Blu Barilla. Rapporto di Sostenibilità 2008. Pantone 280



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Rapporto di Sostenibilità 2008

Blu Barilla Rapporto di Sostenibilità 2008 Pantone 280

BARILLA G. e R. Fratelli Società per Azioni con Socio Unico Sede Legale: Via Mantova 166 43122 Parma Capitale Sociale Euro 180.639.990,00= i.v. Codice fiscale e numero d iscrizione al Registro Imprese di Parma 01654010345 R.E.A. (Repertorio Economico Amministrativo) di Parma n. 169.146 PARTITA IVA 01654010345 Tel. +39 (0) 521 2621 Fax +39 (0) 521 262083 e-mail relazioniesterne@barilla.it www.gruppobarilla.it www.barillagroup.com A cura di Direzione Comunicazione Barilla in collaborazione con Fondaca Gruppo Operativo Sostenibilità Barilla Lamberto Prati - Comunicazione Federica Avanzini - Business Development Italia Giorgio Beltrami - Ricerca, Sviluppo e Qualità Enrico Cademartiri - Ricerca, Sviluppo e Qualità Emanuela Isi - Number 1 Lucio Moschella - Human Capital Umberto Panizzi - Internal Auditing Filippo Romanini - Human Capital Luca Ruini - Supply Chain Julia Schwoerer - Marketing Roberto Soresini - Amministrazione Alessandra Stasi - Human Capital Coordinamento editoriale MS&L Italia Progetto Grafico Armando Chitolina Fotografie Archivio Barilla Luca Rossi Marco Vasini Stefano Zardini Corbis Fotolitografia e Stampa Grafiche Step, Parma

Sommario 4 - Lettera della Presidenza 5 - Lettera dell Amministratore Delegato 6 - Profilo dell Azienda 9 - Il nostro approccio alla rendicontazione 11 - Nutrizione 12 - Benessere di tutti i giorni 14 - Prodotti per le esigenze specifiche delle persone 16 - Timeline e Obiettivi 19 - Filiera 20 - Partnership con i fornitori 22 - Standard 24 - Timeline e Obiettivi 27 - Ambiente 28 - Riduzione dell Impronta Ecologica 30 - Efficienza energetica 32 - Gestione delle risorse idriche 34 - Timeline e Obiettivi 37 - Risorse Umane 38 - Cura e sviluppo delle persone 42 - Responsabilità individuale e diffusa 44 - Timeline e Obiettivi 47 - Persone 48 - Sicurezza e qualità 50 - Comunicazione 52 - Timeline e Obiettivi 55 - Comunità 56 - Sviluppo 58 - Educazione 60 - Timeline e Obiettivi 63 - Stakeholder 64 - Mappa degli stakeholder Barilla 66 - Rapporto con gli stakeholder 69 - Approccio innovativo alla rendicontazione 71 - Timeline e Obiettivi 73 - Il lavoro continua 75 - Barilla Center for Food & Nutrition 77 - Gioia di stare insieme e gesti d amore 79 - Barilla per l Abruzzo 80 - Appendice: Tavola delle sfide e degli impegni, Input forniti dagli stakeholder - 2 forum, Input forniti dagli stakeholder - 1 forum, Tavola degli indicatori di performance 88 - Bibliografia

Lettera della Presidenza Date da mangiare alla gente quello che dareste ai vostri figli Questo ripeteva nostro padre Pietro Barilla per esprimere con semplicità inequivocabile la sua aspirazione ad aiutare le persone a vivere meglio, ad accrescere il loro benessere e la loro gioia di mangiare bene. Il concetto di sostenibilità di Pietro Barilla era legato al dovere di far coincidere lo sviluppo dell impresa con il miglioramento continuo dei prodotti. Le imprese incarnano i valori delle persone che le dirigono, la loro personalità, le loro emozioni, la loro leadership. Anche per Barilla è da sempre così. La propensione ad agire in modo responsabile e sostenibile veniva direttamente dalle persone che la gestivano. I valori e la cultura d impresa si trasmettevano semplicemente attraverso l esempio. Oggi la nostra missione non è cambiata, anche se i significati della sostenibilità e della responsabilità si estendono a temi di coscienza e consapevolezza delle sfide che l impresa, proiettata verso il futuro, deve sostenere, e di qualità e quantità di sapere e conoscenza che devono essere sviluppati e conservati. Barilla è un azienda italiana e familiare che interpreta l alimentazione come un momento conviviale di gioia, ricco di gusto, affetto e condivisione, con un offerta di qualità fatta da prodotti buoni e sicuri. Proprio per questo la sostenibilità e la responsabilità sociale orientano le nostre strategie verso lo sviluppo di prodotti e processi che si focalizzano sul benessere delle persone e dell ambiente. Il modello italiano e mediterraneo, di cui Barilla incarna i valori più autentici, è il punto di riferimento fondamentale per sane abitudini alimentari, per il rispetto e la tutela delle risorse naturali del nostro pianeta, e per la salvaguardia dei diritti delle future generazioni. Questo primo Rapporto di Sostenibilità, che ha per noi una valenza sperimentale, arriva dopo un percorso di studio e riflessione molto profondo. È solo un punto di partenza. Uno stimolo a continuare con entusiasmo un percorso che ci permetterà sempre di più di legare le attività sul campo con i nostri valori e la nostra cultura. Guido Barilla, Presidente Luca Barilla, Vicepresidente Paolo Barilla, Vicepresidente Barilla Rapporto di Sostenibilità 4

