7 maggio 2013 Il Resto del Carlino «Cona, col trasloco è peggiorato tutto» «AD UN ANNO dal trasferimento emergono due importanti criticità: il peggioramento della qualità dei servizi, come la logistica, e problematiche inerenti la manutenzione». Dopo l assemblea generale di Funzione Pubblica Cgil, indetta ieri mattina nell aula magna dell azienda ospedaliera, a cui hanno aderito 300 persone tra infermieri, amministrativi, tecnici di laboratorio, dipendenti e medici, Marco Blanzieri, segretario Cgil, non usa mezze misure: «Dopo aver chiesto ai lavoratori un atto di solidarietà per i dipendenti di Aimeri, è stata colta l occasione per presentare richiesta di firma del protocollo provinciale degli appalti poiché questo non vede la firma dell azienda ospedaliera che crediamo non possa continuare a rimanerne fuori spiega. Le criticità riguardano il peggioramento della qualità dei servizi e la manutenzione. I trasporti non vengono eseguiti in tutti i reparti e l ampia metratura incide sulle tempistiche. Probabile una nuova causa tra l azienda e il consorzio Prog.Este, relativa all accompagnamento dei pazienti dal pronto soccorso ai vari reparti incalza. Quello che si rompe non sempre si aggiusta, come la porta della camera calda del pronto soccorso, rotta da sei mesi, e alcuni tubi di plastica usati in anatomia patologica». Non solo, ci sarebbero problematiche anche sull organizzazione del nuovo Polo: «E calata, se non peggiorata, l offerta all utenza continua Blanzieri. Alcuni lavoratori spiegano che nel caos organizzativo rischia di saltare la tutela della privacy e il personale non viene consultato prima delle decisioni. C è la mancanza di procedure, si fatica a scrivere o spiegare come devono essere fatte le cose. Problematiche anche per il regolamento di piastra, l uso delle sale operatorie, che sembra poco seguito o applicato». «L impressione generale è che la dirigenza del Sant Anna navighi a vista», commenta Cristiano Zagatti, segretario provinciale, sottolineando la mancanza di confronto e collaborazione tra la parte amministrativa e il personale operativo. Michela Venturi, Rsu, aggiunge: «Siamo prima utenti e poi lavoratori. Crediamo nel nuovo Polo e siamo i primi fruitori. Tra un mese ci saranno degli accorpamenti di reparto. Abbiamo chiesto un incontro per capire se ci sarà un aumento del personale ma attendiamo ancora una risposta». IL 3 GIUGNO infatti, la neurochirurgia sarà accorpata alla chirurgia clinica, plastica e d urgenza mentre ginecologia e urologia saranno unite alla chirurgia generale e vascolare. «Si creeranno così due reparti da 40 posti ciascuno sottolinea Venturi. Vogliamo sapere quante persone lavoreranno lì o come saranno gestiti». Durante l assemblea proposta anche una mobilitazione generale attraverso la distribuzione di volantini dove saranno spiegati i disservizi, la convocazione di un assemblea cittadina per parlare di sanità, anche dal punto di vista di chi ci lavora, un incontro con le direzioni generali e la realizzazione di uno strumento informativo settimanale. L opposizione: «L Ausl faccia subito chiarezza sulla Cittadella DA MESI i gruppi consiliari Progetto per Ferrara, Liberi e Forti, Futuro e Libertà, Lega Nord chiedono formalmente, al presidente del Consiglio e al presidente della commissione deputata, un incontro con la direzione dell azienda sanitaria territoriale per esaminare la situazione del progetto Cittadella della Salute, alla luce delle difficoltà finanziarie, dei danni conseguenti al sisma subiti dai fabbricati in corso Giovecca, «nonché della inesauribile
