MAROCCO. A cura di: Ambasciata d'italia - MAROCCO. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it



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A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero www.infomercatiesteri.it

INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

PERCHE' PERCHÈ Mercato in crescita Stabilita' politica economica e sociale. Forte impegno dei governi marocchini volta al raggiungimento di una stabilita' macroeconomica Apertura al commercio mondiale. Infrastrutture di livello internazionale Mercato in crescita L'economia marocchina si è caratterizzata negli ultimi anni per una crescita costante (+ 4,4 % nel 2013), bassa inflazione (+ 1,9 % nel 2013), costo del lavoro contenuto ed un ampio grado di apertura agli scambi internazionali (accordo di libero scambio con gli USA nel 2005 ed accordi di liberalizzazione nei prodotti industriali ed agricoli con l?ue nel 2008, oltre a FTA con Emirati Arabi, Turchia, Tunisia, Egitto, Giordania). Stabilita' politica economica e sociale. che vivono nelle baraccopoli in zone urbane dotate di trasporti e di servizi. Il governo ha messo in opera programmi mirati alla riduzione dell'esclusione sociale in modo particolare delle fasce rurali meno abbienti, focalizzando i suoi interventi sul miglioramento dell'istruzione pubblica, delle prestazioni sanitarie, e degli alloggi, ricollocando le popolazioni Forte impegno dei governi marocchini volta al raggiungimento di una stabilita' macroeconomica forte impegno dei Governi marocchini volto al raggiungimento di una stabilita' macroeconomica. Il Marocco, in linea generale, gode della fiducia degli organismi internazionali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale oltre che degli organismi finanziari a livello regionale come Banca Africana degli Investimenti. Apertura al commercio mondiale. Il Marocco ha sottoscritto numerosi accordi commerciali regionali ed accordi di libero scambio con l'unione Europea e gli Stati Uniti. Gode della posizione di Statuto Avanzato, concesso a suo tempo dalla UE. Infrastrutture di livello internazionale Da circa un decennio, il Marocco ha lanciato dei programmi volti ad elevare le proprie infrastrutture a livello internazionale. Nel 2007 e' stato inaugurato il porto di Tangeri Med, con una capacita' di 3 milioni di containers. Anche la rete stradale ed autostradale e' soggetta ad un piano di ammordernamento ed estensione cosi come la rete ferroviaria ed aeroportuale. Dal punto di vista industriale e di logistica sono aumentate anche le piattoforme integrate e le zone franche. Ultimo aggiornamento: 08/12/2014 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Monarchia costituzionale 458.730 kmq arabo (ufficiale) - francese islam (religione di Stato) + libertà di culto dirham Ultimo aggiornamento: 07/05/2013 1

DOVE INVESTIRE Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Costruzioni Prodotti della metallurgia Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Prodotti delle altre industrie manufatturiere Prodotti dell'agricoltura, pesca e L'agricoltura rappresenta uno dei pilastri del PIL marocchino. silvicoltura Si tratta di un settore molto vulnerabile a causa di fattori climatici avversi che possono avere un impatto negativo sul raccolto annuale. Tuttavia esso beneficia da alcuni anni di una politica di investimenti (Piano Marocco Verde) volta a modernizzare il comparto agricolo (dotandolo di macchinari, attrezzature, impianti di irrigazione goccia a goccia, impianti fotovoltaici laddove non vi è un serivizio di erogazione di energia elettrica) e formare cooperative agricole (oltre alle grandi tenute agricole già esistenti) che siano in grado di offrire una gamma di prodotti esportabili diversificati e rispondenti alla domanda estera. Costruzioni Il settore dell'edilizia è in auge da vari anni per soddisfare il bisogno di alloggi sia popolari che per la classe medio-alta, residenziali e turistici. Secondo il piano governativo, dovranno sorgere in futuro moltissime città nuove per rispondere sia all'aumento demografico che alla ricollocazione degli abitanti che vivono attualmente ai margini delle grandi città in alloggi piuttosto poveri ed insalubri. Nei pressi della capitale (a 20 km ad est) è sorta la città nuova di Tamesna che prevede una fase di ampliamento. Tra Mohammedia e Casablanca dovrebbe sorgere la città nuova di Zenata che ospiterà infrastrutture commerciali, ricreative/culturali, sanitarie (ospedale), educative (università), ed alloggi di standard medio-alto in grado di ospitare 400.000 abitanti. Il Ministero competente nella pianificazione urbana è il Ministero dell'habitat. Prodotti della metallurgia Il fabbisogno di prodotti metallurgici in questo paese è in aumento e le imprese presenti sul territorio sono di grandi dimensioni con un fatturato importante. Potrebbero svilupparsi forme di partenariato sia con le imprese italiane di questo settore sia con quelle che forniscono impianti e macchinari per l'industria metallurgica. Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi L'elettronica, la produzione di componenti per l'informatica, l'ottica e gli apparecchi elettromeccanici costituiscono assieme all'aeronautica uno dei settori di punta di questo paese. Purtoppo a parte la STMicrolectronics di Bouskoura non vi sono altre imprese di capitali italiani (o misti) presenti in questo paese. Prodotti delle altre industrie manufatturiere Il Marocco è un paese, tra l'altro, mediamente ricco in risorse minerarie (fosfati, carbone, piombo, argento, oro, zinco, cobalto, ecc). Il governo ha sempre puntato su un' industria manifatturiera per la trasformazione delle materie prime in prodotti locali destinati sia al consumo interno che all'esportazione. L'industria tessile rappresenta una delle principali attività del settore manifatturiero (34%) del paese ed assorbe il 42% della madopera locale. Considerando che la concorrenza asiastica e di altri paesi è molto difficile da superare, e data la vicinanza con l'europa, l'industria sta dedicandosi sempre piu' al fast fashion. Segue l'industria agroaalimentare i cui prodotti (biscotti, bevande, conserve alimentari, prodotti a base di latte, pesce, crostacei, trasformazione di frutta, ortaggi) vengono anche esportati all'estero. Molto importanti risultano essere sia l'industria farmaceutica (in termini di dimensioni di imprese e di volume d'affari quella marocchina si colloca al terzo posto nel continente africano dopo l'africa del Sud e l'algeria) che l'industria automobilistica (che vede investimenti esteri diretti come la Renault) i cui prodotti vengono esportati in Europa e in tutto il mondo. L'industria 2