Lettera dell Amministratore Delegato Il nostro primo Rapporto di Sostenibilità viene pubblicato subito dopo il documento Sfide, impegni, azioni per una crescita sostenibile, con cui avevamo illustrato il nostro specifico e peculiare modello di sostenibilità e gli impegni che intendiamo assumerci nei confronti delle persone, delle comunità e dell ambiente. Questo Rapporto si inserisce con coerenza nello stesso percorso: individua e descrive i valori, la cultura, le strategie e le azioni che, partendo dal nostro passato, ci proiettano verso il futuro. I sette fattori principali della nostra crescita sostenibile sono associati a una serie di indicatori di performance caratteristici, che spiegano i risultati ottenuti. Ma il vero valore aggiunto di questo documento è dato dalla enunciazione, in sede preventiva, degli obiettivi a cinque anni, concreti e misurabili, sui quali vogliamo lavorare e farci giudicare. Quindi, le nostre idee e le nostre azioni per un futuro più sostenibile escono da una logica di mera rendicontazione, per comunicare in modo trasparente i risultati che ci prefiggiamo di ottenere. Siamo convinti di essere già sulla strada giusta. Da sempre Barilla è focalizzata sulla dieta mediterranea, il modello e la prassi alimentare riconosciuta dalla ricerca scientifica a livello mondiale come la più equilibrata: buona per la salute delle persone, per le comunità, per la tutela delle risorse ambientali. Essere sostenibili significa anche saper interpretare con impegno ed efficacia il nostro ruolo, il nostro mestiere. Barilla intensificherà sempre di più il suo lavoro sugli ingredienti, sulle filiere, sui prodotti chiave della dieta mediterranea. Il nostro obiettivo più generale, la nostra mission, è aiutare le persone a vivere meglio, più a lungo e in un contesto ambientale più salubre. Per questo lavoriamo senza tregua per sviluppare competenze e capacità professionali, per gestire e trasmettere con responsabilità la conoscenza, soprattutto quella innovativa e immediatamente applicabile. Il cibo oggi ha un ruolo centrale e di primaria importanza all interno dell agenda politica, economica e sociale internazionale. L intera filiera alimentare dovrà strutturarsi ed essere governata verso obiettivi di accessibilità, sostenibilità e valore nutrizionale, assicurando quantità e qualità del cibo prodotto e distribuito. È necessario un approccio multidimensionale e trasversale che coinvolga diversi attori, pubblici e privati. Desideriamo fortemente essere parte di questo impegno, raccogliendo le sfide di nostra pertinenza, dimostrandoci competitivi e sostenibili. Massimo Potenza, Amministratore Delegato 5

È il marchio storico del Gruppo, che lo identifica come leader della pasta in Italia e nel mondo. Grazie a selezionati grani duri e tecnologie d avanguardia, garantisce pasta al dente e sughi pronti a milioni di persone in tutto il mondo. Fondata nel 1879 a Torre Annunziata, presenta i formati tipici della tradizione napoletana, con la caratteristica ruvidezza conferita dalla trafilatura al bronzo. Fondata nel 1927, è leader della pasta in Grecia e incarna i valori della tradizione pastaia ellenica. Dal 1977 è uno dei maggiori produttori di pasta in Turchia. Nati nel 1952 e nel 1966, sono marchi leader nel mercato messicano della pasta. Nato nel 2007, il marchio copre un ampia gamma di prodotti funzionali (pane morbido, barrette, crackers e bevande). È pensato per le persone che vogliono prendersi cura della propria salute in maniera attiva. Nato nel 1975, offre diverse categorie di prodotti da forno semplici e genuini, adatti al consumo in casa e fuori casa. È parte della cultura alimentare italiana nella vita quotidiana delle famiglie. Nato nel 1937, il classico marchio di pasticceria novarese offre una vasta gamma di prodotti da forno e di pasticceria. Nato nel 1925, pioniere della produzione di pane confezionato, è il marchio leader del pane in Germania. Dalla sua creazione nel 1963 Golden Toast rappresenta per il mercato tedesco il pane per toast. E oggi si sta espandendo anche nel segmento dei pani surgelati. Fondato in Svezia nel 1919, è il più grande produttore mondiale di pani croccanti con una vasta offerta di prodotti a base di segale e frumento. Attualmente è distribuito in più di 40 paesi. Nato nel 1970 in Francia, è leader nel settore del pane ed è protagonista nel mercato della prima colazione e dei morning goods. Nata nel 1997, Number 1 è una società all avanguardia per competere nel mercato della logistica. Nata nel 2004, è un progetto internazionale destinato a sviluppare e promuovere la cultura gastronomica italiana come patrimonio unico al mondo. Barilla Rapporto di Sostenibilità 6

Profilo dell Azienda Barilla nasce a Parma nel 1877 Barilla è leader del mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti in Scandinavia Barilla opera nei mercati dei prodotti da forno, della pasta e dei sughi pronti Barilla impiega 16.000 dipendenti Blu Barilla Pantone 280 Barilla offre oltre 1.000 prodotti per tutti i momenti di consumo quotidiano, venduti in 125 paesi Barilla possiede 54 siti produttivi in 10 paesi diversi, in cui vengono prodotti 3 milioni di tonnellate di prodotto all anno Fatturato 2008: 4,5 miliardi di euro 7

Il nostro approccio alla rendicontazione I temi della responsabilità sociale sono da sempre parte integrante della nostra cultura. Nonostante ciò, il nostro approccio alla sostenibilità e le iniziative che ne sono derivate sono sempre rimaste vincolate alla dimensione operativa. Gli stakeholder hanno diritto a essere informati nella maniera più trasparente possibile e, quindi, sentiamo l esigenza di comunicare pubblicamente quali sono i nostri impegni e le attività che svolgiamo nell ambito della sostenibilità. Lo strumento che vogliamo utilizzare è un rendiconto, costruito in base a un sistema di indicatori che misurino gli impatti in campo sociale e ambientale del nostro operato. L insoddisfazione per le modalità esistenti di rendicontazione e l ambizione di sperimentare un metodo innovativo ci hanno indotto ad attivare un rapporto di partnership con FONDACA - Fondazione per la cittadinanza attiva (ente di ricerca e formazione specializzato sui temi della responsabilità di impresa). Con il supporto scientifico di FONDACA abbiamo analizzato gli strumenti utilizzati da alcune altre aziende per la rendicontazione e abbiamo, quindi, delineato alcuni limiti dei bilanci sociali. I più rilevanti sono il carattere consuntivo e non preventivo, la circolarità, la deduttività, lo scarso coinvolgimento degli stakeholder, la priorità data alla conformità a norme e standard a scapito delle iniziative a sostegno dello sviluppo sociale e ambientale, la penalizzazione delle aziende eccellenti a causa dell elementarità degli standard utilizzati e l assenza di informazione sulle criticità. Per andare oltre tali limiti, vogliamo sperimentare un approccio innovativo alla rendicontazione delle attività di cittadinanza di impresa. Il nostro percorso è iniziato con una fase di assessment. La fase di analisi più qualificante e innovativa è stata realizzata grazie a una serie di incontri con le più importanti categorie di stakeholder. Attraverso la creazione di un processo di consultazione organico e sistemico li abbiamo resi partecipi della creazione del modello di sostenibilità dell azienda. Questo modello è stato presentato nella pubblicazione Sfide, impegni, azioni per una crescita sostenibile e comprende sette fattori primari e quindici impegni. Nel presente Rapporto fissiamo una serie di indicatori per misurare le nostre performance, ma soprattutto gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere nel prossimo quinquennio. Il nostro Rapporto è uno strumento chiave del processo di riorientamento dell azienda, che può contribuire in maniera effettiva al rinnovamento della cultura aziendale e del nostro approccio al business. Il nostro obiettivo di lungo periodo è rendere tutte le aree aziendali parti attive del processo di rendicontazione, facendo in modo che i temi di sostenibilità siano ricompresi nei piani strategici. Il Rapporto 2008 riguarda le società che fanno capo a Barilla G. e R. Fratelli e non include la società Lieken, leader in Germania nel business del pane fresco di giornata. La decisione è stata presa in relazione ai processi di cambiamento in corso e all assoluta particolarità del business, che presenta caratteristiche e specificità che lo rendono diverso e non comparabile con le altre attività del gruppo, in termini di filiere produttive, logistiche e di vendita. 9

