INDICE: I. Introduzione 1. II. La formazione nella PA. III. Nota metodologica. IV. Risultati complessivi



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Transcript:

La formazione tramite le nuove tecnologie nei siti internet della Pubblica Amministrazione Report a cura della Dott.ssa Veronica Mobilio

INDICE: I. Introduzione 1 II. La formazione nella PA III. Nota metodologica IV. Risultati complessivi 4 6 9 IV.1 Numero e tipologia di enti su cui è stata effettuata la ricerca 9 IV.2 Numero di enti che erogano corsi e-learning 10 IV.3 Tipologia degli enti che erogano corsi e-learning 11 IV.4 Un dato positivo: numero di corsi erogati 12 IV.5 Analisi dei corsi individuati 13 IV.6 Numero dei corsi e tipologia degli enti che li erogano 13 IV.7 Modalità di erogazione 14 IV.8 Offerta di servizi aggiuntivi 14 IV.9 Tipologia di accesso 15 IV.10 Argomento IV.11 Destinatari 15 16 IV.12 Durata 17 V. Risultati di dettaglio 18 V.1 Risultati di dettaglio: PA Centrale 18 V.2 Risultati di dettaglio: PA Locale 20 V.3 Risultati di dettaglio:ccia 22 V.4 Risultati di dettaglio: Enti di ricerca 23 VI. Conclusioni 25 Bibliografia 29

I. Introduzione «L'e-Learning è una risorsa per promuovere la conoscenza e accrescere l'innovazione»: queste le parole del Ministro Stanca in seguito alla decisione del Governo di porre la diffusione dell elearning tra gli obiettivi principali della legislatura. L istruzione a distanza ha registrato, negli ultimi anni, un tasso di crescita molto alto e forte è l attenzione rivolta a questa nuova metodologia didattica in quanto, grazie alla nascita e alla diffusione delle nuove tecnologie, è in grado di apportare notevoli vantaggi per la gestione e l erogazione dei processi formativi. Grazie all evoluzione dell informatica e della telematica si sono realizzate le condizioni per un radicale cambiamento qualitativo nell ambito della formazione a distanza (FAD): le nuove tecnologie consentono di esaltare le componenti comunicative e di interazione all interno del processo di apprendimento, superando il limite dei precedenti modelli di FAD che relegavano l apprendimento alla pura interazione studente strumento. I modelli di formazione off line, che si sono sviluppati nei primi anni 60 del Novecento, consentono uno studio a distanza individuale e indipendente da parte dell allievo di materiali prodotti specificatamente a tale scopo. Questo processo di apprendimento però è stato definito artificiale (Keegan) perché il docente, quando prepara il materiale didattico, non conosce quali saranno le reazioni degli studenti e, non ricevendo un feedback immediato da parte degli stessi, non può modificare il contenuto né aiutarli nell apprendimento. In questi modelli di formazione, scarsa è l interazione tra docente e studente, inesistente e non organizzata è la comunicazione bi-direzionale tra studenti. Con l avvento di internet, invece, si sono realizzate le condizioni per un reale salto di qualità: essa ha consentito di aggiungere ad una tipologia comunicativa del tipo uno a molti (in cui gli scambi vanno da un punto di emissione centrale, cioè dal docente, ad una moltitudine di allievi, con una scarsa eventuale comunicazione in senso inverso) una tipologia comunicativa del tipo molti a molti, in cui il discente può interagire più rapidamente con il docente, ma può anche stabilire interazioni e rapporti cooperativi con tutti gli altri allievi partecipanti. Per comprendere adeguatamente le potenzialità dell e-learning è però necessario tenere presente una distinzione fondamentale: quella tra attività didattiche di tipo sincrono e attività didattiche di tipo asincrono. Nel primo caso docenti, tutor e studenti sono collegati ad internet simultaneamente e possono comunicare ed interagire tra loro in qualsiasi momento. Nel secondo caso, invece, lo studente fruisce dei corsi in formato ipertestuale accedendovi in 1

qualunque momento e luogo disponga di un personal computer (auto-apprendimento) ma la possibilità di interagire con gli altri attori è inferiore. Negli ultimi anni, infine, si sono affermati modelli didattici misti che integrano la tradizionale formazione in presenza con quella a distanza, attuata tramite le nuove tecnologie. La formazione mista, detta anche blended learning, è una nuova modalità di formazione che si sta diffondendo ad un ritmo molto veloce, in quanto si basa sulla possibilità di condurre un azione formativa che si avvale delle caratteristiche specifiche sia della formazione in presenza che di quelle della rete, dando vita ad un processo di apprendimento capace di creare momenti di continuità fra le attività on line e quelle in presenza ed ottenere, in questo modo, un indice di successo molto alto, sia intermini di efficacia, sia in termini di gradimento da parte dei fruitori (Draves). Nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio 2003/2004, presso il CNIPA Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione, è stata effettuata una ricerca empirica volta ad individuare: da un lato quante Amministrazioni Pubbliche Centrali e Locali offrono corsi di formazione in modalità e-learning, dandone informazione e comunicazione attraverso i siti istituzionali; dall altro le caratteristiche distintive e fondamentali dei corsi e-learning organizzati ed erogati dagli enti individuati e di cui viene data comunicazione sul sito esterno. Attraverso una navigazione libera all interno dei siti istituzionali si è cercato di individuare quali Amministrazioni offrono corsi di formazione in modalità e-learning e come pubblicizzano tale offerta, effettuando anche un analisi delle tipologie, della struttura dei corsi e della modalità di erogazione che, con lo scopo di comprendere che cosa intendono le PA per e-learning, è stata distinta nelle seguenti categorie: off line (cdrom, CBT, VHS, etc ) asincrono on line, sincrono on line, formazione blended. E necessario sottolineare però che la ricerca non ha avuto la pretesa di individuare e raccogliere informazioni su tutte le Amministrazioni Pubbliche che effettuano corsi di e- learning, sondando così l impegno dello Stato e delle singole Amministrazioni nella formazione 2

del suo personale, ma solo di quelle che li effettuano e ne danno informazioni e visibilità attraverso i siti istituzionali. Il sito web istituzionale ha, infatti, oggi un ruolo molto importante nella complessa dinamica dei rapporti tra PA, cittadini e soggetti economici, essendo lo strumento attraverso il quale le Pubbliche Amministrazioni possono presentarsi all utente con una veste uniforme, razionalizzando i contenuti informativi ed uniformando le interfacce nei confronti degli utenti. Nell ottica di un amministrazione pubblica efficiente e trasparente nei suoi compiti e nel suo patrimonio informativo, il sito web rappresenta lo strumento più immediato ed efficace a disposizione delle Amministrazioni per lo sviluppo dei servizi in rete, tra cui troviamo anche l erogazione delle formazione tramite le nuove tecnologie. Per questo motivo, tutti i dati della ricerca sono stati raccolti attraverso una navigazione libera all interno dei siti istituzionali e sono stati catalogati in un database in formato excel. Il presente report, invece, tenta di sintetizzare le informazioni raccolte, offrendo una panoramica di ciò che è presente nei siti istituzionali riguardo all e-learning. 3