automobilistica si avvale di un insieme di PMI marocchine che producono parti, componenti elettronici ed accessori per l'abitacolo. L'industria chimica, parachimica ed elettronica ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi 10 anni con un impatto positivo in ambito lavorativo-sociale con l'assunzione di personale qualificato. Nel settore dell'elettronica e dei componenti elettronici, il paese dapprima importatore è diventato un notevole importatore. Ultimo aggiornamento: 22/11/2013 3

COSA VENDERE Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Prodotti della metallurgia Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Prodotti delle altre industrie manufatturiere Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Sono state inserite le aziende con il maggior volume d'affari (di solito si tratta di aziende molto grandi o grandi ed di peso nell'economia locale). Prodotti della metallurgia Sono state inserite le aziende con il maggior volume d'affari (di solito si tratta di aziende molto grandi o grandi e di peso nell'economia locale). Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Sono state inserite le aziende con il maggior volume d'affari (di solito si tratta di aziende molto grandi o grandi e di peso nell'economia locale). Prodotti delle altre industrie manufatturiere Sono state inserite le aziende con il maggior volume d'affari (di solito si tratta di aziende molto grandi o grandi e di peso nell'economia locale). Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Sono state inserite le aziende con il maggior volume d'affari (di solito si tratta di aziende molto grandi o grandi e di peso nell'economia locale). Ultimo aggiornamento: 12/11/2013 4

OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Gli sconvolgimenti che hanno interessato la sponda sud del Mediterraneo nella primavera del 2011 hanno avuto in Marocco l effetto di favorire un importante avanzamento del sistema democratico, sia sotto il profilo istituzionale che politico. Le manifestazioni giovanili, di consistenza più contenuta che negli altri Paesi del nord Africa, hanno ricevuto risposta immediata nel discorso del Re del 6 marzo, con il quale Maometto VI ha enunciato l urgenza di un aggiornamento della Costituzione in senso ancor più democratico ed aperto alla partecipazione dei cittadini. Ne è nata una breve, ma intensa, stagione di consultazioni ad ampio raggio con tutti i partiti politici (inizialmente presi quasi alla sprovvista dalle anticipazioni del sovrano), e le organizzazioni della società civile, che si è conclusa con il referendum popolare del 1 luglio 2011, che ha approvato la nuova Costituzione. Essa segna un rafforzamento dell autonomia del governo (divenuto responsabile verso il Parlamento), maggiori competenze legislative al Parlamento, nuove più chiare funzioni agli organi costituzionali di controllo, a cominciare dal Consiglio Costituzionale, e riconoscimento del carattere costituzionale degli impegni internazionali in materia di rispetto dei diritti umani. Lo sbocco moderato della primavera araba in Marocco si spiega con il carattere già consolidato della democrazia nel Paese (che conosce dall Indipendenza il multipartitismo e l alternanza al potere), ma anche con il ruolo storico e indiscusso della monarchia come elemento fondante ed equilibratore dello Stato (anche per la valenza religiosa di Protettore dei credenti che il Re unisce nella sua persona a quella di Capo di Stato), e soprattutto si spiega con lo spirito innovatore e aperto del Re Maometto VI. Tenute all insegna della nuova Costituzione, e della spinta al rinnovamento anche politico che essa ha implicato, le elezioni del novembre 2011 hanno visto la vittoria del PJD, il Partito Giustizia e Sviluppo, formazione islamista precedentemente all opposizione, che per molti è apparsa soddisfare, meglio degli altri partiti tradizionali, l anelito di giustizia e di benessere delle categorie più povere della popolazione. Abdelilah Benkirane, segretario generale del Partito, grande comunicatore e spirito moderato, è stato incaricato dal Re, in quanto leader della formazione di maggioranza relativa (secondo il dettato della nuova Costituzione), di formare un governo, necessariamente di coalizione. Egli è riuscito così a raccogliere, a fianco del suo partito, il Partito nazionalista storico di centro Istiqlal, il Partito Popolare Socialista PPS (erede del partito comunista marocchino) e il Movimento Popolare MP, partito di radici popolari soprattutto berbere. In carica da gennaio 2012, il governo si è accinto a realizzare una serie di riforme urgenti, da quella della Giustizia a quelle della Sanità e dell Istruzione, cercando al tempo stesso di affermare una maniera nuova di governare, dichiarata come più consona allo spirito della nuova costituzione in quanto alla ricerca di una coerenza interna ed una maggiore trasparenza di amministrazione. I risultati sono stati piuttosto limitati e, a seguito della crisi innescata all'inizio del luglio scorso dalle dimissioni presentate dai Ministri del secondo maggiore partito della coalizione "Istiqlal", è stato formato nell'ottobre 2013 un nuovo Governo (Benkirane II) con l ingresso del partito RNI (Rassemblement National des Independants) nella nuova maggioranza governativa. Ultimo aggiornamento: 21/11/2013 RELAZIONI INTERNAZIONALI La politica estera marocchina si muove lungo direttrici tradizionalmente moderate e rivolte all'occidente : il rapporto con l Europa e con gli Stati Uniti costituisce un riferimento essenziale. Con Washington le relazioni sono rafforzate sul piano economico da un Accordo di libero scambio e sul piano politico da un Dialogo strategico rafforzato che ha avuto la sua prima sessione il 13 settembre 2012. Con l Europa le relazioni sono strettissime, scandite dallo Statuto Avanzato di Associazione, in continua evoluzione, verso forme di convergenza sempre più accentuate. E un processo dialettico e non privo di alti e bassi, ma proprio attraverso le difficoltà esso conferma la forte volontà marocchina di non abbandonare lo sforzo per aderire sempre più ai principi e alle regole europei. Le relazioni con il mondo arabo si distinguono negli ultimi anni per il tentativo di incidere maggiormente sulle situazioni di crisi, assumendo posizioni anche coraggiose: ad esempio il Marocco ha ospitato la prima riunione ministeriale dei Paesi della Lega Araba e, a dicembre 2012, una riunione degli Amici della Siria. L essere uscito indenne dalle rivolte della primavera araba ha ulteriormente rafforzato l immagine e la stima di cui gode il Regno tra le monarchie del Golfo. La visita del Re nei Paesi del Golfo (ottobre 2012) ha confermato la solidita' di tali rapporti, che fruttano al Marocco un notevole sostegno finanziario. La proiezione del Marocco verso i Paesi dell Africa, si va qualificando sempre più in termini di cooperazione economica e politica (il Marocco ha più di 500 accordi di cooperazione con i Pesi africani e le sue imprese sono presenti in più di 25 Paesi del Continente). Maometto VI ha riservato la maggior parte delle sue rare visite all estero ad alcuni Paesi dell Africa subsahariana. La questione del Sahara Occidentale è la questione centrale della politica estera marocchina, la questione nazionale, sulla quale 5