Nutrizione La consapevolezza di quanto sia stretto il legame tra salute e dieta alimentare risale all antichità, ma la scienza che ne studia il rapporto, ossia la nutrizione, solo adesso sta acquisendo la giusta rilevanza nel mondo della ricerca. I motivi del crescente interesse sono facilmente riconducibili, nei paesi sviluppati, al rafforzarsi di tre tendenze: crescita dell età media della popolazione (per il calo della natalità e l incremento della longevità); notevole aumento dell incidenza di sindrome metabolica e di obesità, quest ultima a partire dall infanzia: si parla di una vera a propria epidemia e l Italia è ai primi posti in Europa per il numero di bambini di età scolare in sovrappeso (una situazione che non accenna a migliorare); esplosione della spesa sanitaria che induce le istituzioni a dare massima priorità alle iniziative di prevenzione delle malattie attraverso politiche e attività di educazione alimentare. Alla luce di questa situazione appare evidente che sia giunto il momento di promuovere a livello globale un consumo alimentare responsabile. In questa ottica, si devono avviare una serie di azioni volte a consolidare e diffondere l adozione del modello che si ispira alla dieta mediterranea, universalmente riconosciuta come uno degli stili alimentari più salutari, capace di contribuire alla prevenzione delle principali malattie croniche. Finora il tema dei legami tra alimentazione e salute è stato oggetto di studi scientifici ampi e approfonditi, che hanno consentito l acquisizione di numerose evidenze sugli effetti positivi di una corretta nutrizione. Oggi è giunto il momento di dedicare maggiori risorse a uno sviluppo applicativo, quanto mai necessario per mettere in pratica le conoscenze e perseguire concreti benefici per la collettività. Sono pertanto necessari da parte delle aziende e delle istituzioni ulteriori investimenti sia nello sviluppo di prodotti alimentari eccellenti in termini di qualità, prestazioni organolettiche, convenienza e profilo nutrizionale, sia nella progettazione e attuazione di campagne di educazione alimentare che, attraverso tutti i possibili canali, aiutino le persone ad adottare stili di vita più sani. Per affrontare le malattie che derivano da errate abitudini alimentari è necessario supportare attività informative e culturali per la diffusione di maggiore consapevolezza e di comportamenti adeguati. Leone Arsenio Responsabile Malattie del Ricambio e Diabetologia dell Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Secondo forum degli stakeholder 11

Benessere di tutti i giorni Contribuire ogni giorno alla salute e al benessere delle persone attraverso i propri prodotti, trasformando ingredienti di alta qualità in prodotti sani e sicuri che rispondano a esigenze nutrizionali sia basilari sia specifiche, e offrendo soluzioni d uso quotidiano che si ispirano alla dieta mediterranea. Negli ultimi decenni gli stili di vita sono molto cambiati. I principali errori nell alimentazione nascono da un disallineamento tra stile di vita e stile alimentare. È, quindi, necessario un diverso approccio all alimentazione per coprire in modo equilibrato il fabbisogno nutrizionale dei singoli individui. Il nostro modello alimentare Barilla è attenta a rispondere a queste nuove necessità proponendo prodotti coerenti con le rinnovate esigenze delle persone. La pasta, per la sua composizione e il suo equilibrato bilanciamento tra amidi e proteine, è uno dei pilastri di questo modello alimentare. Altri prodotti, come sughi, pani, bevande, vengono pensati e realizzati rispettando le ricette della tradizione italiana per rispondere correttamente al fabbisogno energetico delle persone. 75% prodotti raccomandati per un consumo quotidiano dalle linee guida nutrizionali > Il modello alimentare ispirato alla dieta mediterranea è il nostro riferimento costante Le materie prime Da sempre utilizziamo solo materie prime di elevata qualità, che la tradizione e la scienza dimostrano di comprovata sicurezza per le persone e per l ambiente. Nella selezione e impiego di materie prime adottiamo il principio di precauzione: ove non ci sia un chiaro consenso scientifico relativo alla sicurezza e salubrità di un ingrediente, preferiamo non utilizzarlo. Inoltre abbiamo definito delle linee guida per la selezione degli ingredienti e per il disegno del profilo nutrizionale dei prodotti: scegliere e utilizzare ingredienti sicuri, integri e di eccellente qualità; privilegiare l uso di estratti naturali e di ingredienti ricchi di principi nutritivi, per migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti; adottare processi produttivi che preservino al meglio le caratteristiche qualitative dei prodotti; non impiegare grassi idrogenati; non utilizzare ingredienti contenenti OGM (Organismi Geneticamente Modificati). Barilla Rapporto di Sostenibilità 12

