COMUNITA DELLE GIUDICARIE Servizio Tecnico Ufficio Urbanistica

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COMUNITA DELLE GIUDICARIE Servizio Tecnico Ufficio Urbanistica PIANO TERRITORIALE DI COMUNITA Piano Stralcio Aree Produttive Secondarie di Livello Provinciale REVISIONE DI FEBBRAIO 2015 A SEGUITO DELLA VALUTAZIONE TECNICA DEL SERVIZIO URBANISTICA DELLA PAT Servizio Tecnico Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio Dirigente: Dott. Arch. Maurizio Polla Collaboratori: Dott. ing. Annarosa Longhi Dott. ing. Sara Lorenzetti Dott. arch. Daria Pizzini Dott. ing. Federico Anzelini Geom. Enrico Luigi Bonazza Geom. Luca Girardini PRIMA ADOZIONE: Deliberazione Assembleare n.17 di data 05/06/2014 ADOZIONE DEFINITIVA: Deliberazione Assembleare n.34 di data 11/12/2014

INDICE ART. 1 ADEGUAMENTO DEI PIANI REGOLATORI GENERALI... 3 ART. 2 AREE PRODUTTIVE DEL SETTORE SECONDARIO DI LIVELLO PROVINCIALE... 3 ART. 3 DISPOSIZIONI TRANSITORIE... 3 ART. 4 DEROGA... 6 Tione di Trento, febbraio 2015 2015

ART. 1 ADEGUAMENTO DEI PIANI REGOLATORI GENERALI 1. I Piani Regolatori Generali devono adeguarsi al presente piano stralcio del Piano Territoriale di Comunità entro un anno dalla sua approvazione. ART. 2 AREE PRODUTTIVE DEL SETTORE SECONDARIO DI LIVELLO PROVINCIALE 1. La disciplina delle aree produttive del settore secondario di livello provinciale è definita dall art. 33 delle norme di attuazione del nuovo Piano urbanistico provinciale, fatto salvo il comma 6 del quale si sostituiscono le lettere d) ed e) e si aggiunge la nuova lettera f) così come segue: d) particolari cautele sono da osservare in occasione di nuovi interventi insediativi e di riqualificazione dei manufatti esistenti per garantire specifiche esigenze sotto il profilo della tutela ambientale e idrogeologica del suolo e del sottosuolo; in particolare tali progetti dovranno rifarsi ad un architettura che contempli l uso di materiali locali e che si rapporti al contesto prevedendo, in corrispondenza dei fronti dell area rivolti verso il territorio aperto, elementi di mitigazione (es. barriere e cinture verdi, spazi filtro, rilevati in materiale naturale e/o pareti di mascheramento, ecc), e) all'interno dell'edificio utilizzato dall'impresa può essere ammessa la realizzazione di una sola unità residenziale, per ogni unità produttiva insediata, non eccedente i 400 metri cubi, purché l unità produttiva abbia almeno una superficie utile (Su) di 600 mq; f) il collegamento dell area industriale alla viabilità principale dovrà essere effettuato preferibilmente attraverso un unico innesto realizzando se necessario una viabilità interna parallela all asse viario principale (es. area industriale Lardaro). ART. 3 DISPOSIZIONI TRANSITORIE 1. Fino all adeguamento dei PRG al presente piano stralcio del PTC si attuano le seguenti diposizioni transitorie. 2. Qualora nel periodo intercorrente tra l approvazione del presente stralcio al PTC e il termine per l adeguamento dei PRG venisse adottato uno stralcio al PTC relativo alle aree agricole e di pregio, l adeguamento dovrà tener conto di eventuali nuove puntuali indicazioni. 3. Le previsioni di riclassificazione di parte delle aree produttive del settore secondario di livello provinciale a livello locale avranno efficacia solo dopo l approvazione da 3