II. La formazione nella PA I cambiamenti in atto nelle Pubbliche Amministrazioni richiedono la presenza di personale qualificato e aggiornato. La formazione ha oggi un ruolo rilevante a sostegno di tali cambiamenti ed ha un compito delicato e decisivo in quanto è una delle principali leve per dare una spinta ulteriore ai processi di modernizzazione già in atto nelle P.A. In particolare, una formazione di qualità è una scelta obbligata se si vuole procedere sulla via dell innovazione, la quale investe sempre più e in maniera integrale il funzionamento delle Amministrazioni, dai modelli organizzativi e dallo svolgimento delle prestazioni lavorative, alle modalità di erogazione del servizio e di interazione con gli utenti. La diffusa consapevolezza dell estensione e della rapidità dei processi di innovazione richiede un accelerazione delle strategie in atto e rende ormai mature le condizioni per un decisivo passo in avanti in termini di quantità e qualità dei programmi formativi. Al mondo della formazione spetta il compito di fornire gli strumenti, i metodi e la capacità di sperimentazione necessari a gestire la nuova fase di cambiamento. Questa priorità, che integra quella dell innovazione amministrativa, rende ancor più impellenti operazioni di sostegno e di assistenza che portino valore aggiunto alle azioni promosse. Attraverso le Linee guida del governo per lo sviluppo della Società dell Informazione nella legislatura, approvate dal Consiglio dei Ministri il 31 Maggio 2002, sono stati posti, in tema di valorizzazione delle risorse umane, due obiettivi fondamentali da raggiungere per migliorare l efficienza interna delle Pubbliche Amministrazioni: l alfabetizzazione certificata di tutti i dipendenti pubblici che utilizzano le tecnologie ITC per il loro lavoro; 1/3 della formazione erogata via e-learning. Attraverso la successiva direttiva del 20 Dicembre 2002 pubblicata sulla G.U. n.52 del 4/3/2003, Linee guida in materia di digitalizzazione dell Amministrazione, il Ministro per l Innovazione e le Tecnologie, Luigi Stanca, ha sottolineato come la formazione dei dipendenti pubblici debba avvenire attraverso percorsi formativi diversi per operatori, dirigenti e funzionari e per Amministrazioni Centrali e Locali, in quanto ciascuna di queste figure usa applicazioni diverse ed ha differenti esigenze formative. 4

Per un efficace formazione del capitale umano delle PA si rende necessaria, pertanto, una formazione su due livelli: la formazione dei formatori che interagiranno con i destinatari e la formazione a distanza con distribuzione di materiali didattici interattivi via rete. Altro obiettivo posto è la promozione della patente europea informatica ECDL che costituisce lo standard europeo per la certificazione delle capacità di utilizzo del personal computer e di internet. Infine, attraverso la successiva direttiva del 18 Dicembre 2003, Linee guida in materia di digitalizzazione dell amministrazione per l anno 2004 (G.U. n. 28 del 4/2/2004), il Ministro per l Innovazione e le Tecnologie ha indicato i sette settori di intervento prioritario per l anno 2004: a) servizi on line per cittadini ed imprese; b) accessibilità dei siti internet della Pubblica Amministrazione; c) trasparenza dell azione pubblica; d) efficienza delle Amministrazioni; e) distribuzione ai dipendenti pubblici di carte elettroniche multiservizi; f) sicurezza delle tecnologie dell informazione e della comunicazione; g) lo sviluppo delle competenze. Quest ultimo settore fa riferimento alla formazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni che deve essere effettuata, anche in modalità e-learning, tenendo conto del processo in atto di informatizzazione e digitalizzazione della P.A. Attraverso la citata direttiva, il Ministro ha anticipato anche la prossima emanazione delle Linee guida per i progetti formativi in modalità e-learning nelle Pubbliche Amministrazioni che saranno diffuse unitamente ad una apposita direttiva in materia. La direttiva, le linee guida e il relativo vademecum forniranno le necessarie indicazioni metodologiche e tecniche e testimoniano l attenzione posta e l impegno preso per favorire e accelerare il processo di informatizzazione della formazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Il presente report insieme al database ha un duplice obiettivo: monitorare, alla luce di quanto fissato nelle direttive citate, lo stato di attuazione di progetti e programmi e-learning attuati dalla PA Centrale e Locale e aggiornare il patrimonio di conoscenze sulle esperienze realizzate, confrontando dati e metodologie e cercando di coglierne gli aspetti innovativi. Le azioni future in questo settore, infatti, non possono prescindere da una conoscenza, il più possibile completa, di ciò che si sta realizzando nelle Pubbliche Amministrazioni maggiormente investite dai cambiamenti e di quale sia la priorità dei fabbisogni da soddisfare. 5

III. Nota metodologica Le informazioni sull offerta di e-learning della PA Centrale e Locale sono state raccolte attraverso una navigazione libera all interno dei siti istituzionali. I dati raccolti sono stati catalogati all interno di un database in formato excel. Per la costruzione del database si è proceduto seguendo il normale iter di una ricerca empirica: FASE N. 1 : Disegno di ricerca Sono stati definiti gli obiettivi e gli scopi dell indagine e pianificate le strategie da attuare per il conseguimento degli stessi. Inoltre, si è effettuata una descrizione formale del modo in cui sarebbero state trattate le variabili prese in considerazione. FASE N. 2 : Costruzione della base empirica Si è delimitato l ambito spazio temporale dell indagine, definendo l unità di analisi e le sue proprietà interessanti per gli obiettivi prefissati e le procedure attraverso le quali rilevare le informazioni. Fatto ciò, si è proceduto con la ricerca e la raccolta della informazioni. FASE N. 3 : Organizzazione dei dati Attraverso la costruzione di una matrice, le informazioni acquisite sono state trasformate in dati. FASE N. 4 : Analisi dei dati I dati raccolti e catalogati all interno della matrice sono stati poi elaborati attraverso un insieme di operazioni di tipo qualitativo e quantitativo. Cioè, con un uso più o meno intenso di strumenti statistici si è cercato di produrre asserti e spiegazioni che riguardano i dati raccolti durante la ricerca. FASE N. 5 : Esposizione dei risultati Attraverso il presente report, infine, si cerca di comunicare in maniera sintetica i principali risultati ottenuti con l analisi dei dati. La ricerca è stata effettuata nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio 2003-2004 (unità temporale). Per la creazione del database è stata utilizzata un unica modalità di rilevazione: la navigazione libera all interno dei siti istituzionali (strumento di rilevazione). 6