non esistono tentennamenti o distinguo nell arco politico e nell opinione pubblica del Paese. Il Marocco ritiene il suo Piano per un autonomia molto ampia, corredata di organi di governo e partecipativi, la via per una soluzione dell annosa controversia, soprattutto dopo i tentativi (finora non riusciti) delle Nazioni Unite di ottenere il consenso delle Parti per l organizzazione di un referendum per l autodeterminazione del popolo saharoui. La grave crisi che interessa la regione del Sahel (Mali) ed i pericolosi elementi di destabilizzazione e di minaccia terroristica e criminale che la caratterizzano, sono fattori che, a parere del Marocco, dovrebbero indurre le Parti del conflitto del Sahara Occidentale ad affrettare il cammino verso il raggiungimento consensuale di una sua soluzione definitiva. Ultimo aggiornamento: 15/01/2014 6

OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Il Marocco è un paese a reddito medio che si colloca al 61 nella graduatoria delle economie mondiali, con un PIL di 107,1 miliardi di dollari nel 2014[1]. Secondo i dati dell ultimo censimento demografico, la popolazione è di oltre 33 milioni di abitanti,[2], di cui circa il 60% vive nei grandi agglomerati urbani del Paese: Casablanca, la capitale Rabat, Marrakech, Fes, Tangeri. Nel corso dell ultimo decennio, il Marocco registrato tassi di crescita economica piuttosto sostenuti: +4,4% in media nel periodo 2000-2013 e +2,4 % nel 2014. Nonostante la perdurante stagnazione dell Unione Europea, primo partner economico del Regno, si prevede nel 2015 un ulteriore espansione dell economica marocchina, con un aumento del PIL pari al 4,8% nel 2015, secondo le stime della Banca Mondiale. La crescita reale del PIL nell anno in corso potrebbe risultare anche maggiore, dati i risultati consuntivi relativi al primo semestre 2015: +4,3% del PIL (Note de Conjoncture, Haut Commissariat au Plan). Ciò è dovuto principalmente alla straordinaria produzione del settore agricolo di quest anno (+12,9% del valore aggiunto nel primo trimestre 2015 rispetto al primo trimestre del 2014), che si riflette positivamente sui consumi interni, e alla forte contrazione a livello internazionale del prezzo del petrolio e delle principali materie prime. Il tasso di crescita dell economia marocchina si prevede rimanga sempre ben superiore al 4% negli anni a seguire, fino a raggiungere il +5% nel 2019, grazie all intensificazione dei legami economici con i paesi del Golfo e dell Africa Subsahariana e all attesa ripresa economica dell euro-zona, con il conseguente incremento delle esportazioni, del flusso degli IDE, degli introiti del turismo e delle rimesse degli emigranti. L economia del Paese, tuttavia, risulta essere ancora fortemente dipendente dalle rimesse degli immigrati[3] (7% del PIL)[4] e dall aleatorio andamento del settore primario e agro-alimentare. Nel complesso, il settore primario contribuisce per il 14% del PIL e impiega il 40% della popolazione attiva a livello nazionale e il 75% nelle zone rurali. A causa di questa dipendenza dal settore primario, il Marocco risulta vulnerabile in relazione a fattori aleatori quali la pluviometria, la contrazione del prezzo dei beni alimentari e l aumento del costo dell energia. Il settore secondario, in forte crescita, specialmente aree di recente sviluppo quali aeronautico, automotive[5] ed elettronico) rappresenta il 24,9% del PIL, il terziario il 61,1% e impiega circa il 40% della popolazione attiva. Il tasso di inflazione registrato negli ultimi anni è stato molto contenuto (+ 0,4 % nel 2014) e si prevede si manterrà a livelli moderati anche nell immediato futuro (+1,6 nel 2015, +1,8% nel 2016)[6], come conseguenza del ribasso nel prezzo del petrolio e della contrazione delle importazioni di beni alimentari dovuta all eccezionale produzione agricola 2014-15. [1] Fonte: World Development Indicators Database, World Bank, luglio 2015). [2] A settembre 2014 gli abitanti sono 33.762.036, oltre a 86.206 stranieri, con un tasso di crescita dell 1,25% annuo. [3] Oltre 4,5 milioni di marocchini sono residenti all estero, di cui 3 milioni in Europa, secondo le stime del Ministero dell Interno. [4] Quasi 60 miliardi di dirhams (oltre 5,7 milioni di dollari) nel 2014. [5] Il Marocco è il secondo produttore africano nel settore automotive, con un fatturato annuo di 5 miliardi di euro, grazie principalmente alle due fabbriche Renault già presenti a Casablanca e Tangeri ed è destinato a crescere ulteriormente con l insediamento della nuova fabbrica della Peugeot a Kenitra, operativa dal 2019. [6] Previsioni EIU. Ultimo aggiornamento: 07/09/2015 POLITICA ECONOMICA Tra i settori produttivi maggiormente all attenzione del Governo, si annoverano infrastrutture, edilizia popolare, agricoltura (nel quadro del programma Maroc Vert finanziato anche dalla Banca Africana di Sviluppo), e pesca (Programme Halieutis). Rabat mira inoltre a sviluppare un industria estrattiva non limitata al settore dei fosfati, e ad avviare attività di ricerca di petrolio e gas naturale. Oltre 30 compagnie appartenenti al settore energetico hanno avviato attività di esplorazione sia on-shore che off-shore. Notevole importanza viene attribuita allo sviluppo delle energie rinnovabili, allo scopo di ridurre la dipendenza energetica del Paese. Per sviluppare 6000 MW di capacità addizionale da fonti rinnovabili, Rabat ha avviato due iniziative: il programma Wind/Hydro and Rural Electrification Programme, volto a favorire la sicurezza energetica, la produzione e distribuzione di energia elettrica, e la diminuzione di emissioni di Co2 ; il Piano Solare, per la realizzazione di numerosi impianti fotovoltaici, anche col sostegno della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo e della Global Environmental Facility della Banca Mondiale, impegnate ad erogare rispettivamente 200 e 97 milioni di USD. 7