Il nostro portafoglio prodotti Dall analisi del nostro portafoglio prodotti 2008 si evidenzia come la grande parte rientri negli alimenti raccomandati per un consumo quotidiano dalle più recenti linee guida nutrizionali. Infatti, oltre il 75% dei prodotti che commercializziamo a livello globale appartiene alle categorie pasta, pani morbidi e secchi, cereali e fette biscottate, salse e sughi a base vegetale. > Circa 400 prodotti (pari a oltre il 30% del totale) riportano claim nutrizionali o salutistici Miglioriamo continuamente i profili nutrizionali dei nostri prodotti, riducendo il contenuto di sale, zuccheri e grassi saturi e aumentando, ad esempio, il contenuto in cereali integrali, naturalmente ricchi di fibre e micronutrienti. Nel 2008 abbiamo svolto un accurato lavoro di riprogettazione per ridurre la quantità di grassi saturi della linea Saccottini: sfoglie da colazione con crema al cioccolato, crema pasticciera e confettura di albicocca. Nessun nostro prodotto viene realizzato con ingredienti contenenti OGM, in ottemperanza al principio di precauzione. Da anni abbiamo bandito l impiego di grassi idrogenati. Inoltre applichiamo una precisa politica di limitazione dell utilizzo di additivi chimici, in particolare di coloranti artificiali. In seguito alle acquisizioni di altre società abbiamo, di volta in volta, approntato piani di riformulazione per quei prodotti che non corrispondono alle nostre direttive. Attualmente tali iniziative sono volte alla riformulazione di alcuni prodotti di Harry s, azienda leader del mercato francese nella produzione di pani e brioche. Il risultato di questo continuo lavoro di miglioramento è testimoniato dal dato di fatto che, già oggi, oltre il 99% dei prodotti in portafoglio non contiene coloranti artificiali e che in nessun prodotto sono impiegati grassi od oli idrogenati. 99% prodotti senza coloranti artificiali Programmi per la buona nutrizione Dal 2007 aderiamo al programma Guadagnare in salute, promosso dal Ministero della Salute italiano. Si tratta di un iniziativa volta, da un lato, a rendere più facili scelte salutari promuovendo il miglioramento dei profili nutrizionali dei prodotti alimentari, e dall altro a sostenere campagne informative che mirino a modificare comportamenti scorretti. Attraverso l Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari ci siamo assunti l impegno di identificare delle aree di miglioramento nutrizionale, con particolare riferimento al contenuto in sale nei pani. L educazione alimentare Oltre all investimento diretto sui prodotti, riteniamo che per contribuire al benessere quotidiano delle persone sia indispensabile un informazione più completa e incisiva. Quindi, comunichiamo in modo trasparente e responsabile le caratteristiche della nostra offerta, in particolare per quanto riguarda gli ingredienti e i valori nutrizionali. Inoltre ci impegniamo a illustrarne il miglior impiego in termini di porzioni, ricette, momenti e modalità di consumo, al fine di facilitarne l utilizzo secondo stili alimentari salutari. Promuoviamo iniziative educative in collaborazione con le istituzioni pubbliche preposte, con l obiettivo di illustrare ai bambini in età scolare i temi della sana alimentazione e della corretta attività fisica: negli ultimi 3 anni abbiamo sostenuto 7 iniziative. 13 Nutrizione

Prodotti per le esigenze specifiche delle persone Contribuire al benessere delle persone proponendo prodotti rispondenti a specifici bisogni alimentari. Considerato che i cambiamenti di stile di vita e consumo alimentare sono oggi molto radicali, in alcuni casi si rende necessaria un alimentazione nutrizionalmente progettata. Infatti, per alcune persone non è sempre possibile mangiare le quantità raccomandate di alcuni cibi facilmente deperibili e non sempre disponibili, come pesce fresco, verdura, frutta, o che spesso richiedono tempi di preparazione più lunghi di quanto è consentito dai ritmi quotidiani. I prodotti Alixir Per chi desidera mantenere o arricchire il livello di elementi nutritivi della propria alimentazione quotidiana, abbiamo creato la linea Alixir. Si tratta di prodotti funzionali appositamente formulati, che permettono alle persone di ottenere benefici che vanno al di là del normale soddisfacimento dei fabbisogni quotidiani. La linea Alixir apporta svariati benefici attraverso prodotti di diverse tipologie, che si inseriscono nella normale alimentazione. Le aree di beneficio sono comunicate attraverso claim sulla salute : aiuta a controllare il colesterolo, migliora le funzioni intestinali, aiuta a rallentare l invecchiamento cellulare contrastando i radicali liberi in eccesso, aiuta a rinforzare le difese immunitarie. Per ogni beneficio nutrizionale offriamo prodotti che si adattano a diverse necessità (ad esempio bevande, biscotti, crackers, barrette di cereali). 49 NUOVI PRODOTTI lanciati > In futuro intendiamo impegnarci sempre di più a lavorare sugli aspetti di progettazione nutrizionale Questo vale sia per i prodotti dedicati all alimentazione quotidiana, sia per quelli che rispondono a specifiche esigenze. Prodotti per esigenze nutrizionali specifiche Già oggi offriamo altri prodotti con caratteristiche nutrizionali specifiche: la linea di pasta Integrale, ricca in fibre del grano; la linea Orizzonti, con il gusto e il nutrimento di legumi e cereali; la linea di pasta Plus ad alto contenuto proteico e con Omega-3; la linea di prodotti da forno Mulino Bianco Liberi per Natura con contenuto ridotto di grassi, zucchero e sale; la linea di prodotti da forno Mulino Bianco Grancereale, ricchi in fibre e cereali integrali di diversa tipologia; la linea di pani croccanti Wasa, ricchi in fibre e cereali integrali. Nell ambito di queste linee, negli ultimi anni abbiamo lanciato 49 nuovi prodotti caratterizzati da un elevato contenuto di cereali e farine integrali, di cui 8 nel corso del 2008. È nota a livello epidemiologico la correlazione fra il consumo di cereali integrali e la prevenzione di una serie di malattie croniche molto diffuse nel nostro tempo (Jacobs e altri, 2007; Sahyoun Barilla Rapporto di Sostenibilità 14

