fiere internazionali in Italia e all estero

IL VENETO E VENETO PROMOZIONE

SCHEMA DI RELAZIONE TECNICO- ECONOMICA DEL PROGETTO

BANDO PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL EXPORT PER IMPRESE NON ESPORTATRICI E PER LA PARTECIPAZIONE A EVENTI FIERISTICI 2017

PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI - ANNO 2016 (art.2 comma 4 d.m )

Le politiche per l internazionalizzazione delle PMI della Regione Emilia-Romagna

L ATTUALE QUADRO ECONOMICO 1

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI LIVORNO COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO

Internazionalizzazione delle imprese

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

COMUNICATO STAMPA 46/2017

Il riposizionamento competitivo delle imprese internazionalizzate: nuove evidenze a supporto delle policy

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA

RISULTATI ATTESI 2012 Allegato Relazione illustrativa accordo 2012

FARE RETE PER COMPETERE

OSSERVATORIO ECONOMICO DI ISOLA DEL GIGLIO E DEL MONTE ARGENTARIO. Aspetti strutturali e congiunturali dell economia locale

Lombardia Statistiche Report

STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL CENTRO SERVIZI DEL PARCO CULTURALE DEI GRECI DI CALABRIA

REGIONE BASILICATA. Dipartimento Programmazione e Finanze PO FSE BASILICATA

L indotto di Expo 2015

03/05/2012. Economia biellese 2011: Numeri e tendenze. Roberto Strocco. Unioncamere Piemonte

Allegato 4 Indicatori del Programma

Piano di comunicazione Anno 2016 POR FSE

L economia del Lazio nel 2009

Ministero della Salute

IDENTIKIT DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE DEL BELLO E BEN FATTO

Meeting Industry. Indagine sull attività dei congressi nelle location di Torino e provincia

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE 1 (fac-simile)

Singapore Novembre 2016 // SCHEDA PROGETTO

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE

Energia/Ambiente/Efficienza obiettivi sono meglio di 1. Per un ambiziosa politica energetica europea Per una crescita economica sostenibile

Istituzioni e Territori

L AGRITURISMO IN FRIULI VENEZIA GIULIA AL

Metodologia per la costruzione dei quadri di riferimento dell efficacia e dell attuazione

Azione 1 Standard professionali

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA Italia-Albania-Montenegro

CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA II TRIMESTRE 2011

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE GOVERNANCE E ASSISTENZA TECNICA Obiettivo Convergenza (FESR)

ALLEGATO A MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE. Priorità strategica Macroareea di intervento. Livello di fruizione dei servizi camerali

Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA

BRANDTour Costruire Azioni Regionali per Nuovi Sviluppi nel Turismo

Isfol-SNV / Area Valutazione Politiche Risorse Umane

ASSETTI ORGANIZZATIVI, PERFORMANCE COMMERCIALI E FABBISOGNI DELLE IMPRESE CALABRESI ESPORTATRICI

PON GAT Asse I Obiettivo Operativo I.4

L'Expo 2015: una sfida per Milano e per l Italia

IRES SCHEDA DI DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

COMITATO DI DISTRETTO DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO

La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo. aprile

Efficienza e qualità della spesa: un modello di valutazione

Il turismo congressuale in Piemonte

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE

ENEA ALLEGATO D02 PIANIFICAZIONE OBIETTIVI STRATEGICI DEI CENTRI E UNITÀ CENTRALI

Gioia Tauro 5 luglio Giornata Conclusiva e Presentazione dei Risultati

INDAGINE CONGIUNTURALE

PERCORSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

Flash Industria

La statistica per la programmazione pubblica. Direzione generale. L attività dell Ufficio di statistica della Regione si concentra su:

Regione Lombardia Benvenuti INCONTRO DIRIGENTI/RESPONSABILI S.I.T.R.A.

Unione Europea. Ministero dell Interno PRESENTAZIONE DEI PROGETTI MODELLO B

Il movimento turistico in provincia di Pistoia. anno 2014

Transcript:

TOSCANA PROMOZIONE APET ILLUSTRAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER L ANNO 2014 Tabella 1 Risultato atteso: Contribuire alla crescita delle esportazioni delle imprese toscane Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo Nel 2013 i mercati esteri, pur tenendo meglio del mercato interno, INDICATORE DI OUTCOME: sono stati caratterizzati da una situazione di raffreddamento ed in Viene utilizzata la seguente formula: alcuni casi anche di contrazione. A fronte della situazione di (Esportazioni periodo t Esportazioni stagnazione dei primi 6 mesi, nel 3 trimestre 2013 il volume degli periodo t-1) / Esportazioni periodo t-1 scambi mondiali è tornato a crescere (+1,1%). Nel periodo 2014-2015 si attende comunque una crescita della domanda INDICATORI DI OUTPUT: internazionale (fonte Irpet giugno 2013). In attesa dei dati definitivi relativi all export 2013, dai dati provvisori è evidente un andamento altalenante dell export regionale, con una ripresa nel 3 trimestre. Per il periodo 2013-2015 si attende una variazione dell export toscano +1,6% rispetto al triennio precedente. OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI: 1.1 Supportare le imprese toscane ad avere una migliore performance sui mercati esteri Grazie al proprio intervento, l Agenzia metterà in campo diversi strumenti diretti ad aiutare le imprese che partecipano alla azioni promozionali di Toscana Promozione (fiere ed eventi quali workshop e incoming) a migliorare la propria performance esportativa. Per il 2014 si stima un incremento del fatturato per attività di export delle imprese partecipanti agli eventi di promozione su mercati specifici pari a + 4% rispetto al risultato delle stesse imprese nell anno precedente. 1.2 Supportare le imprese toscane new to exporting a diventare imprese esportatrici L internazionalizzazione di un sistema produttivo si gioca oltre che sul maggiore coinvolgimento delle imprese che già esportano anche e soprattutto sull aumento del numero di imprese esportatrici. Da qui la priorità di mettere in campo percorsi mirati ad accompagnare imprese non esportatrici, ovverosia imprese che - il risultato di cui al punto 1.1. Supportare le imprese toscane ad avere una migliore performance sui mercati esteri viene calcolato utilizzando la seguente formula: (Fatturato export partecipanti azioni promozionali TP selezionate anno t Fatturato export partecipanti azioni promozionali TP selezionate anno t-1) / Fatturato export partecipanti azioni promozionali TP selezionate anno t-1). - il risultato di cui al punto 1.2. Supportare le imprese toscane new to exporting a diventare imprese esportatrici viene calcolato attraverso la misurazione della % di imprese non esportatrici che partecipano agli eventi di TP rispetto al totale dei partecipanti. I suddetti indicatori di cui al punto 1.1. e 1.2 sostituiscono gli indicatori utilizzati nei piani precedenti (numero dei partecipanti alle iniziative e livello di soddisfazione) in quanto ritenuti maggiormente significativi in termini di Commento sul valore target e benchmark TARGET OUTCOME: Il valore del target dell outcome fa riferimento alla performance nell ultimo triennio per smussare le oscillazioni puntuali e depurare da effetto anticipatore / amplificatore che storicamente si riconosce all andamento del commercio estero della Toscana rispetto ad altre regioni e al dato medio nazionale. Allo stesso tempo in questo modo si attutiscono gli effetti legati a commesse pluriennali in importanti settori quali meccanica pesante. Fonte: Elaborazioni Toscana Promozione su dati Istat statistiche commercio estero e Irpet. Il target assegnato nel 2014 è stato identificato sulla base delle previsioni contenute nel Conto delle risorse e degli impieghi della Toscana, elaborato da Irpet (Rapporto sulla Situazione Economica della Toscana - giugno 2013). Stime 2016 n.d. dati storici. Regioni benchmark per esportazioni: Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia R, Marche. Sono le Regioni cui tradizionalmente la Toscana si confronta in termini di performance sull export. TARGET OUTPUT: Per quanto riguarda il punto 1.1. il target assegnato per il 2014 è identificato sulla 1

non hanno mai operato sui mercati esteri o che lo hanno fatto in maniera sporadica e del tutto occasionale (esportatrici non abituali). Attraverso l attivazione di tali percorsi nel 2014 si stima che almeno il 5% del totale delle imprese che partecipano agli eventi organizzati da TP siano imprese non esportatrici. contributo al raggiungimento dell obiettivo strategico. Gli indicatori utilizzati nei piani precedenti continueranno ad essere monitorati dall Agenzia ed evidenziati nelle Relazioni quadrimestrali di monitoraggio. base delle previsioni sulla dinamica della domanda internazionale contenute nello scenario costruito da Irpet (Rapporto sulla Situazione Economica della Toscana - giugno 2013). Stime 2016 n.d. Trattandosi di stime, il raggiungimento del target è influenzato dall andamento della domanda internazionale e va comunque inquadrato alla luce della performance dell export regionale. Per quanto riguarda il punto 1.2. a partire dal 2013 l agenzia ha attivato un pilota su percorsi mirati per le imprese che non hanno mai esportato. Nel 2014 l attività viene quindi inserita in maniera organica nelle attività dell Agenzia. Si evidenzia che gli interventi messi in campo da TP, per la loro stessa natura, sono aperti ad un numero limitato di partecipanti, selezionati a seguito di avviso pubblico. Il numero limitato è diretto a garantire l efficacia dell azione promozionale. Per quanto riguarda la rilevazione dei dati, i dati export sono rilevati tramite apposito questionario somministrato alle imprese e conservato presso APET. Il n dei partecipanti agli eventi è rilevato tramite apposito gestionale (adesioni on line) e invio modulo cartaceo sottoscritto dal legale rappresentate dell'azienda. Tutta la documentazione è conservata presso APET. Elaborazione dei dati tramite monitoraggio interno in itinere. dati storici. Per gli indicatori di output non è possibile ricorrere a dei benchmark, vista la peculiarità del mandato e della struttura di TP, rispetto ad altre Agenzie per la promozione economica all estero. Altre DG coinvolte nel risultato atteso: DG Competitività 2

