PRONTUARIO PER LE IMPRESE SOCIALI Strategia e comunicazione per il terzo settore info@impresa3.it Cosa volete fare? Burocrazia Comunicazione Fondi
1. Cosa volete fare? (obiettivi)
Definire gli obiettivi della vostra impresa sociale è la cosa più importante. Cosa volete fare? Chi volete aiutare? A fare cosa? Come volete farlo?
Un obiettivo, ad esempio, è Vogliamo migliorare la qualità della vita delle persone malate di Alzheimer e dei loro familiari" Seconda domanda: Come? "Con supporto psicologico ed incontri settimanali". E previsto un ritorno economico? Mettete in conto anche quello: Quanto dovrò spendere prima di rientrare nei costi? Oppure, quanto mi serve per fare in modo che la mia attività possa sostenersi da sola? Bisogna avere almeno una bozza di quello che si definisce piano di marketing. Stampatevi degli obiettivi ed appendeteli al muro. Darsi degli obiettivi è fondamentale perché vi aiuterà a capire dove state andando durante tutte le fasi della vita dell'impresa sociale.
2. Burocrazia: come scegliere la migliore forma associativa?
Se siete un gruppo di cittadini volenterosi che desiderano donare tempo e disponibilità agli altri, e siete uniti da un problema comune o aspirazione altruistica ma non avete necessariamente professionalità particolari. Associazione di Volontariato / OdV (l. 266/91) Oppure: Comitato (tra associazione e fondazione) E' possibile accedere a finanziamenti pubblici e privati Benefici per le Onlus Nessun compenso né per i soci, né per chi ricopre cariche associative; Le prestazioni erogate dovranno essere tassativamente gratuite; Non adatta a prestare servizi ad elevata professionalità (corsi di formazione professionale, psicoterapie, etc);
Se siete un gruppo di cittadini volonterosi che desiderano offrire determinate competenze, anche professionali, ed eventualmente creare un servizio ex novo Associazione di promozione sociale (APS) 383/00 Prevista la pubblicazione di bandi ad hoc; finanziamenti pubblici e privati Assunzione soci in alcuni casi Costi di avvio contenuti Non ci sono limiti alle attività che possono essere svolte (purché si mantengano le finalità di utilità sociale) Agevolazioni fiscali non immediate come per le ONLUS Vietata la ridistribuzione degli utili; Le prestazioni erogate devono essere PREVALENTEMENTE gratuite
Se siete un gruppo di cittadini volonterosi che desiderano offrire determinate competenze, anche professionali, ed eventualmente creare un servizio ex novo (con reali opportunità lavorative) Cooperativa Sociale (l. 381/91) Reali opportunità lavorative; Gli enti pubblici possono affidare appalti per la fornitura di beni e servizi, Stessi vantaggi fiscali delle Onlus Possibili percorsi preferenziali per soci svantaggiati (cooperativa di tipo B) Investimento iniziale abbastanza cospicuo Vincoli precisi nella divisione dei ruoli Richiede competenze specifiche e modalità di gestioni professionali
Le associazioni che abbiamo definito rientrano tutte nella galassia del non profit; in nessuno di questi casi è possibile distribuire gli utili raccolti. E possibile lavorare nel non profit; per farlo, tuttavia, dobbiamo scegliere il percorso giusto, seguire gli obiettivi, ed essere assolutamente chiari con i nostri soci sulle finalità sociali dell associazione che andiamo a costituire.
3. Comunicazione: come farlo sapere?
Il terzo settore spesso non ha tutti gli strumenti per far conoscere all'esterno le proprie attività, la propria storia, o perfino la propria esistenza sul territorio. In favore del lavoro volontario viene sacrificata la comunicazione sia esterna che interna all'associazione stessa. Così si corre il rischio di non far conoscere le proprie attività, con la possibilità che le stesse cadano nel dimenticatoio ancor prima di arrivare a potenziali interessati o potenziali nuovi soci. Il piano di comunicazione parte dai vostri obiettivi ed è fondamentale tanto quanto gli stessi. E altresì importante per il loro stesso raggiungimento.
Definito un piano di comunicazione, per eseguirlo esistono alcuni strumenti che rendono riconoscibili all esterno le attività ed i valori dell impresa sociale Identità visiva ed immagine (branding): bisogna tenere un "filo conduttore, riconoscibile su tutta la comunicazione (marchio, logo, materiale cartaceo, web, etc). Aiuta a riconoscere i valori ed il lavoro dell'impresa sociale Sito web, landing pages, social network, newsletter: un sito aggiornato per approfondire le notizie dell associazione ed i social network per dare eco alla notizia, raccogliere contatti di potenziali utenti o nuovi soci, donazioni. Comunicati stampa: reperire e mantenere i giusti contatti con i giornali, rendere le notizia interessanti e formattare la notizia per una maggiore diffusione attraverso i media
4. Fondi: come trovo finanziamenti per la mia idea?
Prima di tutto è fondamentale definire la propria idea, ed il proprio potere di spesa. L idea è spesso un obiettivo specifico, una azione ben definita e non generica che parte dai vostri obiettivi di impresa sociale e si concretizza in un tempo ed uno spazio ben definito. Alcune Fondazioni Bancarie, la Comunità Europea, Regioni, Province e Comuni, Enti privati, spesso erogano fondi o agevolazioni per le imprese sociali, ma nessuno vi regala soldi. Sono spesso co-finanziamenti dove bisogna anticipare delle somme in ogni caso. Vanno inoltre preventivate le spese di progettazione, gestione e rendicontazione del bando, se esterne allo staff della vostra impresa sociale. Non partecipate ad un bando giusto per provare. La progettazione ha un costo ed è un lavoro lungo dove vanno coinvolte risorse umane e professionisti per raccogliere documentazione, completare formulari dettagliati e piani economici.
Se partecipate ad un bando utilizzatelo come un grande momento di visibilità, e focalizzatevi su un idea che possa essere sostenibile nel tempo. In definitiva quindi chiedetevi: come può andare avanti da sola questa idea una volta finiti i fondi? Chiedetevi anche: avete davvero bisogno di un bando o di un finanziamento? Oppure la vostra idea può essere realizzata con una raccolta fondi? Sempre più valore sta acquisendo la creazione di campagne online di crowdfunding, dove si chiede alle persone di credere nel vostro progetto con una donazione, grande o piccola. L autotassazione, la ricerca di sponsor o partner e la creazione di un modello di business diverso - dove qualcuno è disposto a pagare per i vostri prodotti o servizi - è preferibile in molti casi.
Conclusioni In definitiva: una volta definiti obiettivi e risorse della vostra impresa sociale, tutto è più semplice. Tenendo a mente chi siete e dove volete arrivare, potrete scegliere la forma burocratica più adatta, stendere un piano strategico di marketing, di comunicazione o di raccolta fondi. Contenuti a cura di Dott.ssa Diana Errico Giornalista specializzata nel Terzo Settore Impresa Tre supporta le imprese sociali in ognuno di questi passaggi, con una consulenza completa ed integrata offrendovi gli strumenti opportuni per riuscire al meglio in quello che fate. Per informazioni potete visitare il sito www.impresa3.it o mandare una mail a info@impresa3.it Fausto Napolitano Digital strategic planner Illustrazioni di Ilaria Grimaldi http://www.ilariagrimaldi.it/ Impresa Tre aiuta le Onlus con il programma Google Ad Grants http://impresa3.it/googlegrants-visibilita-online