e altri, 2006; Jensen e altri, 2004). Tutte le linee guida nutrizionali internazionali suggeriscono l aumento del consumo di cereali integrali. Per dare maggiore possibilità di scelta alle persone, abbiamo deciso di aumentare la nostra offerta di questo tipo di prodotti. Nutrition Advisory Board Nell identificazione delle direzioni strategiche da prendere nell ambito di salute e benessere, ci avvaliamo di un gruppo di esperti: il Nutrition Advisory Board. Il Board ha la funzione di individuare gli scenari emergenti aiutandoci ad anticipare i bisogni delle persone. Inoltre ci mantiene aggiornati sull evoluzione della scienza nutrizionale, sugli ultimi studi e sulle scoperte più importanti. > Continuiamo ad approfondire la ricerca nutrizionale sui prodotti che costituiscono il cuore della nostra offerta: pasta e pane 60 NUOVI STUDI SPERIMENTALI Nutrition Network Per ottenere evidenze scientifiche dirette sugli effetti metabolici dei nostri prodotti, collaboriamo con università e centri di ricerca, sia italiani che esteri. Con molti di questi enti realizziamo test clinici, sia su prodotti già presenti sul mercato, sia per la progettazione di nuove proposte. Negli ultimi tre anni ci siamo concentrati soprattutto sui prodotti della gamma Alixir, investendo globalmente per la nutrizione 4,6 milioni di euro. Abbiamo condotto oltre 60 nuovi studi sperimentali e approfondimenti nutrizionali, per consolidare la base scientifica dei risultati già ottenuti, per esplorare il mantenimento dei nutrienti con nuovi processi tecnologici di produzione e per verificare le ricette dei prodotti in fase di sviluppo. Gli alimenti funzionali, però, non sono il nostro unico ambito di innovazione. Durante il 2008 abbiamo condotto ricerche sulle varianti integrali di prodotti da forno e pasta per valutarne i benefici sulla salute, osservando una riduzione significativa nel colesterolo totale e LDL in persone sane dopo tre settimane di dieta a base di prodotti integrali. > Prestiamo costante attenzione all evoluzione e alla promozione delle conoscenze scientifiche Pubblicazioni e convegni Molte delle nostre ricerche vengono pubblicate su riviste scientifiche accreditate a livello internazionale e sono, quindi, disponibili per la consultazione (Jenkins e altri, 2008; Candela e altri, 2008; Mengheri e altri, 2008). Ci stiamo impegnando in maniera progressiva a partecipare a eventi per la diffusione del sapere scientifico, sia per comunicare nostri progetti e iniziative, sia tramite sponsorizzazioni. A titolo esemplificativo si possono citare i convegni nazionali della Società Italiana di Nutrizione Umana e diversi appuntamenti sull alimentazione dei bambini. I nostri ricercatori partecipano attivamente ai lavori di ILSI (International Life Science Institute), organismo costituito da aziende leader a livello mondiale per il confronto scientifico precompetitivo con accademici ed esperti indipendenti su temi nutrizionali e di sicurezza degli alimenti. Inoltre facciamo parte: della piattaforma italiana del progetto europeo Food for Life, in cui si sono definite, congiuntamente alle istituzioni governative, le aree prioritarie di ricerca e investimento in diversi comparti del settore agroalimentare; del progetto di ricerca europeo Healthgrain, finanziato dalla UE, in cui per la prima volta vengono studiate in modo ampio e approfondito tutte le componenti costitutive nutrizionali dei più importanti cereali, i loro effetti sulla salute delle persone e le possibilità applicative in matrici alimentari. Tale progetto si attua grazie al lavoro congiunto di prestigiosi centri di ricerca europei e alle competenze di Barilla nella trasformazione dei cereali in alimenti. 15 Nutrizione

Timeline degli eventi rilevanti 2008 Lancio della seconda generazione di pasta integrale 2007 Lancio di Alixir 2006 Lancio della linea Orizzonti 2006 Lancio dei prodotti da forno Liberi per Natura 2005 Lancio della pasta Plus 2003 Eliminazione completa dei grassi idrogenati dai prodotti Mulino Bianco 1995 Lancio della linea di prodotti da forno Essere 1989 Lancio di Grancereale 1985 Lancio della prima generazione di pasta integrale 1975 Lancio dei primi prodotti da forno integrali: grissini e biscotti 1960 Lancio della gamma DIEBA (Dietetici Barilla) 1938 Lancio della pasta glutinata (arricchita in proteine) 1937 Lancio della pasta Fosfina (arricchita al fosforo) Obiettivi da raggiungere entro il 2014 BENESSERE DI TUTTI I GIORNI 1 2 Attuare un piano di miglioramento continuo dei profili nutrizionali dei nostri prodotti, coerentemente con le più recenti linee guida internazionali. In particolare, riformulare 80 prodotti esistenti intervenendo per: riduzione contenuto in sale, riduzione contenuto in zuccheri, riduzione contenuto in grassi saturi, aumento di cereali integrali e fibre. Progettare prodotti con ingredienti sicuri e di alta qualità, privilegiando naturalità e genuinità. In particolare, azzerare per tutti i prodotti e IN tutti i mercati l IMPIEGO di coloranti artificiali, grassi od oli idrogenati. PRODOTTI PER LE ESIGENZE SPECIFICHE DELLE PERSONE 3 Lanciare a livello globale 60 nuovi prodotti, disegnati per rispondere a specifiche esigenze nutrizionali. In particolare, prodotti con specifici claim nutrizionali, prodotti salutistici, prodotti contenenti cereali integrali (in misura superiore al 25%), prodotti contenenti verdura o frutta (in misura superiore al 20%). Barilla Rapporto di Sostenibilità 16

Filiera La crescente scarsità di risorse rinnovabili, quali i terreni agricoli, l acqua dolce e le foreste, è in buona misura la causa della povertà, delle migrazioni e più in generale dell instabilità sociale e politica. Tale situazione problematica è riconducibile al degrado ambientale, al cambiamento climatico e all eccessivo sfruttamento delle risorse dovuto alla crescente domanda delle stesse e a una loro non equa distribuzione. Ogni possibile soluzione non può prescindere da un uso più efficiente delle risorse agricole e da un investimento teso a massimizzarne l accessibilità. Per le aziende alimentari quello della sostenibilità della supply chain rappresenta quindi un ambito prioritario di azione, rispetto al quale occorre avviare un adattamento ai nuovi scenari. Solo così è possibile evitare di mettere a repentaglio la propria sopravvivenza sul mercato. In particolare, la sostenibilità di lungo periodo dipende in gran parte dalla capacità di assicurarsi l approvvigionamento delle materie prime, con modalità che non ne compromettano la futura disponibilità nonostante la loro scarsità e le sempre più evidenti situazioni di oligopolio nella fornitura. Questo implica la necessità da parte delle aziende alimentari di creare un sistema indipendente e integrato che connetta a sé e qualifichi tutti i partner della filiera; soprattutto nell interesse dei clienti, dei consumatori e di tutti gli altri stakeholder interessati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale delle filiere in cui operano. Il governo di un processo così complesso richiede la messa a punto di un sistema di controllo, basato sulla selezione dei fornitori migliori e più affidabili, ai quali l azienda si affianca con sistemi capaci di garantire un continuo miglioramento delle forniture. Solo così è possibile assicurarsi sia le materie prime sicure e di qualità, sia la sostenibilità dell intera filiera. Il percorso fatto di trasparenza, creazione di legami di fiducia reciproca e assegnazione del giusto valore aggiunto, getta le basi perché la filiera possa continuare a esistere in futuro. Costantino Vaia Direttore Generale Consorzio Casalasco del Pomodoro Primo forum degli stakeholder 19