parte della Giunta provinciale del presente stralcio al PTC (comma 12 art. 48 L.P. 5/2008). 4. IP1 STORO 1: Per questo ambito, è stata parzialmente stralciata l area produttiva di progetto del settore secondario di livello provinciale. Per le zone oggetto di stralcio, il PTC prevede la seguente nuova destinazione urbanistica: a) area agricola di pregio, per la parte sud-est pari a circa 55.000 mq, disciplinata dall art. 30 (E104 Area agricola di pregio) delle Norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Storo in regime di salvaguardia; b) area agricola per la parte nord-est pari a circa 40.500 mq, disciplinata dall art. 31 (E103 Area agricola) delle Norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Storo in regime di salvaguardia; c) area agricola per la parte sud pari a circa 72.000 mq, disciplinata dall art. 32 (E110 Area agricola di rilevanza locale) delle Norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Storo in regime di salvaguardia; 5. IP2 STORO 2 AREA EX MAFFEI: Il PTC individua tale ambito come potenziale area di riqualificazione urbana e territoriale ed eventualmente da confermare dal PRG del Comune di Storo secondo quando previsto dall art. 34 comma 3 delle norme di attuazione del nuovo Piano urbanistico provinciale. L area occupata dallo stabilimento Ex Maffei è classificata dalla Carta di sintesi geologica provinciale quale area con penalità gravi o medie il che significa che ogni tipo di intervento è subordinato, in fase di progettazione, alla redazione di approfonditi studi relativamente agli aspetti geologici geotecnici come previsto dalla Deliberazione n. 2919 del 27/12/2012. 6. IP3 CONDINO: per le aree di produttive del settore secondario di livello provinciale che sono state riclassificate dal PTC in aree produttive di livello locale, ad avvenuta approvazione del presente piano stralcio al PTC si applica l art. 11 del Titolo III delle Norme di attuazione del Comune di Condino per le aree produttive di livello locale esistenti. 7. IP6 RONCONE: a) per le aree produttive del settore secondario di livello provinciale che sono state riclassificate dal PTC in aree produttive di livello locale, ad avvenuta approvazione del presente piano stralcio al PTC, si applicano le Norme di attuazione del Comune di Roncone per le aree produttive di interesse locale attualmente in regime di salvaguardia. 4

b) per la parte a sud dell area produttiva stralciata, in attesa dell adeguamento del PRG al PTC, si prevede che la nuova destinazione urbanistica sia: F1.1 attrezzature collettive prevista dalle Norme di attuazione del Comune di Roncone attualmente in regime di salvaguardia. 8. IP7 TIONE di TRENTO: Per le aree produttive del settore secondario di livello provinciale che sono state riclassificate dal PTC in aree produttive di livello locale, ad avvenuta approvazione del presente piano stralcio al PTC si applica si applicano le norme di attuazione del Comune di Tione di Trento per le aree produttive di livello locale attualmente in regime di salvaguardia (Art. 27). Nelle aree riclassificate (loc Vat) non sarà possibile esercitare il commercio al dettaglio. In fase di adeguamento il PRG di Tione di Trento modificherà coerentemente al PTC la propria norma di piano. 9. IP8 ZUCLO: ll PTC ha provveduto a stralciare l area produttiva del settore secondario di livello provinciale non ricompresa nel piano di lottizzazione. Trattandosi di struttura inerente lo smaltimento dei rifiuti per la quale valgono le norme specifiche del Piano Provinciale di smaltimento dei Rifiuti, (art. 65 67 D.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 141/Leg.), la stessa è stata zonizzata come area per attrezzature e servizi di livello provinciale e come tale non riportata nella cartografia di Piano. Sempre per questo ambito, è stata parzialmente stralciata l area produttiva di progetto del settore secondario di livello provinciale. Per le zone oggetto di stralcio, il PTC prevede che la nuova destinazione urbanistica sia l area agricola di pregio (pari a circa 17.000mq) disciplinata dall art. 27 (Aree agricole di pregio) delle Norme tecniche di attuazione del PRG del Comune di Zuclo. Per quanto riguarda la p.f. 663 C.C. Zuclo I, stralciata dall area produttiva di livello provinciale di progetto, la nuova destinazione d uso sarà: Aree per attrezzature e servizi pubblici stante la presenza di un deposito di attrezzature per i rifiuti; per tale area si applicherà l art. 31 della NdA del PRG del Comune di Zuclo. 10. IP9 COMANO TERME: Per le aree produttive del settore secondario di livello provinciale che sono state riclassificate dal PTC in aree produttive di livello locale, ad avvenuta approvazione del presente piano stralcio al PTC, si applicano le norme di attuazione del Comune di Comano Terme (ex Bleggio Inferiore) per le aree produttive artigianali e industriali di livello locale esistenti.(art. 18). 5

4 - ART. 4 DEROGA 1. Alle previsioni del Piano territoriale di Comunità è possibile derogare nelle forme di legge, previo parere della Giunta della Comunità delle Giudicarie. 6