domanda di denaro pubblico, da parte di quello che sembra essere il pozzo senza fondo di Cona». I gruppi sono preoccupati del destino di servizi sanitari essenziali che le amministrazioni «da anni promettono ai cittadini, all interno di una nuova struttura in corso Giovecca». Questa infatti, oltre ad ospitare le attività di assistenza ambulatoriale diagnostica, terapeutica, avrebbe dovuto garantire assistenza sanitaria di base h24 alla città e dall assenza di adeguati servizi pubblici per la mobilità dei pazienti, dei loro familiari e del personale medico/paramedico operante nel nuovo ospedale. «Nulla di quanto promesso dicono i consiglieri, appare fruibile da parte dei cittadini in tempi umani, con gravi ripercussioni per la credibilità politica di chi tali promesse ha fatto». I gruppi firmatari ribadiscono l urgenza di un incontro con la direzione dell azienda sanitaria territoriale, nel quale vengano esposti i piani operativi, le fonti di finanziamento, le prestazioni che saranno garantite in corso Giovecca, «anche alla luce del fatto che gli immobili deputati sono già stati acquistati e pagati dall azienda». Tiroide, screening con Ant LA MISSION di Ant prosegue sulla linea della prevenzione e solidarietà. Parte oggi la tre giorni di maratona per lo screening della tiroide, visite gratuite per la prevenzione di malattie e tumori alla ghiandola. Dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 sul bus della solidarietà Ant (in via Roma), i volontari accoglieranno la cittadinanza. Sono disponibili 90 ecografie e già 60 sono i prenotati. È ancora possibile prenotare al 348-3102541 per giovedì. Con oltre 2.500 euro raccolti grazie ad iniziative durante l anno, l Ant Martina Finessi, anche quest anno ha garantito il progetto, portando a Copparo il camper attrezzato di Ant Bologna. La presidente Ivonetta Bini conferma l importanza di sfruttare occasione come questa: «In tempi di sanità precaria va colta l opportunità e siamo orgogliosi di vedere come la cittadinanza ci sostenga». La Nuova Ferrara «La sanità al Sant Anna? Una catena di montaggio» Il sindacato medico Anaao lancia un nuovo sondaggio interno sul clima aziendale. E la quarta rilevazione effettuata tra i medici dopo quelle, sempre promosse dall Anaao, del 2001, 2005 e 2011. Numerose le domande che puntano a valutare il livello di gratificazione, i carichi di lavoro, l adeguatezza dello stipendio, la disponibilità a lasciare il lavoro per la pensione, il livello di coinvolgimento nelle decisioni e nelle dinamiche aziendali (dipartimento, budget), l attaccamento all azienda, l atteggiamentodella direzione generale, la valutazione delle iniziative del sindacato e il giudizio sull ospedale e sulla viabilità a un anno dall apertura. Alla fine si sono ritrovati sotto la finestra della direzione del Sant Anna per cantargliene quattro. Un corteo improvvisato (e indignato) di dipendenti in divisa, preceduto da uno striscione e contrassegnato dalle bandiere della Fp-Cgil. Nella vicina aula magna il sindacato aveva incontrato gli iscritti per fare il punto ad un anno dall apertura (l 8 maggio scorso), dodici mesi in cui si è spesso registrata la soddisfazione dei ricoverati per la situazione logistica, migliorata rispetto al vecchio S. Anna, assieme al malcontento però di visitatori e dipendenti. «La sanità non è una catena di montaggio. Qui purtroppo si naviga a vista», ha esordito Marco Blanzieri (Cgil-Sanità), sintetizzando le lamentele emerse in assemblea. Situazioni, talvolta paradossali, che sono state riassunte in una successiva conferenza stampa. «Intanto chiediamo all azienda ospedaliera - ha detto Blanzieri - di sottoscrivere il protocollo degli appalti, che contiene precisi riferimenti
alle condotte da tenere in materia di subappalti e di etica amministrativa». Ma è solo il primo assaggio amaro sul tavolo delle questioni irrisolte. Sotto accusa è finito di nuovo il contratto di affidamento dei servizi in project financing al consorzio Prog.Este. «Quelle attività sono gestite in maniera diversa rispetto al passato - ha ricordato Blanzieri - La percezione di un peggioramento della qualità, in particolare rispetto ai grandi comparti di logistica e manutenzione, è chiara. I trasporti interni sono gestiti in parte dai privati e in parte da personale ospedaliero che così viene sottratto alle funzioni di assistenza. Sappiamo