I siti che sono stati visitati riguardano tutte le Amministrazioni Centrali e gli enti di ricerca catalogati nel portale nazionale del cittadino Italia.gov 1, le Camere di Commercio Centrali e Locali, tutte le Regioni e tutte le Province (universo di riferimento). Lo scopo dell indagine è stato una analisi quantitativa e qualitativa dell offerta di formazione in modalità e-learning presente e visibile all interno dei siti istituzionali. Per far ciò è stata stilata una lista di indicatori e parametri che permettessero di rilevare informazioni quantitative sui corsi erogati e, contemporaneamente, valutare da un punto di vista qualitativo tali attività di formazione, distinguendo gli eventi secondo variabili differenziate almeno per: argomento, modalità di erogazione, offerta di servizi aggiuntivi, durata, tipologia dei destinatari e modalità di accesso. In particolare, sono state rilevate informazioni su: L ENTE EROGATORE: Tipo Nome Sigla Indirizzo sito web Localizzazione e per le Amministrazioni Locali è stata presa nota sulla: Regione Provincia Il CORSO DI FORMAZIONE E-LEARNING: Titolo Argomento Modalità di erogazione Offerta di servizi aggiuntivi Durata I DESTINATARI: Tipo/qualifica Area Dipendenti interni Dipendenti esterni Servizio al cittadino LA TIPOLOGIA DI ACCESSO 1 Si è utilizzato l elenco delle Amministrazioni presente sul sito del portale nazionale per i servizi al cittadino Italia.gov proprio perché nato con l obiettivo di superare la vecchia logica di offerta del servizio pubblico che richiedeva la conoscenza da parte del cittadino del processo di erogazione (chi fa che cosa) e costituire un unica sede virtuale in cui si incontrano domanda di informazioni e servizi del cittadino e offerta di informazioni e servizi della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale (da www.innovazione.gov.it ) 7

IL SITO WEB del CORSO IL/I REFERENTE/I DEL CORSO E-LEARNING: Nome e cognome, indirizzo, telefono, fax, indirizzo e-mail Inoltre, sono state raccolte anche delle informazioni di tipo qualitativo catalogate in forma di stringa in una colonna apposita del database chiamata INDICAZIONI AGGIUNTIVE 1 e 2. I tre mesi di navigazione libera all interno dei siti istituzionali hanno consentito di raccogliere informazioni sufficienti per una chiara e soddisfacente visione delle problematiche oggetto di studio. Tutte le informazioni raccolte, che riguardano stati su proprietà, sono state successivamente rielaborate e trasformate in variabili attraverso una definizione operativa, che ha portato alla costruzione della matrice, attraverso la quale è stato possibile analizzare i dati raccolti ed individuare i risultati della ricerca. Con l aiuto del programma di elaborazione statistica dei dati SPSS v. 11, è stata effettuata un analisi sia di tipo quantitativo, sia di tipo qualitativo. L approccio seguito nell analisi è stato quello volto all esplorazione, descrizione e sintesi (Tukey e Wilk). In altre parole, la ricerca ha avuto come finalità quella di analizzare le informazioni raccolte, al fine di individuare risultati empirici anche non previsti a priori. 8

IV. Risultati complessivi Ogni risultato scientifico è frutto di una serie di scelte e decisioni tecniche, che il ricercatore compie in un senso o nell altro sulla base della sua preparazione, ma anche del suo intuito 2. IV.1 Numero e tipologia di enti su cui è stata effettuata la ricerca L indagine ha riguardato tutte le Amministrazioni Centrali e gli enti di ricerca catalogati nel sito di Italia.gov, le CCIA Centrali e Locali, tutte le Regioni e tutte le Province. Nei tre mesi di ricerca sono stati visionati 328 siti istituzionali, di cui 124 erano di Amministrazioni Centrali e 204 di Amministrazioni Locali. Localizzazione enti siti visitati Centrale Locale Centrale 37,50% Locale 62,50% In particolare, sono stati visitati 112 siti di Amministrazioni Centrali, 141 di Amministrazioni Locali, 69 di Camere di Commercio e 6 di enti di ricerca. Localizzazione 2 enti siti visitati 21% 2% 34% Centrale Locale CCIA Enti di ricerca 43% 2 Marrani A., Costruire il dato. Sulle tecniche di raccolta delle informazioni nelle scienze sociali, Franco Angeli Ed., 1988. 9

Distinguendo all interno della voce generale CCIA, le Camere di Commercio centrali da quelle locali si ottiene la seguente distribuzione: 2% 2% Localizzazione 3 enti siti visitati 19% 34% Centale Locale Enti di ricerca CCIA Centrale CCIA Locale 43% IV.2 Numero di enti che erogano corsi e-learning Dall indagine emerge un dato allarmante. Dei 328 enti di cui è stato visitato il sito soltanto in 38 casi si sono individuate informazioni su eventuali corsi o progetti formativi erogati in modalità e-learning. Cioè solo nel 12% dei siti visionati sono state trovate informazioni su corsi di formazione e-learning. Chi fa corsi e-learning? Si corsi e-learning No corsi e-learning 12% 88% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Questo può voler dire due cose: 10