Oltre al settore energetico, il Governo si prefigge di modernizzare il settore finanziario (nutrendo l aspirazione di trasformare Casablanca in un centro finanziario per tutto il continente africano) e quello delle grandi opere infrastrutturali. Il FADES (Fondo Arabo di Sviluppo Economico e Sociale) ha finanziato la seconda tranche dei lavori di ampliamento del porto di Tangeri Mediterranée 2, con l obiettivo finale di ospitare - a conclusione dei lavori entro il 2015-8 milioni di container l anno ed elevare la futura piattaforma portuale tangerina a luogo di riferimento sia per la sponda sud del Mediterraneo che per il continente africano. E inoltre in fase di avvio il progetto di realizzazione di un secondo importante porto merci a Nador. Ulteriore volano di crescita è il turismo, che ha sperimentato incoraggianti incrementi dei flussi provenienti soprattutto dall Europa, e in particolare dall Italia, grazie alla contestuale flessione di alcuni mercati concorrenti (Tunisia ed Egitto) a seguito degli eventi della Primavera araba. Le Autorità marocchine considerano essenziale l integrazione nel contesto economico internazionale; Rabat ha aderito all Accordo di Agadir, concluso Accordi di libero scambio con Turchia ed USA (quest ultimo entrato in vigore nel gennaio 2006), e ha deciso di far parte dell Area di Libero Scambio Euro-Mediterranea dal 2012. Prosegue quindi la politica di smantellamento tariffario concordata con l Unione Europea, primo partner commerciale del Marocco, di cui assorbe quasi il 60% del commercio estero. Altrettanto significativa la presenza economico-finanziaria dei Paesi del Golfo, sia sotto forma di investimenti che di crediti. Ultimo aggiornamento: 07/09/2015 8

INDICATORI MACROECONOMICI 2011 2012 2013 2014 2015 2016 PIL Nominale (mln ) 71.525 75.545 81.312 83.068 77.172 77.939 Variazione del PIL reale (%) 5 2,9 4 2,4 48 4,1 Popolazione (mln) 32,3 32,6 33 33,5 34 34,4 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 5.062 5.246 5.440 5.831 6.185 6.436 Disoccupazione (%) 8,9 9 9 9,7 9,4 9,4 Debito pubblico (% PIL) 64,7 70,1 73 73,3 73,1 73,8 Inflazione (%) 0,9 1,3 1 0,4 1,6 1,8 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 2,1 2 1,8 1 3,4 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 07/09/2015 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 9

BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2012 2013 2014 Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale 2.081 mln. 16.790 mln. 14.979 mln. 5,5 % 3,9 % PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) FRANCIA 39 FRANCIA 3.594,8 SPAGNA 3.295 SPAGNA 30 SPAGNA 3.166,05 FRANCIA 3.071 BRASILE 10 BRASILE 1.002,52 BRASILE 689 Italia Position:6 3 Italia Position:5 634,29 Italia Position:4 644 Merci (mln. ) 2012 2013 2014 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 8,12 2.876,02 6.613 Prodotti delle miniere e delle cave 1,8 1.314,05 6.843 Prodotti alimentari 25,64 545,66 28.529 Bevande 8 nd 757 Tabacco 3,3 24,59 0 Prodotti tessili 12,4 178,3 120.496 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 22,17 2.534,63 18.168 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 21,26 287,48 26.561 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1,88 59,55 11.062 Carta e prodotti in carta 7,51 73,43 35.416 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,64 nd 235 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 26,21 121,83 120.879 Prodotti chimici 31,73 1.095,71 115.833 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 22,19 81,68 9.017 Articoli in gomma e materie plastiche 17,73 24,46 72.473 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 11,54 878,22 66.055 Prodotti della metallurgia 42,33 163,83 61.860 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 20,21 112,75 65.667 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 15,46 419,42 25.622 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 27,93 16,67 141.503 Macchinari e apparecchiature 92,29 49,46 286.649 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 32,28 945,68 77.384 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 14,25 705,54 28.500 Mobili 10,49 65,01 33.557 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 16,61 520,6 45.223 Altri prodotti e attività 8,29 nd 9.803 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e ICE. 10

IMPORT Import 2012 2013 2014 Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale 1.021 mln. 34.538,18 mln. 30.184 mln. 1 % 3,4 % PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) SPAGNA 50 SPAGNA 4.677 SPAGNA 4.045 FRANCIA 48 FRANCIA 4.465 FRANCIA 4.014 CINA 25 nd nd CINA 2.294 Italia Posizione: 7 19 Italia Posizione: 6 1.844 Italia Posizione: 7 1.411 Merci (mln. ) 2012 2013 2014 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 16,03 1.404,74 14.834 Prodotti delle miniere e delle cave 94,9 490,45 31.616 Prodotti alimentari 31,27 1.031,37 165.702 Bevande 1,78 42,78 178 Tabacco 2,78 108,5 0 Prodotti tessili 7,92 5.707 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 15,57 654,46 95.042 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 11,02 146,5 48.821 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 3,78 120,14 9.329 Carta e prodotti in carta 7,77 436,42 1.302 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,58 94,56 25 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 13,53 432,38 22.566 Prodotti chimici 45,17 723,07 31.612 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 25,53 457,25 402 Articoli in gomma e materie plastiche 10,8 434,58 3.113 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 4,68 475,63 1.879 Prodotti della metallurgia 40,11 1.470,35 26.922 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 8,15 nd 1.473 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 29,72 176,31 865 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 17,41 452,27 87.342 Macchinari e apparecchiature 30,38 2.800,98 4.459 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 31,5 146.596 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 7,32 60 Mobili 2,06 132 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 11,35 1.206 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 3,37 0 Altri prodotti e attività 11,83 4.233 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e ICE. OSSERVAZIONI Note: i punti indicano la separazione della cifra dalla sua parte decimale 1) Importazioni del Marocco dal mondo: il terzo paese fornitore del Marocco è rappresentato dagli Stati Uniti d'america con 2593 milioni di euro. La scelta dei paesi a tendina non contempla la voce "Stati Uniti d'america"; L Italia risulta al sesto posto fra i fornitori del Marocco dopo Cina e Arabia Saudita. 2) I tassi di crescita piuttosto che le previsioni di crescita sia delle importazioni che delle esportazioni del Marocco sono tratte dal documento intitolato "Tableau de bord des echanges exterieurs janvier-octobre 2014" dell'office des changes (schema dell'interscambio estero per il periodo gennaio-ottobre 2014 dell'ufficio dei Cambi). Le previsioni di crescita invece sono state reperite dal Country Report dell'economist Intelligence Unit. 11

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SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2012 2013 2014 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) -16.753-16.338-15.161 Saldo dei Servizi (mln. ) 3.656 4.136 5.578 Saldo dei Redditi (mln. ) -1.688-1.936-1.552 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) 7.473 7.640 6.266 Saldo delle partite correnti (mln. ) -7.311-6.493-4.869 Riserve internazionali (mln. ) 13.127 13.414 15.360 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 07/09/2015 13

INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 2,01 % % % 3,8 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 1,45 mln. mln. mln. 3.157 mln. nd % nd % 14

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 44,4 % % % 47,3 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 32,02 mln. mln. mln. 38.889 mln. nd % nd % OSSERVAZIONI 15

INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 0,18 % % 0,31 % 1,3 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 475,98 mln. mln. 255 mln. 334 mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) FRANCIA 46,78 CAMERUN 38,65 MALI 16,82 Italia Position:14 nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Settori (mln. )) 2011 2012 2013 2014 Prodotti delle miniere e delle cave 4,62 Manufatturiero 33,64 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 18,14 Chimica e prodotti chimici 2,25 Servizi 137,67 Servizi di informazione e comunicazione 16,1 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 3,25 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 2,85 Trasporto e magazzinaggio 5,97 Attività finanziarie e assicurative 70,91 Attività immobiliari 3,53 Attività professionali, scientifiche e tecniche 11,12 Altre attività di servizi 11,1 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD. 16

