DOSSIER Giovedì, 05 febbraio 2015
DOSSIER Giovedì, 05 febbraio 2015 3 5 febbraio 04/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 16 «Centro storico, il tema ztl è prematuro» 1 03/02/2015 (ed. Modena) Pagina 17 «Prima gli edifici, poi la pedonalizzazione» 2 03/02/2015 (ed. Modena) Pagina 9 «Investire senza aumentare le tasse? Si può» 3
4 febbraio 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Dicono di noi VIGNOLA RETE IMPRESE: «PRIMA SERVE UNA SERIA PIANIFICAZIONE» «Centro storico, il tema ztl è prematuro» VIGNOLA «LA ZTL? Non è e non può essere letta come una scelta a sé stante, bisogna trattare il tema solo inserendolo in un progetto più ampio di rilancio della zona, dopo aver programmato eventi ad hoc ed aver pianificato percorsi turistici e investimenti duraturi». Rete Imprese che raggruppa in sé la associazioni di categoria Lapam, Cna, Confesercenti e Confcommercio entra così sulla questione del centro storico vignolese, del quale si è dibattuto la scorsa settimana in un' assemblea pubblica che ha visto confrontarsi la giunta, i residenti e i commercianti sui problemi del quartiere. «Gli strumenti per una programmazione congiunta tra il Comune e le associazioni di categoria ci sono continua Rete Imprese, così come le sedi istituzionalmente deputate per trattare questi temi. Mai come ora c' è la necessità di un piano coordinato in tutti gli aspetti concernenti il marketing territoriale. Non ha senso affrontarli singolarmente senza tener conto degli effetti collaterali». v. g. 1
3 febbraio 2015 Pagina 17 (ed. Modena) Dicono di noi VIGNOLA Rete imprese Italia interviene nel dibattito sul futuro del centro storico e indica le sue priorità. «Prima gli edifici, poi la pedonalizzazione» «Occorre riqualificare l' esistente per creare un' offerta adeguata» Per la riqualificazione del centro storico di Vignola la differenza la fa davvero la pedonalizzazione, visto che già oggi «non sono più di una decina i veicoli che passano ogni giorno in centro storico? O a fare la differenza sono piuttosto i tanti immobili quasi la metà di quelli esistenti voti a piano terra, o quelli abitativi da rimettere sin sesto?». A porsi questa domanda, dalla risposta «sconta ta», è Rete Imprese Ita lia, che entra nel merito della discussione sul centro storico di Vignola. " Secondo le associazioni della rete Cna, Lapam Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio la pedonalizzazione rappresenta «un punto di arrivo, non certo un punto di partenza per il rilancio del centro. Prima, sono diverse le azioni da intraprendere per migliorare la vivi bilità di quest' ultimo, a cominciare dalla sistemazione della pavimentazione per arrivare al miglioramento dell' illuminazione e della pulizia del centro storico, il cui decoro è un biglietto da visita insostituibile per la città. Poi l' in centivazione degli edifici attualmente vuoti e in qualche caso fatiscenti, senza dimenticare la sicurezza, che passa da un miglior presidio». Solo a questo punto, per far sì che la pedonalizza z i o n e «diventi un' opportunità, rispetto alla quale non c' è nessuna preclusione, si può pensare alla chiusura del centro, tenendo conto però che questa richiede l' individuazione di parcheggi a servizio dello stesso». Secondo Rete imprese, dunque, le politiche di rilancio del centro storico devono necessariamente svilupparsi «attraverso una visione unitaria e una strategia complessiva, non certo per interventi estemporanei. Ad esempio, occorre aver ben presente che per promuovere e a far vivere e fruire insieme i beni storico artistici della città è necessario tener conto del raccordo con la parte del commercio al dettaglio, della ristorazione e dei servizi. Perché è il fruitore stesso del centro storico a chiedere un livello di servizio adeguato alle proprie esigenze. Non è concepibile riuscire a portare e riportare residenti, visitatori dalla provincia e fuori dalla provincia a visitare e a comprare a Vignola se non si interviene nel breve periodo sulla riqualificazione del centro con azioni di recupero da attuare nel breve periodo e con un progetto di lungo respiro». 2
3 febbraio 2015 Pagina 9 (ed. Modena) LA STANGATA Rete Imprese Italia ribatte alle risposte del sindaco Muzzarelli alle domande sul bilancio comunale 2015. «Investire senza aumentare le tasse? Si può» «Bene l' attenzione, ma inaccettabile e ingiustificato l' aumento della Tari» Dopo la risposta di Giancarlo Muzzarelli alle domande sottoposte da rete Imprese Italia, le associazioni intervengono ringraziando il sindaco per «l' attenzione al rapporto con le Associazioni di rappresentanza delle imprese». Una gentilezza di rito che però si scontra con i problemi di merito. «Alcune risposte non entrano nel merito delle questioni o lo fanno in modo distorto afferma Rete Imprese. E' il caso della prima domanda, rispetto alla quale è improprio confrontare la tassazione 2012 e quella attuale: troppo diverse sono le normative in questione. In ogni caso recenti indagini hanno evidenziato un aumento delle imposte sugli immobili produttivi, nel periodo 2011 2014, superiore al 24%. Il sindaco, inoltre, giustifica gli aumenti impositivi annunciati con la necessità di finanziamento della spesa in investimenti. Sarebbe possibile attivare questi ultimi senza aumentare le tasse, ma ricorrendo all' indebitamento, previsto peraltro dal patto di stabilità, e mai a così buon mercato nella storia recente, e alla vendita di parte della partecipazione comunale in Farmacie Comunali spa, che non può certo definirsi strategica continua Rete Imprese. A proposito dell' aumento della Tari (3,7%), è inaccettabile che questo sia connesso all' aumentare dei crediti inesigibili. Piuttosto, va rimarcata l' assenza di un dettagliato piano economico finanziario messo a punto dal gestore del servizio rifiuti, come prevedrebbe invece la legge. Ecco perché, in attesa di questo piano, si ritiene doveroso il congelamento di ogni ipotesi al rialzo della Tari. Comprensibile, invece, l' invito alla riflessione in merito alla partecipazione del Comune in enti, fondazioni, società partecipate, riflessione rispetto alla quale le associazioni richiedono un coinvolgimento per poter entrare nel merito delle scelte». «E ' senz' altro positiva l' intenzione di elaborare il futuro PSC in ottica partecipativa. A questo proposito, Rete Imprese Italia invita sin d' ora a puntare sulla riqualificazione, rispetto alla quale il commercio di vicinato può rappresentare un elemento di qualità e rigenerazione urbana chiude l' associazione. Positivo anche l' impegno a valutare l' ester nalizzazione di servi zi a gestione diretta, anche se occorre comprendere quali siano i servizi individuati e quando si pensa di procedere alla loro effettiva esternalizzazione attraverso procedura di evidenza pubblica. Così com' è necessario Continua > 3
3 febbraio 2015 Pagina 9 < Segue (ed. Modena) individuare quei servizi non essenziali destinati, come annunciato da Muzzarelli, alla soppressione sul medio periodo. In ogni caso rimane la grande preoccupazione per le conseguenze negative di un rialzo della pressione tributaria locale pari a 9 milioni di euro ipotizzato dal sindaco, conseguenze depressive che potrebbero addirittura elidere gli effetti positivi del piano di investimenti comunali». 4