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EMISSIONI DI RUMORE DAI CANTIERI EDILI L. 447/95 L.R. 89/98 Ing. Paolo Petracchi 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 447/95 Legge quadro sull inquinamento acustico ; D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore ; D.M. Ambiente 16/03/98 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico ; Legge Regione Toscana n 89/98 Norme in materia di inquinamento acustico ; Delibera Giunta Regione Toscana n 857/2013 Criteri per la predisposizione della documentazione di impatto acustico art.12 della L.R. 89/98 ; Art. 844 Codice Civile Immissioni e normale tollerabilità. 2 1

DEFINIZIONI Inquinamento acustico: Introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi; 3 DEFINIZIONI Ambiente abitativo: Ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane, salvo per quanto concerne l'immissione di rumore da sorgenti sonore esterne ai locali in cui si svolgono le attività produttive; 4 2

DEFINIZIONI Sorgenti sonore fisse: Impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative; 5 DEFINIZIONI Sorgenti sonore mobili: Tutte le sorgenti sonore non comprese nella precedente; Valori limite di emissione: Valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, valutato in prossimità dei ricettori; 6 3

DEFINIZIONI Valori limite di immissione: Valore massimo di rumore che può essere immesso da una sorgente sonora nell'ambiente abitativo (Valore limite differenziale di immissione) o nell'ambiente esterno (Valore limite assoluto), misurato in prossimità dei ricettori; 7 DEFINIZIONI Valori di attenzione: Valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente; Valori di qualità: Valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla Legge; 8 4

DEFINIZIONI Valutazione di Impatto Acustico: Gli effetti indotti e le variazioni delle condizioni sonore preesistenti in una determinata porzione di territorio, dovute all inserimento di nuove infrastrutture, opere, impianti, attività o manifestazioni. Necessita di verifica delle condizioni acustiche precedenti e successive all insediamento di una attività nei luoghi in cui essa andrà a localizzarsi; 9 DEFINIZIONI Valutazione del Clima Acustico: Condizioni sonore esistenti in una determinata porzione di territorio, derivanti dall'insieme di tutte le sorgenti sonore naturali e antropiche (La valutazione di clima acustico è quindi una ricognizione delle condizioni sonore abituali e di quelle massime ammissibili in una determinata area ed è finalizzata a evitare che il sito in cui si intende realizzare un insediamento sensibile al rumore, sia caratterizzato da condizioni di rumorosità, o da livelli di rumore ammissibile, incompatibili con l'utilizzo dell'insediamento stesso); 10 5

DEFINIZIONI Ricettore: Qualsiasi edificio adibito ad ambiente abitativo, comprese le relative aree esterne di pertinenza, o ad attività lavorativa o ricreativa, nonché le aree naturalistiche vincolate, i parchi pubblici e le aree esterne destinate ad attività ricreative ed allo svolgimento della vita sociale della collettività; Ricettore Sensibile: Scuole asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici, insediamenti residenziali; 11 DEFINIZIONI Tempo di riferimento: periodo della giornata all interno del quale si effettua la misura, diurno (06.00-22.00) e notturno (22.00-06.00); Tempo di osservazione: periodo di tempo compreso nel tempo di riferimento all interno del quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intende valutare; Tempo di misura: periodo compreso all interno del tempo di osservazione che comprende uno o più tempi di misura in modo che la misura totale sia rappresentativa del fenomeno acustico da valutare; 12 6

DEFINIZIONI Livello di Rumore Ambientale: Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato in curva A prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo ed in un dato tempo compreso quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti; Livello di Rumore Residuo: Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato in curva A che si rileva quando si esclude la specifica sorgente sonora disturbante. 13 VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO Un cantiere edile presenta sorgenti sonore di vario tipo, come macchine, attrezzature e impianti, utilizzati in funzione delle lavorazioni previste e talvolta il disturbo acustico generato non è trascurabile, nel caso ci siano nelle vicinanze ricettori come le abitazioni civili o ricettori sensibili, come gli ospedali e le scuole. 14 7

VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO Nel Piano Comunale di Classificazione Acustica è riportato il territorio del Comune che viene suddiviso in aree con la relativa classificazione in funzione della destinazione d uso e i valori limite dei livelli sonori ammessi, previsti dal: D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. 15 D.P.C.M. 14/11/97 16 8

D.P.C.M. 14/11/97 17 VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO La predisposizione del documento di valutazione acustica del cantiere prende avvio dalla valutazione dell attività e dall analisi delle sorgenti sonore connesse ad essa. La documentazione descrive inoltre lo stato dei luoghi e le caratteristiche dei ricettori circostanti; occorre quantificare gli effetti acustici prodotti dall attività in corrispondenza dei ricettori con particolare riguardo a quelli sensibili se presenti, nonché indicare le modalità operative che saranno adottate al fine di rispettare i limiti di Legge. 18 9

CONTENUTI DELLA RELAZIONE VIAC 1) Descrizione della tipologia del cantiere, del ciclo di lavoro, degli impianti, delle attrezzature e dei macchinari acusticamente rilevanti di cui è prevedibile l utilizzo nonché l ubicazione geografica esatta del cantiere e del contesto in cui è inserito; 2) descrizione degli orari di attività e di quelli di funzionamento dei macchinari più rumorosi sussidiari; 19 CONTENUTI DELLA RELAZIONE VIAC 3) descrizione delle sorgenti rumorose connesse all attività e loro ubicazione sul cantiere; 4) identificazione e descrizione dei ricettori presenti nelle aree adiacenti al cantiere, con indicazione delle loro caratteristiche utili sotto il profilo acustico; 20 10

CONTENUTI DELLA RELAZIONE VIAC 5) planimetria dell area di cantiere (la planimetria deve indicare l ubicazione dei ricettori); 6) indicazione della classificazione acustica definitiva dell area del cantiere e quelle adiacenti dove sono i recettori; 7) individuazione dei livelli di rumore preesistenti all insediamento del cantiere; 21 CONTENUTI DELLA RELAZIONE VIAC 8) calcolo previsionale dei livelli sonori generati dal cantiere nei confronti dei ricettori e dell ambiente esterno circostante esplicitando i parametri e i modelli di calcolo utilizzati. Particolare attenzione deve essere posta alla valutazione dei livelli sonori di emissione e di immissione assoluti, nonché ai livelli differenziali, qualora applicabili, all interno o in facciata dei ricettori individuati. La valutazione del livello differenziale deve essere effettuata nelle condizioni della potenziale massima criticità del livello differenziale; 22 11

CONTENUTI DELLA RELAZIONE VIAC 9) descrizione degli eventuali provvedimenti tecnici che si intendono adottare, atti a contenere i livelli sonori emessi, al fine di ricondurre se necessario al rispetto dei limiti associati alla classe acustica assegnata; 10) Qualora non siano raggiungibili i limiti normativi, valutare se occorra richiedere la deroga al Comune relativa al rispetto dei limiti di rumore. La deroga è ammessa per le attività temporanee, cone ad esempio un cantiere edile. 23 ESEMPIO DI VIAC PER CANTIERE EDILE REALIZZAZIONE DI N. 3 EDIFICI 24 12

AREA DEL CANTIERE EDILE 25 PCCA ED INDIVIDUAZIONE DELLA CLASSE RELATIVA ALL AREA DI INTERVENTO Area cantiere (Classe IV) 26 13

VALORI LIMITE PER L AREA DI INTERVENTO 27 VALORI LIMITE ASSOLUTI PER LA ZONA L area relativa all intervento, oggetto della valutazione di impatto acustico è in Classe IV (Aree di intensa attività umana) ai sensi del DPCM 14/11/97, con valori assoluti di emissione e assoluti di immissione: Valore limite di emissione: 60 db(a) periodo diurno e 50 db(a) periodo notturno. Valore limite assoluto di immissione: 65 db(a) periodo diurno e 55 db(a) periodo notturno. 28 14

VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO Nella relazione deve essere riportata la descrizione dell intervento ed il cronoprogramma dei lavori con le fasi delle lavorazioni, peraltro già analizzate ai fini della redazione del PSC. Anziché valutare i rischi relativi alle lavorazioni interferenti, vengono valutate le emissioni sonore delle varie sorgenti, costituite da macchine, attrezzature ed impianti operanti singolarmente o contemporaneamente. 29 INDIVIDUAZIONE DEI RICETTORI E DISTANZE 30 15

FASI DI LAVORO E LIVELLI SONORI Installazione cantiere dal al Allestimento del cantiere demolizione muro di recinzione installazione gru installazione impianto di betonaggio installazione box cantiere 31 DISTANZE DAI RICETTORI E LIVELLI SONORI Installazione cantiere 32 16

FASI DI LAVORO E LIVELLI SONORI Fase n. 1 Opere di urbanizzazione dal al Posa pali Scavi per fondazioni Fognature e illuminazione Spartitraffico sulla via 33 DISTANZE DAI RICETTORI E LIVELLI SONORI Fase 1 opere di urbanizzazione 34 17

FASI DI LAVORO E LIVELLI SONORI Fase n. 2 - Fase n. 3 dal.. al. Opere in cemento armato Ponteggi Tamponature esterne Intonaci Impianti interni 35 DISTANZE DAI RICETTORI E LIVELLI SONORI Fase 2 e Fase 3 36 18

DISTANZE DAI RICETTORI E LIVELLI SONORI Fase 2 e Fase 3 37 FASI DI LAVORO E LIVELLI SONORI Fase n. 4 dal al Demolizione vecchio edificio (parte della fase con maggiore produzione di rumore). Le altre lavorazioni si svolgono all interno degli edifici in costruzione per cui la produzione di rumore, peraltro contenuta, interessa marginalmente i recettori a causa di una minore intensità acustica. 38 19

DISTANZE DAI RICETTORI E LIVELLI SONORI Fase 4 39 FASI DI LAVORO E LIVELLI SONORI Fasi n. 5-6-7-8 dal al In queste fasi il rumore prevalente è prodotto dall attività di cantiere relativa alla sistemazione esterna, dove è previsto l impiego di un piccolo escavatore Bobcat e una betoniera. Per quanto riguarda lo smontaggio del ponteggio il rumore prodotto è analogo a quello analizzato nella fase 2, relativamente al montaggio dello stesso, che rispetta i limiti ammessi per la zona. 40 20

DISTANZE DAI RICETTORI E LIVELLI SONORI Fasi 5-6-7-8 41 Note relative al calcolo previsionale: Il calcolo del livello di pressione sonora ad 1 metro di distanza dalla macchina, nel caso sia fornito il livello di potenza sonora L WA e nel caso di propagazione semisferica omnidirezionale del rumore, è il seguente: Lp = Lw -20 log r 8 db(a) Lp= livello di pressione sonora Lw= Livello di potenza sonora r= distanza dalla sorgente 42 21

Note relative al calcolo previsionale: L attenuazione del livello sonoro con la distanza dalla sorgente, nel caso non sia fornito il livello di potenza sonora è il seguente: L1-L2 = 20 log D2/D1 db(a) L1= livello di pressione sonora ad 1 m L2= Livello di pressione sonora presso il ricettore D1= distanza dei 1 m dalla sorgente D2= distanza tra la sorgente e il ricettore 43 Note relative al calcolo previsionale: E stata considerata la massima emissione sonora delle macchine, mentre la reale emissione sonora dipende dal regime di giri del motore, che durante i trasferimenti determina un minore inquinamento acustico per la minore potenza impegnata rispetto alla lavorazione. In modo cautelativo, non è stato considerato l effetto benefico della schermatura acustica dovuta alla presenza edifici e quella che sarà determinata dagli edifici in costruzione. 44 22