Partnership con i fornitori Incentivare la creazione di rapporti di partnership, o comunque di stretta collaborazione, con i fornitori nelle filiere strategiche. Barilla acquista in tutto il mondo 2.030 materie prime e 1.880 materiali di confezionamento da 980 fornitori. Controlliamo un totale di 80 filiere di approvvigionamento per le materie prime e 5 filiere per i materiali di confezionamento. Relazione con i fornitori Per noi è fondamentale la relazione con i nostri fornitori di beni e servizi. Attraverso la collaborazione reciproca possiamo aspirare alla realizzazione di prodotti buoni e sicuri e tendere a un loro miglioramento continuo. Il rapporto tra noi e i nostri fornitori assume, poi, una particolare rilevanza in quelle filiere d approvvigionamento che risultano critiche in termini economici, qualitativi, di sicurezza del prodotto e della fornitura o per specifiche problematiche connesse, ad esempio, a temi ambientali e sociali. Filiere a maggiore rilevanza Le filiere più importanti sono quelle del grano duro, del grano tenero e del pomodoro da industria. Si tratta di materie prime strategiche, in quanto i rispettivi sfarinati (semola e farina) e semilavorati sono gli ingredienti principali di pasta, prodotti da forno e sughi. In queste filiere giochiamo un ruolo preminente a livello mondiale nel caso del grano duro, europeo nel caso del grano tenero, e italiano nel caso del pomodoro. 30% grano duro acquistato in Italia proveniente da filiera integrata Filiera integrata Si può parlare, quindi, di un modello di filiera integrata, nel quale abbiamo instaurato relazioni di partnership con i diversi attori che operano ai vari stadi della filiera stessa, a partire dallo svolgimento di programmi di ricerca in collaborazione con le aziende specializzate nella selezione delle sementi. Il nostro obiettivo è creare e selezionare, con metodi tradizionali, varietà dedicate, adatte a specifici ambienti pedo-climatici, che contemperino le esigenze produttive degli agricoltori e quelle qualitative di Barilla (es. Zenit, Svevo, Normanno e Aureo per il grano duro negli ambienti mediterranei e Scarpariello per il pomodoro da industria in Emilia Romagna). Le sementi sviluppate vengono successivamente moltiplicate e, quindi, fornite ad aziende agricole (singole o riunite in consorzi/cooperative) che s impegnano con un contratto di coltivazione con Barilla. Tre sono gli esempi: l accordo che abbiamo stretto con la Regione Emilia Romagna, le organizzazioni dei produttori, i consorzi agrari e le cooperative agricole per la produzione di grano duro di alta qualità in Emilia Romagna, il Consorzio SIGRAD (Società Interprofessionale Grano Duro) per la produzione e la sperimentazione nella filiera del grano duro di qualità in Puglia, nelle Marche e in Toscana, e infine quello relativo all Associazione Interprovinciale Produttori Ortofrutticoli (AINPO) per il pomodoro nelle province di Parma e Barilla Rapporto di Sostenibilità 20

Piacenza. Altri risultati derivanti dalla ricerca sulla filiera sono quelli legati ad alcuni progetti, recentemente portati a termine, come quello di previsione delle rese agronomiche e della qualità prima del raccolto (DELPHI) e quello relativo alla sicurezza alimentare (Sistema Integrato per la gestione della sicurezza alimentare della filiera del frumento duro SINSIAF Progetto MIUR n. 12792 Piano Operativo Nazionale 2000-2006). Con il primo, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBIMET di Firenze) è possibile sfruttare un modello deterministico per conoscere le rese e il tenore proteico nelle principali aree italiane in cui si coltiva il grano duro, alcune settimane prima del raccolto. Il secondo ha permesso di anticipare molte delle problematiche di sicurezza alimentare diventate successivamente oggetto di normativa comunitaria mediante l adozione di tecnologie innovative nel settore della prevenzione, dell analisi e della gestione dei contaminanti ai diversi livelli della filiera. 70% Olio di Palma proveniente da piantagioni della Malesia e Papua-Nuova Guinea 80% cacao acquistato da fornitori che aderiscono all ICCO I risultati delle partnership Secondo queste modalità di partnership a filiera integrata, nel 2008 il nostro fabbisogno di grano duro in Italia è stato soddisfatto per il 30%. Questa percentuale si attesta a oltre il 20% in Grecia e al 10% in Turchia, ove tale approccio è stato introdotto solo recentemente. Invece, per il pomodoro, il modello di filiera integrata in Italia ha interessato il 20% circa dei fabbisogni, poiché la varietà Scarpariello, per ora, viene utilizzata solamente in alcuni sughi. Filiere critiche Vi sono alcune filiere che consideriamo critiche, perché presentano problematiche connesse a temi di sostenibilità ambientale e sociale. Tra queste meritano particolare attenzione le filiere dell olio di palma e dei derivati del cacao. Si tratta di mercati complessi, dove la materia prima di base è prodotta in paesi in via di sviluppo: Indonesia, Malesia e Papua-Nuova Guinea (nel caso delle palme, dai cui frutti si estrae l olio) e Costa d Avorio, Ghana e Camerun (per le piantagioni di alberi del cacao). Nella coltivazione delle palme da olio i rischi maggiori dipendono da pratiche di deforestazione, con gravi danni connessi al tema del riscaldamento globale (considerato il ciclo della CO ² ) e alla perdita di biodiversità. Nel caso del cacao sono invece predominanti i temi sociali connessi alle condizioni di lavoro nelle piantagioni e nei processi di prima trasformazione in loco (es. retribuzioni, sicurezza e lavoro minorile). La nostra risposta In queste situazioni perseguiamo il nostro impegno di responsabilità sociale attraverso l individuazione di fornitori di profilo elevato, che siano in grado di garantire (grazie alla condivisione degli obiettivi e a un adeguata organizzazione presente nei luoghi d origine) modalità di approvvigionamento coerenti con i principi della sostenibilità. Dal 2008 il 90% del nostro fabbisogno di olio di palma viene soddisfatto da fornitori che aderiscono alla RSPO (Roundtable for Sustainable Palm Oil), un organismo internazionale che ha definito le regole per la tutela ambientale nelle zone di produzione e ne certifica l applicazione. Inoltre, il 70% di tale fabbisogno è assicurato da olio prodotto in Malesia e Papua- Nuova Guinea. Questi paesi offrono maggiori garanzie di rispetto di tali regole. Sempre dal 2008, l 80% del nostro fabbisogno di ingredienti a base di cacao viene soddisfatto da fornitori che aderiscono sia all ICCO (International Cocoa Organization) che alla WCF (World Cocoa Foundation). La prima organizzazione, formata sia dai paesi produttori che da quelli utilizzatori, definisce e verifica in modo condiviso i diversi standard (compresi quelli a garanzia delle condizioni di lavoro), mentre la seconda promuove progetti di sviluppo economico-sociale nelle aree di produzione. Nel 2008 abbiamo sottoposto a verifica il 50% delle strutture africane di trasformazione dei nostri fornitori di cacao: tutte le strutture visitate sono risultate conformi al Codice di Condotta Barilla redatto in accordo ai principali requisiti della certificazione SA8000. 21 Filiera

