1/6 CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI RESOCONTO STENOGRAFICO MISSIONE A SALERNO E NAPOLI 5 LUGLIO 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA Audizione del Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno, Gregorio De Marco, e del Comandante Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Napoli, Giovanni Caturano. La seduta inizia alle 11.00. PRESIDENTE. Ringrazio i nostri ospiti della presenza e della collaborazione.sono state svolte delle audizione anche un paio di anni fa e siamo interessati a conoscere l attuale situazione per quanto riguarda sia le infiltrazioni criminali sia la presenza di attività illecite nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Sappiamo che esiste anche una situazioni di forte polemica all interno delle amministrazioni in merito alla costruzione del termovalorizzatore, a causa di un provvedimento su questo sentiremo, poi, il sindaco ostruzionistico. Naturalmente, attorno a queste grosse cifre investite, c è sempre un qualche interesse della criminalità organizzata. Do la parola ai nostri auditi, avvertendoli che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico che sarà pubblicato sul sito internet della Commissione. Se vi sono passaggi che ritenete debbano restare riservati, vi preghiamo di avvertirci e continueremmo i lavori in seduta segreta.
2/6 GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. Devo premettere che nel corso delle nostre indagini, non necessariamente rivolte al fenomeno del traffico dei rifiuti, ma anche di criminalità organizzata, non si sono mai manifestati, sia nell ambito delle indagini di iniziativa che di quelle delegate dall autorità giudiziaria, interessi particolari della camorra nel settore. Su questo, poi, darò la parola al maggiore Caturano. A ogni modo, le indagini effettuate dal momento della costituzione del reparto speciale non hanno mai fatto emergere interessi riferibili alla criminalità organizzata. Poi, il maggiore Caturano potrà entrare, se ritiene, più nel dettaglio; comunque si tratta di indagini chiuse, quindi non c è necessità che siano coperte dalla segretezza. È ovvio che il rischio nella specifica materia c è, non soltanto da parte di organizzazioni criminali dell area della provincia di Salerno, per esempio dell agro nocerino-sarnese o della Valle del Sele, dove maggiormente sono o forse erano più stanziali delle organizzazioni criminali, ma anche della criminalità del napoletano o del casertano. Devo dire che c è un monitoraggio abbastanza attento, infatti anche nella costruzione della strada che dovrebbe asservire al realizzando termovalorizzatore al di là della querelle fra provincia e comune ci fu un interdittiva antimafia, di cui venimmo a conoscenza in tempi successivi alla vincita dell appalto, che coinvolse una ditta del casertano riconducibile ai fratelli Setola. Tuttavia, una volta presa cognizione di questa interdittiva, successiva ripeto al conferimento dell incarico, l appalto fu revocato. Vi sono, poi, state ulteriori indagini non rivelo nulla di segreto svolte anche dai carabinieri, in particolare della sezione anticrimine di Reggio Calabria su appalti in generale, non riferibili comunque al settore specifico, che hanno evidenziato certi interessamenti di organizzazioni criminali dell area casertana, che, però, sono stati monitorati ed esclusi. Attualmente, vi sono delle indagini in corso, ma con riferimento specifico al settore dei rifiuti non abbiamo avuto elementi che potessero far emergere coinvolgimenti concreti della criminalità organizzata. PRESIDENTE. Attualmente vi sono indagini in corso che riguardano la criminalità connesse con il ciclo dei rifiuti? GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. No, quelle chiuse sono in riferimento ad appalti in generale, non al settore specifico dei rifiuti. Non
abbiamo indagini di iniziativa, né tantomeno abbiamo avuto, in questi ultimi tempi, segnalazioni in questo senso. Da quando sono a Salerno 3/6 PRESIDENTE. Non ci sono indagini sui rifiuti? GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. No, non ci sono. Non sono emerse situazioni di questo tipo. PRESIDENTE. Per la verità, la procura della Repubblica ci ha rappresentato un quadro diverso, in particolare con riferimento a traffici con la Cina e la Romania che, probabilmente, sono riconducibili non a un singolo, bensì a un organizzazione. GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. Non riguardano l Arma dei Carabinieri; non so se eventualmente le stanno sviluppando PRESIDENTE. L Arma dei Carabinieri, in particolare il Nucleo operativo ecologico, NOE, non si occupa di questo? GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. Ora, non so se il NOE sia coinvolto, ma come comando provinciale non ci stiamo occupando di queste indagini. PRESIDENTE. Quindi, probabilmente sarà il NOE perché noi abbiamo diversi dati in proposito. Peraltro, ci sorprende che abbiamo atti che giungono al 2009 e anche i dati storici sull interesse della criminalità per i rifiuti e invece spesso ci viene detto che la criminalità organizzata non si interessa del traffico dei rifiuti. Ecco, non riusciamo a capire come sia accaduto che fino al 2009 c era un grande interesse per il traffico dei rifiuti, che i casalesi manifestavano un grande coinvolgimento e che sembra vi siano delle infiltrazioni che derivano dalla presenza, anche in un locale, di organizzazioni criminali, però a voi tutto questo non risulta. GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. Giornalisticamente parlando, visto che non è stata l Arma dei Carabinieri, quantomeno come