Note: E in corso il processo di revisione dell assetto e delle funzioni di APET da parte della Regione Toscana, il cui esito potrebbe impattare sulle funzioni e Nessuna Nessuno 3

Tabella 2 Risultato atteso - Contribuire all incremento del flusso turistico in Toscana Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo Il permanere della crisi economica internazionale ha inciso anche INDICATORE DI OUTCOME: Viene per il 2013 sui dati relativi ai flussi turistici, dati ad oggi provvisori. utilizzata la seguente formula: Si sono tuttavia già intravisti i primi segnali di ripresa nel corso (Presenze anno t Presenze anno t-1) / dell anno, da cui si evince per la Toscana una uscita dalla Presenze anno t-1). situazione di crisi prima del previsto e in anticipo rispetto ai La % di incremento fa riferimento ai flussi competitors. Ci sono quindi buone prospettive di vedere nel 2014 turistici italiani e dai mercati esteri una ripresa. E cresciuta anche la capacità di strategici in entrata in Toscana rispetto al internazionalizzazione del sistema (la domanda estera supera il periodo precedente. 50% ed è in crescita). Per il 2014 la variazione % dei flussi turistici in toscana rispetto anno precedente si stima pari a +1,5%. OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI: 2.1 Sviluppare la rete commerciale turismo per i paesi di area BRIC e altri paesi emergenti per l offerta Toscana I BRIC continuano a dimostrare una maggiore dinamicità rispetto ai mercati tradizionali, resta quindi fondamentale continuare a presidiare questi mercati. Al tempo stesso interessanti opportunità emergono anche da altri Paesi. In riferimento a questo obiettivo ci si attende un incremento del n dei partecipanti rispetto al 2013 (da 50 a 60 partecipanti). 2.2 Rafforzare la conoscenza del sistema dell offerta turistica toscana da parte degli operatori esteri La promozione dell offerta toscana presso gli operatori esteri è un efficace canale di promo-commercializzazione e quindi di attrazione di flussi turistici in Toscana. Incremento del 5% del n degli operatori esteri coinvolti negli eventi organizzati da TP. INDICATORI DI OUTPUT: - il risultato 2.1 Sviluppare la rete commerciale turismo per i paesi di area BRIC e altri paesi emergenti per l offerta Toscana è collegato ad un indicatore che misura l incremento del N dei partecipanti coinvolti nelle azioni realizzate da TP sui mercati BRIC rispetto all anno precedente. - il risultato 2.2 Rafforzare la conoscenza del sistema dell offerta turistica toscana da parte degli operatori esteri viene calcolato utilizzando la seguente formula: (numero operatori esteri coinvolti negli eventi organizzati da TP anno t numero operatori esteri coinvolti negli eventi organizzati da TP anno t-1) / numero operatori esteri coinvolti negli eventi organizzati da TP anno t-1) Commento sul valore target e benchmark TARGET OUTCOME: Regioni benchmark per presenze turistiche: Emilia R, Lazio, Liguria, Marche, Umbria. Fonte: Irpet - Rapporto sul turismo in Toscana. La congiuntura 2012 e elaborazioni per Toscana Promozione di CST (Centro Studi Turistici) su dati Uff Reg Tosc statistica e Istat dati storici TARGET OUTPUT: Per gli indicatori di output non è possibile ricorrere a dei benchmark, vista la peculiarità del mandato e della struttura di TP, rispetto ad altre Agenzie per la promozione economica all estero. Fonte: il n dei partecipanti agli eventi è rilevato tramite apposito gestionale (adesioni on line) e invio modulo cartaceo sottoscritto dal legale rappresentate dell'azienda. monitoraggio interno in itinere. dati storici. Altre DG coinvolte nel risultato atteso: DG Competitività Note: E in corso il processo di revisione dell assetto e delle funzioni di APET da parte della Regione Toscana, il cui esito potrebbe impattare sulle funzioni e 4