A- Le amministrazioni non utilizzano pienamente l e-learning per le loro attività formative. B- Le amministrazioni, pur facendo uso dell e-learning per la formazione, non ne danno informazione attraverso i siti istituzionali. Al momento, il ruolo dell e-learning nei processi formativi della PA è sicuramente ancora piuttosto marginale, cosa che può dipendere molto dalla presenza o meno di alcune condizioni quali la disponibilità di una strumentazione tecnologica sufficiente per consentire azioni di formazione a distanza o una alfabetizzazione informatica adeguata alle attività lavorative e formative da intraprendere. Precedenti ricerche condotte in questo settore, però, segnalano un utilizzo di queste metodologie didattiche nell ambito di specifiche tipologie di utenti e di aree tematiche. Ad esempio, il 6 Rapporto Nazionale sulla formazione nella PA, 2002, pubblicato dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione nel 2003, mette in evidenza l esistenza di alcune sperimentazioni molto positive in tema di e-learning, effettuate all interno di PA Centrali e Locali, di cui però non sono state trovate informazioni all interno dei siti istituzionali. IV.3 Tipologia degli enti che erogano corsi e-learning In fase di analisi dei dati raccolti si è reputato interessante indagare su quale tipo di ente adotta l e-learning, cioè andare a vedere quel 12 % di casi individuati da quale tipo di enti è composto. Le amministrazioni che fanno e-learning sono costituite per il 53% da Amministrazioni Centrali e per il 47% da Amministrazioni Locali. Anche se la distribuzione sembra quasi equa, in realtà il dato è significativo perché il numero di siti visualizzati delle Amministrazioni Locali era in netta maggioranza (quasi il doppio) rispetto a quelli delle Amministrazioni Centrali. Questo lo si vede anche analizzando le percentuali di chi NON fa e-learning che è costituito per il 35,5 % da Amministrazioni Centrali e per il 64,5 % da quelle Locali. Disaggregando gli enti emerge che chi eroga e-learning è: per il 37 % un Amministrazione Centrale; per il 32 % un Amministrazione Locale; per il 26 % una CCIA (centrale e/o locale); per il 5 % un ente di ricerca. Quanto emerge dalla ricerca su questo punto è in linea con il diverso ruolo che svolge il sistema delle CCIA in Italia rispetto alle Amministrazioni Pubbliche. Esso da tempo, infatti, è 11

impegnato sui temi dell orientamento, della formazione professionale e manageriale, della formazione all imprenditorialità e del raccordo tra il mondo delle imprese e quello della scuola e dell università. IV.4 Un dato positivo: numero di corsi erogati Il dato positivo emerso dall indagine è che, accanto alle numerose forme tradizionali di formazione d aula, sono state individuate comunque alcune sperimentazioni fortemente innovative. Il che dimostra che qualcosa sta cambiando e che le Amministrazioni cominciano a considerare l e-learning come una metodologia didattica in grado di risolvere numerosi problemi e rispondere alle loro esigenze di innovazione. Ciò è confermato dal fatto che quegli enti che fanno e-learning, dandone informazione e comunicazione attraverso il sito istituzionale, utilizzano questa metodologia formativa per erogare un alto numero di corsi (cfr. Tabella). NUMERO di CORSI e-learning % ENTI 1 corso 50 % 2 corsi 16 % 4 corsi 8% 14 corsi 5% 3 corsi 3% 5 corsi 3% 6 corsi 3% 8 corsi 3% 9 corsi 3% 10 corsi 3% 31 corsi 3% TOTALE: 100 % Questo dato è molto positivo in quanto può voler dire che le amministrazioni una volta sperimentato l e-learning come metodologia didattica cominciano ad utilizzarlo in maniera regolare e sistematica per la formazione dei loro dipendenti. 12

Incrociando il numero dei corsi e-learning erogati con il tipo di ente emergono due dati interessanti: 1. tendenzialmente è la PA centrale ad erogare un numero molto elevato di corsi (es. CNIPA: 10 corsi, ISPESL: 14 corsi, MLPS: 9 corsi, etc ); 2. su 6 enti di ricerca, solo 2 utilizzano l e-learning come metodologia didattica, ma questi due enti erogano un numero altissimo di corsi: 14 in un caso (INFM) e 31 nell altro (ENEA). Il quadro generale che emerge da questa prima analisi dei dati raccolti presenta forti discontinuità con differenze spiccate anche all interno dello stesso comparto, il che dipende probabilmente da un diverso grado di sensibilità e di cultura verso le nuove metodologie formative. IV.5 Analisi dei corsi individuati In secondo momento, al fine di effettuare un analisi più approfondita e di tipo qualitativo sui corsi di cui sono state trovate informazioni sui siti visitati, è stata costruita una seconda matrice che ha due caratteristiche fondamentali: 1. contiene solo gli enti che utilizzano l e-learning; 2. ad ogni riga della matrice corrisponde un corso indipendentemente da chi lo ha erogato. Cioè la matrice ha 140 righe perché 140 sono i corsi di cui si è trovata informazione all interno dei 328 siti su cui è stata effettuata la ricerca. IV.6 Numero dei corsi e tipologia degli enti che li erogano Dalle analisi statistiche effettuate emerge che il numero totale di percorsi formativi di cui si è trovata informazione sono 140. Questi 140 corsi sono erogati per il 73 % dalle Amministrazioni Centrali e per il 27 % da quelle Locali, dato che conferma ulteriormente quanto detto prima: le Amministrazioni Centrali erogano più corsi rispetto a quelle Locali e utilizzano maggiormente la metodologia e-learning. Ma soprattutto questo dato indica che le Amministrazioni Centrali fanno un uso maggiormente oculato del loro sito istituzionale per diffondere informazioni sulle attività e sulle iniziative promosse. Disaggregando i dati emerge che i corsi individuati sono erogati: per il 38 % da Amministrazioni Centrali; per il 21 % da Amministrazioni Locali; per il 10 % da CCIA (6 % CCIA centrali - 4 % CCIA locali); per il 32 % da enti di ricerca Questi dati confermano: 13

l impegno delle Amministrazioni Centrali in tema di e-learning e l alto numero di corsi erogati dagli enti di ricerca. IV.7 Modalità di erogazione Per quanto riguarda la modalità di erogazione utilizzata, i corsi individuati appartengono per il 68,5 % alla categoria dell asincrono on line, per il 18,5 % alla formazione off line, per l 8 % alla formazione blended e per il 5 % alla categoria del sincrono on line. Modalità di erogazione 8% 18,50% Asincrono on line Sincrono on line Blended Off line 5% 68,50% L insieme di questi dati dimostra che le Amministrazioni Pubbliche hanno iniziato ad utilizzare l e-learning per le attività formative, attraverso una modalità erogativa che consente un lavoro a distanza mediato nel tempo (68,50 % asincrono on line e 18,50 % off line), non spingendosi ancora ad utilizzare la modalità sincrona on line (solo il 5) IV.8 Offerta di servizi aggiuntivi Le Amministrazioni per la maggior parte dei corsi erogati, forniscono un tool di servizi a supporto del discente comprendente in media gli strumenti di comunicazione e collaborazione (e-mail, chat e forum) e gli esercizi di auto-valutazione (cfr. Tabella) SERVIZI A SUPPORTO DELL APPRENDIMENTO SI NO IV.9 Tipologia di accesso Per quanto riguarda l accesso: 70 % 30 % 14