che il S. Anna ha avviato cause legali. Oggi in ospedale quello che si rompe o non funziona (come le porte della camera calda del pronto soccorso) frequentemente non viene sostituito». Senza contare le perdite d acqua, la rottura dei pannelli del controsoffitto, la caduta di liquami in pronto soccorso. «In anatomia patologica i tubi dove scorre un reagente si sono fusi e ora sono i lavoratori a dovere trasportare la sostanza», ha aggiunto Blanzieri. Il disagio accomuna «tutte le professioni sanitarie»: infermieri, fisioterapisti, ostetriche, tecnici di radiologia e laboratorio, oss, un blocco da 1400 addetti. Tra i dipendenti e la direzione «non c è confronto». Come è accaduto con il progetto di trasferimento di 110 posti letto per gli accorpamenti estivi, «poi ridotti a 40 - ha ricordato Blanzieri - sulla base di una proposta delle Rsu che coinvolge nei movimenti un numero inferiore di unità operative». Ma, ha ricordato Michela Venturi, della Rsu-Cgil, «non sono ancora state definite le addizioni di personale necessarie per lavorare in sicurezza nei reparti (chirurgie) dove crescerà il numero dei ricoverati». Patrizia Nardini (Rsu-Cgil) ha sottolineato che con il trasloco «ci siamo portati dietro aspettative positive che poi hanno trovato poco riscontro. Nella piastra operatoria è stato adottato un regolamento mai applicato e i problemi organizzativi si riflettono sull attività di tutto il personale». Davide Cavedagna, Rsu-Cgil, aggiunge che «per snellire i tempi di attesa avevamo anche proposto il raddoppio notturno dei tecnici di radiologia». Cristiano Zagatti (Fp-Cgil) ha annunciato che «stiamo cercando di portare le questioni sul tavolo delle istituzioni, compreso quello del sindaco». Presto saranno distribuiti volantini nei mercatini e sarà indetta un assemblea cittadina. «Tra i nodi ancora non sciolti - ha concluso Blanzieri - c è la tutela della privacy». De Franceschi: Cona, un pozzo senza fondo «Ormai è ufficiale: l ospedale di Cona è un pozzo senza fondo, che continua a succhiare risorse al S. Anna, struttura ormai abbandonata a se stessa nonostante le promesse. A beneficio di chi? Pur di giustificare il più grande investimento fallimentare della sanità emiliano romagnola, Cona continua a erodere i già pochi fondi giacenti per l adeguamento dell ex ospedale di Ferrara a struttura operativa». Un altro colpo, commenta il consigliere regionale del M5S Andrea De Franceschi, per il progetto della Città della Salute, poliambulatorio che avrebbe dovuto insediarsi nell ex anello del S. Anna, in corso Giovecca. Notizia di ieri, spiega De Franceschi, «è che 1.044.592,44 euro è stato sottratto dalla voce adeguamento spazi per attività sanitaria, per coprire le spese di trasferimento server ( completamento sala server ospedale di Cona ). Alla mia domanda sul perché non fosse stata preventivata questa spesa, mi sono sentito rispondere (in commissione, ndr) semplicemente che la costruzione del nuovo polo sta costando più del previsto». La conclusione di De Franceschi è che «55 mila mq e 10 milioni di euro sono stati buttati al vento. O meglio: lasciati alla mercé della speculazione edilizia. Una parte dell ex ospedale infatti, è già stata ceduta a una riconversione ad uso residenziale. Non mi riesce difficile immaginare che la stessa sorte toccherà all area dell ex edificio, soprattutto considerando
che il costo complessivo della riqualificazione sarebbe di 35 milioni (25 se togliamo il già avvenuto acquisto dell edificio) che la Regione non ha». Soldi necessari anche per sanare, nell ex S. Anna, i danni del sisma. Intanto in consiglio comunale Ppf, Lef, Fli e Lega chiedono un incontro con la direzione dell azienda territoriale per chiarire il destino del sito. Cura Zamboni, per Comi chiesto il processo Una battuta al veleno pronunciata davanti ai microfoni della trasmissione Report, condotta su Rai3 da Milena Gabanelli. Un attacco alla professionalità del dottor Fabrizio Salvi, uno dei medici più