Note relative al calcolo previsionale: Il rumore prodotto da ogni macchina ed attrezzatura presso i recettori non è da intendersi per tutto il periodo d uso di tali sorgenti sonore nel cantiere, ma solo nel periodo di utilizzo alla distanza minima considerata da ciascun ricettore. La durata dell impiego delle macchine e delle attrezzature è rilevabile dal cronoprogramma dei lavori, con uso massimo, per le macchine più rumorose, di due ore al giorno tra le ore 9.00 e le ore 12.30 e tra le ore 16.00 e le ore 18.00. 45 CONCLUSIONI DELLA VIAC Dai risultati del calcolo si evince che alcune lavorazioni non potranno rispettare i valori limite assoluti di legge previsti per la zona in questione. L uso delle seguenti macchine ed attrezzature non potrà rispettare neppure il valore di 70 db(a) in prossimità dei recettori: Martello elettrico Superamento del livello sonoro di 70 db(a) per i recettori R1, R2, R6 ed inferiore a 70 db(a) per R5. Macchina posa pali Superamento del livello sonoro di 70 db(a) per tutti i recettori. Escavatore Hitachi Superamento del livello sonoro di 70 db(a) per tutti i ricettori escluso R7, per il quale è inferiore a 70 db(a). Pala cingolata CAT Superamento dei limiti di legge per R2 ed R3 ma inferiore al livello sonoro 70 db(a). Escavatore Bobcat Superamento del livello sonoro di 70 db(a) per R3 ed inferiore a 70 db(a) per R1, R2, R4 ed R6. 46 23

CONCLUSIONI DELLA VIAC Deve essere richiesta al Comune l autorizzazione in deroga per attività rumorosa dei cantieri temporanei. 47 48 24

RIDUZIONE DEL RUMORE DEGLI IMPIANTI Diverse sono le modalità operative per ridurre il rumore prodotto nei cantieri edili: Interventi di tipo attivo: consistono in interventi sulle macchine e sulle attrezzature, riducendo il rumore alla fonte, scegliendo ad esempio di utilizzare macchine con una minore emissione sonora o effettuando un adeguata manutenzione volta alla riduzione del rumore per usura di organi di trasmissione, cuscinetti ed altro. 49 RIDUZIONE DEL RUMORE DEGLI IMPIANTI Interventi di tipo passivo: Consistono nell interporre materiali idonei per la riduzione del rumore, intorno alla sorgente sonora o tra la sorgente sonora e il ricettore. Ad esempio possono essere utilizzati schermi acustici, incapsulaggi, cabine silenti, silenziatori dissipativi a setti fonoassorbenti. Questi materiali o sistemi devono essere scelti in funzione sia delle prestazioni offerte, sia della tipologia del rumore prodotto. 50 25

Inquinamento Acustico RIDUZIONE DEL RUMORE NEI CANTIERI EDILI 51 RIDUZIONE DEL RUMORE NEI CANTIERI EDILI Impiego di schermi silenti intorno a postazioni fisse rumorose 52 26

RIDUZIONE DEL RUMORE NEI CANTIERI EDILI Impiego di schermi silenti facilmente spostabili, intorno a lavorazioni rumorose 53 RIDUZIONE DEL RUMORE DEGLI IMPIANTI Fonoisolamento ed impiego di silenziatori Ing. Paolo Petracchi 54 27

Inquinamento Acustico RIDUZIONE DEL RUMORE DEGLI IMPIANTI Insonorizzazione di compressori o gruppi elettrogeni 55 RIDUZIONE DEL RUMORE DEGLI IMPIANTI 56 28

Grazie per la cortese attenzione paolo.petracchi@gmail.com 57 29