il 20 % dei corsi è ad accesso libero; il 25 % ad accesso libero previa iscrizione; il 40 % ad accesso riservato. Invece per quel che riguarda l off line (cdrom, VHS, etc..): il l 11 % dei corsi è distribuito gratuitamente previa richiesta; il 4 % a pagamento. Questo vuol dire che le Amministrazioni Pubbliche per la formazione sincrona, asincrona e blended utilizzano in maniera equa sia l accesso libero che quello riservato. Spesso viene utilizzato l accesso libero previa iscrizione perché consente di raccogliere importanti informazioni sui partecipanti al corso, cosa che l accesso libero non consente. Per quanto riguarda invece la formazione off line, le Amministrazioni tendono a distribuire gratuitamente i prodotti didattici senza farli pagare, probabilmente perché è fuori della loro ottica realizzare pacchetti formativi da vendere al pubblico esterno. IV.10 Argomento Gli argomenti maggiormente trattati sono visibili nel grafico seguente: 22,50% Argomento corsi 8% 14% Qualità Sicurezza Economia e marketing Matematica, fisica, scienze e biologia Informatica Altri argomenti: innovazione nella PA 14% 22,50% 19% Al primo posto troviamo l informatica con il 22,50 %, seguita da matematica, fisica, scienze e biologia con il 19 %. Ad un pari livello si trovano argomenti come l economia e il marketing e la sicurezza, entrambe con una frequenza pari al 14 % dei casi. Una buona percentuale si registra per la qualità pari all 8 %. Importante è anche la voce altri argomenti che ha una percentuale pari al 22,50 % pari a quella dell informatica. In questa voce, infatti, si trovano catalogati una serie di corsi che trattano argomenti vari legati però ai processi di innovazione della PA come ad esempio la 15

comunicazione pubblica, il protocollo informatico, l e-government, l importanza delle lingue, etc Il 50 % dei corsi individuati tratta quindi argomenti relativi all informatica e all innovazione della P.A. Questo dato è molto positivo in quanto conferma che le Pubbliche Amministrazioni si stanno movendo per rispondere in maniera adeguata agli obiettivi posti attraverso le varie direttive emanate dal Ministro per l Innovazione e le Tecnologie nel 2002/2003. IV.11 Destinatari I destinatari dei corsi individuati sono: per il 58 % dipendenti pubblici; per il 23 % tecnici, specialisti ed operatori; per il 12 % dirigenti e responsabili; per il 7 % altre categorie professionali come ad esempio segretari, funzionari di bassa qualifica, etc Qualifica destinatari 12% 7% Dipendenti Tecnici, specialisti e operatori Dirigenti e funzionari Altro 23% 58% I corsi individuati inoltre: per il 91 % sono rivolti a dipendenti interni delle Amministrazioni che li erogano per l 86 % sono aperti anche ad esterni, cioè a dipendenti di altre Amministrazioni. Questi dati sono in linea sia con le potenzialità dell e-learning derivanti dalla possibilità di riutilizzare in tempi e luoghi diversi i corsi realizzati ed erogarli per un numero molto elevato di persone, sia con quanto stabilito dalla direttiva Linee guida in tema di digitalizzazione dell amministrazione la quale stabilisce che le Amministrazioni devono cercare di portare a fattore comune le iniziative promosse, a partire dal riuso e dalla massima utilizzazione delle 16

soluzioni già disponibili e provvedere alla razionalizzazione dei servizi e dei sistemi già presenti ipotizzando anche soluzioni che coinvolgano più Amministrazioni, basandosi su economie di scala. Inoltre, una buona percentuale di questi corsi, pari al 33 %, sono aperti anche ai cittadini, cosa che dimostra il tentativo da parte delle Amministrazioni di aprire verso l esterno i servizi interni. IV.12 Durata Laddove visibili, si sono raccolte informazioni anche sulla durata dei corsi: la durata minima è di 2 ore di formazione; la durata massima di 400 ore; la moda è di 40 ore mentre la media è di 49 ore. I corsi erogati in modalità blended sono molto più lunghi: si estendono generalmente su più mesi fino ad arrivare ad un massimo di un anno. Le Pubbliche Amministrazioni sembrano quindi adottare questa modalità di erogazione che alterna la formazione in aula con la formazione on line quando i progetti hanno una lunga durata, dimostrando di aver colto la specificità di questa tipologia di intervento formativo che consente di mantenere alta la motivazione dei discenti senza aggravarli di particolari doveri, come ad esempio recarsi in aula tutti i giorni ad orari prestabiliti. 17

V. Risultati di dettaglio Navigando all interno dei siti istituzionali sono state individuate informazioni su progetti e- learning per un totale di 140 corsi. Questi 140 corsi sono erogati, in numero diverso, da: PA Centrale; PA Locale; CCIA; Enti di ricerca. Tipo ente Numero corsi Percentuale PA Centrale 53 38 % PA Locale 29 21 % CCIA 13 9 % Enti di ricerca 45 32 % TOTALE 140 100% Di seguito vengono quindi illustrati i risultati di dettaglio relativi a ciascuna tipologia di enti. V.1 Risultati di dettaglio: PA Centrale In questa parte del report, vengono illustrati i risultati della ricerca relativi alla Pubblica Amministrazione Centrale: ministeri, scuole di formazione, organi dello Stato e principali enti pubblici. Dalle analisi effettuate sui dati raccolti emerge che la PA Centrale fa un uso più intenso dell e-learning come metodologia didattica per la formazione dei suoi dipendenti: su 140 corsi individuati 53 sono erogati dalla PA Centrale (38%). Tutte le informazioni su questi corsi e su un eventuale utilizzo da parte dell ente di nuove metodologie didattiche, sono state individuate, con estrema facilità, accedendo alla voce formazione presente nell home page di tutti i siti istituzionali visionati. Le Amministrazioni Centrali mostrano, infatti, una particolare attenzione a come diffondere in maniera chiara e trasparente informazioni sui propri servizi ed attività attraverso il sito istituzionale. In questo modo, qualsiasi cittadino è in grado di accedere al sito ed individuare senza alcuna difficoltà le informazioni cercate. 18