Standard Migliorare continuamente la sicurezza e la qualità delle forniture e completare la definizione di standard di sostenibilità, affinché tali requisiti siano alla base dei rapporti con tutti i fornitori. Gli standard, nei rapporti con i fornitori, sono il linguaggio base dei prodotti di qualità: linguaggio che consente di intendersi in modo univoco e di perseguire una logica di miglioramento continuo. Per governare e garantire la sostenibilità del processo di approvvigionamento abbiamo messo a punto un sistema di gestione e controllo di cui gli standard sono uno degli elementi fondamentali. Qualità e sicurezza delle forniture Il nostro sistema di garanzia di qualità e sicurezza delle forniture già da molto tempo si avvale di strumenti come: le Specifiche Tecniche, che stabiliscono le caratteristiche igienico-sanitarie, chimico-fisiche e organolettiche che le materie prime o i prodotti finiti acquistati devono rispettare; il Capitolato di Qualità della Fornitura, che contiene requisiti aggiuntivi su aspetti qualitativi e igienico-sanitari; i Disciplinari per la Coltivazione e la Conservazione, che non si limitano a definire le specifiche della fornitura, ma per materie prime di grande rilevanza come il grano duro entrano nel merito dei processi produttivi propri del fornitore, mediante una logica di co-progettazione della qualità. Il sistema degli standard è in continuo miglioramento e consente di evolvere con i fornitori i concetti di qualità dei prodotti finiti e delle rispettive forniture. 1,35 milioni di tonnellate di grano duro utilizzate Scelta e valutazione dei fornitori Anche i protocolli e i criteri per la scelta, la qualificazione e la valutazione degli stessi fornitori fanno parte per noi di una lunga tradizione. La selezione dei fornitori avviene su una base rigorosa, che prevede l applicazione di strumenti messi a punto al nostro interno, come il Processo di Qualificazione e Valutazione dei Fornitori, e di metodi internazionali quali BRC (British Retail Consortium) e IFS (International Food Standard). BRC e IFS sono tra i più diffusi sistemi a livello internazionale, attraverso i quali gli operatori della filiera alimentare verificano la qualità dei propri fornitori, per garantire la sicurezza dei consumatori. > Monitoriamo e valutiamo costantemente l operato dei nostri fornitori attraverso il sistema di Processo di Qualificazione E VALUTAZIONE DEI Fornitori In base a questo sistema viene costantemente valutata la qualità delle forniture e del livello di servizio offerto. In questo modo siamo in grado di indirizzare meglio le attività di acquisto di materie prime e materiali di imballo. Barilla Rapporto di Sostenibilità 22

Sostenibilità delle forniture In tempi più recenti abbiamo avviato il processo di definizione degli standard espressamente dedicati ai temi della sostenibilità. Fin dal 2006 abbiamo iniziato a chiedere ai nostri fornitori un autocertificazione sui principali temi di responsabilità sociale e d impatto ambientale. Dal 2001 abbiamo messo a punto un Codice di Condotta (che comprende i requisiti della certificazione SA8000), che regola dal punto di vista etico e sociale gli acquisti di oggetti promozionali. Dal 2008 operiamo con obiettivi mirati sulle filiere più critiche per i temi di sostenibilità (olio di palma e prodotti a base cacao). Siamo, inoltre, convinti che un approccio sostenibile richieda un nostro presidio anche sulle fasi più a monte della filiera. Per produrre, ad esempio, i quasi 1.000 differenti prodotti che commercializziamo, nel 2008 abbiamo utilizzato 1,35 milioni di tonnellate di grano duro e 750 mila tonnellate di grano tenero e segale. Per verificare i nostri impatti in termini di sostenibilità ambientale, abbiamo verificato quali siano i più importanti elementi alla base della produzione agricola. Come mostrato nella figura, sono stati considerati 7 fattori: terra coltivabile, acqua, anidride carbonica, luce solare, componenti chimici (azoto, fosforo e potassio), lavoro e risorse genetiche (sementi). Input della produzione agricola DNA (risorse genetiche/sementi) terra coltivabile H ² O Risorse scarse Risorse eccessive Risorse concentrate Risorse abbondanti Risorse costose lavoro CO ² fertilizzanti N - P - K energia solare Alcuni di questi, come terreno coltivabile e acqua, stanno diventando risorse scarse a livello mondiale; altri, come l anidride carbonica, pongono, al contrario, problemi di eccesso. Altri ancora, come i fertilizzanti e le risorse genetiche, pur non ponendo problemi di scarsità, tendono a concentrarsi nelle mani di un numero molto ridotto di fornitori. > Riteniamo che le filiere sulle quali dobbiamo agire siano quelle dei cereali I nostri interventi Siamo consci di non poter intervenire in maniera diretta su tutti i fattori elencati. Ciò nonostante abbiamo individuato delle attività che ci permetteranno di rendere più sostenibili le nostre filiere. La prima azione sarà quella di rivedere i Disciplinari di Coltivazione del grano duro, aggiornando sia le linee guida sulla fertilizzazione che quelle sulle modalità di produzione. In futuro intendiamo misurare l impatto ambientale delle principali filiere di materie prime impiegate, migliorare gli standard e avviare progetti condivisi con i fornitori ai vari stadi delle filiere. 23 Filiera

Timeline degli eventi rilevanti 2008 Inizio azione strategica sulla filiera dell olio di palma 2007 Inizio del processo di autocertificazione dei fornitori su temi ambientali, etici e sociali 2006 Accordo con la Regione Emilia Romagna e il mondo agricolo per lo sviluppo della coltivazione del grano duro nella regione 2005 Accordo di coltivazione esclusiva con l Associazione Interprovinciale Produttori Ortofrutticoli per il pomodoro nelle province di Parma e Piacenza 2005 Implementata la nuova varietà di pomodoro Scarpariello 2004 Inizio azione strategica sulla filiera del cacao 2002 Realizzata la nuova varietà di grano duro Normanno 1996 Realizzata la nuova varietà di grano duro Svevo 1994 Primo Disciplinare della Coltivazione e Conservazione del Grano 1994 Primo Capitolato della Qualità della Fornitura della Materia Prima 1993 Realizzata la nuova varietà di grano duro Zenit Obiettivi da raggiungere entro il 2014 Partnership con i fornitori 1 2 3 4 Estendere il presidio delle filiere delle materie prime agricole più rilevanti includendo la disponibilità e la qualità dei terreni coltivabili, i fabbisogni idrici, i fertilizzanti e l impatto sui cambiamenti climatici. Reindirizzare i programmi di miglioramento genetico e sviluppare pratiche colturali affiancando ai tradizionali obiettivi produttivi, qualitativi e di food safety, target mirati al miglioramento dell impatto ambientale, quali la salvaguardia della fertilità dei suoli, la riduzione dell eutrofizzazione, dei consumi idrici e delle emissioni di anidride carbonica. Aumentare del 20% i fabbisogni di grano duro approvvigionati attraverso i contratti di coltivazione. Estendere il modello Previsionale delle rese agronomiche del raccolto del grano duro (DELPHI) al bacino del mediterraneo. STANDARD 5 6 7 8 Misurare l impatto ambientale delle filiere rilevanti in termini di carbon Footprint, Water Footprint ed Ecological Footprint ( Impronta Ecologica ). Definire standard di impatto ambientale e avviare progetti di miglioramento condivisi con i fornitori ai vari stadi della filiera. Soddisfare il 100% dei fabbisogni di olio di palma attraverso fornitori che aderiscono alla RSPO, con origine prevalente da Malesia o Papua-Nuova Guinea. Acquistare cacao da fornitori aderenti sia all ICCO che alla WCF che abbiano solo strutture in Africa in linea con il Codice di Condotta e sottoposte, con esito positivo, a verifica. Barilla Rapporto di Sostenibilità 24