Tabella 3 Risultato atteso Favorire la presenza di investitori esteri qualificanti in Toscana. Contestualizzazione e descrizione del risultato atteso Commento sulla modalità di calcolo Toscana Promozione continuerà a supportare l attività di INDICATORE DI OUTCOME: incremento del attrazione di nuovi investimenti e il mantenimento di quelli già numero imprese a partecipazione estera in presenti sul territorio, attraverso l attuazione delle azioni previste Toscana rispetto al periodo precedente. dalla Linea A. della misura 5.3 del DAR (Attivazione di iniziative mirate di marketing finalizzate a promuovere le risorse INDICATORI DI OUTPUT: endogene e ad attrarre investimenti esteri nei settori avanzati). L operato dell Agenzia contribuirà quindi al mantenimento e - il risultato 3.1 Attuazione della Linea A. della all incremento del numero di investitori esteri in Toscana. misura 5.3 del DAR (Attivazione di iniziative Il PMU, documento alla base delle attività di promozione degli mirate di marketing finalizzate a promuovere le investimenti esteri, è stato approvato dalla Regione Toscana nel risorse endogene e ad attrarre investimenti mese di marzo 2013. Le attività incluse nel PMU dovranno esteri nei settori avanzati) è collegato ad un concludersi nel 2014. indicatore che misura l incremento del N contatti attivati con investitori esteri su specifiche OBIETTIVI OPERATIVI COLLEGATI: opportunità di investimento 3.1 Attuazione della Linea A. della misura 5.3 del DAR Il n contatti attivati con investitori esteri su specifiche opportunità di investimento nel 2013 è stato pari a n 128. Nel 2014 si stima di portare i contatti a 200. 3.2 Sviluppare i servizi di after care, diretti a mantenere e sviluppare gli investimenti esteri presenti sul territorio Per ciò che attiene ai servizi di after care successivamente all adozione del PMU nel 2013 è stata avviata l'attività di mappatura dei fabbisogni di servizio presso delle multinazionali presenti sul territorio, funzionale a definire il pacchetto di servizi per il mantenimento e l ampliamento degli investimenti delle multinazionali estere in Toscana. L attività di erogazione dei servizi di after care è condizionata alle scelte che dovrà adottare la Regione Toscana circa modalità operative e risorse dedicate. Nel 2014 si stima di attivare 5 contatti. - il risultato 3.2 Sviluppare i servizi di after care, diretti a mantenere e sviluppare gli investimenti esteri presenti sul territorio è collegato ad un indicatore che misura l incremento del N dei contatti attivati con imprese a capitale estero presenti in Toscana per attività di after care Commento sul valore target e benchmark TARGET OUTCOME: L attività di attrazione investimenti esteri è competenza strategica della Presidenza della Regione Toscana. L Agenzia si occupa della promozione degli stessi. Fonte dati: Banca dati REPRINT ICE I dati ad oggi disponibili risalgono al 2011. TARGET OUTPUT: Il n delle aziende servite verranno registrate tramite la compilazione di domanda di servizio registrata e conservata agli atti presso gli uffici di TP. Altre DG coinvolte nel risultato atteso: DG Competitività e DG Presidenza Note: E in corso il processo di revisione dell assetto e delle funzioni di APET da parte della Regione Toscana, il cui esito potrebbe impattare sulle funzioni e 5

Tabella 4 OBIETTIVI TRASVERSALI Risultato atteso 1. Gestione efficiente delle risorse e applicazione della spending review 2. Integrazione del sistema toscano della promozione economica 3. Completare il sistema informativo quale strumento di semplificazione e trasparenza Commento sulla modalità di calcolo Il target misura la riduzione % del costo del personale 2014, rispetto al costo del personale 2010 Il target misura la capacità di integrazione con il sistema camerale attraverso la verifica: - del n delle azioni inserite nel piano operativo di TP realizzate in collaborazione con le CCIAA toscane rispetto al numero complessivo delle azioni. - % delle risorse integrative attivate attraverso la collaborazione con il sistema camerale rispetto al budget totale TP Incremento n procedure informatizzate rispetto all anno precedente Commento sul valore target e benchmark Target assegnato nel rispetto della normativa vigente. Fonte: Bilancio TP Fonte: Programmazione operativa TP 2014 e convenzioni sottoscritte con le CCIAA (adottate con atto e conservate presso i competenti uffici). L attività di integrazione con il sistema camerale è tuttora in corso su indicazione della Regione Toscana Fonte: Affari Generali TP Altre DG coinvolte nel risultato atteso: DG Competitività Note: E in corso il processo di revisione dell assetto e delle funzioni di APET da parte della Regione Toscana, il cui esito potrebbe impattare sulle funzioni e 6