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) 2011 2012 2013 2014 Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 2,56 % % 3,18 % 10,9 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 1.847 mln. mln. 2.585 mln. 1.538 mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 2013 2014 FRANCIA 792,71 FRANCIA 839 EMIRATI ARABI UNITI 411,36 EMIRATI ARABI UNITI 439 SPAGNA 152,66 ARABIA SAUDITA 157 Italia Position:14 30,85 Italia Position:9 66,43 Settori (mln. )) 2011 2012 2013 2014 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 9,98 Prodotti delle miniere e delle cave 158,78 Manufatturiero 540,77 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 62,24 Prodotti tessili e abbigliamento 12,19 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 29,9 Chimica e prodotti chimici 23,17 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 121 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 14,37 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 110,93 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 1,6 Macchinari e apparecchiature 16,13 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 115,13 Altre industrie manufatturiere 17,4 Costruzioni 721 Servizi 1.590,3 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 150,35 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 24,62 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 151,74 Trasporto e magazzinaggio 26,82 Servizi di alloggio e ristorazione 226,51 Attività finanziarie e assicurative 251,53 Attività immobiliari 721,13 Attività professionali, scientifiche e tecniche 37,6 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD. 6,64 Investimenti diretti del Marocco all'estero - 2010 : OSSERVAZIONI Nel periodo considerato gli IDE marocchini sono stati diretti principalmente verso il continente africano (92,2%) L'europa (7,5%), le Americhe (0,3%) e gli Stati Uniti (0,3%). Nel dettaglio, nel continente africano, il paese che ha ricevuto la maggior quantità di investimenti marocchini è il Mali (141,39 milioni di euro), seguito dal Gabon (113,97 milioni di euro), dalla Costa d'avorio (79,26 milioni di euro) e dal Congo (51,57 milioni di euro). In Europa, la Francia si colloca al primo posto (26,66 milioni di euro: pari al 5,9% del totale investito in Europa) seguita dalla Svizzera (2,73 milioni di euro, pari allo 0,6% del totale), dalla Spagna (1,74 milioni di euro; pari allo 0,4% del totale), dal Belgio (1,43 milioni di euro; pari allo 0,3% del totale). 17

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MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 barite KT 0 769 0 0 piombo KT nd 43,8 0 0 zinco KT nd 90,1 0 0 19

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea 20

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 144 paesi 2012 2013 2014 Val (0-100) Pos. 148 paesi Val (0-100) Pos. 144 paesi GCI 4,1 70 4,1 77 4,2 72 Sub indici Requisiti di base (40 %) 4,6 68 4,6 69 4,7 57 Istituzioni (25%) 4,1 54 4,1 53 4,2 49 Infrastrutture (25%) 4,1 61 4,3 57 4,4 55 Ambiente macroeconomico (25%) 4,6 70 4,4 90 4,7 66 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,5 81 5,5 82 5,7 76 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 3,9 79 3,9 84 3,9 78 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 3,6 101 3,5 102 3,6 104 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,3 69 4,3 69 4,4 58 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 3,8 122 3,9 122 3,8 111 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4,1 63 4 69 4 69 Diffusione delle tecnologie (17%) 3,7 75 3,5 80 3,6 78 Dimensione del mercato (17%) 4,1 57 4,2 56 4,2 56 Fattori di innovazione e sofisticazione (10 %) 3,4 84 3,3 100 3,5 82 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,8 81 3,8 92 3,9 78 Innovazione (50%) 2,9 97 2,9 106 3,1 90 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 07/09/2015 Val (0-100) Pos. 184 paesi 2012 2013 2014 Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 186 paesi Indice di Liberta Economica 60,2 87 59,6 90 58,3 103 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati The Heritage Foundation Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 07/09/2015 OSSERVAZIONI L'indice è tornato nel 2013 al livello 59,6 corrispondente alla 90ma posizione nella graduatoria mondiale. Il processo di deciso miglioramento nella libertà economica ha subito una battuta d'arresto. Tra le sfide da superare c'è la lotta alla corruzione e una molto attesa riforma del sistema di giustizia. D'altro canto il Paese è impegnato ad integrare sempre più la propria economia sui mercati internazionali. L'economia si comporta relativamente bene nella libertà degli investimenti e degli affari e nell'attrazione di investimenti stranieri. Ultimo aggiornamento: 07/09/2015 21

INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi 2010 2012 Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI 3,9 75 4,1 64 Sub indici Accesso al mercato (25%) 3,6 112 3,6 107 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,6 112 3,6 64 Amministrazione doganale (25%) 4,1 57 4,4 51 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,5 44 4,6 39 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4,7 64 5,1 41 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 3,3 72 3,4 65 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,5 72 4 57 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 4,4 56 4,6 52 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 3,5 77 3,9 49 Disponibilita ed utilizzo dell'ict (33%) 2,8 83 3,4 84 Contesto business (25%) 4,3 66 4,4 55 Regolamentazione (50%) 3,8 62 4 48 Sicurezza (50%) 4,8 70 4,9 66 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 05/11/2013 2010 2012 Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 55,36 55,78 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 05/11/2013 22

FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2011 / 2012 2012 / 2013 2013 / 2014 Accesso al finanziamento 18,8 14,8 13,5 Aliquote fiscali 4,5 4,5 7,3 Burocrazia statale inefficiente 14,5 17,6 19,1 Scarsa salute pubblica 2,3 0,6 0 Corruzione 15,2 12,6 15,8 Crimine e Furti 4,3 1 0,7 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 3,4 7,1 3,5 Forza lavoro non adeguatamente istruita 8,2 11,6 7,9 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 7,9 4,3 4,1 Inflazione 4,2 0 0,2 Instabilita delle politiche 1,8 0,2 0,5 Instabilita del governo/colpi di stato 0,6 0 0 Normative del lavoro restrittive 6,3 6,3 8,2 Normative fiscali 3,3 2,4 8,2 Regolamenti sulla valuta estera 4,7 10,7 5,3 Insufficiente capacita di innovare 5,8 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 18/04/2013 23