MODALITA DI EROGAZIONE I 53 corsi individuati sono erogati dalla PA Centrale: per il 47 % in modalità asincrona; per il 38 % in modalità off line; per il 7,5 % in modalità blended; per il 7,5 % in modalità sincrona. OFFERTA DI SERVIZI AGGIUNTIVI Insieme al 64 % dei corsi sono offerti ai discenti una serie di servizi di supporto all apprendimento quali gli strumenti di comunicazione e collaborazione (e-mail, forum, chat) e gli esercizi di auto-valutazione attraverso i quali il discente può verificare quanto appreso. TIPOLOGIA DI ACCESSO L accesso ai corsi è: per il 28 % libero; per il 8 % libero previa iscrizione; Il 36% dei corsi è ad eccesso libero per il 36 % riservato. Dallo schema si evince che le PA Centrali, per l erogazione di corsi e-learning, utilizzano in maniera completamente equa sia l accesso libero sia quello riservato. Invece, i corsi di formazione off line pari al 28 % dei casi sono tutti distribuiti gratuitamente previa richiesta. ARGOMENTI Gli argomenti maggiormente trattati sono l informatica, la sicurezza e l innovazione nella PA che registrano tra loro una percentuale identica pari al 26,4 %. Al secondo posto troviamo il marketing e l economia con una percentuale pari all 11,3 %, al terzo posto invece matematica, fisica, scienze e biologia con una percentuale pari al 9,5 %. Del tutto assente l argomento relativo alla qualità. DESTINATARI I destinatari dei corsi sono: per il 50 % dipendenti pubblici; per il 25 % tecnici, specialisti ed operatori; per il 23 % dirigenti e responsabili; per il 2% altre categorie professionali come segretari, funzionari di bassa qualifica, etc.. Il 92,5% dei corsi è rivolto a dipendenti interni; di questi corsi, l 87% è aperto anche verso i dipendenti esterni cioè di altre Amministrazioni. Solo il 6 % dei corsi individuati è e offerto come servizio ai cittadini. 19

V.2 Risultati di dettaglio: PA Locale Di seguito si illustrano i risultati della ricerca relativi alla Pubblica Amministrazione Locale: tutte le Regioni e tutte le Province. Dai dati della ricerca emerge che il mondo delle autonomie locali fa un uso più blando dell e-learning come metodologia formativa e sembra rimanere legato a metodologie tradizionali di formazione d aula molto di più rispetto alla PA Centrale. Questo non è dovuto semplicemente al disinteresse verso le innovazioni metodologiche e didattiche o alla scarsa informazione delle Amministrazioni Locali rispetto a quelle Centrali. Soprattutto per metodologie di apprendimento che comportano l uso di tecnologie informatiche sembrano operare invece vincoli di natura diversa: di tipo strutturale: legati alla strumentazione tecnologica e alle conoscenze informatiche necessarie per l erogazione e la fruizione di formazione in modalità e- learning; di tipo organizzativo: legati all esigenza di regolamentare i tempi da dedicare alla formazione e creare dei contesti favorevoli all apprendimento in cui siano chiari i tempi e gli spazi in cui svolgere l attività lavorativa e quelli in cui svolgere l autoapprendimento. di tipo economico: gli enti locali hanno risentito di una riduzione dei contributi economici da parte dello stato e ciò comporta di dover pensare all e-learning non come ad una ennesima modalità di fare formazione, bensì ad un vero e proprio investimento strategico. Occorre ricordare però che la ricerca è stata condotta esaminando soltanto i siti delle Pubbliche Amministrazioni. Pertanto è possibile che vi siano enti che erogano formazione on line al loro interno, ma che non ne venga fatta menzione sul sito istituzionale che ha giustamente come obiettivo quello di mettere in contatto i cittadini e le imprese con gli enti locali e viceversa. Il problema però è che le informazioni su questi progetti sono state trovate con estrema difficoltà all interno dei siti istituzionali, così come si è registrata una forte divergenza tra quanto segnalato da precedenti ricerche 3 e quanto individuato all interno dei siti. Su 140 corsi individuati, 29 sono stati realizzati dalla PA Centrale (21 %). MODALITA DI EROGAZIONE Questi corsi sono erogati: 3 Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, 6 rapporto sulla Formazione nella Pubblica Amministrazione, 2002, Roma 2003. 20

per il 70 % in modalità asincrona; per il 22 % in modalità blended; per il 8 % in modalità sincrona. Dalle analisi effettuate sui dati emerge che nella PA Locale non viene utilizzata la formazione off line e si registra invece una maggiore utilizzo della formazione blended che integra la tradizionale formazione d aula con quella in presenza. Un intelligente uso integrato delle due modalità di trasmissione delle conoscenze sembra essere l approccio migliore per la PA Locale, in quanto consente di ottenere il massimo dell efficacia dell apprendimento contrastando l atteggiamento culturale e le resistenze degli utenti nei confronti della tecnologia e della FAD. Gli incontri in presenza, infatti, alternati con la formazione on line, si pongono come base per le attività didattiche a distanza in quanto consentono di accompagnare gli utenti nel processo di apprendimento mantenendo alta la motivazione, esplicitando gli obiettivi didattici e le metodologie e consentendo agli utenti di socializzare e conoscersi fisicamente per poi interagire a distanza. OFFERTA DI SERVIZI AGGIUNTIVI Il 58 % dei corsi è accompagnato da servizi di supporto all apprendimento quali gli strumenti di comunicazione e collaborazione e gli esercizi di auto-valutazione. TIPOLOGIA DI ACCESSO L accesso ai corsi è: per il 89 % riservato; per il 11 % libero. Nel caso della PA Locale quindi l accesso ai corsi è prevalentemente riservato mentre invece, come già detto, nella PA Centrale si utilizza in maniera equa l accesso libero o libero previa iscrizione e quello riservato. ARGOMENTI Gli argomenti maggiormente trattati sono l informatica (41 %), l innovazione nella PA (37 %), e l economia e il marketing (22 %). Del tutto assenti tematiche come la sicurezza, la qualità e la matematica, scienze, fisica e biologia. DESTINATARI I destinatari dei corsi sono: per il 42 % tecnici, specialisti ed operatori; 21

