Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di TRIESTE La qualità del sistema ECM per la qualità professionale TRIESTE 6 Settembre 2014 L evoluzione nel sistema ECM il Dossier Formativo
Richiamare i principi fondanti ed ispiratori dell ECM Riproporre le motivazioni delle scelte operative dalla Commissione Nazionale Accennare a rischi ed opportunità Esaminare gli strumenti da implementare nel prossimo triennio Tracciare le linee di indirizzo per il triennio 2014-2016 e parlare di DOSSIER
"E' evidente che i progressi della medicina e della scienza sono talmente importanti e innovativi che si deve studiare tutta la vita per essere sempre aggiornati" Luc Montagnier, Roma 10/10/2013
Un moderno professionista della salute di qualità deve acquisire e possedere adeguati strumenti: Per garantire : l efficienza di costosi fattori produttivi; l efficacia e l appropriatezza delle pratiche professionali ; la buona gestione di complesse relazioni professionali ed umane; in un processo, continuo ed integrato, long life che parte dall accesso agli studi accademici e si conclude al termine della vita attiva professionale
Quindi la Formazione Continua ECM non può essere pensata solo un banale trasferimento di conoscenze più o meno aggiornate né come semplice manutenzione tecnica ma deve essere intesa come supporto allo sviluppo di sistemi di competenze, che è riduttivo connotare esclusivamente come tecnicoprofessionali, ma devono comprendere tutta la gamma delle attività richieste in contesti sociali continuamente mutevoli e sempre più complessi e che deve sfociare nello sviluppo professionale continuo.
La formazione «long life» consente: di aumentare le capacità di apprendimento delle persone mentre lavorano di sviluppare e capitalizzare la conoscenza e l esperienza acquisita partendo dal comportamento quotidiano di ognuno. IL RISCHIO? Offrire queste opportunità di crescita con prodotti carenti di : Analisi dei bisogni dei professionisti Di valutazioni Di apporto di metodi didattici attivi Di accurata verifica dei risultati (De Santis - Teodori, 2012)
La C.N. ECM vuole evitare : Eventi formativi riduttivi Pensati ed attuati in forma episodica e semplicistica Realizzati frettolosamente Misurati male Con costi tali da non giustificare la scarsa qualità in un epoca di drastica riduzione dei budget per la formazione (De Santis-Teodori 2012)
La vigilanza che si vuole perseguire con le nuove regole deve mirare a valorizzare l andragogismo Un formatore deve avere competenze didattiche ( i ferri del mestiere ), ma deve essere anche ben consapevole che queste vanno subordinate alla capacità prioritaria e cruciale, di saper individuare, esplicitare e quindi lavorare sugli obiettivi formativi, generali e specifici e sui contesti. Per cancellare una standardizzazione acefala dei formatori di massa o, peggio ancora, distributori di crediti (Bertolini 2010)
Ecco perché.. L accreditamento diretto dei provider non identifica una diversa procedura burocratica ma ribalta il principio di responsabilità ed autonomia dei produttori di formazione, chiamati a garantire non su singoli eventi ma su tutta la propria attività, profili consoni di organizzazione (statuti, contabilità, centri di responsabilità), di offerta formativa (piani formativi), di trasparenza (contratti di sponsorizzazione).
Ed ecco la necessità : Che ogni Provider accreditato allestisca un progetto formativo annuale / pluriennale quale frutto di un autentica progettazione educativa ed un attenta riflessione sui processi formativi NON PIU FORMAZIONE OCCASIONALE, A SPOT
ma chiedersi nel preparare un evento formativo: Quale professionista della salute vogliamo formare? Con quali competenze? In quale contesto? Perché?
Con queste premesse.. il credito ECM diventa. lo strumento per attestare l avvenuta formazione e non il fine stesso della formazione
Abbiamo detto No a modelli burocratici, inquisitori e sanzionatori di controllo, ma... Osservatorio nazionale e regionale per la valutazione dei provider e degli eventi al fine di garantire qualità, efficacia ed efficienza al sistema Sono ripresi i corsi di formazione e c è un regolamento per le site visit degli osservatori presso gli eventi e presso i provider
Valorizzazione della FAD e della FSC Non tutto e non solo residenziale Occorre adattare le metodologie didattiche ai bisogni formativi ed ai contenuti Nell ultimo anno la fad ha avuto un incremento notevole (da 5% al 37%)
La proposta del Definizione nell Accordo Stato Regioni del 1/8/2007: strumento di programmazione e valutazione del percorso formativo del singolo operatore (individuale) o del gruppo di cui fa parte (equipe o network professionale). Non è, quindi, un portfolio delle competenze, ma ne può essere considerato un precursore ed è comunque correlato al profilo professionale e alla posizione organizzativa. L.Conte - Udine
Il dossier non è una semplice raccolta statica di informazioni ma deve costituirsi come uno strumento di accompagnamento del professionista in grado di : - rendere esplicito e visibile il proprio percorso formativo; -programmare e contestualizzare la formazione individuale nel gruppo e per il gruppo; -valutare la pertinenza e la rilevanza delle azioni formative erogate e frequentate in rapporto al proprio lavoro ed alla mission clinico-assistenziale del gruppo.