INDICE DOING BUSINESS Val (0-7) Pos. 183 paesi 2012 2013 2014 Val (0-7) Pos. 185 paesi Val (0-7) Pos. 189 paesi Posizione nel ranking complessivo 94 97 87 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 93 56 39 Procedure - numero (25%) 6 6 5 Tempo - giorni (25%) 12 12 11 Costo - % reddito procapite (25%) 15,7 15,5 9,5 Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di una attivita - % reddito procapite (25%) 10,7 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 75 79 83 Procedure - numero (33,3%) 15 15 15 Tempo - giorni (33,3%) 97 97 97 Costo - % reddito procapite (33,3%) 234,6 220,2 218,2 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 107 92 97 Procedure - numero (33,3%) 5 5 5 Tempo - giorni (33,3%) 71 62 62 Costo - % reddito procapite (33,3%) 2,59 2,51 2.476,3 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 144 163 156 Procedure - numero (33,3%) 8 8 8 Tempo - giorni (33,3%) 75 75 60 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 4,9 5,9 5,9 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 98 104 109 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) 5 5 5 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) 3 3 3 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 97 100 115 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 7 7 6 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 2 2 2 6 6 6 Tasse (Posizione nel ranking) 112 110 78 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 17 17 6 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) 238 238 232 Tassazione dei profitti (33,3%) 49,6 49,6 25,2 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 43 47 37 Documenti per esportare - numero (33,3%) 6 6 5 Documenti per importare - numero (33,3%) 8 8 7 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) 11 11 11 16 16 16 Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) 449 440 595 Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) 739 725 970 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 89 88 83 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 510 510 510 Costi - % del risarcimento (33,3%) 25,2 25,2 25,2 Procedure - numero (33,3%) 40 40 40 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 67 86 69 Tempo - anni 1,8 1,8 1,8 Costo - % del valore della proprieta del debitore 18 18 18 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 18/04/2013 24

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ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Secondo i dati risultanti dalla SACE il rischio paese (in base alla classifica dell'ocse) è pari a 3 su di una scala che va fino a 7. Fonte: http://www.sace.it/grupposace/content/en/consumer/research/country_info Il Marocco mira a favorire l'accesso al credito delle PMI che costituiscono la maggioranza del suo tessuto industriale, in vista di migliorare l'offerta esportabile marocchina. In quasi tutti i settori esistono dei piani di sviluppo industriale (Plan Emergence Industrielle) accompagnati, ove applicabili, da agevolazioni o prestiti a tassi agevolati per incrementare sia lo sviluppo delle PMI che la qualità dei prodotti da esportare. Ultimo aggiornamento: 30/10/2013 26

RISCHI RISCHI POLITICI rischio politici e sociali. non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare rischio politici e sociali. Si prevede che la spesa pubblica resti alta nel breve periodo anche al fine di evitare proteste politiche e sociali legate a fattori di malcontento, quali il tasso di disoccupazione, la povertà, ecc. Il quadro generale di sicurezza del paese potrebbe peraltro risentire dell'instabilita' che attraversa la regione Sahel-Sahara. Fonte: EIU Economist Intelligence Unit Country report 23.10.2013 non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare non ci sono ulteriori rischi politici da segnalare Ultimo aggiornamento: 22/11/2013 27

RISCHI ECONOMICI Rischio del tasso di cambio Rischio del settore bancario Rischio Struttura economica Rischio del debito pubblico nd Rischio del tasso di cambio Si prevede che l'attuale sistema di tassi di cambio mantenga nel 2014 il dirham marocchino apprezzato leggermente contro un euro più debole. Le autorità continuano a rispondere con cautela ai ripetuti appelli del FMI per il passaggio ad un regime di cambio più flessibile. Rischio del settore bancario Il settore bancario ha beneficiato della regolamentazione prudente con prestiti non particolarmente redditizi e limitata esposizione diretta estera. L'indebitamento pubblico (richieste di prestiti alle banche) per finanziare un consistente deficit fiscale costituisce una delle maggiori preoccupazioni del governo. Il governo sarebbe incline ad ampliare le opzioni della finanza islamica. Rischio Struttura economica L'agricoltura è uno dei pilastri dell'economia marocchina ma putroppo il successo dei raccolti dipende ampiamente dalle condizioni climatiche. I disavanzi fiscale e della bilancia commerciale fluttuano in funzione dell'evoluzione dei prezzi delle materie prime, e le esportazioni dipendono in larga misura dalla domanda europea. Rischio del debito pubblico Il consistente disavanzo di bilancio (pari a 8% del PIL nel 2013) richiederà un ulteriore indebitamento pubblico sia mediante il ricorso al sistema bancario nazionale che ai mercati internazionali. Il governo ha ridotto leggermente le sovvenzioni su alcuni prodotti sensibili (il Fondo di compensazione è pari al 6,6% del PIL nel 2012). A settembre del 2013, vi è stato un leggero aumento dei prezzi dei carburanti calmierati. Le autorità hanno anche assunto un impegno con il FMI riguardante la futura legge finanziaria per il 2014 (sono previste la riforma dell'iva e di alcune esenzioni). nd nd Ultimo aggiornamento: 22/11/2013 RISCHI OPERATIVI Rischio operativo. Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Rischio operativo. Si raccomanda agli operatori economici di usare le opportune cautele sia dal punto di vista giuridico che economico al momento della conclusione di contratti economico-commerciali e/o di investimento, ad esempio rivolgendosi preventivamente a consulenti ed esperti di diritto e di economia di questo paese anche al fine di evitare possibili contenziosi e prevedendo, se del caso, il ricorso all arbitrato e, laddove possibile, formule di fideiussioni bancarie. Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare 28

Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Non ci sono particolari rischi operativi da segnalare Ultimo aggiornamento: 22/11/2013 29

RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW L'interscambio commerciale tra Italia e Marocco nel 2014 si è attestato alla cifra di 2,12 miliardi di euro, di cui 1,42 miliardi di export italiano e 0,7 miliardi di export marocchino, con una contrazione complessiva di circa il 3% rispetto all'anno precedente (export italiano -7,5%, export marocchino +7,4%). I dati ISTAT relativi ai primi 5 mesi del 2015 mostrano un'ulteriore flessione delle esportazioni italiane (-3,2%) e nel contempo un aumento delle importazioni del Marocco (+15%) rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. L'Italia è il 7 fornitore estero per il Marocco, con una quota del 5% nel 2014. Il Marocco è per l'italia il 46 cliente (0,4% delle nostre esportazioni) e il 59 fornitore (0,2% delle nostre importazioni). Gli investimenti italiani in Marocco rappresentano l'1% del totale dello stock di IDE 2004-13 ed il nostro Paese si colloca al tredicesimo posto nella graduatoria degli investitori esteri in Marocco.. Nella graduatoria degli IDE italiani all'estero, il Marocco si posiziona come segue: 41 paese in termini di numero di aziende partecipate, 31 per numero di addetti, 53 in termini di fatturato (dati Reprint a fine 2013). L'industria manifatturiera sssorbe gran parte degli investimenti italiani in Marocco (73% dei dipendenti). Il più importante investimento italiano in Marocco è quello di Italcementi Group, presente in Marocco attraverso Ciments du Maroc. La Ciment du Maroc, società quotata alla Borsa di Casablanca dal 1969, è il primo produttore di calcestruzxzo e il secondo produttore di cemento nel Paese. Ultimo aggiornamento: 11/09/2015 30

SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: Export italiano verso il paese: 2012 2013 2014 gen-mag 2014 gen-mag 2015 Totale 1.367 mln. 1.530,82 mln. 1.415 mln. 600 mln. 581 mln. Merci (mln. ) 2012 2013 2014 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 5,95 5,85 6.613 Prodotti delle miniere e delle cave 4,83 4,97 6.843 Prodotti alimentari 32,82 27,85 28.529 Bevande 0,69 0,7 757 Prodotti tessili 130,72 109,77 120.496 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 22,93 19,66 18.168 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 28,42 29,39 26.561 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 9,92 8,89 11.062 Carta e prodotti in carta 27,29 30,03 35.416 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 0,19 0,26 235 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 105,46 197,9 120.879 Prodotti chimici 120,93 131,72 115.833 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 7,78 9,23 9.017 Articoli in gomma e materie plastiche 59,25 69,55 72.473 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 55,9 60,51 66.055 Prodotti della metallurgia 75,05 77,99 61.860 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 69,64 65,92 65.667 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 23,02 22,43 25.622 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 131,25 136,82 141.503 Macchinari e apparecchiature 296,64 349,27 286.649 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 68,9 74,95 77.384 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 67,95 12,69 28.500 Mobili 32,86 36,29 33.557 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 42,36 37,93 45.223 Altri prodotti e attività 6,81 9,1 9.803 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. 31

IMPORT ITALIANO DAL PAESE: Import italiano dal paese: 2012 2013 2014 gen-mag 2014 gen-mag 2015 Totale 587 mln. 656,86 mln. 705 mln. 312 mln. 359 mln. Merci (mln. ) 2012 2013 2014 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 18,54 18,37 14.834 Prodotti delle miniere e delle cave 30,57 23,36 31.616 Prodotti alimentari 146,88 164,88 165.702 Bevande 0,41 0,12 178 Prodotti tessili 3,69 5,17 5.707 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 97,33 87,09 95.042 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 38,32 51,32 48.821 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 7,88 7,6 8.329 Carta e prodotti in carta 6,34 1,36 1.302 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 17 0,03 25 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 0 49,49 22.566 Prodotti chimici 50,22 31,31 31.612 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 0,39 0,34 402 Articoli in gomma e materie plastiche 2,65 2,9 3.113 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,33 1,21 1.879 Prodotti della metallurgia 5,77 14,17 26.922 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 0,51 0,51 1.473 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 1,18 0,93 865 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 71,5 74,43 87.342 Macchinari e apparecchiature 2,43 3,27 4.359 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 93,44 111,2 146.596 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0,29 0,13 60 Mobili 0,09 0,11 132 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 2,63 1,97 1.206 Altri prodotti e attività 5,77 5,44 4.233 Elaborazioni Ambasciata d Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI Il Paese offre all imprenditoria italiana numerose possibilità commerciali. Il Regno è politicamente stabile, anche se la persistente disoccupazione rappresenta un potenziale pericolo all equilibrio istituzionale. Esistono buone opportunità di partecipazione soprattutto nei settori ritenuti strategici nei piani economici del governo, quali l'energia rinnovabile e la protezione ambientale, la gestione dei rifiuti, l'approvvigionamento idrico e l edilizia abitativa e turistica. Il Marocco è,inoltre, caratterizzato da un elevata libertà economica e da una comunità imprenditoriale vivace.la Società per la cooperazione internazionale, così come le istituzioni finanziarie internazionali come la Banca mondiale, la Banca africana di sviluppo e la Banca europea per gli investimenti (BEI) sono coinvolte in una serie di progetti infrastrutturali. Opportunità di mercato per le imprese italiane del settore delle costruzioni (esclusi i servizi di ingegneristica) Settore Opportunità di mercato Industria marittima : Costruzione ed espansione dei porti, infrastrutture ed attrezzature per pontili Edilizia abitativa : Attrezzature per la produzione di prefabbricati Edilizia industriale : Componenti speciali per l impermeabilizzazione e la ventilazione Servizi per edilizia abitativa di lusso : Ascensori, impianti di aria condizionata (comprese soluzioni integrate, sanitari) Settore edile in generale : Macchinari per l edilizia, per i trasporti speciali, gru, escavatori ecc. 32