per il 27 % altre categorie professionali come segretari, funzionari di bassa qualifica, etc.. per il 23 % dipendenti pubblici; per il 8% dirigenti e responsabili. Il 100 % dei corsi è aperto a dipendenti esterni di altre Amministrazioni a patto che siano localizzate nella stessa area geografica. Di questi corsi l 83 % è rivolto anche ai dipendenti interni dell Amministrazione che li progetta, organizza ed eroga. Molto bassa è infine la percentuale dei corsi offerta come servizio ai cittadini: solo il 12%. V.3 Risultati di dettaglio: CCIA Dei 140 corsi individuati, 13 sono erogati da alcune CCIA presenti in Italia. La percentuale è bassa se confrontata rispetto al totale dei corsi (9 %) ma è significativa rispetto alla tipologia degli enti che erogano corsi e-learning. MODALITA DI EROGAZIONE I corsi sono erogati: per il 91 % in modalità asincrona; per il 9 % in modalità sincrona. Non si sono trovate invece informazioni relative a corsi di formazione blended e off line. OFFERTA DI SERVIZI AGGIUNTIVI Il 62 % dei corsi è accompagnato da servizi di supporto all apprendimento quali gli strumenti di comunicazione e collaborazione e gli esercizi di auto-valutazione. TIPOLOGIA DI ACCESSO L accesso ai corsi è: per il 92 % riservato; per il 8 % libero. Nel caso delle CCIA, quindi, come nel caso della prevalentemente riservato. PA Locale, l accesso ai corsi è ARGOMENTI Gli argomenti maggiormente trattati sono l economia e il marketing (45 %), l innovazione nella PA (33 %) e l informatica (22 %). Del tutto assenti tematiche come la sicurezza, la qualità e la matematica, scienze, fisica e biologia. 22

DESTINATARI I destinatari dei corsi sono: per il 58 % dipendenti pubblici; per il 33 % tecnici, specialisti ed operatori; per il 9% dirigenti e responsabili. Il 100 % dei corsi è rivolto a dipendenti interni. Di questi corsi il 61,5 % è rivolto anche ai dipendenti esterni di altre Amministrazioni. Infine, solo un corso tra quelli individuati è offerto come servizio ai cittadini, cioè il 93 % dei corsi e-learning delle CCIA non è aperto ai cittadini. V.4 Risultati di dettaglio: Enti di ricerca Dei 140 corsi individuati, 45 sono erogati da Enti di ricerca (32 % rispetto al totale). Tale percentuale di corsi progettati, organizzati ed erogati dagli Enti di Ricerca è molto alta rispetto al totale ed è particolarmente significativa se si riflette sul fatto che questi 45 corsi sono erogati solo da due Enti: l INFM e l ENEA 4. Questo vuol dire che le strategie e le politiche messe in atto dagli enti di ricerca sono profondamente diverse rispetto a quelle delle Amministrazioni Pubbliche, siano esse Centrali o Locali. Quanto affermato è estremamente visibile anche analizzando le caratteristiche dei corsi riportate di seguito: MODALITA DI EROGAZIONE I 45 corsi individuati sono erogati: per il 87 % in modalità asincrona; per l 11 % in modalità off line; per il 2 % in modalità blended. OFFERTA DI SERVIZI AGGIUNTIVI Ben l 87 % dei corsi è accompagnato da servizi di supporto all apprendimento quali gli strumenti di comunicazione e collaborazione e gli esercizi di auto-valutazione. TIPOLOGIA DI ACCESSO L accesso ai corsi è: per il 20 % libero; per il 69 % libero previa iscrizione. I corsi di formazione off line invece vengono tutti distribuiti a pagamento (11 % rispetto al totale dei corsi erogati). 4 Ricordiamo che il numero totale di Enti di ricerca su cui è stata effettuata la ricerca è pari a 6 e che gli enti che erogano e-learning sono l Istituto Nazionale di Fisica della Materia (INFM) e L Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente (ENEA). 23

ARGOMENTI Gli argomenti maggiormente trattati sono matematica, fisica, scienze e biologia ( 47 %), la qualità (22 %) e la sicurezza (10 %). Ad un pari livello si trovano l economia e il marketing, l innovazione nella PA e l informatica che registrano una percentuale pari al 7 %. DESTINATARI I destinatari dei corsi sono per il 100 % dipendenti pubblici sia interni (93%) sia esterni (82%) Ben l 87% dei corsi individuati è aperto al cittadino, il quale vi può accedere in maniera completamente libera o semplicemente registrandosi. 24

VI. Conclusioni Ricordando che la ricerca è stata condotta sui siti esterni delle Pubbliche Amministrazioni Centrali e Locali e che pertanto è possibile che vi siano enti che erogano formazione on line al loro interno ma che non ne venga fatta menzione sul sito istituzionale; è possibile giungere ad alcune conclusioni finali. Da un confronto dei dati raccolti e dei risultati di dettaglio della ricerca emerge chiarezza che la PA Centrale espone sul sito istituzionale un numero maggiore di corsi e-learning rispetto alla PA locale e alle CCIA. La modalità di erogazione maggiormente utilizzata per tutte le tipologie di enti è quella asincrona, mentre diverso è l utilizzo effettuato della modalità off line e di quella blended. Infatti, per quanto riguarda la PA Centrale, accanto alla formazione asincrona, troviamo anche un discreto utilizzo della formazione off line e un basso utilizzo di quella blended; invece, nel caso della PA Locale, accanto alla formazione asincrona, si utilizza molto la formazione blended, ma non quella off line. Il motivo di questa divergenza per quanto riguarda la modalità off line, potrebbe trovarsi nel fatto che nella PA Centrale probabilmente esiste già un Know how acquisito, organizzato ed immediatamente spendibile, mentre nelle PA Locali potrebbe esserci una situazione in cui il sapere non è stato ancora sistematizzato al punto da poterlo erogare off line. Invece, il maggiore uso della formazione blended da parte della PA Locale rispetto a quella Centrale potrebbe derivare da diversi fattori quali: l esigenza propria degli enti locali di creare uno spirito di corpo, cosa che è sicuramente agevolata dagli incontri in presenza previsti dalla modalità blended, oppure la diversa tipologia dei progetti attuati nelle PA Locali che tendono ad avere una durata maggiore. Generale e diffusa è l attenzione posta a fornire insieme ai corsi e-learning un tool di servizi di supporto all apprendimento che consentono agli utenti di comunicare e collaborare tra loro e valutare in maniera autonoma le conoscenze acquisite. Diversa è la tipologia di accesso offerta: mentre la PA Centrale utilizza in percentuali analoghe sia l accesso libero sia quello riservato, le CCIA e soprattutto le PA Locali utilizzano principalmente l accesso riservato, cosa che attesta una maggiore chiusura di queste Amministrazioni rispetto a quelle Centrali. Questo dato è confermato anche dal fatto che i corsi organizzati dalle PA Locali sono rivolti sia a dipendenti interni, sia a dipendenti esterni delle Amministrazioni che progettano, organizzano ed erogano tali corsi, a patto però che essi siano localizzati nella STESSA area geografica. 25