Il dossier formativo deve essere anche : utile a valutare nel tempo singoli e gruppi nelle prospettiva futura della ri-certificazione professionale utile ai provider a rilevare gli effettivi bisogni formativi dei singoli per programmare un offerta adeguata alle necessità L.Conte - Udine
E espressione della libertà, autonomia e responsabilità del singolo professionista della salute e di esse tutela e garanzia
Il DF è composto quattro specifiche sezioni documentabili: - 1^ sezione. Anagrafica: il profilo anagrafico con l indicazione del profilo professionale, della collocazione lavorativa (posizione organizzativa) e del curriculum dell operatore - 2^ sezione. Programmazione: il fabbisogno formativo individuale definito a) in rapporto al profilo e alle aree di competenza dell operatore e b) alle caratteristiche dell attività clinico-assistenziale svolta L.Conte - Udine
3^ sezione. Realizzazione/Evidenze: le evidenze relative all attività di formazione effettuata (documentazione, crediti, tipologie di attività) e alle altre attività considerate rilevanti (docenza, tutoraggio, ricerca). - 4^ sezione. Valutazione: la valutazione periodica (da parte del singolo professionista,dell Azienda, degli Ordini etc.) L.Conte - Udine
. LA PROPOSTA DI DOSSIER FORMATVO un sistema molto semplificato e di facile accesso e costruzione per classificare le competenze e le conseguenti attività formative a queste correlate, suddiviso in 3 macroaree L.Conte - Udine
Dossier Formativo I. (1) COMPETENZE TECNICO SPECIALISTICHE Competenze medicospecialistiche e delle diverse professioni sanitarie esercitate sia individualmente (come liberi professionisti) sia negli ambiti organizzativi previsti dal 229/99, dai CCNNLL delle diverse aree contrattuali, e dagli atti aziendali In questo ambito vanno ricomprese le COMPETENZE GENERALI SANITARIE cliniche ed assistenziali relative al proprio profilo professionale e al codice deontologico, alla conoscenza delle norme generali, e del contesto organizzativo nel quale si opera. ATTIVITA FORMATIVA (e Crediti formativi) Effettuate in accordo a linee guida stabilite dalle Società Scientifiche relative agli specifici ambiti professionali e in rapporto all evoluzione tecnologica e scientifica. Relative al mantenimento/ aggiornamento delle competenze cliniche e assistenziali di base del proprio core professionale, alla deontologia e all etica professionale, alla conoscenza della legislazione e del contesto RESIDENZIALE (?) L.Conte - Udine
Obiettivi per competenze tecnico professionali specialistiche. EPIDEMIOLOGIA - PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE. (ob.10) ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE: INFORMATICA E LINGUA INGLESE SCIENTIFICA DI LIVELLO AVANZATO. (17) CONTENUTI TECNICO-PROFESSIONALI (CONOSCENZE E COMPETENZE) SPECIFICI DI CIASCUNA PROFESSIONE, DI CIASCUNA SPECIALIZZAZIONE E DI CIASCUNA ATTIVITÀ ULTRASPECIALISTICA. MALATTIE RARE. (18) MEDICINE NON CONVENZIONALI: VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA IN RAGIONE DEGLI ESITI E DEGLI AMBITI DI COMPLEMENTARIETA. (19) TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO E CRONICO. PALLIAZIONE. (21) FRAGILITA' (MINORI, ANZIANI, TOSSICO-DIPENDENTI, SALUTE MENTALE): TUTELA DEGLI ASPETTI ASSISTENZIALI E SOCIO-ASSISTENZIALI.(22) SICUREZZA ALIMENTARE. (23) SICUREZZA AMBIENTALE. (26) SICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E PATOLOGIE CORRELATE.(27) SANITÀ VETERINARIA. (24) FARMACOEPIDEMIOLOGIA, FARMACOECONOMIA, FARMACOVIGILANZA.(25) IMPLEMENTAZIONE DELLA CULTURA E DELLA SICUREZZA IN MATERIA DI DONAZIONE TRAPIANTO.(28) INNOVAZIONE TECNOLOGICA: VALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI DI GESTIONE DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE E DEI DISPOSITIVI MEDICI. HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT.(29) TEMATICHE SPECIALI DEL SSN E SSR ED A CARATTERE URGENTE e/o STRAORDINARIO INDIVIDUATE DALLA CN ECM E DALLE REGIONI/PROVINCE AUTONOME PER FAR FRONTE A SPECIFICHE EMERGENZE SANITARIE.(20)
Dossier Formativo I. (2) COMPETENZE DI PROCESSO RELAZIONALI/COMUNIC ATIVE Competenze relative alla capacità di relazione, comunicazione e rapporti con i pazienti, con gli altri soggetti dell organizzazione (colleghi e Direzioni), con soggetti esterni (istituzioni), con i cittadini e con gruppi di lavoro. ATTIVITA FORMATIVA (e Crediti formativi) Relative al lavoro in èquipe, ai processi di integrazione e comunicazione interna ed esterna, alla comunicazione con i parenti, i pazienti etc. FSC (?) L.Conte - Udine