4/6 comando provinciale, a interessarsene, ricordo che nel porto di Salerno quindi ritengo che ciò abbia interessato le forze di polizia o la Guardia di Finanza o forse la dogana furono sequestrati dei container con materiale diretto in Cina. PRESIDENTE. Vorremmo capire se esiste il fenomeno della criminalità organizzata nel salernitano oppure no. GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. Indubbiamente vi sono delle organizzazioni criminali, ma, diversamente dal periodo degli anni Ottanta e Novanta, c è stata una forte disarticolazione di questi clan. Vi sono, invero, dei tentativi di ricostituzione, ma devo dire che almeno per quanto riguarda l azione di contrasto dell Arma dei carabinieri è stata molto efficace sia nell agro nocerino-sarnese, l area maggiormente a ridosso di quella napoletana, che ha influito non poco sulla criminalità organizzata di quella zona della provincia di Salerno, che della Piana del Sele. PRESIDENTE. Avete una mappatura delle organizzazioni criminali che operano GREGORIO DE MARCO, Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno. Certamente. PRESIDENTE. Lei è in grado di darci questi elementi? In verità, non riusciamo a essere convinti che le organizzazioni criminali che hanno ravvisato nel traffico dei rifiuti una fonte di ricchezza notevole, improvvisamente abbiano abbandonato questo settore. GIOVANNI CATURANO, Comandante Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Napoli. Sempre in riferimento al 2009? PRESIDENTE. Abbiamo degli atti processuali in cui si registra la presenza del gruppo degli ebolitani, per esempio. Vi sono, poi, collaboratori di giustizia che hanno dato numerose notizie sul traffico dei rifiuti gestito dalla criminalità organizzata della zona. Si tratta di processi che arrivano al 2007, 2008 e 2009. Inoltre, la procura della Repubblica ha rappresentato che ci sono delle inchieste in corso che fanno prospettare il sospetto siamo ancora a livello delle prime indagini della presenza della criminalità organizzata, anche di una certa importanza, per
quanto riguarda i lavori in corso in questa città. Pertanto, volevamo avere proprio dall Arma dei carabinieri, che dovrebbe essere più informata, notizie su questi fatti. 5/6 GIOVANNI CATURANO, Comandante Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Napoli. Come NOE di Salerno, che ha competenza anche sulla provincia di Avellino, nelle indagini, che nel corso degli anni dal 2007 al 2011 hanno portato ad almeno cinque o sei operazioni in materia di traffico illecito e organizzato di rifiuti, oggettivamente come ha detto il signor colonnello non sono venuti fuori collegamenti con la criminalità organizzata, tranne qualche residuo collegamento nell agro nocerino-sarnese, nella fattispecie nei confronti del proprietario di una cava che consentiva l interramento dei rifiuti come discarica abusiva, non come diretto interesse negli appalti stessi della criminalità organizzata. Per il resto, se ci sono altre forze di polizia che stanno lavorando su questo, non ne sono a conoscenza. Per quello che ha fatto il NOE di Salerno non sono emersi collegamenti. Nel 2007 sono venuti fuori collegamenti con la criminalità organizzata nell ambito dell operazione «Chernobyl». Tuttavia, Salerno non era direttamente interessata come gestione diretta, ma come sito di smaltimento finale e come appoggio di laboratori di analisi che facevano false certificazioni. Questo è ciò che riguarda le nostre indagini. PRESIDENTE. E le indagini sul traffico con la Cina e la Romania le avete condotte voi? GIOVANNI CATURANO, Comandante Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Napoli. Sì, nel 2008. Attualmente vi è stato, da quello che ho percepito, un sequestro di container diretti in Cina. Poi non so se la Guardia di Finanza perché sono loro principalmente che fanno questi sequestri, insieme all Agenzia delle dogane hanno sviluppato altre attività in questa direzione. PRESIDENTE. Con la Romania? GIOVANNI CATURANO, Comandante Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Napoli. No, solo con la Cina. In particolare, con Hong Kong è venuto fuori un traffico di materie plastiche che provenivano dall hinterland napoletano, venivano stoccate a Salerno in container, andavano a Gioia Tauro e da lì partivano per la Cina. Erano tutti rifiuti spacciati per materie plastiche.
Questa è l indagine del 2008, arrivata per competenza a Salerno. Credo che vi sia il processo in corso. 6/6 PRESIDENTE. Il NOE ha indagini in corso sul traffico illecito dei rifiuti? Se vuole, secretiamo la seduta. GIOVANNI CATURANO, Comandante Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Napoli. Sì. PRESIDENTE. Dispongo la disattivazione dell impianto audio. (I lavori della Commissione proseguono in seduta segreta) PRESIDENTE. Dispongo la riattivazione dell impianto audio. Ringrazio i nostri auditi e dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 11.20.