attivi nel lancio della sperimentazione sul legame fra Ccsvi (insufficienza venosa cronica cerebro-spinale) e sclerosi multipla, coordinata a livello nazionale dal professore ferrarese Paolo Zamboni. Salvi ha reagito querelando e ora la procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per Giancarlo Comi, professore del San Raffaele di Milano e presidente della Società italiana di neurologia, accusato di aver diffamato durante una puntata di Report proprio Fabrizio Salvi, suo collega medico e neurologo come lui. La cura sperimentale, legata al nome del chirurgo ferrarese Paolo Zamboni suscita da tempo un vivace e spigoloso dibattito in ambito scientifico. Questo era il tema del servizio di Report. Comi espresse la propria contrarietà al metodo proposto da Zamboni e Salvi dicendo tra l altro: «Salvi non è un neurologo, è un pervertito a quest idea e non è un neurologo». E proseguì, tra il dialetto e l inglese: «È un brav fiol, that s all (un bravo figlio, tutto qui), scientificamente inesistente». Per quell attacco Salvi ha ottenuto, il 19 aprile, l esclusione del professor Comi dalla commissione ministeriale per l abilitazione alle funzioni di professore universitario di prima e seconda fascia, per la quale è candidato. Nel frattempo è scattata la querela. Il pm Claudio Santangelo nei giorni scorsi ha inviato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Comi per diffamazione aggravata da mezzo stampa. Pinelli e Ricciarelli, incarichi cessati Non lavorano più al S. Anna. Lui, Marino Pinelli, è stato il responsabile del progetto Cona, lei, Anna Ricciarelli, l architetto coinvolto nella sua progettazione. Lei era stata contestata per i compensi (90mila euro l anno), lui è stato condannato in primo grado nel processo sugli appalti dell ospedale. Ospedale, il Comune si muova» BONDENO Dopo il terremoto del maggio 2012, la gente di Bondeno è costretta a fare mezza provincia per una banale visita di controllo. Del referto della verifica strutturale dell immobile, da parte della commissione tecnica regionale, non vi è traccia. «E l amministrazione comunale? Pensa a fare campagna elettorale afferma Giovanni Nardini del Pd raccoglie firme, pensa a manifestare davanti alla Regione. È in questo modo che si pensa di garantire il diritto alla salute dei cittadini di Bondeno?». Secondo il consigliere Pd esistono tre grandi temi da affrontare. «Il primo è che dal terremoto la gente di Bondeno e di buona parte dell Alto Ferrarese spesso deve fare il giro di mezza provincia per fare un esame o una visita di controllo: qualche pensionato è dovuto andare all ospedale del Delta per una banale visita specialistica. Il secondo problema osserva Nardini è che, dopo la verifica, a fine novembre, da parte della commissione tecnica
regionale incaricata di verificare le condizioni del Borselli, a distanza di cinque mesi non vi è ancora un rapporto ufficiale sulle condizioni dell immobile e sulla possibilità del suo pieno recupero. Cosa si sta aspettando? In questi mesi, tutti noi abbiamo bisogno di certezze per il futuro: se sarà necessaria una nuova struttura bisogna attivarsi immediatamente e non perdere altro tempo. Infine, vi è ciò che vuole fare il Comune. Il sindaco vuole fare polemiche o ragionare seriamente su quali servizi dovranno essere presenti al Borselli? Aspettiamo di capire cosa uscirà dalla conferenza socio-sanitaria, che a febbraio 2012 aveva stabilito la riqualificazione del plesso mantenendo i servizi in essere e introducendo la casa della salute. Molto di più di quanto presente prima del terremoto. Perché, allora, il sindaco, che ora accoglie con favore l ipotesi di una nuova struttura, afferma che la casa della salute rappresenta una perdita di servizi rispetto al passato? Non si può aspettare oltre. Spero che sul tema della salute non vi siano posizioni fuori dalla realtà da spot elettorale, ma si pensi esclusivamente, in base a dati tecnici e sanitari, al diritto alla salute dei cittadini».