Obiettivi per competenze di processo DOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI DIAGNOSTICI e RIABILITATIVI, PROFILI DI ASSISTENZA -PROFILI DI CURA. (0b.3) APPROPRIATEZZA PRESTAZIONI SANITARIE NEI LEA. SISTEMI DI VALUTAZIONE, VERIFICA E MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA ED EFFICACIA. (4) INTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE, INTERISTITUZIONALE. (ob.8) INTEGRAZIONE TRA ASSISTENZA TERRITORIALE ED OSPEDALIERA. (9) MANAGEMENT SANITARIO. INNOVAZIONE GESTIONALE E SPERIMENTAZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI (vedi nota l). (11) ASPETTI RELAZIONALI (COMUNICAZIONE INTERNA, ESTERNA, CON PAZIENTE) E UMANIZZAZIONE DELLE CURE. (12) LA COMUNICAZIONE EFFICACE LA PRIVACY ED IL CONSENSO INFORMATO. (7) METODOLOGIA E TECNICHE DI COMUNICAZIONE SOCIALE PER LO SVILUPPO DEI PROGRAMMI NAZIONALI E REGIONALI DI PREVENZIONE PRIMARIA. (13) MULTICULTURALITA E CULTURA DELL' ACCOGLIENZA. NELL' ATTIVITÀ SANITARIA.(15) TEMATICHE SPECIALI DEL SSN E SSR ED A CARATTERE URGENTE e/o STRAORDINARIO INDIVIDUATE DALLA CN ECM E DALLE REGIONI/PROVINCE AUTONOME PER FAR FRONTE A SPECIFICHE EMERGENZE SANITARIE.(20)
L.Conte - Udine Dossier Formativo I.(3) COMPETENZE DI SISTEMA ORGANIZZATIVO/ GESTIONALI SITUAZIONALI E DI RUOLO Competenze relative alle modalità con cui le competenze tecnico professionali vengono applicate nel proprio contesto di lavoro. ATTIVITA FORMATIVA (e Crediti formativi) Relative alla declinazione del proprio agire professionale nei contesti operativi, relative alla gestione della sicurezza del paziente, all appropriatezza, alla organizzazione e gestione dei contesti organizzativi e finalizzate alla qualità dei servizi e delle cure. Razionale allocazione delle risorse. FAD / FAD BLENDED (?)
Obiettivi per competenze di sistema/organizzativo/gestionali SITUAZIONALI E DI RUOLO APPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE PROCEDURE DELL'EVIDENCE BASED PRACTICE (EBM - EBN - EBP). (ob.1) LINEE GUIDA - PROTOCOLLI PROCEDURE. (ob.2) PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE ATTIVITÀ SANITARIE.(5) LA SICUREZZA DEL PAZIENTE. RISK MANAGEMENT.(6) EPIDEMIOLOGIA - PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE.(10) ETICA, BIOETICA E DEONTOLOGIA.(16) ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE: INFORMATICA ED INGLESE SCIENTIFICO DI LIVELLO AVANZATO; NORMATIVA IN MATERIA SANITARIA : I PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN.(17) TEMATICHE SPECIALI DEL SSN E SSR ED A CARATTERE URGENTE e/o STRAORDINARIO INDIVIDUATE DALLA COMMISSIONE NAZIONALE ECM E DALLE REGIONI/PROVINCE AUTONOME PER FAR FRONTE A SPECIFICHE EMERGENZE SANITARIE.(20)
Questa la sfida del prossimo triennio: dalla quantità alla qualità è attivo un call center / help desk per aiutare tutti i professionisti sanitari anche a costruire il proprio dossier formativo con accesso sul portale del CoGeAPS
La sperimentazione del Dossier Formativo Guida all accesso
L ultima determina del 17/07/13 ha fatto chiarezza su : Esoneri, Esenzioni, Tutoraggio Individuale, Formazione all estero, Autoapprendimento, Modalità di registrazione e Certificazione E quindi il sistema può dirsi a regime per il prossimo triennio
La Commissione N. E.C.M. ha stabilito in 150 crediti il debito formativo complessivo per il triennio 2014 2016 e ha previsto, inoltre, la possibilità, per tutti i professionisti sanitari, di riportare dal triennio precedente (2011 2013) fino a 45 crediti, se in linea con i previsti obblighi formativi.
Conclusioni 1 Una formazione che alimenta la multidimensionalità delle competenze del professionista può e deve : 1. costituire il punto di incontro tra individuo (bisogni, aspirazioni, profilo professionale ecc.) e organizzazione (appropriatezza, efficienza ed efficacia dell offerta sanitaria); 2. garantire la continuità tra lavoro e formazione, non separando secondo vecchi modelli scolastici, la formazione da una parte e l applicazione lavorativa dall altra L.Conte - Udine
Conclusioni 2 L E.C.M. deve essere un prezioso strumento di sviluppo della qualità, efficacia e sicurezza dei professionisti, delle organizzazioni e dei servizi resi.
Grazie per l attenzione