Ambiente Di emergenza ambientale si parla con toni sempre più drammatici. Superata la fase in cui i media davano ancora spazio a chi minimizzava il problema, oggi è molto più difficile essere ottimisti. Si sta diffondendo la consapevolezza che esiste un limite alla capacità della terra di offrire alla sua popolazione standard di vita dignitosi, se non si modifica drasticamente il nostro modello di sviluppo. I dati più recenti sono davvero allarmanti: da un lato si intravede l esaurimento delle risorse naturali non rinnovabili (tra cui i combustibili fossili); dall altro le produzioni agricole destinate ad alimentazione (umana e animale) e a usi energetici sono costrette a contendersi risorse sempre più limitate, quali la terra coltivabile (in rapida diminuzione) e l acqua, il cui fabbisogno nell ultimo secolo è più che raddoppiato. Ciò che oggi preoccupa di più sono le emissioni di CO ² in atmosfera prodotte dall attività umana, che contribuiscono in modo determinante al cambiamento climatico: secondo gli esperti dovremmo ridurle del 90% entro il 2050, mentre al momento ne produciamo il 3% in più all anno. I modelli previsionali indicano che, se non si effettua una drastica riduzione, la temperatura media del pianeta rischia di aumentare di quattro gradi entro 50 anni. Questo avrebbe effetti catastrofici sull agricoltura (e quindi sulla sicurezza alimentare) e sulla disponibilità di acqua, alterando il nostro mondo al punto da renderlo incapace di sostenere la vita, così come noi la intendiamo oggi. La soluzione a un problema talmente complesso implica un impegno collettivo, che comprende non solo le istituzioni, globali e nazionali, ma anche i cittadini e le imprese. In particolare, per quanto riguarda queste ultime, è indispensabile che trovino nuove modalità di operare che siano realmente sostenibili, soprattutto in termini di emissioni e consumi (sia energetici che idrici): pena la sopravvivenza del loro stesso business. La responsabilità sociale e la responsabilità ambientale sono due facce della stessa medaglia. Non bisogna chiedersi quanto costa, ma quanto costerebbe non farlo. E soprattutto quali nuove opportunità si aprono partecipando alla costruzione della green economy. 27 Marco Fratoddi Direttore Responsabile de La Nuova Ecologia Secondo forum degli stakeholder

Riduzione dell Impronta Ecologica Ridurre l Impronta Ecologica attraverso due impegni prioritari: diminuzione delle emissioni di gas serra (GHG) generate nell intera filiera in coerenza con gli obiettivi del Protocollo di Kyoto; minimizzazione degli altri impatti ambientali lungo la filiera, con particolare attenzione ai materiali da imballaggio in termini di riduzione e riciclo. Nella valutazione della nostra Impronta Ecologica (Ecological Footprint) quantità di superficie di terra e acqua di cui Barilla ha bisogno per produrre le risorse che consuma e per smaltire i rifiuti che genera ci siamo concentrati su due aspetti: diminuzione delle emissioni di gas serra generate nell intera filiera (con particolare attenzione alle emissioni di anidride carbonica CO ² Carbon Footprint ritenuta il maggiore responsabile del riscaldamento globale) e minimizzazione degli impatti ambientali dei materiali da imballaggio. Diminuzione delle emissioni di gas serra A partire dal 2000, per valutare il nostro impatto in termini di CO ² equivalente (Global Warming Potential) e definire obiettivi, abbiamo utilizzato la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), che quantifica l utilizzo delle risorse impiegate e le emissioni nell ambiente di un prodotto o di un processo dalla sua origine al suo smaltimento. Attraverso gli studi LCA abbiamo misurato le emissioni generate nelle diverse fasi della filiera di produzione: dalla coltivazione delle materie prime al consumo finale del prodotto. Life Cycle Assessment della pasta di semola In particolare abbiamo condotto uno studio sulla pasta di sola semola di grano duro, per valutare le emissioni generate dalle fasi di coltivazione e macinazione del grano, produzione della pasta, trasporto, produzione degli imballaggi e cottura del prodotto per il suo consumo. Nella valutazione delle emissioni sono state prese in considerazione sia quelle emesse direttamente (CO ² fossile), che quelle naturalmente assorbite dai cereali e dalle piante durante la crescita (CO ² biologica). Dallo studio emerge che la fase di coltivazione del grano duro è significativa in termini di emissioni. D altra parte è bene notare che la quantità di anidride carbonica sequestrata dalla pianta durante la crescita è analoga a quella emessa durante tutte le altre fasi di produzione. La fase di cottura della pasta è la più rilevante, anche se condizionata dalle abitudini del consumatore (in funzione della quantità di acqua utilizzata e del tempo di cottura). La produzione degli imballaggi e il trasporto sono le fasi caratterizzate dal minor contributo di emissioni di gas serra (meno del 5% ciascuna). Sulla base di questi dati abbiamo deciso di sviluppare progetti per aggiornare i disciplinari di coltivazione del grano duro, tenendo conto dell impatto sui cambiamenti climatici, e di verificare in che modo è possibile modificare le raccomandazioni per la cottura ottimale del prodotto. Carbon Footprint della pasta Barilla di sola semola di grano duro 454-654 67 Grammi di CO ² Biologica Fossile 166-1 41 54-78 500 a b c d e f Dati relativi a 500g di pasta Barilla di semola prodotta in Italia e confezionata in astuccio cartoncino: a. coltivazione b. macinazione c. produzione della pasta d. trasporto e. confezionamento f. cottura domestica Maggiori informazioni su www.environdec.com ( search for EPDs + Food products and beverages ) Barilla Rapporto di Sostenibilità 28