Gli argomenti trattati sono simili e riguardano principalmente l informatica, l innovazione nella PA e l economia e il marketing (cfr. tabella). PA Centrale PA Locale CCIA Informatica 26 % 41 % 22 % Innovazione PA 26 % 37 % 33 % Economia e marketing 11 % 22 % 45 % Il dato interessante è che i corsi individuati trattano gli stessi argomenti ma sono rivolti ad utenti diversi: la PA Centrale eroga formazione per dirigenti e responsabili, mentre la PA Locale e le CCIA per tecnici, specialisti ed operatori. Tutte e tre le categorie di enti, in media, non offrono i corsi come servizio ai cittadini. Completamente diverso è il caso degli enti di ricerca, i quali, da quanto emerge dai dati raccolti, sembrano portare avanti un intensa attività in questo settore. Forte è l attenzione posta alla fruibilità dei corsi erogati: quasi tutti sono accompagnati dall offerta di servizi aggiuntivi di supporto all apprendimento. Grande è l apertura verso l esterno: tutti i corsi individuati sono offerti agli utenti tramite accesso libero o previa iscrizione e la maggior parte di essi sono aperti anche ai cittadini. Diversi sono invece gli argomenti (matematica, fisica scienze e biologia; qualità; sicurezza) e i destinatari (dipendenti pubblici sia interni che esterni). A conclusione del report preme quindi fare delle considerazioni finali sulle esperienze catalogate e sulle prospettive future che si vanno profilando. Il quadro che emerge dalle analisi effettuate sui dati raccolti è molto frammentato: tra le Amministrazioni che danno informazione e comunicazione attraverso il proprio sito istituzionale delle loro attività formative interne, soltanto poche utilizzano l e-learning come metodologia formativa. Lo spaccato che si presenta però è anche quello dell esistenza di alcune iniziative oggettivamente pregevoli, il che dimostra che quando la formazione è trattata realmente come uno strumento integrato nelle principali strategie dell amministrazione è possibile dar vita ad iniziative qualitativamente ineccepibili e di grande utilità ed innovazione. Dalla ricerca, inserita nei limiti di cui abbiamo già parlato, emerge pertanto una doppia considerazione: la prima è che le Pubbliche Amministrazioni hanno iniziato ad utilizzare l e- 26

learning come metodologia formativa, la seconda è che le Pubbliche Amministrazioni Centrali utilizzano più estesamente l e-learning per una serie di motivi tecnici, organizzativi ed economici già indicati. Al tempo stesso è importante mettere in evidenza una considerazione che trae spunto dai casi di eccellenza individuati e dai dati positivi emersi dalle analisi svolte. Essa porta a segnalare che il settore pubblico mostra interessanti segni di cambiamento e che forte è l impegno nel rispondere a quanto fissato dalle recenti direttive in tema di formazione e valorizzazione delle risorse umane. Attraverso le Linee guida del governo per lo sviluppo della Società dell Informazione nella legislatura, approvate dal Consiglio dei Ministri il 31 Maggio 2002, sono stati posti due obiettivi fondamentali (l alfabetizzazione certificata di tutti i dipendenti pubblici che utilizzano le tecnologie ITC per il loro lavoro; 1/3 della formazione erogata via e-learning) ai quali la PA sta rispondendo in maniera adeguata. Dalla ricerca, infatti, sono emersi interessanti segni di cambiamento anche sotto il profilo delle metodologie formative adottate e l informatica è effettivamente tra gli argomenti maggiormente trattati attraverso i corsi e-learning individuati. Forte è anche l adeguamento delle PA alla successiva direttiva del 20 Dicembre 2002 Linee guida in materia di digitalizzazione dell amministrazione : la formazione dei dipendenti pubblici avviene attraverso percorsi formativi diversi per operatori, dirigenti e funzionari e per PA Centrali e Locali che ben si adattano alle differenti esigenze formative degli utenti indicati. Inoltre, sempre in accordo con la direttiva citata, le Amministrazioni stanno cercando di portare a fattore comune le iniziative promosse, a partire dal riuso e dalla massima utilizzazione delle soluzioni già disponibili e provvedere alla razionalizzazione dei servizi e dei sistemi già presenti ipotizzando anche soluzioni che coinvolgano più Amministrazioni, basandosi su economie di scala. 27

L e-learning rappresenta seriamente un opportunità di enorme interesse per le Pubbliche Amministrazioni che si avvicineranno a questa innovativa metodologia di acquisizione delle competenze e per gli operatori del settore sempre più chiamati a produrre corsi in grado di accompagnare il cambiamento delle Amministrazioni e adattarsi alle esigenze di flessibilità e continuità che provengono dal mondo del lavoro. Gli sforzi futuri vanno quindi concentrati verso la diffusione di queste metodologie, aiutando le Amministrazioni a cogliere il potenziale didattico delle nuove tecnologie della comunicazione e dell informazione, a collegare tra loro le proprie strategie e a sfruttare le opportunità legate a programmi che si basano ed ottengono successo da economie di scala e dai risultati di continue sperimentazioni. In quest ottica, appare estremamente utile l ultima direttiva del Ministro Stanca, Linee guida in materia di digitalizzazione dell amministrazione per l anno 2004, attraverso la quale è stata annunciata la prossima emanazione delle Linee guida per i progetti formativi in modalità e- learning nelle Pubbliche Amministrazioni che saranno diffuse unitamente ad un apposita direttiva in materia. La suddetta direttiva, le linee guida e il relativo vademecum testimoniano l attenzione posta e l impegno preso per favorire e accelerare il processo di informatizzazione della formazione nelle PA e saranno un ottimo strumento per agevolare la diffusione dell e-learning in quanto forniranno le necessarie indicazioni metodologiche e tecniche. In conclusione, occorre sottolineare che questa ricerca nasce con l intenzione di aprire una finestra sulle attività formative in modalità e-learning erogate dalla Pubblica Amministrazione. Dato il carattere sperimentale e molto innovativo di tale attività, si è ritenuto di dover iniziare attraverso una ricerca effettuata tramite una navigazione libera all interno dei siti istituzionali. Questa scelta ha naturalmente limitato fortemente la possibilità di giungere ad una visione completa di tutte le attività formative che la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale eroga al suo interno. Pertanto da questi primi dati raccolti sarebbe utile poter passare ad una versione aggiornata e completa grazie ad informazioni che le stesse Pubbliche Amministrazioni possono farci pervenire presso il CNIPA (Area formazione e Regolazione) consentendo così un arricchimento significativo del quadro delineato che copra tutte le attività formative erogate dalla Pubblica Amministrazione attraverso l e-learning. 28